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Racconti Erotici Etero

Caro F. (Valentina)

By 7 Aprile 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

1.1 – Incontro

Da: Tuba Player
A: Flagpole
Spedito: Giovedì, Febbraio 19, 2007 6:03 PM
Oggetto: Valentina

Caro F.,
sono sfasato.
Domenica sera sono andato insieme a Patrizio e alla sua ragazza a casa di un loro amico che non vedevano da molto tempo perché si è trasferito da qualche anno in Spagna, e lì ho conosciuto una ragazza, una vera zoccola, che mi ha fatto girare la testa fino al mattino di lunedì.
Ti spiego brevemente com’è andata e credimi: è tutto vero.
Siamo arrivati e c’era già un po’ di gente; in pratica anche Patrizio e la Roby conoscevano poche persone là dentro, quindi mi hanno presentato al loro amico e ad altri due o tre.
Dopo un po’ è arrivata questa Valentina vestita con un completo mozzafiato, tutta in nero, top scollato, minigonna e sandali con tacco di una decina di cm minimo’ come immaginerai mi girava la testa non appena la guardavo’ gentile, sorridente, tutti la corteggiavano e lei ne era divertita’
Durante la serata ci ho scambiato si è no due parole, lei parlava anche a lungo con ragazzi che evidentemente conosceva già, beveva qualche birra ogni tanto ed era allegra e disponibile a fare quattro chiacchiere anche con chi non conosceva ma le rivolgeva la parola’ tu mi conosci, non ero uno di quelli’
Verso tardi però qualcosa è cambiato per fortuna. C’era la TV accesa e io ho commentato una notizia che avevo captato al volo dal Tg che stavano trasmettendo in quel momento. Lei era seduta poco dietro di me – non me n’ero accorto – e ha risposto al mio commento. Abbiamo cominciato così a parlare anche io e lei, divagando dallo spunto iniziale e’ era proprio una donna intelligente, e ho cominciato a pensare che il piacere di esibire le sue splendide fattezze vestendo in quel modo fosse il suo massimo interesse, che non andasse mai oltre’ ero anche un po’ dispiaciuto da questo pensiero eheh’
Comunque è stata una fortuna essermi messo a parlare con lei proprio in quel momento perché Patrizia e Roby se ne volevano andare, così io pur di parlare con lei sono rimasto preventivando la spesa del taxi per tornare a casa.
Dopo un po’ però la situazione è cambiata e l’ho persa di vista’ e ora arriva il bello: sai dove l’ho ritrovata? In una camera della casa fino ad allora rimasta chiusa: ci sono passato davanti tornando dal bagno (mentre ci andavo non ho visto nulla perché la porta era semiaperta dal lato opposto)’ butto l’occhio e vedo la seguente scena: lei a pecora su un letto singolo che succhia il cazzo di un ragazzo seduto sul letto schiena al muro, vestita ma con la gonna tirata su sulla schiena e niente slip, e dietro un ragazzo che si sta infilando il preservativo’ lì per lì non mi sono fermato ma poi, visto che nel corridoio non c’era nessuno, sono tornato indietro e sono rimasto a guardare, con lei che succhiava sculettando leggermente finchè il ragazzo che si era infilato il preservativo le ha piazzato le mani sui fianchi e l’ha penetrata’ mmm che mugolio che le ho sentito fare’ fossi stato solo in casa avrei tirato fuori il mio e avrei cominciato a menarmelo invece di guardare e basta’ ma già era uno spettacolo così’ mi sono perso davvero, strabiliato, tanto che quando è arrivato il padrone di casa non me ne sono accorto se non sentendo, già alle mie spalle, il suo commento: ‘Eh, la Vale’.
Io ho solo aggiunto qualcosa del tipo ‘che figa’, lui è stato un mito perché ha sicuramente capito il mio stato d’animo e mi ha introdotto senza però voler partecipare a sua volta, come se lui la Valentina l’avesse già provata fino alla nausea. Ha semplicemente detto ad alta voce: ‘C’è posto per il terzo?’ e al ‘Sì’, deciso e immediato della Vale, mi ha dato una spintarella augurandomi buon divertimento. In quel momento, e solo in quel momento, mi è venuta come un lampo l’idea che Valentina fosse una prostituta ingaggiata da chissà chi, forse proprio da lui, ma poi avrei appurato che non era così.
Mi sono gettato, ho preso il preservativo che c’era su un tavolo, non sapevo neanche di chi fosse, né ho chiesto, e appena pronto la sua figa era libera, l’altro era già venuto, e mi ci sono infilato’ un sogno’ poco dopo ho sentito i gemiti anche di quello in bocca, ricordo di aver pensato come si fa a farselo solo succhiare senza scoparla, ma forse per loro non era la prima volta in una situazione del genere, mentre io ho continuato per almeno un’ora a scoparla in tutti i modi senza che mai lei sembrasse stanca.
Quando sono venuto finalmente eravamo entrambi stanchi (vorrei vedere! eheh) e gli altri due erano spariti da tempo. Durante la scopata almeno altri 3 o 4 ragazzi sono venuti a guardare per qualche minuto ma nessuno si è più unito, né il padrone di casa l’ha proposto a Vale.
Siamo rimasti un po’ sul letto poi rivestendomi (lei era rimasta vestita e non si è rimessa le slip) abbiamo ricominciato a parlare, questa volta di sesso, e se non mi ero già innamorato ho sicuramente cominciato lì. Una delle cose più incredibili che mi ha detto, pur senza conoscermi, è stata che secondo lei io sono uno a cui piace da impazzire scopare con una donna che ha appena scopato con un altro’ tu sai come sia vero e mi ha lasciato a bocca aperta’ è scoppiata a ridere, contenta di averci azzeccato evidentemente, o forse perché aveva già in mente qualcosa’ un qualcosa che è successo lunedì sera.
Intanto ti mando questa mail, devo uscire per una commissione ma dopo ti scrivo il resto.

bye

TP.

