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Come sono diventato l’amante di mia figlia Vanessa – Capitolo 1 (L’evento scatenante)

By 17 Gennaio 2020Febbraio 5th, 2020No Comments

Premessa:

Questo racconto è di fantasia pura. Mi presento brevemente. Ho una grande passione per il sesso, soprattutto per il piacere femminile. Anche per questo non ho mai avuto la necessità e l’istinto di mettere su famiglia. Andando avanti con gli anni mi è capitato sempre più di vedere in giro uomini che hanno circa la mia età o una manciata di anni in più, con accanto delle figlie favolose sui 18-20 anni, estremamente eccitanti. Mi sono quindi chiesto spesso che effetto possa fare su di me se avessi in casa un corpo così perfetto ed una bellezza nel fiore degli anni, così eccitante come quelle. Finora ho sempre pensato con ripugnanza totale al sesso di un padre con una figlia, come è sempre stata vomitevole per me solo l’idea di pensare al sesso con mia madre. Vedendo però queste bellezze accanto a padri di circa la mia età, ho cominciato a capire con quali meccanismi possa nascere il sesso proibito fra padri e figlie. Grazie anche ai racconti scritti qui da altri, ho potuto farmi un’idea più precisa della cosa.
Allora ho deciso di immaginare in questo racconto come sarebbe potuto avvenire del sesso con una mia ipotetica figlia. La parte reale di questo racconto è solo Vanessa, una ragazza reale che è proprio come descritta nel racconto e che ho  conosciuto di sfuggita nella realtà. Mi piacerebbe ricevere le impressioni e commenti da chi ha vissuto esperienze simili o da chi ne è attratto.

Capitolo 1: L’evento scatenante

Ho 45 anni e sono dall’aspetto giovanile, ed ho una figlia di 19 anni meravigliosa. Da più di 1 anno mi sono separato da mia moglie, ma mia figlia è rimasta da me, perché da qui era più comoda per frequentare la scuola e l’università. Mia figlia si chiama Vanessa ed è bellissima. Snella, slanciata, con due gambe lunghe e tornite. Due cosce sode ed eleganti, seni piccoli, ma alti e scolpiti nel marmo. Una pelle liscia di velluto, un collo seducente, lungo e liscio. Capelli castano scuri raccolti dietro. Occhi marroni dallo sguardo profondo e sensuale. Carnagione appena un po’ scura, mediterranea.
E’ bellissima ed attraente, ma è un tipo riservato, non è una di quelle che deve per forza passare da un ragazzo all’altro. Come me, sa stare anche da sola.

Mia moglie era anche piuttosto ben fatta e in fatto di sesso non mi mancava niente di particolare. Durante il matrimonio non ho mai avuto desiderio di andare con altre donne. Tanto meno mi ha mai sfiorato il pensiero di desiderare mia figlia. Con Vanessa andavo molto d’accordo e c’era un bel rapporto, ma non è mai uscito dal rapporto canonico di padre-figlia. Qualche volta la vedevo gironzolare mezza nuda per casa quando era già donna, ma non ha mai stuzzicato nessun desiderio in me. Mi limitavo a pensare “E’ proprio una bella ragazza!”. Io avevo mia moglie ed ero soddisfatto di lei. Anche quando mia moglie mi aveva detto che a Vanessa era venuta la prima mestruazione, non mi ero reso conto appieno che adesso avevo 2 vere donne in casa. Non ho mai parlato di sesso con mia figlia. Mi limitavo a chiederle se avesse un fidanzato, ma niente più.

Anche dopo che mia moglie se ne era andata di casa, il mio atteggiamento con mia figlia non era sostanzialmente cambiato, nonostante per un anno non avessi avuto voglia di buttarmi a capofitto per cercare altre donne. A volte vedo Vanessa gironzolare in camicia da notte con sotto solo le mutandine, vedendole in trasparenza i seni di marmo e quando ha sotto delle mutandine di pizzo intravedo anche il nero del suo sesso. Però ero abituato a vederla così anche quando c’era mia moglie e nonostante la mia lunga astinenza non ci prestavo particolare attenzione. Da quando non c’era più mia moglie però, ero più coinvolto anch’io nelle faccende di casa e mi capitava di mettere la sua biancheria in lavatrice e di rifare il suo letto. A volte mi capitava di raccogliere qualche involucro di assorbente che rimaneva per terra nel bagno, e a volte quando svuotavo il cestino vedevo qualche salva slip gettato. Tutto questo mi avvicinava in qualche modo alla sua parte più intima.
Nonostante questi piccoli elementi di richiamo sessuale che ero abituato ad associare solo a mia moglie, i miei rapporti con lei rimangono più o meno gli stessi. Mi concedo solo qualche confidenza in più a volte nei discorsi.

