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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

Capitolo 3 – Prendimi dove vuoi..

By 16 Giugno 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ ormai notte, sono nel mio letto, sola in camera.. Fa caldo ed ho indossato un babydoll azzurro di seta, carino. è semplice, con le spalline..Lascia intravedere poco, la scollatura è generosa, evidenzia bene i tratti del seno, i capezzoli sotto alla stoffa, e cade morbido sui fianchi, fino a poco sotto i glutei.
Non riesco a prendere sonno, penso a stasera, penso a quel meraviglioso sapore che ho ancora fra le labbra..
Lascio la vibrazione al cellulare e lo poso accanto a me.. Spero che lui abbia ancora voglia di mandarmi qualche messaggio prima di dormire.. E infatti mi scrive, chiedendomi cos’ho messo per andare a letto..
Allora comincio a raccontare, seppur brevemente, della mia graziosa camicetta da notte e della vestaglietta bianca candida e trasparente che indosserò l’indomani sul completo da notte per andare a fare colazione.. Gli chiedo se gli piacerebbe che gli aprissi la porta vestita solo con quella, una volta.. Comincio a immaginare la scena:..
– Potrebbe entrare, sbattere la porta di fretta, strapparmi di dosso la vestaglietta, prendermi in braccio, farmi aggrappare con le gambe alla sua vita, mettermi con le spalle al muro e scoparmi così.. Potrebbe poi stringermi forte e farmi quasi saltare su di lui, ancora in piedi.. Portarmi in cucina, sdraiarmi sul tavolo, scoparmi fortissimo, tirarmi su e portarmi in sala sul divano.. Uscire un momento per girarmi, tenermi a pecora e prendermi anche così’ Potremmo fare cambio e far sedere lui, così che possa cavalcarlo io.. potrei riavvolgere le gambe ancora intorno a lui, per appoggiare poi solo le mani sulle sue ginocchia e muovermi meglio su quell’asta insaziabile..Movimenti circolari, avanti e indietro, su e giù’ Per fargliela sentire tutta e bene.
Potrebbe poi portarmi sul letto in camera e aver voglia di farselo leccare e spompinare per bene..Mettermi su un fianco e infilarlo tutto, mentre mi tocca il seno con una mano o mi prende dal mento con forza per giocare con la lingua.. Potrebbe dirmi di uscire, di andare in corridoio così, e di stare zitta e attenta a non far rumore o qualcuno potrebbe sentirci e scoprirci..E una volta fuori, appoggiarmi con le mani al muro, la testa rivolta verso terra, per poi avvicinarsi un momento, chinarsi, puntarmelo in bocca, afferrarmi i capelli e muovermi a suo piacimento, per poi tornare dietro di me, prendendomi con forza la figa ormai troppo umida e con meno gentilezza il culo, allargandolo indecentemente.. -. Quanti sogni’.
Nel frattempo, lui continua a scrivere, ma io non ci bado per qualche minuto, perché mentre penso lecco un dito.. lo succhio’e con lo stesso, bagnato, comincio a percorrere i tratti del mio corpo.. Sfioro i seni e scendo, solleticandomi quasi la pancia.. arrivo alla cosce, le pizzico, come se me le stessero mordendo’alzo le gambe verso l’altro, come se qualcuno mi stesse osservando, fotografando, filmando.. avvicino il dito alla fessura della figa e con altre due dita dell’altra mano cerco il clitoride, afferrando un po’ di pelle e cominciando a fare movimenti lenti e circolari, come un massaggino’Il mio corpo risponde, sento qualche brividino di piacere e i miei pensieri vagano.. Penso a tutto.. Ai sogni di stasera, al pompino davvero realizzato, alla prima volta che l’ho tenuto in bocca, imbranata e imbarazzata ma pur sempre una gran porca di natura.. Penso a tutte le posizioni, a dargli e a farmi dare piacere.. Smetto di fare movimenti circolari, pizzico un po’ un capezzolo e poi riporto la mano alla fessura.. entro un pochino.. tre o quattro centimetri, il necessario.. Comincio a sfregare violentemente il clitoride e con una velocità inaudita.. solo a destra e a sinistra, ho voglia di godere..con il dito in figa cerco di fare movimenti rapidi toccando le pareti, come se vibrasse.. E nell’arco di qualche secondo schiudo le labbra in un sospiro di piacere.. Quanto vorrei che in quel momento ci fosse il mio uomo li, a tapparmi subito la bocca’.
Aspetto qualche secondo ancora godendomi la dolce sensazione e poi riprendo in mano il cellulare.. Ho tre messaggi suoi..
