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Racconti Erotici Etero

alternativa ai mondiali

By 1 Agosto 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ci sono momenti in cui mi chiedo chi sia l’uomo che ho sposato. Benchè siano molti anni che sono sposata,questa domanda me la rifaccio sistematicamente ogni 4 anni. Tra le cose che avevo apprezzato di mio marito ,quando eravamo fidanzati,c’era il fatto che non si interessasse di calcio.
Non era cioè uno di quegli uomini che seguono il campionato a tutti i costi ne le champion league o altre cose simili.Non leggeva le pagine sportive , ne seguiva i programmi tv dedicati.
Ma ogni 4 anni le cose cambiano,in corrispondenza dei campionati mondiali di calcio si trasforma.
E’ una cosa che non ho mai accettato e mi fa ribollire.
Com’è possibile che quest’uomo si interessi di questi 11 in pantaloncini corti che corrono dietro una palla? Com’è possibile che insieme agli amici si dedichi a riti collettivi per vedere le partite?
Dov’è finita la ragione di quest’uomo? Non si rende conto che il mondiale è l’apoteosi di uno sport malato , dove tutto gira attorno ai soldi e non al gioco?
La sua risposta ,a queste mie osservazioni, è…questo è un momento storico tu non puoi capire!
Quando fa così vorrei munirmi di martello e distruggere la televisione ma sono consapevole che non servirebbe a nulla.
Quest’anno poi le cose sono andate anche peggio. Infatti il mio capoufficio ai primi di giugno mi ha convocato dicendomi che avanzavo una settimana di ferie ,che dovevo farla assolutamente entro giugno,che era spiacente di non avermi avvisato prima,ma tant’è …a fine giugno ero a casa una settimana.Vi rendete conto essere a casa una settimana giusto nel periodo dei mondiali di calcio???…ero disperata!
Durante la pausa pranzo mi confidai con le colleghe e mi suggerirono di andare alle terme in Slovenia che dista solo un paio di ore. Ero perplessa…io da sola alle terme ?…mi sarei annoiata…poi sarà stato pieno di persone anziane. Le mie colleghe insistettero perchè mi informassi dicendo che potevo fare parecchi trattamenti,che c’era l’animazione e non mi sarei annoiata e che il personale era molto disponibile.
A casa intanto era comparsa una bandiera italiana , sul calendario in cucina erano stati segnati gli appuntamenti delle partite.Tra mio marito e i suoi amici c’era uno scambio di telefonate per stabile dove vedere le partite.
Tutto sarebbe stato meglio che casa ,perciò prenotai alle terme in Slovenia.
Quando avvisai mio marito la sua risposta fu:’Bene…così possiamo usare la casa per vedere le partite!’.
Partii senza tanto rammarico. Il posto era veramente bello,personale gentile,camera accogliente e la possibilità di accedere alle terme direttamente dall’albergo.
Come mi aveva raccontato la collega i trattamenti proposti erano tanti e c’era pure l’animazione discreta e non invadente. Si preannunciava una bella settimana.!
Con l’aiuto di una consulente pianificai i trattamenti per tutta la settimana con la possibilità di trascorrere anche un po’ di tempo nelle piscine termali.
Le piscine termali da sole meritavano una visita .Si trattava di tre vasche a temperature diverse con angoli idromassaggio,giochi di cascate di diversa intensità. Bellissime.
Inoltre nelle vasca più grande a orari fissi si svolgevano lezioni di ginnastica aperte a tutti.
L’insegnate era un bel ragazzo alto muscoloso con due splendidi occhi verdi. Era un piacere fare gli esercizi di ginnastica e mi piaceva osservare come le signore presenti in vasca non fossero indifferenti al suo fascino. Confesso che nemmeno a me era indifferente, benchè abbia una predilezione per i mori, e ogni tanto incrociavamo lo sguardo.
Raden ,questo era il suo nome, svolgeva anche turni di sorveglianza nelle piscine come bagnino e in queste occasioni le signore presenti calamitavano sempre le sue attenzioni.
