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Da babysitter a mia moglie

By 23 Giugno 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia madre ha 38 anni e da quando si è separata ha un’amica molto giovane il cui nome è Teresa ed ha 30 anni. Ritengo sia bellissima, un fondo schiena dalle curve incantevoli, capelli lunghi biondi che terminano sotto le scapole con dei boccoli spesso raccoglie in una coda dietro la testa, ha le gambe così ben fatte che mi sembrano infinite e mi incanto a vederle. Il seno è prosperoso e un sorriso ammaliante.
Devo confessare che il solo vederla mi procura delle erezioni notevoli che nascondo con difficoltà.
Teresa ormai vive con noi da 10 anni. Era la mia babysitter e poi mamma lentamente si  si è confidata con lei entrando sempre più in confidenza tanto che ora tra lei e Teresa si è creato un legame che va oltre l’amicizia.
Quando ho raggiunto l’età tale da non essere più assistito da babysitter, mia madre ha chiesto Teresa a restare a casa con noi.
Mamma aveva incontrato Teresa tempo fa quasi per caso mentre stava portando a spasso il mio cane. Si erano viste più volte ma erano incontri di sfuggita e con scarsissimo dialogo sempre sul comportamento del proprio cane. Un giorno Teresa, dopo le prime frasi di rito, le chiese come andasse il rapporto con suo marito, mio padre. Teresa non so come sapeva benissimo che le cose non andavano bene. infatti dopo alcuni anni di matrimonio l’affetto era sempre lo stesso dei primi tempi ma l’intesa sessuale era svanita; non c’era più l’attrazione di una volta e questo rendeva il loro rapporto abitudinario. Teresa non so come ma sapeva tutto. Forse conosceva mio padre.
Quindi la risposta fu inizialmente di circostanza e per nulla sincera così come poco sincero era l’interessamento di Teresa per le condizioni di mio padre Maurizio. Quel giorno però stava per congedarsi da Teresa quando si accorsi che quel giorno era più simpatica ed interessata del solito. Mia madre la invitò a casa a prendere qualcosa poiché si sentiva sola essendo Maurizio partito per lavoro da tre giorni e sarebbe tornato solo per il fine settimana.
Io ho sempre considerato Teresa una ragazza piuttosto carina ed ero convinto che fosse stata poco interessata alla vita di ogni giorno e che fosse dedita a fare sempre sesso, soprattutto solitario
Non so come finirono a parlare di me e del fatto che avessi necessità di una babysitter. Teresa di offrì di farlo e mia madre fu felice perché si fidava di lei.
 Mia madre le spiegò quale fosse il lavoro che avrebbe dovuto fare e venero a casa perché io conoscessi Teresa. Presero un caffè dandosi appuntamento per il mercoledì seguente.
Ero al settimo cielo nel sapere che Teresa sarebbe stata la mia babysitter. Qualche sega me la feci pensando a lei.
Il giorno stabilito Teresa appena entrò in casa si tolse il soprabito e, a conferma delle mie idee, mi accorsi che il suo abbigliamento era piuttosto provocante: la gonna attillatissima aveva uno spacco sul dietro che lasciava intravedere delle cosce tornite con forme evidenziate da calze velatissime nere e autoreggenti; il tutto era completato da scarpe con tacco alto che snellivano la sua figura esile ma al tempo stesso proporzionata, la camicetta era aperta almeno di un bottone di troppo che permetteva di apprezzare il suo seno piccolo ma ben formato.