Per alcuni mesi era rimasta senza un ragazzo. Dopo un po’ comincia ad uscire con un nuovo ragazzo, di un anno più grande di lei ed una sera succede una cosa che stravolge la mia sessualità…
Un sabato sera mi dice che farà tardi perché andranno in discoteca. Lei, vestita in quella tenuta da discoteca è veramente attraente ed eccitante. Ha un corpetto molto scollato con spalline sottili, tipo una canottiera. Una mini abbastanza corta e delle calze nere con delle fasce blu scuro che le cerchiano le sue lunghe cosce. Ci salutiamo con un bacio di rito sulla guancia prima che esca. Chiudo la porta ed in quel momento penso a quante seghe mi sarei fatto ai tempi dei miei 20 anni dopo essere tornato da una discoteca, se avessi visto ballare un pezzo di figa così… Il pensiero mi viene in mente però in maniera scherzosa, senza desiderio.
Quando Vanessa va in discoteca non torna di solito prima delle 3:00 o le 4:00. Io rimango a guardare qualche film in televisione fino alla una e mezza, poi vado a dormire. Io impiego abbastanza tempo per addormentarmi ed intorno alle 2:00 sento la porta che si apre. E’ lei che ritorna. E’ tornata così presto? Cosa sarà successo? Avranno litigato? Mi chiedo io. Sento i passi andare in camera con insolita lentezza. Non sento i rumori soliti di lei che va al bagno prima di dormire. Se ha litigato con lui sarà furibonda e non voglio andare a disturbarla. Le chiederò domani cos’è successo.
Chiudo gli occhi e cerco di dormire. La sua camera confina con la mia e pochi minuti dopo sento però dei rumori vari, come se non stesse dormendo. Dopo in po’ affino meglio l’orecchio e mi sembra di sentire un gemito… poco dopo un altro… poi un gemito diverso, che sembra maschile…  I miei occhi si aprono sbarrati… “Ho sentito giusto?” mi chiedo incredulo. Mi alzo inginocchio sul letto ed appoggio l’orecchio al muro. Sì, sono proprio piccoli gemiti, suoi e di lui… “Oh mio dio! Mia figlia Vanessa sta scopando col suo ragazzo, di là dal muro, mentre pensa che sto dormendo!”. Non ha mai scopato in casa quando c’ero anch’io, e deve essere eccitatissima per non riuscire a contenersi del tutto, sapendo che di là potrei svegliarmi e sentirla. E’ vero che stanno facendo poco rumore, se non appoggio l’orecchio al muro devo proprio affinare l’orecchio per accorgermene. Mia moglie diceva sempre che quando dormo ho il sonno molto pesante, quindi Vanessa deve contare su questo. Adesso capisco cosa è successo… Lei era bellissima, in particolare stasera con quei vestiti. Lui si deve essere eccitato un casino vedendola ballare ed alla fine non hanno più resistito alla voglia di scopare… Magari mentre ballavano quei pezzi tecno un po’ convulsi lui le avrà infilato il ginocchio contro la figa sotto la minigonna, strofinandola fin quasi a farla venire in mezzo alla pista… lei magari per ricambiare si sarà strofinata col sedere sulla mazza dura…
Lentamente sento i gemiti però farsi più udibili, soprattutto quelli di Vanessa e sento di tanto in tanto il sordo rumore del letto che si trasmette contro il pavimento. Adesso sento chiaramente i suoi gemiti… sono dolcissimi, brevi e sensuali. Emette un gemito ad ogni affondo di lui…

