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Racconti Erotici Etero

Finalmente si é decisa

By 19 Ottobre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

La mia ragazza non è mai stata una gran “chiavona”, o meglio, non sempre. Va a periodi: a volte il sesso non le va proprio, a volte fa il “compitino”, ma quando è scatenata che delizia!
E’ stato proprio in uno di questi periodi che l’ho inculata per la prima volta e le è piaciuto talmente tanto che l’ha voluto ripetere tre volte a fila….
Stavamo vivendo un periodo di fuoco, lei si era procurata un po’ di quegli abitini che piacciono a noi maschietti, calze di seta con reggicalze, baby doll trasparenti e un bel paio di scarpe con tacco a spillo vertiginoso. Le portava solo quando aveva voglia di scopare, si faceva trovare così al mio rientro dal lavoro, oppure quando alla sera quando credevo fosse ora di dormire. Un bel pomeriggio arriva a casa dal lavoro, mentre io stanco dopo al turno del mattino riposavo nel lettone con indosso solo i boxer. La sento arrivare, sento il suo sguardo addosso e fingo di dormire. Armeggia un po’ nei cassetti e si infila nel bagno. Mi riappisolo non so per quanto, so solo che mi sveglia in maniera meravigliosa… Ho una sensazione di caldo umido al cazzo, nel dormiveglia non riesco a capire cosa possa essere poi piano piano realizzo, la mia dolce metà mi sta succhiando il cazzo dolcemente. Ha indossato il completino sexy, il sangue già mi ribolle. Mi mette il cazzo tra le tettone e me lo massaggia guardandomi da gran maiala, poi ancora senza staccare gli occhi dai miei ridiscende e me lo prende in bocca di nuovo, poi si libera la bocca per un attimo e mi dice:”oggi ho voglia di cose nuove, voglio qualcosa di speciale; cominciamo con questo…” e mi riprende il cazzo in bocca ficcandoselo fino in gola. Lei sa che adoro toccarle le tonsille con la cappella, sa che il pompino mi piace lento, ma non ha idea di quanto possa durare con quel giochino e ancora non conosce il sapore del mio seme, perchè certe pratiche non le ha mai volute completare, erano solo l’inizio dell’amplesso. Continua a pompare con mio sommo godimento e quando le sussurro “scostati che vengo” pianta gli occhi dentro i miei e succhia come non mai. Le scarico una bordata di seme in bocca, un rivoletto le sfugge agli angoli, ma presto lo recupera continuando a pompare incessante, inplacabile, fino a che non ha ingoiato tutto fino all’ultima goccia. Amore mio – le dico – che bel regalo! E lei di rimando ” te l’ho detto amore, oggi ho voglia di provare cose nuove”…
Allora prendo in mano le redini del gioco, mi alzo e la faccio mettere alla pecorina, con il suo bel culo in mostra e le accarezzo le splendide tettone sode, mentre le ficco nuovamente il cazzo in gola; la scopo così, in quella posizione poi, il cazzo scivola ancora più in fondo alla gola, la sensazione è favolosa e anche alla mia vacca adorata piace e lascia fare. A quel punto le passo dietro e comincio a leccarle la figa, è tutta un brodo di umori e mentre la lecco mi ritrovo la rosellina proibita davanti agli occhi. Decido che è giunto il momento di provarci, fino ad allora lei non voleva, non tanto perchè non fosse curiosa oppure lo ritenesse una cosa sporca, ma solo perchè temeva il dolore. Salgo con la lingua lungo il solco delle natiche e quando arrivo al prezioso forellino lei trasale e ansima; capisco che le piace il trattamento e allora continuo delicatamente a stimolarla con la punta della lingua, lei ansima sempre di più, il fiorellino inizia a rilassarsi a schiudersi; le entro dentro con la punta della lingua, lei mi accoglie con gusto e a quel punto le sussurro: “senti come si apre da solo, con un po’ di dolcezza si apre che è un piacere”…
Lei mi risponde: “vuoi provare?” ed io “devi deciderlo tu, non voglio forzarti, lo sai che a me piacerebbe tanto ma l’ultima parola è tua” lei mi guarda con una viso da porca che non avevo mai visto e mi dice.”si dai inculami!”.
Tiro fuori dall’armadietto dei medicinali dell’olio di vaselina per alimenti e torno a leccarle il forellino tanto agognato, mi ungo un dito e delicatamente le massaggio il muscolo, piano, piano, permettendogli di abituarsi alla presenza di qualcosa di duro, che ha intezione di percorrerlo contromano…
Inserisco il dito e lei ansima come una locomotiva, un altro e sembra sia al settimo cielo, quando le chiedo:”sei pronta?” mi risponde con un fil di voce:”si ma continua a fare pianino”.
Mi posiziono dietro di lei e mi ungo bene bene il cazzo, appoggio la cappella all’ingresso e prima di spingere le sussurro:”rilassati e non preoccuparti di nulla, non ti farà male e sarà bellissimo, devi solo rilassarti e non opporre resistenza. Se senti male non hai che da dirlo e mi fermo.”
Detto questo inizio a premere e stupendomi entro con tutta la cappella senza alcun problema. lei ansima ancora più forte, ma non dice una parola, segno che gradisce. Comincio a scenderle negli intestini, piano pianissimo, a volte lei emette un lamento e allora mi fermo, le permetto di rilassarsi ancora di più e poi a suo ordine riprendo la discesa. C’è da dire che ho un cazzo niente male come dimensioni, non tanto per la lunghezza (19cm) ma per la grossezza che anche se non l’ho mai misurata è notevole. Continuo implacabile a scendere sino a che le palle non si appoggiano alle sue belle chiappe, segnalandomi il fine corsa. “Ce l’hai tutto dentro ora, come va?” e lei:”beeeene, non sento molto dolore, una cosa accettabile. E’ bello, mi piace come sensazione”, “comincio a muovermi o aspetto un pochino?” “no dai pompa…”. Inizio a estrarlo dal suo sfintere sempre pianissimo, arrivo alla cappella e riprendo a scendere, la strada è sempre più confortevole, una sensazione stupenda. Ad un certo punto lei si volta, con l’espressione arrapatissima mi dice: “spingi, spaccami, voglio che mi rompi il culo!”; a quelle parole mi bolle il sangue più che mai, estraggo il cazzo quasi completamente e le tiro una bordata a fondo tale da strapparle un grido: “ahi, si così!” continuo a bombardarla a quel modo per dieci minuti buoni, poi aumento il ritmo, davvero indiavolato. Lei comincia ad assecondare i miei movimenti, mi incita a spingere più a fondo, ad aumentare il ritmo, quando le appoggio le palle nel culo spinge indietro come a volermi inghiottire, è andata completamente non la ferma più nessuno! Le ho picchiato nel culo per 40 minuti abbondanti, quando veramente non ce la faccio più, lei se ne accorge, spinge verso di me ed inizia a roteare il culo, io lascio fare, mi trattengo al massimo, quando sente che sto per schizzare si sfila quasi completamente poi spinge indietro di nuovo velocemente, a quel punto le scarico un fiume di sborra rovente dentro e le crollo sulla schiena… Siamo rimasti così per qualche minuto, il mio cazzo stretto nella morsa del suo ano, mentre tornava a riposo: “E’ stato bellissimo amore, pensare che ti ho fatto aspettare così tanto per paura del dolore”… Io scoppio a ridere e lei sotto di me ricomincia a muoversi….

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