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Cuckold?

By 27 Novembre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Da un episodio postatomi da un lettore che spero di aver ben riportato.

Dopo aver letto tanti racconti su cuckold e tradimenti voglio raccontare la mia.
Ho cinquantotto anni e sono sposato, da oltre venticinque anni, con una piacevole signora di cinquanta anni . Abbiamo due figli maggiorenni che per studio sono ‘ in giro per il mondo’. Si evince che siamo una coppia abbastanza fortunata, con un discreto reddito, e speriamo continui così.
Mia moglie Katia ed io siamo insieme da circa trenta anni. Non sono stato il suo primo fidanzato ed essendo avvenente aveva avuto ,prima di me, due o tre fidanzati. Non mi stupirei se scoprissi che oltre ai fidanzati, più o meno ‘ufficiali’, avesse avuto qualche altro filarino.
I nostri rapporti ,per quanto posso capire, questi tempi sono pieni di sorprese, sono ottimi. Condividiamo pensieri, speranze e sogni. Compatibilmente ai problemi e ai guai che accompagnano coloro che diventano anziani :i figli ed il loro futuro, i genitori che invecchiano o che ti ‘lasciano’ , i nuovi acciacchi’. e basta così altrimenti mi metto a piangere; viviamo discretamente.
Katia ,da quando siamo insieme, non ha mai preso la pillola e le due gravidanze avute sono state volute. Oggi è prossima, o è già, alla menopausa e le nostre ‘occasioni d’incontro’ sono così limitate che basta un poco di attenzione. Senza dimenticare che l’età ,di per sé, diminuisce la probabilità di avere figli.
Amo mia moglie e sto bene con lei e mi sento riamato .Ed allora?
Noi uomini siamo a volte strani ed io non sono diverso da tanti altri.
Mia moglie ha la fortuna di avere un fisico invidiabile. Va in palestra due volte alla settimana, per qualche ora, ed ha il fisico di una trentenne. Non posso pubblicare foto, ma in due pezzi è oggetto ancor oggi di molti sguardi. La cosa non mi dà fastidio, anzi mi inorgoglisce.
Io al contrario faccio sport sei giorni su sette, ma i risultati non sono come vorrei.
Il sesso tra noi?
La classica coppia sposata.
Da fidanzati con elevata frequenza, da sposati e poi presto genitori ‘nelle feste comandate’. Non ridete per favore. I miei amici dicono che succede lo stesso a loro. Anche io ho avuto qualche piacere con il gentil sesso in gioventù e non ho nulla di cui lamentarmi. Con Katia non ho mai avuto particolari pretese e lei ha sempre soddisfatto i miei desideri ed io spero i suoi.
A distanza di tempo , posso solo evidenziare due aspetti che, comunque, non mi hanno mai creato problemi.
Il primo è che il sesso tra noi, ancor oggi, è sempre stato attivato da me. La prima mossa l’ho sempre dovuta fare io. Ma tant’è.
Il secondo è che non sono mai riuscito a far ,con lei, sesso anale. Anche questo non mi ha dato vuoti. Considero il sesso anale una piacevolezza psicologica ed avendolo provato con più ‘amiche’ non avevo nessun bisogno particolare da soddisfare con lei.
Lei , come vi dicevo, al di là di tante altre doti : gentilezza, intelligenza, disponibilità ‘.ha la dote fisica.
Ha il classico fisico mediterraneo.
Un metro e sessantotto, terza di seno, vita stretta ,belle gambe, ed il resto ad anfora ( i miei amici, ed anche altri, la definivano il più bel culo del circondario).Non è anoressica. In sintesi un bel vedere. Dimenticavo molto e sempre femminile. E’ un piacere vedere la sua eleganza.
Lavora ed è impegnatissima dalla sua attività. I suoi orari lavorativi sono intensi. Non torna a casa mai prima delle 20.00 e Il tempo che può dedicare a se stessa durante il giorno è minimo, direi nullo.
Amo mia moglie e sto bene con lei e mi sento riamato .Ed allora? Qual è il problema?
Noi uomini siamo a volte strani ed io non sono diverso da tanti altri.
Con l’età che avanza emergono nuovi desideri ed un mio inespresso desiderio era vedere mia moglie fare sesso con un altro. E’ un desiderio degli ultimi anni. Non chiedetemi perché? Non lo so. Forse sono state le tante letture erotiche sul tema.
Non ho mai avuto il coraggio di dirglielo( e mai l’avrò). Se la conosco, rischierebbe di ‘saltare’ il matrimonio.
Ma pensaci e ripensaci mi sarebbe tanto piaciuto’.ed ho trovato.
Dovevo creare l’occasione. Dopo tanto pensare ho pianificato il tutto.
Sarebbe stato un mio conoscente a far sesso con lei. Lo avrebbero fatto ed io, ed in parte loro, sarei risultato estraneo all’atto.
In realtà sarei stato io il gestore occulto della vicenda.
Doveva crearsi l’occasione d’incontro e la persona prescelta doveva trovarsi in alcune ‘condizioni’:
-lei doveva già conoscerlo e doveva esserci un motivo per incontrarlo ( per favorire l’incontro)
-non doveva esserci un buon rapporto tra loro (per non favorire un eventuale proseguo).
-doveva essere una persona non giovane e piena di impegni (lavoro, famiglia..) per non favorire il seguito
-lui doveva avere alcune doti fisiche, sia di fisico che di pene. (se si fa, che si faccia bene)
Ho trovato la persona.
Un amico per così dire. Ci conosciamo da ragazzini. Siamo stati sempre nella stessa compagnia. Lui era, ed, è una persona di grande intelligenza. Fa il medico, ma è sempre stato ritenuto, da tanti, uno stronzo.
Pur avendo intelligenza, soldi di famiglia, fisico ed un bell’uccello (giocavamo a pallone insieme ed in doccia potevo vedere che aveva a riposo un bel ‘pacco’) con le ragazze non ci sapeva fare.
Abbiamo fatto anche delle vacanze insieme a Rimini e dintorni e lui era l’unico che faticava a cuccare.
Penso sia una questione di pelle, di feeling. Le amiche mi dicevano: non mi piace è’..
Abbiamo la stessa età e da quel che so le sue compagnie femminili sono spesso ‘arrivate ‘ dagli amici.
Mi spiego. Non riuscendo a creare rapporti con nuove ragazze si insinuava nei rapporti delle ragazze degli amici. Sfruttando la ‘sua posizione’ ,dove i rapporti non erano saldi, si proponeva come alternativa ‘.ed alcune ci sono cascate.
Poi questi rapporti duravano poco, poiché passata la fase dell’abbaglio il resto tornava a galla ed il rapporto finiva.
Comunque con il suo intervento aveva contribuito più volte a far interrompere definitivamente il rapporto tra un amico e la sua ragazza(c’è a dire il rapporto era già in difficoltà; ma se non ci fosse stato lui a’?).
Insomma tante potenzialità e poche donne. Oggi ha una storia con una giovane ragazza ..a voi le considerazioni.
Nel passato aveva ‘ provato’ con una precedente mia ragazza e poi anche con mia moglie ,ma aveva ricevuto due bei due di picche.
Ambedue mi avevano raccontato delle sue ambigue avances e di come lo avessero, con intelligenza, rifiutato.
Solo quelle con poco’. ci cadevano.
Noi amici ( la compagnia in origine era composta solo da maschi) lo sapevamo, ma lasciavamo correre. Per noi era uno sfigato.
Dal punto di vista professionale era capace e molto stimato. Era molto impegnato dal lavoro e difficilmente riusciva a staccarsi da esso . Alle cene con gli amici si presentava episodicamente ( in media una volta l’anno) adducendo come motivazione per le assenze la partecipazione ad eventi o congressi in cui era spesso relatore.
Inventai una scusa per lui e mia moglie per invitarlo a cena.
Noi abitiamo a Roma ,in centro. E’ un appartamento con la camera da letto e due camerette per i ragazzi, un piccolo studio per me, un grande soggiorno ,una confortevole cucina e bagni.
Dissi a mia moglie che avevo bisogno di un parere medico da Davide per una particolare attività di cui lui era un esperto ( era vero);per cui fissammo la sera della cena.
Eravamo solo noi tre, i nostri figli erano all’estero.
Mi ero ben preparato.
Avevo messo in soggiorno, a fronte del divano ed a fianco, due occulte telecamere ad alta risoluzione che erano collegate :una al mio computer ed una al mio Iphone. Costo telecamere speciali: 300 euro più Iva. Il resto lo possedevo.
Arrivò, impeccabile, come di solito. Lo stronzo aveva portato un bel mazzo di fiori per mia moglie e le fece, in mia presenza, galanti complimenti.
Mia moglie era inappuntabile ed elegante. Ciò fa parte dei suoi cromosomi. Che partecipi ad un incontro di lavoro o tra amici le è indifferente. Cura sempre il proprio abbigliamento ed aspetto. Anche quella sera : gonna , camicetta, scarpe con tacco .
I capelli li aveva raccolti e la facevano molto ‘signora di società’. Affabile ,gentile, ma inarrivabile.
Io sapevo ,lui no’.e sarebbe stato contento.
Chiacchierammo sin quando la cena fu pronta ed andammo a tavola. Avevo stappato due datate bottiglie di ‘Brunello di Montalcino’, un bel rosso che avevo messo a decantare e che ben si accompagnava alle portate.
E’ un vino dalla gradazione elevata che , se non abituati, abbatte e confonde.
Io avrei fatto finta di berne in eccedenza, ma avrei curato che il bicchiere di Davide e Katia fosse sempre pieno .
Non era questo l’unico elemento. Non sarebbe stato sufficiente.
Nel bicchiere di Davide , non appena la sua attenzione si fu allentata, feci cadere ben due pastiglie di Viagra già triturate. Entro breve avrebbero fatto il loro effetto. E per mia moglie? Un derivato della cantaride . Non vi racconto’: Come? Quali conseguenze? Chi?…Cercate voi.
Quello che interessa è l’effetto avuto.
A fine cena proposi di trasferirci in soggiorno che saremmo stati più comodi e lo dissi dando l’impressione di essere più cotto che sveglio.
Dissi anche: sto vino mi ha dato una botta in testa.
Davide doveva già essere in erezione o comunque sentire qualcosa di anomalo . Mia moglie era già in evidente confusione.
Dissi: vediamo un film, ed accesi il grande schermo TV; è un sessanta pollici.
Avevo già programmato il video utilizzando il collegamento usb. Sarebbe apparsa come prima immagine il video di due che scopavano alla grande. Speravo che Davide’
Così fu.
All’apparire del filmato porno, dissi: scusate, è un refuso . Adesso cambio. Feci il gesto di cambiare il canale, ma dissi: cazzo il telecomando non funziona . E’ bloccato.
In quei pochi secondi intervenne Davide che disse: no ,non cambiare. E’ bello. Se non dà fastidio a Katia guardiamo un po’.
Mia moglie, un po’ cotta ed un po’ curiosa non disse nulla.
Mai abbiamo visto insieme video porno. Io si ne ho visti, troppi. Sono sicuro che lei non ne ha mai visto.
In un curioso, eccitato, silenzio, seguimmo il film. I soggetti coinvolti era belli e bravi, ed il video era ben girato. Attesi alcuni minuti, facendo cadere più volte la testa.
Infine dissi: non ce la faccio più. Vado a letto prima di addormentarmi sul divano.
Non mi rispose nessuno. Mi alzai ed andai in camera nostra che, prudentemente, chiusi a chiave, poi attivai il contatto sia con il pc che con l’Iphone. Due diverse angolazioni, due immagini perfette. Sembravano riprese fatte in pieno giorno e di essere lì presente.
Davide era seduto al centro del lungo divano, è un sei posti, di fronte allo schermo TV e mia moglie era al suo fianco.
La mano di Davide era ,forse inconsciamente, poggiata sul suo pacco che adesso, complice il Viagra, era sicuramente in piena erezione.
Mia moglie aveva lo sguardo catturato dalle immagini. In quel momento la donna stava facendo un suntuoso pompino. Era un cazzo di dimensioni ragguardevoli.
Davide stava soffrendo e ciò non mi stupì .
Slacciò la cintura, calò la zip e fece uscire l’uccello . Era dritto e come ricordavo lungo. Ad occhio e croce intorno ai venti centimetri.
Disse, rivolto a Katia: scusa non so cosa mi prende, ma non resisto.
Lo impugnò e cominciò a segarsi. Era una lenta sega.
Katia guardò, più incuriosita dal gesto che da altro, ma poi riprese la visione del film.
Il Viagra dà come effetto l’erezione, ma favorendo il flusso sanguineo rende più difficile l’eiaculazione.
Avevo l’occasione di vedere l’uccello di Davide in erezione. La realtà rispettava la mia ipotesi.
Un vero tronchetto. Grosso di diametro, lungo, nodoso e ,questa era per me una novità, ricoperto di vene violacee che gli conferivano un aspetto minaccioso.
Dopo alcuni minuti Davide si stava ancora segando , ma senza effetto. E qui successe quello che aspettavo.
Guardò mia moglie, che era presa dal film, le prese una mano e la portò sul suo cazzo. Glielo fece impugnare. Quando lei ,finalmente , si rese conto, provò a staccare la mano. Ma lui gliela tenne nella posizione dicendole: per favore non ce la faccio più. Aiutami.
Il cervello di mia moglie doveva essere in tilt ed era catturata dal film. La sua mano rimase sul cazzo del Davide sostituendo la mano di lui nel moto segaiolo. Serviva tutta l’ampiezza della sua mano per cingerlo.
Nel suo primo movimento segaiolo tirò giù la pelle e scoprì il grosso congestionato glande
Davide si appoggiò soddisfatto alla spalliera del divano. Guardava la mano di mia moglie andare su e giù sul suo cazzo e seguiva il film.
Cominciava a godersi la realizzazione di un suo sogno . Ed anch’io ero soddisfatto.
La ‘cura’ non faceva effetto . La sega di mia moglie continuava ,ma lui non raggiungeva l’orgasmo.
Davide guardò mia moglie vedendola assorta nel suo vedere. Sembrava assente ; era dentro il film.
Il vino e la cantaride facevano il loro effetto.
Davide sfidò la sorte. Tutto o niente.
Avrei fatto come lui.
Mentre lei gli menava il cazzo , le mise un braccio intorno alle spalle avvicinandola a lui sino ad essere a contatto.
Mia moglie? Niente.
Poi cominciò a carezzarle il fianco avvicinandosi sempre più al seno. Non trovando resistenze, la mano arrivò a fianco del seno facendo un leggero appoggio. Glielo carezzava lateralmente, ma la posizione era scomoda e ritirò il braccio. Riprese il movimento dal davanti, da sotto il braccio di mia moglie. Iniziò dal seno a lui più vicino, e poi ,in assenza di proteste di mia moglie, passò all’altro.
Mia moglie sempre assente.
Davide osò. La mano scese verso il grembo massaggiando, da sopra la gonna, il pube. L’ unica reazione di mia moglie fu un leggero allargamento delle sue gambe.
La gonna era adesso tirata ai lati per l’allargamento’ delle gambe.
Lui comprese che poteva rischiare e la sua mano abbandonò il grembo per scendere, infilarsi sotto l’orlo della gonna e risalire verso la passera. Tutto sempre con molta attenzione a cogliere gli eventuali movimenti di Katia.
Aveva raggiunto la passera.
Ciò era evidente, sia per il rigonfio che vedevo sotto la gonna di mia moglie, che per il grosso respiro che essa stessa fece. Era riuscito ad infilarsi nelle sue mutandine.
Adesso lei teneva il cazzo di lui in mano. Era ferma, non lo segava più, ma lo teneva stretto. Lui le stava facendo un bel servizio alla passera.
Lui era cosciente ed ipereccitato. Lei ansimava, ma quanto era cosciente?
Quando la situazione si consolidò( mia moglie accettava senza remore le dita di lui in lei) Davide le sottrasse il cazzo dalla mano e senza interrompere il suo ditalino la fece distendere sul divano.
Mia moglie, distesa, con la testa rivolta allo schermo, continuava a guardare il film.
Adesso Davide era seduto di fianco alle gambe di lei.
Si era reso conto che mia moglie fosse come una bambola di pezza che avrebbe potuto usare come meglio credeva.
Era nella posizione adatta per fare qualunque cosa volesse. Decise di sollevarle la gonna.
Apparvero le mutandine, bianche, coperte dai trasparenti collant.
Ero compiaciuto di quanto vedevo.
Il corpo di Katia a disposizione di un altro uomo ed io unico spettatore.
Notai come non fosse nei loro cervelli la possibilità che sarei potuto tornare in soggiorno.
Far scendere insieme mutandine e collant e farle pendere da un piede fu un attimo.
Davide fu lesto e bravo.
Adesso mia moglie era nuda dalla cintola in giù .Le gambe leggermente aperte e la mano di Davide che continuava a giocare con la passera.
Guardava le belle divaricate gambe, i biondi pel del pube e le labbra della passera a cui tante volte avevo dedicato attenzione.
Ero eccitato. Mi sembrava di sentire il mio uccello prigioniero di quelle labbra e di ascoltare le parole di piacere e di incitamento di mia moglie.
Era solo immaginazione, ma il mio cazzo era in tiro.
Davide si mise tra le sue gambe, tolse la mano da figa e vi immerse il viso . Con lingua e dito si dedico alla figa di mia moglie che cominciò a gemere e dichiarare il suo godere.
Per me, mia moglie, non si rendeva conto di chi la stesse portando al piacere.
Le gambe di Katia si allargarono ancor più e le sue mani si appoggiarono sulla testa di lui come a spingere il suo viso ancor più dentro la figa.
Davide colse la voglia di mia moglie e per lunghi istanti si dedicò alla figa. Poi con sicuro disappunto di lei si rialzò.
Infilò le mani nell’apertura della camicia e le fece scorrere fino a raggiungere le tette e premette i palmi sui capezzoli.
Katia, con voce flebile, cosa fai? Allora lui tolse le mani da sotto e le sbottonò la camicetta. Apparve il reggiseno .
Le tette erano raccolte e nascoste.
Prima si limitò a farle uscire dalle coppe è provò a stringerle. Si trovò impedito dai sostegni ed allora infilò le mani sotto la schiena riuscendo a sganciare i gancetti di chiusura del reggiseno. Tirò da un lato ed il reggiseno scivolò lateralmente a fianco di Katia. Le mammelle erano a vista. Bellissime.
Erano tonde , i capezzoli larghi e scuri. Prese tra le dita i capezzoli e li carezzò. Non appena diventarono turgidi iniziò a tirarli, io avrei avuto paura a farlo con l’idea di darle dolore. Ma lui li strizzava e tirava provocando a mia moglie strane sensazioni. La guardava in viso come a cercare la sua approvazione .Poi prese contemporaneamente i seni tra le mani incastrando i capezzoli tra le dita e tirò verso il basso. Tirava e strizzava. La stava mungendo. Ero sorpreso. A mia moglie quel trattamento da vacca da latte stava piacendo moltissimo.
Mungeva, tirava forte, massacrando tette e capezzoli.
Sembrava aspettasse che uscisse il latte. Col dito accarezzò la corona attorno ad un capezzolo e poi lo prese tra le labbra e succhiò. Prima delicatamente e poi con ingordigia, come un lattante affamato . Sollevò il capo per dirle: voglio il tuo latte e succhiò . Succhiava così forte da farle allungare la tetta. Avrebbe forse voluto gustare il sapore del latte che sarebbe sgorgato. Mia moglie gli carezzava il capo come fosse un bambino.
Esaudito il suo primario desiderio ritornò ad occuparsi della figa. Mia moglie accolse con un gemito di piacere la ritrovata attenzione. Aiutava Davide spingendo il pube contro la sua bocca.
Dal basso risalì a succhiarle le mammelle ,gliele baciò ,le strinse e tirò nuovamente. Fece quello che voleva ,chi poteva fermarlo?
Tornò alla figa. Mia moglie si agitava sotto il suo incidere.
Davide percepiva sicuramenti questi movimenti di partecipazione e per alcuni minuti restò in quella posizione. Le diede piacere. Sentì i movimenti sempre più scomposti di lei. Si sollevò. Il suo cazzo apparve ben rigido.
Davide si ‘gustava’ ogni fase di quell’insperato incontro. Dedicò del tempo a godersi mentalmente la figa di mia moglie.
Le allargò le gambe per favorire la visuale. Carezzò il pelo pubico .Toccò la figa con le dita. Era certamente bagnata. Separò le labbra facendo ‘uscire’ l’intimo rosa. Portò allo scoperto la clitoride pregustando il seguito. Soddisfatto il piacere visivo si poggiò su lei.
Mia moglie, con le gambe divaricate ,era nella giusta posizione.
Davide posizionò il cazzo e con un movimento scivolò in lei. Un gemito di mia moglie accompagnò la penetrazione.
Il tronco di Davide era in lei. Dentro lei. Stava godendo della sua femminilità.
Un altro uomo si stava scopando, con la mia occulta presenza, mia moglie.
Avevo esaudito il mio sogno erotico.
Davide la chiavò da esperto.
Il suo cazzo all’inizio si fece spazio e poi si mosse sempre più agevolmente provocandole spasmi. Arrivava in fondo e poi risaliva, sino quasi ad uscirne, per poi rientrare. La stava scopando alla grande. Davide volle ingrandire la gioia della sua insperata conquista.
Era ancora vestito. Solo l’uccello gli spuntava dai pantaloni.
Si stese completamente su lei facendole mettere le gambe intorno ai suoi fianchi e mise il viso di lei a contatto del suo.
Dopo una prima fioca resistenza di lei il viso di Davide aderì a quello di mia moglie.
La sua lingua uscì come un’anguilla ed entrò nella bocca di lei. Ora limonavano mentre Davide continuava e spingere ed a ritrarre il cazzo . Lei partecipava andandogli incontro .
Vedevo il culo di lei spingere verso l’alto, mentre quello di lui spingeva all’opposto. A quei ritmi l’amplesso non poteva durare molto.
Infatti bastò poco che lei disse: vengo, si vengo, sto venendo ; e anche lui si lasciò andare. Spinse. Spinse a dividerla. Spinse come a voler uscir dall’altra parte. Gliela stava devastando . Le stava dando un ricordo indelebile(se avesse potuto ricordare).
Disse : prendi troia; è tanto che aspetto questo momento. Non me la volevi dare, vero? Prendilo tutto . Questo cazzo lo devi ricordare per sempre. E sborrò.
Sborrò a lungo. Più contrazioni del suo culo accompagnarono la sborrata. Quando riportò, temporaneamente, il cazzo fuori dalla figa vidi come fosse avvolto nella sua sborra.
Si distese ancora su lei, dentro lei . Cazzo in figa e lingue a contatto prolungarono gli ultimi momenti del loro piacere.
(Come anticipato, si confermò che fosse uno stronzo: venne in lei senza preoccuparsi di chiederle se fosse’ protetta o meno’).
Poi si staccò mettendosi a sedere all’altezza del viso di Katia. Il suo cazzo era davanti agli occhi di lei. Si vede che Davide trovava eccitante mostrarle il cazzo ‘intriso’ del suo sperma e degli umori di lei. Glielo mise vicino e le disse: lecca.
La lingua di mia moglie lo nettò.
Sorpresa, il suo cazzo era ancora dritto.
( E’ questo un effetto collaterale dell’abuso del Viagra. Anche se sborri ti rimane dritto, e non sempre è piacevole).
Katia è persa nel piacere provato. E’ distesa. La gonna è attorcigliata ai fianchi. La passera appare leggermente aperta. E’ piacevolmente accaldata .
Incredibile, lo chignon è ancora intatto.
Gli occhi sono ancor chiusi. Vive ancora nel piacere dell’orgasmo avuto. Respira lentamente e profondamente.
‘ cosciente o incosciente?
Davide capisce che può approfittare ancora della situazione e soddisfare tanti suoi desideri.
La mette prona ,in posizione rilassata . Le lubrifica il buchetto con lingua e dita e poi appoggia la punta dell’uccello e spinge. La incula cercando di procurarle poco dolore. Non appena si è assestato incrementa il ritmo.
Le fa il culo. Qui mia moglie si riprende(il dolore?) e dice :basta. Togliti. Ma lui la minaccia: ti tengo qui con il cazzo nel culo e chiamo tuo marito. Poi vediamo .
La incula. La tratta da puttana.
Ruota il culo. Fammi vedere come lo muovi bene. Brava, così. Glielo accarezza a palma aperta e poi due veloci secchi schiaffi.
Ferma le dice.
Non far rumore. Non fiatare.
Il tuo culo è perfetto. E’ tondo. Peccato che tu abbia aspettato così tanto a darmelo.
Non fosse stato che fossi io l’artefice di tutto e che in quel momento avevo il cazzo in mano, pronto ad eruttare, sarei andato di là a spaccargli la faccia. Non bastava la fortuna che aveva avuto per scopare ed inculare mia moglie ? Alcune persone sono proprio da ‘sopprimere’.
Davide continuava nei suoi sproloqui: peccato tu non veda come entra bene. Ti sto facendo un tunnel eterno. Adesso è largo come il mio cazzo. Prima di sborrare voglio aprirlo ancora un po’. Voglio spannarlo.
Ed a conferma portava l’uccello quasi fuori ,lasciando dentro solo la cappella. Faceva poi dei movimenti circolari facendo ruotare il bacino, come quando si fa il buco per l’ombrellone nella sappia e poi dava violenti colpi in avanti come ad affondare di più.
Le chiese: è la prima volta che lo prendi in culo?
Lei: si
E lui: bello; è bello avere il culo vergine da sfondare.
Quando il cazzo uscì per l’ennesima volta, lo zoom, mi fece vedere tracce di gocce di sangue sul suo uccello. La stava davvero sfondando.
Adesso potrai darlo a quello sfigato di tuo marito.
Sai ricordo bene il suo cazzo, di quando eravamo in doccia. Rispetto al mio, il suo è un cazzettino . Sarà contento. Tu meno. Voglio aprirti il culo, che lui ci balli dentro. Avrai meno piacere, ma vedila in positivo: non sentirai dolore.
E mentre la umiliava continuava a spingere il cazzo dentro il suo culo, il più possibile, provocandole un dolore non udibile poiché lui le teneva la mano alla bocca per non farla gridare.
Quando si stancò, il Viagra continuò a produrre il suo effetto, le disse: adesso fai tu.
Si sollevò e si spogliò velocemente.
Nudo, con il cazzo dritto, si sedette sul bordo del divano. Con una mano la fece alzare. Le disse togliti la gonna , puttana. A bassa voce, ma perfettamente chiaro per lei.
Si spogliò.
Sono nudi ambedue.
Lui la guarda dal basso, la fa avvicinare, le mette a mano tra le cosce e le fa allargare le gambe. Le infila due dita in figa.
Sei ancora bagnata. Ti piace?
Lei non risponde, ma mi pare le piaccia.
Le fa indossare le scarpe per slanciarne il fisico . Poi le chiede di fare alcuni passi nel soggiorno. La induce a mostrarsi a lui come una puttana conquistata. Le dice di sciogliere i capelli. Adesso mia moglie pare ancora più bella. Ha un corpo da favola ed un viso che esprime candore.
Enfatizzando: un angelo.
Davide gode di questo, vuol far cadere l’angelo in terra.
Vuole che questa signora rinunci a tutte le sue difese per diventare una femmina vogliosa di cazzo anche per i tempi a divenire.
La fa girare, le palpa il culo e la fa piegare. Avvicina la bocca al culo ed alla figa .Lecca con piacere i due fori. Le dice: belli, sono bagnati.
La fa rigirare e si alza anche lui. Le stringe le tette, le palpa, le pesa.
Sai quante volte ho sognato quello che ti avrei fatto e quello che ti sto facendo? Sono domande che non chiedono risposta. Direi che ci sa fare.
Poi l’umiliazione. L’abbraccia. Si fa abbracciare. Il suo duro cazzo appoggiato sulla sua pancia. La costringe a limonare lingua contro lingua come lui fosse l’ innamorato.
Intanto le fa sentire il cazzo sulla pancia . Le dice vedi cosa ti sei persa in questi anni ? Ha ancora voglia di te.
Poi si stacca e la spinge con una mano verso il basso . Glielo fa prendere in bocca. Un bel pompino.
Troia, succhia le palle.
Lei pompa e con la mano glielo tiene stretto . A lui piace.
La testa rivolta verso l’alto ,gli occhi mostrano il piacere di Davide. Le sue mani le prendono le tette tirandole verso l’alto. Giocano con i capezzoli.
Le dice: di più. Giù . Prendine di più.
Lei che si limitava a succhiare il glande, o poco più ,ora era costretta a prenderne di più. A Davide non basta. Le spinge la testa in basso. Ho l’idea che Katia possa soffocare per colpa del cazzo.
Lui le toglie la mano che spingeva il capo verso il basso. Mia moglie ora è libera per succhiarlo come vuole. Ma, non tira la testa verso l’alto per liberarsi un poco della presenza in bocca. Con mia grande sorpresa rimane ferma nella posizione acquisita, poi lentamente cala il capo. Vedo il cazzo di Davide sparire con costanza interamente nella sua bocca. Adesso deve esserle arrivato in gola. E’ un pompino totale.
Davide è sorpreso quanto me. Il suo cazzo è tutto dentro la sua bocca.
Esclamò un :sei fantastica. Ho sempre pensato che non fossi una santa, ma questo è di più.
Non era una domanda, ma una constatazione e comunque mia moglie con la bocca occupata non poteva parlare. In compenso rialzò la testa fino a far intravedere la sommità del glande per poi ridiscendere. Fece il movimento alcune volte.
Davide era rimbecillito dal piacere.
Per me è una scena molto arrapante. Mi chiedo quante cose non sappia di mia moglie.
Ma Davide non vuole finire così. Sa di non avere molte cartucce ed opportunità e vuole sfruttare al meglio quel ‘momento’.
Le dice: basta troia. Mi piace, ma voglio altro.
La prende ,da sotto, le tette e le spinge verso l’alto. Le avvicina alla sua bocca aperta. Ne ciuccia una per un po’ e o poi l’altra. Le prende i capezzoli ,ma prima li tira tra due dita . Sono tirati in fuori dalla trazione . Ne succhia uno poi l’altro.
E’ ‘un’aggressione’ continua.
La fa poggiare con le mani al bordo del divano e la prende alla pecorina. Le fa divaricare bene le gambe e la chiava con tale forza da spingerla verso l’alto.
Mia moglie continua a gemere; dice :si, si, si .
Davide si appoggia su lei e la tiene per le tette. Rimane in quella posizione fermo. Vi è solo il movimento delle mani che manipolano le mammelle infine la solleva per le tette ,ma ciò non deve dargli piacere poiché la respinge verso il basso.
Le mette una mano sulla schiena facendo pressione. Il culo di Katia rimane alto e la schiena fa un avvallo. Una mano la prende per i lunghi capelli e li tira a sé. Mia moglie solleva la testa, ma la mano premendo le impedisce di alzare la schiena. Il suo corpo. E’ inarcata.
Davide spinge dentro lei ; è invasato.
Mia moglie continua a gemere.
Cerco di staccarmi da quello che vedo. Non capisco se quello che sto provando è qualcosa che mi piace troppo o al contrario mi sta dando dolore.
Guardo il divano su cui stanno scopando. Rammento i motivi per cui l’avevamo preso così lungo e largo. Volevamo qualcosa di diverso dal solito. Volevamo un divano comodo per le serate invernali dedicate alla tv che ci avrebbe permesso, all’occorrenza, con la possibilità all’occorrenza di addormentarci su di esso uno a fianco l’altro.
Non avevo mai pensato che sarebbe stato utilizzato in altro modo.
Ma quello che vedo mi fa tornare alla tormentata realtà: lui scopa mia moglie sul nostro divano.
Davide oltre ad essere sessualmente dotato è anche uno scopatore abile e le sta facendo provare piacevolissime sensazioni in diverse posizioni. E’ una macchina’.,ma non è sciocco.
Si rende conto che sta vivendo un’opportunità unica. Sta facendo sesso c on la moglie, fino a poco tempo prima ,inarrivabile dell’amico. La cosa che lo stupisce, potrebbe essere ,la sua totale partecipazione. Non si chiede il motivo di ciò, come sicuramente non si chiede della sua performance sessuale. Sa solo quello che sta vivendo.
Deve avere una mente fervida di fantasie e non solo.
Sente quanto mia moglie sia eccitata e glielo dice.
Katia sei tutto sesso. Il mio cazzo è in una fornace e tu continui a godere.
E’ vero?
Mia moglie: si, continua per favore’
Davide le dice : sei così bagnata che mi sembra ti si sia allargata la figa. Ascoltami: ti piacerebbe riprovare un’esperienza che hai fatto solo due volte nella vita?
Mi moglie ,’pur in altro mondo’: cosa?
Mi piacerebbe farti provare il fisting e continuando. Ricordi quando sono nati i tuoi figli? Ricordi il parto? Ricordi quanto dolore quando sono usciti da te? Pensaci, è stato solo dolore o’..Vuoi riprovare? Se senti troppo male ti prometto che mi fermo
Mia moglie sicuramente qualcosa aveva capito perché disse: proviamo, ma fai piano. Doveva essere veramente in calore come una vacca; la cantaride’…
La fece appoggiare seduta allo schienale del divano. Le gambe divaricate in posizione ginecologica.
Davide rimirò la sua bombata figa, occupata sino a pochi istanti prima dal suo cazzo. Era leggermente arrossata ed aperta
Disse: farò piano.
