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Racconti Erotici Etero

Diagonale

By 23 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Dai levati le scarpe su. Ma posso? Non da fastidio? No certo, se ti dico che puoi farlo! Io sono già scalza, come d’abitudine. Mi piace sentire con la pianta del piede il freddo delle piastrelle o il caldo del parquet. Mi fa sentire bene non avere ostacoli tra me e il suolo. Ok allora levo eh? Ecco bravo leva dai, che magari, penso maliziosa, diventi anche un poco più spigliato. Certo che non deve essere facile essere spigliati quando pure il bottone della camicia rimane rigorosamente allacciato sotto al collo. Che ne diresti di rilassarci sul divano? E parli, parli e gesticoli. Io ad occhi chiusi ad ascoltare musica. Candele tremolanti ovunque e tu teso come in trance, rigido con questi piedi bellissimi che si muovono con le mani. Ti faccio stare zitto io. Mi sa che se non prendo liniziativa si rimane a gesticolare sul divano tutta la sera. Eppure le premesse c’erano. Mi hai chiesto scherzando ma non troppo di non fare la doccia. Ti piace sentire l’odore del corpo, scoprire mi hai precisato, se sono odori compatibili. Ti ho accontentato. In realtà mi sono rinfrescata un poco, ma solo con acqua, per non coprire il mio sapore naturale. E parli, parli e gesticoli. Possibile che non ti riesca di voltarti e baciarmi? Possibile. Va bene, vediamo cosa accade se slaccio il primo bottone della azzurrissima camicia? Non riesco a guardarti negli occhi, messa come sono, ma i tuoi piedi si sono contratti al mio avanzare. Hai delle dita tutte da leccare. Belle, affusolate e lunghe. Mi sa che più tardi le assaggerò. Chiudi gli occhi e ti zittisci? Non sei capace, forzi un sorriso ma diffidente di natura ha paura anche di me e devo tenerti impegnato per godermi il tuo primo abbandono. Una verginella di un metro e novanta, ecco che sembri. Oh la prego! Non insista la prego! Per un attimo ti ho visto in cuffietta e crinolina intento a fuggire da una lampone con i baffi. Non abbia paura bella stangona..non ne abbia e si abbandoni all’amore. Shhhh l’amore è swing, ricordi? Te l’ho detto. L’amore è ondeggiare l’uno al ritmo dell’altro. Per cui smettila di suonare il clacson e chiudi gli occhi.Onore ai capezzoli ai tuoi piccoli capezzoli, da stuzzicare sulla camicia, da pizzicare insinuando un dito, solo uno, dentro lo scollo libero. Gemi, sussulti. Ogni passaggio del dito, ogni indugio su di te strappa un godimento. Almeno non gesticoli più, sei sempre impalato sul divano rigido e timoroso, ma se toccassi sotto i jeans altro di te sarebbe un palo. Mi sto eccitando sai? Avrei voglia di stendermi su di te. Ora hai gli occhi chiusi, devi trovare coraggio per dirmi che nessuno me lo impedisce. Tu non lo impedirai certo, ma una volta su te, vorrò essere dentro te, e una volta dentro te ti spingeòr ad entrarmi dentro. Di risposta ottengo un brivido che ti inarca la schiena mentre stringo tra le dita uno spillo di carne. E sono sopra. Aderisco al tuo corpo sul divano e sotto di me il calore penetra man mano che le tue mani si fanno più audaci. Bocche incollate ad esplorarsi, la tua ricca di fiumi , così piacevole da sentire. I jeans bollenti e la patta sulle mie mutandine. Ti odoro il collo ma mi hai imbrogliato, sai di profumo lo stesso profumo che lecco ora tra i peli del torace. Mani bollenti sul culo finalmente un segno di vita ! Hai gli occhi chiusi, finalmente! I fianchi si muovono ritmicamente su te ; sto cercando di strisciare il mio odore sui tuoi jeans, esattamente sto marcando il territorio penso. A letto, dai a letto! Peccato che il letto sia standard e tu no. Non ci stai proprio