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Racconti Erotici Etero

Dal medico di famiglia

By 10 Giugno 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

DAL MEDICO DI FAMIGLIA

Non so perché, ogni volta che vado dal medico curante, entro sempre per ultima, anche quando ci sono persone venute dopo di me. Infatti, stavo in attesa di entrare, quando il dottore uscì dallo studio, chiedendo chi era l’ultima, una signora anziana, arrivata dopo di me , rispose che era lei, al che il medico, poiché in sala di aspetto eravamo solo io e lei, mi chiese gentilmente se potevo far entrare prima la donna anziana. Presa alla sprovvista, dissi istintivamente di si, cosi mi trovai ultima
e sola. Finalmente venne il mio turno, entrai nello studio, attesa dal medico che non lesinò ringraziamenti e complimenti nei miei confronti.
Ci conoscevamo da molto tempo, lui era il nostro medico di famiglia, quindi il tutto in un clima di familiarità. Andai da lui, non per me, ma per mio marito che per motivi di lavoro incaricò me di fargli prescrivere le solite iniezioni per il mal di schiena. Dopo aver stilato la ricetta, il gentile dottore mostrò interesse nei miei confronti, chiedendomi se andava tutto bene, riferendosi ad un mese prima, quando in seguito ad un forte bruciore all’ano, chiesi il suo intervento.
Devo precisare, che a seguito di una cena a base di prodotti piccanti, peperoncini, e altre sfiziose diavolerie orientali, mi venne una infiammazione alle parti intime. Mi bruciava sia la passerina che il culetto ogni volta che facevo i normali bisogni naturali, normale che uno si avvale del medico di famiglia per farsi prescrivere medicine adatte allo scopo. L’indomani, al pomeriggio andai nel suo studio e intuendo che sicuramente mi avrebbe visitata, ed io mi scocciavo di perdere tempo, furbettina entrai insieme ad una signora che conoscevo, e gli chiesi la ricetta da portare in farmacia per l’acquisto dei farmaci. Lui a malincuore me la fece, raccomandandomi di ripassare per un controllo, e tutto finì lì. Ora, riprese quell’episodio, e fingendo di volersi scusare, che non mi aveva visitata, e mi aveva dato le medicine, così in generale, quindi per una corretta diagnosi mi fece capire di volermi visitare per meglio curare il male. Non avevo tanta voglia di farmi vedere, anche perché sotto i vestiti non portavo l’intimo giusto, e poi era un po che non mi depilavo le parti intime.
Lui con garbo insisteva, adducendo una serie di problemi che potevano crearsi se non ci fosse stata
una corretta cura, che solo dopo una accurata visita era in grado di prescriverla. Mi preoccupai un po, pur sapendo di stare bene e sana in salute, fatto stà che accettai di farmi fare una bella visita, nonostante, secondo me, non ci fosse bisogno.
Il medico era un uomo sui cinquanta e passa anni, gentile e affabile mi disse di mettermi vicino al lettino, lui intanto chiuse la porta a chiave per non far entrare nessuno, anche se l’orario delle visite era terminato. Mi tolsi la giacca, appoggiandola sulla sedia insieme alla borsetta, credendo che mi avrebbe auscultata il petto e le spalle come si fà di solito. Invece si preoccupò subito delle parti intime, perchè a suo dire, sono quelle…., più delicate.., alle infiammazioni, e quindi ad eventuali infezioni. Assecondarlo significò che mi slacciai il pantalone, tirandolo un po giù e tenendolo con le mani, scoprendo il fondo schiena con indosso la mutandina e il collant. Ero imbarazzatissima, la prima volta che mi spogliavo davanti a lui, perché prima non c’era stata occasione. Lui mi si avvicinò, stavo di spalle con le braghe in mano, disse di appoggiare le mani sul lettino e chinarmi un po, nel farlo lasciai cadere il pantalone, ma non bastava, la camicetta copriva il sedere a metà, lui la arrotolò in vita, poi senza chiedere nulla, mi mise le mani addosso e tirò giù a metà cosce contemporaneamente il collant e la mutandina bianca.