1.2 ‘ Anche solo un passaggio

Da: Tuba Player
A: Flagpole
Spedito: Giovedì, Febbraio 19, 2007 11:33 PM
Oggetto: Valentina

Ho passato tutto il lunedì pensando a lei (anche mentre ero in coda dal dottore per farmi fare il certificato per l’assenza sul lavoro), oltre che alla serata e alla scopata anche a quanto mi piacerebbe non dico fidanzarmici (sposarla! eheh!!) ma almeno diventarci amico, frequentarla’ le avevo lasciato il mio cellulare ma lei non ha ricambiato la cortesia, così pensavo chissà se la rivedrò, perché non conosco nessuno dei suoi amici.
Poi verso ora di cena mi ha chiamato. Tanto ero sicuro che non lo avrebbe fatto che quando ho visto la telefonata con numero anonimo ho pensato di non rispondere, non avevo voglia di pensare ad altro, ma siccome gli squilli insistevano ho risposto e sono rimasto per qualche secondo senza fiato, perché era proprio lei.
Subito ho sperato in un appuntamento, magari un’altra festicciola (di lunedì!), e invece si è messa a parlare del più e del meno, come va come non va, ho fatto questo ho fatto quello e tu cosa hai fatto’ ero interdetto, ho anche pensato che avesse sbagliato numero pensando di chiamare un suo amico, ma poi mi ha chiamato per nome e allora ho cominciato a pensare a dove voleva arrivare’ e ho buttato lì un ‘andiamo a bere qualcosa stasera’ (doveroso) e lei mi ha subito stroncato dicendomi che cenava con una persona (non ha detto né amico o collega o che so io, proprio ‘persona’) ho battuto subito in ritirata, per paura di aver rovinato qualcosa, e invece lei è uscita con la storia che però poi da quel locale non sapeva come tornare a casa perché quella persona non poteva riaccompagnarla’ ah, ha bisogno di un tassì, ho pensato io.
Ma ovviamente le ho dato la completa disponibilità, d’altronde non avevo pensato per tutto il giorno a quanto mi sarebbe piaciuto frequentarla? Almeno l’avrei ‘frequentata’ una mezzora’
Mi dà appuntamento fuori da un locale che non conoscevo, il Tiramisù (sono scoppiato a ridere e la cosa l’ha divertita parecchio, per fortuna) all’una di notte.
All’una meno dieci ero là. Tu sai che non ho frequentato molti privé, ma nonostante ciò da entrata+insegna ho subito capito che lo era!!! Non mi ha fatto un bell’effetto: pensavo a lei che usciva con un uomo da un privé, e io ero l’autista che l’aspettava fuori obbediente, l’avrei vista salutare l’uomo magari dopo aver fatto un cenno a me per farmi intendere che mi aveva visto, mentre l’uomo (un uomo che l’aveva portata al privé, mentre io ero l’autista che la riportava a casa’ già ma almeno avrei visto dove abitava) salutava e se ne andava per i fatti suoi (di nuovo il pensiero che alla fine facesse davvero la escort per vivere)’
Invece, all’una in punto, esce da sola, vestita esattamente uguale alla sera prima, e come se avesse già visto da dentro dove ero fermo con la macchina viene dritta da me e sale. Cuore a mille, calma ostentata, sorriso e ‘ciao!’ reciproco e doppio bacio sulle guance (ahi!). Tutto bene, passata bene la serata, sì sì risponde lei, e tu? Tutto bene, le dico, dove si va? E lei divertita: ‘a casa!’ (eh già)’
Avvio la macchina e lei comincia a risistemarsi mentre mi indica le strade da prendere, dicendomi come per scusarsi: ‘Sai, è un privé quello’. Le rispondo che l’avevo intuito, e dico che spero che si sia divertita. Mi risponde di sì, che è un privé che fa anche ristorante, e con disinvoltura conferma i miei scontati sospetti, e cioè che dopo cena avevano chiacchierato un po’ e poi si erano appartati a scopare’ a me ribolliva già tutto dentro dalla voglia di possederla di nuovo, che mi aumentava esponenzialmente col passare dei minuti e ad ogni sua parola o gesto, e poi mi dice: ‘sai era un mio ex, mi fido di lui, ho voluto che mi venisse dentro apposta’. Mmmm. Perché apposta, le chiedo io. Senti cosa mi risponde: ‘Perché so che ti piace’.
Mi è uscito un mmmm stavolta ad alta voce, senza più freni, e le ho subito chiesto se ce l’aveva ancora dentro’ mi ha risposto che be’ molta era uscita e ormai il resto era sulle mutandine’ era un’uragano che mi investiva. Mi dice: ‘Vuoi vedere adesso? No guida dai ti faccio vedere su in casa, se puoi fermarti un po’ ‘ Ma certo! ‘Sei già su di giri?’ mi dice mentre guido, e le rispondo: ‘Controlla tu” mano sul pacco e dice ridendo’ be’ puoi immaginarlo.
Insomma siamo arrivati da lei, ho voluto toccarle le mutandine in ascensore ed erano marce, umori e sperma penso io, e ormai non capivo niente, volevo solo scoparla’ so che già mi capisci, ma se avessi sentito il suo mugolio mentre facevo scivolare le dita dall’esterno degli slip all’interno’ figa bagnatissima’ ormai ansimava anche lei’ siamo entrati, aveva già in mano un preservativo preso forse dalla borsetta, non lo so, non l’ho vista ma ce l’aveva già, la casa è un monolocale molto ampio (di nuovo mi balena quel pensiero’) lei fa cascare a terra la borsetta mentre la spingo sul letto, le metto una mano di nuovo sulle mutandine ma stavolta spingo forte forte, lei miagola, poi gliele sfilo di colpo (non avevo la testa per gustarmi certe cose lentamente ormai’) le ho detto ‘se ti fidi tu mi fido anch’io’ e mi sono tuffato sulla sua figa a leccare’ io ero eccitatissimo ma anche lei era sconvolta dalle emozioni, forse anche per lei era una sorta di prima volta’ è una cosa che cercherò di scoprire se e quando si rifarà viva, ho l’impressione che come a me eccita da pazzi scopare una donna che è appena stata con un altro uomo, così a lei ecciti essere presa da uomini diversi in tempi ravvicinati e forse sono il primo che la scopa eccitato dal fatto che sia stata con un altro da poco, e non nonostante quello’
L’ho leccata, poi ho messo il preservativo e l’ho scopata il più a lungo possibile cercando di non venire presto e ti lascio capire quanto sia stata dura’ lei è venuta presto invece, senza ausilio di dita o altro, ma ha continuato ad essere infoiata cento volte di più della sera prima per tutto il tempo (e la sera prima non mi sembra che sia neanche venuta, né con me né con quelli prima).
Sono uscito da casa sua alle 7, sono passato da casa a prendere il certificato medico e sono andato dritto al lavoro, con solo 2 ore di sonno alle spalle dormite da lei. Ha un lavoro, non so cosa né dove, non ho fatto domande, ma alle 6,30 mi ha svegliato lei perché doveva prepararsi per uscire.
E ora, giovedì, sono qui a scriverti di queste due notti folli’ né martedì sera né ieri si è fatta viva, ma so che mi richiamerà per una cosa che ha detto quando ci siamo salutati, ma per ora non te la dico per scaramanzia’
Ti aggiornerò, chiaramente, anzi lo spero!
Scrivimi di te,

