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Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

E alla fine arriva Ste

By 10 Agosto 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

APRILE ‘ Nora e Ste ormai si frequentano via chat da qualche settimana. Lei lo trova molto interessante, i suoi modi sono sempre pacati e gentili, non sembra volerla forzare in niente. L’idea di un training online, a distanza le sembra davvero molto sicuro e il fatto che Ste abbia esperienza come Master le permette di fargli tante domande per sopperire alle sue mille curiosità.
Le chat con Ste stanno seguendo un percorso atipico, fino ad ora non c’e stato scambio alcuno di parti intime, nessuna richiesta di orgasmi o scopate virtuali come invece Nora continua a fare con gli altri suoi contatti, i trombamici virtuali come ama chiamarli lei. Fino ad ora Ste non le ha neanche chiesto di vederla in viso, continuano a parlare, a conoscersi, ad affiatarsi e Nora &egrave sempre più a suo agio, sente che la presenza di Ste nella su vita sta prendendo un posticino fisso.

Ste: Quando inizieremo a fare sul serio dovrai fare una cosa per me Nora. Voglio suggellare il nostro inizio con un bel orgasmo, insieme.
Nora: Ah ma sei già sicuro che inizieremo? Non &egrave un po’ troppo presuntuoso da parte tua? Io non ti ho ancora detto che ho voglia di iniziare con te’
Ste: beh ma non sarei un Master se non percepissi il tuo interesse. Certo so benissimo che devi essere tu quella convinta a proseguire con me, ma sento che sei già molto interessata, non &egrave vero?
Nora: &egrave vero’
Ste: Bene, allora facciamo così. Domani mattina voglio che ti masturbi per me Nora. Voglio un orgasmo come buongiorno, lo fai con tanti fwb on line, fanne uno solo per me, ok?
Nora: ok’ cosa vuol dire fwb?
Ste: sono i friends with benefits, i tuoi numerosi trombamici’ non ho ancora capito come fai a stare dietro a tutti e pure a me. Ma quando inizieremo vorrei tenere un po’ sotto controllo questo tuo fetish’ ma ne parleremo più avanti.
Allora domattina aspetto il tuo audio Nora, devi masturbarti e devi venire per me, voglio che vieni dicendo il mio nome. Per adesso ti auguro la buonanotte.
Nora: Va bene Ste, a domattina.

Nora &egrave molto nervosa. La richiesta la coglie di sorpresa. Con gli altri riesce a fingere abbastanza bene ma non vuole fingere anche con Ste. Si addormenta con fatica aspettando la mattina.
La sveglia suona alle 7:00. Nora snoozza e si rigira nel letto. Il suo primo pensiero &egrave l’audio da spedire a Ste. ‘ Vorrei avere il coraggio di scrivergli e rimandare’ Ma non credo che accetterebbe di buon grado un rifiuto già da ora ‘
Nora apre il notebook sul suo comodino. Cerca su youporn un video che possa stimolarla. Cerca fra le varie categorie threesome e foursome, solo qualche mese fa le bastava vedere pochi fotogrammi per eccitarsi tantissimo, in queste settimane invece ne ha visti diversi senza riuscire a provare niente, come davanti ad un documentario’ Ne trova uno, tre uomini e una donna, sembra fatto bene, lo avvia. Le immagini scorrono e Nora prende dal cassetto del comodino il suo vibratore nero, lo accende e lo posiziona sul clitoride. Sente un leggero piacere ma non quello che le serve per eccitarsi. Muove piano il vibratore sul clitoride, in lungo fino alla sua fessura, lo fa scivolare dentro, piano, poi lo ritira fuori e lo passa per lungo sul clitoride. Le venature in rilievo e la leggera vibrazione unite alla visione dei tre cazzi che tormentano ovunque la donna nel video, sembrano dare piccoli effetti, Nora sente del calore spandersi piano, chiude gli occhi e si lascia conquistare piano, comincia a infilare dentro il vibratore e con decisione si scopa, infila dentro e a fondo il dildo e lo ritira fuori sempre più veloce. Prende il cellulare e inizia a registrare il suo audio, solo lievi sospiri e mugolii, rilascia e invia 20 secondi di audio. Continua a scoparsi con il dildo apre gli occhi e vede la donna ricevere l’eiaculazione del primo dei tre. Ma Nora &egrave lontana dall’orgasmo, non lo sente arrivare, non sente quella sensazione alle viscere. Decide di fingere anche con Ste. Preme il tasto e registra il suo falso orgasmo, cerca di essere contenuta, senza esagerare con gli urletti e l’ansimare.
‘Oh’. ohh Ste’ mmmmhhhh’ aahh” Rilascia e invia. Non ha neanche il coraggio di riascoltarlo. Spegne il dildo e lo butta via. Si accarezza la figa leggermente umida ma insensibile. Ecco che Ste appare online. Il cuore di Nora fa un balzo ‘ oh’ non mi aspettavo che sarebbe stato online così presto’ speravo ascoltasse dopo’ non con me presente ‘

Ste: Buongiorno Nora
Nora: Buongiorno’
Ste: sto ascoltando il primo audio’
Nora: ok’
Ste: non male. Ora sto ascoltando il secondo’ questo &egrave il tuo orgasmo per me Nora? Mi sembra poco sentito, forse sei un po’ trattenuta essendo il primo?
Nora: forse, sì’
Ste: eppure con gli altri non mi sembra tu abbia tutta questa timidezza. Questo non lo so, non mi sembra neanche un orgasmo Nora’
Nora: in effetti non sono venuta.
La verità le scivola via dalle dita ancora prima che possa inventare una qualunque scusa plausibile.
Ste: beh, va bene Nora. Ma perch&egrave spacciarmelo per un orgasmo? Non mi sembra carino Nora. Vuoi dirmi perch&egrave non sei venuta?
Nora: non lo so’ forse non era la giornata giusta’
Ste: tutto qui? Sei sicura Nora? Non vuoi dirmi niente di più?
Nora: no, credo di no’
Ste: va bene. Però non voglio che mi menti mai più Nora. Preferisco una scomoda verità o sapere cosa c’&egrave che non va per discuterne insieme. Non mi piace che mi si prenda in giro, non mi sembra di meritarlo, che dici?
Nora: sì certo’ hai ragione

MAGGIO ‘ Passa ancora qualche settimana, Nora e Ste continuano a scriversi in continuazione, durante tutta la giornata. Nora ora sa che Ste &egrave in realtà Stefano, &egrave di Torino ‘ Siamo proprio agli antipodi dell’Italia ‘ ha un anno meno di lei, convive ormai da dieci anni con una compagna che sa poco o niente del suo essere Master perch&egrave non interessata a quel genere di sesso; viene anche a conoscenza di altre donne, reali e virtuali. Ste lavora come commerciale in una grande azienda che si occupa di import/export, spesso fa viaggi di lavoro in altre parti d’Italia. &egrave un amante delle medicine alternative, questo lascia Nora un po’ perplessa perch&egrave lei proprio non riesce a farsi attrarre da quel mondo, lui invece pratica Yoga da tanti anni si interessa di viaggi astrali ma riesce comunque a sorridere quando Nora timidamente gli avanza il suo scetticismo cosmico. Nora si sente al sicuro e serena quando parla con lui e la fa impazzire quella su R così arrotata. Lui la fa star bene, per questo lo cerca più volte al giorno anche solo per mandargli un bacino.

Ste: che fai piccola?
Nora: sto ascoltando musica, in relax
Ste: cosa ascolti di bello?
Nora: non so’ non credo sia nelle tue corde. Un gruppo rap hard core. Ma sto ascoltando una ballata abbastanza orecchiabile
Ste: girami il link, così l’ascoltiamo insieme
Nora: Ah ok eccolo u94; Youtube ‘ Hollywood Undead ‘ Cricles
Ste: &egrave vero non &egrave proprio il mio genere ma mi piace il ritornello.

I was running in circles,
I hurt myself, just to find my purpose.
Everything was so worhtless, I didn’t deserve this,
but to me you were perfect

Nora: &egrave vero’ &egrave proprio quello che mi piace
Ste: senti tesoro’ ti dispiace se ti chiamo tesoro, Nora?
Nora: no no, non mi dispiace affatto
Ste: Bene’ allora apri skype. Ho voglia di skypare con te, adesso. Sei a casa no? Mi sembra il momento giusto per suggellare il nostro inizio. Se non ti va di farmi vedere il viso np tes’ ma voglio vedere come ti sbatti, lo fai per altri e mi sembra sia giunto il momento di farlo anche per il tuo Ste.

Nora &egrave freddata dal cambio di registro. Ma esegue. Apre skype. Avvia la chiamata. Dal letto cerca di inquadrare il suo corpo in maniera che non si vedano troppi rotolini qua e là. Vede il volto sorridente di Ste dall’altra parte.

