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Francesca: racconto n.330

By 4 Luglio 2022No Comments

330 – Lina sceglie le scarpe
“Stasera andiamo ad una festa. Che ne dici?”
Ha esordito così Francesca nel fare colazione all’inizio del secondo giorno da Lina ospite sua.
“Sì, mi piacerebbe! Ma forse non ho niente che possa indossare, o forse sì” e dopo qualche secondo di attesa “Sì, qualcosa da indossare ce l’ho ma non ho le scarpe, ho portato solo quelle chiuse perché di sandali non ne ho”
“Beh, non è un problema. Potresti misurare le mie oppure andiamo da un amico che ha un negozio di scarpe molto belle e sicuramente lì troverai qualcosa. Ne sono sicura!” ha concluso Francesca sorridendo e toccando il braccio di Lina ed ha chiesto ancora “Hai dormito bene stanotte?”
“Sì, molto bene e tu?”
“All’inizio pensavo mi avessi sentita. Stefano mi ha scopato come un toro. Mi ha detto che l’hai fatto arrapare tantissimo e non vedeva l’ora di sborrare dento di me. Gli ho consigliato di farlo nella tua figa uno dei prossimi giorni. Se vorrai ci sarò anche io. Se no lo farete da soli. Te lo consiglio. Io mi sono convinta di lui perché scopando è meraviglioso, credimi! Guarda che di uomini giovani e meno giovani ne ho avuto ma lui mi ha saputo sedurre e poi mi fotografa in continuazione”
“Bella come sei, è un peccato non farti delle foto artistiche” ha detto Lina.
“Tutti mi dite così ma io mi sento normale. Beh! A dire la verità mi piace essere esibizionista e ciò mi porta a farmi dire che piaccio e tutti vorrebbero fare sesso con me. Non è che mi dispiaccia anzi ne sono contenta! Sai quante volte ne ho avuto dei vantaggi? Ho notato che quando ho delle belle scarpe attraggo di più le persone. Tornando alle tue scarpe, Marco ti saprà senz’altro consigliare e vedrai che ti farà fare un buon acquisto e poi sarai una bella figa. Lasciati consigliare!” ha concluso Francesca.
Dopo essere state in bagno insieme ed essersi baciate sotto il getto della doccia, Lina e Francesca, dopo essersi vestite, sono uscite e si sono dirette a comprare un paio di scarpe per Lina. Nel tragitto hanno visto altri negozi ma in vetrina non c’erano scarpe degne di nota.
Arrivate davanti alle vetrine del negozio di Marco Lina si è accorta subito che le scarpe esposte erano di qualità e marca ottime e di gran moda.
Appena dentro Francesca ha salutato Marco e le ha presentato Lina.
Lui ha sorriso calorosamente alla donna già da quando è entrata nel negozio.
In un primo momento non riconoscendo Francesca ha detto “Posso aiutarvi?”
Francesca Non ha puto fare a meno di sorridere e Marco, accortosi della gaffe, ha fatto un sorriso contagioso anche lui.
Lina lo ha visto meglio senza essere abbagliata dal sole e lo ha trovato carino, forse un po’ vecchio per il grigio intorno alle tempie ma nel complesso le è sembra proprio carino.
“avete necessità di qualche tipo di scarpa particolare?” ha chiesto.
Gli ha risposto Francesca “Sì, in effetti stasera abbiamo una festa a casa di amici e Lina non ha una scarpa adatta alla sua mise”
Lina ha aggiunto mentre vagava pigramente per il negozio “Sto guardando ciò che avete qui all’interno perché in vetrina ci sono alcune scarpe ma qui ne vedo di splendide”
Lina aveva il negozio tutto per sé poiché era di mattina presto in un giorno feriale ed ancora clienti non se ne erano visti.
Mentre parlava Lina ha trovato un paio di scarpe con il tacco da 10 ed ha detto a Marco che voleva provarle.