bye

TP.

1.3 ‘ Fatti trovare sotto casa!

Da: Tuba Player
A: Flagpole
Spedito: Lunedì, Febbraio 23, 2007 7:12 PM
Oggetto: Valentina

Te l’avevo detto che ci sarebbe stato un seguito eheh’
Mi sento un po’ un giocattolo per lei, ma per ora non mi lamento proprio.
è successo sabato (ti scrivo di lunedì). Mi arriva un sms alle 4 di pomeriggio con scritto Chiamami alle 22.15 in punto. Senza firma, numero non conosciuto. Ho capito subito che era lei.
Mi sono tenuto libero, sono rimasto a casa e alle 22.15 spaccate l’ho chiamata, aspettandomi (sperando) di doverla andare a prendere da qualche parte. Anche stavolta c’è stata la sorpresa: dopo un sacco di squilli a vuoto finalmente ha risposto, era proprio lei e’ stava scopando! Non c’è stato bisogno di capirlo dai gemiti, me l’ha detto subito: ho pensato che lei e chi la scopava mi stavano usando per eccitarsi, e forse è stato proprio così, e anche se ho cominciato subito a menarmelo (ero seminudo davanti a siti porno, non avevo potuto farne a meno in attesa di telefonarle) mi stava già assalendo la delusione al pensiero che fosse tutto lì quello che voleva da me quella sera’ almeno allunghiamo un po’ la telefonata, pensavo, mentre lei mi diceva (ansimando e con la voce spezzata dai colpi del suo stallone) che era a pecorina su una poltrona’ sentivo l’uomo che la insultava in tutti i modi e ad ogni insulto la sua voce sussultava’ le piace’ puttana, zoccola e lei ahhhh! Ahhh! Voglio farlo anch’io pensavo’ rischiavo di venire lì sul momento, ma mi fermavo sperando che mi desse un appuntamento che finalmente a un certo punto è arrivato. Mi dice con voce sfinita: ‘senti non ce – la faccio – più a par-lare””.. fatti ‘ trova-re-e-e sotto ca-sa”.. ca-sa”.. all’u-u-u’.. all’una’ e chiude.
Secondo te dov’ero all’una? Eheh
Arriva un’auto, è lei, bacia con la lingua il guidatore che le infila una mano tra le cosce, poi scende, ancora in disordine. Soliti tacchi, ma stavolta un vestitino intero a metà coscia azzurro, abbastanza attillato e scollato. Mi sorride, saluta, sembra stanca. Saluto e le dico ‘avete finito tre minuti fa per caso?’ e rido. Lei sorride e mi guarda: ‘Venti minuti fa’. Sei stanca, se vuoi me ne torno a casa. Subito risponde: ‘Sei matto? sali’.
Stavolta l’entrata in casa è stata più quieta, mi ha offerto da bere, ha sistemato delle cose nel cucinotto, si e spogliata sfilando il vestito dall’alto, era senza slip. ‘Uscita senza’ dico. Mi fa: ‘no, le ha volute tenere lui’. Le dico subito ‘Non ti viene dentro questo’, e mi risponde: ‘no lui no, ma è la tua controparte ideale.’. Non capivo: ‘cioè?’. ‘Si eccita da morire se sa che la donna che sta scopando ha già un appuntamento per scopare con un altro subito dopo’ chiarisce mentre va in bagno.
Ahhhhh capito tutto, sia io che il mio redispagna, già sull’attenti. Dopo qualche secondo torna in canottiera e culotte bianche e conclude: ‘Mi sa che una serata con voi due è troppo anche per me, ma voglio provare prima di dirlo.’
Proviamo, baby.
Mi avvicino a lei in piedi davanti al divano che punta il telecomando verso il televisore. Le cingo i fianchi dicendole che anche io voglio provare qualcosa stasera, mi mormora di aspettare un attimo ma le sto già dicendo che le cose che fa lei sono da puttana e subito, istantaneo, un gemito, come conseguenza di una qualche scossa, seguito da altri quando le dico che scopa come una puttana, e lei mi sussurra: ‘Tu vai a puttane?” è successo, le rispondo, e anche se non ti fai pagare rimani una puttana, e siccome hai una passione smisurata sei smisuratamente la puttana migliore che possa esistere’
Insomma, le dicevo cose così che, vedevo, eccitavano lei e, a vedere la sua reazione, anche me. è stato in quel frangente che mi è balenata l’idea di proporle una situazione da schiava, ma non subito, volevo solo scoparla di nuovo. Per quello serve un’occasione apposita, vedremo. Però stavolta la scopata è cominciata con lei che si è abbassata, spinta dalla mia mano sulla spalla, a succhiarmelo, e quando ho avuto timore di cominciare a venire l’ho tirata su e l’ho spinta, girandola, sul divano, a pecora. Dopo aver messo il preservativo ho fatto per sfilarle la culotte ma lei mi ha fermato dicendomi di strapparla, così l’ho lacerata e ho cominciato a scoparla da dietro. E a insultarla. Le ho detto di tutto, schiaffeggiandole le natiche, lei sembrava già sfinita ma si capiva che non ne aveva abbastanza così continuavo, ripetendole che si stava prendendo il secondo cazzo nel giro di mezzora come le puttane e lei gridava i suoi gemiti ormai, e stavolta ero proprio deciso a finire diversamente e senza dirle niente ho tolto il cazzo, ho sfilato il preservativo mentre giravo lei e tenendole la testa con una mano gliel’ho schiaffato in bocca mentre già il primo schizzo usciva finendo sull’angolo sinistro della sua bocca, per versarle tutto il resto dentro. E come da previsioni (non sai quante volte ne avevo fantasticato) è una maestra anche in questo: un po’ di sborra che gocciola fuori dall’angolo della bocca mentre succhia su e giù, pausa d’ingoio e poi ancora a succhiare finché non è finito il getto, e poi a pulire per bene’
Una volta calmati, stesi sul divano, le ho chiesto: ‘Allora? è troppo?’ Mi ha guardato con occhi stanchi e mi ha detto: ‘No, è troppo eccitante per esserlo’. Al che le ho piazzato lì un ‘Quando vuoi’ che l’ha fatta sorridere, prima di scivolare addormentata sul mio petto.
A mattino inoltrato mi sono svegliato nel profumo di caffè, lei era già seduta al tavolo con la tazza davanti già vuota, mi ha salutato dolcemente per poi farmi capire che dovevo sloggiare. Io me la sono presa un po’ comoda ma ho fatto come voleva. Ormai il suo numero ce l’ho, posso provare a chiamarla anch’io adesso’

