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Due sorelle istruite dal cugino

By 4 Febbraio 2024One Comment

Sono Patrizia e ho 14 anni, mia sorella Lavinia ne ha 16 è più alta di me ed è una gran gnocca.
Essendo Lesbica gli piace leccarmi la passera, ed è anche brava.
La sera al buio entra in camera mia, poi si spoglia, si infila nel mio letto e dopo avermi sfilato le mutande si mette all’opera e non smette finchè non vengo. Io la lascio fare, dopotutto non c’è una volta che non mi abbia fatto godere.
Io gliela lecco con un po’ di riluttanza, preferirei fare un pompino a un ragazzo, ma lo faccio perché me lo chiede, dopotutto è mia sorella, le voglio bene e trovo giusto contraccambiare.
La cosa non passò inosservata a nostro cugino Claudio, quando venne alcuni giorni da noi durante le vacanze.
Lui aveva 17 anni aveva un gran bel fisico e si vedeva che si voleva scopare Lavinia, ma non c’era trippa per gatti. Io in compenso mi sarei volentieri scopato lui.
Io un po’ mingherlina non ero degna del suo sguardo, fino a che una sera entrai in bagno completamente nuda mentre lui faceva la doccia. Fu allora che si accorse che anche io avevo un paio di tette e che avevo un po’ di peli tra le gambe, anche se mia sorella aveva cercato di rasameli.
La sera stessa entrò in camera mia al buio e io, pensando che fosse Lavinia mi tolsi le mutande e dissi: “Sono pronta”.
Me lo ritrovai nel letto completamente nudo, e mi venne subito sopra.
Accortosi che ero senza le mutande mi sollevò la canottiera scoprendomi il seno pendendo a baciarlo e a succhiarlo.
Ecco una cosa che mia sorella sono aveva mai fatto, ciucciarmi le tette, cosa che stavo scoprendo altrettanto bella soprattutto se fatto da un ragazzo.
Mi rilassai e non feci caso al fatto che non era più la sua mano a massaggiare la mia passera già fradicia, ma ci stava strusciando contro la sua mazza già in tiro.
Non ci mise molto a spingermelo dentro, e quando si accorse che stavo per urlare dal dolore mi tappò la bocca. Mi aveva sverginato e se ne avvide quando arrivò in fondo. Stette fermo dentro di me per farmi calmare, poi con un movimento lento prese a scoparmi.
Nonostante il dolore iniziale e il bruciore residuo godetti quando sentii il suo sperma inondarmi la passera, e finita quella scopata rimanemmo abbracciati fino a quando non gli si ammosciò, allora uscì e si mise accanto a me se senza dire nulla mi accarezzava.
Poco dopo entrò Lavinia, che al buio si spogliò e si infilò nel mio letto come faceva di solito.
Si tuffò tra le mie gambe come al solito e sentì qualcosa di strano.
”Patty, potevi dirmelo che ti erano venute” Aveva sentito il sapore del sangue, ma non conoscendolo non aveva capito che era mescolato a quello della sbora.
“Leccami tu” disse mettendosi supina.
Claudio mi fermò, e si mise lui tra le gambe di Lavinia affondandoci la lingua come aveva fatto nella mia passera.
“Che energia hai questa sera” e si rilassò spalancando braccia e gambe.
Claudio risalì il ventre e prese a succhiare i capezzoli, poi piazzò la sua mazza nuovamente in tiro tra le labbra della passera dai Lavinia, spingendola dentro. Bagnata come era fu un attimo, intanto che lei rendendosi conto che la cosa non era normale chiedeva: “Ma che cazzo è?”
“Il mio.” ripose Claudio ormai completamente su di lei e con il cazzo che stava arrivando in fondo.
“No!” cercò di urlare, ma Claudio le tappò la bocca come aveva fatto con me per non svegliare tutta la casa.
Mentre lui si adagiava su di lei io presi i polsi di Lavinia e li bloccai per non farla dimenare. Ormai Claudio aveva sverginato anche lei e non le rimaneva altro che imparare le gioie del farsi riempire.
Quando anche Lavinia fu calma, Claudio iniziò il suo su e giù che culminò in un orgasmo per entrambi, forse anche qualcuno di più per Lavinia da come si contorceva sotto il corpo di Claudio.
Claudio di mise poi supino nel letto tra noi due, sfinito.
Per mia sorella il fallo fu una vera e propria rivelazione tanto che prima di addormentarsi prese a accarezzarglielo fino a farlo rivivere, e allora ci andò a cavalcioni infilandoselo tutto dentro di nuovo.
Ci diede come una forsennata fino a spremerlo fino all’ultima goccia.
Ia lasciai fare, per quella sera ne avevo avuto abbastanza, ma la mattina dopo svegliai io Claudio andandoci a Cavallo, volevo sentire la figa piena.
Fu così che Claudio sperando di scoparsi Lavinia si fece anche me, e continuò scoparci entrambe ogni sera che rimase da noi.
Lavinia capito cosa si perdeva diventò bisex, aveva scoperto che gli piaceva il piffero ma non sapeva rinunciare l’ocarina.

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