Anche io ebbi modo di scambiare qualche parola.Mi si rivolse in tedesco,che io capivo ma non parlavo bene ,perciò gli dissi che ero italiana.Mi chiese come mi trovavo in albergo, se mi piacevano le terme,che trattamenti facevo.La conversazione fu piuttosto breve ,ahimè,perchè le sue attenzioni erano richieste da altre signore.
L’incrociare lo sguardo di Raden mi procurava notevoli turbamenti.Che sapore avevano le sue labbra? Come era il suo odore? Che sensazione provocavano le sue mani sulla pelle? Mi sembrava di essere tornata adolescente.Non avevo mai cercato avventure extra matrimoniali,non ne ho mai avuto bisogno.Una parte di me ,piccola per la verità,si vergognava di quei sentimenti, mi sentivo ridicola:una donna quasi di mezza età che si faceva coinvolgere da un ragazzino.
Ma l’altra parte di me era molto presa da questo gioco di sguardi.
Tentavo di autoconvincermi che quegli sguardi non erano niente di speciale,che le medesime attenzioni che Raden dedicava a me erano riservate anche alle altre signore.Ma qualsiasi osservatore ,anche poco attento, avrebbe notato che c’era qualcosa di speciale in quello scambio di sguardi e sorrisi.
Decisi ben presto di mettere in silenzio la mia coscienza e di affrontare quello che sarebbe successo con serenità.
A volte mi capitava di sentirmi osservata,alzavo lo sguardo…era lui…era come una carezza fugace.
Ero in albergo già da qualche giorno, ed ero molto contenta .Quella sera l’animazione dell’albergo proponeva sera di ballo a coppie.Era tantissimo che non ballavo,chissà se mi ricordavo come si faceva.E’ vero che non avevo un cavaliere ma ero sicura che un paio di balli li avrei fatti.
Avevo portato un vestito nero lungo con la gonna svasata che si prestava per ballare e così partecipai alla serata.
Senza falsa modestia,devo dire che non feci tappezzeria ,ricevetti parecchi inviti e me la cavai piuttosto bene.
Ballai anche con Raden ,infatti alcuni dei ragazzi dell’animazione erano presenti e intrattenevano gli ospiti soprattutto chi era senza dama o cavaliere.
A dirla tutta feci parecchi balli con Raden quella sera, avevo scoperto infatti che oltre che bello era anche intelligente.
‘Come mai sei senza cavaliere?’
‘Sono in vacanza da sola!’
‘Tuo marito deve lavorare?’
‘Nooo….guarda i mondiali di calcio con gli amici!’
‘Stai scherzandooo?’
‘No sono serissima…io aveva una settimana di ferie e non mi andava di stare a casa mentre lui si dedicava alle partite!’
‘Che sciocco a lasciarti venire da sola!’
‘Perchè?’
‘Perchè qualcuno potrebbe corteggiarti!’
Non potei trattenermi dal ridere….avevo da poco superato i 40 anni ed ero ancora piacente ma mi consideravo fuori piazza ,anche perchè non andavo in cerca.
La conversazione con Raden avveniva a pezzi, perchè doveva dedicarsi anche alle altre signore.
Mi raccontò di lui ,che era fisioterapista , che aveva fatto nuoto a livello agonistico,che non era fidanzato…
La serata volgeva al termine .
‘Sei stanca? Torni in camera o ti posso proporre di fare un giro con me?’
‘Effettivamente non sono stanca…e dove mi vuoi portare?’
‘Dovrai fidarti di me!’
Proposta intrigante ,non fosse altro perchè lui si era avvicinato al mio orecchio e aveva sussurrato quelle parole con voce roca.
Attraverso corridoi che non conoscevo Raden,tenendomi per mano, mi condusse alle piscine termali.
L’ambiente era ancora più bello che il giorno :luci soffuse,lo sciabbordio dolce dell’acqua e il cielo stellato facevano da soffitto.Infatti il soffitto era fatto di pannelli trasparenti che permettevano di vedere stelle e luna.