Si mise comodo. Un dito entrò in figa, poi due ed il terzo raggiunse gli altri. Fi qui fu veloce e senza ostacoli. Qui vi fu una pausa. Le dita ruotavano e stantuffavano .Stava creando spazio per le altre dita. A mia moglie piaceva il movimento
Le disse :sei bagnatissima ,vedrai ti piacerà. Quando la ritenne pronta inserì il quarto dito. Rimase fermo. Fece abituare la passera alla ingombra presenza. Si mosse prima lentamente in un solo senso e solo quando fu ben accolto fece ruotare leggermente le dita. Adesso poteva insinuare il quinto dito.
Entrò.
Mezza mano era nella figa di mia moglie. I contorni della figa erano ‘tirati’ intorno la mano. Non vi erano spazi liberi
Mi ricordai la testa del bambino che stava uscendo’
Mia moglie diceva: fa male, fa male.
Davide disse: mi fermo ?. Esco?
Mia moglie: no, aspetta. Dammi un attimo.
Irreale quanto avveniva.
Davide attese e poi spinse. La mano era dentro. Non si vedeva più. Solo il polso era visibile all’esterno.
Vidi il polso ruotare piano piano.
Le chiese: come ti senti?
Lei: piena.
Ti piace?
Si.
Ciò gli diede il via. La Il polso ruotò più velocemente e lano all’interno occupò spazi diversi.
Mia moglie diceva: si, no, no, mi piace.
Secondo me godette.
Davide levò la mano tirandola fuori con delicatezza. Per pochi attimi ,dopo l’uscita della mano, si ebbe immagine di un grande enorme buco al posto della ‘delicata’ passera.
Furono pochi attimi prima che il buco si richiudesse . La figa aveva riacquistato la normalità.
Davide era soddisfatto e felice.
Stava facendo le cose più difficili alla moglie consenziente dell’amico e non aveva ancora finito.
Dentro se ritengo pensasse che gli si stavano schiudendo nuovi orizzonti con questa puttana.
Pregustava già il futuro lo stronzo.
E glielo evidenziò .
Sei una zoccola. Poco volte ho trovato donne come te disponibili a tutto e che godono anche.
Faremo cose belle insieme.
Come ti senti?
Lei ,in pieno stato orgasmico : bene. Mi piace.
Adesso fa il dolce. L’appassionato.
La stringe a sé e le accarezza spalle e capo. Le dà tenere baci sulle labbra e sul viso. La vuole portare nella sua sfera affettiva.
Lei è presa da quel che è avvenuta e sta avvenendo. Partecipa a ruota libera come una persona che sta nuotando e che coscientemente sa che deve continuare a nuotare per non annegare.
Passano dei lunghi minuti . I suoi baci d affettuosi diventano via via prepotenti. Anche le sue mani iniziano ‘ a navigare’ sul corpo di mia moglie con brama diversa.
Le dice: ti voglio ancora. Voglio sentirti implorare il mio cazzo. Sentirti gemere di piacere sul mio uccello.
Toccalo. E’ tuo.
Non appena lei glielo prende in mano si risiede tirandola a sé.
La fa sedere su lui, ma non la penetra. Le dice: mettilo dentro. Fai tu. Vuole sia lei ad auto scoparsi.
Mia moglie non dice nulla. Ha ancora voglia.
Lo impugna bene e lo guida all’ ingresso della passera. Se lo infila ed inizia ad andare su e giù. Lui da dietro le cinge i fianchi dandole il ritmo della scopata. Poi porta le mani alla base delle tette, che oscillavano al movimento cadenzato di lei , e le tiene tra le mani godendo del loro possesso .
Le disse: bello. Adesso l’altro buco . La fece sollevare per le tette . Non fu una bella notizia per lei.
Katia si sollevò per poi riabbassarsi. Fu sempre lei a guidare il cazzo di lui nel nuovo buco.
Una smorfia di dolore sul suo viso e poi si impalò lentamente. Stette un pò ferma per abituarsi. Lui la lasciò fare. Poi dapprima lentamente e poi sollecitata da lui: su vacca, muoviti
Katia andò più velocemente su e giù.
Ora percepiva dolore solo quando il suo cazzo toccava il punto più lontano .Il condotto anale arriva, massimo, fino a 16 centimetri e a quel punto l’intestino fa una svolta che il pene, naturalmente, non può seguire. Ora gli altri centimetri del cazzo di Davide dove andavano a spingere?
La fece impalare per un po’ . Lei aveva portato una mano alla figa e si toccava la clitoride .Penso per alleviare il dolore.
Se lui se ne accorse non disse nulla.
Lo spegni candela del culo continuò finche lui le disse: alzati , piegati.
Si fermò a guardare il suo culo. Aveva il foro anale dilatato .
Le infilò tre dita e le fece ruotare dentro annuendo soddisfatto.
Poi fu come folgorato da un idea. Le disse: non muoverti, resta piegata. Si affrettò alla vicina cucina da cui tornò con una banana in mano . L’aveva sicuramente presa dal cestino della frutta. Lei non poteva vedere. Staccò il peduncolo e poi spinse la banana nel culo. Lei comprese la diversità.
Lui le disse all’orecchio: hai una banana nel culo. Si mise davanti a lei e le fece prendere il cazzo in bocca. Poi le disse: continua cosa stavi facendo avanti ( il ditalino) . Ed alla muta richiesta di lei ,disse: continua a farti il ditalino porca che ti piace. Era solo per sottometterla
Davide si sedette ancora sul divano. Le tolse la banana e la fece ancora sedere su lui per auto incularsi.
Poi disse: adesso figa e culo.
Il cazzo di Davide, alternativamente , entrava in figa ed in culo. Mia moglie, stanca e spaventata, subì.
Poi il cambiamento.
Notai un cambiamento nel movimento di mia moglie. Non scendeva più dritta faceva un movimento con il culo. Mi faceva pensare ad una trivella. Compresi voleva farlo venire per finire.
Era stanca e scoraggiata, umiliata, desiderava che tutto finisse.
Lui colse. Cosa stai facendo? Oh è bellissimo. Così mi fai venire in fretta. Allora avevo ragione: sei meglio di una puttana.
Sai come si fa a far godere un uomo. Allora avevo ragione dietro quell’aria per bene eri e sei una zoccola.
Quanto stava avvenendo mi fece pensare: anche con me non aveva
mai avuto quelle performance sessuali. Tutto era nella norma. Ma se faceva così voleva dire che con qualcuno l’aveva già fatto.
Con chi? E perché non lo aveva mai fatto con me?
Vederla muovere il bacino, come una danzatrice del ventre, sul cazzo di Davide era stupefacente.
Davide la bloccò: aspetta. Sei fantastica ma non mi freghi . Se vuoi che venga, prima devi venire tu.
La prima volta che sei venuta è stato quasi inconsciamente e non so se ne hai memoria. Ma hai squirtato come una cagna. Adesso voglio che tu venga coscientemente e per tua volontà. Solo cosi finiremo.
Altrimenti vado avanti all’infinito. Non so cosa mi sia successo. Il vino ?La voglia di te? Non so e non mi frega, ma è cosi. Se vuoi finire vieni prima tu e non pensare di fregarmi .Sono un medico . Conosco bene il corpo umano e riesco a capire se una viene davvero o per finta. Se hai problemi aiutati con la mano.
La riflessione di mia moglie durò pochi secondo. Mise al meglio le mani alla figa ed alla clitoride. Chiuse gli occhi alzando il viso verso l’alto come per concentrarsi e’ricominciò il movimento a trivella del suo culo sul cazzo di Davide.
Davide la guardava e parve soddisfatti si quanto avveniva.
Le mani sulle tette . Il viso sul collo di lei a cui dava sensuali bacini
In modo suadente diceva: brava, ti piace? Ti piace il mio cazzo. Ti mancherà lo sai? Lei ad occhi socchiusi fece come un accenno con la testa. Pensava ad un altro?
Spero associasse il cazzo che la penetrava a me.
Su ancora un po’ più giù.
Muoviti sento la tua figa stringere. Sei sempre più bagnata; ci sei quasi . Le lasciò una tetta portandole due dita alla bocca.
Succhia. Ci sei. Lo sento stai venendo sul mio cazzo. Non se furono le parole o se aveva colto esattamente il momento e se le dita in bocca furono l’atto erotico definitivo. Godette. Inarcò il corpo verso l’alto ed un silenzioso orgasmo la possedette.
La fece alzare ,inginocchiare . La sua bocca e le sue mani furono a disposizione del cazzo di Davide.
Lui se la godette così.
Disse: continua con la mano, non ti fermare. Sei una brava bocchinara. Ferma, non farmi venire così.
Rimane sempre seduto. La tira a se . Allarga le gambe, prendilo e mettilo dentro.
Lei si china. Lo prende per mano e lo guida alla figa. Lo appoggia. Si punta . Si siede. Lo prende dentro. E’ seduta su lui.
Lui: chiavami. Muoviti su e giù.
Che figa; che troia che sei.
Mi fai sborrare .Adesso cambio buco. Un pò nel culo. Vedo sofferenza negli occhi di mia moglie . Lui si accanisce. Dice: ancora un po’ di culo. Voglio allargarlo per bene. Vuole lasciarle il culo spannato. Poi dice : vengo in figa.
Adesso mia moglie è più lucida. No; ancora dentro no.
Lui: non me ne frega niente.
Inarcò il suo corpo e con un travolgente, visivo orgasmo. Si, sì, così. Sborro. Godo. E lei partecipe: si ,si, vieni.
Nell’attimo della sua spinta verso l’alto Davide poggiò la bocca sul collo di mia moglie. Ed il suo grido liberatorio dell’orgasmo raggiunto fu annegato in un morso che le diede sul collo, come un vampiro.
Poi sfatti rimasero fermi. Sul collo di mia moglie sarebbe rimasto il segno dei suoi denti.
Il tempo di riprendere il respiro e la cinse con le braccia. Viso a viso . Puttanella, ho sentito quanto ti è piaciuto. Hai fatto annegare il mio cazzo nella tua figa.
Cosa ti sei persa in questi anni?
Non pago, come prima si , fa ripulire l’uccello dalla bocca di Katia.
Incredibile era ancora in tiro.
Carezzandola le dice: se avrai voglia sarò sempre a tua disposizione, ma godiamoci questo momento e la baciò. Le lingua unirono le loro salive.
Poi si spostarono. Seppur meno imponente il suo uccello era ancora alto. Fu lui stesso il primo a stupirsene. Non è possibile, disse. Anche mia moglie guarda e vedendolo si stupisce.
Lui lo tocca e dice a lei: tocca .
Mia moglie lo tocca saggiandone la consistenza.
E lui : visto che effetto mi fai? Abbiamo ancora un pò di tempo, ma non si sa mai . Meglio non rischiare che tuo marito si svegli.
La fece rivestire. Tutto ad esclusione di mutande e calze.
Le fece alzare la gonna. Si vedono le labbra delle figa bombate ed umide . La fa girare e piegare . Le infila senza difficoltà il dito in culo ,fa ruotare il dito ed il foro anale si allarga senza difficoltà.
Dopo l’esperienza avuta katia avrebbe preso senza difficoltà il cazzo in culo . Ed inoltre se era passato il glande di Davide tanti altri potevano passare
Anche lui si è tirato su i pantaloni e gli slip, ma ha tenuto la patta aperta da cui spunta l’uccello.
Le dice: un suggerimento per le prossime volte. Se indosserai gonna ed autoreggenti potremmo farlo in qualunque posto, al ristorante ,in cantina, o dove ci viene voglia.
Basterà che levi le mutandine , o meglio potrai anche non metterle, e potremo fare sesso sfruttando ogni occasione.
Finito il suggerimento si siede sul bordo del divano.
Ed a dimostrazione la fa sedere su lui.
La gonna ricopre l’unione dei due sessi.
Si fa cavalcare. Vuole chiavarla ancora bene ed indurla a godere.
La bacia. Si baciano. Sotto la gonna si vedono i movimenti di congiunzione dei sessi.
Katia ansima.
Lui : ti piace il mio cazzo eh?
Lei :si.
Lui: lo faremo ancora.
Lei, dopo un lungo silenzio dice : vedremo.
Katia deve essere in calore perché dopo breve si accascia su lui. Era venuta nuovamente. Lui no.
Mia moglie si riprende e si alza da lui, che ha sempre l’uccello in tiro.
Katia guarda l’uccello e pare dispiaciuta. Lo tocca e le ‘scappa’ un : adesso ci penso io.
Si piega, lo prende a due mani e si applica nel fargli sega e pompino .
Rivolto a lui: adesso lascia fare a me.
Lo fa alzare mentre continua a segarlo e pomparlo.
E’ deliziosa nel suo sforzo.
Le labbra gli circondano il glande. Scendono e salgono; succhiano con voluttà.
Lo sega e gli palpeggia i coglioni. Ogni tanto un risucchio sul glande.
Il movimento è alterno. A volte lento per fargli ‘sentire’ molto il pompino e la sega. A volte veloce per avvicinarlo all’orgasmo.
Gioca con le palle, gliele succhia.
Molta attenzione è dedicata alla testa dell’uccello. La ingoia. Due risucchi profondi e ben fatti fanno vacillare Davide.
Vedo le guance di Katia incavarsi a risucchiargli il profondo dell’anima.
Alza lo sguardo ai suoi occhi. Gli dice: vieni, porco.
Un ultimo affondo della mano sull’uccello. L’altra gli tiene le palle e le massaggia invitandole a rilasciare lo sperma. E’ un attimo. L’uccello si imbizzarrisce.
Lei continua a tenerlo solo per le palle. La sborra schizza per aria. Lo lascia sborrare in giro. Schizzi verso il suo viso, nei suoi capelli, per aria e poi a terra.
Finalmente ha finito di sborrare; glielo riprende in bocca e risucchia l’ultimo sperma residuo.
Mia moglie si rivela per un’artista del pompino. L’ha svuotato.
Adesso il suo uccello non è ancora completamente a riposo, ma sembra un pò gonfio, come dovesse fare pipì. Almeno non tira più verso l’alto.
Era anche pulito grazie alla bocca di Katia.
In silenzio glielo rimette nei pantaloni chiudendo la zip.
Finalmente l’incontro di sesso era terminato.
Era arrivato il momento di salutarsi.
Prima di farsi accompagnare alla porta, Davide si prese un ultimo ricordino. Si fermò a salutarla con passione.
La strinse dicendole : sei bellissima e sei davvero una troia. Una gran troia.
Si tolse l’ultimo perverso sfizio. Le sollevò dal davanti la gonna e le disse: tienila su.
Mia moglie era davanti a lui e gli mostrava, tenendo sollevata la gonna, le parti intime. Lui le guardò la figa ,la toccò con delicatezza facendo scivolare la mano sul pube e le disse: a presto.
Poi guardò in viso lei: sei bellissima ed e stato bellissimo. Speriamo di rifarlo presto.
Lei non proferì parola.
La strinse costringendola ad una ultima limonata e poi girandosi le disse :ciao puttanella. Tienimi la fighetta al caldo che ci vediamo presto, spero.
Si fece accompagnare alla porta e sentii la sua voce lontana che diceva : stai attenta ai segni sul collo, tuo marito potrebbe insospettirsi.
Sento il rumore della porta che viene chiusa alle spalle di Davide.
Chiudo velocemente pc ed Iphone e mi metto in posizione di sonno. Passano alcuni minuti prima che giunga mia moglie. Deve avere resettato cucina e soggiorno. Entra in bagno. L’acqua scorre. Si fa una doccia.
Tutto è terminato.
Arriva in camera e si distende, a letto, vicino a me . Sento che mi guarda. Si chiede se mi son reso conto di qualcosa.
Non batto ciglio. Devo apparire profondamento addormentato. Con circospezione si gira e ‘forse si addormenterà presto.
Io ‘rivedo’ mentalmente la scopata ,il fisting, l’inculata ed il pompino, e mi ritrovo ancora eccitato
Sono passate non più di due ore da quando li ho lasciati soli in soggiorno. Non pensavo che in due ore si potesse sconvolgere una normale vita sessuale e far provare diverse novità.
In due ore mia moglie aveva provato sesso per una vita intera o aveva riportato a galla esperienze già vissute?
Il mio cazzo si indurì a quei pensieri. Ero diventato un cuckold?
Mi dico: dormi. Avrai tempo per rivedere, senza assilli e preoccupazioni, tutto. Si . Ho registrato tutto. Le telecamere costavano tanto non per nulla.
Nell’intimità del mio studio, quando vorrò, rivedrò. Un giorno cancellerò tutto. Un giorno’
Per togliermi un dubbio, il giorno successivo, ho verificato nei suoi cassetti se avesse autoreggenti o reggicalze. Nulla, solo collant.
Alcuni giorni dopo chiacchierando del più e del meno le dico della sfilata di Victoria Secret di e le chiedo comma quei reggicalze che indossano sono facili da indossare e poi ci se sente comodi? Mi dice no, che non sono pratici e che da giovane, per gioco, li aveva provati alcune volte ma proprio per la loro scomodità ci aveva rinunciato. Passano dei giorni e ci accordiamo tra amici per vederci presto. Ci organizziamo per un ‘giro’ di messaggi . Le date papabili sono due a distanza di una decina di giorni. Finalmente ci accordiamo per il venerdì sera della settimana dopo.
Il mercoledì successivo ,approfittando di una sua temporanea assenza da casa, verifico nuovamente il suo cassetto delle calze. Occultate in fondo al due confezioni nuove di autoreggenti ancora nel loro sacchetto di plastica trasparente.
La sera dell’uscita con gli amici siamo presso la nostra auto pronti per avviarci. Le dico che ho dimenticato i fazzoletti. Corro in camera nostra ed apro il suo noto cassetto. Rovisto in fondo. Una confezione di autoreggenti è ancora lì, dell’altra rimane solo il sacchetto contenitore.
Deve averli indosso.
Ritorno all’auto. E’ ancora lì fuori che mi aspetta. La guardo, è veramente carina. E’ vestita da ‘corsa’: gonna a pieghe svasata ,di quelle che mi fanno impazzire e sognare. (sogno: la faccia girare, appoggiare a. .le alzo la gonna sulla schiena ,la’..). Camicetta di seta chiara e giacchino. Calze chiare e scarpe lucide nere tacco dodici. Capelli sciolti e trucco perfetto.
Sorridendo le dico: come sei tirata. Devi cuccare?
La risposta: scemo.
Ci incontriamo con gli amici. Guarda che caso c’è anche Davide con la sua giovine ‘fiamma’. Mia moglie e lui si salutano senza calore, ma noto che nei loro sguardi spunta una luce di reciproco interesse.
Mi soffermo sulla compagna di Davide. E’ giovane, non arriva ai trenta anni. E’ carina. Ha un viso solare ed è molto aggraziata. Molto femminile. La gonnellina evidenzia delle tornite lunghe gambe. Un bel bocconcino. Come avrà fatto a ‘?
Andiamo in uno dei ‘ nostri’ soliti, tranquilli, ristoranti . Siamo tanti, almeno una trentina di amici. Davide è seduto di fronte noi all’altezza di mia moglie.. Faccio l’ indifferente, ma li ‘curo’ . Parlo a destra e a sinistra. Mi alzo. Mi muovo. Katia e Davide sono più rigidi. Parlano con tutti, ma non si muovono dalle loro sedie. Sono in attesa?
Cade una posata a Davide. Si piega per raccoglierla. Non ci arriva a prenderla. Si abbassa, sino a scomparire alla vista ,sotto la tavola per trovarla.
Penso: starà guardando le gambe di mia moglie.
Mi giro verso mia moglie. Guardo in basso. Le gambe divaricate inducono la gonna verso l’alto. Davide può vedere il ‘panorama’ tra le sue gambe.
Avrà autoreggenti e mutandine o’?
Davide si rialza con la posata in mano. La guarda ed ha un accenno di sorriso soddisfatto sul viso.
La cena continua. Siamo quasi al caffè. Come al solito l’ abbondante mangiare ed il fatto che quasi nessuno degli amici si è sottratto al buon vino ha reso la compagnia allegra . Siamo tutti su di giri, chiacchieroni e ‘distratti’. Tutti si muovono da un posto all’ altro scambiandosi i posti intorno al tavolo.
Nella confusione Katia mi dice: vado i bagni.
Io ,distrattamente : si, va bene.
Guardo d’istinto verso Davide; sta dicendo qualcosa alla compagna.
Il dubbio.
Lascio il tempo a Katia di arrivare alle scale, che scendendo portano ai bagni, e poi mi alzo. Non è più a vista.
Mi accingo a seguirla. Mi trovo a fianco di Davide che si stava muovendo anche lui per andare’dove?
Gli dico: dove vai? Io in bagno . Questo bere mi stimola la pisciata.
Lui: vale anche per me, ci stavo andando anch’ io.
Affiancati scendiamo le scale che portano ai bagni. Son quasi certo di intravedere la figura di mia moglie, che dalla porta socchiusa del bagno delle donne sta ‘curando’ chi arriva ai bagni. E’ un attimo. Ci vede e si ritrae.
Davide ed io entriamo nel bagno degli uomini. Faccio tutto con calma e aspetto che lui termini le sue faccende. Poi gli dico: vai pure. Ho movimenti di pancia.
Lui va.
Aspetto che sparisca alla vista ed esco anch’io dal bagno appoggiandomi all’entrata del bagno delle donne. Dall’uscio ,senza entrare, dico : Katia.. sei lì? Tutto bene?
Un attimo di silenzio ,poi la risposta: si ,tutto bene. Che hai? Cosa mi può succedere. La voce è seccata.
Io ,serafico: nulla , è che già che ero sceso ai bagni mi è venuto da chiedere di te .
Faccio finta di ‘occuparmi’ di me. Attendo che lei esca dai bagni e mi accodo.
Lei è silenziosa. Dico io qualche stupidata..
Torniamo al tavolo. Davide è in piedi con il viso rivolto a noi che stiamo arrivando.
Lo sguardo imbarazzato che si scambiano dice tutto .
Il suo sguardo: avrei voluto, ma tuo marito’..cazzo sto stronzo’
Lei: che rabbia’.
Io ridevo dentro e mi dicevo: ci potranno provare di nuovo, se vogliono, per ..,ma ciò non accadrà mai quando sarò presente. Che Katia si metta il cuore in pace, le autoreggenti è meglio se le lascia nel cassetto, anzi che le butti via.
Alla fine si torna casa . In auto mia moglie è insofferente. Non è tranquilla. Dice che è stata una cena noiosa.
Che peccato.
Il giorno dopo, alla prima opportunità, controllai il cassetto calze di Katia. Anche il secondo sacchetto, ora ,conteneva un bel paio di autoreggenti.
Per concludere: come avevo anticipato Davide è un grande stronzo. Non gli bastava aver colto l’opportunità imprevista, ma voleva continuare il rapporto con mia moglie.
Mi sa tanto che andrò a trovare, in sua assenza, la giovine compagna ed aiutandomi con lo stesso composto dato a mia moglie gli renderò la pariglia.
Mia moglie?
Potete pensarla come volete , ma ad una certa età e per i rapporti troppo consolidati(ripetitivi) un bel cazzo attrae sempre.
Passano i giorni e come da me previsto non vi sono ulteriori contatti tra lui e Katia.
Ma, come si dice, per non sapere ne leggere ne scrivere, mi sono cautelato. Ho aggiunto tre telecamere :una in cucina ed una per le restanti camere da letto. Non si sa mai.
Dal mio ufficio, che è non lontano da casa, posso tenere l’appartamento sotto controllo. Un investimento ben fatto per più fini.
Una mattina, era molto presto, mia moglie mi dice di non sentirsi bene e che non sarebbe venuta al lavoro. Andavamo insieme facendo in parte lo stesso tragitto. Ciò mi ha ‘colpito’. In tanti anni le volte che mia moglie si è assentata per malattia dal lavoro si contano sulle dita di una mano ed era in visibili disastrose condizioni . Questa volta ciò non appare, ma io non sono un medico.
Andai perplesso in ufficio e mi collegai immediatamente alle telecamere.
Mia moglie ‘gironzolava’ per casa e non pareva avesse problemi di salute. Era ,con sorpresa, curata e vestita come al solito. Gonna ,scarpe. Aveva di diverso ,rispetto la mise lavorativa, l’acconciatura dei capelli che adesso erano sciolti e non portava il classico chignon.
Squillò il telefono. Non potei sentire il chiamante, ma udii mia moglie dire: puoi venire subito.
Non sapevo, ma’
Attesi pazientemente e dopo una mezzora un trillo alla porta e poi la persona che entrò confermò il mio pensiero . Era lui, lo stronzo, Davide.
Con il suo bel sorriso stampato su quella faccia di merda le disse: eccomi sono a tua disposizione.
L’aveva cercato lei?
Sei sempre bellissima. Fatti guardare.
Lei inorgoglita gli sorrise, e quando lui le disse: fammi vedere come ti sei preparata?
Con assoluta padronanza sollevò la gonna sul davanti. Mostrò delle belle autoreggenti, quelle nel cassetto, e le mutandine bianche di seta ricamate.
Lui disse :sei incantevole, ma non avevamo detto niente mutandine?
E lei :ma non abbiamo fretta. Mio marito sino a stasera non rientra.
Ah pensai. Pensate di essere furbi. Telefonai immediatamente a casa.
La voce di mia moglie era normale, ma il viso che vedevo non era altrettanto ‘normale’.
Le dissi: ho lasciato dei documenti a casa ,tra mezzora sarò lì. Devo portarti qualcosa dalla farmacia?
La presi in ‘contropiede’. Non ebbe la prontezza di inventarsi qualcosa per procrastinare il mio ritorno. Disse : no, nulla. Mi sento meglio.
Io: arrivo. Bacio.
Impiegai circa quaranta minuti a giungere a casa. Chiaramente mia moglie era sola ed aera seduta sul divano.
Chiesi: tutto bene?
Lei: si. Ho solo un po’ di mal di testa e mi sento nervosa. Passerà.
Andai a prendere i ‘millantati’ documenti e dopo averla salutata tornai in ufficio.
Immediatamente vidi la registrazione di quanto avvenuto nei quaranta minuti del mio tragitto a casa.
Guardai a partire dal termine della mia telefonata..
Mia moglie disse a Davide : era mio marito. Ha lasciato dei documenti a casa e torna a prenderli.
Davide, stupito, chiese : arriva tuo marito? E al si di Katia. Quanto tempo abbiamo?
Trenta, quaranta minuti disse mia moglie, meglio lasciar perdere.
Lo stupore di Davide era visivamente diventato incazzatura.
No, non mi va bene. Ho lasciato appuntamenti importanti ed ho impiegato un ‘ora per arrivare. E poi per niente?
Si avvicinò a lei. La strinse a sé ,mettendole al solito le mani sul culo, e la baciò. Le lingue furono subito in movimento ed i due bacini si strofinavano.
Lui: senti è già pronto. Non hai voglia?
Lei: si, tanta.
E allora facciamolo. Quanto tempo abbiamo?
Al massimo mezzora. Lui guardò l’orologio e disse: per le dieci devo essere fuori di qui.
Facciamo come non abbiamo potuto fare al ristorante.
Si staccano.
Mia moglie sorrise e con un movimento aggraziato si tolse le mutandine e facendogliele vedere, gliele tirò.
Davide le prese al volo e le portò al viso aspirando. Disse: che buon profumo di figa.
Si apre la patta e le dice: vieni qui.
Lei si avvicina. Ha capito il suo volere di maschio. Si piega e gli fa uscire dall’apertura della patta l’uccello. E’ come lo ricardavo ,lungo e nodoso con una grossa cappella.
Presa da raptus mia moglie lo prende in bocca e senza indugi fagocita il glande tra le sue belle labbra. Dopo qualche secondo Davide le dice: mettiamoci comodi . Lei si alza scambiano una bella slinguata e stretti si recano al, ormai famoso, divano.
Lui si siede e la trascina con sé e poi la fa scivolare con il viso tra le ginocchia per continuare il pompino interrotto. Katia non ha più remore, terminato l’approccio passa alle manieri forti. Lo prende dalla cima e pian piano scende prendendolo tutto.
Lo fa alcune volte poi lo lascia e guarda in viso Davide.
Davide è al settimo cielo e le dice continua.
Lei ripete l’operazione più volte.
Sarà l’eccitazione, la capacità di Katia, la paura del tempo che corre o altro che improvvisamente Davide raggiunge l’orgasmo in bocca a mia moglie. Katia ingoia tutto e poi molla l’uccello, ormai quasi floscio, e lo guarda perplessa. E’ un messaggio chiaro. Sei venuto ed io?
Davide comprende e dice: adesso scopiamo.
Si. Voglio godere anch’io.
Forse lui non tiene conto che adesso non c’è ne Viagra , ne cantaride. Effettivamente non poteva sapere non sapendo, ma era stato l’effetto del Viagra su lui e della cantaride su mia moglie a permettere molto di quello che era successo.
E il tempo correva.
Conscia del trascorrere del tempo e rendendosi conto che l’uccello di lui non era pronto per la penetrazione lo riprese in bocca.
Si aiutò anche con una mano per rimetterlo in tiro. Ci volle il giusto tempo, ma ci riuscì.
Adesso l’uccello era dritto che aspettava. Mia moglie sedendosi su Davide si alzò la gonna. Prese l’uccello dandogli la giusta angolazione e si calò su esso. Con soddisfazione l’aveva preso in figa.
Davide le disse: hai la figa che brucia. Porca. Sto sguazzando in te. Mia moglie lo cavalcò per un po’ sino a quando lui la fermò . Uscì l’uccello dalla passera e le disse: adesso in culo troia.
Memore della volta precedente e non pensando che’.lo puntò allo sfintere e si calò. Senza ostacoli l’uccello era dentro il culo.
Davide spingeva e lei saliva e scendeva. Lui era in estasi mentre lei partecipava in attesa di riprenderlo in figa.
Non so se volontariamente o meno all’ennesima spinta venne nel suo intestino.
Mia moglie se ne accorse poiché lui non spingeva più ed il su corpo si era rilassato, inoltre quando lei si era risollevata, il suo uccello, rimpicciolito e non più rigido, come un lumacone scivolò fuori dal culo.
Ci fu l’empasse.
Lui soddisfatto e rilassato. Lei eccitata e nervosa.
Gli disse: ma sei venuto?
Si.
Ed io?
M spiace, ero eccitato e tu sei troppo brava.
Non hai pensato a me?
Su, non farla dura, capita. Sarà per un’altra volta.
A quelle parole mia moglie da nervosa divenne ‘incazzosa’.
Si sollevò da lui ed era in piedi quando gli disse: stronzo, sei solo uno stronzo.
Era incazzata nera.
Sei un egoista. Pensavo fossi diverso , almeno a letto.
Vaffanculo ‘. .La classe di mia moglie era crollata (non l’avevo mai sentita esprimersi in quel modo). Non farti più vedere.
Davide si era messo l’uccello a posto e ,richiusa la patta, cercò di approssimarsi a lei che lo scacciò irata
Non mi toccare. Vattene. Non voglio più vederti
Lui guarda l’orologio. La mezzora è quasi trascorsa. Si reca velocemente all’uscita. Apre la porta, esce e non si gira neanche a salutarla . La richiude. Sparito.
L’ha persa.
Con mia grande soddisfazione, finalmente, è finita.
Mia moglie si tocca in mezzo le gambe, dietro. Sente lo sperma di lui e ciò la fa incazzare ancora.
Dice ad alta voce: mai più con quello stronzo, e va verso il bagno per lavarsi.
Il mio pensiero: e con altri?

Da un episodio postatomi da un lettore che spero di aver ben riportato.

Dopo aver letto tanti racconti su cuckold e tradimenti voglio raccontare la mia.
Ho cinquantotto anni e sono sposato, da oltre venticinque anni, con una piacevole signora di cinquanta anni . Abbiamo due figli maggiorenni che per studio sono ‘ in giro per il mondo’. Si evince che siamo una coppia abbastanza fortunata, con un discreto reddito, e speriamo continui così.
Mia moglie Katia ed io siamo insieme da circa trenta anni. Non sono stato il suo primo fidanzato ed essendo avvenente aveva avuto ,prima di me, due o tre fidanzati. Non mi stupirei se scoprissi che oltre ai fidanzati, più o meno ‘ufficiali’, avesse avuto qualche altro filarino.
I nostri rapporti ,per quanto posso capire, questi tempi sono pieni di sorprese, sono ottimi. Condividiamo pensieri, speranze e sogni. Compatibilmente ai problemi e ai guai che accompagnano coloro che diventano anziani :i figli ed il loro futuro, i genitori che invecchiano o che ti ‘lasciano’ , i nuovi acciacchi’. e basta così altrimenti mi metto a piangere; viviamo discretamente.
Katia ,da quando siamo insieme, non ha mai preso la pillola e le due gravidanze avute sono state volute. Oggi è prossima, o è già, alla menopausa e le nostre ‘occasioni d’incontro’ sono così limitate che basta un poco di attenzione. Senza dimenticare che l’età ,di per sé, diminuisce la probabilità di avere figli.
Amo mia moglie e sto bene con lei e mi sento riamato .Ed allora?
Noi uomini siamo a volte strani ed io non sono diverso da tanti altri.
Mia moglie ha la fortuna di avere un fisico invidiabile. Va in palestra due volte alla settimana, per qualche ora, ed ha il fisico di una trentenne. Non posso pubblicare foto, ma in due pezzi è oggetto ancor oggi di molti sguardi. La cosa non mi dà fastidio, anzi mi inorgoglisce.
Io al contrario faccio sport sei giorni su sette, ma i risultati non sono come vorrei.
Il sesso tra noi?
La classica coppia sposata.
Da fidanzati con elevata frequenza, da sposati e poi presto genitori ‘nelle feste comandate’. Non ridete per favore. I miei amici dicono che succede lo stesso a loro. Anche io ho avuto qualche piacere con il gentil sesso in gioventù e non ho nulla di cui lamentarmi. Con Katia non ho mai avuto particolari pretese e lei ha sempre soddisfatto i miei desideri ed io spero i suoi.
