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E dire che…3

By 25 Febbraio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo ormai ai primi di settembre. Squilla il telefono. &egrave Cristian’ Ciao Zio. Ti volevo avvisare che noi saremo da te verso il 15 del mese. Va bene Cristian, vi aspetto con ansia’ Anch’io non vedo l’ora zio’
Penso di essere stato frainteso’Chissà perché, mia cugina arriva sempre di venerdì’
Mi chiama al telefono il giovedì sera dicendomi che sarebbero arrivati il venerdì tardo pomeriggio, e che, sarebbe venuta anche la mamma di Morena, aggiungendo che sarebbero ripartite il sabato mattina’
Venerdì pomeriggio, esco prima dall’ufficio e vado al Supermercato a fare la spesa. Voglio preparare una gustosa cena a base di crostacei, tanto saremmo stati solo in 5.
Preparo una insalatina di mare e preparo gli scampi da cuocere a ‘Forno Spento’. Si porta il forno ad una temperatura di circa 200 gradi, si inserisce la teglia con gli scampi tagliati a metà e conditi con una salsina a base di olio, pepe e sale q.b., e si sfumano con una spruzzatina di Brandy o Cognac, si attende che il forno ritorni a temperatura e si spegne.
Ho quasi terminato la preparazione che suona il campanello. Mancano 10 minuti alle ore 19:00.
Apro e attendo il loro arrivo. La prima a uscire dall’ascensore &egrave Carla. Mi abbraccia forte ringraziandomi ancora. Uno dopo l’altro si susseguono i saluti’ Entrati in casa noto pochi bagagli. Guardo mia cugina e gli chiedo. E i bagagli? Sono in machina. Risponde prontamente Cristian. Adesso scendiamo io e Morena a prenderli. Vi do una mano? Grazie zio. Ci pensiamo noi, aggiunge Morena.
In quel momento, mi rendo conto che non avevo pensato al fatto che sarebbero rimaste a dormire anche mia cugina Carla e sua cognata. Mi viene in mente che il divano letto del soggiorno &egrave matrimoniale e tiro un sospiro di sollievo’Problemi? Mi chiede Carla. No! Tutto a posto. Tu e Sara, la mamma di Morena, vi dovrete accontentare del divano letto in soggiorno per stanotte. Non c’&egrave problema, risponde Sara. Abbiamo già dormito insieme altre volte. Arrivano i ragazzi con ognuno la propria valigia. Venite dico. Vi faccio vedere come ho sistemato le camere. Mi seguono. Tu Cristian dormirai nella stanza con me, ho già diviso il lettone in due lettini e potrai sistemare le tue cose nelle due ante di sinistra dell’armadio. Per te Morena, ho riservato la camera degli ospiti in modo da riserbare la tua intimità di femminuccia’Ma zio? Guarda che io sono già una Donna! Sottolinea Morena. Gli rivolgo un sorriso e gli chiedo scusa per la gaffe. Strano.. Cristian non ha proferito parola. Torniamo in sala da pranzo. Inizio ad apparecchiare e Morena si offre per darmi una mano. Indico i posti dove può trovare le stoviglie dicendo che cosi iniziano a famigliarizzare con la casa e in futuro si potranno districare da soli. Dai una mano anche tu, dico a Cristian.
La tavola &egrave apparecchiata’Ho preparato una cenetta da farvi leccare le dita.
Ho ho! Esclama Carla. E poi aggiunge.. Quando il diavolo ti accarezza, vuole la tua anima. Dice ridendo’
Al&egrave.. Tutti a tavola’ Stappo una bottiglia di buon spumante e ne verso un poco nei calici per un brindisi..
Cin’ Vado in cucina, accendo il forno e porto a tavola l’insalata di mare. Questo per iniziare. Forza ragazzi.
Dopo qualche minuto, vado in cucina a infilare nel forno le teglie con gli scampi, attendo torni a temperatura e lo spengo. Imposto il timer a 25 min e torno in sala.
Vedo con piacere che avete finito tutto. E non solo l’insalata di mare dice Carla. Anche lo spumante.
Apro un’altra bottiglia e riempio i calici vuoti, praticamente tutti. Cin e si svuotano di nuovo. Vedo Sara un po’ alticcia e, Cristian sta ridendo divertito. Bene. Dico tra me e me. Vuol dire che si sta rilassando.