Raden mi offrì un drink e ci sedemmo a chiaccherare.
Tra noi si era creata un’atmosfera molto intima ….qualche bacio….qualche carezza.
“Ti va un tuffo?” mi propose lui.
“Non ho il costume!” risposi ingenuamente.
“Non vedo il problema….non ci serve!”
Iniziammo così a spogliarci e subito ci immergemmo nelle acque termali.
Era come se un caldo abbraccio ci avvolgesse.
In acqua ogni tanto ci si sfiorava,giocavamo a tirarci gli schizzi come bambini.
‘Ti va di provare un po’ di washu?’ mi chiese.
‘Cos’è? Non lo conosco’
‘E’ un massaggio che si fa in acqua…..piacevole e rilassante’
‘Ok .che devo fare?’
‘Devi fidarti di me e rilassarti……penserò a tutto io’
Così dicendo mi fece stendere sull’acqua galleggiando,appoggiai la testa nel incavo del suo braccio e con l’altro braccio mi prese le gambe.
Cominciò a muovere il mio corpo nell’acqua dondolandolo ritmicamente…l’acqua mi accarezzava……..piacevolissimo …se vi capita provatelo.
Certo che i nostri corpi nudi che si toccavano,si sfioravano…….era piacevole anche quello.
Non so quanto durò ma alla fine ero così contenta che lo abbracciai per ringraziarlo e non potei non sentire le sue intimità contro le mie……..gli diedi un bacio come ringraziamento e mi allontanai un po’:’E’ stato fantastico!! ‘
‘So fare tante cose fantastiche ….se vuoi’ disse lui.
Io scoppiai in una risatina nervosa e lo spruzzai e riprendemmo a giocare.
Poi ci dirigemmo verso la zona idromassaggi e li ci stendemmo vicini godendoci le bolle che ci solleticavano e il meraviglioso panorama del cielo stellato.
‘Spiegami una cosa….’cominciai io ad un certo punto’…..tra i tuoi compiti rientra pure fare ginnastica da letto con le ospiti?’
Raden scoppiò in una fragorosa risata,tra noi c’era un atmosfera intima e complice ma con un pizzico di humor.
Si girò verso di me e disse:”No non rientra nei miei doveri di dipendente….ma sai il primo giorno che sei entrata in piscina non ho potuto non notarti……e mi sei piaciuta molto!’
‘Ti ricordi il primo giorno che sono entrata??….incredibile….è vero che ci sono molte donne anziane ma sicuramente ce ne sono di più belle di me!’
‘Diciamo che ce ne sono di più appariscenti ma loro non hanno quel cartello che hai tu in testa!’
‘Ho un cartello in testa?’ non capivo.
‘Si….una specie di insegna luminosa lampeggiante che dice SEX SEX SEX !….e guarda che non intendo dire che tu sia alla ricerca di sesso facile ….sei molto sensuale e mi sento attirato da te…tutto qua!’
Ero senza parole. Lui ne approfittò,si avvicinò e con la voce bassa e rocca disse :’Vuoi vedere quante cose so fare?’
‘Si’ risposi subito ,sicura di me stessa.
Le sue labbra si incollarono immediatamente alle mie in un bacio lungo e profondo di conoscenza reciproca. Lo abbracciai e lo attirai a me allargando le gambe permettendo ai nostri sessi di toccarsi.
Le sue mani scorrevano sul mio corpo mentre le nostre bocche continuavano ad esplorarsi in quella prima conoscenza. E intanto le bollicine dell’idromassaggio ci massaggiavano .
Rotolammo avvinghiati nell’acqua che ricopriva i nostri corpi, mi ritrovai sopra di lui .Mentre le nostre lingue giocavano ,il mio inguine massaggiava il suo così da stimolare il suo sesso già in semierezione. Le mie mani cercarono il suo pene che era magnifico:circonciso,dritto ,grosso e di ragguardevole lunghezza con belle vene pulsanti. Staccai le mie labbra dalle sue e incrociai il suo sguardo nuovamente ,i suoi occhi erano eccitati. Lo accarezzai sul torace e mi spostai giù,volevo assaggiare quella meraviglia.
