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Racconti Erotici Etero

Forica 1 – 16 Fine del primo periodo

By 17 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Frequento Angelo ormai da due mesi. So dell’altra sua donna che ha amato per tanti anni. Non sono gelosa perché so che è una storia che si sta concludendo. Infatti lei ha sempre tante scuse e c’è sempre un motivo che impedisce l’incontro con Angelo.

Lui non ne sente la mancanza forse perché ora ci sono io con lui.

Io, Graziella, sono più giovane di Forica di sei anni. Gestisco una palestra e sono sempre attiva.

Vivo da sola in un appartamento con un grande terrazzo. La mia casa somiglia a quella di Forica che vive in un attico.

Invito Angelo a cena e per gesto di galanteria mi regala un bel mazzo di fiori che apprezzo moltissimo.

Lo ricevo vestita di rosa con una gonna poco sopra il ginocchio molto fasciante ed una camicia annodata alla vita ed aperta in’ modo da mostrare il seno ben sodo ed i fianchi nonché il bel culetto di cui mi vanto.

Angelo nell’entrare in casa mi bacia come se non lo avesse mai fatto e lo fa in continuazione.

-”””” Ti piaccio? Sono vestita bene?

-”””” Si, sei eccitante. Quando ti stringo a me i tuoi abiti sembrano una guaina. Avrei preferito toccare la tua pelle direttamente e non i tuoi vestiti.

-”””” Posso andare in camera?

Andai in una camera e dopo pochissimi minuti ritornai da lui. Nel frattempo ci parlavamo da una camera all’altra.

Al ritorno indossavo solo una mia camicia che lasciava vedere la mancanza di biancheria intima.

-”””” Così va meglio? Avvicinati voglio un bacio.

-”””” Va molto meglio. Sei già pronta per far l’amore?

-”””” Che cosa te lo fa pensare?

-”””” La mancanza di lingerie. Risposi.

-”””” Forse si, forse no! Mi volevi abbracciare senza vestiti ed allora ‘. che vuoi di più?

-”””” Mi posso spogliare anche io? Non sta bene che uno sia vestito e l’altra nuda o quasi! Le dissi baciandola.

-”””” Sei un monello! Va bene! Va e spogliati.

Al ritorno sono nudo anche io.

Mi avvicino alla cucina per riporre i fiori in un vaso e preparare il caffè, mi rendo conto solo ora che sono quasi nuda, non sento però la necessità di andarmi a coprire di più, ammetto che mi piace l’idea che Angelo sia dietro di me e mi stia ammirando, sento i suoi occhi sul mio sedere. Non sono sorpresa quando sento la sua mano accarezzarmi una spalla, scostarmi i capelli per baciarmi la nuca.

Subito mi divincolo ma lui ci riprova, non mi scosto questa volta ma cerco di dissuaderlo a parole:

-”””” Che fai Angelo, sai che è pericoloso

-”””” Lo so, ma sei così sensuale che non ho resistito

-”””” Forse è meglio che mi vada a coprire

-”””” No, ti prego, resta così solo un momento, fatti abbracciare, fammi sentire il calore del tuo corpo, non farò nulla che tu non voglia

Mi lascio andare e lui si appoggia a me; le sue braccia mi cingono il petto da dietro. Lui resta immobile come promesso, sono però io che mi muovo.

Non appena avverto il suo pene tra le mie natiche sento il desiderio di farlo ingrandire per cui muovo il mio bacino quasi a masturbarlo.

Lui diventa più intraprendente e riprende a baciarmi il collo.

Questo è un gesto a cui non so resistere per cui mi volto, passo una mano dietro la sua nuca e gli dico:

-”””” Ti concedo un bacio, un solo bacio

So che difficilmente non finirà con un semplice bacio ma per ora gli offro la mia bocca; le nostre lingue si incrociano e le labbra sfregano tra loro scambiando i nostri sapori.

E’ un bacio lunghissimo che vorrei non finisse mai. Mi allontano da lui per respirare e ne approfitta per riprendere ad accarezzarmi le tette, tento di divincolarmi ma Angelo con forza mi blocca

-”””” Stai ferma un attimo, voglio guardarti solo guardarti’

Mi apre la camicia e la fa scivolare a terra, mi fissa negli occhi e ammira le tette poi scende con lo sguardo fino a terra godendosi la vista delle mie gambe e del pube.

-”””” Sei bella Graziella, le foto artistiche che ho visto non ti hanno reso giustizia’

Io, ormai, sono eccitata, voglio toccargli il pene, voglio guardarlo , accarezzarlo e , se lui me lo chiederà, lo prenderò in bocca. Non voglio però che mi scopi.

Inizio a masturbarlo, è caldo e pulsante.

-”””” Come sei eccitato Angelo, pensi che se gli dessi un bacino si calmerebbe?

-”””” – E se io baciassi la tua fica?’

-”””” No, ora sei mio, rilassati

Mi chino , mi inginocchio, il suo glande è di fronte a me, lo inumidisco con piccoli colpi di lingua prima di scappellarlo, gocce di sperma scivolano sulla lingua.

Sto spompinando Angelo. Voglio che mi sborri in bocca così eviterò che arrivi alla mia fica per scoparmi.

Tutto quello che sto facendo ora con Angelo è solo un gioco.

Mi sento puttana e sto facendo, sì, un gioco da puttana, ma pur sempre un gioco.

-”””” Solo tu mi puoi penetrare, considero il pompino un qualcosa simile ad un bacio, il famoso bacio rubato.