A quei pensieri e con quei gemiti di piacere che passano la parete, la mia verga si erige dura come il marmo ed una voglia indescrivibile mi assale. Mi rendo conto per la prima volta che Vanessa non è solo la mia “figliola” adorata, ma è anche una ragazza veramente eccitante, una donna matura e sessualmente attiva. Eccome se è attiva, da come geme deve sapere godere appieno del suo corpo e del suo piacere. Mi sto eccitando a non finire. Il pensiero di lui che la stende sul letto, le accarezza le gambe su quelle calze morbide ed eccitanti, mi eccita un casino. Il pensiero di lui che le toglie quelle calze e poi le bacia tutte le cosce, le lecca, le bacia in tutta la lunghezza… lui che le lecca tutto quel collo meraviglioso, poi le sfila le mutandine fradice della sua eccitazione ed infila il suo palo gocciolante dentro in lei, fino in fondo, in uno scivolare favoloso…
Al suono di quei gemiti il mio membro si indurisce fino allo spasmo. Non avrei mai pensato che mia figlia mi potesse eccitare, tanto meno fino di farmelo tirare. Appoggio ancora l’orecchio al muro e sento distintamente i gemiti dolci e regolari di Vanessa “Ahh… AAhh… Aahh…” misti ai gemiti che di tanto in tanto sfuggono a lui. Sto impazzendo dalla voglia e mi sto bagnando tutto. Mi sdraio sul letto a pancia in giù, me lo impugno e comincio a muovermi contro il materasso facendomi una sega… mi sento stranissimo, sto desiderando di essere al posto del giovincello che si sta scopando la mia figlia meravigliosa…
Ad un certo punto i gemiti di Vanessa si fanno più forti e sento il letto muoversi più tumultuosamnente. Appoggio ancora l’orecchio al muro e sento i gemiti di lei farsi più irregolari e forti, e posso sentire anche alcuni suoi sospiri, finché un gemito più lungo, inutilmente soffocato, segna l’orgasmo di Vanessa, con il membro di un maschio profondo nella sua vagina… “AAAhhhh……”. Poi lei si trattiene dal gridare e sento solo i colpi di lui poderosi nel letto. Poco dopo sento lui che dice ansimando “Vengo… vengo…” e poi  “Oooohhh….”.

Quei suoni mi hanno stregato, mi ributto sul letto, mi immagino la fica meravigliosa di Vanessa allagata dalla sborra giovanile di lui, oppure il serbatoio del preservativo che si gonfia di latte bianco dentro di lei, come un’ampolla, fino a solleticarle la cervice… Non resisto più, mi impugno di nuovo il cazzo e mi muovo contro il materasso. Non riesco a trattenere un ruggito di piacere ed un grosso gemito mentre sborro litri di seme, facendo scorrere il glande fra il pollice e l’indice chiusi ad anello, pensando alla vagina di Vanessa piena di seme, al suo corpo ormai denudato sul letto, alla sua pelle liscia… un corpo di donna proprio negli anni della sua massima voluttà e fecondità.
Loro devono avere sentito il ruggito che mi è scappato, perché subito cessa qualsiasi rumore dalla loro stanza, all’improvviso. Pochi minuti dopo sento i passi leggeri che escono dalla camera. Lei lo accompagna alla porta e poi torna in camera. Io faccio finta di niente, spero che non abbia sentito il mio gemito. Quella notte faccio fatica a dormire, rimango “sconvolto” ed eccitato per quello che ho sentito. Non avevo mai avuto alcun contatto con la sfera sessuale di Vanessa ed adesso l’ho sentita scopare con passione, per di più dopo che era vestita in modo così eccitante. Da quel momento non potrò più vederla come una figlia “sessualmente neutra”, ma come una donna capace di eccitarmi fino all’orgasmo.
Non ho niente per pulire il letto. Uso un fazzoletto di stoffa per rimuovere alla meglio la sborra dal lenzuolo.