Sento il trillo del timer del forno e vado a prendere gli scampi. Ne metto tre per piatto e poi poso il vassoio al centro tavola. Dopo aver gustato il primo scampo, ricevo i complimenti al cuoco e in un battibaleno li finiscono tutti. A me tocca succhiare le teste che hanno lasciato.
La serata scorre tranquilla. Morena mi chiede di raccontare qualche barzelletta. Cosa che faccio. Ridono tutti, anche Cristian. Questo mi fa piacere e glielo dico. Ridendo e scherzando e, soprattutto bevendo si &egrave fatta mezzanotte. Sara &egrave abbastanza brilla, tanto che a volte farnetica e Morena la richiama all’ordine.
Cristian &egrave il primo a cedere e se ne va in camera da letto. Sara &egrave ormai cotta e vaneggia. A questo punto, Carla mi chiede di aprire il divano nel soggiorno in modo che Sara possa andare a letto. Mi accingo a andare in soggiorno e Morena si offre di aiutarmi. Terminato di preparare il divano letto, mi prende la mano per fermarmi e mi dice’ Tu non immagini quanto mi costa starti vicino. Lì per lì non do peso. Mi renderò conto di questo dopo qualche giorno. Tutto pronto, dico a Carla quando torniamo in sala. Grazie Marco. Aiutami a portarla a letto. Prendiamo sottobraccio Sara, che barcolla, la trasferiamo in soggiorno, la adagiamo sul letto e Carla l’aiuta a spogliarsi. Io resto li impalato a guardare. Però dico. Mica male tua cognata.. Ei mandrillone’ Mica per dire, ma vorrei ricordarti che hai quasi sessant’anni. A parte che ne ho 56, rispondo, e non faccio ancora uso di viagra. E poi, guarda che sei sempre tu la mia preferita. Mi guarda e sottovoce mi rifila un bel.. ‘Porco!’ Morena, non vedendoci tornare in sala, ci raggiunge per sincerarsi delle condizioni della madre.
Sara sta già dormendo come un ghiro. Ok. dice Morena, vado a letto anch’io. Si avvicina e mi scocca il solito rumoroso bacio sulla guancia. Buonanotte zio! Grazie per la magnifica serata. Buonanotte zia Carla. Buonanotte a te Morena, diciamo contemporaneamente io e Carla.
Ti do una mano a sparecchiare propone Carla. Lo facciamo domattina rispondo io.. ok. Allora buonanotte!
Si avvicina e mi da un bacio in bocca con la lingua. &egrave evidente che il mio pene non resta inerme. Si gonfia e si irrigidisce in modo vistoso’ Abbraccio Carla, la bacio con passione’ mi stacco da lei e’ Forse &egrave meglio che vada a letto anch’io. Buonanotte! Buonanotte Marco!
Vado in camera, la luce sul comodino di Cristian &egrave accesa, sembra che dorma. Mi spoglio e vado in bagno per il solito rito, lavaggio denti e accurato bidet. Esco dal bagno, accendo l’abatjour sul mio comodino e spengo quella sul comodino di Cristian. Dopo poche secondi, spengo la luce, chiudo gli occhi pensando a Carla e con la mano accarezzo il mio pene quasi moscio.
Non so quanto tempo sia passato che avverto di nuovo quella calda manina che avvolge il mio pene, anzi, detto come va detto, il mio cazzo’ Mi godo il piacere che quella deliziosa manina mi sta regalando. Ma, ancora una volta, questo piacere svanisce. Aspetto invano che riprende, ma niente. Dopo diversi minuti, mi ritrovo con il cazzo dritto, le palle piene di spermatozoi, e una voglia matta di esplodere. Resto ancora un po’. Mi alzo, guardo verso Cristian, sembra che dorma, vado in cucina per bere qualcosa di fresco’
Ci trovo Carla a sedere con una tazza di camomilla in mano e la sorseggia. Carla? Non riesci a dormire?
Ero troppo agitata. Tutta colpa tua. Mia? E si! Caro. Prima m’infuochi, e poi pretendi che sbollisca da sola.
A chi lo dici. Guarda un po’ come sono ridotto, dico mostrandogli la mia erezione. Non confesserei mai il vero motivo. Lei guarda la mia patta gonfia, ci posa un mano e.. dicendo poverino, si abbassa e me lo tira fuori.