A distanza di tempo , posso solo evidenziare due aspetti che, comunque, non mi hanno mai creato problemi.
Il primo è che il sesso tra noi, ancor oggi, è sempre stato attivato da me. La prima mossa l’ho sempre dovuta fare io. Ma tant’è.
Il secondo è che non sono mai riuscito a far ,con lei, sesso anale. Anche questo non mi ha dato vuoti. Considero il sesso anale una piacevolezza psicologica ed avendolo provato con più ‘amiche’ non avevo nessun bisogno particolare da soddisfare con lei.
Lei , come vi dicevo, al di là di tante altre doti : gentilezza, intelligenza, disponibilità ‘.ha la dote fisica.
Ha il classico fisico mediterraneo.
Un metro e sessantotto, terza di seno, vita stretta ,belle gambe, ed il resto ad anfora ( i miei amici, ed anche altri, la definivano il più bel culo del circondario).Non è anoressica. In sintesi un bel vedere. Dimenticavo molto e sempre femminile. E’ un piacere vedere la sua eleganza.
Lavora ed è impegnatissima dalla sua attività. I suoi orari lavorativi sono intensi. Non torna a casa mai prima delle 20.00 e Il tempo che può dedicare a se stessa durante il giorno è minimo, direi nullo.
Amo mia moglie e sto bene con lei e mi sento riamato .Ed allora? Qual è il problema?
Noi uomini siamo a volte strani ed io non sono diverso da tanti altri.
Con l’età che avanza emergono nuovi desideri ed un mio inespresso desiderio era vedere mia moglie fare sesso con un altro. E’ un desiderio degli ultimi anni. Non chiedetemi perché? Non lo so. Forse sono state le tante letture erotiche sul tema.
Non ho mai avuto il coraggio di dirglielo( e mai l’avrò). Se la conosco, rischierebbe di ‘saltare’ il matrimonio.
Ma pensaci e ripensaci mi sarebbe tanto piaciuto’.ed ho trovato.
Dovevo creare l’occasione. Dopo tanto pensare ho pianificato il tutto.
Sarebbe stato un mio conoscente a far sesso con lei. Lo avrebbero fatto ed io, ed in parte loro, sarei risultato estraneo all’atto.
In realtà sarei stato io il gestore occulto della vicenda.
Doveva crearsi l’occasione d’incontro e la persona prescelta doveva trovarsi in alcune ‘condizioni’:
-lei doveva già conoscerlo e doveva esserci un motivo per incontrarlo ( per favorire l’incontro)
-non doveva esserci un buon rapporto tra loro (per non favorire un eventuale proseguo).
-doveva essere una persona non giovane e piena di impegni (lavoro, famiglia..) per non favorire il seguito
-lui doveva avere alcune doti fisiche, sia di fisico che di pene. (se si fa, che si faccia bene)
Ho trovato la persona.
Un amico per così dire. Ci conosciamo da ragazzini. Siamo stati sempre nella stessa compagnia. Lui era, ed, è una persona di grande intelligenza. Fa il medico, ma è sempre stato ritenuto, da tanti, uno stronzo.
Pur avendo intelligenza, soldi di famiglia, fisico ed un bell’uccello (giocavamo a pallone insieme ed in doccia potevo vedere che aveva a riposo un bel ‘pacco’) con le ragazze non ci sapeva fare.
Abbiamo fatto anche delle vacanze insieme a Rimini e dintorni e lui era l’unico che faticava a cuccare.
Penso sia una questione di pelle, di feeling. Le amiche mi dicevano: non mi piace è’..
Abbiamo la stessa età e da quel che so le sue compagnie femminili sono spesso ‘arrivate ‘ dagli amici.
Mi spiego. Non riuscendo a creare rapporti con nuove ragazze si insinuava nei rapporti delle ragazze degli amici. Sfruttando la ‘sua posizione’ ,dove i rapporti non erano saldi, si proponeva come alternativa ‘.ed alcune ci sono cascate.
Poi questi rapporti duravano poco, poiché passata la fase dell’abbaglio il resto tornava a galla ed il rapporto finiva.
Comunque con il suo intervento aveva contribuito più volte a far interrompere definitivamente il rapporto tra un amico e la sua ragazza(c’è a dire il rapporto era già in difficoltà; ma se non ci fosse stato lui a’?).
Insomma tante potenzialità e poche donne. Oggi ha una storia con una giovane ragazza ..a voi le considerazioni.
Nel passato aveva ‘ provato’ con una precedente mia ragazza e poi anche con mia moglie ,ma aveva ricevuto due bei due di picche.
Ambedue mi avevano raccontato delle sue ambigue avances e di come lo avessero, con intelligenza, rifiutato.
Solo quelle con poco’. ci cadevano.
Noi amici ( la compagnia in origine era composta solo da maschi) lo sapevamo, ma lasciavamo correre. Per noi era uno sfigato.
Dal punto di vista professionale era capace e molto stimato. Era molto impegnato dal lavoro e difficilmente riusciva a staccarsi da esso . Alle cene con gli amici si presentava episodicamente ( in media una volta l’anno) adducendo come motivazione per le assenze la partecipazione ad eventi o congressi in cui era spesso relatore.
Inventai una scusa per lui e mia moglie per invitarlo a cena.
Noi abitiamo a Roma ,in centro. E’ un appartamento con la camera da letto e due camerette per i ragazzi, un piccolo studio per me, un grande soggiorno ,una confortevole cucina e bagni.
Dissi a mia moglie che avevo bisogno di un parere medico da Davide per una particolare attività di cui lui era un esperto ( era vero);per cui fissammo la sera della cena.
Eravamo solo noi tre, i nostri figli erano all’estero.
Mi ero ben preparato.
Avevo messo in soggiorno, a fronte del divano ed a fianco, due occulte telecamere ad alta risoluzione che erano collegate :una al mio computer ed una al mio Iphone. Costo telecamere speciali: 300 euro più Iva. Il resto lo possedevo.
Arrivò, impeccabile, come di solito. Lo stronzo aveva portato un bel mazzo di fiori per mia moglie e le fece, in mia presenza, galanti complimenti.
Mia moglie era inappuntabile ed elegante. Ciò fa parte dei suoi cromosomi. Che partecipi ad un incontro di lavoro o tra amici le è indifferente. Cura sempre il proprio abbigliamento ed aspetto. Anche quella sera : gonna , camicetta, scarpe con tacco .
I capelli li aveva raccolti e la facevano molto ‘signora di società’. Affabile ,gentile, ma inarrivabile.
Io sapevo ,lui no’.e sarebbe stato contento.
Chiacchierammo sin quando la cena fu pronta ed andammo a tavola. Avevo stappato due datate bottiglie di ‘Brunello di Montalcino’, un bel rosso che avevo messo a decantare e che ben si accompagnava alle portate.
E’ un vino dalla gradazione elevata che , se non abituati, abbatte e confonde.
Io avrei fatto finta di berne in eccedenza, ma avrei curato che il bicchiere di Davide e Katia fosse sempre pieno .
Non era questo l’unico elemento. Non sarebbe stato sufficiente.
Nel bicchiere di Davide , non appena la sua attenzione si fu allentata, feci cadere ben due pastiglie di Viagra già triturate. Entro breve avrebbero fatto il loro effetto. E per mia moglie? Un derivato della cantaride . Non vi racconto’: Come? Quali conseguenze? Chi?…Cercate voi.
Quello che interessa è l’effetto avuto.
A fine cena proposi di trasferirci in soggiorno che saremmo stati più comodi e lo dissi dando l’impressione di essere più cotto che sveglio.
Dissi anche: sto vino mi ha dato una botta in testa.
Davide doveva già essere in erezione o comunque sentire qualcosa di anomalo . Mia moglie era già in evidente confusione.
Dissi: vediamo un film, ed accesi il grande schermo TV; è un sessanta pollici.
Avevo già programmato il video utilizzando il collegamento usb. Sarebbe apparsa come prima immagine il video di due che scopavano alla grande. Speravo che Davide’
Così fu.
All’apparire del filmato porno, dissi: scusate, è un refuso . Adesso cambio. Feci il gesto di cambiare il canale, ma dissi: cazzo il telecomando non funziona . E’ bloccato.
In quei pochi secondi intervenne Davide che disse: no ,non cambiare. E’ bello. Se non dà fastidio a Katia guardiamo un po’.
Mia moglie, un po’ cotta ed un po’ curiosa non disse nulla.
Mai abbiamo visto insieme video porno. Io si ne ho visti, troppi. Sono sicuro che lei non ne ha mai visto.
In un curioso, eccitato, silenzio, seguimmo il film. I soggetti coinvolti era belli e bravi, ed il video era ben girato. Attesi alcuni minuti, facendo cadere più volte la testa.
Infine dissi: non ce la faccio più. Vado a letto prima di addormentarmi sul divano.
Non mi rispose nessuno. Mi alzai ed andai in camera nostra che, prudentemente, chiusi a chiave, poi attivai il contatto sia con il pc che con l’Iphone. Due diverse angolazioni, due immagini perfette. Sembravano riprese fatte in pieno giorno e di essere lì presente.
Davide era seduto al centro del lungo divano, è un sei posti, di fronte allo schermo TV e mia moglie era al suo fianco.
La mano di Davide era ,forse inconsciamente, poggiata sul suo pacco che adesso, complice il Viagra, era sicuramente in piena erezione.
Mia moglie aveva lo sguardo catturato dalle immagini. In quel momento la donna stava facendo un suntuoso pompino. Era un cazzo di dimensioni ragguardevoli.
Davide stava soffrendo e ciò non mi stupì .
Slacciò la cintura, calò la zip e fece uscire l’uccello . Era dritto e come ricordavo lungo. Ad occhio e croce intorno ai venti centimetri.
Disse, rivolto a Katia: scusa non so cosa mi prende, ma non resisto.
Lo impugnò e cominciò a segarsi. Era una lenta sega.
Katia guardò, più incuriosita dal gesto che da altro, ma poi riprese la visione del film.
Il Viagra dà come effetto l’erezione, ma favorendo il flusso sanguineo rende più difficile l’eiaculazione.
Avevo l’occasione di vedere l’uccello di Davide in erezione. La realtà rispettava la mia ipotesi.
Un vero tronchetto. Grosso di diametro, lungo, nodoso e ,questa era per me una novità, ricoperto di vene violacee che gli conferivano un aspetto minaccioso.
Dopo alcuni minuti Davide si stava ancora segando , ma senza effetto. E qui successe quello che aspettavo.
Guardò mia moglie, che era presa dal film, le prese una mano e la portò sul suo cazzo. Glielo fece impugnare. Quando lei ,finalmente , si rese conto, provò a staccare la mano. Ma lui gliela tenne nella posizione dicendole: per favore non ce la faccio più. Aiutami.
Il cervello di mia moglie doveva essere in tilt ed era catturata dal film. La sua mano rimase sul cazzo del Davide sostituendo la mano di lui nel moto segaiolo. Serviva tutta l’ampiezza della sua mano per cingerlo.
Nel suo primo movimento segaiolo tirò giù la pelle e scoprì il grosso congestionato glande
Davide si appoggiò soddisfatto alla spalliera del divano. Guardava la mano di mia moglie andare su e giù sul suo cazzo e seguiva il film.
Cominciava a godersi la realizzazione di un suo sogno . Ed anch’io ero soddisfatto.
La ‘cura’ non faceva effetto . La sega di mia moglie continuava ,ma lui non raggiungeva l’orgasmo.
Davide guardò mia moglie vedendola assorta nel suo vedere. Sembrava assente ; era dentro il film.
Il vino e la cantaride facevano il loro effetto.
Davide sfidò la sorte. Tutto o niente.
Avrei fatto come lui.
Mentre lei gli menava il cazzo , le mise un braccio intorno alle spalle avvicinandola a lui sino ad essere a contatto.
Mia moglie? Niente.
Poi cominciò a carezzarle il fianco avvicinandosi sempre più al seno. Non trovando resistenze, la mano arrivò a fianco del seno facendo un leggero appoggio. Glielo carezzava lateralmente, ma la posizione era scomoda e ritirò il braccio. Riprese il movimento dal davanti, da sotto il braccio di mia moglie. Iniziò dal seno a lui più vicino, e poi ,in assenza di proteste di mia moglie, passò all’altro.
Mia moglie sempre assente.
Davide osò. La mano scese verso il grembo massaggiando, da sopra la gonna, il pube. L’ unica reazione di mia moglie fu un leggero allargamento delle sue gambe.
La gonna era adesso tirata ai lati per l’allargamento’ delle gambe.
Lui comprese che poteva rischiare e la sua mano abbandonò il grembo per scendere, infilarsi sotto l’orlo della gonna e risalire verso la passera. Tutto sempre con molta attenzione a cogliere gli eventuali movimenti di Katia.
Aveva raggiunto la passera.
Ciò era evidente, sia per il rigonfio che vedevo sotto la gonna di mia moglie, che per il grosso respiro che essa stessa fece. Era riuscito ad infilarsi nelle sue mutandine.
Adesso lei teneva il cazzo di lui in mano. Era ferma, non lo segava più, ma lo teneva stretto. Lui le stava facendo un bel servizio alla passera.
Lui era cosciente ed ipereccitato. Lei ansimava, ma quanto era cosciente?
Quando la situazione si consolidò( mia moglie accettava senza remore le dita di lui in lei) Davide le sottrasse il cazzo dalla mano e senza interrompere il suo ditalino la fece distendere sul divano.
Mia moglie, distesa, con la testa rivolta allo schermo, continuava a guardare il film.
Adesso Davide era seduto di fianco alle gambe di lei.
Si era reso conto che mia moglie fosse come una bambola di pezza che avrebbe potuto usare come meglio credeva.
Era nella posizione adatta per fare qualunque cosa volesse. Decise di sollevarle la gonna.
Apparvero le mutandine, bianche, coperte dai trasparenti collant.
Ero compiaciuto di quanto vedevo.
Il corpo di Katia a disposizione di un altro uomo ed io unico spettatore.
Notai come non fosse nei loro cervelli la possibilità che sarei potuto tornare in soggiorno.
Far scendere insieme mutandine e collant e farle pendere da un piede fu un attimo.
Davide fu lesto e bravo.
Adesso mia moglie era nuda dalla cintola in giù .Le gambe leggermente aperte e la mano di Davide che continuava a giocare con la passera.
Guardava le belle divaricate gambe, i biondi pel del pube e le labbra della passera a cui tante volte avevo dedicato attenzione.
Ero eccitato. Mi sembrava di sentire il mio uccello prigioniero di quelle labbra e di ascoltare le parole di piacere e di incitamento di mia moglie.
Era solo immaginazione, ma il mio cazzo era in tiro.
Davide si mise tra le sue gambe, tolse la mano da figa e vi immerse il viso . Con lingua e dito si dedico alla figa di mia moglie che cominciò a gemere e dichiarare il suo godere.
Per me, mia moglie, non si rendeva conto di chi la stesse portando al piacere.
Le gambe di Katia si allargarono ancor più e le sue mani si appoggiarono sulla testa di lui come a spingere il suo viso ancor più dentro la figa.
Davide colse la voglia di mia moglie e per lunghi istanti si dedicò alla figa. Poi con sicuro disappunto di lei si rialzò.
Infilò le mani nell’apertura della camicia e le fece scorrere fino a raggiungere le tette e premette i palmi sui capezzoli.
Katia, con voce flebile, cosa fai? Allora lui tolse le mani da sotto e le sbottonò la camicetta. Apparve il reggiseno .
Le tette erano raccolte e nascoste.
Prima si limitò a farle uscire dalle coppe è provò a stringerle. Si trovò impedito dai sostegni ed allora infilò le mani sotto la schiena riuscendo a sganciare i gancetti di chiusura del reggiseno. Tirò da un lato ed il reggiseno scivolò lateralmente a fianco di Katia. Le mammelle erano a vista. Bellissime.
Erano tonde , i capezzoli larghi e scuri. Prese tra le dita i capezzoli e li carezzò. Non appena diventarono turgidi iniziò a tirarli, io avrei avuto paura a farlo con l’idea di darle dolore. Ma lui li strizzava e tirava provocando a mia moglie strane sensazioni. La guardava in viso come a cercare la sua approvazione .Poi prese contemporaneamente i seni tra le mani incastrando i capezzoli tra le dita e tirò verso il basso. Tirava e strizzava. La stava mungendo. Ero sorpreso. A mia moglie quel trattamento da vacca da latte stava piacendo moltissimo.
Mungeva, tirava forte, massacrando tette e capezzoli.
Sembrava aspettasse che uscisse il latte. Col dito accarezzò la corona attorno ad un capezzolo e poi lo prese tra le labbra e succhiò. Prima delicatamente e poi con ingordigia, come un lattante affamato . Sollevò il capo per dirle: voglio il tuo latte e succhiò . Succhiava così forte da farle allungare la tetta. Avrebbe forse voluto gustare il sapore del latte che sarebbe sgorgato. Mia moglie gli carezzava il capo come fosse un bambino.
Esaudito il suo primario desiderio ritornò ad occuparsi della figa. Mia moglie accolse con un gemito di piacere la ritrovata attenzione. Aiutava Davide spingendo il pube contro la sua bocca.
Dal basso risalì a succhiarle le mammelle ,gliele baciò ,le strinse e tirò nuovamente. Fece quello che voleva ,chi poteva fermarlo?
Tornò alla figa. Mia moglie si agitava sotto il suo incidere.
Davide percepiva sicuramenti questi movimenti di partecipazione e per alcuni minuti restò in quella posizione. Le diede piacere. Sentì i movimenti sempre più scomposti di lei. Si sollevò. Il suo cazzo apparve ben rigido.
Davide si ‘gustava’ ogni fase di quell’insperato incontro. Dedicò del tempo a godersi mentalmente la figa di mia moglie.
Le allargò le gambe per favorire la visuale. Carezzò il pelo pubico .Toccò la figa con le dita. Era certamente bagnata. Separò le labbra facendo ‘uscire’ l’intimo rosa. Portò allo scoperto la clitoride pregustando il seguito. Soddisfatto il piacere visivo si poggiò su lei.
Mia moglie, con le gambe divaricate ,era nella giusta posizione.
Davide posizionò il cazzo e con un movimento scivolò in lei. Un gemito di mia moglie accompagnò la penetrazione.
Il tronco di Davide era in lei. Dentro lei. Stava godendo della sua femminilità.
Un altro uomo si stava scopando, con la mia occulta presenza, mia moglie.
Avevo esaudito il mio sogno erotico.
Davide la chiavò da esperto.
Il suo cazzo all’inizio si fece spazio e poi si mosse sempre più agevolmente provocandole spasmi. Arrivava in fondo e poi risaliva, sino quasi ad uscirne, per poi rientrare. La stava scopando alla grande. Davide volle ingrandire la gioia della sua insperata conquista.
Era ancora vestito. Solo l’uccello gli spuntava dai pantaloni.
Si stese completamente su lei facendole mettere le gambe intorno ai suoi fianchi e mise il viso di lei a contatto del suo.
Dopo una prima fioca resistenza di lei il viso di Davide aderì a quello di mia moglie.
La sua lingua uscì come un’anguilla ed entrò nella bocca di lei. Ora limonavano mentre Davide continuava e spingere ed a ritrarre il cazzo . Lei partecipava andandogli incontro .
Vedevo il culo di lei spingere verso l’alto, mentre quello di lui spingeva all’opposto. A quei ritmi l’amplesso non poteva durare molto.
Infatti bastò poco che lei disse: vengo, si vengo, sto venendo ; e anche lui si lasciò andare. Spinse. Spinse a dividerla. Spinse come a voler uscir dall’altra parte. Gliela stava devastando . Le stava dando un ricordo indelebile(se avesse potuto ricordare).
Disse : prendi troia; è tanto che aspetto questo momento. Non me la volevi dare, vero? Prendilo tutto . Questo cazzo lo devi ricordare per sempre. E sborrò.
Sborrò a lungo. Più contrazioni del suo culo accompagnarono la sborrata. Quando riportò, temporaneamente, il cazzo fuori dalla figa vidi come fosse avvolto nella sua sborra.
Si distese ancora su lei, dentro lei . Cazzo in figa e lingue a contatto prolungarono gli ultimi momenti del loro piacere.
(Come anticipato, si confermò che fosse uno stronzo: venne in lei senza preoccuparsi di chiederle se fosse’ protetta o meno’).
Poi si staccò mettendosi a sedere all’altezza del viso di Katia. Il suo cazzo era davanti agli occhi di lei. Si vede che Davide trovava eccitante mostrarle il cazzo ‘intriso’ del suo sperma e degli umori di lei. Glielo mise vicino e le disse: lecca.
La lingua di mia moglie lo nettò.
Sorpresa, il suo cazzo era ancora dritto.
( E’ questo un effetto collaterale dell’abuso del Viagra. Anche se sborri ti rimane dritto, e non sempre è piacevole).
Katia è persa nel piacere provato. E’ distesa. La gonna è attorcigliata ai fianchi. La passera appare leggermente aperta. E’ piacevolmente accaldata .
Incredibile, lo chignon è ancora intatto.
Gli occhi sono ancor chiusi. Vive ancora nel piacere dell’orgasmo avuto. Respira lentamente e profondamente.
‘ cosciente o incosciente?
Davide capisce che può approfittare ancora della situazione e soddisfare tanti suoi desideri.
La mette prona ,in posizione rilassata . Le lubrifica il buchetto con lingua e dita e poi appoggia la punta dell’uccello e spinge. La incula cercando di procurarle poco dolore. Non appena si è assestato incrementa il ritmo.
Le fa il culo. Qui mia moglie si riprende(il dolore?) e dice :basta. Togliti. Ma lui la minaccia: ti tengo qui con il cazzo nel culo e chiamo tuo marito. Poi vediamo .
La incula. La tratta da puttana.
Ruota il culo. Fammi vedere come lo muovi bene. Brava, così. Glielo accarezza a palma aperta e poi due veloci secchi schiaffi.
Ferma le dice.
Non far rumore. Non fiatare.
Il tuo culo è perfetto. E’ tondo. Peccato che tu abbia aspettato così tanto a darmelo.
Non fosse stato che fossi io l’artefice di tutto e che in quel momento avevo il cazzo in mano, pronto ad eruttare, sarei andato di là a spaccargli la faccia. Non bastava la fortuna che aveva avuto per scopare ed inculare mia moglie ? Alcune persone sono proprio da ‘sopprimere’.
Davide continuava nei suoi sproloqui: peccato tu non veda come entra bene. Ti sto facendo un tunnel eterno. Adesso è largo come il mio cazzo. Prima di sborrare voglio aprirlo ancora un po’. Voglio spannarlo.
Ed a conferma portava l’uccello quasi fuori ,lasciando dentro solo la cappella. Faceva poi dei movimenti circolari facendo ruotare il bacino, come quando si fa il buco per l’ombrellone nella sappia e poi dava violenti colpi in avanti come ad affondare di più.
Le chiese: è la prima volta che lo prendi in culo?
Lei: si
E lui: bello; è bello avere il culo vergine da sfondare.
Quando il cazzo uscì per l’ennesima volta, lo zoom, mi fece vedere tracce di gocce di sangue sul suo uccello. La stava davvero sfondando.
Adesso potrai darlo a quello sfigato di tuo marito.
Sai ricordo bene il suo cazzo, di quando eravamo in doccia. Rispetto al mio, il suo è un cazzettino . Sarà contento. Tu meno. Voglio aprirti il culo, che lui ci balli dentro. Avrai meno piacere, ma vedila in positivo: non sentirai dolore.
E mentre la umiliava continuava a spingere il cazzo dentro il suo culo, il più possibile, provocandole un dolore non udibile poiché lui le teneva la mano alla bocca per non farla gridare.
Quando si stancò, il Viagra continuò a produrre il suo effetto, le disse: adesso fai tu.
Si sollevò e si spogliò velocemente.
Nudo, con il cazzo dritto, si sedette sul bordo del divano. Con una mano la fece alzare. Le disse togliti la gonna , puttana. A bassa voce, ma perfettamente chiaro per lei.
Si spogliò.
Sono nudi ambedue.
Lui la guarda dal basso, la fa avvicinare, le mette a mano tra le cosce e le fa allargare le gambe. Le infila due dita in figa.
Sei ancora bagnata. Ti piace?
Lei non risponde, ma mi pare le piaccia.
Le fa indossare le scarpe per slanciarne il fisico . Poi le chiede di fare alcuni passi nel soggiorno. La induce a mostrarsi a lui come una puttana conquistata. Le dice di sciogliere i capelli. Adesso mia moglie pare ancora più bella. Ha un corpo da favola ed un viso che esprime candore.
Enfatizzando: un angelo.
Davide gode di questo, vuol far cadere l’angelo in terra.
Vuole che questa signora rinunci a tutte le sue difese per diventare una femmina vogliosa di cazzo anche per i tempi a divenire.
La fa girare, le palpa il culo e la fa piegare. Avvicina la bocca al culo ed alla figa .Lecca con piacere i due fori. Le dice: belli, sono bagnati.
La fa rigirare e si alza anche lui. Le stringe le tette, le palpa, le pesa.
Sai quante volte ho sognato quello che ti avrei fatto e quello che ti sto facendo? Sono domande che non chiedono risposta. Direi che ci sa fare.
Poi l’umiliazione. L’abbraccia. Si fa abbracciare. Il suo duro cazzo appoggiato sulla sua pancia. La costringe a limonare lingua contro lingua come lui fosse l’ innamorato.
Intanto le fa sentire il cazzo sulla pancia . Le dice vedi cosa ti sei persa in questi anni ? Ha ancora voglia di te.
Poi si stacca e la spinge con una mano verso il basso . Glielo fa prendere in bocca. Un bel pompino.
Troia, succhia le palle.
Lei pompa e con la mano glielo tiene stretto . A lui piace.
La testa rivolta verso l’alto ,gli occhi mostrano il piacere di Davide. Le sue mani le prendono le tette tirandole verso l’alto. Giocano con i capezzoli.
Le dice: di più. Giù . Prendine di più.
Lei che si limitava a succhiare il glande, o poco più ,ora era costretta a prenderne di più. A Davide non basta. Le spinge la testa in basso. Ho l’idea che Katia possa soffocare per colpa del cazzo.
Lui le toglie la mano che spingeva il capo verso il basso. Mia moglie ora è libera per succhiarlo come vuole. Ma, non tira la testa verso l’alto per liberarsi un poco della presenza in bocca. Con mia grande sorpresa rimane ferma nella posizione acquisita, poi lentamente cala il capo. Vedo il cazzo di Davide sparire con costanza interamente nella sua bocca. Adesso deve esserle arrivato in gola. E’ un pompino totale.
Davide è sorpreso quanto me. Il suo cazzo è tutto dentro la sua bocca.
Esclamò un :sei fantastica. Ho sempre pensato che non fossi una santa, ma questo è di più.
Non era una domanda, ma una constatazione e comunque mia moglie con la bocca occupata non poteva parlare. In compenso rialzò la testa fino a far intravedere la sommità del glande per poi ridiscendere. Fece il movimento alcune volte.
Davide era rimbecillito dal piacere.
Per me è una scena molto arrapante. Mi chiedo quante cose non sappia di mia moglie.
Ma Davide non vuole finire così. Sa di non avere molte cartucce ed opportunità e vuole sfruttare al meglio quel ‘momento’.
Le dice: basta troia. Mi piace, ma voglio altro.
La prende ,da sotto, le tette e le spinge verso l’alto. Le avvicina alla sua bocca aperta. Ne ciuccia una per un po’ e o poi l’altra. Le prende i capezzoli ,ma prima li tira tra due dita . Sono tirati in fuori dalla trazione . Ne succhia uno poi l’altro.
E’ ‘un’aggressione’ continua.
La fa poggiare con le mani al bordo del divano e la prende alla pecorina. Le fa divaricare bene le gambe e la chiava con tale forza da spingerla verso l’alto.
Mia moglie continua a gemere; dice :si, si, si .
Davide si appoggia su lei e la tiene per le tette. Rimane in quella posizione fermo. Vi è solo il movimento delle mani che manipolano le mammelle infine la solleva per le tette ,ma ciò non deve dargli piacere poiché la respinge verso il basso.
Le mette una mano sulla schiena facendo pressione. Il culo di Katia rimane alto e la schiena fa un avvallo. Una mano la prende per i lunghi capelli e li tira a sé. Mia moglie solleva la testa, ma la mano premendo le impedisce di alzare la schiena. Il suo corpo. E’ inarcata.
Davide spinge dentro lei ; è invasato.
Mia moglie continua a gemere.
Cerco di staccarmi da quello che vedo. Non capisco se quello che sto provando è qualcosa che mi piace troppo o al contrario mi sta dando dolore.
Guardo il divano su cui stanno scopando. Rammento i motivi per cui l’avevamo preso così lungo e largo. Volevamo qualcosa di diverso dal solito. Volevamo un divano comodo per le serate invernali dedicate alla tv che ci avrebbe permesso, all’occorrenza, con la possibilità all’occorrenza di addormentarci su di esso uno a fianco l’altro.
Non avevo mai pensato che sarebbe stato utilizzato in altro modo.
Ma quello che vedo mi fa tornare alla tormentata realtà: lui scopa mia moglie sul nostro divano.
Davide oltre ad essere sessualmente dotato è anche uno scopatore abile e le sta facendo provare piacevolissime sensazioni in diverse posizioni. E’ una macchina’.,ma non è sciocco.
Si rende conto che sta vivendo un’opportunità unica. Sta facendo sesso c on la moglie, fino a poco tempo prima ,inarrivabile dell’amico. La cosa che lo stupisce, potrebbe essere ,la sua totale partecipazione. Non si chiede il motivo di ciò, come sicuramente non si chiede della sua performance sessuale. Sa solo quello che sta vivendo.
Deve avere una mente fervida di fantasie e non solo.
Sente quanto mia moglie sia eccitata e glielo dice.
Katia sei tutto sesso. Il mio cazzo è in una fornace e tu continui a godere.
E’ vero?
Mia moglie: si, continua per favore’
Davide le dice : sei così bagnata che mi sembra ti si sia allargata la figa. Ascoltami: ti piacerebbe riprovare un’esperienza che hai fatto solo due volte nella vita?
Mi moglie ,’pur in altro mondo’: cosa?
Mi piacerebbe farti provare il fisting e continuando. Ricordi quando sono nati i tuoi figli? Ricordi il parto? Ricordi quanto dolore quando sono usciti da te? Pensaci, è stato solo dolore o’..Vuoi riprovare? Se senti troppo male ti prometto che mi fermo
Mia moglie sicuramente qualcosa aveva capito perché disse: proviamo, ma fai piano. Doveva essere veramente in calore come una vacca; la cantaride’…
La fece appoggiare seduta allo schienale del divano. Le gambe divaricate in posizione ginecologica.
Davide rimirò la sua bombata figa, occupata sino a pochi istanti prima dal suo cazzo. Era leggermente arrossata ed aperta
Disse: farò piano.
Si mise comodo. Un dito entrò in figa, poi due ed il terzo raggiunse gli altri. Fi qui fu veloce e senza ostacoli. Qui vi fu una pausa. Le dita ruotavano e stantuffavano .Stava creando spazio per le altre dita. A mia moglie piaceva il movimento
Le disse :sei bagnatissima ,vedrai ti piacerà. Quando la ritenne pronta inserì il quarto dito. Rimase fermo. Fece abituare la passera alla ingombra presenza. Si mosse prima lentamente in un solo senso e solo quando fu ben accolto fece ruotare leggermente le dita. Adesso poteva insinuare il quinto dito.
Entrò.
Mezza mano era nella figa di mia moglie. I contorni della figa erano ‘tirati’ intorno la mano. Non vi erano spazi liberi
Mi ricordai la testa del bambino che stava uscendo’
Mia moglie diceva: fa male, fa male.
Davide disse: mi fermo ?. Esco?
Mia moglie: no, aspetta. Dammi un attimo.
Irreale quanto avveniva.
Davide attese e poi spinse. La mano era dentro. Non si vedeva più. Solo il polso era visibile all’esterno.
Vidi il polso ruotare piano piano.
Le chiese: come ti senti?
Lei: piena.
Ti piace?
Si.
Ciò gli diede il via. La Il polso ruotò più velocemente e lano all’interno occupò spazi diversi.
Mia moglie diceva: si, no, no, mi piace.
Secondo me godette.
Davide levò la mano tirandola fuori con delicatezza. Per pochi attimi ,dopo l’uscita della mano, si ebbe immagine di un grande enorme buco al posto della ‘delicata’ passera.
Furono pochi attimi prima che il buco si richiudesse . La figa aveva riacquistato la normalità.
Davide era soddisfatto e felice.
Stava facendo le cose più difficili alla moglie consenziente dell’amico e non aveva ancora finito.
Dentro se ritengo pensasse che gli si stavano schiudendo nuovi orizzonti con questa puttana.
Pregustava già il futuro lo stronzo.
E glielo evidenziò .
Sei una zoccola. Poco volte ho trovato donne come te disponibili a tutto e che godono anche.
Faremo cose belle insieme.
Come ti senti?
Lei ,in pieno stato orgasmico : bene. Mi piace.
Adesso fa il dolce. L’appassionato.
La stringe a sé e le accarezza spalle e capo. Le dà tenere baci sulle labbra e sul viso. La vuole portare nella sua sfera affettiva.
Lei è presa da quel che è avvenuta e sta avvenendo. Partecipa a ruota libera come una persona che sta nuotando e che coscientemente sa che deve continuare a nuotare per non annegare.