‘Ciao tes’ che bello vederti. Sei molto rilassata eh?’
‘eh’ ci provo’ anche se non abbiamo mai usato Skype io e te’.’
‘Già, ma lo hai usato con altri, quindi perch&egrave con me no? Valgo forse meno di loro tesoro?’
‘No no’ anzi’ forse perch&egrave’ vali’ di più’
‘Grazie del pensiero, ma vorrei me lo dimostrassi con i fatti. Spogliati, completamente nuda Nora’
Il tono di Ste si fa più profondo, la voce diventa ruvida. Nora percepisce il cambiamento e esegue. Sistema il cellulare e inizia spogliarsi. In pochi istanti &egrave nuda, stesa sul letto. Sente il respiro farsi pesante.
‘Bravissima tesoro, ora fammi vedere tutto il tuo corpo, inquadrati dall’alto’ ecco, brava’ che bella che sei tes” La voce di Ste &egrave di nuovo calda e dolce, Nora sorride e si compiace di quei complimenti.
‘Adesso avvicina il cellulare al tuo seno, incastra il capezzolo fra due dita e stringilo, così bravissima, continua stringerlo, fallo diventare bello duro tesoro, pensa che sia la mia mano, io non sarei così delicato” Nora esegue in silenzio, sente i battiti aumentare in preda a una forte emozione, la sua voce nelle orecchie le sta scivolando dentro, sente piano piano sciogliersi quel grande muro di ghiaccio.
‘Metti il cellulare vicino alla figa, fammela vedere tes’ oh, ma che bella, molto meglio delle foto che mi hai mandato piccola’ Stupenda’ Adesso infila due dita dentro, fino in fondo, fino alle nocche e sbattiti forte Nora’ Nora esegue, con stupore si trova umida e calda, le sue dita scivolano fino in fondo, infila il medio e l’anulare e comincia a scoparsi.
‘Non sei una ragazzina alle prime masturbazioni’ sbattiti bene dentro quelle dita Nora, così, sì! Fammi vedere come si masturba una donna’ brava’ adesso esci e accarezza piano il clitoride, non ho detto sgrilletati! Ho detto piano! Così, leggero, bravissima tesoro’.’ Nora sorride a sentire le RR arrotate di sgrilletati ma &egrave un solo attimo prima di sentire forti brividi percorrerle la schiena e il ventre. Sospiri e gemiti escono dalle sue labbra.
‘Brava così’ adesso di nuovo dentro quelle dita, sbattile dentro e scopati tes’ forte’ sì, brava!’
Nora geme forte nel microfono, le sue dita emettono un rumore liquido costante, Ste la sente avvicinarsi sempre di più all’apice. Spinge sull’acceleratore.
‘Brava tesoro, così’ dai’ sei la MIA porca, Nora?’
‘Sì, oh’ sì, sono la tua porca Ste’ oh’ sì”
‘E allora fammi sentire come gode la MIA porca tesoro’ dammi il tuo orgasmo, ora’ dai!’
Nora aumenta il ritmo, vuole venire per lui, solo per lui, l’orgasmo &egrave là, deve solo tendere la mano, la sua voce nelle orecchie, il gelo si scioglie di botto e Nora viene investita da un fortissimo orgasmo, come una enorme ondata, il suo corpo &egrave percorso da brividi e calde scintille, gemiti e gemiti fuoriescono senza controllo dalle sue labbra, il caldo piacere che si diffonde inesorabile su tutto il suo corpo. Nora si abbandona stravolta, sente dalle auricolari il bellissimo orgasmo di Ste e quel momento le si imprime nella memoria.
‘Oh tesoro’ questo &egrave un orgasmo’ questo &egrave l’orgasmo che mi merito dalla MIA porca’ bravissima tes’
‘Oh, sei venuto anche tu’ Ma non ho visto”
‘Dovevi solo chiedere tesoro, ma non lo hai fatto, peggio per te’ devi imparare a essere più decisa’ ma abbiamo tempo. Adesso lasciati stringere, piano’ La voce di Ste, calda e profonda continua a scaldarla dentro. Nora sorride ad occhi chiusi. Rimangono in silenzio a godersi l’attimo.
GIUGNO ‘ Nora &egrave felice, questa mattina si &egrave svegliata prima della sveglia, &egrave stata molto rapida nel prepararsi e ha guadagnato parecchio sulla sua tabella di marcia. Ste &egrave fuori città e non riuscirà a collegarsi, lo sa e se ne fa una ragione, anche se queste giornate di silenzio un po’ la innervosiscono.
Decide di fare colazione al bar, un piccolo sfizio che si concede raramente. Si siede al tavolino, il sole del mattino &egrave ancora debole ma sembra sarà una calda giornata.
Ordina il suo cappuccio e la sua conchiglia alla crema. Scrolla i social distrattamente. Sente la sedia al suo fianco spostarsi e un uomo si siede e la guarda sorridente.
Nora alza lo sguardo dal cellulare e lo guarda attraverso i suoi scurissimi occhiali, l’espressione &egrave vagamente seccata, un sopracciglio alzato, l’espressione che le vien fuori poco prima di mandare al diavolo qualcuno. Eppure quel viso sorridente le ricorda qualcosa.

‘Chissà perch&egrave scommetto che non ti ricordi di me’ Il giovane le dice dopo qualche istante
‘Ehm’ no, non ricordo proprio. Non mi vuoi dare una mano a ricordare?’ L’espressione di Nora vira leggermente verso l’imbarazzo ‘ Mannaggia, eppure un ragazzo così carino non dovrei proprio scordarmelo! ‘
‘Beh, semplice, sono quello che ti deve una Tequila Sunrise, ma forse non &egrave il momento giusto per riscattare il debito’ almeno spero tu non sia la tipa che beve Tequila a colazione!’ Il ragazzo scoppia in una allegra risata e Nora rilassa le sue sopracciglia.
‘Oh sì’ ora ricordo! Ehm’ purtroppo non ricordo il nome’ scusami, la sera che ci siamo incontrati ero alquanto’ brilla, forse”
‘In realtà non ci siamo proprio presentati, sai? Ho provato a chiedere ad amici di amici’ volevo a tutti i costi saldare il mio debito ma nessuno sapeva dirmi di te. E oggi ti trovo qui, &egrave il destino che ci ha voluto aiutare, non credi?’ Nora sorride all’entusiasmo dell’uomo
‘Già, magari mi puoi offrire la colazione? Io sono Nora’ gli dice tendendo la mano, l’uomo la prende e se la porta alle labbra, la sfiora appena e un leggero brivido scuote Nora.
‘Piacere Nora, io sono Simone e mi fa molto piacere fare colazione con te’
‘Ah ma adesso ti stai allargando! Ti ho concesso di pagarmi la colazione non ti ho detto che l’avremmo fatta insieme! Ahahahah! ‘ Nora ride a vedere l’espressione fintamente delusa dell’uomo, ma non si decide a ritirare la mano dalla sua.
‘Scherzo, mi fa piacere averti qui con me’
‘Bene e ora prima che tu svanisca di nuovo, fammi essere sfacciato e dammi il tuo cellulare Nora. La colazione &egrave solo un piccolo acconto, la Tequila Sunrise deve essere saldata a breve ad ora consona’
‘Va benissimo Simone’

LUGLIO ‘ Le sessioni di Skype con Ste sono più frequenti, Nora aspetta con ansia il momento in cui Ste le chiede di aprire la app, finalmente riesce di nuovo ad essere padrona dei suoi orgasmi, solo con lui riesce a lasciarsi andare del tutto, gli altri suoi trombamici si devono ancora accontentare di falsi orgasmi che le servono solo per ottenere quello che più le piace: la vista delle loro eiaculazioni. Ormai il suo smartphone pullula di sperma e eiaculazioni in tutte le forme, foto, video, audio. Nora spesso riguarda e riascolta per un piacere suo personale.

Ste: Nora mi sono un po’ scocciato di dividerti con tutti questi tuoi fwb. Facciamo un po’ i conti, non voglio sapere i nomi ma voglio sapere il numero esatto.
Nora: Ah’ non li ho mai contati. Ce ne sono alcuni più assidui, altri meno’ Sono’ fammi pensare’ sono sette, no scusa, nove, ma due davvero li sento sì e no una volta ogni due settimane.
Ste: cazzo’ sono parecchi Nora! Perch&egrave hai bisogno di tutti questi cazzi?
Nora: non so’ con alcuni ormai, non so, ci sono affezionata’
Ste: non credi di poterne fare a meno?
Nora: sì credo di sì, non &egrave una cosa fondamentale’ posso sicuramente farne a meno. Vuoi che chiuda con loro?
Ste: no tes, non ti ho chiesto questo, ma voglio tenerti a guinzaglio corto, credo che sia arrivato il momento. Voglio che dici ad ognuno di loro di me, del fatto che ti sto facendo training. Dovrai scriverlo anche nel tuo about sul sito di BDSM dove ci siamo incontrati, non dovranno contattarti altri Master, perch&egrave ci sono io ora, va bene tes?
Nora: sì certo, lo farò subito.
Ste: ti crea disagio questa richiesta?
Nora: un po’, forse con alcuni sarà difficile spiegare, alcuni di loro non sono dentro le dinamiche BDSM’ potrebbero prendermi in giro
Ste: ah non sarebbe carino nei tuoi confronti Nora, quelle persone non meritano le tue attenzioni
Nora: sì certo’
Ste: voglio che lo fai appena possibile tes, e voglio screenshot completo di quello che vi dite, capito? E non ci deve essere nessun nuovo fwb da ora in poi, capito anche questo?
Nora: va bene, ho capito
Ste: Voglio che mi dici quando inizi a giocare con gli altri, devo sapere quando stai per venire con altri. Adesso apri Skype. Spogliati e inginocchiati in modo che ti possa vedere per intero. Rimani così fino a quando non ti diro io.
Nora percepisce il cambio di registro, esegue quanto richiesto, si spoglia completamente nuda e posiziona il cellulare davanti a s&egrave. Vede il volto di Ste intento a lavorare al pc. Sembra non interessarsi a lei, solo di rado le da un’occhiata per verificare che sia ancora là. Passa parecchio tempo prima che le rivolga la parola, Nora comincia a sentire dolore alle ginocchia e la posizione diventa difficile da tenere
‘Nora, stai dritta!’ La voce di Ste la fa trasalire, si raddrizza subito. Sente i muscoli indolenziti. Non ha proprio percezione di quanto tempo sia in quella posizione.
‘Bene Nora, ora puoi rivestirti e chiudere la chiamata’
‘Ah’ tutto qui?’
‘Tutto qui, non mi serve altro da te, ti aspettavi forse di essere scopata?’
‘Non so’ forse’ ‘
‘Hai fatto male a pensarlo, non sei tu a decidere quando ti scopo. E non provare a masturbarti ora, anche tutti i tuoi orgasmi mi appartengono tesoro. Quelli che vorrai avere da sola e quelli che vorrai avere con altri.’
‘Va bene’
‘Ci sentiamo domattina Nora. Il livello &egrave cambiato, sei pronta per qualcosa di più impegnativo. Buonanotte’
‘Buonanotte’
Nora si alza e va a chiudere la chiamata, controlla la durata: 41 minuti. &egrave indolenzita ovunque, eppure si sente molto eccitata. Cerca di ignorare i segnali del suo corpo. Si butta sotto la doccia, fredda, si asciuga in fretta e si butta a letto.

