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E dire che….Morena

By 6 Marzo 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

&egrave sabato mattina, niente lavoro per me e niente Università per i ragazzi.
Spossato dal favoloso bocchino che Cristian mi aveva fatto la sera prima, resto a sollazzarmi nel letto nonostante l’orario. Sono quasi le 10 e devo andare a fare la spesa.
Si apre la porta ed entra Morena con un fumante caff&egrave. Buongiorno zio Marco! Ti ho portato il caff&egrave.
Posa il vassoio sul comodino e mi omaggia di un tenero e caldo bacio sulle labbra.
Grazie tesoro. Ne ho proprio bisogno. Rimarrei volentieri a letto ma devo andare a fare la spesa.
Posso venire con te? D’accordo. Se ti fa piacere. Grazie Zione.. Mi vado a preparare.
Bevo il caff&egrave, faccio una doccia veloce, mi abbiglio in stile libero e vado in cucina.
Eccomi! Sono pronta.. Mi giro e resto a bocca aperta dal suo abbigliamento.
Urca che Figa!!! Esclamo sbalordito. Scusa Morena. M’&egrave scappato. Grazie del complimento zio.
E’ tirata a festa con una gonna a tubo che gli arriva appena sopra al ginocchio, calze fum&egrave con la riga dietro, una camicia aderente che mette in risalto le sue belle tette ,penso porti la 4′ di misura, e per finire, un paio di scarpe a punta tacco alto. La tua eleganza richiede un elegante cavaliere al tuo fianco. Mi vado a cambiare, faccio in un attimo. Indosso un abito classico, anche se spezzato, scarpe a tono, e mi precipito da lei.
Cristian era in soggiorno a guardare la tv. Ciao Cristian. Ci vediamo più tardi. Ci raggiunge, ci guarda. Complimenti a tutti e due!! Sono sicuro che oggi gli occhi della gente saranno puntati su voi due. E già! Magari qualcuno commenterà dicendo.. Guarda quel vecchio depravato che bella ragazza che si trova di fianco. Ma quale vecchio? Interviene Morena. E rivolgendosi a Cristian. Vero che &egrave un uomo affascinante?
Certo che lo &egrave! Risponde lui. Sono davvero lusingato dai vostri complimenti. Grazie!
Scendiamo a prendere l’auto e ci dirigiamo al Centro Commerciale.
Morena prende posto sul sedile del passeggero di fianco a me e nel sedersi la gonna si &egrave spostata e lascia intravedere il bordo merlato delle sue calze autoreggenti. Per quanto impegnato nella guida, il mio sguardo viene catturato da quelle cosce scoperte. Lei si accorge del mio insistente sguardo e dice’
Sarà meglio che guardi avanti se non vogliamo rischiare un incidente’.. Mi prende la mano tra le sue ..
Zione? Visto che stasera siamo soli, perché non mi porti a cena in un ristorantino non troppo chiassoso?
E’ un’ottima idea’. Ne conosco uno in collina che si mangia bene ed &egrave molto tranquillo.
Quando torniamo provvedo a prenotare. Grazie zione.
La delicatezza con la quale mi accarezza la mano e lo sguardo luminoso mi emozionano come un ragazzino.
Arrivati al Supermercato, prendiamo il carrello e fiero di essere al suo fianco ci incamminiamo tra i meandri del Centro Commerciale. Non perdo occasioni per ammirare l’elegante portamento della donna al mio fianco.
Facciamo dapprima un giro per i negozi. Morena mette una mano sulla mia e mi chiede di fermarci davanti ad un negozio di intimo. Mi aspetti 5 minuti zio? Devo comprare delle cose. Entra nel negozio ed esce dopo circa 20 minuti con una sportina. Ho preso anche una cosina da indossare stasera.
Cosa hai comprato? Non essere curioso. Stasera vedrai!
Entriamo nel supermercato. Mannaggia’ Qualcosa non va zio? Ho dimenticato la lista della spesa a casa.
Va b&egrave! Spero di ricordarmi tutto. Man mano che giriamo nelle corsie il carrello si riempie.
E per domani. Cosa prepariamo per pranzo? Decidi tu . Facciamo un pesce al forno? Magari un buon Rombo con le verdure? Per me va bene: Arrivati al banco del pesce, mentre attendiamo il nostro turno, Morena mi sussurra all’orecchio che fa un salto alla corsia dell’igiene intima.
Devo comprare gli assorbenti, sono vicina al ciclo.