bye

TP.

1.4 ‘ Proposta indecente

Da: Tuba Player
A: Flagpole
Spedito: Giovedì, Febbraio 26, 2007 8:48 PM
Oggetto: Valentina

E invece mi ha chiamato di nuovo lei per prima. Ieri, mercoledì (mi ero imposto di aspettare fino a sabato). Voleva parlare. Voleva sapere se sabato le ho detto di essere andato a puttane solo perché ero eccitato o se era vero. L’istinto mi ha detto di dirle la verità, così ho confermato, come sai era vero. Sai anche, però, che ci sono andato poche volte nel periodo in cui ci andavi anche tu, poi basta. Ne avrò scopate 6 o 7, le ho detto, ma all’inizio non ci credeva. Aveva ingoiato la mia sborra, mi diceva (diceva sborra, non sperma) e voleva essere sicura che sono sano. Ho cercato di convincerla che lo sono, l’ultimo test l’ho fatto tre anni fa, ma ha voluto che le promettessi di rifarlo al più presto, il che da un certo punto di vista mi fa piacere, sembra che voglia rivedermi spesso’ tu che ne pensi?
Comunque sia gliel’ho promesso anche perché, le ho detto, così posso scoparti senza, e ho aspettato la sua reazione, che in pratica non c’è stata, ha sorvolato chiedendomi di mantenere fede all’impegno’ buon segno, no?
Ora mi dirai: ‘Va bene il resto, ma questa cosa cosa me la scrivi a fare?’ Calma! Non ti agitare subito. C’è un motivo e te lo scrivo subito perché non sto nella pelle: vuole che prima di fare il test vada a scoparmi un’altra puttana. Vuole che dopo vada da lei. E che la scopi. La fantasia da soddisfare è tutta sua stavolta: vuole una scopata con un puttaniere, ma non l’ha mai fatta (o ha evitato, o non sapeva) perché i veri puttanieri, dice, la spaventano un po’. Ora, non è che scopando di nuovo una puttana dopo tanto tempo divento un puttaniere con la p maiuscola di colpo, lo sa, ma la sua fantasia ci si avvicina molto se me ne scopo una poco prima, e questo le basta (per ora? domando io’).
Tutto già organizzato comunque. Per domani (sabato non può). Ho già l’appuntamento con una, Vale resta sotto in strada ad aspettarmi in auto. Devo tornare giù con il preservativo che ho usato e mostrarglielo. Questi sono gli accordi. Poi si va a casa sua. Ovviamente ti racconterò tutto.