Sono un paio di settimane che Nora e Simone si frequentano con una certa assidiutà, ci sono stati diversi Tequila Sunrise da quella prima colazione di inizio Giugno. Nora &egrave molto attratta dal giovane, &egrave spigliato, divertente e molto dolce nei suoi confronti. In tutte le uscite si &egrave sempre comportato da gentiluomo. Questa sera sono stati al cinema, condividono la passione per i cinecomic della Marvel, non potevano proprio perdere l’ultima uscita.
Nora in macchina scrolla il cellulare, fra social e chat.
‘Ma chissà cosa ci sarà di così interessante il quello smartphone eh?’ Le dice Simone mentre parcheggia davanti a casa di Nora. Lei lo guarda con uno sguardo un po’ colpevole, ficcando il cell in borsa. ‘ Ste dovrà aspettare un po’ con la sua richiesta, cercherò di spiegarglielo dopo, con calma’ Devo ancora parlargli per bene di Simone’ ‘
‘Niente di che’ cazzeggiavo Simo’
‘E perch&egrave non cazzeggi con me?’ Le si avvicina, piano per baciarla, Nora si lascia avvolgere dal suo calore. Le loro lingue si cercano, si toccano, le labbra afferrano le labbra, le grandi mani dell’uomo la cingono con tenerezza.
‘Ti va di salire a casa?’ Nora lo guarda negli occhi mentre la sua mano va alla sua patta, lo accarezza piano. Non sono mai andati oltre il petting in queste poche uscite, sa per esperienza che lui non &egrave uno di quegli uomini che vuole il sesso facile, ma ormai ha voglia di averlo.
‘Certo’ perch&egrave no?’
Fanno le scale di fretta, baciandosi e toccandosi, l’eccitazione &egrave alta per entrambi. Appena chiusa la porta Nora inizia a spogliarlo e lui sfila a lei la maglietta afferrandole i seni. Si buttano sul divano, le mani di lui sbottonano e sfilano i jeans, scalzano e lanciano via le scarpe. Nora continua a baciarlo con sempre più trasporto. Lui si tira dritto e lascia che lei gli tolga i pantaloni e gli slip, liberando del tutto la sua eccitazione. Nora lo accarezza e lo guarda in attesa di un suo gesto. Lui le sorride accarezzandole il volto teneramente.
‘Questa volta non voglio rovinare tutto’ facciamo a modo tuo Simo” glielo dice accostando il volto al suo cazzo. Lui sorride e la spinge giù, la fa distendere. La bacia teneramente accarezzandola piano fra le gambe, le sue dita sfiorano appena il clitoride e poi scendono ad infilarsi decise nella sua fessura. Nora geme e sente il piacere diffondersi piano, le sue dita si muovono lente dentro e fuori mentre la sua bocca continua a torturarle le labbra, il mento, il collo. Si sposta per infilarsi fra le sue gambe, il suo membro si appoggia alla fessura, entra piano facendo ansimare Nora che si aggrappa alla sua larga schiena con le unghie. Lo sente entrare dentro, a fondo, riempirla, completarla nel profondo. I loro corpi sudati e caldi si fondono e si muovono in sincronia. Nora sente l’orgasmo salire, spinto dai suoi movimenti ritmati, si abbandona, si lascia trasportare e viene ansimando nel suo orecchio. Lui continua a spingersi dentro di lei e poi si blocca a fondo per venirle dentro.
Si abbandona su di lei, si abbracciano esausti e felici.

AGOSTO ‘ Nora odia il mese di Agosto più di tutti, odia questa staticità, il blocco improvviso dei ritmi ed &egrave un mese dove quasi mai riesce ad andare in ferie. Continua a scartabellare fra i suoi report in un ufficio semi deserto.

Ste: Tes che fai? Ancora a lavoro?
Nora: Sì, ho quasi finito, Simone &egrave partito per una settimana, posso tornare a casa con calma, sono solissima e non ho niente da fare
Ste: Sei sola? E io non conto niente? Sono qui con te, per te’
Nora: Scusa, non intendevo questo’ volevo dire’
Ste: LOL! Smettila, ti stavo prendendo in giro! Quindi stasera potremmo skypare un po’ che dici tes?
Nora: mi piacerebbe molto :)
Ste: Mi hai detto che hai le ferie a Settembre? Cosa farai?
Nora: Oh, niente di che’ tra l’altro ho un corso di formazione a Bologna la seconda settimana di Settembre, dovrò starci dal lunedì al martedì successivo, quindi ho dovuto spostare le ferie. Rimango direttamente senza rientrare
Ste: A Bologna?
Nora: Sì
Ste: Io sarò a Modena in quei giorni, potrei raggiungerti tes’ avremmo modo di conoscerci di persona, quando ci ricapita un’occasione così? Cosa ne pensi? Ti piace l’idea?
Nora rimane spiazzata dalla richiesta. Ci mette qualche minuto a rispondere
Ste: Tes, non devi sentirti obbligata, se non ti senti pronta ad incontrarmi dimmelo tranquillamente’
Nora: No’ voglio incontrarti. Sarebbe davvero stupido perdere questa occasione
Ste: Sei sicura? &egrave davvero quello ce vuoi?
Nora: Sì, davvero, credimi

Risponde di getto, arrotolando nervosamente una corta ciocca di capelli attorno al dito indice.

SETTEMBRE ‘ La relazione con Simone prosegue, Nora sta bene con lui, si diverte e la fa sentire amata. Il suo carattere romantico &egrave sempre un motivo di sorpresa per Nora che da tempo oramai aveva accantonato il romanticismo. Sempre più spesso passa le notti da lui e si risveglia nel suo letto, la sua casa &egrave vicinissima all’ufficio, ci mette due fermate di autobus, durante la settimana &egrave molto più semplice.

‘Nora’ c’&egrave il tuo spazzolino vicino al mio’
‘Sì’ scusa ti disturba?’ Nora si sta asciugando i capelli e guarda Simone un po’ imbambolata.
‘No’ non mi disturba affatto, anzi, mi piacciono molto i nostri spazzolini vicini. Guardali, come stanno bene, sembra proprio che non ci sia posto migliore per loro che stare vicini in quel bicchiere, non trovi?’ Simone ha preso Nora sottobraccio e le sta mostrando il bicchiere con i due spazzolini come fosse la cosa più straordinaria di questo mondo. Nora lo guarda stupita dallo specchio.
‘Non capisco cosa vuoi dirmi”
‘Eh lo so Nora, sei tanto intelligente e perspicace ma altre volte proprio ti fai governare dall’ingenuità’ Si volta e la guarda, le prende il viso fra le mani e la bacia teneramente.
‘Ti sto chiedendo di venire a vivere con me Nora. Ti va?’
‘Ah’ ma veramente?’
‘Certo, disdici l’affitto e trasferisciti’ mi sembra una scelta saggia, no?’
‘Non credi sia troppo presto?’ Nora &egrave dubbiosa
‘Ma Nora’ guarda quei due spazzolini là’ avresti il cuore di separarli?’ Simone tira fuori un labbruccio che fa subito ridere Nora di cuore.
‘Ahahaha, e chi sono io per separarli?’

Nora sta finendo di impacchettare le sue poche cose. Durante la settimana che sarà via Simone penserà a effettuare il trasloco. ‘ Mi devo complimentare con me stessa’ davvero poche scatole fra abiti e effetti personali’ Simone non avrà da fare tanti viaggi, solo i fumetti lo faranno faticare un po’, le scatole sono pesantucce’ povero! ‘ Il cellulare prende a suonare, la suoneria &egrave quella personalizzata per Ste. Nora scatta in piedi e corre a rispondere.

‘Ciao Ste!’
‘Ciao tesoro’ allora, sei pronta? Domani in partenza?’
‘Sì, ho fatto tutto, preparato il bagaglio e appena finito di impacchettare le ultime cose per il trasloco’
‘Certo che &egrave un bel periodo pieno di emozioni eh? Trasloco col tuo bel Simone. Incontri il tuo Ste’ ti senti un po’ tesa?’
‘Eh, insomma’ un po’ sì, tante novità, &egrave proprio un settembre che riparte di slancio J’
‘Già’ Siamo pronti per incontrarci? Io sono molto curioso di vederti di persona tesoro. Ho proprio voglia di averti per me per quei due giorni. Non hai idea delle cose che ho in mente’ La voce di Ste cala sensibilmente, diventa quasi un sussurro
‘Mmh’ niente di troppo’ forte?’
‘Tesoro, mi conosci ormai’ sai che non sono un sadico bastardo, ahahaha’
‘Sì certo”
‘Hey, tes, sono io, il tuo Ste’ ci conosciamo da tempo, di cosa hai paura? Non devi avere paura di me, non farò niente contro la tua volontà, per chi mi hai preso? Voglio solo passare un po’ di tempo con te, che sia piacevole, per entrambi, ok?’
‘Certo’
‘Ci sentiamo per tel giovedì per gli ultimi accorgimenti. Rimandami l’indirizzo dell’hotel via msg’ Ti stringo tesoro, a presto!’
‘Ciao Ste a presto’ Nora chiude la chiamata, il cuore le batte forte nel petto, non sa se per l’emozione o per la paura di incontrare il suo Ste.

L’appuntamento &egrave per le 19 in un bar nei pressi dell’albergo. In realtà &egrave un residence, Nora ha una stanza doppia con un cucinino che le ha permesso di gestirsi da sola con i pasti in questa settimana, cosa che la fa sentire più a suo agio, non le piace girare per locali da sola in una città che non conosce.
Nora ha il cuore in gola. Non riesce a bere il succo di ananas che ha davanti, ha la gola chiusa dall’ansia. ‘ Sei una stupida, non ti &egrave bastata quella pessima esperienza? Sì certo il ‘tuo Ste’ &egrave diverso’ ma che ne sai?? Alzati, scappa via.. ora! ‘ Nora si alza e fa per andarsene, per tornare al residence mentalmente cercando una scusa per annullare questo incontro. Sente la suoneria del cell, la suoneria di Ste. Swype con un dito tremante.

‘Ciao Ste”
‘Hey tu, dove credi di andare?’ ti vedo sai?’ Nora si volta in giro, non riesce a vederlo, ha un aria davvero spaurita in volto
‘D-dove sei? Non ti vedo” I suoi occhi frugano le strade intorno, scrutano le macchine in cerca di un volto conosciuto
‘Tesoro’ che succede? Ti vedo agitata e preoccupata’ Ci hai ripensato? Sono venuto felice fin qui, ma se vuoi che me ne vada, basta che me lo dici tes’ dimmi cosa vuoi fare’
‘Ma dove sei Ste? No, no’ non ci ho ripensato’ Nora continua a guardarsi in giro.
‘&egrave inutile che mi cerchi, io vedo te, tu non puoi vedere me’ Se non ci hai ripensato allora siediti sulla sedia, non scotta’ ‘ Nora si risiede, obbediente.
‘Brava la mia Nora. Ora voglio che ti rilassi un po’ voglio che il tuo respiro si calmi, ti sento agitata tes. Non so cosa ti sta girando in quella testolina ma voglio la mia Nora, quella divertente e disinvolta, non voglio una Nora agitata e in ansia, ok?’
‘Ok Ste’ Nora tira un profondo sospiro, sente il cuore rallentare appena.
‘Bene, adesso vai in bagno Nora, porta con te il cellulare, voglio che ti masturbi, voglio sentirti gemere piano. Masturbati per lasciare andare la tensione. Masturbati per me. Voglio trovarti pronta. Voglio avere la MIA Nora a quel tavolino”
‘Va bene Ste’ Nora ha le cuffiette ben piantate nelle orecchie, si alza per andare in bagno
‘Tes’ ma lasci la borsa là? In un tavolino a bordo strada? La sicurezza’ già sai” Nora si volta a recuperare la borsa
‘Scusa, sono un po’ in confusione” Continua a camminare verso l’interno del locale e individuato il bagno si dirige verso le porte
‘Lo vedo tes’ poi mi spieghi bene che cavolo hai, ma ora fai quello che ti ho detto’
Nora entra in bagno e chiude a chiave. Il respiro &egrave ancora agitato. Appende la borsa e si siede sul water chiuso. La situazione non le piace. Non le piace il ricordo che la sua memoria le ripropone. L’ansia la assale di getto.
‘Tes’ che succede?’
‘Ste’ scusami’ non riesco’ ora, no’ ora, così, no’.’
‘Esci da quel bagno. Torna al tavolino Nora’
Nora apre la porta e si butta fuori dal bagno. Il suo respiro non accenna a calmarsi. Sente la voglia irrefrenabile di piangere. Si china sul lavandino e si bagna il volto
‘Tes?’ Nora?’ La voce di Ste le arriva lontana ma &egrave ancora al telefono, nelle sue orecchie.
‘Sì ci sono’ arrivo’ Si asciuga, esce dal bagno e si dirige verso il tavolino.
Si siede di nuovo sulla sedia recuperando ossigeno.
‘Tutto ok Nora?’ La voce preoccupata di Ste le arriva in stereo, confusa guarda davanti a sé e vede un uomo vestito di scuro scendere da una grossa moto, il casco &egrave già sulla sella come se la stesse aspettando. Si dirige verso di lei con aria davvero preoccupata. Nora sente nelle auricolari il suono della chiusura di chiamata. Fissa gli occhi di Ste. Le lacrime le sgorgano senza alcun freno dagli occhi.