Passano dei lunghi minuti . I suoi baci d affettuosi diventano via via prepotenti. Anche le sue mani iniziano ‘ a navigare’ sul corpo di mia moglie con brama diversa.
Le dice: ti voglio ancora. Voglio sentirti implorare il mio cazzo. Sentirti gemere di piacere sul mio uccello.
Toccalo. E’ tuo.
Non appena lei glielo prende in mano si risiede tirandola a sé.
La fa sedere su lui, ma non la penetra. Le dice: mettilo dentro. Fai tu. Vuole sia lei ad auto scoparsi.
Mia moglie non dice nulla. Ha ancora voglia.
Lo impugna bene e lo guida all’ ingresso della passera. Se lo infila ed inizia ad andare su e giù. Lui da dietro le cinge i fianchi dandole il ritmo della scopata. Poi porta le mani alla base delle tette, che oscillavano al movimento cadenzato di lei , e le tiene tra le mani godendo del loro possesso .
Le disse: bello. Adesso l’altro buco . La fece sollevare per le tette . Non fu una bella notizia per lei.
Katia si sollevò per poi riabbassarsi. Fu sempre lei a guidare il cazzo di lui nel nuovo buco.
Una smorfia di dolore sul suo viso e poi si impalò lentamente. Stette un pò ferma per abituarsi. Lui la lasciò fare. Poi dapprima lentamente e poi sollecitata da lui: su vacca, muoviti
Katia andò più velocemente su e giù.
Ora percepiva dolore solo quando il suo cazzo toccava il punto più lontano .Il condotto anale arriva, massimo, fino a 16 centimetri e a quel punto l’intestino fa una svolta che il pene, naturalmente, non può seguire. Ora gli altri centimetri del cazzo di Davide dove andavano a spingere?
La fece impalare per un po’ . Lei aveva portato una mano alla figa e si toccava la clitoride .Penso per alleviare il dolore.
Se lui se ne accorse non disse nulla.
Lo spegni candela del culo continuò finche lui le disse: alzati , piegati.
Si fermò a guardare il suo culo. Aveva il foro anale dilatato .
Le infilò tre dita e le fece ruotare dentro annuendo soddisfatto.
Poi fu come folgorato da un idea. Le disse: non muoverti, resta piegata. Si affrettò alla vicina cucina da cui tornò con una banana in mano . L’aveva sicuramente presa dal cestino della frutta. Lei non poteva vedere. Staccò il peduncolo e poi spinse la banana nel culo. Lei comprese la diversità.
Lui le disse all’orecchio: hai una banana nel culo. Si mise davanti a lei e le fece prendere il cazzo in bocca. Poi le disse: continua cosa stavi facendo avanti ( il ditalino) . Ed alla muta richiesta di lei ,disse: continua a farti il ditalino porca che ti piace. Era solo per sottometterla
Davide si sedette ancora sul divano. Le tolse la banana e la fece ancora sedere su lui per auto incularsi.
Poi disse: adesso figa e culo.
Il cazzo di Davide, alternativamente , entrava in figa ed in culo. Mia moglie, stanca e spaventata, subì.
Poi il cambiamento.
Notai un cambiamento nel movimento di mia moglie. Non scendeva più dritta faceva un movimento con il culo. Mi faceva pensare ad una trivella. Compresi voleva farlo venire per finire.
Era stanca e scoraggiata, umiliata, desiderava che tutto finisse.
Lui colse. Cosa stai facendo? Oh è bellissimo. Così mi fai venire in fretta. Allora avevo ragione: sei meglio di una puttana.
Sai come si fa a far godere un uomo. Allora avevo ragione dietro quell’aria per bene eri e sei una zoccola.
Quanto stava avvenendo mi fece pensare: anche con me non aveva
mai avuto quelle performance sessuali. Tutto era nella norma. Ma se faceva così voleva dire che con qualcuno l’aveva già fatto.
Con chi? E perché non lo aveva mai fatto con me?
Vederla muovere il bacino, come una danzatrice del ventre, sul cazzo di Davide era stupefacente.
Davide la bloccò: aspetta. Sei fantastica ma non mi freghi . Se vuoi che venga, prima devi venire tu.
La prima volta che sei venuta è stato quasi inconsciamente e non so se ne hai memoria. Ma hai squirtato come una cagna. Adesso voglio che tu venga coscientemente e per tua volontà. Solo cosi finiremo.
Altrimenti vado avanti all’infinito. Non so cosa mi sia successo. Il vino ?La voglia di te? Non so e non mi frega, ma è cosi. Se vuoi finire vieni prima tu e non pensare di fregarmi .Sono un medico . Conosco bene il corpo umano e riesco a capire se una viene davvero o per finta. Se hai problemi aiutati con la mano.
La riflessione di mia moglie durò pochi secondo. Mise al meglio le mani alla figa ed alla clitoride. Chiuse gli occhi alzando il viso verso l’alto come per concentrarsi e’ricominciò il movimento a trivella del suo culo sul cazzo di Davide.
Davide la guardava e parve soddisfatti si quanto avveniva.
Le mani sulle tette . Il viso sul collo di lei a cui dava sensuali bacini
In modo suadente diceva: brava, ti piace? Ti piace il mio cazzo. Ti mancherà lo sai? Lei ad occhi socchiusi fece come un accenno con la testa. Pensava ad un altro?
Spero associasse il cazzo che la penetrava a me.
Su ancora un po’ più giù.
Muoviti sento la tua figa stringere. Sei sempre più bagnata; ci sei quasi . Le lasciò una tetta portandole due dita alla bocca.
Succhia. Ci sei. Lo sento stai venendo sul mio cazzo. Non se furono le parole o se aveva colto esattamente il momento e se le dita in bocca furono l’atto erotico definitivo. Godette. Inarcò il corpo verso l’alto ed un silenzioso orgasmo la possedette.
La fece alzare ,inginocchiare . La sua bocca e le sue mani furono a disposizione del cazzo di Davide.
Lui se la godette così.
Disse: continua con la mano, non ti fermare. Sei una brava bocchinara. Ferma, non farmi venire così.
Rimane sempre seduto. La tira a se . Allarga le gambe, prendilo e mettilo dentro.
Lei si china. Lo prende per mano e lo guida alla figa. Lo appoggia. Si punta . Si siede. Lo prende dentro. E’ seduta su lui.
Lui: chiavami. Muoviti su e giù.
Che figa; che troia che sei.
Mi fai sborrare .Adesso cambio buco. Un pò nel culo. Vedo sofferenza negli occhi di mia moglie . Lui si accanisce. Dice: ancora un po’ di culo. Voglio allargarlo per bene. Vuole lasciarle il culo spannato. Poi dice : vengo in figa.
Adesso mia moglie è più lucida. No; ancora dentro no.
Lui: non me ne frega niente.
Inarcò il suo corpo e con un travolgente, visivo orgasmo. Si, sì, così. Sborro. Godo. E lei partecipe: si ,si, vieni.
Nell’attimo della sua spinta verso l’alto Davide poggiò la bocca sul collo di mia moglie. Ed il suo grido liberatorio dell’orgasmo raggiunto fu annegato in un morso che le diede sul collo, come un vampiro.
Poi sfatti rimasero fermi. Sul collo di mia moglie sarebbe rimasto il segno dei suoi denti.
Il tempo di riprendere il respiro e la cinse con le braccia. Viso a viso . Puttanella, ho sentito quanto ti è piaciuto. Hai fatto annegare il mio cazzo nella tua figa.
Cosa ti sei persa in questi anni?
Non pago, come prima si , fa ripulire l’uccello dalla bocca di Katia.
Incredibile era ancora in tiro.
Carezzandola le dice: se avrai voglia sarò sempre a tua disposizione, ma godiamoci questo momento e la baciò. Le lingua unirono le loro salive.
Poi si spostarono. Seppur meno imponente il suo uccello era ancora alto. Fu lui stesso il primo a stupirsene. Non è possibile, disse. Anche mia moglie guarda e vedendolo si stupisce.
Lui lo tocca e dice a lei: tocca .
Mia moglie lo tocca saggiandone la consistenza.
E lui : visto che effetto mi fai? Abbiamo ancora un pò di tempo, ma non si sa mai . Meglio non rischiare che tuo marito si svegli.
La fece rivestire. Tutto ad esclusione di mutande e calze.
Le fece alzare la gonna. Si vedono le labbra delle figa bombate ed umide . La fa girare e piegare . Le infila senza difficoltà il dito in culo ,fa ruotare il dito ed il foro anale si allarga senza difficoltà.
Dopo l’esperienza avuta katia avrebbe preso senza difficoltà il cazzo in culo . Ed inoltre se era passato il glande di Davide tanti altri potevano passare
Anche lui si è tirato su i pantaloni e gli slip, ma ha tenuto la patta aperta da cui spunta l’uccello.
Le dice: un suggerimento per le prossime volte. Se indosserai gonna ed autoreggenti potremmo farlo in qualunque posto, al ristorante ,in cantina, o dove ci viene voglia.
Basterà che levi le mutandine , o meglio potrai anche non metterle, e potremo fare sesso sfruttando ogni occasione.
Finito il suggerimento si siede sul bordo del divano.
Ed a dimostrazione la fa sedere su lui.
La gonna ricopre l’unione dei due sessi.
Si fa cavalcare. Vuole chiavarla ancora bene ed indurla a godere.
La bacia. Si baciano. Sotto la gonna si vedono i movimenti di congiunzione dei sessi.
Katia ansima.
Lui : ti piace il mio cazzo eh?
Lei :si.
Lui: lo faremo ancora.
Lei, dopo un lungo silenzio dice : vedremo.
Katia deve essere in calore perché dopo breve si accascia su lui. Era venuta nuovamente. Lui no.
Mia moglie si riprende e si alza da lui, che ha sempre l’uccello in tiro.
Katia guarda l’uccello e pare dispiaciuta. Lo tocca e le ‘scappa’ un : adesso ci penso io.
Si piega, lo prende a due mani e si applica nel fargli sega e pompino .
Rivolto a lui: adesso lascia fare a me.
Lo fa alzare mentre continua a segarlo e pomparlo.
E’ deliziosa nel suo sforzo.
Le labbra gli circondano il glande. Scendono e salgono; succhiano con voluttà.
Lo sega e gli palpeggia i coglioni. Ogni tanto un risucchio sul glande.
Il movimento è alterno. A volte lento per fargli ‘sentire’ molto il pompino e la sega. A volte veloce per avvicinarlo all’orgasmo.
Gioca con le palle, gliele succhia.
Molta attenzione è dedicata alla testa dell’uccello. La ingoia. Due risucchi profondi e ben fatti fanno vacillare Davide.
Vedo le guance di Katia incavarsi a risucchiargli il profondo dell’anima.
Alza lo sguardo ai suoi occhi. Gli dice: vieni, porco.
Un ultimo affondo della mano sull’uccello. L’altra gli tiene le palle e le massaggia invitandole a rilasciare lo sperma. E’ un attimo. L’uccello si imbizzarrisce.
Lei continua a tenerlo solo per le palle. La sborra schizza per aria. Lo lascia sborrare in giro. Schizzi verso il suo viso, nei suoi capelli, per aria e poi a terra.
Finalmente ha finito di sborrare; glielo riprende in bocca e risucchia l’ultimo sperma residuo.
Mia moglie si rivela per un’artista del pompino. L’ha svuotato.
Adesso il suo uccello non è ancora completamente a riposo, ma sembra un pò gonfio, come dovesse fare pipì. Almeno non tira più verso l’alto.
Era anche pulito grazie alla bocca di Katia.
In silenzio glielo rimette nei pantaloni chiudendo la zip.
Finalmente l’incontro di sesso era terminato.
Era arrivato il momento di salutarsi.
Prima di farsi accompagnare alla porta, Davide si prese un ultimo ricordino. Si fermò a salutarla con passione.
La strinse dicendole : sei bellissima e sei davvero una troia. Una gran troia.
Si tolse l’ultimo perverso sfizio. Le sollevò dal davanti la gonna e le disse: tienila su.
Mia moglie era davanti a lui e gli mostrava, tenendo sollevata la gonna, le parti intime. Lui le guardò la figa ,la toccò con delicatezza facendo scivolare la mano sul pube e le disse: a presto.
Poi guardò in viso lei: sei bellissima ed e stato bellissimo. Speriamo di rifarlo presto.
Lei non proferì parola.
La strinse costringendola ad una ultima limonata e poi girandosi le disse :ciao puttanella. Tienimi la fighetta al caldo che ci vediamo presto, spero.
Si fece accompagnare alla porta e sentii la sua voce lontana che diceva : stai attenta ai segni sul collo, tuo marito potrebbe insospettirsi.
Sento il rumore della porta che viene chiusa alle spalle di Davide.
Chiudo velocemente pc ed Iphone e mi metto in posizione di sonno. Passano alcuni minuti prima che giunga mia moglie. Deve avere resettato cucina e soggiorno. Entra in bagno. L’acqua scorre. Si fa una doccia.
Tutto è terminato.
Arriva in camera e si distende, a letto, vicino a me . Sento che mi guarda. Si chiede se mi son reso conto di qualcosa.
Non batto ciglio. Devo apparire profondamento addormentato. Con circospezione si gira e ‘forse si addormenterà presto.
Io ‘rivedo’ mentalmente la scopata ,il fisting, l’inculata ed il pompino, e mi ritrovo ancora eccitato
Sono passate non più di due ore da quando li ho lasciati soli in soggiorno. Non pensavo che in due ore si potesse sconvolgere una normale vita sessuale e far provare diverse novità.
In due ore mia moglie aveva provato sesso per una vita intera o aveva riportato a galla esperienze già vissute?
Il mio cazzo si indurì a quei pensieri. Ero diventato un cuckold?
Mi dico: dormi. Avrai tempo per rivedere, senza assilli e preoccupazioni, tutto. Si . Ho registrato tutto. Le telecamere costavano tanto non per nulla.
Nell’intimità del mio studio, quando vorrò, rivedrò. Un giorno cancellerò tutto. Un giorno’
Per togliermi un dubbio, il giorno successivo, ho verificato nei suoi cassetti se avesse autoreggenti o reggicalze. Nulla, solo collant.
Alcuni giorni dopo chiacchierando del più e del meno le dico della sfilata di Victoria Secret di e le chiedo comma quei reggicalze che indossano sono facili da indossare e poi ci se sente comodi? Mi dice no, che non sono pratici e che da giovane, per gioco, li aveva provati alcune volte ma proprio per la loro scomodità ci aveva rinunciato. Passano dei giorni e ci accordiamo tra amici per vederci presto. Ci organizziamo per un ‘giro’ di messaggi . Le date papabili sono due a distanza di una decina di giorni. Finalmente ci accordiamo per il venerdì sera della settimana dopo.
Il mercoledì successivo ,approfittando di una sua temporanea assenza da casa, verifico nuovamente il suo cassetto delle calze. Occultate in fondo al due confezioni nuove di autoreggenti ancora nel loro sacchetto di plastica trasparente.
La sera dell’uscita con gli amici siamo presso la nostra auto pronti per avviarci. Le dico che ho dimenticato i fazzoletti. Corro in camera nostra ed apro il suo noto cassetto. Rovisto in fondo. Una confezione di autoreggenti è ancora lì, dell’altra rimane solo il sacchetto contenitore.
Deve averli indosso.
Ritorno all’auto. E’ ancora lì fuori che mi aspetta. La guardo, è veramente carina. E’ vestita da ‘corsa’: gonna a pieghe svasata ,di quelle che mi fanno impazzire e sognare. (sogno: la faccia girare, appoggiare a. .le alzo la gonna sulla schiena ,la’..). Camicetta di seta chiara e giacchino. Calze chiare e scarpe lucide nere tacco dodici. Capelli sciolti e trucco perfetto.
Sorridendo le dico: come sei tirata. Devi cuccare?
La risposta: scemo.
Ci incontriamo con gli amici. Guarda che caso c’è anche Davide con la sua giovine ‘fiamma’. Mia moglie e lui si salutano senza calore, ma noto che nei loro sguardi spunta una luce di reciproco interesse.
Mi soffermo sulla compagna di Davide. E’ giovane, non arriva ai trenta anni. E’ carina. Ha un viso solare ed è molto aggraziata. Molto femminile. La gonnellina evidenzia delle tornite lunghe gambe. Un bel bocconcino. Come avrà fatto a ‘?
Andiamo in uno dei ‘ nostri’ soliti, tranquilli, ristoranti . Siamo tanti, almeno una trentina di amici. Davide è seduto di fronte noi all’altezza di mia moglie.. Faccio l’ indifferente, ma li ‘curo’ . Parlo a destra e a sinistra. Mi alzo. Mi muovo. Katia e Davide sono più rigidi. Parlano con tutti, ma non si muovono dalle loro sedie. Sono in attesa?
Cade una posata a Davide. Si piega per raccoglierla. Non ci arriva a prenderla. Si abbassa, sino a scomparire alla vista ,sotto la tavola per trovarla.
Penso: starà guardando le gambe di mia moglie.
Mi giro verso mia moglie. Guardo in basso. Le gambe divaricate inducono la gonna verso l’alto. Davide può vedere il ‘panorama’ tra le sue gambe.
Avrà autoreggenti e mutandine o’?
Davide si rialza con la posata in mano. La guarda ed ha un accenno di sorriso soddisfatto sul viso.
La cena continua. Siamo quasi al caffè. Come al solito l’ abbondante mangiare ed il fatto che quasi nessuno degli amici si è sottratto al buon vino ha reso la compagnia allegra . Siamo tutti su di giri, chiacchieroni e ‘distratti’. Tutti si muovono da un posto all’ altro scambiandosi i posti intorno al tavolo.
Nella confusione Katia mi dice: vado i bagni.
Io ,distrattamente : si, va bene.
Guardo d’istinto verso Davide; sta dicendo qualcosa alla compagna.
Il dubbio.
Lascio il tempo a Katia di arrivare alle scale, che scendendo portano ai bagni, e poi mi alzo. Non è più a vista.
Mi accingo a seguirla. Mi trovo a fianco di Davide che si stava muovendo anche lui per andare’dove?
Gli dico: dove vai? Io in bagno . Questo bere mi stimola la pisciata.
Lui: vale anche per me, ci stavo andando anch’ io.
Affiancati scendiamo le scale che portano ai bagni. Son quasi certo di intravedere la figura di mia moglie, che dalla porta socchiusa del bagno delle donne sta ‘curando’ chi arriva ai bagni. E’ un attimo. Ci vede e si ritrae.
Davide ed io entriamo nel bagno degli uomini. Faccio tutto con calma e aspetto che lui termini le sue faccende. Poi gli dico: vai pure. Ho movimenti di pancia.
Lui va.
Aspetto che sparisca alla vista ed esco anch’io dal bagno appoggiandomi all’entrata del bagno delle donne. Dall’uscio ,senza entrare, dico : Katia.. sei lì? Tutto bene?
Un attimo di silenzio ,poi la risposta: si ,tutto bene. Che hai? Cosa mi può succedere. La voce è seccata.
Io ,serafico: nulla , è che già che ero sceso ai bagni mi è venuto da chiedere di te .
Faccio finta di ‘occuparmi’ di me. Attendo che lei esca dai bagni e mi accodo.
Lei è silenziosa. Dico io qualche stupidata..
Torniamo al tavolo. Davide è in piedi con il viso rivolto a noi che stiamo arrivando.
Lo sguardo imbarazzato che si scambiano dice tutto .
Il suo sguardo: avrei voluto, ma tuo marito’..cazzo sto stronzo’
Lei: che rabbia’.
Io ridevo dentro e mi dicevo: ci potranno provare di nuovo, se vogliono, per ..,ma ciò non accadrà mai quando sarò presente. Che Katia si metta il cuore in pace, le autoreggenti è meglio se le lascia nel cassetto, anzi che le butti via.
Alla fine si torna casa . In auto mia moglie è insofferente. Non è tranquilla. Dice che è stata una cena noiosa.
Che peccato.
Il giorno dopo, alla prima opportunità, controllai il cassetto calze di Katia. Anche il secondo sacchetto, ora ,conteneva un bel paio di autoreggenti.
Per concludere: come avevo anticipato Davide è un grande stronzo. Non gli bastava aver colto l’opportunità imprevista, ma voleva continuare il rapporto con mia moglie.
Mi sa tanto che andrò a trovare, in sua assenza, la giovine compagna ed aiutandomi con lo stesso composto dato a mia moglie gli renderò la pariglia.
Mia moglie?
Potete pensarla come volete , ma ad una certa età e per i rapporti troppo consolidati(ripetitivi) un bel cazzo attrae sempre.
Passano i giorni e come da me previsto non vi sono ulteriori contatti tra lui e Katia.
Ma, come si dice, per non sapere ne leggere ne scrivere, mi sono cautelato. Ho aggiunto tre telecamere :una in cucina ed una per le restanti camere da letto. Non si sa mai.
Dal mio ufficio, che è non lontano da casa, posso tenere l’appartamento sotto controllo. Un investimento ben fatto per più fini.
Una mattina, era molto presto, mia moglie mi dice di non sentirsi bene e che non sarebbe venuta al lavoro. Andavamo insieme facendo in parte lo stesso tragitto. Ciò mi ha ‘colpito’. In tanti anni le volte che mia moglie si è assentata per malattia dal lavoro si contano sulle dita di una mano ed era in visibili disastrose condizioni . Questa volta ciò non appare, ma io non sono un medico.
Andai perplesso in ufficio e mi collegai immediatamente alle telecamere.
Mia moglie ‘gironzolava’ per casa e non pareva avesse problemi di salute. Era ,con sorpresa, curata e vestita come al solito. Gonna ,scarpe. Aveva di diverso ,rispetto la mise lavorativa, l’acconciatura dei capelli che adesso erano sciolti e non portava il classico chignon.
Squillò il telefono. Non potei sentire il chiamante, ma udii mia moglie dire: puoi venire subito.
Non sapevo, ma’
Attesi pazientemente e dopo una mezzora un trillo alla porta e poi la persona che entrò confermò il mio pensiero . Era lui, lo stronzo, Davide.
Con il suo bel sorriso stampato su quella faccia di merda le disse: eccomi sono a tua disposizione.
L’aveva cercato lei?
Sei sempre bellissima. Fatti guardare.
Lei inorgoglita gli sorrise, e quando lui le disse: fammi vedere come ti sei preparata?
Con assoluta padronanza sollevò la gonna sul davanti. Mostrò delle belle autoreggenti, quelle nel cassetto, e le mutandine bianche di seta ricamate.
Lui disse :sei incantevole, ma non avevamo detto niente mutandine?
E lei :ma non abbiamo fretta. Mio marito sino a stasera non rientra.
Ah pensai. Pensate di essere furbi. Telefonai immediatamente a casa.
La voce di mia moglie era normale, ma il viso che vedevo non era altrettanto ‘normale’.
Le dissi: ho lasciato dei documenti a casa ,tra mezzora sarò lì. Devo portarti qualcosa dalla farmacia?
La presi in ‘contropiede’. Non ebbe la prontezza di inventarsi qualcosa per procrastinare il mio ritorno. Disse : no, nulla. Mi sento meglio.
Io: arrivo. Bacio.
Impiegai circa quaranta minuti a giungere a casa. Chiaramente mia moglie era sola ed aera seduta sul divano.
Chiesi: tutto bene?
Lei: si. Ho solo un po’ di mal di testa e mi sento nervosa. Passerà.
Andai a prendere i ‘millantati’ documenti e dopo averla salutata tornai in ufficio.
Immediatamente vidi la registrazione di quanto avvenuto nei quaranta minuti del mio tragitto a casa.
Guardai a partire dal termine della mia telefonata..
Mia moglie disse a Davide : era mio marito. Ha lasciato dei documenti a casa e torna a prenderli.
Davide, stupito, chiese : arriva tuo marito? E al si di Katia. Quanto tempo abbiamo?
Trenta, quaranta minuti disse mia moglie, meglio lasciar perdere.
Lo stupore di Davide era visivamente diventato incazzatura.
No, non mi va bene. Ho lasciato appuntamenti importanti ed ho impiegato un ‘ora per arrivare. E poi per niente?
Si avvicinò a lei. La strinse a sé ,mettendole al solito le mani sul culo, e la baciò. Le lingue furono subito in movimento ed i due bacini si strofinavano.
Lui: senti è già pronto. Non hai voglia?
Lei: si, tanta.
E allora facciamolo. Quanto tempo abbiamo?
Al massimo mezzora. Lui guardò l’orologio e disse: per le dieci devo essere fuori di qui.
Facciamo come non abbiamo potuto fare al ristorante.
Si staccano.
Mia moglie sorrise e con un movimento aggraziato si tolse le mutandine e facendogliele vedere, gliele tirò.
Davide le prese al volo e le portò al viso aspirando. Disse: che buon profumo di figa.
Si apre la patta e le dice: vieni qui.
Lei si avvicina. Ha capito il suo volere di maschio. Si piega e gli fa uscire dall’apertura della patta l’uccello. E’ come lo ricardavo ,lungo e nodoso con una grossa cappella.
Presa da raptus mia moglie lo prende in bocca e senza indugi fagocita il glande tra le sue belle labbra. Dopo qualche secondo Davide le dice: mettiamoci comodi . Lei si alza scambiano una bella slinguata e stretti si recano al, ormai famoso, divano.
Lui si siede e la trascina con sé e poi la fa scivolare con il viso tra le ginocchia per continuare il pompino interrotto. Katia non ha più remore, terminato l’approccio passa alle manieri forti. Lo prende dalla cima e pian piano scende prendendolo tutto.
Lo fa alcune volte poi lo lascia e guarda in viso Davide.
Davide è al settimo cielo e le dice continua.
Lei ripete l’operazione più volte.
Sarà l’eccitazione, la capacità di Katia, la paura del tempo che corre o altro che improvvisamente Davide raggiunge l’orgasmo in bocca a mia moglie. Katia ingoia tutto e poi molla l’uccello, ormai quasi floscio, e lo guarda perplessa. E’ un messaggio chiaro. Sei venuto ed io?
Davide comprende e dice: adesso scopiamo.
Si. Voglio godere anch’io.
Forse lui non tiene conto che adesso non c’è ne Viagra , ne cantaride. Effettivamente non poteva sapere non sapendo, ma era stato l’effetto del Viagra su lui e della cantaride su mia moglie a permettere molto di quello che era successo.
E il tempo correva.
Conscia del trascorrere del tempo e rendendosi conto che l’uccello di lui non era pronto per la penetrazione lo riprese in bocca.
Si aiutò anche con una mano per rimetterlo in tiro. Ci volle il giusto tempo, ma ci riuscì.
Adesso l’uccello era dritto che aspettava. Mia moglie sedendosi su Davide si alzò la gonna. Prese l’uccello dandogli la giusta angolazione e si calò su esso. Con soddisfazione l’aveva preso in figa.
Davide le disse: hai la figa che brucia. Porca. Sto sguazzando in te. Mia moglie lo cavalcò per un po’ sino a quando lui la fermò . Uscì l’uccello dalla passera e le disse: adesso in culo troia.
Memore della volta precedente e non pensando che’.lo puntò allo sfintere e si calò. Senza ostacoli l’uccello era dentro il culo.
Davide spingeva e lei saliva e scendeva. Lui era in estasi mentre lei partecipava in attesa di riprenderlo in figa.
Non so se volontariamente o meno all’ennesima spinta venne nel suo intestino.
Mia moglie se ne accorse poiché lui non spingeva più ed il su corpo si era rilassato, inoltre quando lei si era risollevata, il suo uccello, rimpicciolito e non più rigido, come un lumacone scivolò fuori dal culo.
Ci fu l’empasse.
Lui soddisfatto e rilassato. Lei eccitata e nervosa.
Gli disse: ma sei venuto?
Si.
Ed io?
M spiace, ero eccitato e tu sei troppo brava.
Non hai pensato a me?
Su, non farla dura, capita. Sarà per un’altra volta.
A quelle parole mia moglie da nervosa divenne ‘incazzosa’.
Si sollevò da lui ed era in piedi quando gli disse: stronzo, sei solo uno stronzo.
Era incazzata nera.
Sei un egoista. Pensavo fossi diverso , almeno a letto.
Vaffanculo ‘. .La classe di mia moglie era crollata (non l’avevo mai sentita esprimersi in quel modo). Non farti più vedere.
Davide si era messo l’uccello a posto e ,richiusa la patta, cercò di approssimarsi a lei che lo scacciò irata
Non mi toccare. Vattene. Non voglio più vederti
Lui guarda l’orologio. La mezzora è quasi trascorsa. Si reca velocemente all’uscita. Apre la porta, esce e non si gira neanche a salutarla . La richiude. Sparito.
L’ha persa.
Con mia grande soddisfazione, finalmente, è finita.
Mia moglie si tocca in mezzo le gambe, dietro. Sente lo sperma di lui e ciò la fa incazzare ancora.
Dice ad alta voce: mai più con quello stronzo, e va verso il bagno per lavarsi.
Il mio pensiero: e con altri?

Da un episodio postatomi da un lettore che spero di aver ben riportato.

Dopo aver letto tanti racconti su cuckold e tradimenti voglio raccontare la mia.
Ho cinquantotto anni e sono sposato, da oltre venticinque anni, con una piacevole signora di cinquanta anni . Abbiamo due figli maggiorenni che per studio sono ‘ in giro per il mondo’. Si evince che siamo una coppia abbastanza fortunata, con un discreto reddito, e speriamo continui così.
Mia moglie Katia ed io siamo insieme da circa trenta anni. Non sono stato il suo primo fidanzato ed essendo avvenente aveva avuto ,prima di me, due o tre fidanzati. Non mi stupirei se scoprissi che oltre ai fidanzati, più o meno ‘ufficiali’, avesse avuto qualche altro filarino.
I nostri rapporti ,per quanto posso capire, questi tempi sono pieni di sorprese, sono ottimi. Condividiamo pensieri, speranze e sogni. Compatibilmente ai problemi e ai guai che accompagnano coloro che diventano anziani :i figli ed il loro futuro, i genitori che invecchiano o che ti ‘lasciano’ , i nuovi acciacchi’. e basta così altrimenti mi metto a piangere; viviamo discretamente.
Katia ,da quando siamo insieme, non ha mai preso la pillola e le due gravidanze avute sono state volute. Oggi è prossima, o è già, alla menopausa e le nostre ‘occasioni d’incontro’ sono così limitate che basta un poco di attenzione. Senza dimenticare che l’età ,di per sé, diminuisce la probabilità di avere figli.
Amo mia moglie e sto bene con lei e mi sento riamato .Ed allora?
Noi uomini siamo a volte strani ed io non sono diverso da tanti altri.
Mia moglie ha la fortuna di avere un fisico invidiabile. Va in palestra due volte alla settimana, per qualche ora, ed ha il fisico di una trentenne. Non posso pubblicare foto, ma in due pezzi è oggetto ancor oggi di molti sguardi. La cosa non mi dà fastidio, anzi mi inorgoglisce.
Io al contrario faccio sport sei giorni su sette, ma i risultati non sono come vorrei.
Il sesso tra noi?
La classica coppia sposata.
Da fidanzati con elevata frequenza, da sposati e poi presto genitori ‘nelle feste comandate’. Non ridete per favore. I miei amici dicono che succede lo stesso a loro. Anche io ho avuto qualche piacere con il gentil sesso in gioventù e non ho nulla di cui lamentarmi. Con Katia non ho mai avuto particolari pretese e lei ha sempre soddisfatto i miei desideri ed io spero i suoi.
A distanza di tempo , posso solo evidenziare due aspetti che, comunque, non mi hanno mai creato problemi.
Il primo è che il sesso tra noi, ancor oggi, è sempre stato attivato da me. La prima mossa l’ho sempre dovuta fare io. Ma tant’è.
Il secondo è che non sono mai riuscito a far ,con lei, sesso anale. Anche questo non mi ha dato vuoti. Considero il sesso anale una piacevolezza psicologica ed avendolo provato con più ‘amiche’ non avevo nessun bisogno particolare da soddisfare con lei.
Lei , come vi dicevo, al di là di tante altre doti : gentilezza, intelligenza, disponibilità ‘.ha la dote fisica.
Ha il classico fisico mediterraneo.
Un metro e sessantotto, terza di seno, vita stretta ,belle gambe, ed il resto ad anfora ( i miei amici, ed anche altri, la definivano il più bel culo del circondario).Non è anoressica. In sintesi un bel vedere. Dimenticavo molto e sempre femminile. E’ un piacere vedere la sua eleganza.
Lavora ed è impegnatissima dalla sua attività. I suoi orari lavorativi sono intensi. Non torna a casa mai prima delle 20.00 e Il tempo che può dedicare a se stessa durante il giorno è minimo, direi nullo.
Amo mia moglie e sto bene con lei e mi sento riamato .Ed allora? Qual è il problema?
Noi uomini siamo a volte strani ed io non sono diverso da tanti altri.
Con l’età che avanza emergono nuovi desideri ed un mio inespresso desiderio era vedere mia moglie fare sesso con un altro. E’ un desiderio degli ultimi anni. Non chiedetemi perché? Non lo so. Forse sono state le tante letture erotiche sul tema.
Non ho mai avuto il coraggio di dirglielo( e mai l’avrò). Se la conosco, rischierebbe di ‘saltare’ il matrimonio.
Ma pensaci e ripensaci mi sarebbe tanto piaciuto’.ed ho trovato.
Dovevo creare l’occasione. Dopo tanto pensare ho pianificato il tutto.
Sarebbe stato un mio conoscente a far sesso con lei. Lo avrebbero fatto ed io, ed in parte loro, sarei risultato estraneo all’atto.
In realtà sarei stato io il gestore occulto della vicenda.