Mi sedetti sul divano e mi versò da bere. Subito dopo lo fece anche lei e con dolcezza mi accarezzò le ginocchia spiegandomi di stare tranquillo poiché sapeva bene ciò di cui avevo bisogno. Sentii la sua mano insinuarsi nella patta dei miei pantaloni e frugare fra i miei testicoli ed in men che non si dica il mio sesso era turgido al punto giusto accarezzandolo con tanta perizia e delicatezza tanto che raggiunsi un’erezione davvero notevole. Non mi restò che osare ed anche io insinuai le mani fra le sue cosce provando un notevole piacere a passare dalla seta delle calze al tepore della pelle dei suoi glutei sodi. Arrivai rapidamente all’elastico dei suoi slip, per altro striminziti, e con grande sorpresa mi resi conto che era completamente depilata nelle parti intime per cui raggiunsi immediatamente il suo clitoride e cominciai a titillarlo ritmicamente. Un liquido caldo e viscoso comincio a colare dalla sua figa bollente. Lei si abbandonò e ad occhi chiusi in un orecchio mi sussurrò che si era depilata e vestita così solo per me.
La mia astinenza durava ormai da troppo tempo e così la presi per i fianchi la misi alla pecorina impalandola. A lei la mia mossa piacque e mi assecondò gemendo di piacere ad ogni colpo finché ebbe in un orgasmo squassante. Non aspettavo altro e potei liberare le mie palle riempiendole la vagina. Poiché avevo conservato la mia sborra per darla a lei, la quantità di sborra era veramente tanta al punto che colò sul pavimento.
Il mio cazzo si rilassò e lo riposi nello slip.
Lei era stordita su di me e lentamente si stava riprendendo. Quando ebbe ripreso un minimo di cognizione sollevò la testa e guardandomi sussurrò: “E’ da molto tempo che desideravo farlo con te. Conta su di me e sappi che saprò farti sentire uomo quando vuoi e come vuoi”
Quella sera al ritorno a casa di mia madre andò tutto bene e quando mi disse che la domenica successiva saremmo andati a pranzo fuori con Teresa non potei fare a meno di pensare agli splendidi momenti che avevo trascorso con la sua più cara amica.
Ora ho 20 anni e anche se sembro ingenuo non lo sono totalmente.
Negli ultimi anni, mi sono chiesto il perché mamma dopo il divorzio non si sia rifatta una vita affettiva con un altro uomo.
La stessa cosa la pensavo riguardo anche Teresa che mi istruiva sessualmente.
Così in questi ultimi anni quando uscivano lo facevano sempre insieme; erano inseparabili.
Se qualcuno le invitava accettavano solamente quando era esteso ad entrambe. Mi venne da pensare che una non volesse lasciare sola l’altra. Mai mi passò per la testa che fossero lesbiche anche perché niente lo faceva pensare.
Teresa si era stabilita a casa nostra ed era diventata come un familiare, una di casa e di confidenza, soprattutto con me. Sia mia madre che lei dormivano nella propria camera, parlavano degli uomini da cui erano attratte e non le avevo mai viste in atteggiamenti equivoci.
Teresa era diventata per me un’icona della bellezza femminile, bella, sensuale sempre attenta alle esigenze sia mie che di mia madre. Io la idealizzavo molto; era la donna che avrei voluto per me, pensando anche che in quel caso sarebbe stata contenta mia mamma.
Alcuni mesi fa volli fare una sorpresa a tutte e due. Io lavoravo come rappresentante di commercio e sfruttai un mercoledì libero da impegni per tornare a casa. Il mio ritorno non lo volli effettuare la sera ma la mattina presto riposato guidando così con serenità ed attenzione.
Durante il viaggio pensai d’invitare mamma e Teresa per un weekend al mare.
Arrivato a casa aprii la porta con fare furtivo ed ebbi la sorpresa di sentire dei lamenti inequivocabili provenire dalla stanza di mamma. Fui preso dalla curiosità pensando di vederla tra le braccia di un uomo. Ho aperto la porta senza bussare ed ebbi una grande sorpresa inaspettata.
Mia madre era sdraiata supina sul letto, Teresa sopra di lei, erano bocca a bocca, con le tette schiacciate una sull’altra ed il pube di Teresa che sembrava sprofondare nell’altro.