Byebye

1.5 ‘ Proposta accettata

Da: Tuba Player
A: Flagpole
Spedito: Lunedì, Marzo 2, 2007 0:51 AM
Oggetto: Valentina

Fatta, anche se diversamente da come programmata. Per la prima volta ci sono state tensioni tra noi.
Venerdi pomeriggio mi manda un sms di due parole: ‘Non posso’. Chiaro che non mi deve rendere conto di niente, ma avevamo organizzato una cosa insieme, poteva almeno chiamarmi’ ci ho pensato un po’, non me la sentivo di chiamarla dopo la freddezza di quelle due parole, poi le ho mandato un sms: ‘Io ormai ci vado lo stesso’. Non ero molto convinto di farlo, volevo vedere la sua reazione o eventualmente l’assenza di reazione, perché pensavo non avrebbe replicato. E invece mi ha risposto con un altro sms lapidario: ‘Ok’. Allora le ho risposto che se voleva che andassi da lei dopo, anche a notte fonda, poteva mandarmi un sms o chiamarmi.
Ci sono andato, senza molta voglia. Lei era una sudamericana, diceva argentina ma chi lo sa, veramente molto bella, e in mezzora mi ha fatto fare una gran bella scopata nonostante le premesse.
Tornato a casa ho tenuto d’occhio il cellulare per quasi due ore finché, senza volerlo, mi sono addormentato sul divano. Mi sono svegliato dopo le quattro e subito ho guardato se c’erano novità via sms ma niente, così mi sono trascinato al letto e ho continuato a dormire.
Alle 11 finalmente mi ha chiamato, svegliandomi. Si è subito scusata, e io come un cagnolino a dirle che non c’era problema, avrà avuto degli impegni ma io ormai non me la sentivo di disdire, facendole intuire che ero andato un po’ controvoglia perché pensavo a lei. Non le interessava questo, evidentemente, perché mi ha chiesto se potevo andare da lei subito.
Sono volato.
Appena entrato da lei ha voluto il mio cellulare. Si ricordava che la prostituta mi aveva detto di chiamarla quando ero sotto casa perché non c’era citofono: per Vale quella chiamata voleva dire la sicurezza che c’ero andato, e per fortuna c’era ancora tra le ultime chiamate fatte. Mi ha chiesto se l’ho baciata con la lingua, le ho detto che l’ho solo scopata senza baci né leccate (era vero), lei ha appena sussurrato ‘mi fido’ prima di sbattermi la lingua in bocca. è scesa, stavolta senza ‘aiuto’, verso il mio cazzo, ha aperto le cerniera e appena fuori l’ha ingoiato’ quella ragazza sa portarmi a un’eccitazione folle ogni volta che la incontro, sempre per un motivo diverso finora’ ero in estasi mentre succhiava, e mi è venuto in mente il mio solito pallino e così le ho chiesto se aveva scopato venerdì sera. Si è fermata guardandomi negli occhi dal basso in alto: ‘No’, scuotendo la testa, ‘Ho evitato’. ‘Volevi per forza un cazzo uscito dalla figa di una puttana allora eh?’. Si è fermata di nuovo, ansimava già leggermente: ‘Sì da quando abbiamo organizzato non ho pensato ad altro’.
Poi mi ha spinto sul solito divano e me l’ha succhiato ancora un po’ mentre ero steso. Poi si è alzata, indossava un vestito leggero, lungo quasi alle ginocchia, che ha sollevato fino ai fianchi per potersi sedere sul mio cazzo’ io ho mormorato: ‘il preservativo’ ma lei mi ha zittito con uno shhhh che è durato fin quando il mio cazzo è sparito tutto dentro la sua figa (e il test???).
E di nuovo, come alla nostra seconda scopata, la prima a casa sua, è venuta subito. Era indemoniata, mi ripeteva ‘ti piace scopare le puttane eh?’ e andava su e giù sul mio cazzo, e ringhiava addirittura quando le rispondevo ‘sì puttana, una puttana ieri sera e un’altra adesso’, oppure ‘e a te piace farti fottere da un puttaniere eh?’
Venuta lei, pensavo volesse far venire anche me e invece continuava a cambiare posizioni, a chiedermi di sbatterla, di usarla, di scoparla ora qui ora là (dal divano alla sedia al tavolo alla poltrona). Quando non ho più resistito ho sborrato senza dirle niente, nella figa, e la cosa le è piaciuta molto perché poi ha voluto che mi stendessi, si è messa sopra la mia faccia e me l’ha fatta colare tutta addosso’
Stavolta me ne sono andato io quasi subito con una scusa, ma non è sembrata molto colpita dalla mossa’ ha detto che anche lei aveva delle cose da fare’ va bene così, mi sta facendo provare sensazioni che la mia povera cronaca non può trasmettere, lo so, ma so che sai immaginare bene’
Certo a questo punto mi piacerebbe sapere qualcosa di più di lei, ma non mi espongo per non rovinare quello che a me sembra un incantesimo’ vedremo

Al prox aggiornamento, caro F.

Bye

1.6 ‘ Il diario

Da: Tuba Player
A: Flagpole
Spedito: Lunedì, Aprile 6, 2007 7:40 PM
Oggetto: Valentina