Il glande di Angelo è molto grosso e con fatica riesco a tenerlo tutto in bocca, lui mi tiene la testa e la spinge verso di sé per sentirlo entrare completamente. Quasi soffoco ma mi eccita e mi sembra d’essere sulle nuvole in questo momento.

Mi piace spompinare Angelo , lo faccio davvero come lo farebbe una puttana , senza emozioni ma col desiderio di farlo godere, di riuscire con la mia lingua a succhiargli tutto lo sperma che i suoi testicoli possono generare.

E’ un fiotto violento quello che mi riempie la bocca , impetuoso e d inatteso , poi un secondo ed un terzo.

Ingoio tutto senza esitazione, continuo a succhiargli il pene che sta rimpicciolendosi, ora lo tolgo dalla bocca e lo copro di piccoli baci.

Penso di averlo appagato e sono contenta che non mi abbia scopata.

Suppongo che il nostro incontro sia finito quando le sue braccia mi sollevano e mi poggiano sul tavolo.

Angelo non mi dà il tempo di reagire; il suo corpo è sopra il mio, le sue mani mi bloccano le braccia sopra la testa e la sua bocca s’incolla alla mia.

Per qualche attimo la tengo serrata ma poi cedo, la sua lingua si unisce alla mia in un bacio lunghissimo molto profondo.

-”””” Adesso sta a me

-”””” Cosa vuoi fare?’ chiedo allarmata

-”””” Voglio leccartela, tesoro

-”””” No, Angelo, basta, ti prego , siamo già andati troppo oltre

-”””” No, Lisa , leccarti la figa è la cosa che desidero di più, non puoi rifiutarti ora, in questo momento.

Senza aspettare la mia risposta mi blocca le gambe aperte con le sue braccia robuste ed in un attimo la sua lingua è sul clitoride.
Prima cerco di resistere dimostrandomi fredda e distaccata, come una puttana anche se in fondo sono arrapata, ma lui non desiste.

Allora cambio tattica, simulo un orgasmo maAngelo si solleva e sorridendo mi minaccia

-”””” Non ci provare, bella troietta, con me non devi fingere, vedrai che non riuscirai resistere ai miei baci

Queste parole che riflettono ciò che avrei voluto sentire per lo stato in cui mi trovavo e che sentivo mio mi convincono in meno di un secondo che ha ragione e mi lascio andare.

La sua lingua è inesorabile sulla mia figa, in pochi istanti sono eccitata, i gemiti della mia bocca fanno capire a Angelo che sto arrivando all’orgasmo.

Lui si rialza, avvicina il suo cazzo ritornato durissimo alla mia fica

Ho la forza di urlare

-”””” No, Angelo, ti prego, questo no

-”””” Perché no, so che lo desideri ed io sto impazzendo, ti voglio Graziella

Lui sfrega la punta del glande contro le grandi labbra gonfie e bagnate

-”””” No Angelo, non metterlo dentro, masturbami se vuoi ma non penetrarmi

-”””” Sì, invece, so che lo desideri, la tua fica da puttanella è aperta e larga e chiede solo di essere riempita. Non ti masturberò o godrai col cazzo nella fica o ti lascio così

-”””” ‘No ti prego devo godere anch’io, masturbami o almeno liberami le mani così potrò farlo da sola

-”””” No, Graziella, chiedimi di scoparti

-”””” No , no voglio

Il glande inesorabile sfrega anche sull’ano e sulle grandi labbra risalendo al clitoride sempre più duro e grosso.

-”””” Allora, Lisa, te lo metto dentro?

-”””” No’

La mia risposta è sempre meno convinta

-”””” Cosa ti costa, è solo un attimo di piacere, dimmi che lo vuoi

-”””” No, non voglio

Mi molla le braccia, io non lotto più, lui si china a baciarmi i capezzoli e ripete la domanda

-”””” Dì che lo vuoi

-”””” Sì, sì, sì, Angelo, scopami, sfondamela, ma fai presto, non resisto

In un attimo è dentro di me, i suoi colpi violenti mi spostano da un lato all’altro del tavolo.

Il primo orgasmo arriva dopo poche spinte; lui non si ferma, mi solleva le gambe sopra le sue spalle e mi penetra per lunghi stupendi momenti.

Ora sono io scatenata. Mi sento la sua puttana, la sua troietta.

-”””” Mettimelo di dietro

-”””” Perché Lisa?

-”””” Tu fallo, e basta!’

Prende del burro dal frigo. Sento le sua mani sulla mia rosetta posteriore. Mi piace il massaggio ed infine il suo glande si avvicina.

Mi sento allargare con dolcezza e penetrare

Angelo entra in me, mi sfonda l’ano e tutta l’asta penetra nel mio intestino.

Lo sento muoversi dentro di me.

Io mi masturbo mentre lui mi stantuffa.

Raggiungo l’orgasmo nell’istante in cui il suo sperma caldo mi allaga le viscere. Continuo a masturbarmi anche dopo che lui si è sfilato dal mio corpo e raggiungo da sola l’ennesimo orgasmo.

In silenzio ci laviamo e rivestiamo. Angelo mi guarda preoccupato

-”””” Dirai qualcosa Forica? Mi chiese Graziella

-”””” No, non dirò niente.

-”””” Non dirgli niente, mi raccomando. Se dirai qualcosa finirà tutto, il tuo amore, la mia amicizia

-”””” Lo prometto. Ormai sei tu il mio amore.

Era finito l’amore indissolubile di Angelo per Forica.

Erano passati 7 anni da quando si erano messi insieme.

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