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Buonasera marito mio, buonasera bull

By 26 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Seduta al bar, Eleonora guardò la propria immagine nello specchio, le fece un largo sorriso e le augurò: ‘Buona sera’.
Si sentiva un po’ a disagio in effetti, ma lo disse ugualmente e quelle parole semplici suonarono suadenti dalla sua bocca. Sorrise scioccamente e alzò il suo drink per berne un sorso e ripeté: ‘Buonasera’, sentendosi davvero brilla, sentendosi cordiale, sentendosi di ottimo umore.
Quella sera il locale era ancora vuoto. Quella sera, per la prima volta da quando suo marito ne aveva a lungo parlato con lei otto mesi prima, aveva acconsentito a farlo contento. Il secondo drink aveva sciolto le sue ultime remore, aveva spazzato via le ultime idee di perbenismo borghese in cui si era cullata per un sacco di tempo. Sapeva che amava suo marito, questo era più che assodato ormai. Ogni tempesta che si era abbattuta sulla loro vita l’aveva trovata sempre al suo fianco, senza mai dubitare anche quando era sciocco farlo. Quanti sacrifici aveva fatto per lui solo lei poteva dirlo con certezza. Ma non aveva mai rimpianti. Anche in quest’istante, dove stava seduta in un bar ad aspettare qualcuno da abbordare per portarlo a casa e farcisi scopare dinnanzi al marito, non aveva rimpianti. Era stata dura accettare la cosa, questo si. L’idea inizialmente non le piaceva affatto. Aveva subito un duro corteggiamento da parte del marito prima di cedere. Aveva questa fantasia che li bruciava dentro: voleva vederla posseduta da un altro uomo che contemporaneamente lo umiliasse e lo sfottesse. Si era chiesta più volte il perché, ma aveva capito che quello del marito era un desiderio che gli rodeva dentro da molto tempo. Le aveva mostrato, dopo averle confidato il suo segreto, alcune mail dove inviava delle sue foto a degli sconosciuti che la commentavano pesantemente. Lui si eccitava tremendamente, in effetti sembrava disposto a tutto pur di farle accettare quel suo desiderio erotico. Eleonora si trovò a fare a pugni di nuovo con sé stessa, li aveva concesso tanto a letto: i pompini e poi il culo, che erano cose contro la sua normale libido. Anche se dovette ammettere con se stessa dopo averli provati non li erano poi dispiaciuti poi così tanto, anzi, il sesso anale a sorpresa le piaceva tremendamente. Ed infine ora era lì, per accontentare l’uomo che amava.
Infondo era una bella sensazione.
Quel pomeriggio, finito il lavoro in ufficio, lui era ad attenderla in macchina. Si addentrarono nella zona nord della città. Le vetrine dei negozi erano un po’ più spoglie e dimesse di quelle del centro, i marciapiedi erano sconnessi e la gente camminava con fretta e sospetto. Ma loro non cercavano un bel posto, ma l’anonimato. Parcheggiata la macchina si diressero dentro un sexy shop. Eleonora si sentiva imbarazzata, non era mai entrata in uno di quei negozi e se da un lato era curiosa, dall’altro aveva paura di cosa avrebbe potuto pensare la gente di lei. Appena dentro, furono accolti da una bella signora con l’accento sudamericano. Li aiutò a scegliere quello che cercavano. Lui voleva per lei un completo sexy e peccaminoso allo stesso tempo. Optarono per un babydoll nero in microrete trasparente, accompagnato da un perizoma coordinato. Il tutto era piuttosto raffinato ma ugualmente invitante a pensieri peccaminosi. Poi tornarono a casa. Eleonora si preparò per la serata, indossando quella biancheria sexy ed un abitino che metteva in risalto le sue curve. Vedendola cosi conciata il marito non poté fare altro che abbracciarla, baciarla e sussurrarle: ‘Sei bellissima’.
Fu così, in effetti, che il sogno del marito ebbe inizio.
Il barista del locale le se avvicinò appoggiando un altro drink proprio dinnanzi a lei. Poi le fece uno sguardo e le indicò un tizio dall’altra parte del bancone.
‘Glielo manda il signore’ disse con un sorriso.
Eleonora fu sorpresa della cosa, le sembrava di essere in un film americano, non poteva credere che potesse accadere nella realtà.
Sorrise al barista e anche all’uomo che le aveva fatto recapitare il bicchiere. Forse in un locale per gente che cerca queste cose è piuttosto normale, pensò. L’uomo seduto dall’altro lato del banco le sorrideva ancora. Era sulla quarantina, non riusciva a decifrare l’età con esattezza, aveva una capigliatura a spazzola ed il viso squadrato. Alla fine si avvicinò con fare rilassato e sciolto.
‘Piacere, mi chiamo Roberto’
‘Piacere mio Eleonora’ rispose porgendo la mano con gentilezza.
‘Cosa fai di bello qui Eleonora’ disse scandendo in sillabe il suo nome, come a volerselo imprimere nella mente.
‘Cerco compagnia, ma non sono sola, mio marito è in macchina’ si ritrovò a confessare placidamente, era un locale per scambisti, infondo erano tutti lì più o meno per il medesimo motivo.
‘Cercate uno con cui fare un trio o altro?’
‘Cerco qualcosa di diverso in realtà’ sentendosi comunque sciocca spiegò all’uomo la faccenda sussurrandogliela nell’orecchio.
‘Quindi cercate un bull’ disse lui con naturalezza e tranquillità, poi sorridendo aggiunse: ‘Se ti piaccio io ho esperienza, magari vi faccio divertire entrambi’.
