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Alle terme in Slovenia

By 31 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono curioso di ricevere commenti sul racconto, ma soprattutto cosa ne pensate di Francesca.
Scrivetemi a marco.lireco@gmail.com

Anche quest anno, come da un po di tempo a questa parte nel periodo invernale, io e Francesca ci siamo concessi un weekend relax e benessere in un centro termale in Slovenia.
Anche se solo per fine settimana, il fatto di staccare completamente dalla routine, spegnendo i cellulari e abbandonandoci al caldo delle piscine, saune e bagni turchi, ci ricarica le pile per arrivare fino a primavera.
Il giorno di metterci in viaggio era arrivato, avevamo prenotato in un posto nuovo già da qualche settimana, per cui il conto alla rovescia aveva contribuito ad aumentare la voglia di partire.
Durante il viaggio però, sfortuna vuole che la mia macchina si spegna più volte all improvviso’non posso continuare a percorrere l autostrada in queste condizioni, potrebbe essere pericoloso, quindi decido mio malgrado di fermarmi e accostare ad una piazzola.
Chiamo il carro attrezzi nello sconforto più totale, questo arriva e ci porta in un officina meccanica che valuta il problema e ci dice che la macchina sarà pronta nel tardo pomeriggio.
Questo significa che arriveremo tardissimo alle terme e che avremo sprecato uno dei due giorni di relax.
Vi lascio immaginare il nostro stato d animo, ma d’ altra parte non potevamo fare nulla se non sperare che il meccanico facesse un miracolo.
Morale della favola: ripartiamo alle 18.30, e arriviamo a destinazione alle 20.30′ restiamo sorpresi nel vedere la struttura’in internet sembrava veramente tutta un’altra cosa, invece dal vivo è piccola e anche un po’ vecchiotta’di certo questo non contribuisce a sollevarci il morale, anzi.

Francesca è molto nervosa per la piega che ha preso la vacanza, e quando lei è molto nervosa c’è solo una cosa che la fa tornare serena: scopare!
Decidiamo di non cenare e di infilarci direttamente nell’ ala benessere che è sempre aperta a qualsiasi ora’ forse sarà colpa dell orario o più probabilmente della struttura non troppo alla moda, fatto sta che il posto sembra quasi deserto.
Penso che sia meglio per noi, potremo stare più in intimità e relax.
Ci rilassiamo per un po’ nella piscina termale, che sbuca all esterno’fuori fa freddo e dall’ acqua parte una nebbiolina che incanta il paesaggio,’troppo bello, non c’è nemmeno anima viva, per cui prendo Francesca e la stringo a me, ci baciamo e ci accarezziamo dolcemente.
Per chi non la conoscesse vale la pena spendere due righe per descrivervela: ha 23 anni, mora con gli occhi chiari, circa 1.60 di altezza e magra’una seconda di seno che nel suo corpo minuto fa la sua figura e un culetto da infarto.
Classica tipa dal viso angelico ma che non appena si ritrova il cazzo in mano, non si lascia intimorire.
Sempre all aperto, ci spostiamo nella zona piscina con l idromassaggio’veramente piacevole, talmente piacevole che vedo Francesca guardarmi con malizia, muoversi lentamente, e posizionarsi in modo che il getto delle bolle sia direzionato sulla sua passerina; io le sorrido, e inizio ad eccitarmi anche io nel vedere la scena.
‘Togliti il costume, no? Tanto non ti vede nessuno!’ le dico.
Credo lo stesse già facendo, perché subito dopo vedo riemergere dall’ acqua le mutandine.
Adesso è seduta li, con le bolle che le torturano la figa ed io che con una mano inizio a palparle il seno…siamo fianco a fianco, le prendo una mano e gliela posiziono sul mio pacco, dove è ben distinguibile la mia erezione.
Lei vuole di più, mi abbassa leggermente il costume e mi fa uscire il cazzo, lo impugna per bene ed inizia a segarmi’
A un tratto la vedo reclinare il capo all indietro’ ha chiuso gli occhi e sta tremando tutta, le bollicine le hanno provocato un orgasmo intenso, accompagnato anche da qualche gridolino.
Non appena si riprende mi viene davanti, mi bacia e mi abbraccia, spero vivamente che ora voglia abbassarsi e prendermelo in bocca, invece la sento sussurrarmi all orecchio: ‘Ci sono due uomini dietro di noi”
‘Davvero? Ma dove?’
‘ Non ti girare sennò capiscono, sono seduti sui lettini a bordo piscina e stanno guardando verso di noi!’
Il vapore acqueo non ci ha permesso di vederli perché si trovano in una zona buia, ma loro sicuramente hanno visto noi, dato che siamo in una piscina illuminata’la cosa mi eccita ancora di più, non li ho visti in faccia, ma il mio pensiero è quello che sarebbe fantastico se venissero in acqua pure loro.
Francesca però mi dice che vuole uscire e andare al bagno turco, cerco di dissuaderla in attesa di nuovi sviluppi in piscina, ma lei vuole uscire ad ogni costo’ho pensato che si fosse imbarazzata per ciò che i due tizi le avevano appena visto fare.
Si reinfila il costume cercando di non dare nell occhio, torniamo nella piscina interna e usciamo dall’ acqua avvolti negli accappatoi.