nel mio letto, e potrei divorarti i piedi a baci, magari ti accorci un poco. Ti adeguerai alla diagonale vero? Non che la cosa mi preoccupi molto mentre il palmo della mano mi circonda un seno. Palpi, impasti per la verità impasti tette e saliva. Mi fai male, da quanto succhi. Te ne accorgi perché sembra quasi un lamento il mio godere. Spalanco gli occhi e ti fermi. Mi fai paura, dici, quando spalanchi gli occhi così. Non capisco se posso continuare. E se tu li chiudessi sti occhi e lasciassi parlare i nostri corpi solo per un poco? Sfilo la camicia e inizio a leccarti il petto. Scendo lentamente verso il basso a godermi i tuoi fremiti. Se non sento il tuo godere scendo un poco di più. Lo sapevo. Sapevo che arrivata alle pelvi avresti goduto intensamente. Inumidisco la punta della lingua scendendo verso la patta dei jeans. Li ho sfilati. Per farlo sono quasi arrivata a toccare la parete della stanza. I tuoi jeans potrebbero essere un vestito per me, nemmeno troppo corto. La diagonale del letto è occupata per intero dal tuo corpo ingombrante. Che sensazione per una femmina avere sdraiato per lintera diagonale del letto un uomo. Avrò molto da lavorare penso mentre mi avvicino ai tuoi slip. Sei ancora teso, non ti rendi conto che vorrei levarmi il top, hai timore che le mie tette ti scoppino in faccia? Sento il tuo odore attraverso il tessuto teso. Anche il tuo cazzo è ben educato. Ci premo contro la bocca calda e scivolo sulla stoffa. Il naso si sofferma in punta e il tuo odore è più intenso e umido. Ecco le tue mani mi strizzano il seno, era ora che tu mi mettessi le mani addosso no? Basta , ti voglio vedere nudo , sdraiato e pronto. Sei docile, inarchi i fianchi e ti fai spogliare come un bimbo. Ti seguo a ruota restando nuda al tuo sguardo. Sei bello e io ti piaccio? Dalla erezione che sto osservando direi di si, non ci sono dubbi. E mi viene un pensierino….chissà come è insaponare un metro e novanta di maschio….!!!! la proposta è presto fatta, non ci diamo tempo di pensare e l’acqua inizia a scorrere su noi. Sono liscia, appena depilata anche lì. Le grandi labbra completamente esposte. Le dita insaponate scorrono, scivolano, accarezzano lucide di umori. Fermati ti prego, mi sta assalendo la voglia di farmi scopare dalle tue dita. Ti siedi sul gradino della doccia e posso fotterti l’orecchio. Lo hai capito che mi piace parlarti mentre mi fai…mentre le tue dita sono dentro di me. E’ che sei timido tu, e io ne approfitto. a cavallo della tua gamba mi struscio come una gatta in calore. Il clito durissimo e gonfio scorre sulla pelle bagnata. Adesso lo senti? lo senti quanto sono eccitata? In risposta il mio culo non è più solo mentre continuo a scopare la tua gamba. Mi scappa la pipì, mi scappa tanto. E’ il segnale. so che lo desideri, ne abbiamo parlato. Ti inginocchi davanti al mio sesso e mentre l’acqua tiepida scorre su noi lecchi e aspetti. Impossibile, adesso me ne rendo conto! impossibile riuscire a fare pipì così gonfia ed eccitata. Basta, ti chiedo basta. Sto per scoppiare. Lo sai e insisti e quanto sono profondi i tuoi tocchi. Devo svuotarmi. La vescica preme contro le pareti della fica strette attorno al tuo dito. E’ un dolore così piacevole, che allargare le gambe e spingermi verso di te è quasi un peccato. Riesco a concentrarmi un attimo solo e finalmente alcune gocce escono. Sei calda mi dici, e non appena quelle poche gocce bagnano le labbra mi lecchi di nuovo. Sono troppo eccitata, ti vorrei sentire ovunque bocca,fica, culo. Tutto insieme sì tutto insieme. Che liberazione ascoltare il rumore dell’acqua che si mischia con quella calda del mio corpo. Mi sento svuotata , pronta per essere riempita. Torniamo