Ste &egrave rimasto pazientemente ad ascoltare tutta la storia di Abyss e dei suoi amici aguzzini, non ha voluto interrompere il racconto concitato e dettagliato di Nora che parla come un fiume in piena. Siede al suo fianco, piegato verso di lei e la ascolta, le tiene la mano, le carezza piano il braccio, nei momenti più cruenti il suo volto si fa più scuro e stringe più teneramente la mano. Quando Nora finisce di parlare si abbandona pesantemente sulla sedia, esausta. Ste si schiarisce la voce per prendere la parola dopo il racconto sconvolgente.

‘Tesoro’ Sono contento che mi hai raccontato tutto. Mi spiace davvero aver scatenato in te questo ricordo. E mi dispiace di più per quello che hai passato con quei’ non so come definirli’ sono solo dei maledetti bastardi Nora. Non hanno niente a che vedere con il BDSM quei tre, niente! Credimi tesoro”
Continua ad accarezzarla teneramente, Nora sente la tensione abbandonarla piano. La voce di Ste a pochi centimetri da lei, i suoi occhi, il suo tocco caldo e tenue riescono a rilassarla dopo la tempesta di emozioni.
‘Io sono veramente felice di averti vista Nora, ma mi basta solo che tu me lo dica e salgo su quella moto e torno a Modena. Non voglio che il nostro primo incontro sia per te un ricordo negativo’ Dimmi tu cosa preferisci che io faccia. ‘ Le sorride aspettando la sua risposta. Nora lo guarda negli occhi e non riesce a trovare nessuna minaccia in quell’uomo che la guarda così teneramente.
‘Andiamo al residence Ste. Ora sono calma. Avevo bisogno di buttare fuori questa brutta storia, non ne avevo parlato con nessuno. Ora sto meglio e non voglio assolutamente che tu te ne vada’ Stringe la grande mano con le sue manine per sottolineare la voglia di averlo con sé.
‘Bene, allora possiamo salutarci come si deve ora?’ Già vicino al suo volto Ste si sporge ulteriormente e appoggia le sue labbra su quelle di Nora. Le mani grandi di Ste prendono il volto di Nora a trattenerlo, Nora si lascia baciare e sente volare via la tensione di poco prima. Le labbra si schiudono, le lingue si toccano finalmente e si fondono in un bacio appassionato.
Ste si stacca per prima per guardare da vicino gli occhi scuri di Nora.
‘Andiamo a fare un giro sui colli bolognesi col mio mostro tesoro?’
‘Eh? Dici con quello?’ Nora punta il dito verso la grande moto nera e acciaio.
‘Sì, ti va?’
Nora scuote forte la testa ‘Ste scusami, non sono proprio un’amante delle due ruote, anzi mi terrorizzano proprio sono così instabili e mi sento così poco protetta e poi io non so proprio mantenere l’equilibrio e”
‘Tes, faccio finta di non aver sentito’ &egrave quello il residence?’
‘Sì’ la moto sta bene anche’ parcheggiata qui”
‘Sì dai, andiamo’ Ste abbraccia la sua Nora e si dirigono verso il residence.

Nora entra nella stanza seguita da Ste che la stringe a sé. Le sue braccia la avvolgono completamente, Nora cerca il suo viso, con il dito disegna il contorno del suo pizzetto, poi con un cerchio più piccolo segue il disegno delle sue labbra. Le mani di Ste le sollevano la maglia lasciandola in reggiseno, abbassa le coppe per scoprirlo e afferrare i capezzoli, il suo tocco deciso fa sussultare Nora. Le bocche si cercano, si trovano mentre le mani continuano a togliere strati inutili di vestiti, si trovano pelle a pelle, i loro corpi caldi si toccano. Nora

Nora ha la faccia ficcata dentro il piccolo frigo, controlla cosa &egrave rimasto della sua spesa.

‘Ste ho dell’insalata e dei pomodori e delle melanzane, ti piacciono le verdure?’
‘Ehm’ no, per niente tesoro’ scusa ma proprio non riesco’ Ste le risponde dal soggiorno.
‘Ah.. allora posso fare una pasta’ al’ boh, ho del tonno!’
‘Facciamo che chiamo questa piadineria con consegna a domicilio, ok tes?’ Ste le mostra un volantino e il telefono &egrave già al suo orecchio. ‘Tu? Come la vuoi?’
‘Boh, una vale l’altra’ io mangio proprio tutto’
‘Ok faccio io’ Ste parla al tel per qualche minuto e ritorna da Nora che intanto si &egrave accomodata sul divano, l’accappatoio mostra quasi l’inguine. Si siede al suo fianco.
‘Arrivano per le 22.20′ siamo l’ultima consegna ma insomma meglio tardi che mai, no?’
‘Sì, non manca tanto dai” Nora gli sorride. Ste slaccia la cintura dell’accappatoio di Nora. Lei fa un gesto automatico per trattenerne i lembi.
‘Giù le mani! Questa &egrave roba mia ora, lo sai?’ La voce di Ste &egrave seria ma il suo viso non trattiene un ghigno sarcastico. Nora lascia che l’accappatoio si apra, mostrandola nuda davanti a lui.
‘Toglilo e sdraiati sul divano’ Ora il tono &egrave asciutto e il viso &egrave impassibile.
‘Ma’ Ste’ non abbiamo tempo’ per”
‘Zitta e fai quello che ti dico’ Nora si sfila l’accappatoio appoggiandolo di lato. &egrave completamente nuda.
‘Sdraiati e allarga le gambe’ Ste la guida, la posiziona, la fa adagiare sul divano. Sotto la testa posiziona un cuscino e l’accappatoio per tenerla sollevata. Le ripiega una gamba e la fa appoggiare allo schienale, l’altra gliela allarga e la lascia cadere fuori dal divano. Le fa infilare le mani sotto la schiena.
‘Ti voglio così. Ferma. Immobile. E zitta. Sei la mia bambola di porcellana ora’ Nora lo guarda e annuisce appena.
Si spoglia anche lui togliendo l’asciugamano dai fianchi. Si china appena su di lei. La sua mano sinistra va a cercare il suo clitoride ancora umido dalla doccia. Inizia a fare lenti e ampi cerchi. La mano destra va alla sua bocca, si infilano tre dita e aprono senza che Nora opponga resistenza.
‘Brava piccola, così’ ti voglio proprio così” Le sue dita continuano a circondare piano il clitoride. Nora cerca di trattenere il respiro.
Improvvisamente due dita entrano prepotenti dentro la figa, Nora ha un sussulto e chiude le gambe. Ste assesta uno schiaffo sonoro nell’interno coscia e riposiziona Nora.
‘Ho detto ferma!’ Le dita rientrano dentro e cominciano a scoparla veloci, profonde. Intanto Ste ha sostituito le tre dita nella bocca con il suo cazzo.
‘Fai attenzione a non mordermi, ok?’ sul volto il ghigno &egrave sempre più marcato. Comincia a muoversi dentro la bocca di Nora mentre l’altra mano ritorna a stimolare piano il clitoride. Nora sente il cazzo scivolarle in bocca e farsi sempre più turgido, la sua mano sul clitoride le da scosse di piacere ma non può muoversi, non può gemere, le sembra quasi di impazzire ‘ Non devo muovermi, non voglio deluderlo! ‘ Ora le dita entrano di nuovo profondamente seguendo un ritmo pressante, affondano nella calda umidità di Nora che cerca in tutti i modi di trattenersi dall’urlare e dal gemere e dal spingere il suo bacino verso quelle dita. Il cazzo di Ste continua a entrare e uscire dalla sua bocca.
‘Brava’ che brava che sei Nora’ che brava la mia porca’ ‘ Il tono soddisfatto di Ste, il suo sguardo di approvazione, la fanno crollare. Socchiude gli occhi appena’
‘Sì’ ora sì’ fammi sentire come viene la mia porca’ tes’ vieni per’ me’ ‘ Le due dita si piantano dentro, con il resto della mano la afferra saldamente e la scuote con forza, tutto il suo corpo &egrave scosso dal forte orgasmo, Nora geme e urla mentre Ste le toglie il cazzo dalla bocca e eiacula sul suo seno.

OTTOBRE ‘ La convivenza con Simone procede senza difficoltà, sembra che i due siano sempre stati insieme, sono molto a loro agio e non ci sono stati cambi drastici delle loro abitudini.

