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Racconti Erotici Etero

Francesca: 283 – Con la sorella ed il giovane cognato (parte 2)

By 10 Maggio 2020Maggio 16th, 2020No Comments

“Vuoi una mano?” insiste la sorella.

“Vorrei non proprio quella, tesoro! Non è necessaria la mano!” e si gira volutamente veloce in modo da far aprire un po’ il telo stretto in vita. Poi solleva una gamba ed appoggia il piede sulla sedia davanti a loro.

Francesca sa benissimo che Antonio non ha intenzione di toccarla ma lei prende l’iniziativa e gli afferra la mano per posarla sulla gamba, la muove ed a lui piace, eccome se gli piace!

Infatti il cazzo chiaramente si erge sotto i suoi pantaloncini.

“Scusate, vado in bagno!” sbotta Marisa lasciando Antonio e Francesca soli.

“Si, vai pure” le fa il compagno.

Ora Francesca è sola con Antonio che le accarezza le stupende gambe e lei si sente pronta ad essere scopata da lui.

“Allora Antonio, pensi che debba rinunciare alla ceretta?”

“Sì, Francesca. Hai delle gambe perfette ed anche lì tra le gambe non hai niente. Ma come hai fatto? A me i peli danno un fastidio che non ti dico. Tua sorella se non si depila diventa un orso in quella zona!”

“Oh grazie, ma non lo dici solo per complimento?”

“No, no, sono sincero! Hai delle gambe stupende. Mi piacciono parecchio! Sono gambe da gran figa. Mica si vedono tutti i giorni!”

Antonio parla con la faccia e il tono con cui lo direbbe mia sorella che si porta a letto.

Faccio per avvicinarmi a lui ma squilla il telefono. Antonio respira e si fionda a rispondere “Cazzo! Questo mi terrà ora al telefono!”

Io mi dico “Pazienza! Ci sarà un’altra occasione di farmelo” e mi dirigo in bagno per vedere come sta Marisa.

Mi accovaccio davanti alla porta e guardo attraverso il buco della serratura. Cosa mai poteva fare mia sorella?

É lì davanti allo specchio completamente nuda che guarda le mie mutandine rosa in pizzo e si tocca contemporaneamente la fighetta. A giudicare dal furioso ritmo con cui si fa il ditalino, da come si muove e da come piega le gambe non credo possa durare ancora per molto.

Decido di godermi lo spettacolo ma senza aprire la porta grido “Marisa tutto a posto?”

“Ohhh sì, Frà, sì!”

“ Allora ti lascio qui il mio accappatoio. Me lo appendi tu? Io vado a vestirmi”

Mi risponde con un tono particolare “Va bneneehh!”

Non vado a vestirmi e non mi allontano. Le ho parlato vicino alla porta solo per farle sapere che in qualche modo la stavo guardando.

Mi inchino per inquadrare la topa della serratura e vedo che pochi secondi dopo lei sbroda. Sembra un idrante, la maggior parte dei liquidi vengono raccolti dalle mie mutandine.

Ora si che mi piacerebbe indossarle.

Poi finito l’orgasmo Marisa si riveste, ma al posto di infilarsi il suo perizoma, si mette le mie mutandine umide di sbroda mettendo le sue nella tasca dei pantaloni.

Io mi allontano e vado a vestirmi.

Indosso un abitino scollato a barca e molto provocante e torno in cucina.

“Ciao!” mi fa Antonio.

“Come, ciao! Dove vai?”

“Non ti ricordi? Ti avevo detto che stasera uscivo a cena. Stasera sono libero e non lavoro”

Intanto è comparsa anche Marisa.

“Anche tu Marisa?” chiedo.

“Si !” mi risponde lei.

“Oh fantastico!” penso “Marisa non sta a casa ma esce a cena con lui con indosso le mie mutandine umide e profumate dalla sua sbroda. Chissà se Antonio sentendo i profumi avrà un’erezione lunga tutta la notte”

Il guaio è che i due escono e io rimango ancora con la mia voglia di cazzo soprattutto quello di Antonio.

, fatto sta che la vita riprese nella più assoluta normalità. Lui con i suoi amici e io con le mie amiche, tutto insomma era tornato come prima di quella affascinante villeggiatura, due fratelli che a malapena si salutavano prima di uscire di casa e quando ne ritornavano. Poi, un paio di giorni dopo inaspettatamente restiamo soli io ed Antonio.

