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Racconti Erotici Etero

Diario desideri inespressi

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Caro diario
recentemente ti avevo scritto che ho un ragazzo che amo moltissimo che sta lontano e che devo di rado
Beh c’è un’altra persona nella mia vita che mi suscita emozioni altrettanto forti,solo che molto diverse
Forse perche con mio padre non ho mai avuto un buon rapporto, qualche anno fa mi sono perdutamente “innamorata” di un professore di una
certa eta che per certi aspetti ricorda mio padre
e che ha uno strano fascino che non so come descrivere
Fin dai primi giorni di scuola lui e la sua razionalita’ accanita mi hanno travolto

ma in ogni suo gesto,anche sgarbato,io sentivo qualcosa
provavo un’attrazione fortissima che non so ben capire
è molto diverso dall’amore e dai desideri verso il mio ragazzo è che una voglia smodata di attenzioni e di amore
Mi sono fatta coraggio e gli ho scritto un tema confessione in cui parlo della mia vita e che cosa provo per lui
nessun commento,solo un buon,ottimo voto,mai messo in tanti anni di insegnamento e da allora tante,tante attenzioni
Da allora è cambiato nei miei confronti non piu’ burbero,crudele e pignolo all’esagerazione ma dolce,pieni di attenzioni nei miei confronti
E’ stato ore e ore all’uscita della scuola a parlare in classe dei miei problemi.
Certo non mi riesco a spiegare come mai provi questi strani sentimenti verso una persona cosi’
Non è amore,forse non solo,o forse non lo è completamente
Per il mio ragazzo provo amore,attrazione fisica e mentale,desiderio di avere rapporti intimi con lui
e di costruire un futuro con lui
Con il professore rossi invece non è cosi’,
ma ogni volta che lo vedo,ogni volta che lo vedo…
E’ un uomo cinquantenne,ma ha un bel portamento,e nonostante non abbia i bei lineamenti del mio ragazzo,e non sia giovane è ordinato e veste bene,e ha qualcosa di fascinoso anche nel fisico,non tenendo conto che ha una personalita accattivante
Quando sono accanto a lui ci sono certi momenti che riesco a pensare cose assurde

eppure poi questi pensieri volano via,scompaiono subito,e mi sento in colpa per l’accaduto !

ieri nessuno voleva venirmi a prendere all’università

mi sono messa in un angolino sperando che qualcuno mi portasse a casa la scuola era deserta,le mie compagne andavano via coi fidanzati a scuola non c’era piu’ nessuno,quando a un tratto sentitii la sua voce dietro di me

beh imbarazzatissima gli spiegai come e perche nessuno mi era potuto venire a prendere,e lui senza chiederselo due volte sorrise e mi propose un passaggio
mia madre mi diceva sempre di non prendere passaggi dagli sconosciuti,da uomini,ma non pensai assolutamente in quel minuto di dirgli di no.
Salii nella sua splendida macchina,una di quelle potenti,che si puo’ permettere dato che vive solo.
Non sapevo che dire,stavo zitta con la cartella ai miei piedi e le mie due mani tra le cosce,ben strette,per il freddo che c’era lui guardava,non so perche’.
Non sapevo che dire,ero abbastanza imbarazzata,mentre lui mi chiedeva dove abitassi,resto’ un po’ incazzato quando seppe che abitavo dalla parte opposta di dove abitava lui !
Mi feci coraggio e gli feci la domanda che dovevo fargli gia da diversi anni,da quando in classe il suo essere celibe veniva visto come una sospetta omosessualita’.
Gli chiesi perche no si era mai sposato e mi disse che era per la sua esigenza di liberta( e ti credo è talmente razionale che lui una donna l’avrebbe distrutta mai io…ne ero cosi’ stranamente attratta!) e che magari un giorno si sarebbe sentito solo e ,……ci avrebbe pensato
parlammo di diverse cose,nella strada che,per il traffico e per l’effettiva distanza,sembrava non finire mai.
In quei momenti il mio sguardo cadeva dove non doveva cadere,cercavo di resistere,ma non resistevo.
vedevo quell’uomo in una situazione comune,come la guida,e il vederlo in una situazione insolita rendeva piu’ intrigante la situazione cercavo di non pensarci,ma immaginavo scene erotiche tra noi due.
Il mio sguardo si fissava,i miei occhi si socchiudevano,e la mia bocca si semiapriva nel vuoto mentre lui parlava e io pensavo ad altro
A un certo punto credo che abbia capito a cosa pensavo e mi sorrise.
In quel momento,credimi,avrei mandato a puttane la mia verginita,avrei fatto qualsiasi cosa con quell’uomo.
E’ una persona che mi completa,quasi un padre o qualcosa di piu’,una persona che fin dalla prima volta che l’avevo visto mi aveva fatto perdere la ragione.
Dai vedi appannati si intravedeva casa mia

ero triste che il mio berev viaggio intenso di desideri inespressi era finito
mi fece scendere e l’unica cazzata che riuscii a dirgli fu
che stronza,se avessi dovuto seguire gli istinti gli sarei salita addosso in un bacio appassionante liberatorio di 3 anni di desideri inespressi in effetti ho diverse volte sognato di baciarlo o fare dell’altro con lui e gliel’ho anche detto,e lui,laureato anche in psicologia,l’ha tradotta in
una voglia di affetto,da parte di un uomo,una sorta di padre.
Ho tanta voglia,tanta voglia di continuare a vedere questa persona anche dopo la fine del quinto anno
non so se sia amore,perche è completamente diverso dall’amore per il mio ragazzo ma sento quest’uomo per me come pilastro di vita chissa se un giorno riusciro’ a dargli quel bacio ,quell’unico bacio che mi libererebbe da tra anni di attese,di repulsioni ….

tua stella

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