‘Oggi viene Francy a cena, ricordi?’ Nora si sta ravvivando i corti riccioli con le mani davanti allo specchio mentre Simone finisce di sistemare la barba
‘Oggi?’ Simone abbassa il rasoio elettrico e la guarda con un po’ di delusione negli occhi
‘Sì, non ricordi? Ne abbiamo parlato ieri’ Avevamo altri impegni?’
‘Mmm’ la mia Nora non &egrave brava con le date eh’ Oggi &egrave un mese che viviamo insieme, volevo farti una sorpresa e portarti fuori, ieri non ho proprio sentito che me ne parlavi di questa cena con Francy’ Simone stringe le labbra in una smorfia di delusione
‘Oh no! Mi spiace! Non avevo tenuto il conto’ scusami’ chiamo Francy e disdico’ ‘
‘No no assolutamente no, stiamo rimandando da un po’ questa cena. Facciamola stasera, io e te usciremo domani’ Simone lascia un bacio sulle labbra di Nora.
‘Ora scappo, buona giornata’

Francy sta monopolizzando la serata, come prevedibile. &egrave passata già da diversi argomenti, Nora sa che la tattica migliore e annuire senza dare troppi spazi per repliche. Ma Simone, pur essendo stato ragguagliato da Nora, non &egrave ancora abbastanza abile, anzi riesce con dei piccoli commenti ad alimentare il fuoco della sua parlantina come vento nella prateria in fiamme. Nora cerca di fargli delle occhiatacce ma Simone non coglie, forse preda dei capogiri che le chiacchiere di Francy spesso provocano in chi non la conosce.
‘Che bel lavoro che fai Simone, Ingegnere ambientale, devi essere molto orientato verso la salvaguardia del pianeta e degli ecosistemi a livello globale e profondo, che grande scelta altruista e nobile, sono davvero contenta che Nora abbia trovato un bravo ragazzo come te, le ci voleva proprio! E poi sembrate proprio fatti l’uno per l’altra, dal primo istante che vi ho visti vicini ho percepito una forte aura positiva sprigionarsi dalla vostra unione, siete proprio un portento!’
‘Ehm’ grazie’ Nora cerca di venire incontro al povero Simone che ormai balbetta. Da sotto il tavolo, toglie una scarpa e con il piede lo colpisce piano alla caviglia. Il tocco fa subito girare il volto di Simone che guarda Nora con speranza e con un sorriso malizioso. Nora risponde al sorriso e il suo piedino inizia a percorrere la gamba, sale piano fino al ginocchio e si infila deciso fra le sue gambe, appoggia il tallone sulla sedia e appoggia il piede sulla patta cominciando ad esercitare una leggera pressione con massaggi lenti. Francesca continua a parlare a ruota libera mentre Nora sente l’eccitazione di Simone aumentare inesorabile sotto il suo massaggio, i due non smettono un secondo di guardarsi, Nora si passa la lingua sulle labbra, Simone la fissa e respira profondamente.
‘E poi vedete siete proprio un tutto l’uno per l’altra, si percepisce la sintonia che vi unisce e vi catalizza l’uno verso l’altra &egrave davvero bello assistere a questo tipo di miracoli cosmici’
‘Fra scusa, io e Simone adesso andiamo in cucina a preparare il dessert, tu magari hai voglia di scegliere un po’ di musica? I cd sono tutti là’ Nora parla all’amica continuando a fissare il suo Simone. Si alza piano dal tavolo dando modo a Simone di voltarsi il tanto sufficiente per non far notare all’ospite la sua evidente erezione.
‘Certamente, sai quanto mi piace scegliere la musica’ volete qualcosa di romantico, o un qualcosa di più standard, una sorta di passepartout per una serata tranquilla, o magari del jazz?’
‘Tutto tranne il jazz, lo sai Fra che non lo sopporto’ Nora lancia le parole all’amica quando &egrave già praticamente dentro la cucina, gliele lancia come si lancia un osso ad un cane, sa che ora Francesca avrà da parlare per almeno venti minuti e così infatti succede.
Nora si attacca con avidità alla bocca di Simone che la attende in cucina per abbracciarla e stringerla a sé, la sua erezione &egrave esplosa e si frappone invadente fra i loro corpi. Nora si abbassa velocemente i pantaloni e abbassa quelli di lui, si gira e si china appoggiandosi al lavello, si inarca e sente Simone aderire a lei, avvolgerla con le sue braccia forti, il suo cazzo le scivola dentro e comincia a scoparla. La bocca di lui sulla sua spalla, le mani si infilano sotto la maglia a cercare e stringere i capezzoli, Nora inarca il collo per farsi mordere di più, i respiri trattenuti ma ansimanti, sentono entrambi l’urgenza di arrivare al termine e l’eccitazione data dalla situazione clandestina li aiuta. Lui spinge a fondo e veloce, sente la sua figa avvolgerlo e i piccoli spasmi che precedono di poco l’attimo dell’orgasmo. La afferra per i fianchi con le mani per trattenerla e scoparla più forte fino a che non viene dentro di lei trattenendo il suo gemito e quello di lei baciandola con passione. Escono uno dall’altra e si abbracciano.
‘Buon primo mese di convivenza’ Nora gli dice baciandolo sotto l’orecchio.
‘Ti amo” In un soffio le sussurra le parole nell’orecchio. Lei lo abbraccia e affonda il viso nel suo petto.
‘Dobbiamo preparare il dessert!’
‘Tranquillo, &egrave già prontissimo’ Ma prossima cena con Francy, fra un anno, ok?’
‘Ci sto!’

NOVEMBRE ‘ &egrave una splendida mattina, Novembre &egrave iniziato da pochi giorni. Nora &egrave in attesa dell’autobus. Ha nella borsa il tramezzino preparato da Simone questa mattina e Novembre &egrave il suo mese, lo adora, le piace scivolare piano verso l’inverno, il fresco, l’odore della pioggia, gli alberi che si spogliano, la natura che si addormenta piano.
Con il sorriso sulle labbra e la sua musica preferita nelle orecchie sente la suoneria del cellulare, &egrave quella di Ste. Risponde con un enorme sorriso

‘Buongiorno! Ci siamo già salutati oggi, come mai mi chiami? Che bella sorpresa Ste’
‘Nora’ devo dirti una cosa” La voce di Ste &egrave piatta, non sembra presagire niente di buono. Nora si fa seria mentre sale sull’autobus.
‘Che succede?’
‘La mia compagna Nora, questa mattina mi ha presentato’ hmm’ gli esiti di un test di gravidanza. A giugno sarò padre” Nora sente un brivido lungo la schiena. Le parole si bloccano, non sa cosa rispondere.
‘Lo so tes, &egrave una bella doccia fredda’ Proprio ora che pensavo di dare una svolta’ Ora tutto cambia. Non mi sento più di intraprendere quella strada, non riesco proprio, non ora”
‘Certo”
‘Non cambia niente fra te e me’ Se tu vuoi andare avanti proseguiamo. Certo non so quanto potremo vederci ancora tes, non credo spesso’ non credo a breve’ sicuramente non dopo la’ nascita”
‘Va bene Ste’ io ora sono arrivata’ ci sentiamo più tardi ok?’ Nora taglia corto, vuole chiudere la chiamata il prima possibile sente che la voce le sta venendo meno.
‘A dopo tes”
L’autobus sta ancora viaggiando. Nora fissa fuori, il cielo si &egrave oscurato improvvisamente. Fini gocce di pioggia cominciano a rigare i grandi vetri.
Dicembre

Nora &egrave a letto, Simone &egrave appena partito, starà fuori qualche giorno per lavoro prima delle ferie natalizie. Si sente sola nel grande letto disfatto. Accende il cellulare. Legge solo ora la buonanotte di Ste.

Nora: Buongiorno’ sei già sveglio?
Dopo pochi istanti vede la doppia spunta di lettura, Ste appare online e poi sparisce di nuovo. Un moto leggero di delusione le attraversa il volto. Ma ecco che torna online.

Ste: sono in giro tes’ non posso scrivere. Posso chiamarti? C’&egrave ancora il tuo bel Simone o &egrave già partito?
Nora: sono sola’
Ecco che dopo qualche istante il telefono inizia a squillare, la suoneria di Ste.
‘Ciao Ste!’ Nora risponde con un grande sorriso.
‘Buongiorno tesoro! Che bella voce assonnata”
‘Ahahah! Sì avrei dormito ancora un po’ oggi”
‘Cosa stai facendo? Dai dimmi come sei vestita oggi’
‘Sono ancora a letto, non ho voglia di alzarmi’ ho ancora mezz’ora prima di arrivare nella zona rossa’
‘Zona rossa?’
‘Sì, quella che precede il ritardo irrecuperabile.’
‘Mah’ a volte &egrave difficile capirti, sai? Ma quindi, sei in pigiama? Sotto le coperte? Ancora al calduccio?’
‘Mmmhh’ sì’ e tu? Sei in macchina?’
‘Sto arrivando, ho finito il giro, adesso rientro in ufficio, ma sono solo, non ci sono ancora i colleghi”
‘Mmmhhh’ bene’ Io comincio a togliere il pigiama”
‘Azz’ e non hai intenzione di farmi vedere niente?’
Si toglie i pantaloni del pigiama e le mutandine. Scatta una foto agli indumenti e la invia.
‘Hey’ carine quelle mutandine”
‘Grazie! Ma forse ti piacerà di più la prossima foto’.
Scatta una foto fra le sue gambe. La riguarda prima di inviargliela: la sua figa &egrave socchiusa e madida, lucida, accuratamente rasata, sul monte di venere solo un ordinato triangolino di peluria.
Invia la foto, soddisfatta.
‘Cazzo! Vuoi farmi uscire fuori strada! Che foto’ meno male sono arrivato. Parcheggio e me la riguardo per bene’. cazzo’ &egrave splendida’ appetitosa’ non sai quanto mi stai facendo tirare il cazzo ora”
‘Eh no, non lo so’ sono sempre io che ti mando le foto zozze”
‘Mi becchi sempre’ in momenti’ sbagliati’ piccola’ ‘
‘Che fai?! Cos’&egrave questo fiatone?’
‘Sto facendo le’ scale’ ok’ Arrivato! Sono in ufficio’ ma tu, che fai? Non starai lasciando quel ben di dio senza attenzioni?’
‘Ma no, certo’ la sto accarezzando per bene’ &egrave molto umida sai? E calda”
‘Mmmhh’ quanto darei per accarezzartela’ con la lingua” abbassa la voce, diventa quasi un verso animale.
‘Oh’ ti piacerebbe leccarmela? Così mi fai eccitare da matti, lo sai’ avere la tua faccia ficcata in mezzo alle gambe’ ah’ sarebbe bellissimo”
‘Ti stai masturbando? Ti stai ficcando dentro quelle dita?’
‘Certo che sì’ due, dentro, fino in fondo”
‘Fammi sentire come ti scopi’ avvicina il telefono e scopati forte per me”, lei esegue e gli fa sentire il rumore liquido delle sue dita che sbattono la figa. Il cazzo gli fa male dentro i pantaloni, si slaccia e lo libera, lo prende in mano e lo stringe, comincia a masturbarsi. Scatta una foto tenendo il cazzo dalla base, il glande riluce imperlato di gocce di piacere. La invia.
‘Ti ho mandato un regalino’ guarda la chat, piccola”
‘OH! Wow’ &egrave bellissimo’ ‘
‘Ti piace? Oggi te lo sei proprio meritata’ &egrave merito tuo se &egrave così in tiro’ lo sai vero, porca! Cosa gli faresti a questo cazzo? Eh? Dimmi un po”’
‘Ah’ per prima cosa, un bel vestitino di saliva’ lo leccherei tutto, giocherei con la ligua su quella bella cappella, tutto intorno’ mmmhh’ e poi comincerei a succhiarlo’ chissà se mi entra tutto in bocca’ mmmmhh’ mi piacerebbe proprio’ scoprirlo’ ‘
‘Ahahah, lo sai già che ti entra tutto in bocca’ sei terribile! Senti come ti stai eccitando’ porca, sei proprio una porca’ continua”
‘Me lo ficcherei in gola’ fin dove riesco’ fino a soffocarmi’ mmmhh’ e poi’ e poi vorrei averti dentro, vorrei mi scopassi forte, a fondo’ mmhhh’ ooohh ca’ zzzooo!’
‘Sì’ sì vieni’ vieni, porca’ cazzo come godi’ sentiti, sei una porca incredibile’ ti scoperei forte, ti farei urlare” continua a masturbarsi, sempre più forte, sempre più veloce.
‘Quanto vorrei che mi riempissi della tua sborra’ ovunque’ in bocca, addosso, sul seno”
‘Oh’ sì’ arriva’ arriva, tutta per te’ vieni qui’ ti riem.. pio’ oooh’ ‘, viene copiosamente, lunghi schizzi bianchi si spargono sul pavimento.
‘Cazzo’ che sborrata’ la vuoi vedere?’
‘Sì”, le invia la foto del pavimento sotto la sua scrivania.
‘Oh, che spreco però”
‘Eh già’ oggi non sai tutto quello’ che’ ti’ avrei fatto’ si affanna a pulire per terra. Si risistema e poi si abbandona pesantemente sulla poltrona.
‘Aaah.. piccola’ dobbiamo proprio deciderci a rivederci’ ho voglia di fare un po’ di scintille con te”
‘Sì, dai’ anche io ne ho troppo voglia”, si accarezza il capezzolo duro e ritto.
‘Hey’ ma hai visto che ore sono?’
‘Oh cazzo!! Ma &egrave tardissimo! Ci sentiamo più tardi via chat ok? Grazie per lo splendido risveglio’, si solleva di scatto dal letto e corre verso la doccia.
‘Grazie a te, tesoro’ a dopo Nora’. Chiude la chiamata e scorre fra le immagini della loro chat, un sorriso malizioso sulle labbra e una mano sulla patta.