Lui di mattina è entrato in camera mia mentre ancora a poltrisco a letto e lo vedo con il solo accappatoio indosso; aveva i capelli ancora bagnati dalla doccia appena fatta e nei suoi occhi rivido quello sguardo inequivocabile con cui qualche giorno fa mi concupiva. Antonio si avvicina a me, con due dita separo i lembi dell’accappatoio e lo lascio cadere a terra. Il suo bel cazzo duro punta il suo prepuzio verso di me. Lui con la mano destra mi scopre completamente liberando il mio corpo da quello che ora è un inutile lenzuolo. Mi accarezza la pancia e poi va sulle tette, i capezzoli si inturgidiscono e scatta in me una voglia irrefrenabile di lui e del suo cazzo che pervase la mia mente ed invade il mio corpo.

apro spudoratamente le cosce e prendo il suo sesso turgido in mano, poi sento il rumore delle ciabatte di Marisa nel corridoio e mi prende il panico ed anche dire “Antonio, hai chiuso la porta a chiave?“

“Eeemm, tesoro, non so, non mi ricordo”

Marisa apre la porta proprio mentre Antonio è completamente nudo con il cazzo duro e vede pure me con le gambe oscenamente aperte e la figa ben esposta in primo piano.

“Ma che cazzo state facendo?! Mi volete dire cosa sta succedendo?”

Non è il caso di inventarsi scuse che davanti all’evidenza sono veramente banali però mi è venuto da tirare su il lenzuolo e rimanere passivamente in silenzio. Antonio raccoglie l’accappatoio da terra e si copre il cazzo che si è ammosciato ed è in evidente imbarazzo.

Che situazione!

Antonio fa per uscire dalla camera ma Marisa gli sbarra il passo e Francesca senza muoversi le dice “Ecco, non so spiegartelo ma io e Antonio ci siamo sentiti attratti allora ….. lo sappiamo tutte e due che quando siamo vicini non riusciamo a resistere e succede quello che deve succedere!” e Antonio aggiunge rivolgendosi alla sua compagna balbettando “Tesoro mio, ti posso capire, forse …. Ma lei come faccio? Però quando la guardo, anche se è vestita ….. beh! io mi eccito in modo pazzesco!” e Francesca conclude “Anche a me succede la stessa cosa. Cosa ci posso fare?”

Marisa incazzata, ma poi non più di tanto rispetto al momento della scoperta della tresca tra il suo compagno e Francesca ha voltato le spalle ed ha chiuso la porta sparendo.

L’eccitazione di Antonio non era diminuita di molto e la voglia di scoparla per niente. Si è avvicinato, ha aperto il telo da bagno che lo copriva ed ha mostrato ancora una volta il suo cazzo nuovamente rigido.

“Guarda cosa mi succede quando ti vedo? Che ci posso fare?”

Quel cazzo così bello, duro, grosso, lungo e liscio la attraeva come una calamita.

Francesca lo prende in mano mentre lui la scopre dal lenzuolo poggiando la sua mano fra le gambe di lei che ha fra le mani il suo cazzo.

Ora i due cognati stanno facendo i preliminari per il loro accoppiamento. La sgridata di Marisa non ha avuto effetto.

Francesca si è distesa sul letto e poggia la testa sul cuscino imboccando quel bel cazzo gustandone il sapore, leccandolo, succhiandolo incavando le guance, stringendolo fra le dita, accarezzandogli le palle ed infine scorrendo sotto ad esse per andare a vellicare con un dito il suo forellino anale.

Antonio ha spinto il cazzo in fondo alla gola generando dei leggeri conati a cui lei non fa caso mentre un lago di umori allaga la sua figa in attesa della penetrazione.

La voglia è veramente tanta e le prime ore del mattino estivo sono le ideali per soddisfarla.

Francesca si sposta mettendosi sul bordo del letto lasciando il pene bagnato di saliva e fighetta ben esposta ed offerta. Lui capendo che lei volesse essere chiavata appoggia la cappella dura e scura tra le grandi labbra e lo spinge con un’unica mossa tutto dentro fino in fondo fino a toccare con il suo pube quello di lei. Il cazzo oltre che essere ben formato è anche lungo ed arriva alla cervice dell’utero. Quel contatto fa sobbalzare Francesca ed anche le sue tette.

Antonio la tiene per i fianchi e le penetra la figa con colpi rapidi e profondi.

Francesca si abbandona al piecere che è così tanto che crede di morire.

“Antonio sìììì… ooohhh sììì .. con … tiii … nuaaaaaa …. continuaaaa daihh!! Ancoraaaaa … ancoraa … non smettereeee, ti prego! Non smettereeee …. daiiii sbattimii!! …. oooohhh sìììì, sbattimi cosììììììì .. siiiiiii … siiiiii … daiiii … daiiii!! … oooohhhh mi fai ve …. nireeeee … oooohhhh venireeeee … mi piacii … siiiii ….. sborrami dentro!! … sììì dentro… ti voglio tutto!!”

Francesca viene e poco dopo anche lui e non fidandosi delle richieste di lei lo estrae dalla figa spostandosi all’indietro repentinamente e, emettendo un rantolo ed un ruggito debole, schizza lunghi abbondanti getti di sborra che cadono sulla pelle di lei già molto abbronzata.