Ci spostiamo al bagno turco, anche li dentro c’è una ‘nebbia’ micidiale, tant’ è che non riusciamo a capire se ci sia già qualcuno all interno’
Come consigliato ci togliamo il costume e ci avvolgiamo nei nostri asciugamani bianchi, entriamo e questa volta, dopo attenta verifica, constatiamo che effettivamente non c’ è nessuno’ ci sediamo uno di fronte all altro, e sfiliamo il nodo dell asciugamano’ adesso siamo entrambi completamente nudi, guardo Francesca in tutta la sua bellezza, è impossibile resisterle.
La sua fighetta accuratamente depilata, le sue tettine sode e quelle gambe perfette che finiscono con quei piedini dolci sono un richiamo troppo forte’ chiudo gli occhi, cerco di non pensarci altrimenti me la sbatto con foga qui dentro.
Passa solo qualche istante, sento il suo piede massaggiarmi l uccello’mi fanno impazzire i suoi piedi e lei lo sa, non apro subito gli occhi ma aspetto di averlo completamente duro; cosa che avviene in brevissimo tempo’la guardo, è davanti a me con le gambe oscenamente aperte, con una mano si sditalina alla grande, con l’ altra si tortura i capezzoli e con il piede mi massaggia il cazzo.
Penso a quanto voglia di cazzo che ha per comportarsi cosi, faccio per alzarmi per fiondarmi con la bocca sulla sua intimità, quando all improvviso sentiamo delle voci venire da fuori’ allarmati ci ricomponiamo immediatamente, riavvolgiamo gli asciugamani sulle parti intime, anche se il mio ha una ‘strana’ protuberanza’
Passa qualche minuto, non sentiamo più nulla, ci guardiamo con la speranza che fosse qualcuno di passaggio, invece proprio in quell istante si apre la porta e intravediamo entrare due sagome.
Sono due uomini, si siedono uno al mio fianco ed uno al fianco di Francesca.
I suoi capezzoli sono ancora eccitati, credo che l uomo che le sta di lato se ne sia accorto, perché continua a buttare l occhio con insistenza.
I due tizi avranno circa 45-50 anni, dai lineamenti mi sembrano tedeschi o giù di li’ uno, quello seduto accanto a lei, è basso e tarchiato, pochi capelli in testa e parecchi nel petto; l’altro, invece, di fianco a me, è più curato e ha l’ aria di una persona a modo.
Francesca mi guarda diritto negli occhi, come a dire ‘hai capito?’
Io scuoto leggermente il capo, lei muove la bocca in maniera che possa leggerle il labiale; il quale recita ‘ sono quelli della piscina!’
Colpo al cuore, questi due hanno visto le nostre performance in piscina, chissà se sono venuti qui apposta per noi, o meglio per lei’
Dopo qualche minuto per studiare la situazione, l uomo di fianco a Francesca si snoda l asciugamano mettendo in mostra il suo arnese’ l amico lo segue quasi a ruota e fa lo stesso pure lui’ la mia piccola inevitabilmente lancia occhiate veloci ma incuriosite’
Passano una decina di minuti, i più lunghi della mia vita; l uomo al mio fianco si alza e si sposta di fianco a lei, che adesso è in mezzo a loro due’la situazione si fa interessante’ mi guarda divertita e con molta lentezza si snoda pure lei l asciugamano, mettendo in mostra la sua fighettina.
Ha voglia di cazzo, non ci sono più dubbi, me lo aveva già fatto capire appena entrati in piscina.
Adesso che fa? Li vuole provocare?