Ste: Nora, ci sei? Riesco a essere in città da te mercoledì’ fra due giorni. Mi spiace il poco preavviso ma &egrave proprio un cliente che mi &egrave capitato ora. Sarebbe una cosa proprio in giornata’
Nora: Oh ma davvero!
Ste: Tu sei ancora libera? Io credo di riuscire a sganciarmi per le sei, poi possiamo stare insieme e riparto la mattina dopo all’alba. Che te ne pare tes?
Nora: Sono felice di rivederti’ non vedo l’ora’
Nora si stringe nel cappotto, dentro la sua auto. Aspetta Ste nell’ampio parcheggio di fronte alla sua azienda. Lo vede arrivare, si scambiano un sorriso dalle auto. Ste le fa un gesto per farla salire con lui. Entra in macchina e si butta fra le sue braccia.
‘Hey tesoro! Sembra che non ci vediamo da mesi!’ Ste la prende in giro mentre lei lo bacia ripetutamente sul viso.
‘Già’ sembra! Adesso portami in albergo”
‘Ah, neanche uno spuntino prima? E poi da quando in qua sei quella che da ordini?’. Lo sguardo di Ste si fa severo. Nora si irrigidisce appena e prova a riformulare.
‘Ste, possiamo andare in albergo’ ho voglia di”
Ste rimane serio ad ascoltarla per qualche secondo, poi scoppia in una sonora risata.
‘Mi fai morire quando fai questo sguardo colpevole! Ma certo’ anche io non vedo l’ora di averti tutta per me’, le afferra i capelli alla nuca, tira indietro per scoprirle il collo candido e affonda i denti nella sua pelle. Nora geme, torturata da quei lievi morsi. Si stacca per lasciarle un bacio sulle labbra.
Accende il motore e parte.

‘Questo &egrave per te tes’ fra qualche giorno &egrave Natale, volevo proprio farti un regalo’ Ste porge una pacchetto a Nora appena arrivati in stanza.
‘Ma’ ma io non ti ho preso niente”, gli dice avvampando per l’imbarazzo.
‘Stai tranquiiilla tes! &egrave un regalo per entrambi, dai, aprilo su!’
Nora scarta velocemente il pacchetto, rimuove la carta velina e tira fuori un babydoll color cipria, completamente trasparente.
‘OH!! Ma veramente?’ Nora sorride posandosi il baby doll sugli abiti.
‘Sembra anche della mia misura’ sei bravo a fare regali piccanti eh?’
‘In realtà &egrave una taglia unica ma facciamo finta che ti ho misurata per bene la volta scorsa’ Ste ride mentre Nora si scruta davanti allo specchio con espressione dubbiosa.
‘Che c’&egrave tes? Perché questo faccino?’ Ste la abbraccia da dietro, le sue mani si infilano sotto la sua maglia, si sistemano a coppa sul seno, le labbra sfiorano quella piccola parte di pelle lasciata scoperta dal lupetto, subito sotto l’orecchio.
‘Non &egrave troppo sexy per me? Non sono molto abituata a queste cose da femmina, lo sai’ Mi piace molto’ ma non so’ Non lo vedo addosso a me’
‘Va bene anche se lo lasciamo da una parte tes’ prima o poi lo metterai e me lo farai vedere’ Ora l’unica cosa che voglio addosso a te &egrave il mio corpo” la voce di Ste si fa roca, stringe fra i denti la pelle del collo di Nora mentre fa aderire il pube al suo culo. Le toglie di mano il baby doll e lo scaglia sulla sedia. La trascina sul letto e in un attimo sono nudi e avvinghiati. Le mani di Ste tirano, stringono, graffiano il corpo morbido di Nora, si infila prepotente fra le sue gambe, il profumo pungente della sua figa lo inebria, afferra le sue gambe e la tira a sé. Lei si contorce e geme, torturata dalla sua lingua e dal suo pizzetto, infila le dita fra i suoi capelli e lo trattiene a sé, oscilla il bacino sulle sue labbra, ansima sempre più forte in prossimità del culmine del piacere, lo sente arrivare improvviso, la investe in pieno, viene sul suo viso e Ste beve avidamente tutto il suo orgasmo. Nora si lascia andare sfinita sul letto. Ste le scivola addosso fino ad arrivare alle sue labbra, si insinua nella sua bocca e si perdono in un lungo bacio, Nora si assaggia dalle sue labbra, cariche dei suoi stessi umori. Ste scivola dentro di lei con facilità, la riempie e inizia a scoparla piano, senza smettere di baciarla, la accarezza, la stringe a sé. Sente che sta andando oltre, un oltre che sa di non dover oltrepassare, per non rovinare tutto. Ma come una pallina su un piano inclinato si lascia travolgere, si lascia coinvolgere senza poter opporre nessuna resistenza. Si stacca a malincuore dalle sue labbra ma vuole guardarla negli occhi, nei suoi profondi occhi scuri, fare l’amore con lei occhi negli occhi mentre i loro respiri si sincronizzano, mentre i loro corpi danzano insieme verso un orgasmo all’unisono.

In silenzio Nora si accoccola al fianco di Ste che la abbraccia teneramente e la stringe a sé.
‘Sei pensieroso Ste”
‘Mmm’ ‘
‘Che c’&egrave?’
‘Niente tes’ Pensieri un po’ cupi’ A volte mi prendono all’improvviso”
‘Vuoi parlarmene?’
‘Mmm’ riguardano noi’ Mi sento un po’ impotente davanti al fatto che questa relazione ha come una data di scadenza marchiata sopra. E dopo questi momenti così belli con te’ quella data di scadenza la sento più presente’ e”
‘E non ti fa assaporare il piacere di stare insieme, qui, ora, io e te’ Ti rovini il momento così. Lascia stare Ste, non credo abbia senso torturarsi su quello che sarà. Quando quel momento arriverà lo affronteremo” Nora cerca di sembrare risoluta ma non riesce comunque a nascondere una lieve titubanza.
‘Quando quel momento arriverà ti farò soffrire Nora’ e davvero vorrei evitarlo’ in qualunque modo’ ma non so come”
‘Soffrirai anche tu’ Ma ora perché tormentarci e rovinare questo momento?’
‘Hai ragione tes’ hai tutta la ragione di questo mondo’ Ste la guarda sorridente.
‘Ma vorrei comunque che fra noi ci fosse meno tenerezza in futuro’ Oggi, così’ Non ci aiuta poi in preparazione del distacco che ci sarà. Oggi abbiamo fatto l’amore tes, &egrave stato bellissimo, coinvolgente e indimenticabile. Ma dovrà essere l’ultima volta. Quando ci rivedremo sarà solo sesso tes; sesso, dominazione, sottomissione con tutti i limiti e il rispetto reciproco che ti ho spiegato’ ma senza amore. Va bene? Me lo prometti tes?’
Nora lo guarda in silenzio per qualche secondo.
‘Va bene, te lo prometto Ste’
Dalla borsa di Nora parte un forte ronzio incessante. Nora scatta sul letto.
‘&egrave il mio cellulare!’
Scatta veloce a recuperare il telefono. Ste la sente parlare senza distinguere le parole, fissa la finestra e la pioggia che batte rumorosa sui vetri. La voce di Nora lo ridesta.
‘Ste, devo scappare. Simone sta rientrando prima del previsto’ devo andare a prenderlo all’aeroporto’. Il suo tono &egrave concitato e il volto non cela una certa agitazione. Ste la afferra alle braccia.
‘Tes, fai un bel respiro. Rilassati. Rivestiti. E poi vai.’ La voce &egrave rude e quasi secca. Ordini perentori che non ammettono replica. Nora si scuote. Si riveste velocemente mentre Ste la osserva dal letto, un sorriso amaro gli segna il volto.
‘Tes, non dimenticarti il regalo”
‘Oh, vero!’ Nora afferra il baby-doll e lo lancia dentro la borsa.
‘Prima o poi lo metto e te lo faccio vedere, giuro!’, annuncia sorridente. Si avvicina al letto e lascia un bacio sulle labbra di Ste. Lui la trattiene serio afferrandole il bavero del cappotto.
‘Ricordati la promessa Nora’
‘Certo Ste. A presto.’