Doveva crearsi l’occasione d’incontro e la persona prescelta doveva trovarsi in alcune ‘condizioni’:
-lei doveva già conoscerlo e doveva esserci un motivo per incontrarlo ( per favorire l’incontro)
-non doveva esserci un buon rapporto tra loro (per non favorire un eventuale proseguo).
-doveva essere una persona non giovane e piena di impegni (lavoro, famiglia..) per non favorire il seguito
-lui doveva avere alcune doti fisiche, sia di fisico che di pene. (se si fa, che si faccia bene)
Ho trovato la persona.
Un amico per così dire. Ci conosciamo da ragazzini. Siamo stati sempre nella stessa compagnia. Lui era, ed, è una persona di grande intelligenza. Fa il medico, ma è sempre stato ritenuto, da tanti, uno stronzo.
Pur avendo intelligenza, soldi di famiglia, fisico ed un bell’uccello (giocavamo a pallone insieme ed in doccia potevo vedere che aveva a riposo un bel ‘pacco’) con le ragazze non ci sapeva fare.
Abbiamo fatto anche delle vacanze insieme a Rimini e dintorni e lui era l’unico che faticava a cuccare.
Penso sia una questione di pelle, di feeling. Le amiche mi dicevano: non mi piace è’..
Abbiamo la stessa età e da quel che so le sue compagnie femminili sono spesso ‘arrivate ‘ dagli amici.
Mi spiego. Non riuscendo a creare rapporti con nuove ragazze si insinuava nei rapporti delle ragazze degli amici. Sfruttando la ‘sua posizione’ ,dove i rapporti non erano saldi, si proponeva come alternativa ‘.ed alcune ci sono cascate.
Poi questi rapporti duravano poco, poiché passata la fase dell’abbaglio il resto tornava a galla ed il rapporto finiva.
Comunque con il suo intervento aveva contribuito più volte a far interrompere definitivamente il rapporto tra un amico e la sua ragazza(c’è a dire il rapporto era già in difficoltà; ma se non ci fosse stato lui a’?).
Insomma tante potenzialità e poche donne. Oggi ha una storia con una giovane ragazza ..a voi le considerazioni.
Nel passato aveva ‘ provato’ con una precedente mia ragazza e poi anche con mia moglie ,ma aveva ricevuto due bei due di picche.
Ambedue mi avevano raccontato delle sue ambigue avances e di come lo avessero, con intelligenza, rifiutato.
Solo quelle con poco’. ci cadevano.
Noi amici ( la compagnia in origine era composta solo da maschi) lo sapevamo, ma lasciavamo correre. Per noi era uno sfigato.
Dal punto di vista professionale era capace e molto stimato. Era molto impegnato dal lavoro e difficilmente riusciva a staccarsi da esso . Alle cene con gli amici si presentava episodicamente ( in media una volta l’anno) adducendo come motivazione per le assenze la partecipazione ad eventi o congressi in cui era spesso relatore.
Inventai una scusa per lui e mia moglie per invitarlo a cena.
Noi abitiamo a Roma ,in centro. E’ un appartamento con la camera da letto e due camerette per i ragazzi, un piccolo studio per me, un grande soggiorno ,una confortevole cucina e bagni.
Dissi a mia moglie che avevo bisogno di un parere medico da Davide per una particolare attività di cui lui era un esperto ( era vero);per cui fissammo la sera della cena.
Eravamo solo noi tre, i nostri figli erano all’estero.
Mi ero ben preparato.
Avevo messo in soggiorno, a fronte del divano ed a fianco, due occulte telecamere ad alta risoluzione che erano collegate :una al mio computer ed una al mio Iphone. Costo telecamere speciali: 300 euro più Iva. Il resto lo possedevo.
Arrivò, impeccabile, come di solito. Lo stronzo aveva portato un bel mazzo di fiori per mia moglie e le fece, in mia presenza, galanti complimenti.
Mia moglie era inappuntabile ed elegante. Ciò fa parte dei suoi cromosomi. Che partecipi ad un incontro di lavoro o tra amici le è indifferente. Cura sempre il proprio abbigliamento ed aspetto. Anche quella sera : gonna , camicetta, scarpe con tacco .
I capelli li aveva raccolti e la facevano molto ‘signora di società’. Affabile ,gentile, ma inarrivabile.
Io sapevo ,lui no’.e sarebbe stato contento.
Chiacchierammo sin quando la cena fu pronta ed andammo a tavola. Avevo stappato due datate bottiglie di ‘Brunello di Montalcino’, un bel rosso che avevo messo a decantare e che ben si accompagnava alle portate.
E’ un vino dalla gradazione elevata che , se non abituati, abbatte e confonde.
Io avrei fatto finta di berne in eccedenza, ma avrei curato che il bicchiere di Davide e Katia fosse sempre pieno .
Non era questo l’unico elemento. Non sarebbe stato sufficiente.
Nel bicchiere di Davide , non appena la sua attenzione si fu allentata, feci cadere ben due pastiglie di Viagra già triturate. Entro breve avrebbero fatto il loro effetto. E per mia moglie? Un derivato della cantaride . Non vi racconto’: Come? Quali conseguenze? Chi?…Cercate voi.
Quello che interessa è l’effetto avuto.
A fine cena proposi di trasferirci in soggiorno che saremmo stati più comodi e lo dissi dando l’impressione di essere più cotto che sveglio.
Dissi anche: sto vino mi ha dato una botta in testa.
Davide doveva già essere in erezione o comunque sentire qualcosa di anomalo . Mia moglie era già in evidente confusione.
Dissi: vediamo un film, ed accesi il grande schermo TV; è un sessanta pollici.
Avevo già programmato il video utilizzando il collegamento usb. Sarebbe apparsa come prima immagine il video di due che scopavano alla grande. Speravo che Davide’
Così fu.
All’apparire del filmato porno, dissi: scusate, è un refuso . Adesso cambio. Feci il gesto di cambiare il canale, ma dissi: cazzo il telecomando non funziona . E’ bloccato.
In quei pochi secondi intervenne Davide che disse: no ,non cambiare. E’ bello. Se non dà fastidio a Katia guardiamo un po’.
Mia moglie, un po’ cotta ed un po’ curiosa non disse nulla.
Mai abbiamo visto insieme video porno. Io si ne ho visti, troppi. Sono sicuro che lei non ne ha mai visto.
In un curioso, eccitato, silenzio, seguimmo il film. I soggetti coinvolti era belli e bravi, ed il video era ben girato. Attesi alcuni minuti, facendo cadere più volte la testa.
Infine dissi: non ce la faccio più. Vado a letto prima di addormentarmi sul divano.
Non mi rispose nessuno. Mi alzai ed andai in camera nostra che, prudentemente, chiusi a chiave, poi attivai il contatto sia con il pc che con l’Iphone. Due diverse angolazioni, due immagini perfette. Sembravano riprese fatte in pieno giorno e di essere lì presente.
Davide era seduto al centro del lungo divano, è un sei posti, di fronte allo schermo TV e mia moglie era al suo fianco.
La mano di Davide era ,forse inconsciamente, poggiata sul suo pacco che adesso, complice il Viagra, era sicuramente in piena erezione.
Mia moglie aveva lo sguardo catturato dalle immagini. In quel momento la donna stava facendo un suntuoso pompino. Era un cazzo di dimensioni ragguardevoli.
Davide stava soffrendo e ciò non mi stupì .
Slacciò la cintura, calò la zip e fece uscire l’uccello . Era dritto e come ricordavo lungo. Ad occhio e croce intorno ai venti centimetri.
Disse, rivolto a Katia: scusa non so cosa mi prende, ma non resisto.
Lo impugnò e cominciò a segarsi. Era una lenta sega.
Katia guardò, più incuriosita dal gesto che da altro, ma poi riprese la visione del film.
Il Viagra dà come effetto l’erezione, ma favorendo il flusso sanguineo rende più difficile l’eiaculazione.
Avevo l’occasione di vedere l’uccello di Davide in erezione. La realtà rispettava la mia ipotesi.
Un vero tronchetto. Grosso di diametro, lungo, nodoso e ,questa era per me una novità, ricoperto di vene violacee che gli conferivano un aspetto minaccioso.
Dopo alcuni minuti Davide si stava ancora segando , ma senza effetto. E qui successe quello che aspettavo.
Guardò mia moglie, che era presa dal film, le prese una mano e la portò sul suo cazzo. Glielo fece impugnare. Quando lei ,finalmente , si rese conto, provò a staccare la mano. Ma lui gliela tenne nella posizione dicendole: per favore non ce la faccio più. Aiutami.
Il cervello di mia moglie doveva essere in tilt ed era catturata dal film. La sua mano rimase sul cazzo del Davide sostituendo la mano di lui nel moto segaiolo. Serviva tutta l’ampiezza della sua mano per cingerlo.
Nel suo primo movimento segaiolo tirò giù la pelle e scoprì il grosso congestionato glande
Davide si appoggiò soddisfatto alla spalliera del divano. Guardava la mano di mia moglie andare su e giù sul suo cazzo e seguiva il film.
Cominciava a godersi la realizzazione di un suo sogno . Ed anch’io ero soddisfatto.
La ‘cura’ non faceva effetto . La sega di mia moglie continuava ,ma lui non raggiungeva l’orgasmo.
Davide guardò mia moglie vedendola assorta nel suo vedere. Sembrava assente ; era dentro il film.
Il vino e la cantaride facevano il loro effetto.
Davide sfidò la sorte. Tutto o niente.
Avrei fatto come lui.
Mentre lei gli menava il cazzo , le mise un braccio intorno alle spalle avvicinandola a lui sino ad essere a contatto.
Mia moglie? Niente.
Poi cominciò a carezzarle il fianco avvicinandosi sempre più al seno. Non trovando resistenze, la mano arrivò a fianco del seno facendo un leggero appoggio. Glielo carezzava lateralmente, ma la posizione era scomoda e ritirò il braccio. Riprese il movimento dal davanti, da sotto il braccio di mia moglie. Iniziò dal seno a lui più vicino, e poi ,in assenza di proteste di mia moglie, passò all’altro.
Mia moglie sempre assente.
Davide osò. La mano scese verso il grembo massaggiando, da sopra la gonna, il pube. L’ unica reazione di mia moglie fu un leggero allargamento delle sue gambe.
La gonna era adesso tirata ai lati per l’allargamento’ delle gambe.
Lui comprese che poteva rischiare e la sua mano abbandonò il grembo per scendere, infilarsi sotto l’orlo della gonna e risalire verso la passera. Tutto sempre con molta attenzione a cogliere gli eventuali movimenti di Katia.
Aveva raggiunto la passera.
Ciò era evidente, sia per il rigonfio che vedevo sotto la gonna di mia moglie, che per il grosso respiro che essa stessa fece. Era riuscito ad infilarsi nelle sue mutandine.
Adesso lei teneva il cazzo di lui in mano. Era ferma, non lo segava più, ma lo teneva stretto. Lui le stava facendo un bel servizio alla passera.
Lui era cosciente ed ipereccitato. Lei ansimava, ma quanto era cosciente?
Quando la situazione si consolidò( mia moglie accettava senza remore le dita di lui in lei) Davide le sottrasse il cazzo dalla mano e senza interrompere il suo ditalino la fece distendere sul divano.
Mia moglie, distesa, con la testa rivolta allo schermo, continuava a guardare il film.
Adesso Davide era seduto di fianco alle gambe di lei.
Si era reso conto che mia moglie fosse come una bambola di pezza che avrebbe potuto usare come meglio credeva.
Era nella posizione adatta per fare qualunque cosa volesse. Decise di sollevarle la gonna.
Apparvero le mutandine, bianche, coperte dai trasparenti collant.
Ero compiaciuto di quanto vedevo.
Il corpo di Katia a disposizione di un altro uomo ed io unico spettatore.
Notai come non fosse nei loro cervelli la possibilità che sarei potuto tornare in soggiorno.
Far scendere insieme mutandine e collant e farle pendere da un piede fu un attimo.
Davide fu lesto e bravo.
Adesso mia moglie era nuda dalla cintola in giù .Le gambe leggermente aperte e la mano di Davide che continuava a giocare con la passera.
Guardava le belle divaricate gambe, i biondi pel del pube e le labbra della passera a cui tante volte avevo dedicato attenzione.
Ero eccitato. Mi sembrava di sentire il mio uccello prigioniero di quelle labbra e di ascoltare le parole di piacere e di incitamento di mia moglie.
Era solo immaginazione, ma il mio cazzo era in tiro.
Davide si mise tra le sue gambe, tolse la mano da figa e vi immerse il viso . Con lingua e dito si dedico alla figa di mia moglie che cominciò a gemere e dichiarare il suo godere.
Per me, mia moglie, non si rendeva conto di chi la stesse portando al piacere.
Le gambe di Katia si allargarono ancor più e le sue mani si appoggiarono sulla testa di lui come a spingere il suo viso ancor più dentro la figa.
Davide colse la voglia di mia moglie e per lunghi istanti si dedicò alla figa. Poi con sicuro disappunto di lei si rialzò.
Infilò le mani nell’apertura della camicia e le fece scorrere fino a raggiungere le tette e premette i palmi sui capezzoli.
Katia, con voce flebile, cosa fai? Allora lui tolse le mani da sotto e le sbottonò la camicetta. Apparve il reggiseno .
Le tette erano raccolte e nascoste.
Prima si limitò a farle uscire dalle coppe è provò a stringerle. Si trovò impedito dai sostegni ed allora infilò le mani sotto la schiena riuscendo a sganciare i gancetti di chiusura del reggiseno. Tirò da un lato ed il reggiseno scivolò lateralmente a fianco di Katia. Le mammelle erano a vista. Bellissime.
Erano tonde , i capezzoli larghi e scuri. Prese tra le dita i capezzoli e li carezzò. Non appena diventarono turgidi iniziò a tirarli, io avrei avuto paura a farlo con l’idea di darle dolore. Ma lui li strizzava e tirava provocando a mia moglie strane sensazioni. La guardava in viso come a cercare la sua approvazione .Poi prese contemporaneamente i seni tra le mani incastrando i capezzoli tra le dita e tirò verso il basso. Tirava e strizzava. La stava mungendo. Ero sorpreso. A mia moglie quel trattamento da vacca da latte stava piacendo moltissimo.
Mungeva, tirava forte, massacrando tette e capezzoli.
Sembrava aspettasse che uscisse il latte. Col dito accarezzò la corona attorno ad un capezzolo e poi lo prese tra le labbra e succhiò. Prima delicatamente e poi con ingordigia, come un lattante affamato . Sollevò il capo per dirle: voglio il tuo latte e succhiò . Succhiava così forte da farle allungare la tetta. Avrebbe forse voluto gustare il sapore del latte che sarebbe sgorgato. Mia moglie gli carezzava il capo come fosse un bambino.
Esaudito il suo primario desiderio ritornò ad occuparsi della figa. Mia moglie accolse con un gemito di piacere la ritrovata attenzione. Aiutava Davide spingendo il pube contro la sua bocca.
Dal basso risalì a succhiarle le mammelle ,gliele baciò ,le strinse e tirò nuovamente. Fece quello che voleva ,chi poteva fermarlo?
Tornò alla figa. Mia moglie si agitava sotto il suo incidere.
Davide percepiva sicuramenti questi movimenti di partecipazione e per alcuni minuti restò in quella posizione. Le diede piacere. Sentì i movimenti sempre più scomposti di lei. Si sollevò. Il suo cazzo apparve ben rigido.
Davide si ‘gustava’ ogni fase di quell’insperato incontro. Dedicò del tempo a godersi mentalmente la figa di mia moglie.
Le allargò le gambe per favorire la visuale. Carezzò il pelo pubico .Toccò la figa con le dita. Era certamente bagnata. Separò le labbra facendo ‘uscire’ l’intimo rosa. Portò allo scoperto la clitoride pregustando il seguito. Soddisfatto il piacere visivo si poggiò su lei.
Mia moglie, con le gambe divaricate ,era nella giusta posizione.
Davide posizionò il cazzo e con un movimento scivolò in lei. Un gemito di mia moglie accompagnò la penetrazione.
Il tronco di Davide era in lei. Dentro lei. Stava godendo della sua femminilità.
Un altro uomo si stava scopando, con la mia occulta presenza, mia moglie.
Avevo esaudito il mio sogno erotico.
Davide la chiavò da esperto.
Il suo cazzo all’inizio si fece spazio e poi si mosse sempre più agevolmente provocandole spasmi. Arrivava in fondo e poi risaliva, sino quasi ad uscirne, per poi rientrare. La stava scopando alla grande. Davide volle ingrandire la gioia della sua insperata conquista.
Era ancora vestito. Solo l’uccello gli spuntava dai pantaloni.
Si stese completamente su lei facendole mettere le gambe intorno ai suoi fianchi e mise il viso di lei a contatto del suo.
Dopo una prima fioca resistenza di lei il viso di Davide aderì a quello di mia moglie.
La sua lingua uscì come un’anguilla ed entrò nella bocca di lei. Ora limonavano mentre Davide continuava e spingere ed a ritrarre il cazzo . Lei partecipava andandogli incontro .
Vedevo il culo di lei spingere verso l’alto, mentre quello di lui spingeva all’opposto. A quei ritmi l’amplesso non poteva durare molto.
Infatti bastò poco che lei disse: vengo, si vengo, sto venendo ; e anche lui si lasciò andare. Spinse. Spinse a dividerla. Spinse come a voler uscir dall’altra parte. Gliela stava devastando . Le stava dando un ricordo indelebile(se avesse potuto ricordare).
Disse : prendi troia; è tanto che aspetto questo momento. Non me la volevi dare, vero? Prendilo tutto . Questo cazzo lo devi ricordare per sempre. E sborrò.
Sborrò a lungo. Più contrazioni del suo culo accompagnarono la sborrata. Quando riportò, temporaneamente, il cazzo fuori dalla figa vidi come fosse avvolto nella sua sborra.
Si distese ancora su lei, dentro lei . Cazzo in figa e lingue a contatto prolungarono gli ultimi momenti del loro piacere.
(Come anticipato, si confermò che fosse uno stronzo: venne in lei senza preoccuparsi di chiederle se fosse’ protetta o meno’).
Poi si staccò mettendosi a sedere all’altezza del viso di Katia. Il suo cazzo era davanti agli occhi di lei. Si vede che Davide trovava eccitante mostrarle il cazzo ‘intriso’ del suo sperma e degli umori di lei. Glielo mise vicino e le disse: lecca.
La lingua di mia moglie lo nettò.
Sorpresa, il suo cazzo era ancora dritto.
( E’ questo un effetto collaterale dell’abuso del Viagra. Anche se sborri ti rimane dritto, e non sempre è piacevole).
Katia è persa nel piacere provato. E’ distesa. La gonna è attorcigliata ai fianchi. La passera appare leggermente aperta. E’ piacevolmente accaldata .
Incredibile, lo chignon è ancora intatto.
Gli occhi sono ancor chiusi. Vive ancora nel piacere dell’orgasmo avuto. Respira lentamente e profondamente.
‘ cosciente o incosciente?
Davide capisce che può approfittare ancora della situazione e soddisfare tanti suoi desideri.
La mette prona ,in posizione rilassata . Le lubrifica il buchetto con lingua e dita e poi appoggia la punta dell’uccello e spinge. La incula cercando di procurarle poco dolore. Non appena si è assestato incrementa il ritmo.
Le fa il culo. Qui mia moglie si riprende(il dolore?) e dice :basta. Togliti. Ma lui la minaccia: ti tengo qui con il cazzo nel culo e chiamo tuo marito. Poi vediamo .
La incula. La tratta da puttana.
Ruota il culo. Fammi vedere come lo muovi bene. Brava, così. Glielo accarezza a palma aperta e poi due veloci secchi schiaffi.
Ferma le dice.
Non far rumore. Non fiatare.
Il tuo culo è perfetto. E’ tondo. Peccato che tu abbia aspettato così tanto a darmelo.
Non fosse stato che fossi io l’artefice di tutto e che in quel momento avevo il cazzo in mano, pronto ad eruttare, sarei andato di là a spaccargli la faccia. Non bastava la fortuna che aveva avuto per scopare ed inculare mia moglie ? Alcune persone sono proprio da ‘sopprimere’.
Davide continuava nei suoi sproloqui: peccato tu non veda come entra bene. Ti sto facendo un tunnel eterno. Adesso è largo come il mio cazzo. Prima di sborrare voglio aprirlo ancora un po’. Voglio spannarlo.
Ed a conferma portava l’uccello quasi fuori ,lasciando dentro solo la cappella. Faceva poi dei movimenti circolari facendo ruotare il bacino, come quando si fa il buco per l’ombrellone nella sappia e poi dava violenti colpi in avanti come ad affondare di più.
Le chiese: è la prima volta che lo prendi in culo?
Lei: si
E lui: bello; è bello avere il culo vergine da sfondare.
Quando il cazzo uscì per l’ennesima volta, lo zoom, mi fece vedere tracce di gocce di sangue sul suo uccello. La stava davvero sfondando.
Adesso potrai darlo a quello sfigato di tuo marito.
Sai ricordo bene il suo cazzo, di quando eravamo in doccia. Rispetto al mio, il suo è un cazzettino . Sarà contento. Tu meno. Voglio aprirti il culo, che lui ci balli dentro. Avrai meno piacere, ma vedila in positivo: non sentirai dolore.
E mentre la umiliava continuava a spingere il cazzo dentro il suo culo, il più possibile, provocandole un dolore non udibile poiché lui le teneva la mano alla bocca per non farla gridare.
Quando si stancò, il Viagra continuò a produrre il suo effetto, le disse: adesso fai tu.
Si sollevò e si spogliò velocemente.
Nudo, con il cazzo dritto, si sedette sul bordo del divano. Con una mano la fece alzare. Le disse togliti la gonna , puttana. A bassa voce, ma perfettamente chiaro per lei.
Si spogliò.
Sono nudi ambedue.
Lui la guarda dal basso, la fa avvicinare, le mette a mano tra le cosce e le fa allargare le gambe. Le infila due dita in figa.
Sei ancora bagnata. Ti piace?
Lei non risponde, ma mi pare le piaccia.
Le fa indossare le scarpe per slanciarne il fisico . Poi le chiede di fare alcuni passi nel soggiorno. La induce a mostrarsi a lui come una puttana conquistata. Le dice di sciogliere i capelli. Adesso mia moglie pare ancora più bella. Ha un corpo da favola ed un viso che esprime candore.
Enfatizzando: un angelo.
Davide gode di questo, vuol far cadere l’angelo in terra.
Vuole che questa signora rinunci a tutte le sue difese per diventare una femmina vogliosa di cazzo anche per i tempi a divenire.
La fa girare, le palpa il culo e la fa piegare. Avvicina la bocca al culo ed alla figa .Lecca con piacere i due fori. Le dice: belli, sono bagnati.
La fa rigirare e si alza anche lui. Le stringe le tette, le palpa, le pesa.
Sai quante volte ho sognato quello che ti avrei fatto e quello che ti sto facendo? Sono domande che non chiedono risposta. Direi che ci sa fare.
Poi l’umiliazione. L’abbraccia. Si fa abbracciare. Il suo duro cazzo appoggiato sulla sua pancia. La costringe a limonare lingua contro lingua come lui fosse l’ innamorato.
Intanto le fa sentire il cazzo sulla pancia . Le dice vedi cosa ti sei persa in questi anni ? Ha ancora voglia di te.
Poi si stacca e la spinge con una mano verso il basso . Glielo fa prendere in bocca. Un bel pompino.
Troia, succhia le palle.
Lei pompa e con la mano glielo tiene stretto . A lui piace.
La testa rivolta verso l’alto ,gli occhi mostrano il piacere di Davide. Le sue mani le prendono le tette tirandole verso l’alto. Giocano con i capezzoli.
Le dice: di più. Giù . Prendine di più.
Lei che si limitava a succhiare il glande, o poco più ,ora era costretta a prenderne di più. A Davide non basta. Le spinge la testa in basso. Ho l’idea che Katia possa soffocare per colpa del cazzo.
Lui le toglie la mano che spingeva il capo verso il basso. Mia moglie ora è libera per succhiarlo come vuole. Ma, non tira la testa verso l’alto per liberarsi un poco della presenza in bocca. Con mia grande sorpresa rimane ferma nella posizione acquisita, poi lentamente cala il capo. Vedo il cazzo di Davide sparire con costanza interamente nella sua bocca. Adesso deve esserle arrivato in gola. E’ un pompino totale.
Davide è sorpreso quanto me. Il suo cazzo è tutto dentro la sua bocca.
Esclamò un :sei fantastica. Ho sempre pensato che non fossi una santa, ma questo è di più.
Non era una domanda, ma una constatazione e comunque mia moglie con la bocca occupata non poteva parlare. In compenso rialzò la testa fino a far intravedere la sommità del glande per poi ridiscendere. Fece il movimento alcune volte.
Davide era rimbecillito dal piacere.
Per me è una scena molto arrapante. Mi chiedo quante cose non sappia di mia moglie.
Ma Davide non vuole finire così. Sa di non avere molte cartucce ed opportunità e vuole sfruttare al meglio quel ‘momento’.
Le dice: basta troia. Mi piace, ma voglio altro.
La prende ,da sotto, le tette e le spinge verso l’alto. Le avvicina alla sua bocca aperta. Ne ciuccia una per un po’ e o poi l’altra. Le prende i capezzoli ,ma prima li tira tra due dita . Sono tirati in fuori dalla trazione . Ne succhia uno poi l’altro.
E’ ‘un’aggressione’ continua.
La fa poggiare con le mani al bordo del divano e la prende alla pecorina. Le fa divaricare bene le gambe e la chiava con tale forza da spingerla verso l’alto.
Mia moglie continua a gemere; dice :si, si, si .
Davide si appoggia su lei e la tiene per le tette. Rimane in quella posizione fermo. Vi è solo il movimento delle mani che manipolano le mammelle infine la solleva per le tette ,ma ciò non deve dargli piacere poiché la respinge verso il basso.
Le mette una mano sulla schiena facendo pressione. Il culo di Katia rimane alto e la schiena fa un avvallo. Una mano la prende per i lunghi capelli e li tira a sé. Mia moglie solleva la testa, ma la mano premendo le impedisce di alzare la schiena. Il suo corpo. E’ inarcata.
Davide spinge dentro lei ; è invasato.
Mia moglie continua a gemere.
Cerco di staccarmi da quello che vedo. Non capisco se quello che sto provando è qualcosa che mi piace troppo o al contrario mi sta dando dolore.
Guardo il divano su cui stanno scopando. Rammento i motivi per cui l’avevamo preso così lungo e largo. Volevamo qualcosa di diverso dal solito. Volevamo un divano comodo per le serate invernali dedicate alla tv che ci avrebbe permesso, all’occorrenza, con la possibilità all’occorrenza di addormentarci su di esso uno a fianco l’altro.
Non avevo mai pensato che sarebbe stato utilizzato in altro modo.
Ma quello che vedo mi fa tornare alla tormentata realtà: lui scopa mia moglie sul nostro divano.
Davide oltre ad essere sessualmente dotato è anche uno scopatore abile e le sta facendo provare piacevolissime sensazioni in diverse posizioni. E’ una macchina’.,ma non è sciocco.
Si rende conto che sta vivendo un’opportunità unica. Sta facendo sesso c on la moglie, fino a poco tempo prima ,inarrivabile dell’amico. La cosa che lo stupisce, potrebbe essere ,la sua totale partecipazione. Non si chiede il motivo di ciò, come sicuramente non si chiede della sua performance sessuale. Sa solo quello che sta vivendo.
Deve avere una mente fervida di fantasie e non solo.
Sente quanto mia moglie sia eccitata e glielo dice.
Katia sei tutto sesso. Il mio cazzo è in una fornace e tu continui a godere.
E’ vero?
Mia moglie: si, continua per favore’
Davide le dice : sei così bagnata che mi sembra ti si sia allargata la figa. Ascoltami: ti piacerebbe riprovare un’esperienza che hai fatto solo due volte nella vita?
Mi moglie ,’pur in altro mondo’: cosa?
Mi piacerebbe farti provare il fisting e continuando. Ricordi quando sono nati i tuoi figli? Ricordi il parto? Ricordi quanto dolore quando sono usciti da te? Pensaci, è stato solo dolore o’..Vuoi riprovare? Se senti troppo male ti prometto che mi fermo
Mia moglie sicuramente qualcosa aveva capito perché disse: proviamo, ma fai piano. Doveva essere veramente in calore come una vacca; la cantaride’…
La fece appoggiare seduta allo schienale del divano. Le gambe divaricate in posizione ginecologica.
Davide rimirò la sua bombata figa, occupata sino a pochi istanti prima dal suo cazzo. Era leggermente arrossata ed aperta
Disse: farò piano.
Si mise comodo. Un dito entrò in figa, poi due ed il terzo raggiunse gli altri. Fi qui fu veloce e senza ostacoli. Qui vi fu una pausa. Le dita ruotavano e stantuffavano .Stava creando spazio per le altre dita. A mia moglie piaceva il movimento
Le disse :sei bagnatissima ,vedrai ti piacerà. Quando la ritenne pronta inserì il quarto dito. Rimase fermo. Fece abituare la passera alla ingombra presenza. Si mosse prima lentamente in un solo senso e solo quando fu ben accolto fece ruotare leggermente le dita. Adesso poteva insinuare il quinto dito.
Entrò.
Mezza mano era nella figa di mia moglie. I contorni della figa erano ‘tirati’ intorno la mano. Non vi erano spazi liberi
Mi ricordai la testa del bambino che stava uscendo’
Mia moglie diceva: fa male, fa male.
Davide disse: mi fermo ?. Esco?
Mia moglie: no, aspetta. Dammi un attimo.
Irreale quanto avveniva.
Davide attese e poi spinse. La mano era dentro. Non si vedeva più. Solo il polso era visibile all’esterno.
Vidi il polso ruotare piano piano.
Le chiese: come ti senti?
Lei: piena.
Ti piace?
Si.
Ciò gli diede il via. La Il polso ruotò più velocemente e lano all’interno occupò spazi diversi.
Mia moglie diceva: si, no, no, mi piace.
Secondo me godette.
Davide levò la mano tirandola fuori con delicatezza. Per pochi attimi ,dopo l’uscita della mano, si ebbe immagine di un grande enorme buco al posto della ‘delicata’ passera.
Furono pochi attimi prima che il buco si richiudesse . La figa aveva riacquistato la normalità.
Davide era soddisfatto e felice.
Stava facendo le cose più difficili alla moglie consenziente dell’amico e non aveva ancora finito.
Dentro se ritengo pensasse che gli si stavano schiudendo nuovi orizzonti con questa puttana.
Pregustava già il futuro lo stronzo.
E glielo evidenziò .
Sei una zoccola. Poco volte ho trovato donne come te disponibili a tutto e che godono anche.
Faremo cose belle insieme.
Come ti senti?
Lei ,in pieno stato orgasmico : bene. Mi piace.
Adesso fa il dolce. L’appassionato.
La stringe a sé e le accarezza spalle e capo. Le dà tenere baci sulle labbra e sul viso. La vuole portare nella sua sfera affettiva.
Lei è presa da quel che è avvenuta e sta avvenendo. Partecipa a ruota libera come una persona che sta nuotando e che coscientemente sa che deve continuare a nuotare per non annegare.
Passano dei lunghi minuti . I suoi baci d affettuosi diventano via via prepotenti. Anche le sue mani iniziano ‘ a navigare’ sul corpo di mia moglie con brama diversa.
Le dice: ti voglio ancora. Voglio sentirti implorare il mio cazzo. Sentirti gemere di piacere sul mio uccello.
Toccalo. E’ tuo.
Non appena lei glielo prende in mano si risiede tirandola a sé.
La fa sedere su lui, ma non la penetra. Le dice: mettilo dentro. Fai tu. Vuole sia lei ad auto scoparsi.
Mia moglie non dice nulla. Ha ancora voglia.
Lo impugna bene e lo guida all’ ingresso della passera. Se lo infila ed inizia ad andare su e giù. Lui da dietro le cinge i fianchi dandole il ritmo della scopata. Poi porta le mani alla base delle tette, che oscillavano al movimento cadenzato di lei , e le tiene tra le mani godendo del loro possesso .
Le disse: bello. Adesso l’altro buco . La fece sollevare per le tette . Non fu una bella notizia per lei.
Katia si sollevò per poi riabbassarsi. Fu sempre lei a guidare il cazzo di lui nel nuovo buco.
Una smorfia di dolore sul suo viso e poi si impalò lentamente. Stette un pò ferma per abituarsi. Lui la lasciò fare. Poi dapprima lentamente e poi sollecitata da lui: su vacca, muoviti
Katia andò più velocemente su e giù.
Ora percepiva dolore solo quando il suo cazzo toccava il punto più lontano .Il condotto anale arriva, massimo, fino a 16 centimetri e a quel punto l’intestino fa una svolta che il pene, naturalmente, non può seguire. Ora gli altri centimetri del cazzo di Davide dove andavano a spingere?
La fece impalare per un po’ . Lei aveva portato una mano alla figa e si toccava la clitoride .Penso per alleviare il dolore.
Se lui se ne accorse non disse nulla.
Lo spegni candela del culo continuò finche lui le disse: alzati , piegati.
Si fermò a guardare il suo culo. Aveva il foro anale dilatato .
Le infilò tre dita e le fece ruotare dentro annuendo soddisfatto.
Poi fu come folgorato da un idea. Le disse: non muoverti, resta piegata. Si affrettò alla vicina cucina da cui tornò con una banana in mano . L’aveva sicuramente presa dal cestino della frutta. Lei non poteva vedere. Staccò il peduncolo e poi spinse la banana nel culo. Lei comprese la diversità.