“Certo, signorina. Per favore, si sieda” le ha detto Marco mentre portava le scarpe dove era seduta.
Lui non le aveva dato del Tu e Francesca non lo ha suggerito.
Anche Francesca ha guardato in giro ed ha aperto delle scatole per vederne il contenuto. Ha visto così le ultime novità su sandali, sulle scarpe chiuse e di quelle da party, ha notato i tipi di tacco soffermandosi ali tacchi alti che a lei sono sempre piaciuti e stati comodi in tante occasioni soprattutto nel fare sesso.
Senza pensare al perché, Lina si è seduta con le spalle alla parete di fondo del negozio, così ha una vista della strada attraverso la parete di vetro della vetrina che separa il negozio dal centro commerciale in cui si trova.
Marco ha avvicinato il solito sgabello inclinato a dove lei si era seduta per poter appoggiare il piede e si è seduto sul sedile imbottito esitando un momento.
Lo sgabello era molto vicino a lei e lui ha intuito che avrebbe visto immediatamente fino alle mutandine nel momento in cui Lina avrebbe sollevato la gamba.
La donna sorridendo a sé stessa, ha posato il piede sullo sgabello pensando tra sé “Bene! É per questo che sono venuta qui” e le è venuto un leggero brivido di eccitazione sessuale che le ha percorso il corpo quando ha sollevato il piede verso lo sgabello dove era seduto Marco.
Per come Marco guardava le sue cosce mentre lei sollevava la gamba, le ha fatto tornare in mente un suo amante a cui piaceva guardarla sotto la gonna stando accovacciato sul pavimento.
Spostandosi leggermente sul sedile, Lina ha aperto volontariamente un po’ di più le cosce dando a Marco una visuale chiara fino all’inguine e si è leccata le labbra, euforica, quando ha visto i suoi occhi fissare le cosce fino all’inguine. Ha anche pensato che così facendo avrebbe ricevuto da lui qualcosa di più di uno sguardo affamato.
Marco non poteva credere di essere stato così fortunato a guardare sotto la gonna di una donna che gli ha aperto le cosce davanti in un negozio dove potevano entrare altre persone.
Lui ha quasi dimenticato di far provare le scarpe a Lina essendo rimasto incantato a guardare tra le cosce la mutandina trasparente color verde pastello che Francesca aveva regalato a Lina prima di uscire.
Quando Marco ha sollevato lo sguardo sul viso della donna lì per lì non è riuscito a vedere nulla ed i suoi occhi sono andati a vagare pigramente per il negozio.
Se gli occhi vagavano senza posarsi in un ben preciso luogo, Il suo cazzo si è mosso nei pantaloni nel calzare una scarpa al piede sinistro di Lina trovandolo caldo, morbido e giovanile. Si sentiva così bene che avrebbe voluto accarezzarlo ma si è trattenuto.
“Come la sente?” ha chiesto a Lina riferendosi alla scarpa.
Francesca ha interrotto per un attimo per dire loro che andava al bar lì al fianco per prendere un caffè e fare una telefonata lasciando Lina sola con Marco.
Su sollecitazione di quel giovane uomo Lina si è sollevata ed ha premuto il piede sul pavimento provando la sensazione della scarpa sul suo piede
“OK. Potrei indossare l’altra scarpa così vedrò come camminerò e come mi stanno. Non sono molto convinta”
Marco ha soddisfatto la richiesta di Lina la quale non si è seduta ma è rimasta in piedi appoggiandosi alle spalle del giovane uomo per calzare la scarpa. Quella posizione ha favorito la visuale dell’intimità della donna che cominciava, anche se di poco, a sentire piacere nell’essere vista.
Per Marco la situazione è diversa perché il cazzo pulsava e già dava segni di insofferenza a stare dentro i boxer.
Dopo aver camminato sotto gli occhi di Marco, Lina si è seduta lasciando che la gonna si alzasse con apparente noncuranza sulle cosce d ha posato un piede sullo sgabello. A quel punto lui ha avuto libera visuale panoramica dalle cosce all’inguine.