Ti scrivo dopo più di un mese perché dopo l’ultimo incontro non l’ho vista per tre settimane. Nel frattempo sono uscito qualche volta con una ragazza ma ti dico sinceramente che non riuscivo a non pensare a Vale, tanto che più di una volta sono passato sotto la finestra di casa sua e un paio di volte filtrava luce.
Dopo 10 giorni in cui le avevo mandato solo un paio di sms rimasti senza risposta ho provato a chiamarla ma non rispondeva. Ho pensato di aspettare. Lunedì scorso (ti scrivo di lunedì, il successivo) mi ha finalmente chiamato, ero sul lavoro. Era tranquilla, è stata molto impegnata, non aveva, a suo dire, giochi da propormi o voglie particolari da soddisfare, soltanto avrebbe voluto rivedermi. Ero al settimo cielo ovviamente, ho chiesto un giorno di ferie per il giorno dopo e la sera ero da lei, cenetta (cucina mica male, sai) poi un film sul divano e una scopata bella e intensa, ma la più ‘normale’ fatta finora.
Al mattino mi ha lasciato lì, con mio stupore, di sua iniziativa. Mi sono svegliato che lei era già vestita e pronta per uscire, mi ha detto che sarebbe tornata verso le due e che se non avevo altro da fare potevo aspettarla a casa, altrimenti sarei dovuto uscire subito per via delle chiavi.
Ovviamente sono rimasto. Alle due e venti è tornata, ma non c’è stato tempo di fare niente perché doveva uscire prima delle tre, così siamo usciti insieme. Ma la mattinata che ho passato lì non è passata invano: ho letto alcune (a dire il vero un bel po’) pagine del suo diario e non avrai difficoltà a credere che sono rimasto a bocca aperta.
Era lì su un tavolino, prima non l’avevo mai notato, forse l’ha dimenticato o forse l’ha lasciato apposta, non lo so. Io non ho resistito e l’ho sfogliato. Ci sono anche le descrizioni dei nostri incontri, nel diario ho il nome (in codice?) FA, le descrizioni sono fedeli e ti dirò che sono rimasto lusingato da quello che ho letto, da qui il sospetto che l’abbia lasciato in vista apposta. Ma ho letto anche altre cose, alcune per me pazzesche, tipo un giorno del giugno dell’anno scorso in cui tra le tre di pomeriggio e le undici di sera ha scopato con 4 uomini diversi, senza apparentemente averlo programmato. Quel giorno torna a casa da non so dove, un posto dal nome che non mi dice niente. Nel diario scrive più o meno così: tornata a casa con R1 incontrato al Bar Plaza ‘ UU arriva alle 16,30 (sms delle 13, risposto ok). Poi in un’altra riga: R1 mia ha presa, non venuta ma bello ‘ UU arrivato prima mi sono fatta trovare sotto la doccia, è entrato e mi ha presa sotto la doccia. Poi: ore 18 al PAM con UU, sms di Lu che stava arrivando, saluto UU e corsa a casa, presa e anche venuta ‘ Lu se n’è andato, oggi è stato il migliore, avesse un po più di tempo per me’ – ore 22,30 passato a prendermi CA, solita storia degli slip (stavolta perizoma oro), presa nel garage prima di salire in casa, poi su solo visto film, voleva rifarlo dopo il film ma non ce la facevo proprio più.

Lei ha 28 anni, non so se te l’ho già scritto, comunque te lo dico ora. Ho scoperto leggendo che è stata innamorata almeno una volta, di un uomo che aveva 24 anni più di lei e che soprattutto l’ha cambiata, diciamo l’ha fatta diventare la Vale che io ho conosciuto. Non penso siano mai stati fidanzati, quello che ho capito di sicuro è che l’ha conosciuto quando era fidanzata con un certo Alfredo (l’unico che sia nominato per nome in tutto il diario) e che lei aveva 21 anni. Nella parte precedente quest’incontro non sembra che lei abbia mai tradito Alfredo mentre è stata tradito una o forse due volte da lui, nel senso che di un tradimento ne scrive con certezza mentre di un altro scrive solo di forti dubbi (e l’idea che mi sono fatto io è che l’abbia tradita anche la seconda volta).
Comunque sia, Vale conosce quest’uomo di 45 anni, separato, durante una cena dell’8 marzo in cui inspiegabilmente c’era anche lui. A fine serata lui la accompagna a casa (abitava ancora coi genitori) ma arrivata al portone non riesce a scendere dalla macchina, lui parla e l’affascina e la diverte. Restano a parlare fino alle 4 e quando lei decide finalmente di salire lui si offre di accompagnarla fino all’ascensore ma all’improvviso la trascina giù per una scala che porta in cantina, lei scrive che non sperava altro, si sentiva confusa ma in realtà sapeva che voleva essere presa’ la scopa in piedi, lei schiena al muro, senza sfilarle gli slip.
Da allora lui comincia ad andarla ad attendere sotto casa quando lei torna, accompagnata da amici amiche oppure anche dallo stesso Alfredo, e ogni volta scopano, quasi sempre in macchina. Lei lo avvisa con un sms mandato di nascosto, ma solo quando non ha scopato con Alfredo, e lui ogni volta è lì che l’aspetta: a quanto scrive non manca mai di presentarsi. Più la storia va avanti e più lei pensa a lui, passa le serate in attesa di essere riaccompagnata a casa e soprattutto esce il più spesso possibile per questo. E cerca di non scopare con Alfredo. Finché Alfredo comincia a porre dei problemi, non sospetta ma nota il calo di voglia di Vale e un giorno gliene parla. Vale non sa che fare, è dispiaciuta per Alfredo ma non pensa che a GG (questo il nome che ha nel diario l’uomo) e a sua volta gliene parla. Forse spera che sia lui a dire basta, e invece GG rilancia: lo ecciterebbe moltissimo se lei gli mandasse un sms una sera in cui ha scopato con Alfredo (ecco là!).
Lei ci rimane male e per un po’ non lo chiama. Ma pensa a lui e ‘ senti qua – un giorno gli manda l’sms: torno alle 12,30. Lui risponde: ti ha scopata? Lei: no. E lui non si presenta. La sera successiva la situazione si replica ma stavolta lei le risponde sì anche se non è vero. Lui si presenta, scopano ma alla fine lei ammette che aveva mentito. Lui sembra non arrabbiarsi, se ne va come al solito ma lei rimane turbata. Ora, non ricordo se la sera seguente o quella ancora dopo, lui va ad aspettarla si apposta sotto casa dalle 11 e trenta e quando lei ritorna entra nel portone con lei. Nel diario c’è scritto più o meno (vado a memoria): ‘Avevo paura che mi toccasse, avevo scopato da neanche mezz’ora in macchina con Alfredo ed ero imbrattata anche nei capelli. Non volevo neanche che mi baciasse ma ha insistito tanto, troppo, e quando ha cominciato a toccarmi come sa fare lui non ho capito e ricordato più niente, mi sono sciolta come neve al sole e ho ricordato tutto solo quando l’ho sentito dire mmm sai di sborra, ma ormai avevo i sensi sconvolti e’ mi ha fatto impazzire. Mi ha sempre fatto impazzire GG ma stavolta ha raddoppiato tutto, non so come o perché ma sono tornata a casa sfinita e con lo sperma di due maschi diversi nello stomaco.’
Il giorno dopo scrive di essersi eccitata appena le è tornata in mente la conclusione della serata precedente e la sera stessa scopa con Alfredo apposta per mandare l’sms a GG scrivendogli subito che l’hanno fatto.
Insomma, prima era una relazione ‘extra-fidanzamento’ ma mi pare di capire che è stata quella la sera in cui la Vale è cambiata.