L’essere in acqua in quel momento limitò le mie manovre ma poi in altri momenti recuperai.
Mi meravigliavo di me stessa,mi vedevo intraprendente come non mai,il sesso con mio marito era piuttosto normale.
Avvicinai il mio viso al suo pene,era proprio bello .Aprii le mie labbra e con la lingua lo assaggiai.
Poi aperta la bocca lo feci entrare e cominciai ad assaggiarlo in profondità,andando su e giù ,avviluppando la mia bocca al membro.Lo leccavo dalla base alla punta ,titillando l’orifizio uretrale.I nostri sguardi sembravano legati e sul suo viso potevo leggere il piacere provocato dalla mia bocca.Mi fece stendere vicino a lui ,incollò la sua bocca alla mia frugandola nuovamente.Le sue mani prima delicate ora mi toccavano rudemente stimolando i capezzoli .Eravamo nell’acqua bagnati ma in mezzo alle mie gambe ci sarebbe stato un lago anche se fossi stati nel deserto.Scese fino al mio sesso e cominciò a massaggiare il mio clitoride già gonfio,non aveva fretta e la mia eccitazione salì alle stelle tanto che le pareti della mia vagina si contraevano dal desiderio di essere stimolate internamente.
‘Ti prego…..scopami!’
Un sorriso soddisfatto si dipinse sulle sua labbra:’Vedi che avevo ragione a proposito del cartello ??’
Non ero in grado di rispondere, ero completamente in balia delle sue mani e della sua bocca che succhiava i miei capezzoli.
Da tempo non mi era capitato di essere così tanto eccitata e il piacere che provavo si mescolava alla sofferenza data dall’urgenza di godere.
Raden ,pur eccitato,era consapevole di quel che provavo e non aveva fretta.
Continuò con le dita accarezzando l’ingresso della mia vagina,appoggiando appena un dito senza entrare completamente e ritraendosi in gioco che mi sembrava infinito.Il mio corpo anelava l’orgasmo.Il suo pene intanto non dava segni di urgenza ,era sempre in erezione e io con le mani lo segavo cercando,senza riuscirci, di accelerare la sua eccitazione.
‘Ti prego scopami!’
Le sue dita scesero ulteriormente tra le mie cosce aperte alla ricerca dell’altro orifizio. E anche qui mi inflisse lo stesso supplizio.Mi massaggiava delicatamente,appoggiava un dito come ad aprirlo per poi ritirarsi. Alternava vagina ad ano mentre il mio respiro era sempre più affannoso e se si accorgeva che cominciavo a godere si fermava cambiando ritmo sfinendomi.
‘Scopami!’
Finalmente mi concesse un dito in vagina e cominciò a scoparmi con quello,meglio di niente!
Poi le dita diventarono due …..tre…….il ritmo era lento ma la mia eccitazione saliva …forse finalmente avrei goduto.
La mia schiena si inarcava …stava per arrivare il piacere ma lui ancora una volta si fermò.
Lo guardai implorante,lui mi baciò e finalmente,con un colpo secco, entrò dentro di me.
Fu un sollievo,finalmente piena la mia vagina avvolse il suo pene come un fodero.
Cominciò a penetrarmi lentamente e profondamente accelerando progressivamente il ritmo.
Pensai sarei venuta subito ,eccitata com’ero, invece godetti per un po’ della meravigliosa sensazione di pienezza.La sua faccia si avvicinò alla mia , alla ricerca della mia bocca.Io apriì ancor di più le gambe per consentirgli di penetrarmi più profondamente.
E finalmente arrivò l’orgasmo liberatorio,prima io e mi sembrò di librarmi fuori dal mio corpo,di espandermi e poi lui con le sue possenti spinte inondò il mio grembo del suo seme.
