barbara, da vittima a carnefice

devo dire che Barbara mi stava dando delle grandi soddisfazioni, l’ultimo incontro si era concluso in maniera prodigiosa, mi bruciava si’ un po’ il buco del culo, ma devo ammettere che eugenio si era rivelato un bravissimo inculatore, e che quindi era riuscito a far piacere a Barbara la pratica anale, il che era fantastico, ma anche a me la cosa non era stata sgradita.
nei tempi passati ero stato da una zoccola sui 40 anni che avevo contattato per farmi una bella chiavata, e quando ero entrato da lei avevo visto una serie di cazzi finti spropositata e quindi avevo deciso, non ricordo se la seconda o terza volta che ero stato da lei, di farmi fare il culo da una professionista, la qual cosa non mi era affatto dispiaciuta, avevo schizzato sperma in abbondanza , salvo aver male al culo tutta la notte successiva.
con eugenio mi era piaciuto di più, l’affusolatezza del suo cazzo era perfetta per il buco del culo, e io avevo gradito particolarmente, e Barbara lo aveva notato.
visto il suo carattere tosto, nel senso che le piaceva farsi sbattere ma tendeva anche a resistere talvolta alle mie iniziative, in un successivo incontro tra noi tre si alzo’ il tubino che indossava nell’occasione, essendo arrivata al punto d’incontro direttamente dal lavoro, si sedette sul letto e, scostate le mutandine da una parte, si accese una sigaretta e mi propose una bella leccata della sua fichetta mentre nel frattempo eugenio avrebbe dovuto pomparmi per bene il culo.intendeva in pratica vedere fino a che punto ero disposto ad accettare questi compromessi-umiliazioni pur di continuare a giocare con lei.
aveva in pratica capito che mi piaceva così’ tanto fotterla e l’idea di condividerla che sarei sottostato a certe condizioni da lei imposte pur di continuare.
comunque accettai, iniziai a leccargliela per bene mentre lei fumava tranquilla la sua sigaretta, e intanto eugenio, con il suo cazzo a forma di supposta mi ungeva il buco e si intrufolava nel mio didietro.
devo dire che ogni volta che me lo metteva su per il culo il mio cazzo diventava durissimo, lui aveva un ritmo lento e affondava pian piano facendomi vibrare dal godimento, e la vista della fighetta di Barbara, con un piccolo ciuffo di pelo biondo appena al di sopra, li’ a portata della mia lingua faceva il resto, iniziai a segarmi e andammo avanti per un po’…..
finito di fumare eugenio tiro’ fuori il cazzo dal mio culo e Barbara lo invito’ a metterglielo dentro, io mi sedetti sulla poltrona a fianco al letto a godermi la posizione del missionario con eugenio che pompava con buon ritmo nella figa bagnata della signora,che mugolava per bene e intanto mi guardava che mi toccavo il cazzo che nel frattempo continuava ad essere duro, l’inculata mi aveva procurato un godimento diffuso, attesi un dieci minuti fino a che eugenio tolse il cazzo dalla figa di Barbara e sparse tutta la sua sborra sul pancino, lei se la spalmo’ su tutta la pancia e guardandomi mi incito’ ad andare a finire il mio lavoro su di lei, mi alzai mi avvicinai e iniziai a ficcarglielo su e montarla come se non ci fosse un domani, montavo e montavo e lei inarcava le gambe tenendole larghe e godeva e mi insultava, mi diceva che ero il suo rottinculo e mi chiedeva se preferivo prenderlo dietro o scopare con lei.io per tutta risposta le sparai dentro una considerevole quantità’ di sperma, mi alzai e stetti a guardare la sborra che fuoriusciva dalla sua patatina, formando una grossa macchia sul copriletto.
Barbara si rivesti’, prese le sue cose e ci saluto’ uscendo tutta ben vestita, con la figa che sicuramente una volta salita in auto avrebbe ricominciato a colare sborra ancora per un bel po’.
io e eugenio ci rivestimmo e andammo a farci una birra, discutendo di questi incontri e della piega che stavano prendendo.
eugenio era un bel porco e non disdegnava niente del sesso, ma anche a lui come a me piaceva molto di più’ la fica, ma tant’e’ bisognava sempre cercare il compromesso, e il nostro nuovo giocattolino andava accontentata se volevamo toglierci tutte le soddisfazioni e le curiosità che avevamo in mente, ed erano ancora tante………