I due, diventati ora ufficialmente amanti, si calmano e restano sul letto ansanti baciandosi a lungo come due teneri innamorati.

I due non si sono accorti che la porta della camera, che era stata chiusa da Marisa nell’uscire, ora è socchiusa e li distrae il rumore di una maggiore apertura dovuta a Marisa la quale l’ha aperta per vedere cosa facessero i due.

Infatti la voglia di fare sesso non era solo di Francesca ed Antonio ma anche la sua, però lei in quel momento ha preferito farsi un sontuoso ditalino ascoltando e vedendo segretamente la sorella fare sesso con il suo amore.

Il vedere i due, prima fare i preliminari basati su leccate, baci e carezze, e poi chiavare ha portato in un attimo al top l’eccitazione di Marisa che ha spostato la mutandina del suo bikini brasiliano allacciato ai fianchi per poi farla cadere a terra. Altrettanto è accaduto al reggiseno. È quindi praticamente rimasta nuda come mamma l’ha fatta ed in una situazione ideale per toccarsi ovunque.

Nello sgrillettarsi e farsi il ditalino Marisa non ha perduto neanche per un istante ciò che sua sorella ed il suo compagno fanno. Lei li segue con gli occhi e sguardo morboso, vuole venire con loro affidando agli occhi l’incarico di darle le migliori sensazioni.

Lei con la mano sinistra si tocca le tette, i capezzoli, li stringe e li tira in avanti, si spreme le mammelle, con la mano destra va sulla figa e cerca subito il grilletto fra le grandi labbra. Lui è lì già pronto ad essere titillato.

Lei lo fa toccandosi inizialmente con delicatezza ma poi con forza e velocemente, ricevendo ondate di sensazioni e scariche straordinarie di piacere che le fanno via via piegare le gambe e respirare con affanno. Vorrebbe gridare ma non lo fa per non farsi scoprire. Infine le gambe si piegano ed il busto va in avanti facendo sporgere le tette con i capezzoli ormai appuntiti e tirati dalle dita.

Le gambe si piegano sempre più e quando la grande ondata di piacer arriva Marisa ne è stordita e per non rovinare a terra si piega sulle gambe senza badare alla porta che si apre facendosi scoprire da Francesca ed Antonio. I due la guardano meravigliati e le sorridono mentre lei ancora ansima ed emette gli ultimi deboli mugolii.

“beh! Che avete da guardare? Vi sono piaciuta?”

“Oh, sì! Perché non sei entrata e lo hai fatto davanti a noi se ne avevi così tanta voglia? Sei la solita stronza che prima si arrabbia e poi si ricrede. Nonostante gli anni ed un figlio non sei cambiata” le dice Francesca.

Marisa però non vuole fare polemiche inutili e cambia discorso “Qualche mese fa ho parlato con due mie amiche e mi hanno detto che anche loro con le sorelle qualche piccola esperienza l’hanno fatta. Quindi, sono convinta che ciò che avete fatto è una cosa normale e sono cose che comunque possono anche capitare!” conclude in tono malizioso e canzonatorio ed ha proseguito “due fratelli hanno fatto sesso con la sorella mettendola in mezzo e lo hanno fatto anche dei loro amici e si sono divertiti un sacco“

Francesca da ragazza navigata nel campo del sesso a proposito le dice “Io penso che mi piacerebbe fare la troia in mezzo a tutti, penserei che mi piace fare sesso in modo diverso e non  mi interessa se mi stanno solo usando”

Antonio con il suo solito sorriso malizioso da giovane ragazzo “Dai Marisa, non fare la santerellina! io penso che invece ti piacerebbe parecchio stare tra due. Magari non due maschi ma tra me e tua sorella”

“Piantala Antonio!” le fa la compagna ma lui insiste ed impugnandosi il cazzo da sopra i pantaloni “Basta che vedi questo bello duro e non capisci più niente. Mi sa che siete proprio sorelle anche in questo!”

“Quindi per te io sarei una puttana?” gli chiede Marisa

“No, ma quale puttana e puttana! Sei una donna, una femmina a cui piace in modo particolare il cazzo! Non dimenticarti che quando ti ho messo incinta sei stata tu a trattenermi dentro bloccandomi con le gambe mentre sborravo nella tua figa!”

Marisa replica ma con poca convinzione “Antonio non è bello che tu dica certe cose …”

“Non lo dicevo per volerti offendere ma della tua sorellina posso dire che è veramente affamata di cazzo. Sai che voglia che mi ha fatto venire voglia di farle il culo?”

“Il mio, quello non l’avrai mai caro il mio amore!!” gli replica Marisa “e poi lascia stare Francesca che è mia sorella che, lo ammetto, è un gran bel bocconcino!“

“Già! Con le buone maniere si ottiene sempre tutto!” intercala Francesca.

 

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