Rimanemmo abbracciati nel idromassaggio ,la stanchezza piombò su di noi e rimanemmo così per un pò a coccolarci.
Ci lasciammo con il patto di passare insieme il più possibile del tempo che rimaneva della mia vacanza ,per approfondire la conoscenza reciproca.
Quando tornai in camera sul cellulare trovai un sms di mio marito:”Ho pensato di raggiungerti non vorrei che ti annoiassi!”
Risposi:”Grazie caro per il tuo pensiero,ma non vale la pena che affronti il viaggio ,rientro tra tre giorni e poi sono occupatissima con i trattamenti,finiresti con l’annoiarti.Stai tranquillo.Ci vediamo a casa!”

Quando mi svegliai la mattina dopo era piuttosto tardi.
Mi sentivo meravigliosamente.
Avevo degli appuntamenti alle terme per dei trattamenti,perciò saltai colazione e andai direttamente al piano dedicato alla talassoterapia.
Una volta terminati i trattamenti decisi di fare una colazione leggera e mi avviai fuori dal hotel,in un locale che dava direttamente sul lungomare di Portorose.
Mi sedetti sulla veranda ,era una giornata bella ma ventosa.
Ero lì quando squillò il telefono.Era mio marito.
‘Ciao …ti disturbo?Come stai?’
‘Ciao…no…stavo prendendo un caffè!Come va là?’
‘Tutto bene…sei proprio sicura che non vuoi che ti raggiunga?’
‘Si sicura….anche se sono stata sorpresa della tua proposta…è successo qualcosa?’
‘No assolutamente….forse un po’ di senso di colpa …ti ho trascurato ultimamente.’
‘Tutti e due siamo molto impegnati e non siamo più due fidanzatini alle prime armi….non ti preoccupare….piuttosto come vanno le serate con gli amici?’
‘Bene…ci stiamo divertendo nonostante l’eliminazione dell’Italia!’
E qui mi fece un riassunto di quanto successo,delle polemiche ,etc.etc.
Lo lasciai parlare e cercai pure di ascoltarlo.
Alla fine si convinse, senza molte insistenze in verità, a starsene a casa e godersi le serate con gli amici.
Cominciai a pensare.
Ero un po’ sorpresa di quel suo volermi raggiungere,non era da lui.Non capivo,che fosse successo qualcosa?Avrei voluto approfondire l’argomento ,parlargli ma la verità è che io non volevo affrontare certi discorsi.
Lui diceva di trascurarmi,ma non era proprio così.
La verità era un’altra.
Negli anni i rapporti tra noi erano diventati routine.
I nostri due figli stavano diventando grandi e autosufficienti. Eravamo in quella fase in cui,per i ragazzi,la casa è un albergo,una lavanderia,un punto di riferimento ma non il centro della vita.
Fino a poco tempo prima la nostra vita era organizzata intorno ai ragazzi ,ora avevamo cominciato a trovarci io e lui da soli sempre più spesso.E non sapevamo cosa dirci.
Il nostro rapporto era da ricostruire.
Eccola qua la verità,tutta la verità,nient’altro che la verità.
E poi avevo incontrato Raden.
Non avevo mai tradito mio marito e non ero in grado di dire se anche lui mi fosse stato fedele.
Avevo affrontato l’argomento con le amiche più volte.La mia teoria partiva dall’assioma che la natura dell’uomo non è l’essere fedele e sosteneva la necessità di distinguere tra un episodio di tradimento isolato e una relazione stabile .
Nel primo caso bisognava essere tolleranti e comprensivi ,oddio se l’episodio si ripeteva frequentemente magari qualche domanda era meglio farsela.Nel caso di una relazione stabile ,allora, era meglio riflettere subito.In ogni caso per me la priorità era la famiglia.
In realtà io negli anni mi ero sentita tradita più volte e avevo versato molte lacrime.Ricordo tutte le volte in cui avevo chiesto di stendere la biancheria e non l’aveva fatto , mi ritrovavo con la biancheria puzzolente da rilavare.Ricordo quando,con i bambini piccoli,gli chiedevo di prendere il latte e il pane e lui mi diceva che non ce la faceva oppure l’immondizia non buttata,lampadine non sostituite …e tante altre piccole cose.