Non mi risulta che una visita medica inizia scoprendo dapprima le parti intime, ma il mio dottore…, aveva l’ansia di chi non vuol farsi sfuggire l’occasione, e infatti me ne dava la prova. Non perse tempo il medico’., mi aprì a mani nude, senza guanti asettici, delicatamente le natiche e diede una prima occhiata, da molto vicino, al mio bel culo, anzi buchetto’, lo tastò con il dito, al che ritrassi istintivamente il sedere e l’ano si restrinse a riccio, sentii le sue mani sulle mie natiche accarezzandole come a rassicurarmi, di nuovo apri le chiappe e stavolta più deciso tentò di infilarmi il dito dentro. Ovviamente non mi ci entrò perché lo sfintere era troppo stretto, e mi aveva anche un po fatto male, perciò lo raccomandai di stare attento…., e gli dissi anche perchè mai mi infilasse subito il dito nel culo? Balbettando si scusò, dicendomi che è all’interno dell’ano che bisogna verificare….! Intanto tenevo le cosce chiuse come ad impedire ingressi’, indesiderati, lo facevo innervosire, di proposito, perché doveva faticare per avermi’, a sua disposizione, aveva voluto visitarmi ad ogni costo, non perché preoccupato della mia salute, ma per vedermi nuda, e toccarmi’, quante volte mi accorgevo che mi guardava il didietro con malizia, doveva proprio piacergli il mio culo. Ora lo guardava nudo e lo toccava nelle parti più intime e nascoste, il gioco cominciò a piacermi, per cui ci stavo con un po di malizia, ma rimanendo guardinga per evitare che si concedesse libertà che io non desideravo, perciò chiesi dottore.., con fare preoccupata e finto, è grave’.! No.., noo’, ma devo ancora approfondire.., fu la risposta. In piedi appoggiata sul lettino con gli avambracci, porsi’, all’uomo il mio splendido culo, bello e rotondo, carnoso e sodo, morbido e invitante.., con il suo’., bocciolo, leggermente ricoperto di peletti, che non avevo tolti, non pensando di mostrarlo ad un estraneo, non mi preoccupai, e inarcai di più il bacino mostrandogli pure la passerina che sentivo socchiusa ma fremente e partecipe ‘., al gioco. Non mi ero accorta, avvertii un liquido freddino all’ano ed un dito che mi scivolò dentro senza fatica, mi aveva lubrificata per vincere la resistenza dello sfintere, tutto il ditone nel culetto, rovistava all’interno come in cerca di qualcosa, strinsi l’ano esercitando una bella pressione sul suo dito, e facendogli anche capire che mi piaceva.
Sentivo l’alito caldo dalla sua bocca sulle mie natiche, si avvicinò tra le cosce e senza togliermi il
dito dal culetto mi schioccò un bacio sulla natica, al che dissi: ma che fà è impazzito….? Mi girai verso di lui per vederlo in faccia.., era rimasto col dito alzato e senza parole…, capii che stava in difficoltà…, e…, per istinto di troia qual io sono, lo ammiccai con un leggero sorrisino, poi mi rigirai, appoggiandomi con il seno sul lettino e aprendomi io stessa le chiappe con le mani, invitandolo coi fatti a proseguire. Mi ero ben allargata.., e di nuovo il dito mi entrò nel culo, cominciai a sciogliermi, dimenavo il culetto a destra e sinistra costringendolo a seguirne i movimenti, mi rovistava il culo tenendosi a distanza con il viso, percepivo il malessere…, voleva più collaborazione da me…, non capiva che proprio coi miei movimenti volevo incoraggiarlo a osare di più. s’era offeso il dottorino’.!
Bee…, che fare smettere subito ed andare via…, oppure stare al gioco e magari prendere io la situazione in mano? Dovevo dargli un segnale forte per trasformare la visita in qualcosa di più…, dopo la piccola reprimenda che gli avevo fatto. Le mie mani quasi istintivamente anzichè tenere allargate le natiche…, le strinsero intorno al dito e alla mano dell’uomo facendogli capire che il dito nel culo mi piaceva, contemporaneamente col bacino indietreggiai mostrando di voler ricevere anzichè respingere…! Aveva capito…., finalmente…! Infatti sentii di nuovo il fiato sulle chiappe e mi feci baciare il culo, a salire per l’intero solco. Con gli occhi chiusi, mi mordicchiavo le labbra, mentre il mio culetto si dilatava sempre di più, godendo, godendo mi sdraiai di più sul lettino, rimanendo sempre alla pecorina. Mi tolse il dito dal buco del culo, e lo infilò nella vagina, sgrillettandomi il clitoride, stavo per venire, la mia fica era un colabrodo’, volevo il cazzo dentro, ma lui non si decideva’, glielo dissi.., prendimi’, fottimi, mettimelo dentro’! Ormai ero sua preda, mi controllava, si scostò un po dal mio culo, nel frattempo mi girai verso di lui, e vidi che si slacciava i pantaloni, tirando fuori un bel cazzo eretto come un pugnale pronto per trafiggermi, accostò le sue mani alla mia testa, e la condusse con garbo sui suoi genitali. Glielo presi in bocca, iniziai a spompinarlo a dovere, tutto in gola fino alla radice, mi scatenai, tanto da farlo gemere’., il suo cazzo pulsava nella mia bocca, pareva che mi venisse in bocca, perciò smisi di sbocchinarlo, lui si chinò davanti a me e iniziò a slinguarmi la passera, mentre con le mani mi teneva il sedere bello aperto. Avevo il pube folto di peli, ma le labbra della fica erano libere dai peli, per cui sentivo mordicchiarmele con i denti’.., era davvero piacevole’, ebbi un primo orgasmo proprio mentre mi leccava’, gli sborrai in bocca il mio nettare..! Ci togliemmo completamente i