Lo prende in bocca e lo succhia avida. La invito ad alzarsi, la bacio con foga e gli dico.. Ho una voglia matta di leccarti la figa. Voglio inalare il profumo e gustare il tuo nettare. Mi prende per mano e mi trascina nel soggiorno, mi fa stendere sul letto e si posiziona su di me per un bel 69. Affondo il mio viso tra le sue cosce e la mia lingua penetra nella sua invitante figa che gronda di piacevole liquido che precede la venuta. Nel leccare la sua calda figa, mi rendo conto che non sembra affatto la figa di una quasi cinquantenne, ma quella di una ventenne’Calda e profumata e i suo umori sono davvero molto eccitanti. La su lingua si muove esperta sulla cappella del mio cazzo e gli affondi di gola mi inducono a fermarla per non venire. Fermati Carla. Per favore. Ho voglia di scopare’ Detto fatto. Si alza, si posiziona il cazzo tra le fradice labbra della figa e s lo infila decisa. Mhhh. Che bello! Senti com’&egrave calda Marco’ Finalmente. Geme e continua a dimenarsi con il mio cazzo tutto dentro nella figa. Geme e cavalca come una forsennata. Si abbassa con il corpo su di me e mi bacia con lussuria continuando a scoparmi. Shiiii. Marco. I miei movimenti si sincronizzano con i suoi.
Cazzo Carla .. Come scopi bene’ Shiiii! Cosi’.Intanto aumenta il ritmo dei movimenti. Provo un intenso piacere ad ogni suo affondo. Sento il cazzo che viene risucchiato dalle sua figa, e ad ogni risucchio, provo la sensazione di un bocchino con la figa. Ho ormai gli spermatozoi che spingono per uscire violenti. Carlaaaa. Sto per venireee..
Aspetta, ti prego veniamo insieme. Sto per venire anch’io’ Ancora pochi affondi e ci abbandoniamo ad una estenuante e indescrivibile piacevole eiaculazione.. Appagata e esausta, Carla si abbandona sul mio corpo, mi sussurra un.. Grazie cuginone mio e mi bacia con dolcezza’ Sobbalza quando sente la voce di Sara che dice.. Avete finito? Posso continuare a dormire? Carla &egrave ammutolita e anche io lo sono.
Ci tranquillizza la voce di Sara che ci dice’ Tranquilli’ non ho ne visto e ne sentito..
Ci alziamo e nudi andiamo in cucina. Prendo tra le mani il viso di Carla, la bacio a fior di labbra..
Sei stata fantastica’ Meglio di quando eravamo ragazzini? Non c’&egrave paragone! Cara la mia cuginona.
Ci stringiamo in un caldo e dolce abbraccio, prendo di nuovo il suo viso tra le mie mani, gli sfioro un dolce bacio sulle labbra e’. Buonanotte mia dolce Femmina’
Vado a letto senza lavarmi. Voglio dormire con il profumo del suo sudore misto al mio. Cado in un sonno profondo.. Al mattino mi sveglia una carezza e un buon profumo di caff&egrave. Buongiorno zio! Sono le dieci. Apro gli occhi e mi ritrovo davanti il dolce viso di Morena. Mi siedo sul letto, sorseggio il caff&egrave. Tua madre e la zia dove sono? Sono già partite. Mi hanno chiesto di salutarti per loro. Non hanno voluto svegliarti. Mi prende la tazzina, la posa sul comodino’ mi hanno detto di darti un bacio.. e cosi dicendo, mi scocca un bacio sulla bocca passando la lingua sulle mie labbra. E Cristian? &egrave andato a fare un giro, tornerà tra poco.
Si alza e sene va. Di colpo, un brutto pensiero mi assale. E se Sara raccontasse a Claudio dell’accaduto?
Sai che casino verrebbe fuori’ Resto tutta la giornata con questo tarlo. Nel tardo pomeriggio squilla il mio telefono. Pronto’ Sono Carla, siamo arrivate’ Tutto bene? ‘Silenzio’ Si! tutto bene anche per Sara. Capito?
Saluti ai ragazzi e un bacio da me e da Sara.. Ciao. Ci raccomandiamo a te’ stai dietro ai ragazzi.

LAR

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