Leggo incredula’ Ma chi avrà aperto il portone? E perché anche il solaio era aperto? Non ci posso credere, era sulla terrazza.. Forse la sua intenzione era di farmi una sorpresa molto dolce e invece.. guardando dentro la finestra, spalancata a forza per il caldo, si è goduto tutta la scena, mi ha guardata masturbarmi’Ed ora mi scrive per non far sentire il timbro di voce forte nella notte, dicendomi che ce l’ha in tiro e durissimo, che gli è diventato come marmo e che dal momento che la colpa è mia, ora ci devo pensare io a mettermi in bocca e segargli quell’arnese enorme per placare la sua voglia spietata di sesso.
E chi l’avrebbe detto che il mio uomo fosse un guardone’ se me ne fossi accorta, avrei fatto di peggio’
Gli sorrido, gli scrivo un messaggio e gli dico che sarebbe bello salire da lui ma proprio non posso, i miei mi sentirebbero e poi in abito da notte, se qualcuno venisse in solaio perché ha avvertito dei rumori insoliti, come potrei giustificarmi di essere in quella tenuta? Verrebbero a saperlo tutti e mi vergognerei, perché prima di tutto lo saprebbero i miei, per i quali sono ancora una bambina’
Lui mi risponde e poi mi lancia uno sguardo irresistibile e dolcissimo.. Leggo e mi chiede solo di aprire la porta e dargli un bacio, se faccio piano non mi sentiranno e aprirò solo per toccare le sue labbra così anche la luce del corridoio che penetra nell’ambiente, sarà solo un piccolo fascio e chiudendo in fretta nessuno si accorgerà di nulla..
In quel momento penso che sia veramente molto romantico, che uomo sensibile’ Si è eccitato come un maiale, avrebbe voluto farmi qualunque cosa, ma preferisce salutarmi amorevolmente.
Faccio piano, metto delle ciabattine morbide, così che il mio passo sia impercettibile, da gatta.. Arrivo alla porta, ho il telefonino con me..Si illumina mentre sto aprendo, è lui, leggo un po’ delusa, pensando che abbia deciso di andarsene.. Mi chiede invece di chiudere gli occhi e io apro appena la porta.. Mi sento afferrare la mano, la bacia.. Esplodo di emozione.. ma un attimo dopo la ritrovo avvolta con forza sul suo cazzo caldo’ Si sega usando la mia mano, allarga il passaggio, mi tira fuori di casa e chiude la porta dietro alle mie spalle.
Mi vuole ancora, non riesce a smettere mentre afferra il mio cellulare per guardare le foto più sexy che di solito gli invio per stuzzicarlo un po’..
Si sentono rumori, forse qualcuno dall’occhiolino della porta, preoccupato, cerca di capire cosa stia accadendo allora ci fiondiamo in ascensore, presi dall’istinto di nasconderci e di sparire velocemente.. Io sono imbarazzatissima, e se qualcuno chiamasse l’ascensore mentre siamo fermi a un altro piano e mi vedesse così?O se tornasse qualcuno per andare a casa, e in qualche modo si accorgesse?
Mentre scendiamo per sfuggire agli indiscreti, lui mi guarda divertito, mi bacia e mi accarezza le gambe, vuol raggiungere le mutandine’ Siamo al piano zero ora, bisogna risalire in fretta, voglio giocare, ma sarei più tranquilla se per questa sera me ne andassi a casa.. Mi riporta su.. e mentre saliamo mi sbatte contro alla parete dell’ascensore’ fa scivolare la mano dal fianco della mutandina, non aspetta, vuole toccare le labbra, vuole sapere se sono ancora eccitata, se non mi ha soddisfatta, se lo voglio dentro.. Sono preoccupata, ma corrispondo, gli slaccio i jeans e comincio a toccarlo sui boxer.. Vorrei farlo rosolare ma è più forte di me, voglio sentirlo in mano, stringerlo, sapere che è duro come il muro, tutto mio..Allora mi aiuto a sollevare l’elastico dell’intimo, con una mano, mentre con l’altra lo afferro e comincio a scorrerlo lentamente tutto..
Arriviamo al mio piano ed io, mentre lo stringo ancora fra le mani, sogno di essere scopata così, in quest’ascensore che sale e che scende, con l’adrenalina addosso di poter correre il pericolo di essere scoperti..
