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Racconti Erotici Etero

Di notte accadono certe cose

By 11 Agosto 2018Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi capita spesso di fermarmi a dormire presso persone che ho conosciuto magari quella stessa sera.

In questo particolare caso, dopo una sana e abbondante scopata mi sveglio all’improvviso. Una mano calda mi si è appena appoggiata lungo il fianco. Che il tipo sia uno freddoloso? Eppure siamo in estate. Che dipenda dalla finestra aperta da cui entra una piacevole brezza?

Potrei semplicemente liberarmi da quell’abbraccio rigirandomi sul letto; quando mi accorgo che la mano sale fine a infilarsi sotto il mio braccio per tastarmi un seno. Ora il tipo mi è accanto. Si deve essere avvicinato per tastarmi meglio, sento il suo fiato scaldarmi il collo a intervalli regolari e precisi.

Lì sul momento non riesco a crederci. Quasi mi viene da ridere. Non so se il tipo sta dormendo o sia sveglio. In entrambi i casi è una situazione curiosa, quasi divertente. Che mi si prospetti un bis di sesso? In fondo l’idea non mi dispiacerebbe. Ma cavolo se potrebbe almeno chiedermelo. In fondo mi sono concessa a lui abbastanza facilmente questa notte.

Mi ridesto dai miei pensieri quando la mano stringe delicatamente il seno per palparlo meglio.
‘Allora che stiamo facendo?’ mi domando mentalmente. Davvero, ora sono davvero ‘ beh non saprei dire se sono arrabbiata, divertita o chissà cosa? Voglio sapere cosa mi si prospetta nei successivi minuti. Muoio quasi dalla voglia di scoprirlo.

Come in risposta ai miei interrogativi, la mano che mi tastava il seno ritorna indietro nuovamente sul mio fianco. Ora succederà qualcosa. Continuo a pensare tra me. Mi sfrego un po’ le gambe per l’eccitazione del momento.

In effetti, qualcosa accade. Sempre quella mano scende a tastarmi il sedere. Da principio mi sfiora semplicemente la natica, poi piano, piano s’insinua nel solco del culo scendendo fino al mio sesso e lì vi si sofferma.

Ma pensa con che pervertito mi sono andata a mettere. Ma si decide sì o no a svegliarmi per un’altra sveltina notturna?

Sobbalzo sul letto quando con un dito si sofferma a massaggiarmi sempre molto lievemente le labbra del mio sesso. Che razza di porco; ma colpevole tutta quell’attività mi scopro di bagnarmi e mi sforzo di non mettermi ad ansimare. Afferro con un angolo della bocca un pezzo della federa del cuscino che sa di amaro.

Dopo forse un minuto di quell’attività silenziosa la mano si ritira nuovamente. Penso che finalmente si degni di scoparmi. Sarebbe anche ora perché non sto più nella pelle. Davvero gli uomini si eccitano in modo strano.

Dopo un istante avverto un movimento strano. Non ci posso credere. Si sta sparando una sega! Il movimento ritmico che si trasmette sul materasso non posso confonderlo con nessun altro.
Ma come? E io? Io non scopo stasera? Ma come si permette il tipo? Questo sì che mi fa arrabbiare.

Passo ogni singolo secondo a concentrarmi su quella vibrazione, avverto anche un leggero strofinio di pelle e di liquidi.
I nostri corpi sono vicinissimi. Avverto chiaramente il calore del suo. Potremmo semplicemente prenderci a vicenda e farci una scopata insieme, invece lui è lì preso dal farsi una sega.

Alla fine mi viene sulla schiena penso. Avverto una debole pressione seguita da una lieve sensazione di calore proprio una decina di centimetri sopra il mio culo.

Non so davvero come comportarmi adesso. Il cuore mi batte all’impazzata e non riesco a credere che il tipo pensi che stia dormendo. Ormai avrò strappato con i denti quello schifo di federa. Come può presumere che non mi sia svegliata?

Mentre sono ancora alle prese con le mie ‘seghe’ mentali, avverto una nuova sensazione sempre sulla schiena, dove sono stata imbrattata. Ora il tipo si è avvicinato un po’ sul letto e si sta strusciando la punta dell’uccello sulla mia pelle.

Si sta asciugando su di me? Ma che stronzo; davvero questa me la paga. Sono lì e lì sull’incazzarmi di brutto quando mi accorgo alla fine che è stata una cosa eccitante. Lo posso dire con certezza perché pian piano mi sono accesa tutta quanta. I capezzoli mi si sono inturgiditi, mi sono bagnata lì in basso. La mia pelle si è resa più sensibile.

Tutto questo per nulla. Passano i minuti e non succede nulla. Il tipo è ritornato nella sua zona del letto. Passato dell’ulteriore tempo sento che riprende a respirare in modo diverso, come se si fosse addormentato. Solo io sono assolutamente sveglissima.

Quando sono sicura che dorma della grossa, mi porto una mano dietro la schiena raccogliendo un po’ di quel liquido denso. Molto lentamente mi porto la mano verso la faccia. Quella roba appiccicosa odora sicuramente di pesce e non può certo essere altro. Sperma!

Meccanicamente mi asciugo sulla cosa più vicina; cioè sul cuscino e ovviamente mi accorgo subito della cazzata. Vabbé tanto quella federa aveva davvero un cattivo sapore. Spero che sia lavata domani.

Neanche all’evidenza di questi fatti riesco a capacitarmi che quel tipo si sia segato nel letto su di me.
Davvero, sempre dietro a parlar di maniaci nei miei racconti ed ecco che ne becco uno fatto e finito.
Un tipo di bell’aspetto, bravo pure a letto ed ha il bisogno di fare certe cose.

Forse dovrei masturbarmi anch’io; in fondo avverto il mio sesso caldo ancora desideroso di attenzione. Non penso sia il caso però. Cacchio se mi sembra uno spreco masturbarmi con tanto di uomo disponibile nel letto. A questo punto, però, cacchio se lo faccio con lui.

Muovendomi il più possibile in silenzio, mi alzo, raccatto le mie cose (e ci vuole un bel po’ perché sono sparse per tutta la stanza) ed esco dalla camera da letto.

Per fortuna il tipo non si è svegliato. In cucina posso finalmente rivestirmi. Ovviamente prima mi pulisco dietro la schiena con la tovaglia del tavolo. Così domattina anche lui si ritrova una piacevole sorpresina ad aspettarlo.

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