Per la sorpresa di quella vista lanciai un urlo attirando la loro attenzione “Cosa fai qui?” disse mamma imbarazzata.
“Ciao Matteo” aggiunse Teresa.
Non sapevo che dire; ero meravigliato e paralizzato dalla sorpresa.
“Ciao! Pensavo stessi male, ho sentito dei lamenti e sono entrato” dissi con un’espressione carica di meraviglia.
“Già, ora non si bussa più!” mi riprese mamma.
“Beh! Ero preoccupato. Volevo sapere se avessi necessità di aiuto”
“No caro! Tutto quel che mi occorre è qui” rispose.
Nel mentre mia madre e Teresa si staccarono, con un movimento veloce si coprirono e poi mi chiesero “Come mai sei tornato già oggi?”
“Ho finito in anticipo ed ho pensato di portarvi per il weekend al mare a prendere un po’ di sole” risposi.
“Che bella idea, ma adesso che sai di noi due l’invito è ancora valido?” chiese mamma.
“Certo! Fa sempre piacere accompagnarsi a due belle signore” dissi.
Replicarono con una risata entrambe
“Cosa c’è da ridere” domandai.
“In più di dieci anni che ci conosciamo credevo sapessi del mio pacco” disse Teresa.
“Quale pacco?” ingenuamente chiesi.
“Questo!” rispose Teresa scoprendosi e mostrandosi nuda.
Era Teresa di nome, ma di fatto aveva tra le gambe un sesso maschile di tutto rispetto e decisamente si poteva definire un super dotato. Teresa era distesa al fianco di mia madre e si vedeva chiaramente il suo sesso semi eretto che ad occhio misurava dai 20 ai 25 cm con una circonferenza adeguata.
Da dove mi trovavo e per il fatto che si fossero distese per farmi vedere i loro sessi si vedeva bene che una era un maschio e l’altra la femmina che mi aveva generato. La mia meraviglia di quei sessi esibiti senza remore mi lasciarono paralizzato. Ero veramente esterrefatto della sorpresa ed incantato ad ammirare tanta abbondanza di sesso.
“Ti sei incantato?” mi disse mamma riportandomi alla realtà.
“No mamma, adesso capisco perché non hai mai cercato un uomo dopo la separazione”
“Beh! Non è come pensi!”
“Cioè?”
“devi sapere che all’inizio ero delusa dagli uomini. Tuo padre mi tradiva periodicamente; ero nauseata dal sesso maschile. Poi dopo un po’ di tempo la necessità di fare sesso mi ha portato a cercare la persona giusta ma non l’ho mai trovata fino al giorno che ho scoperto Teresa. Infatti dopo che Teresa è venuta ad abitare con noi, un giorno entrando in bagno, non fatto caso che fosse sotto la doccia e così l’ho vista nuda e sono rimasta attratta dal suo corpo e dal suo apparato genitale. A me Teresa piaceva ma le mie convinzioni mi bloccavano al pensiero di avere una relazione lesbica ma quella vista chiariva tutto. Così senza bisogno di parole mi sono spogliata e l’ho raggiunta sotto la doccia. Da quel momento siamo diventate una coppia”
“Ma perché non me lo hai detto prima?”
“Prima eri troppo piccolo, non ti volevamo traumatizzare. Poi crescendo avevi un debole per Teresa e non volevamo rompere l’armonia che c’era tra di voi” spiegò mamma.
“Ora che so le cose come stanno, come intendete procedere?” chiesi curioso.
Mamma si voltò e guardò in volto Teresa dandole un bacio ed altrettanto fece Teresa che mi rispose “Se per te non è un problema, possiamo continuare ad amarci. Anzi, se vuoi, puoi condividere il nostro amore”
“Cosa intendi dire?”