Lui le disse all’orecchio: hai una banana nel culo. Si mise davanti a lei e le fece prendere il cazzo in bocca. Poi le disse: continua cosa stavi facendo avanti ( il ditalino) . Ed alla muta richiesta di lei ,disse: continua a farti il ditalino porca che ti piace. Era solo per sottometterla
Davide si sedette ancora sul divano. Le tolse la banana e la fece ancora sedere su lui per auto incularsi.
Poi disse: adesso figa e culo.
Il cazzo di Davide, alternativamente , entrava in figa ed in culo. Mia moglie, stanca e spaventata, subì.
Poi il cambiamento.
Notai un cambiamento nel movimento di mia moglie. Non scendeva più dritta faceva un movimento con il culo. Mi faceva pensare ad una trivella. Compresi voleva farlo venire per finire.
Era stanca e scoraggiata, umiliata, desiderava che tutto finisse.
Lui colse. Cosa stai facendo? Oh è bellissimo. Così mi fai venire in fretta. Allora avevo ragione: sei meglio di una puttana.
Sai come si fa a far godere un uomo. Allora avevo ragione dietro quell’aria per bene eri e sei una zoccola.
Quanto stava avvenendo mi fece pensare: anche con me non aveva
mai avuto quelle performance sessuali. Tutto era nella norma. Ma se faceva così voleva dire che con qualcuno l’aveva già fatto.
Con chi? E perché non lo aveva mai fatto con me?
Vederla muovere il bacino, come una danzatrice del ventre, sul cazzo di Davide era stupefacente.
Davide la bloccò: aspetta. Sei fantastica ma non mi freghi . Se vuoi che venga, prima devi venire tu.
La prima volta che sei venuta è stato quasi inconsciamente e non so se ne hai memoria. Ma hai squirtato come una cagna. Adesso voglio che tu venga coscientemente e per tua volontà. Solo cosi finiremo.
Altrimenti vado avanti all’infinito. Non so cosa mi sia successo. Il vino ?La voglia di te? Non so e non mi frega, ma è cosi. Se vuoi finire vieni prima tu e non pensare di fregarmi .Sono un medico . Conosco bene il corpo umano e riesco a capire se una viene davvero o per finta. Se hai problemi aiutati con la mano.
La riflessione di mia moglie durò pochi secondo. Mise al meglio le mani alla figa ed alla clitoride. Chiuse gli occhi alzando il viso verso l’alto come per concentrarsi e’ricominciò il movimento a trivella del suo culo sul cazzo di Davide.
Davide la guardava e parve soddisfatti si quanto avveniva.
Le mani sulle tette . Il viso sul collo di lei a cui dava sensuali bacini
In modo suadente diceva: brava, ti piace? Ti piace il mio cazzo. Ti mancherà lo sai? Lei ad occhi socchiusi fece come un accenno con la testa. Pensava ad un altro?
Spero associasse il cazzo che la penetrava a me.
Su ancora un po’ più giù.
Muoviti sento la tua figa stringere. Sei sempre più bagnata; ci sei quasi . Le lasciò una tetta portandole due dita alla bocca.
Succhia. Ci sei. Lo sento stai venendo sul mio cazzo. Non se furono le parole o se aveva colto esattamente il momento e se le dita in bocca furono l’atto erotico definitivo. Godette. Inarcò il corpo verso l’alto ed un silenzioso orgasmo la possedette.
La fece alzare ,inginocchiare . La sua bocca e le sue mani furono a disposizione del cazzo di Davide.
Lui se la godette così.
Disse: continua con la mano, non ti fermare. Sei una brava bocchinara. Ferma, non farmi venire così.
Rimane sempre seduto. La tira a se . Allarga le gambe, prendilo e mettilo dentro.
Lei si china. Lo prende per mano e lo guida alla figa. Lo appoggia. Si punta . Si siede. Lo prende dentro. E’ seduta su lui.
Lui: chiavami. Muoviti su e giù.
Che figa; che troia che sei.
Mi fai sborrare .Adesso cambio buco. Un pò nel culo. Vedo sofferenza negli occhi di mia moglie . Lui si accanisce. Dice: ancora un po’ di culo. Voglio allargarlo per bene. Vuole lasciarle il culo spannato. Poi dice : vengo in figa.
Adesso mia moglie è più lucida. No; ancora dentro no.
Lui: non me ne frega niente.
Inarcò il suo corpo e con un travolgente, visivo orgasmo. Si, sì, così. Sborro. Godo. E lei partecipe: si ,si, vieni.
Nell’attimo della sua spinta verso l’alto Davide poggiò la bocca sul collo di mia moglie. Ed il suo grido liberatorio dell’orgasmo raggiunto fu annegato in un morso che le diede sul collo, come un vampiro.
Poi sfatti rimasero fermi. Sul collo di mia moglie sarebbe rimasto il segno dei suoi denti.
Il tempo di riprendere il respiro e la cinse con le braccia. Viso a viso . Puttanella, ho sentito quanto ti è piaciuto. Hai fatto annegare il mio cazzo nella tua figa.
Cosa ti sei persa in questi anni?
Non pago, come prima si , fa ripulire l’uccello dalla bocca di Katia.
Incredibile era ancora in tiro.
Carezzandola le dice: se avrai voglia sarò sempre a tua disposizione, ma godiamoci questo momento e la baciò. Le lingua unirono le loro salive.
Poi si spostarono. Seppur meno imponente il suo uccello era ancora alto. Fu lui stesso il primo a stupirsene. Non è possibile, disse. Anche mia moglie guarda e vedendolo si stupisce.
Lui lo tocca e dice a lei: tocca .
Mia moglie lo tocca saggiandone la consistenza.
E lui : visto che effetto mi fai? Abbiamo ancora un pò di tempo, ma non si sa mai . Meglio non rischiare che tuo marito si svegli.
La fece rivestire. Tutto ad esclusione di mutande e calze.
Le fece alzare la gonna. Si vedono le labbra delle figa bombate ed umide . La fa girare e piegare . Le infila senza difficoltà il dito in culo ,fa ruotare il dito ed il foro anale si allarga senza difficoltà.
Dopo l’esperienza avuta katia avrebbe preso senza difficoltà il cazzo in culo . Ed inoltre se era passato il glande di Davide tanti altri potevano passare
Anche lui si è tirato su i pantaloni e gli slip, ma ha tenuto la patta aperta da cui spunta l’uccello.
Le dice: un suggerimento per le prossime volte. Se indosserai gonna ed autoreggenti potremmo farlo in qualunque posto, al ristorante ,in cantina, o dove ci viene voglia.
Basterà che levi le mutandine , o meglio potrai anche non metterle, e potremo fare sesso sfruttando ogni occasione.
Finito il suggerimento si siede sul bordo del divano.
Ed a dimostrazione la fa sedere su lui.
La gonna ricopre l’unione dei due sessi.
Si fa cavalcare. Vuole chiavarla ancora bene ed indurla a godere.
La bacia. Si baciano. Sotto la gonna si vedono i movimenti di congiunzione dei sessi.
Katia ansima.
Lui : ti piace il mio cazzo eh?
Lei :si.
Lui: lo faremo ancora.
Lei, dopo un lungo silenzio dice : vedremo.
Katia deve essere in calore perché dopo breve si accascia su lui. Era venuta nuovamente. Lui no.
Mia moglie si riprende e si alza da lui, che ha sempre l’uccello in tiro.
Katia guarda l’uccello e pare dispiaciuta. Lo tocca e le ‘scappa’ un : adesso ci penso io.
Si piega, lo prende a due mani e si applica nel fargli sega e pompino .
Rivolto a lui: adesso lascia fare a me.
Lo fa alzare mentre continua a segarlo e pomparlo.
E’ deliziosa nel suo sforzo.
Le labbra gli circondano il glande. Scendono e salgono; succhiano con voluttà.
Lo sega e gli palpeggia i coglioni. Ogni tanto un risucchio sul glande.
Il movimento è alterno. A volte lento per fargli ‘sentire’ molto il pompino e la sega. A volte veloce per avvicinarlo all’orgasmo.
Gioca con le palle, gliele succhia.
Molta attenzione è dedicata alla testa dell’uccello. La ingoia. Due risucchi profondi e ben fatti fanno vacillare Davide.
Vedo le guance di Katia incavarsi a risucchiargli il profondo dell’anima.
Alza lo sguardo ai suoi occhi. Gli dice: vieni, porco.
Un ultimo affondo della mano sull’uccello. L’altra gli tiene le palle e le massaggia invitandole a rilasciare lo sperma. E’ un attimo. L’uccello si imbizzarrisce.
Lei continua a tenerlo solo per le palle. La sborra schizza per aria. Lo lascia sborrare in giro. Schizzi verso il suo viso, nei suoi capelli, per aria e poi a terra.
Finalmente ha finito di sborrare; glielo riprende in bocca e risucchia l’ultimo sperma residuo.
Mia moglie si rivela per un’artista del pompino. L’ha svuotato.
Adesso il suo uccello non è ancora completamente a riposo, ma sembra un pò gonfio, come dovesse fare pipì. Almeno non tira più verso l’alto.
Era anche pulito grazie alla bocca di Katia.
In silenzio glielo rimette nei pantaloni chiudendo la zip.
Finalmente l’incontro di sesso era terminato.
Era arrivato il momento di salutarsi.
Prima di farsi accompagnare alla porta, Davide si prese un ultimo ricordino. Si fermò a salutarla con passione.
La strinse dicendole : sei bellissima e sei davvero una troia. Una gran troia.
Si tolse l’ultimo perverso sfizio. Le sollevò dal davanti la gonna e le disse: tienila su.
Mia moglie era davanti a lui e gli mostrava, tenendo sollevata la gonna, le parti intime. Lui le guardò la figa ,la toccò con delicatezza facendo scivolare la mano sul pube e le disse: a presto.
Poi guardò in viso lei: sei bellissima ed e stato bellissimo. Speriamo di rifarlo presto.
Lei non proferì parola.
La strinse costringendola ad una ultima limonata e poi girandosi le disse :ciao puttanella. Tienimi la fighetta al caldo che ci vediamo presto, spero.
Si fece accompagnare alla porta e sentii la sua voce lontana che diceva : stai attenta ai segni sul collo, tuo marito potrebbe insospettirsi.
Sento il rumore della porta che viene chiusa alle spalle di Davide.
Chiudo velocemente pc ed Iphone e mi metto in posizione di sonno. Passano alcuni minuti prima che giunga mia moglie. Deve avere resettato cucina e soggiorno. Entra in bagno. L’acqua scorre. Si fa una doccia.
Tutto è terminato.
Arriva in camera e si distende, a letto, vicino a me . Sento che mi guarda. Si chiede se mi son reso conto di qualcosa.
Non batto ciglio. Devo apparire profondamento addormentato. Con circospezione si gira e ‘forse si addormenterà presto.
Io ‘rivedo’ mentalmente la scopata ,il fisting, l’inculata ed il pompino, e mi ritrovo ancora eccitato
Sono passate non più di due ore da quando li ho lasciati soli in soggiorno. Non pensavo che in due ore si potesse sconvolgere una normale vita sessuale e far provare diverse novità.
In due ore mia moglie aveva provato sesso per una vita intera o aveva riportato a galla esperienze già vissute?
Il mio cazzo si indurì a quei pensieri. Ero diventato un cuckold?
Mi dico: dormi. Avrai tempo per rivedere, senza assilli e preoccupazioni, tutto. Si . Ho registrato tutto. Le telecamere costavano tanto non per nulla.
Nell’intimità del mio studio, quando vorrò, rivedrò. Un giorno cancellerò tutto. Un giorno’
Per togliermi un dubbio, il giorno successivo, ho verificato nei suoi cassetti se avesse autoreggenti o reggicalze. Nulla, solo collant.
Alcuni giorni dopo chiacchierando del più e del meno le dico della sfilata di Victoria Secret di e le chiedo comma quei reggicalze che indossano sono facili da indossare e poi ci se sente comodi? Mi dice no, che non sono pratici e che da giovane, per gioco, li aveva provati alcune volte ma proprio per la loro scomodità ci aveva rinunciato. Passano dei giorni e ci accordiamo tra amici per vederci presto. Ci organizziamo per un ‘giro’ di messaggi . Le date papabili sono due a distanza di una decina di giorni. Finalmente ci accordiamo per il venerdì sera della settimana dopo.
Il mercoledì successivo ,approfittando di una sua temporanea assenza da casa, verifico nuovamente il suo cassetto delle calze. Occultate in fondo al due confezioni nuove di autoreggenti ancora nel loro sacchetto di plastica trasparente.
La sera dell’uscita con gli amici siamo presso la nostra auto pronti per avviarci. Le dico che ho dimenticato i fazzoletti. Corro in camera nostra ed apro il suo noto cassetto. Rovisto in fondo. Una confezione di autoreggenti è ancora lì, dell’altra rimane solo il sacchetto contenitore.
Deve averli indosso.
Ritorno all’auto. E’ ancora lì fuori che mi aspetta. La guardo, è veramente carina. E’ vestita da ‘corsa’: gonna a pieghe svasata ,di quelle che mi fanno impazzire e sognare. (sogno: la faccia girare, appoggiare a. .le alzo la gonna sulla schiena ,la’..). Camicetta di seta chiara e giacchino. Calze chiare e scarpe lucide nere tacco dodici. Capelli sciolti e trucco perfetto.
Sorridendo le dico: come sei tirata. Devi cuccare?
La risposta: scemo.
Ci incontriamo con gli amici. Guarda che caso c’è anche Davide con la sua giovine ‘fiamma’. Mia moglie e lui si salutano senza calore, ma noto che nei loro sguardi spunta una luce di reciproco interesse.
Mi soffermo sulla compagna di Davide. E’ giovane, non arriva ai trenta anni. E’ carina. Ha un viso solare ed è molto aggraziata. Molto femminile. La gonnellina evidenzia delle tornite lunghe gambe. Un bel bocconcino. Come avrà fatto a ‘?
Andiamo in uno dei ‘ nostri’ soliti, tranquilli, ristoranti . Siamo tanti, almeno una trentina di amici. Davide è seduto di fronte noi all’altezza di mia moglie.. Faccio l’ indifferente, ma li ‘curo’ . Parlo a destra e a sinistra. Mi alzo. Mi muovo. Katia e Davide sono più rigidi. Parlano con tutti, ma non si muovono dalle loro sedie. Sono in attesa?
Cade una posata a Davide. Si piega per raccoglierla. Non ci arriva a prenderla. Si abbassa, sino a scomparire alla vista ,sotto la tavola per trovarla.
Penso: starà guardando le gambe di mia moglie.
Mi giro verso mia moglie. Guardo in basso. Le gambe divaricate inducono la gonna verso l’alto. Davide può vedere il ‘panorama’ tra le sue gambe.
Avrà autoreggenti e mutandine o’?
Davide si rialza con la posata in mano. La guarda ed ha un accenno di sorriso soddisfatto sul viso.
La cena continua. Siamo quasi al caffè. Come al solito l’ abbondante mangiare ed il fatto che quasi nessuno degli amici si è sottratto al buon vino ha reso la compagnia allegra . Siamo tutti su di giri, chiacchieroni e ‘distratti’. Tutti si muovono da un posto all’ altro scambiandosi i posti intorno al tavolo.
Nella confusione Katia mi dice: vado i bagni.
Io ,distrattamente : si, va bene.
Guardo d’istinto verso Davide; sta dicendo qualcosa alla compagna.
Il dubbio.
Lascio il tempo a Katia di arrivare alle scale, che scendendo portano ai bagni, e poi mi alzo. Non è più a vista.
Mi accingo a seguirla. Mi trovo a fianco di Davide che si stava muovendo anche lui per andare’dove?
Gli dico: dove vai? Io in bagno . Questo bere mi stimola la pisciata.
Lui: vale anche per me, ci stavo andando anch’ io.
Affiancati scendiamo le scale che portano ai bagni. Son quasi certo di intravedere la figura di mia moglie, che dalla porta socchiusa del bagno delle donne sta ‘curando’ chi arriva ai bagni. E’ un attimo. Ci vede e si ritrae.
Davide ed io entriamo nel bagno degli uomini. Faccio tutto con calma e aspetto che lui termini le sue faccende. Poi gli dico: vai pure. Ho movimenti di pancia.
Lui va.
Aspetto che sparisca alla vista ed esco anch’io dal bagno appoggiandomi all’entrata del bagno delle donne. Dall’uscio ,senza entrare, dico : Katia.. sei lì? Tutto bene?
Un attimo di silenzio ,poi la risposta: si ,tutto bene. Che hai? Cosa mi può succedere. La voce è seccata.
Io ,serafico: nulla , è che già che ero sceso ai bagni mi è venuto da chiedere di te .
Faccio finta di ‘occuparmi’ di me. Attendo che lei esca dai bagni e mi accodo.
Lei è silenziosa. Dico io qualche stupidata..
Torniamo al tavolo. Davide è in piedi con il viso rivolto a noi che stiamo arrivando.
Lo sguardo imbarazzato che si scambiano dice tutto .
Il suo sguardo: avrei voluto, ma tuo marito’..cazzo sto stronzo’
Lei: che rabbia’.
Io ridevo dentro e mi dicevo: ci potranno provare di nuovo, se vogliono, per ..,ma ciò non accadrà mai quando sarò presente. Che Katia si metta il cuore in pace, le autoreggenti è meglio se le lascia nel cassetto, anzi che le butti via.
Alla fine si torna casa . In auto mia moglie è insofferente. Non è tranquilla. Dice che è stata una cena noiosa.
Che peccato.
Il giorno dopo, alla prima opportunità, controllai il cassetto calze di Katia. Anche il secondo sacchetto, ora ,conteneva un bel paio di autoreggenti.
Per concludere: come avevo anticipato Davide è un grande stronzo. Non gli bastava aver colto l’opportunità imprevista, ma voleva continuare il rapporto con mia moglie.
Mi sa tanto che andrò a trovare, in sua assenza, la giovine compagna ed aiutandomi con lo stesso composto dato a mia moglie gli renderò la pariglia.
Mia moglie?
Potete pensarla come volete , ma ad una certa età e per i rapporti troppo consolidati(ripetitivi) un bel cazzo attrae sempre.
Passano i giorni e come da me previsto non vi sono ulteriori contatti tra lui e Katia.
Ma, come si dice, per non sapere ne leggere ne scrivere, mi sono cautelato. Ho aggiunto tre telecamere :una in cucina ed una per le restanti camere da letto. Non si sa mai.
Dal mio ufficio, che è non lontano da casa, posso tenere l’appartamento sotto controllo. Un investimento ben fatto per più fini.
Una mattina, era molto presto, mia moglie mi dice di non sentirsi bene e che non sarebbe venuta al lavoro. Andavamo insieme facendo in parte lo stesso tragitto. Ciò mi ha ‘colpito’. In tanti anni le volte che mia moglie si è assentata per malattia dal lavoro si contano sulle dita di una mano ed era in visibili disastrose condizioni . Questa volta ciò non appare, ma io non sono un medico.
Andai perplesso in ufficio e mi collegai immediatamente alle telecamere.
Mia moglie ‘gironzolava’ per casa e non pareva avesse problemi di salute. Era ,con sorpresa, curata e vestita come al solito. Gonna ,scarpe. Aveva di diverso ,rispetto la mise lavorativa, l’acconciatura dei capelli che adesso erano sciolti e non portava il classico chignon.
Squillò il telefono. Non potei sentire il chiamante, ma udii mia moglie dire: puoi venire subito.
Non sapevo, ma’
Attesi pazientemente e dopo una mezzora un trillo alla porta e poi la persona che entrò confermò il mio pensiero . Era lui, lo stronzo, Davide.
Con il suo bel sorriso stampato su quella faccia di merda le disse: eccomi sono a tua disposizione.
L’aveva cercato lei?
Sei sempre bellissima. Fatti guardare.
Lei inorgoglita gli sorrise, e quando lui le disse: fammi vedere come ti sei preparata?
Con assoluta padronanza sollevò la gonna sul davanti. Mostrò delle belle autoreggenti, quelle nel cassetto, e le mutandine bianche di seta ricamate.
Lui disse :sei incantevole, ma non avevamo detto niente mutandine?
E lei :ma non abbiamo fretta. Mio marito sino a stasera non rientra.
Ah pensai. Pensate di essere furbi. Telefonai immediatamente a casa.
La voce di mia moglie era normale, ma il viso che vedevo non era altrettanto ‘normale’.
Le dissi: ho lasciato dei documenti a casa ,tra mezzora sarò lì. Devo portarti qualcosa dalla farmacia?
La presi in ‘contropiede’. Non ebbe la prontezza di inventarsi qualcosa per procrastinare il mio ritorno. Disse : no, nulla. Mi sento meglio.
Io: arrivo. Bacio.
Impiegai circa quaranta minuti a giungere a casa. Chiaramente mia moglie era sola ed aera seduta sul divano.
Chiesi: tutto bene?
Lei: si. Ho solo un po’ di mal di testa e mi sento nervosa. Passerà.
Andai a prendere i ‘millantati’ documenti e dopo averla salutata tornai in ufficio.
Immediatamente vidi la registrazione di quanto avvenuto nei quaranta minuti del mio tragitto a casa.
Guardai a partire dal termine della mia telefonata..
Mia moglie disse a Davide : era mio marito. Ha lasciato dei documenti a casa e torna a prenderli.
Davide, stupito, chiese : arriva tuo marito? E al si di Katia. Quanto tempo abbiamo?
Trenta, quaranta minuti disse mia moglie, meglio lasciar perdere.
Lo stupore di Davide era visivamente diventato incazzatura.
No, non mi va bene. Ho lasciato appuntamenti importanti ed ho impiegato un ‘ora per arrivare. E poi per niente?
Si avvicinò a lei. La strinse a sé ,mettendole al solito le mani sul culo, e la baciò. Le lingue furono subito in movimento ed i due bacini si strofinavano.
Lui: senti è già pronto. Non hai voglia?
Lei: si, tanta.
E allora facciamolo. Quanto tempo abbiamo?
Al massimo mezzora. Lui guardò l’orologio e disse: per le dieci devo essere fuori di qui.
Facciamo come non abbiamo potuto fare al ristorante.
Si staccano.
Mia moglie sorrise e con un movimento aggraziato si tolse le mutandine e facendogliele vedere, gliele tirò.
Davide le prese al volo e le portò al viso aspirando. Disse: che buon profumo di figa.
Si apre la patta e le dice: vieni qui.
Lei si avvicina. Ha capito il suo volere di maschio. Si piega e gli fa uscire dall’apertura della patta l’uccello. E’ come lo ricardavo ,lungo e nodoso con una grossa cappella.
Presa da raptus mia moglie lo prende in bocca e senza indugi fagocita il glande tra le sue belle labbra. Dopo qualche secondo Davide le dice: mettiamoci comodi . Lei si alza scambiano una bella slinguata e stretti si recano al, ormai famoso, divano.
Lui si siede e la trascina con sé e poi la fa scivolare con il viso tra le ginocchia per continuare il pompino interrotto. Katia non ha più remore, terminato l’approccio passa alle manieri forti. Lo prende dalla cima e pian piano scende prendendolo tutto.
Lo fa alcune volte poi lo lascia e guarda in viso Davide.
Davide è al settimo cielo e le dice continua.
Lei ripete l’operazione più volte.
Sarà l’eccitazione, la capacità di Katia, la paura del tempo che corre o altro che improvvisamente Davide raggiunge l’orgasmo in bocca a mia moglie. Katia ingoia tutto e poi molla l’uccello, ormai quasi floscio, e lo guarda perplessa. E’ un messaggio chiaro. Sei venuto ed io?
Davide comprende e dice: adesso scopiamo.
Si. Voglio godere anch’io.
Forse lui non tiene conto che adesso non c’è ne Viagra , ne cantaride. Effettivamente non poteva sapere non sapendo, ma era stato l’effetto del Viagra su lui e della cantaride su mia moglie a permettere molto di quello che era successo.
E il tempo correva.
Conscia del trascorrere del tempo e rendendosi conto che l’uccello di lui non era pronto per la penetrazione lo riprese in bocca.
Si aiutò anche con una mano per rimetterlo in tiro. Ci volle il giusto tempo, ma ci riuscì.
Adesso l’uccello era dritto che aspettava. Mia moglie sedendosi su Davide si alzò la gonna. Prese l’uccello dandogli la giusta angolazione e si calò su esso. Con soddisfazione l’aveva preso in figa.
Davide le disse: hai la figa che brucia. Porca. Sto sguazzando in te. Mia moglie lo cavalcò per un po’ sino a quando lui la fermò . Uscì l’uccello dalla passera e le disse: adesso in culo troia.
Memore della volta precedente e non pensando che’.lo puntò allo sfintere e si calò. Senza ostacoli l’uccello era dentro il culo.
Davide spingeva e lei saliva e scendeva. Lui era in estasi mentre lei partecipava in attesa di riprenderlo in figa.
Non so se volontariamente o meno all’ennesima spinta venne nel suo intestino.
Mia moglie se ne accorse poiché lui non spingeva più ed il su corpo si era rilassato, inoltre quando lei si era risollevata, il suo uccello, rimpicciolito e non più rigido, come un lumacone scivolò fuori dal culo.
Ci fu l’empasse.
Lui soddisfatto e rilassato. Lei eccitata e nervosa.
Gli disse: ma sei venuto?
Si.
Ed io?
M spiace, ero eccitato e tu sei troppo brava.
Non hai pensato a me?
Su, non farla dura, capita. Sarà per un’altra volta.
A quelle parole mia moglie da nervosa divenne ‘incazzosa’.
Si sollevò da lui ed era in piedi quando gli disse: stronzo, sei solo uno stronzo.
Era incazzata nera.
Sei un egoista. Pensavo fossi diverso , almeno a letto.
Vaffanculo ‘. .La classe di mia moglie era crollata (non l’avevo mai sentita esprimersi in quel modo). Non farti più vedere.
Davide si era messo l’uccello a posto e ,richiusa la patta, cercò di approssimarsi a lei che lo scacciò irata
Non mi toccare. Vattene. Non voglio più vederti
Lui guarda l’orologio. La mezzora è quasi trascorsa. Si reca velocemente all’uscita. Apre la porta, esce e non si gira neanche a salutarla . La richiude. Sparito.
L’ha persa.
Con mia grande soddisfazione, finalmente, è finita.
Mia moglie si tocca in mezzo le gambe, dietro. Sente lo sperma di lui e ciò la fa incazzare ancora.
Dice ad alta voce: mai più con quello stronzo, e va verso il bagno per lavarsi.
Il mio pensiero: e con altri?

Da un episodio postatomi da un lettore che spero di aver ben riportato.

Dopo aver letto tanti racconti su cuckold e tradimenti voglio raccontare la mia.
Ho cinquantotto anni e sono sposato, da oltre venticinque anni, con una piacevole signora di cinquanta anni . Abbiamo due figli maggiorenni che per studio sono ‘ in giro per il mondo’. Si evince che siamo una coppia abbastanza fortunata, con un discreto reddito, e speriamo continui così.
Mia moglie Katia ed io siamo insieme da circa trenta anni. Non sono stato il suo primo fidanzato ed essendo avvenente aveva avuto ,prima di me, due o tre fidanzati. Non mi stupirei se scoprissi che oltre ai fidanzati, più o meno ‘ufficiali’, avesse avuto qualche altro filarino.
I nostri rapporti ,per quanto posso capire, questi tempi sono pieni di sorprese, sono ottimi. Condividiamo pensieri, speranze e sogni. Compatibilmente ai problemi e ai guai che accompagnano coloro che diventano anziani :i figli ed il loro futuro, i genitori che invecchiano o che ti ‘lasciano’ , i nuovi acciacchi’. e basta così altrimenti mi metto a piangere; viviamo discretamente.
Katia ,da quando siamo insieme, non ha mai preso la pillola e le due gravidanze avute sono state volute. Oggi è prossima, o è già, alla menopausa e le nostre ‘occasioni d’incontro’ sono così limitate che basta un poco di attenzione. Senza dimenticare che l’età ,di per sé, diminuisce la probabilità di avere figli.
Amo mia moglie e sto bene con lei e mi sento riamato .Ed allora?
Noi uomini siamo a volte strani ed io non sono diverso da tanti altri.
Mia moglie ha la fortuna di avere un fisico invidiabile. Va in palestra due volte alla settimana, per qualche ora, ed ha il fisico di una trentenne. Non posso pubblicare foto, ma in due pezzi è oggetto ancor oggi di molti sguardi. La cosa non mi dà fastidio, anzi mi inorgoglisce.
Io al contrario faccio sport sei giorni su sette, ma i risultati non sono come vorrei.
Il sesso tra noi?
La classica coppia sposata.
Da fidanzati con elevata frequenza, da sposati e poi presto genitori ‘nelle feste comandate’. Non ridete per favore. I miei amici dicono che succede lo stesso a loro. Anche io ho avuto qualche piacere con il gentil sesso in gioventù e non ho nulla di cui lamentarmi. Con Katia non ho mai avuto particolari pretese e lei ha sempre soddisfatto i miei desideri ed io spero i suoi.
A distanza di tempo , posso solo evidenziare due aspetti che, comunque, non mi hanno mai creato problemi.
Il primo è che il sesso tra noi, ancor oggi, è sempre stato attivato da me. La prima mossa l’ho sempre dovuta fare io. Ma tant’è.
Il secondo è che non sono mai riuscito a far ,con lei, sesso anale. Anche questo non mi ha dato vuoti. Considero il sesso anale una piacevolezza psicologica ed avendolo provato con più ‘amiche’ non avevo nessun bisogno particolare da soddisfare con lei.
Lei , come vi dicevo, al di là di tante altre doti : gentilezza, intelligenza, disponibilità ‘.ha la dote fisica.
Ha il classico fisico mediterraneo.
Un metro e sessantotto, terza di seno, vita stretta ,belle gambe, ed il resto ad anfora ( i miei amici, ed anche altri, la definivano il più bel culo del circondario).Non è anoressica. In sintesi un bel vedere. Dimenticavo molto e sempre femminile. E’ un piacere vedere la sua eleganza.
Lavora ed è impegnatissima dalla sua attività. I suoi orari lavorativi sono intensi. Non torna a casa mai prima delle 20.00 e Il tempo che può dedicare a se stessa durante il giorno è minimo, direi nullo.
Amo mia moglie e sto bene con lei e mi sento riamato .Ed allora? Qual è il problema?
Noi uomini siamo a volte strani ed io non sono diverso da tanti altri.
Con l’età che avanza emergono nuovi desideri ed un mio inespresso desiderio era vedere mia moglie fare sesso con un altro. E’ un desiderio degli ultimi anni. Non chiedetemi perché? Non lo so. Forse sono state le tante letture erotiche sul tema.
Non ho mai avuto il coraggio di dirglielo( e mai l’avrò). Se la conosco, rischierebbe di ‘saltare’ il matrimonio.
Ma pensaci e ripensaci mi sarebbe tanto piaciuto’.ed ho trovato.
Dovevo creare l’occasione. Dopo tanto pensare ho pianificato il tutto.
Sarebbe stato un mio conoscente a far sesso con lei. Lo avrebbero fatto ed io, ed in parte loro, sarei risultato estraneo all’atto.
In realtà sarei stato io il gestore occulto della vicenda.
Doveva crearsi l’occasione d’incontro e la persona prescelta doveva trovarsi in alcune ‘condizioni’:
-lei doveva già conoscerlo e doveva esserci un motivo per incontrarlo ( per favorire l’incontro)
-non doveva esserci un buon rapporto tra loro (per non favorire un eventuale proseguo).
-doveva essere una persona non giovane e piena di impegni (lavoro, famiglia..) per non favorire il seguito
-lui doveva avere alcune doti fisiche, sia di fisico che di pene. (se si fa, che si faccia bene)
Ho trovato la persona.
Un amico per così dire. Ci conosciamo da ragazzini. Siamo stati sempre nella stessa compagnia. Lui era, ed, è una persona di grande intelligenza. Fa il medico, ma è sempre stato ritenuto, da tanti, uno stronzo.
Pur avendo intelligenza, soldi di famiglia, fisico ed un bell’uccello (giocavamo a pallone insieme ed in doccia potevo vedere che aveva a riposo un bel ‘pacco’) con le ragazze non ci sapeva fare.
Abbiamo fatto anche delle vacanze insieme a Rimini e dintorni e lui era l’unico che faticava a cuccare.
Penso sia una questione di pelle, di feeling. Le amiche mi dicevano: non mi piace è’..
Abbiamo la stessa età e da quel che so le sue compagnie femminili sono spesso ‘arrivate ‘ dagli amici.
Mi spiego. Non riuscendo a creare rapporti con nuove ragazze si insinuava nei rapporti delle ragazze degli amici. Sfruttando la ‘sua posizione’ ,dove i rapporti non erano saldi, si proponeva come alternativa ‘.ed alcune ci sono cascate.
Poi questi rapporti duravano poco, poiché passata la fase dell’abbaglio il resto tornava a galla ed il rapporto finiva.
Comunque con il suo intervento aveva contribuito più volte a far interrompere definitivamente il rapporto tra un amico e la sua ragazza(c’è a dire il rapporto era già in difficoltà; ma se non ci fosse stato lui a’?).
Insomma tante potenzialità e poche donne. Oggi ha una storia con una giovane ragazza ..a voi le considerazioni.
Nel passato aveva ‘ provato’ con una precedente mia ragazza e poi anche con mia moglie ,ma aveva ricevuto due bei due di picche.
Ambedue mi avevano raccontato delle sue ambigue avances e di come lo avessero, con intelligenza, rifiutato.
Solo quelle con poco’. ci cadevano.
Noi amici ( la compagnia in origine era composta solo da maschi) lo sapevamo, ma lasciavamo correre. Per noi era uno sfigato.