a letto, voglio masturbarmi con la tua cappella. Sdraiato in diagonale con me che ti cavalco non sei poi così alto sai?. Direi che ho preso le giuste misure per iniziare lentamente a strofinare la cappella sul clito teso. Cappella magica, la stringo e si gonfia, e pure parecchio. Le narici si allargano e mi fissi mentre con decisione lo prendi in mano e lo sbatti dentro me. Mi manca il fiato, spingi forte. Non sei più un bravo ragazzo adesso, mentre la tua immensa cappella entra ed esce….il gradino….fa addirittura rumore quando incontra la parete della vagina. Toc toc…sembra chieda il permesso . Permesso accordato! Spinga pure , voglio che si gonfi dentro. Mi avvicino di nuovo al tuo orecchio. ti piace la mia voce roca, ho poco fiato mentre mi scopi, me lo ruba tutto la lava calda che lentamente esce dal mio corpo e ti bagna . Allargami il culo, ti chiedo godendo. Fallo, adoro le mani calde sul culo che mi allargano. Uhmm non sei proprio più un bravo ragazzo adesso sai?. Dobbiamo fermarci un attimo o finiremo per godere. Mi stacco da te e inizio lentamente a farti un pompino. Voltato supino scaldo in mano le tue dita e le succhio avidamente. Un pompino ai piedi , la lingua scorre e i dentini incidono. Su e giù , saliva e lingua. Ti piace vero? la schiena inarcata sfugge al tuo controllo e godi lentamente della mia sfacciataggine. Non resisto, non posso proprio davanti al tuo culetto che in questa posizione mi si presenta davanti agli occhi. Questo contrasto tra la tua imponenza fisica e la tua riservatezza mi masturba il cervello. Mi avvicino lentamente ai tuoi glutei e li allargo a leccate. Mi aspetto una reazione di dì rifiuto che non arriva. Fantastico penso mentre con la lingua bagnata scorro dal buchino alle palle su e giu. Affondo la lingua nel buchetto, assaporo il suo contorno e lo allargo pian piano a colpi di lingua. Inutile chiederti se l’hai già fatto. Mi risponderesti..una volta sì e non ci crederei. Mi avvicino lentamente con la punta del dito e la lingua non ti abbandona mai. Ecco, sta per cedere, entro piano piano e all’improvviso il dito è risucchiato dentro. Godi forte , ti piace la sensazione di essere posseduto vero? Mi muovo cautamente dentro e fuori mentre ti chiedo di girarti sul fianco per accompagnare il dito alla bocca che ti succhia .Stai godendo della nuova sensazione così intensamente che è ora di cambiare prima che sia troppo tardi.Ti faccio respirare appena e continuiamo con i miei piedi. Un bel footjob dai. I miei piedini sono così curati vero? li curo molto, morbidi e succulenti. Impugno la tua verga tra le dita. Fantastico osservare lo smalto color cacao che sale e scende portando con se la pelle, mentre il fiore di brillantini sull’unghia manda bagliori.Adesso hai di nuovo gli occhi chiusi e non l’ho nemmeno dovuto chiedere. Appoggio il cazzo sul collo del piede e con l’altro inizio a masturbarti piano piano. Ci vorrebbe un poco di crema, ma mi sa che preferisci sentire di nuovo la mia vero? Infatti, basta un attimo e sei sopra di me, dentro di me e mi stai sbattendo dentro ogni cosa. Cazzo, voglia e anima. Mi agito, non posso star ferma, non riesco a governare il movimento del bacino incollato al tuo. Mi stai scopando tu o ti scopo io? chi sbatte contro i fianchi? ti sento godere dentro nello stesso istante in cui la mia , fica inizia a pulsare. Adesso sei tu che mi scopi nelle orecchie, adesso sei un cattivo ragazzo mentre sborri e mi gemi dentro sussurrandomi che è tutta colpa mia perchè ti eccito troppo.Va bene, la prossima volta portati i tappi per le orecchie, perchè io scopo così anche in diagonale………………… ……

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