La mattina dopo non so come comportarmi. Quando sento che lei va in bagno a farsi una doccia, mi alzo. La chiazza nel mio letto è visibile alla luce del giorno. La pulirò meglio quando lei non c’è. Esco di camera e per prima cosa mi viene istintivo entrare nella sua camera per cercare le tracce di quell’accoppiamento focoso che avevo sentito. Sposto le coperte e vedo in mezzo al letto l’alone di una grossa chiazza, proprio all’altezza del suo sesso… Mi chino per annusarlo e sento un profumo di fica estremamente eccitante… era proprio l’alone del suo miele, rilasciato durante quell’amplesso…. Mi sento impazzire. La mia mazza si erige bisognosa di entrare in una donna, mentre i gemiti di Vanessa mi riecheggiano in testa… per terra ci sono le sue calze con quegli anelli blu e neri. Le raccolgo, le annuso nel mezzo del cavallo e sento l’odore del suo sesso eccitato che aveva leggermente impregnato anche le calze. La mia “bambina” si doveva essere eccitata un sacco in discoteca… la mia erezione non è più reprimibile e si espone sotto il pigiama. Vado in cucina e preparo qualcosa per la colazione cercando di distrarmi e di farmelo smollare. Lei alla fine esce dal bagno ed arriva in cucina. Come mi devo comportare? Lei avrà certamente sentito il mio ruggito la sera prima e saprà che io ho almeno sentito qualcosa.
La mia asta intanto per fortuna si è smollata, ma non del tutto. Una certa bozza rigonfia più del solito è visibile sotto il pigiama, ma niente di preoccupante. Io sono in piedi davanti al lavandino e mi giro per salutarla quando entra. Lei mi guarda brevemente in mezzo alle gambe e poi rialza lo sguardo. Lei indossa una camicia da notte non molto trasparente e per fortuna ha sotto il reggiseno, sennò mi si sarebbe rizzato di nuovo senza controllo, al pensiero di lui che le accarezzava quei seni, mentre la chiavava eccitato…

Ci sediamo al tavolo ed un po’ imbarazzati facciamo finta di niente, poi mentre mangiamo le dico scherzosamente “Così ieri sera hai portato ospiti…”. “Ti ho svegliato?” chiede lei un po’ preoccupata. “No, mi sono svegliato quando ho sentito qualcuno uscire”. Lei mi guarda un po’ incredula, ma si vedeva che ci voleva credere. “Come va con Paolo?” le chiedo, “Abbastanza bene, è da poco che ci esco”. “Com’è che siete tornati prima del tuo orario solito da discoteca?”, le chiedo facendo il finto tonto. “I nostri amici erano già andati via…” risponde lei, “E voi avete deciso di festeggiare a casa, immagino… ” le dico maliziosamente e scherzosamente. “Papà!” esclama imbarazzata. “No, è che in discoteca non c’era una bella musica ieri e fuori non c’era niente, ma volevamo stare ancora un po’ insieme…”. Che bella scusa quella della musica, penso io. “Ma sì, avete fatto bene a venire a casa, in macchina è così squallido” le dico facendole capire che l’idea che dovesse scopare a casa non mi avrebbe contrariato… Poi le chiedo piccantemente “Ma era la vostra prima volta insieme?”, dopotutto ci usciva solo da solo 2-3 settimane. “Papà… ma cosa hai sentito?!” chiede preoccupata. “Ho sentito solo quando è uscito, ma posso immaginare come sia andata, cosa c’è di strano? Non hai mica più 13 anni! Non credo che a 20 anni ci si rintani di notte in camera per giocare a carte…” le dico io amichevolmente. Lei fa un sorrisino rassicurato e poi dice “Sì…”, capendo che in realtà dovevo avere sentito qualcosa di più… “Beh, beato lui che ha una meraviglia come te!”, “Cerca almeno di sceglierteli bene…” le dico come consiglio paterno. Questo ragazzo con cui usciva ultimamente, Paolo, non lo avevo ancora neanche visto.
Poi, per stemperare un po’ l’atmosfera le dico, scherzando affettuosamente “Poi guarda, se a 20 anni avessi avuto una bellezza come te, mi sarei anch’io voluto rinchiudere in camera dopo una serata in discoteca!”. A quelle parole mi viene però fugacemente in mente l’immagine di me ventenne che faccio l’amore con lei com’è adesso… e quella visione mi eccita. Vedo lei che arrossisce e le pupille che si dilatano per la sorpresa della mia frase. Forse è venuta in mente anche a lei l’immagine di noi che ci accoppiamo, magari con l’immagine di me come sono adesso, dato che lei è così che è abituata a vedermi. “Papà! Ma io non sono così bella…” ribatte istintivamente, per non rimanere in silenzio. “Sì che lo sei, lo dicono tutti…” . La chiacchierata finisce in breve lì ed il fatto che la mia frase l’abbia fatta arrossire, anziché disgustarla come mi sarei aspettato, mentre immaginava in qualche modo noi che facevamo l’amore, mi ha ulteriormente eccitato. Il bozzo sotto le mutande è cresciuto adesso un po’. Quando lei è girata al lavandino, io mi alzo per andare in bagno. Lei si gira e mi vede di profilo mentre sto uscendo dalla cucina. Vede il bozzo evidentemente più grosso di prima, ma non ancora osceno. Lei finge di non vederlo, ma adesso sa che in quella notte mi ha eccitato come uomo. Fino a quel momento non aveva mai visto segni della mia eccitazione.

