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Aneddoto sull’estate con nonna parte 1

By 15 Gennaio 2022No Comments

Come vi ho detto in quest’estate ne sono successe delle belle sia con la nonna che con altre donne. Dopo quel pompino favoloso la nonna mi aveva detto che la nostra doveva essere come una relazione: dovevamo partire piano e poi gradualmente andare più avanti. Questo perché le avevo chiesto quando potevamo scopare. Lei poi mi disse che il primo buco me lo avrebbe dato dopo almeno 2 settimane e che mi dovevo accontentare della sua bocca per ora. Non mi dispiace a per niente questo. In queste sue settimane credo che la nonna mi facesse venire almeno 7/8 volte al giorno. È stato un periodo incredibile. La nonna non scopra da 10 anni ed era affamata di cazzo. Un giorno, per esempio, eravamo a mare solo io e la nonna ed eravamo venuti con il mio scooter. Era una caletta abbastanza affollat eravamo noi e poi altre 10 persone circa. Affianco alla caletta c’era una grotta e mentre io e la nonna facevamo una nuotata e la vidimo ci guardammo e pensammo la stessa cosa. Appena entrati andammo sulla spiaggia io mi misi in piedi lei si inginocchiò e si mise a succhiare. Mi piaceva il modo in cui me lo spompinava: non stringeva le guance e utilizzava molto la lingua. Questo rendeva il pompino molto bagnato e il mio cazzo esplodeva ogni volta. Questa volta ero molto arrapato iniziai a spingerle la testa con forza con due mani. La sua faccia sbatteva sulla mia pancia ma non mi importava perché stavo venendo. Ad un certo punto mia nonna fece un verso di dolore che si sentì poco perché teneva le labbra chiuse sul cazzo. Il problema di questo che per il dolorò mi morse leggermente il cazzo. A primo impatto il mio instinto mi fece andare all indietro levando così il cazzo dalla bocca della nonna che dolorante si guardò il polpaccio. Era stata punta da una medusa che era arrivata con le i fine che si spiaggiavano sulla riva. Non mi aveva fatto tanto male non avevo nemmeno il segno ma la nonna ne aveva uno bello grosso. Ridendo le dissi che potevamo fare una sola cosa ovvero che me potevi fare la pipì sulla puntura. Era una cosa che si diceva aiutasse a guarire le punture di medusa. Allora presi il mio cazzo mezzo moscio e mezzo duro e le pisciai sulla puntura. Mentre lo facevo lei scoppiò a ridere e mi disse “ma come siamo finiti: mi stai pisciando sul polpaccio perché una medusa mi ha punto mentre ti facevo un pompino” io mi misi a ridere mente rimettevo il cazzo nel costume. Quando tornammo a riva raccogliemmo le cose e con lo scooter tornammo verso casa. Mentre eravamo per strada la nonna mi disse che voleva fare una pazzia è mi disse di continuare a guidare. Mi uscì il cazzo dal costume e mi iniziò a fare una sega mentre andavamo a 70km/h. Era una cosa incredibile più che eccitante. Lei seduta dietro di me con una mano mi stava facendo una sega a 70 allora. Mi accostai perché non riuscivo a venire perché ero concentrato a guidare e sborrai nella sua mano dopo pochi secondi. Quella di una giornata divertentissima ed eccitantissima

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