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Diario di una zia (3)

By 18 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

26 maggio
Come sospettavo le cose erano veramente migliorate e non di poco. Carlo si &egrave totalmente aperto con me, parlandomi di qualsiasi cosa e io ho fatto lo stesso con lui raccontandogli cose molto intime. Da quando tutto ciò era cambiato inoltre, si mostrava molto più gentile nei mie confronti, non perdendo occasioni per aiutarmi in una qualche faccenda di casa o semplicemente nel farmi un complimento. Cominciammo così ad instaurare questa strana ma eccitante abitudine che ci vede ogni sera complici del gioco erotico che avevamo cominciato. Dopo cena, solitamente, mi metto tra le sue gambe e gli regalo una sega liberatoria. Ogni tanto scherzandoci, lo prendevo in giro su quanto durasse poco e lui dimostrò di applicarsi per riuscire a resistere il più possibile nonostante ammettesse che il mio solo tocco lo mandasse in escandescenza. La trovavo una cosa molto dolce, cercare di venire il più tardi possibile per onorare me in un qualche modo. Mi confessò inoltre, che gli sarebbe piaciuto venire su di me. Di certo un po’ di sborra, passatemi il termine, non aveva mai irritato o infastidito la pelle, per questo ho acconsentito. Questo rendeva il tutto ancora più intrigante sotto un certo punto di vista e ovviamente, Carlo era al settimo cielo. A me non dispiaceva, anzi, nel momento in cui veniva, cominciai a porgere il mio petto prosperoso per bagnarlo del suo seme e talvolta persino il mio viso veniva raggiunto dai suoi schizzi. Era chiaro che la cosa facesse piacere ad entrambi.

29 maggio
Oggi Carlo ha voluto molto, molto di più. Voleva ricambiare tutte le mie attenzioni, chiedendomi un rapporto completo. La cosa mi ha scosso notevolmente, ma d’altronde era normale che prima o poi sarebbe accaduto. Mi sono spinta troppo oltre e non posso certo fargliene una colpa a lui il quale all’inizio di tutto, stava anche per accettare il fatto che non sarebbe più successo nulla. Gli ho detto che ci avrei pensato e l’ho lasciato così, con il dubbio su quello che ora accadrà. Dovrei veramente fare sesso con mio nipote? E’ veramente una buona idea? D’altronde, a chi nuocerebbe? Io sarei soddisfatta, lui ancora di più. Non &egrave questo che conta? Forse mi sono fatta sfuggire la situazione di mano e comincio a pagarne le conseguenze. Ma queste conseguenze non sono poi così negative, forse.

1 giugno
E’ finalmente successo. Io e mio nipote Carlo, abbiamo condiviso qualcosa di più oltre che il semplice sesso ‘orale’, ma un rapporto completo. Ero stufa di non potermi soddisfare a mia volta di lui, del suo corpo e soprattutto del suo turgido membro. L’ho preso alla sprovvista proprio questo pomeriggio, mentre era ignaro di tutto, sul divano intento a guardare uno di quei noiosi programmi in TV. Mi sono seduta su di lui e l’ho baciato, avidamente, con passione e quasi violenza. Sono stati baci molto forti, mi hanno riempita ancora più di desiderio, ma stavo bene, non pensavo a nulla, la mia mente era vuota, o meglio, era piena, ma di lui. Ovviamente Carlo ha assecondato ogni mia mossa e in poco, ci siamo ritrovati nudi, uno davanti all’altra, con il suo grosso e duro cazzo dentro di me. E’ stata una scopata veramente intensa, io sopra di lui dettavo il ritmo, regolare e veloce, scandito dai miei grossi seni che danzavano intorno il suo volto. Le sue mani correvano lungo tutto il mio corpo come a volerlo possedere il più possibile, come per appropriarsene. I nostri sospiri di piacere si intrecciavano in un unico sinfonico e armonioso respiro di piacere. Ho goduto come non mai, arrivando ad avere orgasmi multipli nel giro di pochissimo tempo. Ha fatto appena in tempo a dirmi che da lì a poco sarebbe venuto, quando mi sono alzata da sopra di lui, sfilandomi il suo pene e vedendolo eruttare vari copiosi schizzi davanti ai miei occhi. Non ci siamo nemmeno andati a ripulire, pur di non rovinare quel magico momento nel quale siamo rimasti tutto il restante pomeriggio abbracciati e aggrovigliati su quel divano a ridere, giocare e amoreggiare. Era da tempo che non mi concedevo un momento del genere che risvegliò in me un turbine di emozioni nei suoi confronti. Ero finalmente soddisfatta e indubbiamente lo era anche Carlo.

20 luglio
Carlo aveva finito anche gli ultimi giorni di scuola che lo impegnavano con le ultime intense sessioni di studio terminando così il suo ultimo anno di liceo. Intanto tra noi le cose andavano ottimamente, nel mondo esterno ci comportavamo come una normalissima zia con il nipote mentre dentro casa, ci rintanavamo nel nostro mondo erotico consumando quella passione folle ed incestuosa di cui non mi capacitavo. Ci comportavamo veramente come una coppia a tutti gli effetti scopando in ogni angolo della casa e regalandoci puri momenti di svago. Come finivo di lavorare, attendevo palpitante il momento in cui sarei stata nuovamente con lui. Insieme abbiamo esplorato numerose parti della nostra sessualità che andrò a condividere con voi in questo capitolo, parlandovene, per il mio e il vostro piacere.

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