Quello tarchiato inizia a sfiorarle la coscia con il dorso della mano, la accarezza con dolcezza’lei non si ritira di un millimetro, anzi, agevola il contatto aprendo leggermente le gambe’
Non mi muovo, cerco solo di nascondere l erezione che già premeva sotto l asciugamano.
L’altro le accarezza l’ altra gamba, e arriva fino all interno coscia’la mano di lui è a non più di 10cm dalla sua figa.
Il panzone si fa più intraprendente e porta la mano sul seno di lei, con una mano gli tortura i capezzoli e con l altra si mena l uccello; il suo amico invece è arrivato alla passerina, gliela sfiora con due dita, mentre con l’ altra mano le prende la nuca e la porta a se per ficcarle tutta la lingua in bocca’.
Francesca non ce la fa più, è bagnatissima, si alza e si mette a pecorina sulla panca in mezzo a loro’prende in bocca il cazzo del tarchiato e inizia a spompinarlo, e cosi facendo offre all altro la sua passera.
Mi slaccio l asciugamano pure io, il mio cazzo svetta, ma ancora non me lo voglio menare.
L uomo che le lecca la figa ha un bel cazzone, almeno 20cm e con una cappella notevole’non aspetto altro di vedere quella mazza dentro a Francesca.
Il grassoccio se la sta godendo quella boccuccia giovane e morbida, le ha preso la testa tra le mani per accompagnare il ritmo del pompino’ quando vedo che chiude gli occhi e lo sento ansimare, capisco che le mani gliele ha messe per venirle in gola senza darle scampo’
La mia piccola adesso sta ansimando sotto i colpi di lingua di quello dietro, ma ho troppa voglia di essere scopata.
‘Scopami!’ dice rivolta all uomo, le viene spontaneo, probabilmente non sanno neppure l italiano, ma il tizio deve aver capito solo dal tono della voce di lei che cosa voleva.
A questo punto lui si alza in piedi, le punta la cappella sulla figa e si ferma’ forse voleva farla impazzire di desiderio o non lo so, fatto sta che Francesca stupisce tutti, impalandosi da sola!!
A lui e all altro tizio scappò un sorriso, forse non avrebbero mai pensato di scoparsi una troietta del genere nella loro vita.
L’ uomo ci sapeva davvero fare, aumentava il ritmo per poi rallentare e gustarsi per bene quella figa morbida e calda’come differenza d età sarebbe anche potuta essere sua figlia.
Intanto io avevo iniziato a menarmelo alla grande, la situazione era troppo eccitante.
L’altro continuava intanto a succhiarle e toccarle le tettine, le impastava come se dovesse mescolare la farina con il lievito, lei mollava qualche urletto quando lui arrivava a morderle capezzoli.
Poi quello che se la stava chiavando ha iniziato ad aumentare il ritmo, a lei piace essere sbattuta con foga; Francesca ad ogni colpo che prendeva mollava un ‘siiii” poco dopo i due vennero simultaneamente in un orgasmo pazzesco, lui sicuramente le era arrivato alle ovaie data la potenza della scopata.
Sono venuto anche io nel frattempo, imbrattando l asciugamano dell hotel ‘quell’ ultima scena, e il pensiero che lei potesse restare gravida, fu il colpo di grazia!

I due uomini si alzarono e la presero per mano, la trascinarono fuori dal bagno turco e andarono a farsi una doccia assieme’la tenevano in mezzo tra loro e continuavano a strusciasi su di lei, quello che le era venuto dentro le stava sussurrando all orecchio qualcosa’avrei pagato oro per sapere cosa le avesse detto, ma lo venni a scoprire poco dopo.
Francesca si avvicinò a me e mi disse: ‘Vogliono che vada di sopra in camera loro’.da sola’
‘E tu cosa vuoi fare?’
‘Ho già detto di si”
La vidi tornare da loro, si infilarono gli accappatoi, e sparirono dentro l ascensore che portava direttamente alle camere; per tutta la notte non ho chiuso occhio, segandomi ripetutamente, pensando a tutte le maniere in cui la sarebbero scopata.

Sono curioso di ricevere commenti sul racconto, ma soprattutto cosa ne pensate di Francesca.
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