1.7 ‘ L’addio al celibato

Da: Tuba Player
A: Flagpole
Spedito: Domenica, Aprile 19, 2007 14:06 PM
Oggetto: Valentina

Ieri sera serata dalla Vale, impossibilitata a fare sesso (sì me l’ha fatto il pompino), era in vena di parlare e mi ha raccontato di un addio al celibato.
Sembrava un racconto di quelli da giornaletti hard, ti dico che mentre parlava ero tentato di dirle che certe cose sembravano inventate ma ovviamente mi sono trattenuto. Pensavo di dare una sbirciata al suo diario (ormai sa che l’ho letto) quando lei dormiva, ma ancora una volta ho sottovalutato la sua intelligenza, perché quando ha finito di raccontare me l’ha detto lei di guardare il suo diario’ non ho mentito dicendole che non ci avevo pensato, l’avrebbe capito,,,
Comunque questa dell’addio al celibato non me la sarei mai immaginata, e da quando ho cominciato a lurkare il suo diario non mi ci ero mai imbattuto ancora: senti qua e dimmi se non ti sembrano cose da romanzo porno.
Un giorno la Vale esce a cena con Alfredo. Non stavano insieme da più di 10 mesi ormai, quando lei l’aveva lasciato in una serata di pianti e confessioni, stremata dalla tensione che la gelosia ed i (giusti) sospetti di Alfredo aveva creato e che permeava non solo l’atmosfera dei loro incontri ma anche quella delle loro telefonate e perfino della loro vita quotidiana, anche quando ognuno stava per conto suo.
Non si sono più cercati per mesi. Alfredo era un tipo molto orgoglioso, o forse anche per lui è stata una liberazione; la Vale invece, dopo un paio di giorni già non pensava più ad Alfredo. Non le mancava, aveva la testa solo per GG. Il rapporto con lui era un continuo work in progress e a lei toglievano il fiato le novità che lui le proponeva, in cui anzi ormai spesso la coinvolgeva senza neanche proporgliele, e poté finalmente riservare l’adrenalina delle sue giornate al filo di rasoio rappresentato dal pensiero di GG.
Furono forse i mesi più felici e spensierati della Vale, sicuramente ‘ mi dice lei ‘ i più elettrizzanti della sua vita. Ed è certa, dice sempre lei, che per settimane non ha pensato neanche una volta ad Alfredo nonostante solo pochi mesi prima avessero festeggiato al lume di candela di un ristorante inutilmente costoso il loro quarto anno di fidanzamento.
Lei e Alfredo si rividero più di sei mesi dopo la rottura. L’intrigo e la spensieratezza regalati da GG stavano scemando già da un po’, e il destino fu decisamente svizzero: un forte colpo metallico dal pavimento del tram sotto i suoi piedi, il tram rallenta, l’autista annuncia che c’è un guasto e che il tram non può proseguire la corsa, lei insieme agli altri passeggeri seccati scende dal tram e’ ecco che passa Alfredo. Fosse successo due mesi prima lei avrebbe tirato dritto o se non avesse potuto fare a meno di salutarlo si sarebbe inventata una scusa su due piedi per scappare via. Ma quella volta no, i tempi erano proprio giusti e parlarono davanti a un succo di pesca e un caffè che si guardavano in cagnesco su un tavolino del bar più vicino.
Si rividero la sera stessa, uscirono a cena per mancanza di coraggio nel dirsi quanto volentieri si sarebbero dati una ripassata, una passeggiata a raccontarsi quel che ancora restava da dirsi cercando di trovare la scusa giusta per rendere innocente un passaggio da casa di Vale. Ci riuscirono, chiaramente, e quello fu il primo ritorno di fiamma.
La Vale, bada bene, era ancora sotto il giogo di GG, ma qualcosa stava cambiando. Sentiva di crescere più in fretta ora. Anche con Alfredo si era sentita diversa, ed era certa che la voglia di passare di nuovo una notte con lui dipendeva da quello. Perché, in quanto al sesso, ne faceva così tanto che Alfredo neanche poteva immaginarlo.
Pochi giorni dopo Alfredo si rifece vivo, e si videro questa volta direttamente a casa della Vale, e consumarono di nuovo. è naturale che Alfredo cominciasse a sperare in un riavvicinamento. La Vale, che è una ragazza intelligente, non tardò a capirlo e quando lui richiamò nei giorni seguenti dapprima non rispose, poi rispose ma declinò, infine gli parlò chiaramente. Lui, sempre orgoglioso come prima abbozzò qualche risposta con una voce improvvisamente nera, e sparì per un po’. Quando riprovò a chiamarla la trovò nuovamente ben disposta a un incontro, non a casa sua, ma stavolta si dissero entrambi che il piacere di rivedersi e raccontarsi sarebbe stato chiaramente fine a se stesso.
Ecco quindi la cena di cui ti dicevo all’inizio. Una serata che la Vale comincia con un incontro con il suo ex Alfredo ma che non sa ancora che finirà con un addio al celibato.
