Il rum aveva ormai unito i nostri entusiasmi, mentre la musica ci confondeva, il ballo ci eccitava.
Presi da una voglia fuori dal comune decidemmo di uscire dal Cafè…
Fuori solo la notte respirava la nostra passione…
I palazzi di periferia erano giganti un pò voyeur, che ci proteggevano dagli sguardi indiscreti dei nottambuli
indiscreti, dei vagabondi della notte.
Di corsa scendemmo le scale che conducevano ai garage…un angolo abbastanza nascosto e stranemente comodo.
Mi appoggia sulle scale mentre lui mi toglieva la camicia e si slacciava i pantaloni…
Non esisteva niente al di fuori di noi e del piacere “furtivo” che stavamo provando.
Io comincia ad accarezzare il suo membro, mentre lui già aveva tolto tutto ciò che indossavo.
Mi girai di schiena, appoggiandomi alla parete fredda ed umida…lui iniziò a penetrarmi, ed io guardando il conducente di autobus che, con la borsetta
si dirigeva verso la sua postazione, per iniziare il turno di notte, gridai all’improvviso per un insolito e forte piacere.
Spero di pubblicare presto la prosecuzione di questa storia...
Hai pubblicato anche altri racconti? Se sì, mi farebbe piacere leggerli.
Grazie!
Grazie! Questo genere di relazione è vietato dal codice deontologico... Sono contenta che ti piaccia.
Complimenti, gran bel racconto!