Mi ritrovavo così oberata della gestione di casa,dei figli e del lavoro.
Ricordo che mi sentivo umiliata …ma non si era detto che ci si doveva sostenere ed aiutare a vicenda? Ancora adesso a distanza di anni non riuscivo a ripensare serenamente a quegli episodi ,mi si formava un groppo alla gola ,avrei voluto piangere.
Mi voltai a guardare verso l’albergo,era illuminato dal sole…là c’era Raden.
Cosa mi proponeva Raden.?..un po’ di sesso e qualche coccola….non mi aveva proposto di lasciare mio marito, la mia famiglia.C’era attrazione tra noi due ,ma non mi facevo illusioni che Raden fosse poi così diverso da mio marito. Avevo imparato , lavorando accanto a molti uomini, che certi comportamenti di mio marito erano proprio legati all’essere maschio. Forse Raden , provenendo da una cultura diversa ed essendo di un’altra generazione ,poteva essere diverso……ma non avevo intenzione di rischiare.
Finii il caffè,pagai e mi diressi verso il palazzo delle terme.
Quella vacanza era una vacanza dalla mia vita quotidiana!
Fu strano osservare l’ambiente delle piscine termali alla luce del giorno,pieno di persone.
L’effetto che provavo era come di essere nel film ‘Cocoon’…provavo una grande tenerezza per quelle persone ‘diversamente giovani’ che stavano in ammollo !
Anche Raden era là naturalmente.
Al solito curava le relazioni con la popolazione femminile della piscina.
Lo osservai e sorrisi divertita.
‘Siamo in ritardo signora!’
Mi aveva raggiunta.
‘E’ vero…mi sono concessa una colazione all’aperto stamattina!’
‘non mi hai invitato!…potrei sentirmi offeso!’
Scoppiammo a ridere.
‘Oggi pomeriggio sono libero….ti va di passarlo con me?’
‘Certo anche io sono libera !’
‘Bene…alle 14 fuori dall’albergo …abbigliamento sportivo mi raccomando!’
Puntuali ci trovammo fuori dell’albergo.
‘Qual’è il programma?’
‘Ti faccio vedere i dintorni…ti va una passeggiata?’ e così dicendo mi porse un casco da motociclista.
‘Si volentieri!’ e presi il casco.
Con la moto mi portò a sud di Portorose dove si trovava il parco naturale delle saline di Sicciole.
Visitammo insieme il sito,mi raccontava delle saline e di Portorose …a volte mi dava la mano…altre mi circondava la vita con un braccio.
Era come essere sospesi nel tempo ….provavo una sensazione assoluta di serenità.
Dopo mi portò su una collina dove si trovavano sculture di pietra all’aperto. Camminavamo su per la collina commentando le opere e ammirando il panorama. L’aria profumava dei pittospori in fiore.
Si parlava un po’ di tutto …ad un certo punto mi disse:’stamattina mi sembravi pensierosa!’
Lo guardai sorpresa….era un osservatore.
‘E’ vero …stamattina ho fatto dei pensieri!’
‘E che pensieri hai fatto….se non sono indiscreto?’,il suo tono era canzonatorio.
Ero un po’ distante da lui ,mi appoggiai ad una scultura e lo guardai dritto negli occhi.
Silenzio.
‘Ho fatto una specie di bilancio…ho pensato a me …alla mia vita….a questi giorni’dissi io serenamente.
Lui mi fissava intensamente.
‘Sei preoccupata?’
‘Si in certo senso….non è mia abitudine assecondare le attenzioni di altri uomini che non siano mio marito…….più che preoccupazione è senso di colpa’
‘E da questi pensieri cosa hai capito?…cosa hai deciso?’
‘Ho deciso di vivere alla giornata….mi tengo il senso di colpa e affronterò le conseguenze.’
‘Che donna coraggiosa!’