Vado in bagno e finalmente la mia erezione si può completare. Lei si è appena fatta la doccia, così frugo fra la biancheria sporca. Trovo le sue mutandine della sera prima, sono di pizzo e sul cavallo ci sono chiazze abbondanti lasciate dal miele denso della sua eccitazione e residui di miele ormai asciugati. Ci tuffo il naso in mezzo e sento quel profumo di fica giovane ed eccitata, come si ha a 20 anni. Un profumo dolce ed elettrizzante come non sentivo da una vita. Si doveva essere eccitata un sacco in discoteca il mio tesoro, mentre lui le sfregava il ginocchio sulla fica e se la limonava in mezzo alla pista, o tenendole la mano infilata fra le cosce, al buio nei divanetti…
Non resisto più, mi sento strano, sto impazzendo dalla voglia e sto immaginando di scoparmi Vanessa… Gocce di lubrificante mi escono dal glande. Lo appoggio in mezzo alle sue mutandine e comincio a farmi una sega. Con l’altra mano prendo una sua canottiera e la annuso, il suo profumo di femmina mi fa impazzire. “Ma cosa sto facendo?” Mi chiedo io. Devo essere impazzito, sto desiderando di scopare con mia figlia e mi sto facendo una sega sulle sue mutandine! Anche se adesso non è più solo una figlia, ma è anche una ragazza favolosa. Sono in piedi così, davanti al cesto della biancheria con il cazzo in mano fra le sue mutandine ed il naso immerso nella sua canottiera. Quando sto per venire me lo scappello, avvolgo bene la cappella nuda, me lo stringo fra le mutandine e ci sborro in mezzo zuppandole tutte… godo da impazzire a pensare che quel tessuto era a contatto con la sua fica fradicia dalla voglia di scopare. Immerso nel profumo della sua maglietta, immagino di abbracciarla e di esserle veramente dentro… Non riesco a spiegare come mi sento strano. Mi siedo sul water e mi riprendo dallo shock di quell’azione che mai mi sarei immaginato di fare. In quel momento sento un debole rumore di qualcosa che striscia sulla porta. Non mi avrà mica spiato Vanessa! Mi chiedo allarmato. Il bagno è lungo e stretto. Dalla serratura mi avrebbe visto in pieno, anche se per la maggior parte del tempo davo le spalle alla porta. Tolgo la sborra dalle sue mutandine e mi faccio una doccia per sbollirmi i pensieri.

Quando esco dal bagno vedo che ha tolto le lenzuola dai letti, per cambiarle. Chissà, forse mi ha visto sborrare sulle sue mutandine e si è spaventata, forse adesso vuole cancellare ogni traccia di quella notte dai risvolti incestuosi. Ma cambiando le mie lenzuola avrà visto certamente le tracce della mia chiazza e… oddio! Avevo lasciato per terra dall’altro lato del letto, il fazzoletto pieno di sborra con cui avevo pulito il lenzuolo! Vado a vedere ed il fazzoletto non c’è più, l’avrà buttato sotto la montagna di lenzuola per terra. Avrà certamente riconosciuto l’odore e certamente non sarà stato ancora  completamente asciutto. Si sarà sicuramente accorta cosa era.

…continua in capitolo 2

I vostri commenti e suggerimenti sono ben accetti. Inviateli a: psegr2011@hotmail.com  e mettere come oggetto “racconto”

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