pantaloni, io tolsi anche la camicetta, scoprendo le mammelle fuori dal reggiseno, le afferrò con ambedue le mani e me le strizzò, premendo attorno ai capezzoli, li fece indurire al massimo.., poi me li leccò avidamente, intanto il suo cazzo premeva contro il mio ventre, con la mano lo afferrai e lo condussi all’imboccatura della vagina, mi penetrò subito, la mia fica se lo pappò.., e lo avvolse tutto.., dentro di me..! Mi chiavava, in piedi mentre mi mordicchiava i capezzoli che da come si erano induriti parevano due ‘gazzettini’, mi sollevò di peso facendomi sedere sul lettino, e a cosce aperte mi penetrò in profondità, fino all’utero. Ebbi un nuovo orgasmo, gli inzuppai tutto il cazzo, del mio ‘brodo’ vaginale, era resistente, non arrivava mai’, si tratteneva al godimento finale’, poi capii il perché. Mi fece stendere sul lettino a pancia in giù, con il culetto a vista.., sali sul lettino pure lui, e si posizionò sopra di me, stavo con le cosce strette, perché sul lettino non potevo aprirmi, per non cascare, il suo uccello giocherellava sulle mie natiche a mò di randello’, mi percuoteva il sedere con il cazzo’, poi aprii le chiappe, e con il dito mi saggiò il buco del culo’, era morbido e rilassato, lui capì che ero pronta e’.., e mi inculò. Ecco lo stronzo, si era trattenuto perché voleva sborrarmi in culo’, benché più piccolino di quello di mio marito, mi fece male’, forse era troppo duro.., comunque una volta dentro il mio intestino, lo accettai di buon grado e cominciai a stringere l’ano per farlo godere di più. Mi sodomizzò a dovere il dottore’., mi teneva sempre le natiche aperte per farmelo entrare tutto.., fino alle palle, che sentivo sbattere sulle chiappe, io mi adagiai al meglio godendomi il cazzo in culo, mentre con la passera sfregavo sul lenzuolo di carta, il clitoride, che mi diede un nuovo orgasmo. Completamente sotto di lui, con il culetto pieno del suo cazzo, aspettavo la sborra che a momenti doveva arrivare’! Rilassata e appagata, lasciavo fare il medico.., che continuava ad incularmi senza sosta’, finchè lo sentii gemere più forte.., stava finalmente arrivando’, con un urlo liberatorio mi scaricò nel culo tutta la sua sborra che avvertivo bella calda e scivolosa’, che bella sensazione sentirsi del liquido caldo che ti invade dentro.., una bella sborrata piena.., e invadente.., mi scaricò tutto fino all’ultima goccia’! Non mi era mai capitato di tenere un cazzo nel culo per così lungo tempo’.! Quando ormai floscio’, finalmente uscì dal mio sedere’, il mio buchetto subito si richiuse trattenendo dentro la sua sborra’, mi stappò definitivamente il culo, si sollevò da me che ormai non c’è la facevo più a trattenere il suo peso, e notai il suo uccello completamente pulito.., senza alcuna traccia di sperma.., era tutta dentro di me’.! Ci scambiammo una occhiata di soddisfazione per la bella scopata.., poi lentamente scesi dal lettino con il culetto un po’ indolenzito, ma non tanto.., e cominciai a rivestirmi senza pulirmi, perché sul mio corpo non c’erano tracce di sperma.., solo sudore suo mischiato al mio, indossai la mutandina sigillando così il prezioso liquido, il collant e il resto, avevo ancora le tette fuori dal reggiseno quando lui mi si avvicinò baciandomele e complimentandosi perché a suo dire’, ero così bona’.! Riposizionai le tette nel reggiseno, chiusi la camicia e tentai di salutarlo per andare via.., lui mi trattenne ancora’.! Voleva vedermi al più presto, per scoparmi di nuovo—, calma gli dissi.., c’è tanto tempo davanti a noi.., mi farò viva’., al momento opportuno gli dissi con un po di malizia’! Si chinò davanti, mi baciò la fica da sopra i pantaloni e sorridendo disse che lì tra le gambe avevo il più bel tesoro che si possa desiderare..! Contenta per i bei complimenti, gli diedi un bacio sulla bocca e poi volle togliersi il sassolino…, dalla scarpa, dicendomi con toni scherzosi: hai fatto un pò la stronza…, ma poi…, ti sei fatta “esplorare” dappertutto…, ricevendo una pacca sul sedere mi congedai da lui. Tornando a casa pensavo tra me che le cose quando capitano inaspettatamente sono più belle, tante volte avevo preparato’., le situazioni’., ma come avevo goduto ora, mai mi ero successo prima’.! Custodii nel mio culo il suo sperma, fino alla mattina successiva.., quando dovetti per forza defecare’, lasciando nel water insieme alla cacca quel bel liquido seminale. L’unica cosa che non ho detto a mio marito, voglio tenere questo segreto solo per me’, forse mi sono un po’ innamorata del mio dottore’! fiordinorma@virgilio.it

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