Gennaio

‘Che bello il mare, guarda come &egrave piatto oggi?’ Nora si affaccia dalla finestra che dà su un panorama mozzafiato. Simone si avvicina e la abbraccia teneramente da dietro per osservarlo insieme a lei.
‘Che fortuna, le previsioni danno un tempo splendido in questi quattro giorni.’
Ultimi scampoli di vacanze di inizio anno. Si sono recati nella villetta di famiglia di Simone, situata su un alto promontorio in una splendida zona balneare.
‘Ho preparato il caff&egrave, scendiamo a fare colazione?’, glielo sussurra all’orecchio continuando ad abbracciarla, poi inizia a mordicchiarglielo piano con le labbra. Nora tira indietro il capo e si adagia sulla sua spalla, socchiude gli occhi e si gode le sue attenzioni. Le mani vanno dietro a frugare in mezzo al tessuto sottile del suo pigiama di cotone, lo trova eccitato e reattivo al suo tocco. Le mani di Simone si infilano sotto la maglia, afferrano il suo seno libero e cominciano a giocare con i suoi capezzoli. Nora si morde il labbro al contatto e gli dice maliziosa: ‘Credo che il caff&egrave possa aspettare ancora un po”’
Chiude la finestra e si gira fra le sue braccia, si baciano, si stringono, si toccano. Nora scivola piano su di lui, si sistema in ginocchio ai suoi piedi e abbassa il pantalone. Il cazzo di Simone scatta immediatamente fuori. Nora lo afferra con una mano senza smettere di guardarlo negli occhi, lui risponde al suo sguardo accarezzandole il viso. Lei prende a baciarlo, dalla base fino a su, la sua lingua indugia sulla cappella, Simone non riesce a trattenere un sospiro di piacere che aumenta nel momento in cui Nora glielo prende completamente in bocca. La sua testa si muove ondeggiando, avanti e indietro sul suo cazzo, lo sente pulsare fra le labbra. Con notevole sforzo Simone si ritrae dalla sua bocca e si china per baciarla. Le toglie la maglia e la fa sollevare. La spoglia completamente e la accompagna sul letto, la fa distendere sulla schiena e si tuffa con il volto fra le sue gambe.
‘Oh Simo” Nora gli afferra i capelli e ondeggia il bacino sotto i colpi della sua lingua, si muove sempre più veloce, i suoi movimenti sono caricati dall’orgasmo crescente. Si inarca e gode nella sua bocca, si rilassa mentre sente Simone scivolarle addosso. Si baciano e il sapore di Nora si espande nelle loro bocche, Simone inizia piano a scoparla mentre lei riga la sua schiena con le unghie. La porta si apre all’improvviso e una voce irrompe nella stanza ‘Simone, caro ma non mi sentivi? Ti stavo cercan’ ooooohh!! Oh mio Dio!! Scusatemi.’
Come una saetta una figura femminile sparisce dalla stanza. Nora e Simone si trovano seduti nel letto, come due ragazzini alle prime esperienze colti sul fattaccio.
‘Ma’ ma chi &egrave?’ Nora &egrave frastornata e si arrotola fra le coperte per coprirsi come può.
‘Mia madre’ scusami, corro giù a tranquillizzarla’, Simone le risponde mentre si veste in tutta fretta e poi esce fuori dalla stanza. Nora prende a rivestirsi e timidamente. Sente il tono agitato della madre di Simone e di rimando la voce di lui che cerca di tranquillizzarla. Le voci si avvicinano insieme ai passi sulle scale.
Nella stanza entra Simone, alle sue spalle si intravede la sagoma della madre.

‘Nora, adesso possiamo fare le presentazioni ufficiali, questa &egrave mia madre, Giovanna.’ Simone si scosta e con gesto plateale delle braccia lascia entrare sua madre.
‘Ciao Nora’ ci siamo sentite al telefono qualche volta’ di sfuggita’ mi dispiace davvero questo tafferuglio’ non volevo proprio presentarmi così, sono stata così inopportuna”
Nora si alza sorridente e le porge la mano.
‘Piacere! Non importa, ormai &egrave andata, avremo modo di ridere parecchio in futuro ricordando il nostro primo incontro, no?’
‘Ah! Sì, in effetti sì, quando avrò superato l’imbarazzo’ ‘
Ridono tutti e tre e Nora non può far a meno di osservare quanto siano simili madre e figlio, soprattutto gli occhi, sopratutto il sorriso. Unico figlio di genitori separati, la madre &egrave raramente in città e quella casa &egrave il suo unico appoggio. Con non pochi tira e molla la madre acconsente a rimanere comunque, sentendosi ancora più colpevole per il fatto di non aver letto attentamente il messaggio che Simone le aveva inviato qualche giorno prima per comunicarle che sarebbe stato con Nora nella casa al mare.

Febbraio

Nora: Sai che c’&egrave’ ho deciso di salutare tutti i miei fwb’
Ste: Ah’ così? Tutti via, di botto?
Nora: Sì’ ormai non mi divertono più, non vedo davvero il motivo per cui dovrei continuare.
Ste: Sicura che poi non ti pentirai di questa scelta?
Nora: No, non credo proprio, sono sicura.
Ste: Va bene, allora. Per me va benissimo’ ti avrò tutta per me’ almeno nel virtuale’
Nora: Sì’ Sei contento?
Ste: Mooolto contento tesoro’ &egrave una decisione molto saggia e vuol dire che stai crescendo, stai passando di livello’ Sono felice di vederti evolvere.
Nora sorride davanti allo schermo e inizia a scrivere un messaggio di commiato. Cerca di essere il più stringata possibile. Alcuni di quei fwb sono solo dei passatempi e sa benissimo di essere la stessa cosa per loro. Altri sono persone alle quali si &egrave ormai affezionata, sono davvero pochi ma non vuole guardarsi indietro, ha voglia di andare avanti. Si sente cambiata e vuole tagliare qualche vecchia cattiva abitudine. Ormai non trae più alcun piacere da questi giochi.
Scrive il testo e blocca i suoi contatti. Elimina le chat. Quel capitolo &egrave ormai chiuso.

Marzo

‘Non ci posso credere che finalmente ti sei decisa a buttare quel vecchio trabiccolo di cellulare’.
Nora &egrave sul divano intenta a configurare il nuovo cellulare appena acquistato quando Simone entra nel salone, di rientro da lavoro. Nora gli sposta buste e carte disseminate sul divano per fargli spazio.
‘Beh ma sai che ci ero affezionata”, si sporge per ricevere il suo bacio.
‘Sì ho capito, ma da una geek come te non mi aspettavo tanta fedeltà per un modello ormai superato da anni. Se non si fosse accidentalmente frantumato a terra probabilmente non lo avresti cambiato mai”
Nora si blocca di scatto e fissa Simone con sguardo torvo.
‘Mi stai dicendo che non &egrave stato un incidente?’
‘Ma certo che &egrave stato un incidente’ Ma diciamo che avevo già comprato il buono da regalarti per il compleanno e guarda un po’ che tempismo eh? Solo un po’ in anticipo’ hai finito di trasferire tutto?’, Simone si abbandona pesantemente sullo schienale, una mano si infila sotto la maglietta di Nora ad accarezzarle la schiena mentre lei &egrave ancora curva sul monitor.
‘Sì quasi’ sto finendo di configurarlo.’
‘Come &egrave andata la giornata piccola?’
‘Bene, intensa’ Mi hanno proposto un trasferimento di sede, sai?’
‘Davvero? E dove?’
‘Milano’ Un grosso avanzamento di carriera. Ma non ho voglia di andare a Milano’ ci incasineremmo io e te’ Dovrei cambiare completamente ambiente”
‘Potrei chiedere anche io il trasferimento, la mia azienda ha una sede a Milano’ non credo mi farebbero problemi con tutte le trasferte che faccio’ Pensaci meglio, non dire subito di no’
‘Non so, non sono per niente convinta. Milano non &egrave proprio la città per me e so che i colleghi là sono molto agguerriti, non ho voglia di giocare al massacro’
‘Beh, non rispondere di getto, datti qualche giorno per pensarci’ Noi comunque troveremo un modo”
La mano di Simone si infila nei pantaloni, accarezza lieve i glutei di Nora.
‘Ah! Dimenticavo! Ho messo in freezer delle birre artigianali che ho comprato! Corro a toglierle!’, Nora si alza di scatto lanciando il cellulare sul divano. Si dirige in cucina.
” ne vuoi assaggiare una Simo?’, gli urla dalla cucina mentre ripone le bottiglie sul tavolo. Non riceve risposta e si sporge dalla porta nel momento in cui Simone si avvicina camminando verso di lei.
‘Chi &egrave Ste?’
Nora sente il sangue fuggirle via dalla testa. Simone le mostra la schermata di blocco del cellulare con un messaggio di Ste ben leggibile. La vista offuscata non le permette di mettere a fuoco e di decifrare il messaggio. Il suo fiato si rompe appena. ‘ Pensa, veloce, veloce, veloceeeee!!! ‘ Si avvicina allo schermo per leggere meglio.

Ste: Beh tes, come va il giocattolino nuovo?
‘Ste. Un vecchio amico’ ci siamo ritrovati da poco su facebook”, la sua voce trema impercettibilmente.
‘Strano, non ricordo che tu me ne abbia mai parlato, ma proprio mai’ Ti chiama tes, mi sembra ci sia abbastanza confidenza’ Devo essere geloso?’, Simone la guarda serio negli occhi. Nora si sente mancare il fiato, il cuore le scoppia nel petto.
‘Scusa sì, avrei dovuto parlartene’ ma’ non sapevo come’ &egrave un mio ex’ non sapevo come l’avresti presa Simo’ scusami”
Simone resta a guardarla per qualche istante. Lo sguardo di Nora implora clemenza.
‘Ci scopi Nora?’, la domanda arriva come un dardo acuminato, la colpisce in pieno petto. Resta qualche secondo col fiato sospeso, la sua mente oscilla vorticosamente fra menzogna e verità, vaglia in un lampo tutte le conseguenze delle due strade. Decide.
‘No Simone, non ci scopo.’, lo sguardo dritto nei suoi occhi, sicuro e deciso.
‘Nora, non mi piace quando mi nascondi le cose’ Se &egrave un tuo ex e non ci scopi, perché non me ne hai parlato? Non sopporto venire a sapere le cose in questo modo’ Non mi piace la tensione fra noi.’
‘Lo so, hai ragione’ Mi dispiace, avrei dovuto parlartene’
Simone tende il telefono a Nora che lo prende in mano, il capo chino. Si avvicina a lei e la stringe a sé, lei aspira forte il suo profumo.
‘Vorrei capissi davvero quanto sei preziosa per me’ Ho voluto questa convivenza perché penso davvero che io e te siamo fatti l’uno per l’altra. Spero ci creda anche tu Nora”
‘Sì, ci credo anche io Simone. Scusami davvero’ Non capiterà più”
Le bocche si cercano, i corpi si stringono. Nora per la prima volta dopo tanto tempo si sente marcia dentro.