Eleonora lo guardava da vicino ora, non lo trovava malaccio aveva un certo fascino anche se l’aspetto era un po’ rude, forse dovuto a quel suo mento squadrato e quel naso schiacciato da pugile. Decise che tanto valeva accettare la compagnia di quell’uomo. Pagarono e uscirono dal locale mano nella mano, entrarono nella macchina di Eleonora, si accomodarono dietro mentre suo marito era al volante.
‘Dai guida che non vedo l’ora di scoparmi la tua mogliettina’ esordisce Roberto. Facendo subito capire che effettivamente sa quello che deve fare. Durante il tragitto le sue mani esplorano le cosce di Eleonora, le commenta ad alta voce con gusto. Anche mentre sono in ascensore la prende tra le sue braccia e la palpa sulle natiche, le promette che la farà godere come non mai: ‘Non come quel cazzo moscio di tuo marito’ aggiunge.
Eleonora guarda di tanto in tanto il marito, ha uno sguardo che sembra perso ed estasiato nello stesso tempo. Sembrava perso in un sogno. Anche mentre apriva la porta di casa le mani gli tremano, ci mette infatti più del necessario.
Appena dentro, Roberto si avvicina ad entrambi, poi ordina al marito di toglierle il vestito. Lui obbedisce, la lascia li nell’entrata di casa con indosso il babydoll.
‘Guarda qui! La fai vestire da troia’ esclama Roberto, girando attorno ad Eleonora per ammirarne il corpo. Lei si sente intimorita, non sa esattamente come comportarsi. Decide di non fare niente. Roberto le poggia la mano sulla spalla la spinge in giù in ginocchio, le gira attorno armeggiando con la zip dei suoi pantaloni. Ora le mostra il cazzo duro, nodoso e pieno di vene. Eleonora allunga la mano timidamente, lo afferra e lo ammira nel suo turgore. Lo scappella lentamente e inizia a leccarlo. Fa incontrare la sua lingua con la punta della sua cappella, poi passa la lingua lentamente lungo tutta la lunghezza del cazzo di Roberto insalivandolo tutto. Quando lo fa scivolare nella sua bocca, socchiude gli occhi e si lascia andare finalmente.
‘Guarda lo succhia meglio di quelle che battono vicino alla tangenziale’ tuona Roberto verso il marito. Lui non risponde. Guarda in una specie di trans.
‘Dovresti portarla a battere!Diventeresti ricco!’ aggiunge tenendo la testa di Eleonora spinta verso il suo cazzo.
Eleonora con un occhio guarda suo marito, ha una mano nella tasca dei pantaloni e si sta sicuramente toccando. Questa cosa la rassicura un pochino.
Soprattutto ora che Roberto l’ha allontanata dal suo cazzo e guardandola inginocchio dinnanzi a lui le dice: ‘Preparati che adesso ti scopo per benino, faccio capire a tuo marito come si fa a farti godere’.
La fa alzare e tutti e tre si dirigono in camera da letto. Eleonora si sdraia sul letto ormai anche lei vogliosa di godere da quella situazione morbosa.
Roberto si denuda, e tira un preservativo al marito. Lo guarda con aria di sfida gli ordina: ‘Cornuto dai vieni a infilarmi il preservativo’. Eleonora rimane stupefatta nel vedere la scena. Suo marito che infila il preservativo ad un uomo che sta per scoparla. Trova la cosa stranamente eccitante, mentre la osserva curiosa con un dito si titilla il clitoride.
Roberto le sfila le mutandine ora, le odora. La trascina sul bordo del letto ed infila con un colpo secco il suo cazzo. Eleonora ha un sussulto dovuto a quella irruenta intrusione nella sua figa. Inizia a scoparla con decisione, scuotendo il suo corpo con vigore, lei ansima e mugugna mentre quell’uomo semi sconosciuto la fa sua.
‘Senti come se la gode la tua mogliettina’
‘Non l’avrai mai fatta nemmeno godere poverina’
Per tutto il tempo continua ad inveire contro suo marito, mentre la martella senza sosta. Quando lo tira fuori, Eleonora ha un motto di protesta stava per godere.
Roberto obbliga il marito a sedersi sul letto, fa mettere Eleonora a pecora sul pavimento, proprio con la faccia rivolta al marito. Poi ricomincia a scoparla, con movimenti rapidi e lunghi.
‘Guarda come la faccio godere e impara’ tuona, mentre le tira i capelli in modo che i visi dei coniugi s’incontrino.
Eleonora non è più in grado di trattenersi, l’orgasmo la travolge e, finalmente gode imprecando e mugugnando ad alta voce. Tutta la tensione provata nella serata si scioglie in quel momento.
Roberto si toglie dalla figa, si mette dinnanzi a lei col cazzo in mano. Si sfila il preservativo.
‘Cornuto segami e fammi venire su tua moglie’ intima al marito. Che senza fiatare obbedisce. Prende quel cazzo con la mano ed inizia a segarlo con forza. Fino a che Roberto non esplode in una serie di schizzi che colpiscono il viso di Eleonora.
Lei è senza parole. Non aveva mai provato una cosa del genere. Era completamente rapita da una nuova e profonda eccitazione.
Quasi ci rimane male mentre osserva Roberto rivestirsi e ordinare a suo marito di riaccompagnarlo al locale. Mentre i due sono sulla soglia della porta lei si pulisce il volto con la mano. Così salutandoli allegramente: ‘Buonasera belli’ si portò alla bocca un po’ di quello sperma per assaggiarlo.

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