Lei va alla corsia di interesse e io vengo assalito dal pensiero che &egrave vicina al ciclo.
Ce l’ha già o gli deve arrivare? E a te cosa te ne frega? Mi rispondo.
Sento chiamare il mio numero e ordino un rombo per 4 persone.
Arriva lei, posa il pacchetto degli assorbenti nel carrello, mi prende sottobraccio e mi dice. Fatto!
Noto gli sguardi interrogativi dei banconisti, e lei, con tutta naturalezza, mi schiocca uno dei suoi rumorosi baci sulla guancia stringendosi in modo evidente al mio braccio.
Lusingato e anche un po’ imbarazzato, ricambio il bacio.
Solo che nel girarsi, mi ritrovo a darle un innocente bacio a sulle labbra.
Riponiamo tutto nel carrello, andiamo alla cassa. Riponiamo alla spicciolata la spesa nel carrello e andiamo al parcheggio. Apro il bagagliaio, tiro fuori delle scatole di cartone e sistemiamo la merce.
Richiudo il bagagliaio invitando Morena ad accomodarsi in auto intanto che io riporto il carrello al suo posto.
Ritorno all’auto. Morena &egrave li in piedi che mi aspetta. Perché non sei salita in auto?
Si avvicina me e con il viso a poche centimetri dal mio mi dice’ Perché ho voglia di un bacio. Un bacio vero. Accosta la sua bocca alla mia e parte un intenso bacio con la lingua.
Ci baciamo con passione. Si accorge della mia improvvisa erezione e stringendosi a me’
Il mio affascinante Zione eccitato. Andiamo a casa che &egrave meglio, dico allontanandola’
In auto, mi chiede se ha sbagliato a baciarmi. No tesoro! Lo desideravo tanto anch’io.
Posa la testa sulla mia spalla e partiamo per il ritorno a casa. Sguardi e silenzi accompagnano il nostro ritorno.
Siamo quasi arrivati. Ti va una pizza? Mi chiede Morena. Per me va bene. Senti se va bene anche a Cristian?
Penso che vada bene anche per lui. Risponde . Mi fermo davanti alla pizzeria vicino casa e scende a ordinare tre pizze. Risale in auto dicendomi che avremmo avuto il tempo di sistemare la spesa e che ci avrebbero consegnato le pizze tra un mezz’oretta.
Arrivati a casa, Morena chiede a Cristian di aiutarci con la spesa. Cristian si precipita e in men che non si dica, tutte le scatole con la spesa sono in cucina e sistemati nella dispensa.
Il tempo di apparecchiare, e arrivano le pizze.
Ancora fumanti, le divoriamo con un’avidità tale che sembrava che qualcuno ce le volesse portar via.
Finita la pizza, Morena e Cristian si offrono per sistemare la cucina, e io ne approfitto per andare a farmi un pisolino sul divano.
Ero nel sonno più profondo quando vengo svegliato da Cristian. Ciao zio, io esco, penso che farò tardi stanotte. D’accordo, mi raccomando, altrimenti becco il mio avere da tua madre. Tranquillo zio. Faccio il bravo!
Anche voi due’. fate i bravi! Certo’.
Uscito Cristian, Morena entra in soggiorno. Hai riposato bene zio Marco? Si grazie. Vuoi che ti prepari un caff&egrave? Si! Grazie Morena. Ma vengo a prenderlo in cucina. D’accordo, lo preparo subito e va in cucina.
La raggiungo che il caff&egrave &egrave già nella tazzina. Lo bevo e guardo l’ora ,&egrave’ ancora presto.
Pe che ora hai prenotato? Per le 21 circa. Bene! Ho tutto il tempo di prepararmi con calma’
Vedrai, zione’ Sarai orgoglioso della tu dama stasera’.
D’accordo tesoro’ Spero di non farti sfigurare’
Mentre faccio la doccia, penso a Morena. E si! La penso soprattutto come femmina’
Questo pensiero mi eccita. Mi trastullo il pene che, al pensiero di passare la serata di fianco a quella giovane femmina, mi &egrave diventato duro. Riesco a calmare i bollenti spiriti con un po d’acqua fredda’
Finiti i preparativi, mi vesto e vado in soggiorno ad attenderla.
Tata tatan’. Entra Morena. Eccomi pronta!