Gli do un bacio soffice, come per dargli la buona notte e mentre lo stringo, lo tiro per il cazzo un po’ per gioco portandolo fino alla mia porta.. Decido di rientrare, ma lui è arrabbiato, l’ho stuzzicato, ci sono stata, ora ci dovrò stare fino alla fine.. Mi tira con forza sul pianerottolo, prima delle scale, mi sbatte contro al muro, tenendomi la guancia schiacciata contro di esso. Non accetta di essere mandato via.
Si intrufola nelle mutande ancora, mi strizza le cosce, le natiche e si appoggia a me, sollevandomi la camicia da notte e appoggiandomelo tutto sulla schiena. Mi afferra la mano e mi obbliga a segarlo mentre sono girata, intimandomi di farlo bene.
Sono eccitatissima..Vorrei liberarmi solo per toccarmi.
Lui mi trascina con sé e guardo il suo meraviglioso cazzo svettante, verso il piano del solaio.. Una prima rampa di scale mi obbliga a farla alzando il vestito e tenendo le mutandine in mano perché vuole osservarmi mentre cammino..Mi schiaffeggia il culo forte mentre salgo.. La seconda sembra uguale, ma lo conosco e mi aspetto di più. E così ad un certo punto, forse eccitato dal culo e dalla figa, che a ogni gradino gli si presentano davanti, mi afferra per il collo costringendomi a posare le ginocchia su un gradino e le braccia su un altro. Mi chiede di dirgli che lo supplico di essere scopata a pecora. Io rido un po’ divertita ma lui questa volta non ha voglia di ridere.. estrae una sciarpetta/foulard dalla tasca sul retro dei jeans.. è molto sottile, chissà a chi l’ha presa.. Mi gira verso la ringhiera, ma con il culo sempre esposto alla sua vista, mi fa passare i polsi attraverso essa e mi avverte che se non me li farò legare, userà quella sciarpina ruvida, per sfregarmi la figa e sul clitoride fa male.. Allora lo ascolto e faccio ciò che ordina. Mi lega, se lo tocca guardandomi, forse fa dei movimenti appena accennati come per prepararsi e in un attimo mi squarcia.. Avverto un gran dolore, è entrato duramente, ha toccato il fondo, me lo sentivo così dentro che ho pensato mi potesse rompere tutto..Lui gode e si diletta della mia schiavitù.
Ok, sono stanca. E’ solo una sciarpa, è questo non è un film. Tiro finchè posso e si rompe. Lo spingo via con la figa ancora in fiamme, lo faccio sedere premendogli le mani sulle spalle, mi ci siedo sopra, dandogli la schiena, lui cerca di girarmi il viso e baciarmi. Io mi giro appena verso di lui, mentre gli afferro il cazzo bagnato dai miei umori e lo sego fortemente.. Lo sfido, posso essere peggio di lui. Me lo sbatto sulla figa mentre massaggio il clitoride e vengo. Ora lo desidero ancora di più.
Lo punto verso la fessura, alzandomi.. E’ così lungo che quasi per alzarmi, gli arriva il mio culo sotto al mento. Sbatto dentro la cappella e sto così per qualche secondo. Esercito una certa pressione con i muscoli del mio sesso e poi comincio a scendere; arrivo a metà e me la scopo un po’.. Su e giù lentamente. Poi scendo e mi faccio impalare, fino alla base. Fa male, non ci sta tutto, ma io lo voglio e mi sforzo di accettare quel dolore per averlo dentro e godermelo.
Me lo scopo. Questa posizione mi da il privilegio di potergli accarezzare le palle e quel punto in cui, la pelle sottile si ricongiunge al corpo, poco prima del culo, dove la sensibilità fa vedere le stelle.. Lui mi stringe i seni, mi bacia il collo, governa il mio movimento. Lo estraggo, mi alzo in piedi rimanendo un attimo di spalle, così che lui veda i miei umori sulla figa e quanto me l’ha oscenamente aperta.. Mi riposiziono a fianco a lui, con un ginocchio su un gradino e uno sull’altro e chino la testa, mentre lui mi sposta i capelli, per leccargli e succhiargli forte la cappella.
Gli schizzi sono così forti che mi sporca tutta, non faccio a tempo a posizionare bene la bocca, allora per gli ultimi, lo appoggio sulla lingua e lo sego un po’ aiutandolo a farla uscire tutta.. Succhio fino all’ultima gocciolina.
Quando lo lascio gli dico che mi piacciono questi suoi slanci di violenza, quando vuole davvero possedermi. Ma gli suggerisco la prossima volta, di usare un paio di manette, o potrebbe ritrovarsi lui, completamente schiavizzato.

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