Dal punto di vista professionale era capace e molto stimato. Era molto impegnato dal lavoro e difficilmente riusciva a staccarsi da esso . Alle cene con gli amici si presentava episodicamente ( in media una volta l’anno) adducendo come motivazione per le assenze la partecipazione ad eventi o congressi in cui era spesso relatore.
Inventai una scusa per lui e mia moglie per invitarlo a cena.
Noi abitiamo a Roma ,in centro. E’ un appartamento con la camera da letto e due camerette per i ragazzi, un piccolo studio per me, un grande soggiorno ,una confortevole cucina e bagni.
Dissi a mia moglie che avevo bisogno di un parere medico da Davide per una particolare attività di cui lui era un esperto ( era vero);per cui fissammo la sera della cena.
Eravamo solo noi tre, i nostri figli erano all’estero.
Mi ero ben preparato.
Avevo messo in soggiorno, a fronte del divano ed a fianco, due occulte telecamere ad alta risoluzione che erano collegate :una al mio computer ed una al mio Iphone. Costo telecamere speciali: 300 euro più Iva. Il resto lo possedevo.
Arrivò, impeccabile, come di solito. Lo stronzo aveva portato un bel mazzo di fiori per mia moglie e le fece, in mia presenza, galanti complimenti.
Mia moglie era inappuntabile ed elegante. Ciò fa parte dei suoi cromosomi. Che partecipi ad un incontro di lavoro o tra amici le è indifferente. Cura sempre il proprio abbigliamento ed aspetto. Anche quella sera : gonna , camicetta, scarpe con tacco .
I capelli li aveva raccolti e la facevano molto ‘signora di società’. Affabile ,gentile, ma inarrivabile.
Io sapevo ,lui no’.e sarebbe stato contento.
Chiacchierammo sin quando la cena fu pronta ed andammo a tavola. Avevo stappato due datate bottiglie di ‘Brunello di Montalcino’, un bel rosso che avevo messo a decantare e che ben si accompagnava alle portate.
E’ un vino dalla gradazione elevata che , se non abituati, abbatte e confonde.
Io avrei fatto finta di berne in eccedenza, ma avrei curato che il bicchiere di Davide e Katia fosse sempre pieno .
Non era questo l’unico elemento. Non sarebbe stato sufficiente.
Nel bicchiere di Davide , non appena la sua attenzione si fu allentata, feci cadere ben due pastiglie di Viagra già triturate. Entro breve avrebbero fatto il loro effetto. E per mia moglie? Un derivato della cantaride . Non vi racconto’: Come? Quali conseguenze? Chi?…Cercate voi.
Quello che interessa è l’effetto avuto.
A fine cena proposi di trasferirci in soggiorno che saremmo stati più comodi e lo dissi dando l’impressione di essere più cotto che sveglio.
Dissi anche: sto vino mi ha dato una botta in testa.
Davide doveva già essere in erezione o comunque sentire qualcosa di anomalo . Mia moglie era già in evidente confusione.
Dissi: vediamo un film, ed accesi il grande schermo TV; è un sessanta pollici.
Avevo già programmato il video utilizzando il collegamento usb. Sarebbe apparsa come prima immagine il video di due che scopavano alla grande. Speravo che Davide’
Così fu.
All’apparire del filmato porno, dissi: scusate, è un refuso . Adesso cambio. Feci il gesto di cambiare il canale, ma dissi: cazzo il telecomando non funziona . E’ bloccato.
In quei pochi secondi intervenne Davide che disse: no ,non cambiare. E’ bello. Se non dà fastidio a Katia guardiamo un po’.
Mia moglie, un po’ cotta ed un po’ curiosa non disse nulla.
Mai abbiamo visto insieme video porno. Io si ne ho visti, troppi. Sono sicuro che lei non ne ha mai visto.
In un curioso, eccitato, silenzio, seguimmo il film. I soggetti coinvolti era belli e bravi, ed il video era ben girato. Attesi alcuni minuti, facendo cadere più volte la testa.
Infine dissi: non ce la faccio più. Vado a letto prima di addormentarmi sul divano.
Non mi rispose nessuno. Mi alzai ed andai in camera nostra che, prudentemente, chiusi a chiave, poi attivai il contatto sia con il pc che con l’Iphone. Due diverse angolazioni, due immagini perfette. Sembravano riprese fatte in pieno giorno e di essere lì presente.
Davide era seduto al centro del lungo divano, è un sei posti, di fronte allo schermo TV e mia moglie era al suo fianco.
La mano di Davide era ,forse inconsciamente, poggiata sul suo pacco che adesso, complice il Viagra, era sicuramente in piena erezione.
Mia moglie aveva lo sguardo catturato dalle immagini. In quel momento la donna stava facendo un suntuoso pompino. Era un cazzo di dimensioni ragguardevoli.
Davide stava soffrendo e ciò non mi stupì .
Slacciò la cintura, calò la zip e fece uscire l’uccello . Era dritto e come ricordavo lungo. Ad occhio e croce intorno ai venti centimetri.
Disse, rivolto a Katia: scusa non so cosa mi prende, ma non resisto.
Lo impugnò e cominciò a segarsi. Era una lenta sega.
Katia guardò, più incuriosita dal gesto che da altro, ma poi riprese la visione del film.
Il Viagra dà come effetto l’erezione, ma favorendo il flusso sanguineo rende più difficile l’eiaculazione.
Avevo l’occasione di vedere l’uccello di Davide in erezione. La realtà rispettava la mia ipotesi.
Un vero tronchetto. Grosso di diametro, lungo, nodoso e ,questa era per me una novità, ricoperto di vene violacee che gli conferivano un aspetto minaccioso.
Dopo alcuni minuti Davide si stava ancora segando , ma senza effetto. E qui successe quello che aspettavo.
Guardò mia moglie, che era presa dal film, le prese una mano e la portò sul suo cazzo. Glielo fece impugnare. Quando lei ,finalmente , si rese conto, provò a staccare la mano. Ma lui gliela tenne nella posizione dicendole: per favore non ce la faccio più. Aiutami.
Il cervello di mia moglie doveva essere in tilt ed era catturata dal film. La sua mano rimase sul cazzo del Davide sostituendo la mano di lui nel moto segaiolo. Serviva tutta l’ampiezza della sua mano per cingerlo.
Nel suo primo movimento segaiolo tirò giù la pelle e scoprì il grosso congestionato glande
Davide si appoggiò soddisfatto alla spalliera del divano. Guardava la mano di mia moglie andare su e giù sul suo cazzo e seguiva il film.
Cominciava a godersi la realizzazione di un suo sogno . Ed anch’io ero soddisfatto.
La ‘cura’ non faceva effetto . La sega di mia moglie continuava ,ma lui non raggiungeva l’orgasmo.
Davide guardò mia moglie vedendola assorta nel suo vedere. Sembrava assente ; era dentro il film.
Il vino e la cantaride facevano il loro effetto.
Davide sfidò la sorte. Tutto o niente.
Avrei fatto come lui.
Mentre lei gli menava il cazzo , le mise un braccio intorno alle spalle avvicinandola a lui sino ad essere a contatto.
Mia moglie? Niente.
Poi cominciò a carezzarle il fianco avvicinandosi sempre più al seno. Non trovando resistenze, la mano arrivò a fianco del seno facendo un leggero appoggio. Glielo carezzava lateralmente, ma la posizione era scomoda e ritirò il braccio. Riprese il movimento dal davanti, da sotto il braccio di mia moglie. Iniziò dal seno a lui più vicino, e poi ,in assenza di proteste di mia moglie, passò all’altro.
Mia moglie sempre assente.
Davide osò. La mano scese verso il grembo massaggiando, da sopra la gonna, il pube. L’ unica reazione di mia moglie fu un leggero allargamento delle sue gambe.
La gonna era adesso tirata ai lati per l’allargamento’ delle gambe.
Lui comprese che poteva rischiare e la sua mano abbandonò il grembo per scendere, infilarsi sotto l’orlo della gonna e risalire verso la passera. Tutto sempre con molta attenzione a cogliere gli eventuali movimenti di Katia.
Aveva raggiunto la passera.
Ciò era evidente, sia per il rigonfio che vedevo sotto la gonna di mia moglie, che per il grosso respiro che essa stessa fece. Era riuscito ad infilarsi nelle sue mutandine.
Adesso lei teneva il cazzo di lui in mano. Era ferma, non lo segava più, ma lo teneva stretto. Lui le stava facendo un bel servizio alla passera.
Lui era cosciente ed ipereccitato. Lei ansimava, ma quanto era cosciente?
Quando la situazione si consolidò( mia moglie accettava senza remore le dita di lui in lei) Davide le sottrasse il cazzo dalla mano e senza interrompere il suo ditalino la fece distendere sul divano.
Mia moglie, distesa, con la testa rivolta allo schermo, continuava a guardare il film.
Adesso Davide era seduto di fianco alle gambe di lei.
Si era reso conto che mia moglie fosse come una bambola di pezza che avrebbe potuto usare come meglio credeva.
Era nella posizione adatta per fare qualunque cosa volesse. Decise di sollevarle la gonna.
Apparvero le mutandine, bianche, coperte dai trasparenti collant.
Ero compiaciuto di quanto vedevo.
Il corpo di Katia a disposizione di un altro uomo ed io unico spettatore.
Notai come non fosse nei loro cervelli la possibilità che sarei potuto tornare in soggiorno.
Far scendere insieme mutandine e collant e farle pendere da un piede fu un attimo.
Davide fu lesto e bravo.
Adesso mia moglie era nuda dalla cintola in giù .Le gambe leggermente aperte e la mano di Davide che continuava a giocare con la passera.
Guardava le belle divaricate gambe, i biondi pel del pube e le labbra della passera a cui tante volte avevo dedicato attenzione.
Ero eccitato. Mi sembrava di sentire il mio uccello prigioniero di quelle labbra e di ascoltare le parole di piacere e di incitamento di mia moglie.
Era solo immaginazione, ma il mio cazzo era in tiro.
Davide si mise tra le sue gambe, tolse la mano da figa e vi immerse il viso . Con lingua e dito si dedico alla figa di mia moglie che cominciò a gemere e dichiarare il suo godere.
Per me, mia moglie, non si rendeva conto di chi la stesse portando al piacere.
Le gambe di Katia si allargarono ancor più e le sue mani si appoggiarono sulla testa di lui come a spingere il suo viso ancor più dentro la figa.
Davide colse la voglia di mia moglie e per lunghi istanti si dedicò alla figa. Poi con sicuro disappunto di lei si rialzò.
Infilò le mani nell’apertura della camicia e le fece scorrere fino a raggiungere le tette e premette i palmi sui capezzoli.
Katia, con voce flebile, cosa fai? Allora lui tolse le mani da sotto e le sbottonò la camicetta. Apparve il reggiseno .
Le tette erano raccolte e nascoste.
Prima si limitò a farle uscire dalle coppe è provò a stringerle. Si trovò impedito dai sostegni ed allora infilò le mani sotto la schiena riuscendo a sganciare i gancetti di chiusura del reggiseno. Tirò da un lato ed il reggiseno scivolò lateralmente a fianco di Katia. Le mammelle erano a vista. Bellissime.
Erano tonde , i capezzoli larghi e scuri. Prese tra le dita i capezzoli e li carezzò. Non appena diventarono turgidi iniziò a tirarli, io avrei avuto paura a farlo con l’idea di darle dolore. Ma lui li strizzava e tirava provocando a mia moglie strane sensazioni. La guardava in viso come a cercare la sua approvazione .Poi prese contemporaneamente i seni tra le mani incastrando i capezzoli tra le dita e tirò verso il basso. Tirava e strizzava. La stava mungendo. Ero sorpreso. A mia moglie quel trattamento da vacca da latte stava piacendo moltissimo.
Mungeva, tirava forte, massacrando tette e capezzoli.
Sembrava aspettasse che uscisse il latte. Col dito accarezzò la corona attorno ad un capezzolo e poi lo prese tra le labbra e succhiò. Prima delicatamente e poi con ingordigia, come un lattante affamato . Sollevò il capo per dirle: voglio il tuo latte e succhiò . Succhiava così forte da farle allungare la tetta. Avrebbe forse voluto gustare il sapore del latte che sarebbe sgorgato. Mia moglie gli carezzava il capo come fosse un bambino.
Esaudito il suo primario desiderio ritornò ad occuparsi della figa. Mia moglie accolse con un gemito di piacere la ritrovata attenzione. Aiutava Davide spingendo il pube contro la sua bocca.
Dal basso risalì a succhiarle le mammelle ,gliele baciò ,le strinse e tirò nuovamente. Fece quello che voleva ,chi poteva fermarlo?
Tornò alla figa. Mia moglie si agitava sotto il suo incidere.
Davide percepiva sicuramenti questi movimenti di partecipazione e per alcuni minuti restò in quella posizione. Le diede piacere. Sentì i movimenti sempre più scomposti di lei. Si sollevò. Il suo cazzo apparve ben rigido.
Davide si ‘gustava’ ogni fase di quell’insperato incontro. Dedicò del tempo a godersi mentalmente la figa di mia moglie.
Le allargò le gambe per favorire la visuale. Carezzò il pelo pubico .Toccò la figa con le dita. Era certamente bagnata. Separò le labbra facendo ‘uscire’ l’intimo rosa. Portò allo scoperto la clitoride pregustando il seguito. Soddisfatto il piacere visivo si poggiò su lei.
Mia moglie, con le gambe divaricate ,era nella giusta posizione.
Davide posizionò il cazzo e con un movimento scivolò in lei. Un gemito di mia moglie accompagnò la penetrazione.
Il tronco di Davide era in lei. Dentro lei. Stava godendo della sua femminilità.
Un altro uomo si stava scopando, con la mia occulta presenza, mia moglie.
Avevo esaudito il mio sogno erotico.
Davide la chiavò da esperto.
Il suo cazzo all’inizio si fece spazio e poi si mosse sempre più agevolmente provocandole spasmi. Arrivava in fondo e poi risaliva, sino quasi ad uscirne, per poi rientrare. La stava scopando alla grande. Davide volle ingrandire la gioia della sua insperata conquista.
Era ancora vestito. Solo l’uccello gli spuntava dai pantaloni.
Si stese completamente su lei facendole mettere le gambe intorno ai suoi fianchi e mise il viso di lei a contatto del suo.
Dopo una prima fioca resistenza di lei il viso di Davide aderì a quello di mia moglie.
La sua lingua uscì come un’anguilla ed entrò nella bocca di lei. Ora limonavano mentre Davide continuava e spingere ed a ritrarre il cazzo . Lei partecipava andandogli incontro .
Vedevo il culo di lei spingere verso l’alto, mentre quello di lui spingeva all’opposto. A quei ritmi l’amplesso non poteva durare molto.
Infatti bastò poco che lei disse: vengo, si vengo, sto venendo ; e anche lui si lasciò andare. Spinse. Spinse a dividerla. Spinse come a voler uscir dall’altra parte. Gliela stava devastando . Le stava dando un ricordo indelebile(se avesse potuto ricordare).
Disse : prendi troia; è tanto che aspetto questo momento. Non me la volevi dare, vero? Prendilo tutto . Questo cazzo lo devi ricordare per sempre. E sborrò.
Sborrò a lungo. Più contrazioni del suo culo accompagnarono la sborrata. Quando riportò, temporaneamente, il cazzo fuori dalla figa vidi come fosse avvolto nella sua sborra.
Si distese ancora su lei, dentro lei . Cazzo in figa e lingue a contatto prolungarono gli ultimi momenti del loro piacere.
(Come anticipato, si confermò che fosse uno stronzo: venne in lei senza preoccuparsi di chiederle se fosse’ protetta o meno’).
Poi si staccò mettendosi a sedere all’altezza del viso di Katia. Il suo cazzo era davanti agli occhi di lei. Si vede che Davide trovava eccitante mostrarle il cazzo ‘intriso’ del suo sperma e degli umori di lei. Glielo mise vicino e le disse: lecca.
La lingua di mia moglie lo nettò.
Sorpresa, il suo cazzo era ancora dritto.
( E’ questo un effetto collaterale dell’abuso del Viagra. Anche se sborri ti rimane dritto, e non sempre è piacevole).
Katia è persa nel piacere provato. E’ distesa. La gonna è attorcigliata ai fianchi. La passera appare leggermente aperta. E’ piacevolmente accaldata .
Incredibile, lo chignon è ancora intatto.
Gli occhi sono ancor chiusi. Vive ancora nel piacere dell’orgasmo avuto. Respira lentamente e profondamente.
‘ cosciente o incosciente?
Davide capisce che può approfittare ancora della situazione e soddisfare tanti suoi desideri.
La mette prona ,in posizione rilassata . Le lubrifica il buchetto con lingua e dita e poi appoggia la punta dell’uccello e spinge. La incula cercando di procurarle poco dolore. Non appena si è assestato incrementa il ritmo.
Le fa il culo. Qui mia moglie si riprende(il dolore?) e dice :basta. Togliti. Ma lui la minaccia: ti tengo qui con il cazzo nel culo e chiamo tuo marito. Poi vediamo .
La incula. La tratta da puttana.
Ruota il culo. Fammi vedere come lo muovi bene. Brava, così. Glielo accarezza a palma aperta e poi due veloci secchi schiaffi.
Ferma le dice.
Non far rumore. Non fiatare.
Il tuo culo è perfetto. E’ tondo. Peccato che tu abbia aspettato così tanto a darmelo.
Non fosse stato che fossi io l’artefice di tutto e che in quel momento avevo il cazzo in mano, pronto ad eruttare, sarei andato di là a spaccargli la faccia. Non bastava la fortuna che aveva avuto per scopare ed inculare mia moglie ? Alcune persone sono proprio da ‘sopprimere’.
Davide continuava nei suoi sproloqui: peccato tu non veda come entra bene. Ti sto facendo un tunnel eterno. Adesso è largo come il mio cazzo. Prima di sborrare voglio aprirlo ancora un po’. Voglio spannarlo.
Ed a conferma portava l’uccello quasi fuori ,lasciando dentro solo la cappella. Faceva poi dei movimenti circolari facendo ruotare il bacino, come quando si fa il buco per l’ombrellone nella sappia e poi dava violenti colpi in avanti come ad affondare di più.
Le chiese: è la prima volta che lo prendi in culo?
Lei: si
E lui: bello; è bello avere il culo vergine da sfondare.
Quando il cazzo uscì per l’ennesima volta, lo zoom, mi fece vedere tracce di gocce di sangue sul suo uccello. La stava davvero sfondando.
Adesso potrai darlo a quello sfigato di tuo marito.
Sai ricordo bene il suo cazzo, di quando eravamo in doccia. Rispetto al mio, il suo è un cazzettino . Sarà contento. Tu meno. Voglio aprirti il culo, che lui ci balli dentro. Avrai meno piacere, ma vedila in positivo: non sentirai dolore.
E mentre la umiliava continuava a spingere il cazzo dentro il suo culo, il più possibile, provocandole un dolore non udibile poiché lui le teneva la mano alla bocca per non farla gridare.
Quando si stancò, il Viagra continuò a produrre il suo effetto, le disse: adesso fai tu.
Si sollevò e si spogliò velocemente.
Nudo, con il cazzo dritto, si sedette sul bordo del divano. Con una mano la fece alzare. Le disse togliti la gonna , puttana. A bassa voce, ma perfettamente chiaro per lei.
Si spogliò.
Sono nudi ambedue.
Lui la guarda dal basso, la fa avvicinare, le mette a mano tra le cosce e le fa allargare le gambe. Le infila due dita in figa.
Sei ancora bagnata. Ti piace?
Lei non risponde, ma mi pare le piaccia.
Le fa indossare le scarpe per slanciarne il fisico . Poi le chiede di fare alcuni passi nel soggiorno. La induce a mostrarsi a lui come una puttana conquistata. Le dice di sciogliere i capelli. Adesso mia moglie pare ancora più bella. Ha un corpo da favola ed un viso che esprime candore.
Enfatizzando: un angelo.
Davide gode di questo, vuol far cadere l’angelo in terra.
Vuole che questa signora rinunci a tutte le sue difese per diventare una femmina vogliosa di cazzo anche per i tempi a divenire.
La fa girare, le palpa il culo e la fa piegare. Avvicina la bocca al culo ed alla figa .Lecca con piacere i due fori. Le dice: belli, sono bagnati.
La fa rigirare e si alza anche lui. Le stringe le tette, le palpa, le pesa.
Sai quante volte ho sognato quello che ti avrei fatto e quello che ti sto facendo? Sono domande che non chiedono risposta. Direi che ci sa fare.
Poi l’umiliazione. L’abbraccia. Si fa abbracciare. Il suo duro cazzo appoggiato sulla sua pancia. La costringe a limonare lingua contro lingua come lui fosse l’ innamorato.
Intanto le fa sentire il cazzo sulla pancia . Le dice vedi cosa ti sei persa in questi anni ? Ha ancora voglia di te.
Poi si stacca e la spinge con una mano verso il basso . Glielo fa prendere in bocca. Un bel pompino.
Troia, succhia le palle.
Lei pompa e con la mano glielo tiene stretto . A lui piace.
La testa rivolta verso l’alto ,gli occhi mostrano il piacere di Davide. Le sue mani le prendono le tette tirandole verso l’alto. Giocano con i capezzoli.
Le dice: di più. Giù . Prendine di più.
Lei che si limitava a succhiare il glande, o poco più ,ora era costretta a prenderne di più. A Davide non basta. Le spinge la testa in basso. Ho l’idea che Katia possa soffocare per colpa del cazzo.
Lui le toglie la mano che spingeva il capo verso il basso. Mia moglie ora è libera per succhiarlo come vuole. Ma, non tira la testa verso l’alto per liberarsi un poco della presenza in bocca. Con mia grande sorpresa rimane ferma nella posizione acquisita, poi lentamente cala il capo. Vedo il cazzo di Davide sparire con costanza interamente nella sua bocca. Adesso deve esserle arrivato in gola. E’ un pompino totale.
Davide è sorpreso quanto me. Il suo cazzo è tutto dentro la sua bocca.
Esclamò un :sei fantastica. Ho sempre pensato che non fossi una santa, ma questo è di più.
Non era una domanda, ma una constatazione e comunque mia moglie con la bocca occupata non poteva parlare. In compenso rialzò la testa fino a far intravedere la sommità del glande per poi ridiscendere. Fece il movimento alcune volte.
Davide era rimbecillito dal piacere.
Per me è una scena molto arrapante. Mi chiedo quante cose non sappia di mia moglie.
Ma Davide non vuole finire così. Sa di non avere molte cartucce ed opportunità e vuole sfruttare al meglio quel ‘momento’.
Le dice: basta troia. Mi piace, ma voglio altro.
La prende ,da sotto, le tette e le spinge verso l’alto. Le avvicina alla sua bocca aperta. Ne ciuccia una per un po’ e o poi l’altra. Le prende i capezzoli ,ma prima li tira tra due dita . Sono tirati in fuori dalla trazione . Ne succhia uno poi l’altro.
E’ ‘un’aggressione’ continua.
La fa poggiare con le mani al bordo del divano e la prende alla pecorina. Le fa divaricare bene le gambe e la chiava con tale forza da spingerla verso l’alto.
Mia moglie continua a gemere; dice :si, si, si .
Davide si appoggia su lei e la tiene per le tette. Rimane in quella posizione fermo. Vi è solo il movimento delle mani che manipolano le mammelle infine la solleva per le tette ,ma ciò non deve dargli piacere poiché la respinge verso il basso.
Le mette una mano sulla schiena facendo pressione. Il culo di Katia rimane alto e la schiena fa un avvallo. Una mano la prende per i lunghi capelli e li tira a sé. Mia moglie solleva la testa, ma la mano premendo le impedisce di alzare la schiena. Il suo corpo. E’ inarcata.
Davide spinge dentro lei ; è invasato.
Mia moglie continua a gemere.
Cerco di staccarmi da quello che vedo. Non capisco se quello che sto provando è qualcosa che mi piace troppo o al contrario mi sta dando dolore.
Guardo il divano su cui stanno scopando. Rammento i motivi per cui l’avevamo preso così lungo e largo. Volevamo qualcosa di diverso dal solito. Volevamo un divano comodo per le serate invernali dedicate alla tv che ci avrebbe permesso, all’occorrenza, con la possibilità all’occorrenza di addormentarci su di esso uno a fianco l’altro.
Non avevo mai pensato che sarebbe stato utilizzato in altro modo.
Ma quello che vedo mi fa tornare alla tormentata realtà: lui scopa mia moglie sul nostro divano.
Davide oltre ad essere sessualmente dotato è anche uno scopatore abile e le sta facendo provare piacevolissime sensazioni in diverse posizioni. E’ una macchina’.,ma non è sciocco.
Si rende conto che sta vivendo un’opportunità unica. Sta facendo sesso c on la moglie, fino a poco tempo prima ,inarrivabile dell’amico. La cosa che lo stupisce, potrebbe essere ,la sua totale partecipazione. Non si chiede il motivo di ciò, come sicuramente non si chiede della sua performance sessuale. Sa solo quello che sta vivendo.
Deve avere una mente fervida di fantasie e non solo.
Sente quanto mia moglie sia eccitata e glielo dice.
Katia sei tutto sesso. Il mio cazzo è in una fornace e tu continui a godere.
E’ vero?
Mia moglie: si, continua per favore’
Davide le dice : sei così bagnata che mi sembra ti si sia allargata la figa. Ascoltami: ti piacerebbe riprovare un’esperienza che hai fatto solo due volte nella vita?
Mi moglie ,’pur in altro mondo’: cosa?
Mi piacerebbe farti provare il fisting e continuando. Ricordi quando sono nati i tuoi figli? Ricordi il parto? Ricordi quanto dolore quando sono usciti da te? Pensaci, è stato solo dolore o’..Vuoi riprovare? Se senti troppo male ti prometto che mi fermo
Mia moglie sicuramente qualcosa aveva capito perché disse: proviamo, ma fai piano. Doveva essere veramente in calore come una vacca; la cantaride’…
La fece appoggiare seduta allo schienale del divano. Le gambe divaricate in posizione ginecologica.
Davide rimirò la sua bombata figa, occupata sino a pochi istanti prima dal suo cazzo. Era leggermente arrossata ed aperta
Disse: farò piano.
Si mise comodo. Un dito entrò in figa, poi due ed il terzo raggiunse gli altri. Fi qui fu veloce e senza ostacoli. Qui vi fu una pausa. Le dita ruotavano e stantuffavano .Stava creando spazio per le altre dita. A mia moglie piaceva il movimento
Le disse :sei bagnatissima ,vedrai ti piacerà. Quando la ritenne pronta inserì il quarto dito. Rimase fermo. Fece abituare la passera alla ingombra presenza. Si mosse prima lentamente in un solo senso e solo quando fu ben accolto fece ruotare leggermente le dita. Adesso poteva insinuare il quinto dito.
Entrò.
Mezza mano era nella figa di mia moglie. I contorni della figa erano ‘tirati’ intorno la mano. Non vi erano spazi liberi
Mi ricordai la testa del bambino che stava uscendo’
Mia moglie diceva: fa male, fa male.
Davide disse: mi fermo ?. Esco?
Mia moglie: no, aspetta. Dammi un attimo.
Irreale quanto avveniva.
Davide attese e poi spinse. La mano era dentro. Non si vedeva più. Solo il polso era visibile all’esterno.
Vidi il polso ruotare piano piano.
Le chiese: come ti senti?
Lei: piena.
Ti piace?
Si.
Ciò gli diede il via. La Il polso ruotò più velocemente e lano all’interno occupò spazi diversi.
Mia moglie diceva: si, no, no, mi piace.
Secondo me godette.
Davide levò la mano tirandola fuori con delicatezza. Per pochi attimi ,dopo l’uscita della mano, si ebbe immagine di un grande enorme buco al posto della ‘delicata’ passera.
Furono pochi attimi prima che il buco si richiudesse . La figa aveva riacquistato la normalità.
Davide era soddisfatto e felice.
Stava facendo le cose più difficili alla moglie consenziente dell’amico e non aveva ancora finito.
Dentro se ritengo pensasse che gli si stavano schiudendo nuovi orizzonti con questa puttana.
Pregustava già il futuro lo stronzo.
E glielo evidenziò .
Sei una zoccola. Poco volte ho trovato donne come te disponibili a tutto e che godono anche.
Faremo cose belle insieme.
Come ti senti?
Lei ,in pieno stato orgasmico : bene. Mi piace.
Adesso fa il dolce. L’appassionato.
La stringe a sé e le accarezza spalle e capo. Le dà tenere baci sulle labbra e sul viso. La vuole portare nella sua sfera affettiva.
Lei è presa da quel che è avvenuta e sta avvenendo. Partecipa a ruota libera come una persona che sta nuotando e che coscientemente sa che deve continuare a nuotare per non annegare.
Passano dei lunghi minuti . I suoi baci d affettuosi diventano via via prepotenti. Anche le sue mani iniziano ‘ a navigare’ sul corpo di mia moglie con brama diversa.
Le dice: ti voglio ancora. Voglio sentirti implorare il mio cazzo. Sentirti gemere di piacere sul mio uccello.
Toccalo. E’ tuo.
Non appena lei glielo prende in mano si risiede tirandola a sé.
La fa sedere su lui, ma non la penetra. Le dice: mettilo dentro. Fai tu. Vuole sia lei ad auto scoparsi.
Mia moglie non dice nulla. Ha ancora voglia.
Lo impugna bene e lo guida all’ ingresso della passera. Se lo infila ed inizia ad andare su e giù. Lui da dietro le cinge i fianchi dandole il ritmo della scopata. Poi porta le mani alla base delle tette, che oscillavano al movimento cadenzato di lei , e le tiene tra le mani godendo del loro possesso .
Le disse: bello. Adesso l’altro buco . La fece sollevare per le tette . Non fu una bella notizia per lei.
Katia si sollevò per poi riabbassarsi. Fu sempre lei a guidare il cazzo di lui nel nuovo buco.
Una smorfia di dolore sul suo viso e poi si impalò lentamente. Stette un pò ferma per abituarsi. Lui la lasciò fare. Poi dapprima lentamente e poi sollecitata da lui: su vacca, muoviti
Katia andò più velocemente su e giù.
Ora percepiva dolore solo quando il suo cazzo toccava il punto più lontano .Il condotto anale arriva, massimo, fino a 16 centimetri e a quel punto l’intestino fa una svolta che il pene, naturalmente, non può seguire. Ora gli altri centimetri del cazzo di Davide dove andavano a spingere?
La fece impalare per un po’ . Lei aveva portato una mano alla figa e si toccava la clitoride .Penso per alleviare il dolore.
Se lui se ne accorse non disse nulla.
Lo spegni candela del culo continuò finche lui le disse: alzati , piegati.
Si fermò a guardare il suo culo. Aveva il foro anale dilatato .
Le infilò tre dita e le fece ruotare dentro annuendo soddisfatto.
Poi fu come folgorato da un idea. Le disse: non muoverti, resta piegata. Si affrettò alla vicina cucina da cui tornò con una banana in mano . L’aveva sicuramente presa dal cestino della frutta. Lei non poteva vedere. Staccò il peduncolo e poi spinse la banana nel culo. Lei comprese la diversità.
Lui le disse all’orecchio: hai una banana nel culo. Si mise davanti a lei e le fece prendere il cazzo in bocca. Poi le disse: continua cosa stavi facendo avanti ( il ditalino) . Ed alla muta richiesta di lei ,disse: continua a farti il ditalino porca che ti piace. Era solo per sottometterla
Davide si sedette ancora sul divano. Le tolse la banana e la fece ancora sedere su lui per auto incularsi.
Poi disse: adesso figa e culo.
Il cazzo di Davide, alternativamente , entrava in figa ed in culo. Mia moglie, stanca e spaventata, subì.
Poi il cambiamento.
Notai un cambiamento nel movimento di mia moglie. Non scendeva più dritta faceva un movimento con il culo. Mi faceva pensare ad una trivella. Compresi voleva farlo venire per finire.
Era stanca e scoraggiata, umiliata, desiderava che tutto finisse.
Lui colse. Cosa stai facendo? Oh è bellissimo. Così mi fai venire in fretta. Allora avevo ragione: sei meglio di una puttana.
Sai come si fa a far godere un uomo. Allora avevo ragione dietro quell’aria per bene eri e sei una zoccola.
Quanto stava avvenendo mi fece pensare: anche con me non aveva
mai avuto quelle performance sessuali. Tutto era nella norma. Ma se faceva così voleva dire che con qualcuno l’aveva già fatto.
Con chi? E perché non lo aveva mai fatto con me?
Vederla muovere il bacino, come una danzatrice del ventre, sul cazzo di Davide era stupefacente.
Davide la bloccò: aspetta. Sei fantastica ma non mi freghi . Se vuoi che venga, prima devi venire tu.
La prima volta che sei venuta è stato quasi inconsciamente e non so se ne hai memoria. Ma hai squirtato come una cagna. Adesso voglio che tu venga coscientemente e per tua volontà. Solo cosi finiremo.
Altrimenti vado avanti all’infinito. Non so cosa mi sia successo. Il vino ?La voglia di te? Non so e non mi frega, ma è cosi. Se vuoi finire vieni prima tu e non pensare di fregarmi .Sono un medico . Conosco bene il corpo umano e riesco a capire se una viene davvero o per finta. Se hai problemi aiutati con la mano.
La riflessione di mia moglie durò pochi secondo. Mise al meglio le mani alla figa ed alla clitoride. Chiuse gli occhi alzando il viso verso l’alto come per concentrarsi e’ricominciò il movimento a trivella del suo culo sul cazzo di Davide.
Davide la guardava e parve soddisfatti si quanto avveniva.