Ma come? Pensavo che l’eccitante Zione si vestisse elegante in onore dell’intima cenetta con la sua nipotina preferita? Mi giro’ Faccio fatica a deglutire dallo stupore ne vedere l’abbigliamento di Morena. Tailleur composto da gonna nera a tubo abbondantemente sopra il ginocchio con spacco laterale che arriva quasi all’anca, giacca nera attillata con bordini in rosso, camicetta bianca trasparente, calze nere a rete, e per finire, scarpe tacco 12. Sei Bellissima! Mi complimento con lei. Mi avvicino, le prendo una mano e la invito a girare su se stessa. Tesoro’ Sei davvero Bellissima!
Se non fossi mia nipote e avessi vent’anni di meno, ti corteggerei per portarti a letto’
A parte il fatto che non v’&egrave nessun vincolo di parentela tra me e te, sottolinea lei, e quindi, questo &egrave un problema risolto. E poi, a me gli uomini piacciono maturi’ Proprio come te!
Morena’ Mi stai mettendo in imbarazzo. Cosi dicendo, la stringo con passione e la bacio sulla bocca.
Un bacio focoso e passionale che non termina mai. Non so quanto sia durato. Di certo &egrave stato molto eccitante e colmo di trasporto. Tant’&egrave che lei, accortasi della mia prorompente eccitazione, si &egrave staccata da me e mi ha detto’ Ora no! La serata deve ancora iniziare. Mi da un ulteriore bacio a fior di labbra e mi dice’
Ti vai a cambiare? Certo che si! Dammi 10 minuti’
Il tempo di indossare un abito appropriato e sono da lei.
Va bene cosi? Si avvicina e mi da un passionale bacio. Grazie zione!!! Mi fai impazzireee!
Ti prego Morena’ Solo Marco!
Noooo! Ti prego io’ Lascia che ti chiami zio?
Va bene tesoro’ chiamami pure zio.. Ora andiamo però, sono già le otto’
Entriamo in ascensore e scendiamo in garage per prendere l’auto.
Mi complimento con lei anche per la scelta del profumo. Ottimo.. Grazie’
Apro lo sportello dell’auto per farla accomodare. Ohhh.. Che cavaliere’ Prego Signorina.
Nel sedersi, dallo spacco laterale della gonna si nota il reggicalze.
Complimenti!!! Molto sexy il tuo reggicalze!
E non hai ancora visto il resto. Sottolinea lei.
Chiudo lo sportello e salgo in auto per partire.
Prima di infilare la chiave per la messa in moto, la guardo e accarezzandogli la coscia con la mano dico’.
Sei bellissima!!!! ‘Bellissima e pericolosa.
Pericolosa? Perché?
Perché potrei anche perdere la testa per te’.
Magari!!! ‘ Sarei la donna più felice del mondo.
Metto in moto e parto.
Durante il tragitto, posa la testa sulla mia spalla e si tiene stretta al mio braccio.
La sua stretta quasi mi impedisce di guidare. Per fortuna c’&egrave il cambio automatico.
Arrivati al ristorante, la stacco da me e corro ad aprirgli lo sportello. Prego Miss. Dico porgendogli la mano.
Non avevo dubbi’ Sei proprio un vero Gentlman e sai come trattare la donna..
Nel completare il gesto, me la ritrovo faccia a faccia e ne approfitto per dargli un bacio sul collo’
Ziooooo? Mi hai fatto venire i brividi’. La prendo sottobraccio e ci avviamo verso l’ingresso.
Il locale &egrave situato all’interno di una vila del seicento, poco distante dalla città, con arredamento a tema, quadri d’epoca e volte con caldi affreschi. Ogni stanza &egrave dotata di Camino.
Dico al cameriere il nome della prenotazione e ci fa accomodare a un tavolo in un angolo discreto.
Per la scelta ci rimettiamo al cameriere. Servono una serie di assaggi di piatti tradizionali. Mousse di mortadella, scaglie di grana con balsamico, piccolo assaggio ti tortelloni alle noci e filetto mantecato con salvia e balsamico. Vino rosso per l’occorrenza. Una gustosissima torta di frutta completa la mensa.
Al centro del tavolo, vaso di fiori e candelabro.
Zio!!! Ma &egrave un posto stupendo! Molto carino e intimo. In tuo onore dolce principessa’
La serata scorre tra scambi di effusioni, sguardi intensi e pochissime parole. Sono i nostri occhi a parlare .
Una leggera musica da camera in sottofondo contribuisce ad una specie di isolamento dagli altri commensali.
Il tempo vola e siamo alla fine della cena.

LAR

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