‘Non lo so se sono coraggiosa…..io propendo per considerarmi egoista’
‘Sei durissima con te stessa…..non è giusto!’il suo sguardo si era velato di dispiacere.
‘Mi piace moltissimo stare con te,questo pomeriggio è proprio bello….ma …’
‘Lascia stare i ma ti torturi per niente……senti a me piaci molto ….provo un’attrazione per te non solo fisica….credo che dovresti dimenticare tutto ciò che c’è in Italia almeno fino a sabato’
‘Effettivamente è quello che mi sono proposta!’
‘Io ti propongo di passare insieme momenti sereni e piacevoli …e non chiedo nulla di più!’
‘La tua è una proposta belle ed ambiziosa…ed è evidente che se sono qua …è perchè accetto!’
La conversazione era cominciata con un tono un po’ canzonatorio …ora era diventata seria.
‘Io ho una sensazione rispetto a te-mi disse-….cioè che se ti avessi incontrata in un altro momento le cose potevano essere diverse’
Avevo capito cosa voleva dire,anche io avevo quella sensazione di essere legati dal destino, ma tentai di girare il discorso:’Certo…pensa se non fossi venuta, o se fossi venuta con mio marito o se fossi andata in un altro albergo o tu fossi stato in ferie….ci sono molte possibilità!’
‘No non hai capito….’
‘Anche io ho una cosa da dirti-mi ero un po’ allontanata e mi voltai a guardarlo sorridendo-…a me i biondi con gli occhi chiari non piacciono….sono più una tipa da mori!’
Avevo interrotto quell’atmosfera troppo seriosa ed entrambi scoppiammo a ridere.
‘Vorresti dirmi che in un’altra situazione non mi avresti nemmeno considerato?’il suo tono era offeso ma si capiva che fingeva.
Intanto si era avvicinato ,sorridendo e con aria di sfida ,e mi costringeva a retrocedere di spalle verso una scultura .
‘Assai probabile ‘risposi sempre sorridendo.
Era fatta:ero appoggiata con le spalle alla scultura,lui con il suo fisico sportivo mi sovrastava ,non avevo via di scappo.
Si avvicinò al mio volto e a bassa voce disse:’Non ti credo’.E le sue labbra si incollarono alle mie in un bacio lungo e appassionato.
I nostri corpi si cercarono e aderirono mentre le nostre bocche si assaporavano vicendevolmente.
Le sue mani circondarono il mio corpo e le sentivo attraverso la stoffa cercarmi.
Il suo corpo aderiva al mio e non potevo ignorare la tensione inguinale che andava crescendo.
Mi strinsi più a lui e il mio bacino spingeva verso il suo.
Che sapore aveva? Fu la domanda che mi posi.
Decisi di rispondere…e con le mani trovai l’apertura dei pantaloni e cercai quello strumento di piacere.
Staccai la mia bocca da lui ,lo guardai dritto negli occhi ,sorrisi e mi inginocchiai………
Il suo pene si ergeva già pieno di energia.
Cominciai a baciarlo ad assaporarlo con la lingua.
Lentamente,io non avevo fretta.
Piccole leccate sul prepuzio alternate a leccate dalla base fino alla punta.
Baci …molti baci.
Mi abbassai ulteriormente a cercare il suo scroto ……e baci e leccate.
Ogni tanto incrociavo il suo sguardo estasiato che mi confermava il piacere che provava.
Poi presi in bocca tutto il suo pene e lo ingoiai progressivamente…facendolo entrare ed uscire sempre molto lentamente.
Era piuttosto lungo,ma mi sforzai di ingoiarlo tutto centimetro dopo centimetro.
Lo avvolsi con la mia bocca e cominciai con un ritmo lento e costante il dentro-fuori che lui sembrava gradire.
Ad un certo punto lui mi mise la mano sulla testa e cominciò a premere accelerando il ritmo.
Mi piaceva quella dominazione soft.