“Sia io che tua madre ti amiamo, perciò a noi farebbe piacere condividere il letto con te”
Replicai “Effettivamente sono innamorato di te, Teresa. Per quanto riguarda mamma non ho mai pensato di andarci a letto, ma è una bella donna e penso che potrò amarla come donna oltre che come mamma”
Le due donne si levarono dal letto nude, vennero ad abbracciarmi, dopo avermi anche baciato scambiandoci un profondo bacio con la lingua, mia madre disse “Non ci avevi promesso un weekend al mare?”
“Certo! Dai preparatevi che partiamo!”
“Sarà bellissimo fare l’amore in tre” disse Teresa.
Partimmo e già prima di pranzo avevamo lasciato i trolley in due stanze matrimoniali contigue e comunicanti in modo da sfruttare i due letti per fare l’amore.
Fu un week end di solo sesso. Mamma ha goduto per le scopate con Teresa mentre io l’accarezzavo o la limonavo. Ha goduto molto anche per le scopate incestuose con me mentre Teresa la leccava coprendola di saliva mentre io e Teresa ci scambiammo delle toccatine ed alcuni baci bocca a bocca.
E’ stato un week end bellissimo, purtroppo tornati a casa per me era ora di ripartire per il lavoro, così al momento di lasciarle dissi “Donne non stancatevi troppo! Risparmiatevi per quando torno”
“Certo non ti preoccupare” disse Teresa e mia madre aggiunse “Matteo perché non ti licenzi e vieni a lavorare in negozio con noi? Così la sera potremmo amarci tutti insieme”
“Si sarebbe bello” risposi “Ci penso e vi faccio sapere”. Il negozio che gestisce la mamma insieme a Teresa è una boutique per donne.
“Nel caso tu accettassi, la trasformeremo in negozio sia per uomo che per donna” aggiunse Teresa.
In settimana passai alla direzione dell’azienda e mi dimisi. La sera andai a prendere le mie donne al negozio e partecipai la mia decisione “Ragazze, mi sono licenziato. Da ora in poi sono tutto vostro!”
Le due femmine chiusero il negozio ed anziché tornare a casa mi portarono nel retro bottega, dove c’era un letto matrimoniale che usavano per le loro effusioni in pausa pranzo o prima di rientrare a casa e facemmo l’amore tutti e tre insieme.
Volevo una donna che era Teresa ed ora ho una donna, mia madre, ed per di più sono amato da Teresa che è una splendida trans che sembra una gran figa.
Quando passeggiamo tutti insieme noto gli sguardi invidiosi degli uomini che incontriamo.
Ormai quando facciamo l’amore se decido di possedere mamma nel culo, Teresa si occupa della figa. Se la scopo in figa Teresa la penetra nel culo. Mamma ormai ha la figa slabbrata e il culo sfondato da due pali che ogni notte ed anche durante il giorno la soddisfano.
Un mese dopo la nostra prima volta insieme Teresa mi ha donato la sua verginità anale. Al momento dell’ingresso, all’apertura dello sfintere ha sentito male. Sul momento mi ha rifiutato ed allora mia madre ha voluto misurare i nostri cazzi. Così abbiamo constatato che le misure sono eccellenti: Teresa misura 23 cm in lunghezza e 9 di circonferenza. Il mio è più corto: raggiungo solamente i 20 di lunghezza ma ho 10 di circonferenza.
Ora sono due mesi che scopiamo la mamma, più che altro direi che la sfondiamo e lei ci lascia fare con piacere. Poi una volta finita la chiavata, quando rimane senza forze allora pensiamo a noi prendendolo in culo una volta io una volta Teresa.
Siccome all’anagrafe risulta Teresa, mamma ha proposto per saldare ancora di più il nostro legame, visto che la differenza di età è piccola, che sposi Teresa così da formare una famiglia.
Ci sto riflettendo e credo che presto il matrimonio avrà luogo. Ovviamente andremo in tre in viaggio di nozze perché così l’amante di mia madre, diventata mia moglie, potrà scopare mia madre e per lei sarà favoloso essere scopata dagli sposi.

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