Aprile

La primavera &egrave esplosa, Nora si alza dal letto pimpante e allegra mentre Simone ancora sonnecchia. Fa la doccia canticchiando allegramente. Prepara il caff&egrave e lo porta in camera da letto. La accoglie uno starnuto fortissimo.
‘Oh Simo’ ancora l’allergia?’
‘Sì’ oggi sto malissimo’ non ho dormito, dovrò rimanere a casa, non riesco neanche a tenere gli occhi aperti’
Nora posa il caff&egrave sul comodino e stringe teneramente Simone.
‘Riposati un po’ ti porto delle fette biscottate e gli antistaminici’
‘Sì’ mi bastano un paio di ore, dovrei riuscire a riprendermi’
‘Allora vado, ci sentiamo via messaggio. Riposati’

In pausa pranzo Nora scrive due righe a Simone, preferisce non chiamarlo direttamente per evitare di svegliarlo nel caso stia dormendo.

Nora: Simo come va? Ancora male?
Simo: Amore no, sto molto meglio, mi ha fatto bene prendere subito la pastiglia, ho dormito un po’. Ora mangio, ho una fame pazzesca.
Nora: Ah sono contenta! Oggi mi tratterrò un po’, ho una riunione con i capi. Credo vogliano convincermi a tutti i costi a trasferirmi a Milano’
Simo: E sei proprio convinta di voler rinunciare’ te l’ho detto, ci organizziamo io e te.
Nora: Simo sì, sono convinta. Non mi va proprio. Va bene così. Non credo che mi pentirò di questa scelta.
Simo: Come vuoi tu amore’ Io sono con te comunque, qualunque sia la tua scelta.
Nora: Grazie’ &egrave davvero importante per me.
Nora si ritrova a sorridere allo schermo, riesce a sentire l’amore e le attenzioni del suo Simone anche solo fra quelle poche righe scritte in una chat.

Durante tutto il pomeriggio Nora continua, fra un lavoro ed un altro, a mandare messaggi a Simone. Non riceve risposte.
La riunione si prolunga parecchio, riesce ad uscire da lavoro per le 19.10. Manda un messaggio vocale a Simone: ‘Passo a prendere due pizze, per te va bene la solita? Se non mi rispondi per tempo vado con quella. Arrivo.’
Apre la porta di casa tenendo in bilico la borsa e le due pizze, con una certa apprensione si butta dentro casa, per parecchie ore Simone non ha risposto ai suoi messaggi. L’apprensione svanisce appena vede il profilo della sua testa spuntare dallo schienale del divano. Entra in casa con il sorriso sulle labbra.
‘Ah! Ma allora sei vivo! Pensavo stessi male non mi hai risposto per tutta la sera”
Nora gli parla con tono allegro, mentre si avvicina, aggira il divano e riesce a guardarlo in faccia.
Il volto di Simone &egrave scuro, serio, nessuna reazione all’arrivo di Nora. Gli occhi sono rossi, gonfi, non come questa mattina, ma come se avesse pianto per parecchio tempo, come se avesse pianto fino a poco prima che lei arrivasse. Simone non distoglie lo sguardo dal notebook che ha davanti a sé in grembo e forzatamente evita di guardare Nora.
‘Simone’ che succede?’, Nora sussurra la domanda in preda a un terribile presentimento, le pizze ancora in bilico su una mano.
Lo sguardo di Simone si sposta, la mette a fuoco, la trapassa gelido. Gira lo schermo del portatile verso di lei. Nora sente una vertigine improvvisa alla vista delle immagini su quello schermo, l’audio &egrave annullato dalle cuffie attaccate al portatile; le pizze perdono l’equilibrio e dalla sua mano rovinano a terra.
‘&egrave tutta la sera che guardo questo video, l’ho visto già quattro volte e ho pianto ogni volta che l’ho visto’ l’ho guardato dopo aver letto tutte le chat che hai salvato nell’altro dvd, dopo aver visto tutte le foto, sentito gli audio’ ‘, la voce di Simone &egrave ferma, pacata, gelida come il suo sguardo.
‘Pensavo di fare una cosa carina’ adesso mi sembra davvero una stupidaggine, mi sento davvero un cretino. Volevo cercare quelle foto che ci facemmo ad Amsterdam a fine gennaio, eravamo davvero felicissimi in quelle foto, volevo farti una sorpresa, volevo usarle per chiederti’ ma non le trovavo e ho cominciato a frugare e mi sono capitati questi due dvd, senza scritto niente sopra se non N. Pensavo davvero fossero i backup delle foto’ Non puoi immaginare come mi sono sentito Nora. Nel momento in cui ho iniziato a vedere queste chat, a leggere quello che ti sei scritta con tutta questa gente mentre io e te stavamo insieme, ci sono la data e l’ora, eravamo già insieme io e te. Le cose che hai fatto, che hai detto’ E Ste’ mi hai anche mentito su di lui.Mi hai guardato negli occhi Nora, e mi hai mentito.’
Nora &egrave pietrificata, non riesce a muovere un muscolo, non riesce a fiatare. Aspetta da un momento all’altro un’esplosione di rabbia. Ma guarda gli occhi tristi di Simone, non c’&egrave rabbia nei suoi occhi. Solo delusione e dolore e lacrime.
‘E questi tre’ Nora’ ma cosa ti hanno fatto? Cosa ti sei fatta fare da questi mostri?’ Simone si blocca, abbassa la testa e porta una mano alla bocca per trattenere un singhiozzo. Respira a fondo e riprende a parlare.
‘Ti hanno stuprata Nora’ violentata, picchiata, umiliata. Hai davvero lasciato che queste bestie ti trattassero come un oggetto? Dimmi se li hai denunciati. Dimmelo per favore.’
Nora riesce solo a fare di no con la testa. Simone prende un altro grosso respiro.
‘Tu hai lasciato che questi animali rimanessero liberi di fare ad altre quello che hanno fatto a te? Davvero Nora? Non mi hai mai fatto cenno a questa cosa’ ma cazzo, io non so davvero chi sei. Io in questi mesi non ho capito un cazzo. Mi hai nascosto tutto di te, tutto. Di chi cazzo mi sono innamorato io Nora? Eh?’, la domanda cade nel silenzio. La voce di Simone si rompe, dai suoi occhi sgorgano lacrime dolorose. Nora si sente svuotata, annientata, impotente e colpevole.
Simone riprende a parlare.
‘Ti ho portato giù le tue valigie. Io ora vado alla casa al mare dei miei. Starò là fino a quando non mi scriverai che hai portato via tutte le tue cose da qui. Non voglio che mi scrivi altro. Non voglio più sapere niente di te Nora. Niente. Voglio solo che sparisci dalla mia vita e cerca di fare in fretta.’
La sentenza arriva alle orecchie di Nora ovattata e attutita dal battere incessante del suo cuore. Sente Simone passarle a fianco. La mente vorrebbe afferrarlo con una mano, stringerlo ancora una volta, implorare perdono, supplicare di essere ascoltata. Ma il corpo sta fermo, immobile. Alle sue spalle sente la porta di casa chiudersi con un tonfo sordo.

‘Tes, come stai?’
‘Sto bene, ho fatto tutto, ho consegnato il video ai carabinieri, ho lasciato la deposizione. Mi hanno detto che non sono la prima ad essere stata aggredita dai tre, li stanno cercando da tempo ma si spostano parecchio in regione.’
‘Ma scusa’ il ristorante?’
‘Gliel’ho detto, ma in realtà non sono mai stati i gestori, non li vedono da mesi là. Dovrei provare a portarli al casolare”, Nora tira un forte sospiro.
‘Piccola’ stai tranquilla, se non te la senti di andare da sola posso venire da te, ti accompagno’
‘Grazie Ste, davvero’ ma’ &egrave solo che’ mi sento così stupida’ sono stata così stupida.. ho distrutto tutto’ da sola’ con le mie’ mani”, Nora irrompe in un susseguirsi incontrollabile di singhiozzi.
‘Tesoro’ ‘
‘Scusami’ ora mi riprendo’ ok’ ci sono’ ok’ ho deciso che accetterò il trasferimento a Milano. Domani darò conferma, ho bisogno di cambiare, drasticamente. Di allontanarmi da qui”
‘Fai bene tesoro, fai benissimo, ti aiuterà a riprenderti vedrai’ E io ci sono lo sai, per qualunque cosa’ ricordalo.’
‘Certo’ lo so. Grazie.’

‘Brava la mia puttana’ Adesso apriti bene quella figa’ Sì, guarda come mi ha fatto diventare il cazzo, guardalo puttana! Apritela, ficcati quelle dita dentro’ te la scoperei a sangue se ti avessi qui. Continua, non ti fermare’ dai! Cazzo sei proprio una troia, cazzo’ ‘
Nora continua a ficcarsi le dita dentro la figa, le gambe oscenamente aperte, seduta sul bordo del divano, davanti a sé sul tappeto il notebook e una sessione via web di un sito di Camgirl. Ci sono diversi utenti connessi anche se si sta dedicando solo ad uno che le ha chiesto l’esclusiva. Il suo primo esperimento sul sito. Senza che Ste ne sappia niente.
Geme e ansima Nora, esegue tutte le richieste, sente tutti quegli occhi sulla sua figa, vuole annientarsi completamente, essere un corpo vuoto da usare.
‘Ficcati la gagball, non voglio sentirti, hai capito puttana, devi godere in silenzio’ e continua a fotterti, più forte, dai cazzo che mi fai venire’ dai cazzo che voglio sborrarti addosso, troia!!’. L’uomo le urla dalla cam, Nora guarda il suo cazzo eruttare copiosi schizzi bianchi, geme anche lei sommessamente, la gag ball la fa sbavare e attutisce il suo orgasmo, il suo bacino si spinge ancora più in fuori, il suo succo scivola vischioso dalle dita, sulle cosce.
‘Cazzo bravissima, sei un troia fantastica’ Ecco, ti ho mandato il tuo pagamento puttana, te lo sei proprio guadagnato. Alla prossima.’. L’uomo chiude il collegamento. Nora non presta attenzione alle sue parole, &egrave ancora confusa dall’orgasmo, abbandonata mollemente sul divano. Sente le notifiche dei nuovi utenti che si connettono alla sua cam. Si rivolta sul divano, i gomiti a terra, il resto del corpo sulla seduta, un click e chiude la connessione a tutti.
Prende a guardare il video, lo ha registrato per poterselo conservare. Ancora la gagball in bocca, ci gioca, se la rigira fra i denti con la lingua. Una notifica a video attira la sua attenzione:

Il tuo account ha ricevuto un pagamento di 50,00 ‘ dall’utente XXYZ
Nora rimane a fissare apaticamente lo schermo.

‘ FINE ‘

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