Le mani sulle tette . Il viso sul collo di lei a cui dava sensuali bacini
In modo suadente diceva: brava, ti piace? Ti piace il mio cazzo. Ti mancherà lo sai? Lei ad occhi socchiusi fece come un accenno con la testa. Pensava ad un altro?
Spero associasse il cazzo che la penetrava a me.
Su ancora un po’ più giù.
Muoviti sento la tua figa stringere. Sei sempre più bagnata; ci sei quasi . Le lasciò una tetta portandole due dita alla bocca.
Succhia. Ci sei. Lo sento stai venendo sul mio cazzo. Non se furono le parole o se aveva colto esattamente il momento e se le dita in bocca furono l’atto erotico definitivo. Godette. Inarcò il corpo verso l’alto ed un silenzioso orgasmo la possedette.
La fece alzare ,inginocchiare . La sua bocca e le sue mani furono a disposizione del cazzo di Davide.
Lui se la godette così.
Disse: continua con la mano, non ti fermare. Sei una brava bocchinara. Ferma, non farmi venire così.
Rimane sempre seduto. La tira a se . Allarga le gambe, prendilo e mettilo dentro.
Lei si china. Lo prende per mano e lo guida alla figa. Lo appoggia. Si punta . Si siede. Lo prende dentro. E’ seduta su lui.
Lui: chiavami. Muoviti su e giù.
Che figa; che troia che sei.
Mi fai sborrare .Adesso cambio buco. Un pò nel culo. Vedo sofferenza negli occhi di mia moglie . Lui si accanisce. Dice: ancora un po’ di culo. Voglio allargarlo per bene. Vuole lasciarle il culo spannato. Poi dice : vengo in figa.
Adesso mia moglie è più lucida. No; ancora dentro no.
Lui: non me ne frega niente.
Inarcò il suo corpo e con un travolgente, visivo orgasmo. Si, sì, così. Sborro. Godo. E lei partecipe: si ,si, vieni.
Nell’attimo della sua spinta verso l’alto Davide poggiò la bocca sul collo di mia moglie. Ed il suo grido liberatorio dell’orgasmo raggiunto fu annegato in un morso che le diede sul collo, come un vampiro.
Poi sfatti rimasero fermi. Sul collo di mia moglie sarebbe rimasto il segno dei suoi denti.
Il tempo di riprendere il respiro e la cinse con le braccia. Viso a viso . Puttanella, ho sentito quanto ti è piaciuto. Hai fatto annegare il mio cazzo nella tua figa.
Cosa ti sei persa in questi anni?
Non pago, come prima si , fa ripulire l’uccello dalla bocca di Katia.
Incredibile era ancora in tiro.
Carezzandola le dice: se avrai voglia sarò sempre a tua disposizione, ma godiamoci questo momento e la baciò. Le lingua unirono le loro salive.
Poi si spostarono. Seppur meno imponente il suo uccello era ancora alto. Fu lui stesso il primo a stupirsene. Non è possibile, disse. Anche mia moglie guarda e vedendolo si stupisce.
Lui lo tocca e dice a lei: tocca .
Mia moglie lo tocca saggiandone la consistenza.
E lui : visto che effetto mi fai? Abbiamo ancora un pò di tempo, ma non si sa mai . Meglio non rischiare che tuo marito si svegli.
La fece rivestire. Tutto ad esclusione di mutande e calze.
Le fece alzare la gonna. Si vedono le labbra delle figa bombate ed umide . La fa girare e piegare . Le infila senza difficoltà il dito in culo ,fa ruotare il dito ed il foro anale si allarga senza difficoltà.
Dopo l’esperienza avuta katia avrebbe preso senza difficoltà il cazzo in culo . Ed inoltre se era passato il glande di Davide tanti altri potevano passare
Anche lui si è tirato su i pantaloni e gli slip, ma ha tenuto la patta aperta da cui spunta l’uccello.
Le dice: un suggerimento per le prossime volte. Se indosserai gonna ed autoreggenti potremmo farlo in qualunque posto, al ristorante ,in cantina, o dove ci viene voglia.
Basterà che levi le mutandine , o meglio potrai anche non metterle, e potremo fare sesso sfruttando ogni occasione.
Finito il suggerimento si siede sul bordo del divano.
Ed a dimostrazione la fa sedere su lui.
La gonna ricopre l’unione dei due sessi.
Si fa cavalcare. Vuole chiavarla ancora bene ed indurla a godere.
La bacia. Si baciano. Sotto la gonna si vedono i movimenti di congiunzione dei sessi.
Katia ansima.
Lui : ti piace il mio cazzo eh?
Lei :si.
Lui: lo faremo ancora.
Lei, dopo un lungo silenzio dice : vedremo.
Katia deve essere in calore perché dopo breve si accascia su lui. Era venuta nuovamente. Lui no.
Mia moglie si riprende e si alza da lui, che ha sempre l’uccello in tiro.
Katia guarda l’uccello e pare dispiaciuta. Lo tocca e le ‘scappa’ un : adesso ci penso io.
Si piega, lo prende a due mani e si applica nel fargli sega e pompino .
Rivolto a lui: adesso lascia fare a me.
Lo fa alzare mentre continua a segarlo e pomparlo.
E’ deliziosa nel suo sforzo.
Le labbra gli circondano il glande. Scendono e salgono; succhiano con voluttà.
Lo sega e gli palpeggia i coglioni. Ogni tanto un risucchio sul glande.
Il movimento è alterno. A volte lento per fargli ‘sentire’ molto il pompino e la sega. A volte veloce per avvicinarlo all’orgasmo.
Gioca con le palle, gliele succhia.
Molta attenzione è dedicata alla testa dell’uccello. La ingoia. Due risucchi profondi e ben fatti fanno vacillare Davide.
Vedo le guance di Katia incavarsi a risucchiargli il profondo dell’anima.
Alza lo sguardo ai suoi occhi. Gli dice: vieni, porco.
Un ultimo affondo della mano sull’uccello. L’altra gli tiene le palle e le massaggia invitandole a rilasciare lo sperma. E’ un attimo. L’uccello si imbizzarrisce.
Lei continua a tenerlo solo per le palle. La sborra schizza per aria. Lo lascia sborrare in giro. Schizzi verso il suo viso, nei suoi capelli, per aria e poi a terra.
Finalmente ha finito di sborrare; glielo riprende in bocca e risucchia l’ultimo sperma residuo.
Mia moglie si rivela per un’artista del pompino. L’ha svuotato.
Adesso il suo uccello non è ancora completamente a riposo, ma sembra un pò gonfio, come dovesse fare pipì. Almeno non tira più verso l’alto.
Era anche pulito grazie alla bocca di Katia.
In silenzio glielo rimette nei pantaloni chiudendo la zip.
Finalmente l’incontro di sesso era terminato.
Era arrivato il momento di salutarsi.
Prima di farsi accompagnare alla porta, Davide si prese un ultimo ricordino. Si fermò a salutarla con passione.
La strinse dicendole : sei bellissima e sei davvero una troia. Una gran troia.
Si tolse l’ultimo perverso sfizio. Le sollevò dal davanti la gonna e le disse: tienila su.
Mia moglie era davanti a lui e gli mostrava, tenendo sollevata la gonna, le parti intime. Lui le guardò la figa ,la toccò con delicatezza facendo scivolare la mano sul pube e le disse: a presto.
Poi guardò in viso lei: sei bellissima ed e stato bellissimo. Speriamo di rifarlo presto.
Lei non proferì parola.
La strinse costringendola ad una ultima limonata e poi girandosi le disse :ciao puttanella. Tienimi la fighetta al caldo che ci vediamo presto, spero.
Si fece accompagnare alla porta e sentii la sua voce lontana che diceva : stai attenta ai segni sul collo, tuo marito potrebbe insospettirsi.
Sento il rumore della porta che viene chiusa alle spalle di Davide.
Chiudo velocemente pc ed Iphone e mi metto in posizione di sonno. Passano alcuni minuti prima che giunga mia moglie. Deve avere resettato cucina e soggiorno. Entra in bagno. L’acqua scorre. Si fa una doccia.
Tutto è terminato.
Arriva in camera e si distende, a letto, vicino a me . Sento che mi guarda. Si chiede se mi son reso conto di qualcosa.
Non batto ciglio. Devo apparire profondamento addormentato. Con circospezione si gira e ‘forse si addormenterà presto.
Io ‘rivedo’ mentalmente la scopata ,il fisting, l’inculata ed il pompino, e mi ritrovo ancora eccitato
Sono passate non più di due ore da quando li ho lasciati soli in soggiorno. Non pensavo che in due ore si potesse sconvolgere una normale vita sessuale e far provare diverse novità.
In due ore mia moglie aveva provato sesso per una vita intera o aveva riportato a galla esperienze già vissute?
Il mio cazzo si indurì a quei pensieri. Ero diventato un cuckold?
Mi dico: dormi. Avrai tempo per rivedere, senza assilli e preoccupazioni, tutto. Si . Ho registrato tutto. Le telecamere costavano tanto non per nulla.
Nell’intimità del mio studio, quando vorrò, rivedrò. Un giorno cancellerò tutto. Un giorno’
Per togliermi un dubbio, il giorno successivo, ho verificato nei suoi cassetti se avesse autoreggenti o reggicalze. Nulla, solo collant.
Alcuni giorni dopo chiacchierando del più e del meno le dico della sfilata di Victoria Secret di e le chiedo comma quei reggicalze che indossano sono facili da indossare e poi ci se sente comodi? Mi dice no, che non sono pratici e che da giovane, per gioco, li aveva provati alcune volte ma proprio per la loro scomodità ci aveva rinunciato. Passano dei giorni e ci accordiamo tra amici per vederci presto. Ci organizziamo per un ‘giro’ di messaggi . Le date papabili sono due a distanza di una decina di giorni. Finalmente ci accordiamo per il venerdì sera della settimana dopo.
Il mercoledì successivo ,approfittando di una sua temporanea assenza da casa, verifico nuovamente il suo cassetto delle calze. Occultate in fondo al due confezioni nuove di autoreggenti ancora nel loro sacchetto di plastica trasparente.
La sera dell’uscita con gli amici siamo presso la nostra auto pronti per avviarci. Le dico che ho dimenticato i fazzoletti. Corro in camera nostra ed apro il suo noto cassetto. Rovisto in fondo. Una confezione di autoreggenti è ancora lì, dell’altra rimane solo il sacchetto contenitore.
Deve averli indosso.
Ritorno all’auto. E’ ancora lì fuori che mi aspetta. La guardo, è veramente carina. E’ vestita da ‘corsa’: gonna a pieghe svasata ,di quelle che mi fanno impazzire e sognare. (sogno: la faccia girare, appoggiare a. .le alzo la gonna sulla schiena ,la’..). Camicetta di seta chiara e giacchino. Calze chiare e scarpe lucide nere tacco dodici. Capelli sciolti e trucco perfetto.
Sorridendo le dico: come sei tirata. Devi cuccare?
La risposta: scemo.
Ci incontriamo con gli amici. Guarda che caso c’è anche Davide con la sua giovine ‘fiamma’. Mia moglie e lui si salutano senza calore, ma noto che nei loro sguardi spunta una luce di reciproco interesse.
Mi soffermo sulla compagna di Davide. E’ giovane, non arriva ai trenta anni. E’ carina. Ha un viso solare ed è molto aggraziata. Molto femminile. La gonnellina evidenzia delle tornite lunghe gambe. Un bel bocconcino. Come avrà fatto a ‘?
Andiamo in uno dei ‘ nostri’ soliti, tranquilli, ristoranti . Siamo tanti, almeno una trentina di amici. Davide è seduto di fronte noi all’altezza di mia moglie.. Faccio l’ indifferente, ma li ‘curo’ . Parlo a destra e a sinistra. Mi alzo. Mi muovo. Katia e Davide sono più rigidi. Parlano con tutti, ma non si muovono dalle loro sedie. Sono in attesa?
Cade una posata a Davide. Si piega per raccoglierla. Non ci arriva a prenderla. Si abbassa, sino a scomparire alla vista ,sotto la tavola per trovarla.
Penso: starà guardando le gambe di mia moglie.
Mi giro verso mia moglie. Guardo in basso. Le gambe divaricate inducono la gonna verso l’alto. Davide può vedere il ‘panorama’ tra le sue gambe.
Avrà autoreggenti e mutandine o’?
Davide si rialza con la posata in mano. La guarda ed ha un accenno di sorriso soddisfatto sul viso.
La cena continua. Siamo quasi al caffè. Come al solito l’ abbondante mangiare ed il fatto che quasi nessuno degli amici si è sottratto al buon vino ha reso la compagnia allegra . Siamo tutti su di giri, chiacchieroni e ‘distratti’. Tutti si muovono da un posto all’ altro scambiandosi i posti intorno al tavolo.
Nella confusione Katia mi dice: vado i bagni.
Io ,distrattamente : si, va bene.
Guardo d’istinto verso Davide; sta dicendo qualcosa alla compagna.
Il dubbio.
Lascio il tempo a Katia di arrivare alle scale, che scendendo portano ai bagni, e poi mi alzo. Non è più a vista.
Mi accingo a seguirla. Mi trovo a fianco di Davide che si stava muovendo anche lui per andare’dove?
Gli dico: dove vai? Io in bagno . Questo bere mi stimola la pisciata.
Lui: vale anche per me, ci stavo andando anch’ io.
Affiancati scendiamo le scale che portano ai bagni. Son quasi certo di intravedere la figura di mia moglie, che dalla porta socchiusa del bagno delle donne sta ‘curando’ chi arriva ai bagni. E’ un attimo. Ci vede e si ritrae.
Davide ed io entriamo nel bagno degli uomini. Faccio tutto con calma e aspetto che lui termini le sue faccende. Poi gli dico: vai pure. Ho movimenti di pancia.
Lui va.
Aspetto che sparisca alla vista ed esco anch’io dal bagno appoggiandomi all’entrata del bagno delle donne. Dall’uscio ,senza entrare, dico : Katia.. sei lì? Tutto bene?
Un attimo di silenzio ,poi la risposta: si ,tutto bene. Che hai? Cosa mi può succedere. La voce è seccata.
Io ,serafico: nulla , è che già che ero sceso ai bagni mi è venuto da chiedere di te .
Faccio finta di ‘occuparmi’ di me. Attendo che lei esca dai bagni e mi accodo.
Lei è silenziosa. Dico io qualche stupidata..
Torniamo al tavolo. Davide è in piedi con il viso rivolto a noi che stiamo arrivando.
Lo sguardo imbarazzato che si scambiano dice tutto .
Il suo sguardo: avrei voluto, ma tuo marito’..cazzo sto stronzo’
Lei: che rabbia’.
Io ridevo dentro e mi dicevo: ci potranno provare di nuovo, se vogliono, per ..,ma ciò non accadrà mai quando sarò presente. Che Katia si metta il cuore in pace, le autoreggenti è meglio se le lascia nel cassetto, anzi che le butti via.
Alla fine si torna casa . In auto mia moglie è insofferente. Non è tranquilla. Dice che è stata una cena noiosa.
Che peccato.
Il giorno dopo, alla prima opportunità, controllai il cassetto calze di Katia. Anche il secondo sacchetto, ora ,conteneva un bel paio di autoreggenti.
Per concludere: come avevo anticipato Davide è un grande stronzo. Non gli bastava aver colto l’opportunità imprevista, ma voleva continuare il rapporto con mia moglie.
Mi sa tanto che andrò a trovare, in sua assenza, la giovine compagna ed aiutandomi con lo stesso composto dato a mia moglie gli renderò la pariglia.
Mia moglie?
Potete pensarla come volete , ma ad una certa età e per i rapporti troppo consolidati(ripetitivi) un bel cazzo attrae sempre.
Passano i giorni e come da me previsto non vi sono ulteriori contatti tra lui e Katia.
Ma, come si dice, per non sapere ne leggere ne scrivere, mi sono cautelato. Ho aggiunto tre telecamere :una in cucina ed una per le restanti camere da letto. Non si sa mai.
Dal mio ufficio, che è non lontano da casa, posso tenere l’appartamento sotto controllo. Un investimento ben fatto per più fini.
Una mattina, era molto presto, mia moglie mi dice di non sentirsi bene e che non sarebbe venuta al lavoro. Andavamo insieme facendo in parte lo stesso tragitto. Ciò mi ha ‘colpito’. In tanti anni le volte che mia moglie si è assentata per malattia dal lavoro si contano sulle dita di una mano ed era in visibili disastrose condizioni . Questa volta ciò non appare, ma io non sono un medico.
Andai perplesso in ufficio e mi collegai immediatamente alle telecamere.
Mia moglie ‘gironzolava’ per casa e non pareva avesse problemi di salute. Era ,con sorpresa, curata e vestita come al solito. Gonna ,scarpe. Aveva di diverso ,rispetto la mise lavorativa, l’acconciatura dei capelli che adesso erano sciolti e non portava il classico chignon.
Squillò il telefono. Non potei sentire il chiamante, ma udii mia moglie dire: puoi venire subito.
Non sapevo, ma’
Attesi pazientemente e dopo una mezzora un trillo alla porta e poi la persona che entrò confermò il mio pensiero . Era lui, lo stronzo, Davide.
Con il suo bel sorriso stampato su quella faccia di merda le disse: eccomi sono a tua disposizione.
L’aveva cercato lei?
Sei sempre bellissima. Fatti guardare.
Lei inorgoglita gli sorrise, e quando lui le disse: fammi vedere come ti sei preparata?
Con assoluta padronanza sollevò la gonna sul davanti. Mostrò delle belle autoreggenti, quelle nel cassetto, e le mutandine bianche di seta ricamate.
Lui disse :sei incantevole, ma non avevamo detto niente mutandine?
E lei :ma non abbiamo fretta. Mio marito sino a stasera non rientra.
Ah pensai. Pensate di essere furbi. Telefonai immediatamente a casa.
La voce di mia moglie era normale, ma il viso che vedevo non era altrettanto ‘normale’.
Le dissi: ho lasciato dei documenti a casa ,tra mezzora sarò lì. Devo portarti qualcosa dalla farmacia?
La presi in ‘contropiede’. Non ebbe la prontezza di inventarsi qualcosa per procrastinare il mio ritorno. Disse : no, nulla. Mi sento meglio.
Io: arrivo. Bacio.
Impiegai circa quaranta minuti a giungere a casa. Chiaramente mia moglie era sola ed aera seduta sul divano.
Chiesi: tutto bene?
Lei: si. Ho solo un po’ di mal di testa e mi sento nervosa. Passerà.
Andai a prendere i ‘millantati’ documenti e dopo averla salutata tornai in ufficio.
Immediatamente vidi la registrazione di quanto avvenuto nei quaranta minuti del mio tragitto a casa.
Guardai a partire dal termine della mia telefonata..
Mia moglie disse a Davide : era mio marito. Ha lasciato dei documenti a casa e torna a prenderli.
Davide, stupito, chiese : arriva tuo marito? E al si di Katia. Quanto tempo abbiamo?
Trenta, quaranta minuti disse mia moglie, meglio lasciar perdere.
Lo stupore di Davide era visivamente diventato incazzatura.
No, non mi va bene. Ho lasciato appuntamenti importanti ed ho impiegato un ‘ora per arrivare. E poi per niente?
Si avvicinò a lei. La strinse a sé ,mettendole al solito le mani sul culo, e la baciò. Le lingue furono subito in movimento ed i due bacini si strofinavano.
Lui: senti è già pronto. Non hai voglia?
Lei: si, tanta.
E allora facciamolo. Quanto tempo abbiamo?
Al massimo mezzora. Lui guardò l’orologio e disse: per le dieci devo essere fuori di qui.
Facciamo come non abbiamo potuto fare al ristorante.
Si staccano.
Mia moglie sorrise e con un movimento aggraziato si tolse le mutandine e facendogliele vedere, gliele tirò.
Davide le prese al volo e le portò al viso aspirando. Disse: che buon profumo di figa.
Si apre la patta e le dice: vieni qui.
Lei si avvicina. Ha capito il suo volere di maschio. Si piega e gli fa uscire dall’apertura della patta l’uccello. E’ come lo ricardavo ,lungo e nodoso con una grossa cappella.
Presa da raptus mia moglie lo prende in bocca e senza indugi fagocita il glande tra le sue belle labbra. Dopo qualche secondo Davide le dice: mettiamoci comodi . Lei si alza scambiano una bella slinguata e stretti si recano al, ormai famoso, divano.
Lui si siede e la trascina con sé e poi la fa scivolare con il viso tra le ginocchia per continuare il pompino interrotto. Katia non ha più remore, terminato l’approccio passa alle manieri forti. Lo prende dalla cima e pian piano scende prendendolo tutto.
Lo fa alcune volte poi lo lascia e guarda in viso Davide.
Davide è al settimo cielo e le dice continua.
Lei ripete l’operazione più volte.
Sarà l’eccitazione, la capacità di Katia, la paura del tempo che corre o altro che improvvisamente Davide raggiunge l’orgasmo in bocca a mia moglie. Katia ingoia tutto e poi molla l’uccello, ormai quasi floscio, e lo guarda perplessa. E’ un messaggio chiaro. Sei venuto ed io?
Davide comprende e dice: adesso scopiamo.
Si. Voglio godere anch’io.
Forse lui non tiene conto che adesso non c’è ne Viagra , ne cantaride. Effettivamente non poteva sapere non sapendo, ma era stato l’effetto del Viagra su lui e della cantaride su mia moglie a permettere molto di quello che era successo.
E il tempo correva.
Conscia del trascorrere del tempo e rendendosi conto che l’uccello di lui non era pronto per la penetrazione lo riprese in bocca.
Si aiutò anche con una mano per rimetterlo in tiro. Ci volle il giusto tempo, ma ci riuscì.
Adesso l’uccello era dritto che aspettava. Mia moglie sedendosi su Davide si alzò la gonna. Prese l’uccello dandogli la giusta angolazione e si calò su esso. Con soddisfazione l’aveva preso in figa.
Davide le disse: hai la figa che brucia. Porca. Sto sguazzando in te. Mia moglie lo cavalcò per un po’ sino a quando lui la fermò . Uscì l’uccello dalla passera e le disse: adesso in culo troia.
Memore della volta precedente e non pensando che’.lo puntò allo sfintere e si calò. Senza ostacoli l’uccello era dentro il culo.
Davide spingeva e lei saliva e scendeva. Lui era in estasi mentre lei partecipava in attesa di riprenderlo in figa.
Non so se volontariamente o meno all’ennesima spinta venne nel suo intestino.
Mia moglie se ne accorse poiché lui non spingeva più ed il su corpo si era rilassato, inoltre quando lei si era risollevata, il suo uccello, rimpicciolito e non più rigido, come un lumacone scivolò fuori dal culo.
Ci fu l’empasse.
Lui soddisfatto e rilassato. Lei eccitata e nervosa.
Gli disse: ma sei venuto?
Si.
Ed io?
M spiace, ero eccitato e tu sei troppo brava.
Non hai pensato a me?
Su, non farla dura, capita. Sarà per un’altra volta.
A quelle parole mia moglie da nervosa divenne ‘incazzosa’.
Si sollevò da lui ed era in piedi quando gli disse: stronzo, sei solo uno stronzo.
Era incazzata nera.
Sei un egoista. Pensavo fossi diverso , almeno a letto.
Vaffanculo ‘. .La classe di mia moglie era crollata (non l’avevo mai sentita esprimersi in quel modo). Non farti più vedere.
Davide si era messo l’uccello a posto e ,richiusa la patta, cercò di approssimarsi a lei che lo scacciò irata
Non mi toccare. Vattene. Non voglio più vederti
Lui guarda l’orologio. La mezzora è quasi trascorsa. Si reca velocemente all’uscita. Apre la porta, esce e non si gira neanche a salutarla . La richiude. Sparito.
L’ha persa.
Con mia grande soddisfazione, finalmente, è finita.
Mia moglie si tocca in mezzo le gambe, dietro. Sente lo sperma di lui e ciò la fa incazzare ancora.
Dice ad alta voce: mai più con quello stronzo, e va verso il bagno per lavarsi.
Il mio pensiero: e con altri?

Cap 2′
Non vi avevo detto che vi era stato un precedente contatto tra Davide e mia moglie. L’avevo tralasciato poiché fu unicamente virtuale, ma alla luce degli ultimi accadimenti mi sembra opportuno riportarlo.
Fu una sera che occasionalmente dovetti fermarmi sino a tardi in ufficio. Mia moglie era a casa quando squillò il suo cellulare. Era lui.
Il solito scambio di convenevoli che pian piano, quando lui seppe della mia momentanea assenza, divennero veri approcci di eccitazione.
Ti ricordi il mio cazzo? Ricordi quanto entrava e quanto ti piacesse? Solo a parlarti mi viene voglia e a te?
Pure mia moglie era eccitata e gli disse che ricordava bene’E lui: ti manca?
Lei: si.
Presi dal gioco le propose un collegamento via Skype. Con mio disappunto mia moglie aderì alla richiesta dicendogli che se mi avesse sentito arrivare avrebbe interrotto il collegamento.
In pochi minuti erano in collegamento virtuale. I loro stupidi discorsi ve li risparmio e vado al sodo .Vedevo tutto attraverso una fidata telecamera.
In primo piano c’era il lungo cazzo di Davide. Era in tiro e si stava facendo una sega. Mia moglie guardava rapita ricordando quanto piacere quell’arnese le avesse procurato.
Lui le chiese di vedere altrettanto e mia moglie non mi stupì.
Fece un piccolo ,corto, strip.., solo per lui.
Di fronte al pc si sollevò lentamente la gonna mostrandosi in slip. Poi li calò lentamente rimanendo nuda, esposta nelle sue intime parti.
Su sua richiesta allargò le gambe portandogli in primo piano la figa .
La toccava e l’apriva con le dita mostrandogli la clitoride.
Poi fece un mezzo giro e si piegò. Mostrava il suo bellissimo di dietro e le sue dita si soffermarono a giocare un po’ con le labbra della figa e un po’ con il bocciolo rosato.
Ritornò alla posizione iniziale.
Lei vedeva il cazzo di lui . Lui la figa di lei.
Si masturbarono contemporaneamente e, prima Katia, e a seguire Giorgio, raggiunsero il piacere.
Lui disse è stato bello anche se sicuramente è meglio fare sesso con te.
Lei disse solo: si.
Lui disse :speriamo di riuscire ad incontrarci . Fremo dalla voglia di entrare in te.
Chiusero il collegamento.
Confesso che quanto avvenuto qualche mese fa ed ultimamente presso la nostra casa mi aveva lasciato un po’ di amaro in bocca.
Va bene che avevo voluto io l’inizio, ma non il proseguo e comunque, lo stronzo, aveva avuto troppo. Quello che io non avevo mai avuto. Ciò mi rodeva.
E rodi oggi e rodi domani partorii una nuova stupenda, perversa ,idea.
Potevo replicare in tutto e per tutto quello che avevo fatto e provocato per Katia e Davide.
Solo che questa volta il beneficiario sarei stato io.
Attesi il sabato sera ,serata di relax della settimana per attuare il mio piano.
Questa volta assunsi io un ‘doppio Viagra’ ed a lei la dose di cantaride ( leggermente inferiore, la volevo eccitata e confusa, ma non assente). Cenammo come al solito in cucina.
In breve avevo, al pensiero di cosa sarebbe accaduto, il cazzo spingeva contro i pantaloni in modo doloroso.
Lei cominciava ad avere uno sguardo vacuo.
Le ho detto andiamo in sala voglio farti federe una cosa. Lei più incuriosita che altro si lasciò guidare. Era ormai ‘ andata’.
La mia infedele mogliettina; la mamma dei miei ragazzi stava per farsi una nuova ‘scorpacciata’ di cazzo.
Feci una cosa mai fatta. La guidai poggiandole e spingendola con una mano sul culo.
In un altro momento mi avrebbe guardato sorpresa ed infastidita.
Mi godetti la sensazione del suo culo. La mia mano scivolava su esso misurandone consistenza e sfericità.
Arrivati al divano mi sedetti tirandola a me. Senza indugi la baciai . Lingua in bocca e le mani sul culo, cosa c’è di più bello?.
Con mia moglie ,gli approcci erano sempre stati più ‘dolci’ e meno affrettati. Questa volta no..
Fui rapido a stenderla sul divano e a spogliarla. A due mani le presi collant e mutandina calandole a terra.
Lei era stupita? Persa? Eccitata? Prendeva e ‘.
Le mie dita furono sulla sua intimità. C’era già sensazione di bagnato.
Le sollevai la gonna sul bacino e le spalancai oscenamente le gambe.
La sua passera mi guardava.
Seppur un po’ di anni fossero trascorsi dai nostri ‘primi rapporti’ il suo fisico era sempre di primo ordine.
Mi fiondai su lei . Dita e lingua frullarono la passera e portarono mia moglie al primo orgasmo ,ma non era sufficiente.
Adesso era bella calda. Non avevo bisogno di parole o di dare spiegazioni per quello che facevo. A lei piaceva e le stavo dando sensazioni già provate.
A differenza di Davide avevo già pianificato le mosse successive .
Cosparsi la mia mano sinistra(leggermente più piccola), di un olio profumato e cominciando con un dito e a salire penetrai la sua bellissima figa.
Non mi feci prendere dalla fretta fui paziente . Ci volle del tempo e finalmente la mia mano fu completamente dentro lei.
Ruotavo il polso e muovevo le dita.
Le chiedevo : ti piace, troia? Ed insistevo.(tanto ‘non intendeva’)
Lei pensava solo a godere ed i suoi si lo confermavano. Mi tolsi il piacere e le diedi piacere.
Tenni la mano ferma in figa e fu lei a muovere il bacino per provare forti sensazioni.
Poi estrassi, con suo disappunto, la mano e guardai il grosso buco che si richiudeva.
La feci mettere alla pecorina sul bordo del divano e approfittando della precedente lubrificazione le allargai l’ano. Mi aspettava occhieggiando. Ma avevo bisogno un po’ di lei.
Mi portai e le dissi: succhia.
Si attaccò al mio cazzo come un bimbo al biberon. Non volevo sborrare, ma solo avere nuove sensazioni. Glielo sottrassi prima dell’orgasmo . Tornai nuovamente dietro lei e senza fatica glielo spinsi in culo.
Dopo tanti anni il suo culo era anche mio.
A differenza della figa, che sospettavo ancora larga, il suo condotto anale era bello stretto. La frizione del cazzo lungo le pareti mi diede tanto piacere.
Le dissi : masturbati che ti vengo in culo.
Penso che ciò l’aiutò per un nuovo veloce orgasmo . Io volli godermi l’inculata fino in fondo e a modo mio.
Le sfilai il maglioncino , sempre stando . Le aprii la camicetta e slacciai il reggiseno. Sentii con le mani pendere le sue belle tette. Mi attaccai ad esse .
Mi scatenai sul suo culo. Spingevo il cazzo ad entrare il più possibile. La esortavo a spingere il culo verso me.
Spingi il culo indietro: vacca, le dicevo,
Le mie mani tiravano le sue tette verso me, ma mi dilettavo anche a tirale verso il basso provocandole gemiti di piacere/dolore.
Continuai ad incularla per un tempo che mi parve infinito. Avevo il cazzo duro all’eccesso che si muoveva come un trapano.
Ad un certo punto sentii le sue parole di dolore. Basta. Basta. Mi stai facendo male. Mi stai spaccando’.Queste parole sollecitarono il mio ego , mi resero orgoglio. Non le mostrai attenzione e continuai a spingere in quel meraviglioso culo sino a quando, come un torrente in piena, lo sperma salì lungo il pene. Strinsi forte le tette e sborrai .Il piacere mi intontì il cervello.
Ero stravolto, ma il mio cazzo era ancora alto.
Ero in pressing nervoso. Non riuscivo a fermarmi.
Mi spostai e portai il cazzo alla sua bocca e me lo feci nuovamente succhiare.
Mi misi comodo. Mi spogliai e la feci mettere nuda.
Mi stesi sul divano e la feci chinare su me.
Mi fece un pompino infinito e godurioso che durò a lungo. Spingevo la sua testa a prenderne più che potevo. Sentivo i suoi gorgoglìi di soffocamento e mi piaceva. La trattavo come avrei, forse ,sempre dovuta trattare. Il pene era duro e volevo altro.
Mi dedicai nuovamente alla sua figa che aveva riacquistato, in apparenza, la normalità.
Me la scopai alla pecorina, alla missionaria di fianco e in tutte le posizioni che mi vennero in mente. Katia continuava godere ed infine venni in lei . Mi scappò un: vengo puttana. Ti riempio questa figa da troia.
Lei che stava riacquistando la lucidità mi guardò sorpresa, ma ritenne che le l’ardite parole facessero parte della mia strana eccitazione e non disse nulla.
Il mio uccello, ma soprattutto io, era ancora un po’ in tiro e la forzai ad un nuovo pompino che la fece smascellare”’ le spinsi la testa e contemporaneamente le rilasciai in bocca l’ultima stizza di sperma che ancora possedevo.
Adesso almeno aveva fatto qualcosa per me.
Mi chiedevo se quello che avevo fatto, e lei subito, potesse essere ripetuto coscientemente con la partecipazione di ambedue.
Un ulteriore piacere fu vederla sollevarsi da divano e d andare nuda barcollante verso il bagno. Le avevo fatto un bel ‘servizio’ che avrebbe ricordato.
Peccato che non indossasse il reggicalze .
Adesso nuove idee mi stavano quagliando per la testa: una bella orgia con lei una attrice femminile e tre bei cazzi che le rendevano omaggio con me spettatore?
Modalità da seguire la stessa, solo che questa volta sarebbe stata consapevole della mia presenza come spettatore della sua smania sessuale.

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