Lo assecondai e dopo un po’ lo sentii irrigidirsi ,premere di più nella mia bocca …..e fiotti caldi e cremosi si riversarono dentro di me…non mi tolsi naturalmente…volevo assaporarlo tutto…e intanto i nostri occhi sembravano calamite.
Ingoiai.
Lui mi fece rialzare,si ricompose e mi disse:
‘Basta con l’arte per oggi ,ora andiamo a casa mia’
Lo seguii docile,non aspettavo altro.
Il viaggio in moto mi sembrò particolarmente piacevole .
La sua casa era una enorme mansarda con vista sul porto.
Era semplice e molto luminosa.
Subito dopo aver chiuso la porta le sue mani mi furono addosso e cominciarono a spogliarmi mentre la sua bocca catturava la mia.
I vestiti di entrambi finirono sul pavimento molto velocemente.
Lui mi guidò verso la sua camera .mi fece stendere sul letto e mi si avvicinò come un predatore alla sua preda.
Si impossesò subito dei miei capezzoli e cominciò a titillarli con la lingua e a morderli con i denti.
Ero già eccitata e quei preliminari mi portavano alle stelle.
La sua bocca percorreva il mio addome,fino al mio pube glabro.
Tra i trattamenti che avevo fatto ,avevo provato anche la ceretta brasiliana e ora ero molto soddisfatta.
La sua lingua si fece strada alla ricerca del clitoride già eccitato.
Senza fretta si divertiva a compiere cerchi attorno con la lingua,alternando stimolazioni dirette.
A volte cercava l’ingresso della vagina e sembrava volermi penetrare con la lingua per poi ritrarsi.
Mi sembrava di impazzire perchè quel gioco non aveva fine e lui non aveva fretta.
Dalla mia vagina colavano abbondanti succhi,segno di una grande eccitazione.
Lui allora cominciò a penetrarmi con un dito…..meglio di niente mi dissi….ma il ragazzo ,se pur giovane, era esperto e non voleva saperne di farmi venire!!!!!
Mi contorcevo dal desiderio di godere.
Il suo dito ben lubrificato cominciò ad umettare il mio forellino posteriore.
Ecco dove voleva arrivare!!……mi aveva cotta a puntino …non gli avrei detto di no da tanta voglia che avevo!
Non aveva fretta e il suo dito portava i miei liquidi dal davanti al di dietro ,li spalmava e progressivamente lo infilava.
Il mio sfintere era così eccitato che non fece resistenza.
Oramai ,esasperata,ero giunta ad un punto che lo pregavo di scoparmi!
Dolcemente mi fece mettere in ginocchio ,testa appoggiata al letto e sedere all’aria.
Lui si mise dietro di me e mi penetrò la vagina…finalmente!
Mi sembra come di bere dopo aver patito una grande sete.
Sentivo le pareti della mia vagina avvolgere il suo pene come nel tentativo di fagocitarlo….ma era lui a comandare e dopo poco lo estrasse e lo punto al foro anale.
Nonostante non fosse la prima volta e nonostante il buon lavoro di preparazione, provai una sensazione di bruciore quando il suo prepuzio violò la mia intimità.
Ma durò pochissimo ,e quella sensazione fu cancellata dal piacere che le sue spinte mi procuravano.
Si…cominciò a spingere prima piano e con ritmo costante per poi accelerare e spingere più forte……la sensazione di calore corse lungo la spina dorsale fino al cervello ,invase tutti i miei visceri, il perineo…….il tanto agognato piacere arrivò improvviso,violento e liberatorio.
Dalla mia bocca sospiri ,gemiti,urli….mentre lui continuava a penetrarmi e subito dopo si univa al mia piacere con le ultime spinte più profonde e mi inondava del suo seme.
Crollammo entrambi sul letto ,provati da quel piacere violento ma non ancora sazi.
Ci tenemmo abbracciati ,ci scambiammo dolci baci in attesa di recuperare le forze.
Io e Raden ci guardavamo negli occhi come innamorati.
Eravamo solo io e lui per il resto del tempo che rimaneva.

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