Cenano in un ristorante del centro poi girano un po’ in macchina. La Vale gli aveva raccontato di avere un’amica ospite a casa, Alfredo aveva fatto finta di crederci ma non aveva obiettato. Dopo un po’ che girano, escludendo tutti i locali davanti ai quali passavano (questo troppo affollato, questo troppo lugubre, qui non servono la Guinness) Alfredo le propone il motel. Lei lo guarda, finalmente contenta che lui sia uscito allo scoperto e gli dice: va bene qui, trova un posto tranquillo. Alfredo allora si dirige verso la sua zona, dove ne conosce alcuni, e arrivati nel luogo giusto cominciano.
Che succede mentre scopano? Le note di November Rain si diffondono nella macchina, è un cellulare, è GG che chiama! Come la volta precedente, GG sapeva dove e con chi era lei, e aveva promesso di non disturbare. Invece ora stava chiamando, November Rain dei Guns’nRoses è la sua suoneria. E proprio mentre stavano scopando. Nel flusso di pensieri confusi, mi dice la Vale, percepisce la sensazione dell’imprevisto: non mi avrebbe dovuta chiamare, se lo sta facendo o se n’è dimenticato o c’è qualche imprevisto, qualcosa di urgente. Conoscendolo, non può essersene dimenticato.
Con Alfredo ancora dentro, a cavalcioni sopra di lui sul lato passeggero, la Vale risponde.
Non si è dimenticato, ma velocemente deve sapere se le interessa una cosa, perché deve dare una risposta al più presto a qualcuno. La Vale ascolta, continua a fare il movimento per non perdere l’eccitazione di Alfredo, a tratti ansima, quello dall’altra parte capisce ma continua come niente fosse, sembrava avere fretta, e le spiega: sono a un addio al celibato, siamo in sei, ci serve una donna, vieni tu?
Mi spiega la Vale che se non l’avesse colta mentre scopava gli avrebbe buttato giù il telefono (qualche mese prima magari si sarebbe bagnata), e invece si eccita ancora di più, paradossalmente deve fermarsi. Gli chiede sconvolta: in 6? Lui le dice sì, in sei, ma puoi gestire la situazione come credi tu. Lei chiede perché non glielo ha detto prima, lui le dice che non era programmato, c’è stata una defezione, vengo a prenderti dove sei. La Vale gli dice che viene lei, tra un’ora è lì, lui dice non si può prima e lei risponde: no sto scopando.
Il povero Alfredo pare rianimarsi a questa frase e poco dopo viene.
E la accompagna, anche se di malanimo e punzecchiandola, ma lei ha la testa al quell’addio al celibato. Più ci pensa e più si convince che stavolta GG è arrivato a proporle di prostituirsi. Gliel’aveva predetto mille volte ma questa era in pratica l’unica cosa che era rimasta fantasia tra loro. Anche il fatto che glielo avesse proposto all’ultimo momento, all’improvviso e forse anche sperando di trovarla mentre scopava ‘ ecco perché faceva finta di non capire che stavo scopando nonostante i rumori di fondo ‘ era indice della forte probabilità che quello che pensava fosse vero. E mi dice che mentre andava, mentre scendeva dall’auto, mentre citofonava e mentre era in ascensore pensava: lo faccio. Si sentiva eccitata anche se aveva appena scopato (mentre me lo raccontava pensavo: sai che novità!).
Arrivata al piano trova GG fuori dalla porta chiusa che la attende. Entrano ma gli altri sono in una sala che non si vede ancora dall’uscio. Lui ci tiene a spiegarle, e la situazione è un po’ diversa a sentire lui: avevano ingaggiato una escort che ha fatto il pacco. Duemila euro, lì pronti, sono suoi, se li accetta. La Vale, cui la certezza che stavolta si trattava proprio di vendersi la stava sconvolgendo, eccitando, risponde secca: tremila. Aspetta, le dice lui. Va di là, e dopo neanche un minuto torna con l’ok, a patto che soddisfi tutti e 6. La Vale, con una decisione che stupisce pure se stessa, gli dice: bene, si fa come dico io, e soddisfo gli altri cinque, te no. Lui resta di sasso, ma lei è ancora presa da lui e subito rimedia: tu mi accompagni a casa e sarai il sesto, se ne uscirò viva.
Della festa in sé, di come si è svolta, mi ha detto poco, soltanto che il futuro sposo è stato il primo e l’ultimo, e che degli altri l’hanno scopata solo in due perché gli altri due hanno voluto solo orale.
Ha concluso dicendo: ecco questa è stata la mia prima volta.
Ovviamente le ho subito detto: prima? Vuol dire che ce ne sono state altre? Lei ha sorriso ma non ha risposto, io non ho ripetuto la domanda.

Stamattina mi sono alzato prima di lei, ho fatto colazione da solo in cucina con un solo pensiero in testa: proporle un incontro mercenario, saprei anche con chi. Ma quando si è alzata non ho avuto il coraggio di parlargliene.

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