Lina ha lasciato che lui le levasse la scarpa ed ha appoggiato il piede nelle mani di Marco ed un sorriso le è apparso sul viso mentre guardava lui la guardava in volto.
“Le tue mani sono così attente e delicate. Mi piace il modo in cui mi stai accarezzando”
Il viso di Marco è arrossito per l’imbarazzo ma non ha distolto lo sguardo fisso negli occhi della donna.
Nelle parole dette da Lina ed anche nel suo sorriso c’era un significato nascosto. Infatti il cuore Marco batteva forte nel petto mentre le teneva il piede, inoltre, inconsciamente, lui senza pensare a quello che stava facendo le ha accarezzato il piede e poi lo ha posato sulla sua coscia ed ha afferrato l’altra scarpa che le ha fatto calzare.
Lina, che non era vergine e neanche stupida per quanto riguarda il sesso essendosi ormai emancipata, si subito resa conto che al venditore piaceva toccarle i piedi.
Lei ignorava cosa fosse il feticismo del piede ma le è bastato poco per capire che i suoi piedi stavano eccitando quell’uomo. Si sentiva eccitata ed avvertiva anche il colare dalla sua figa del succo d’amore che era abituata a sentire scendere negli incontri con i suoi amanti, fluido che colava dalla figa sulle grandi labbra bagnando le mutandine le quali si inumidivano sempre più facendo alcuni passi per la prova delle scarpe enfatizzando l’oscillazione dei suoi fianchi.
“Sono carine, Marco, ma vorrei provare queste scarpe aperte per vedere come mi stanno”
Erano scarpe esposte in vetrina ma per Lina erano di due numeri più grandi. Pertanto Marco è andato cortesemente nel retro del negozio e ne ha portato un paio che si adattavano a lei la quale si è seduta ancora una volta con il piede sullo sgabello decidendo di alzare di livello l’arrapamento dell’uomo.
Al ritorno Marco aveva con sé delle scatole con dentro delle scarpe color fucsia di Victoria Beckham perfette per completare degli abiti sartoriali di buona fattura, realizzate in suede con tacchi a spillo da 9 cm e punte affusolate.
“No, Marco, vorrei dei sandali. Queste scarpe, per altro molto belle e di grande effetto quando arriva l’estate non le posso indossare. Sai, noi donne vogliamo esporci, ci piace farci vedere e dare l’idea di essere schiave di qualcuno! Non credi?”
“Allora mi scuso. Vado e cercare il genere che vuoi tu” ha replicato lui passando finalmente a dare del tu alla donna entrando quindi nelle sue grazie.
Subito lui è tornato con due scatole. Appena ne ha aperto una Lina ha potuto vedere dei sandali di Aquazzura realizzati in Italia in pelle metallizzata azzurra che si notavano per il cinturino ricoperto di strass e per gli altissimi tacchi a spillo da 10-11 centimetri. Erano realizzati in pelle di agnello e rivestimento in tessuto, le decorazioni in plastica e suola in cuoio con soletta in pelle.
“Queste sì!” ha esclamato Lina “sono veramente belle. Mi piacciono. Posso provarle?”
“Certamente!” ha replicato Marco.
Marco ha appoggiato il piede di Lina sulla sua coscia ancora una volta ed allo stesso tempo ha preso una delle scarpe da mettere al piede della donna.
Fingendo di non essere a conoscenza di quello che stava facendo, Lina ha fatto scivolare il piede su per la coscia fino all’inguine di Marco, lasciando che le dita dei piedi lo stimolassero come fossero quelle delle mani.
Era eccitante sentirlo. Lo ha trovato bello, caldo e morbido e poi la sua figa pulsava quando toccava il bozzo del cazzo con le dita dei piedi.
Marco ha inspirò bruscamente quando il piede di Lina è arrivato all’inguine e le dita dei piedi si sono appoggiate sul cazzo. Allora ha tentato il tutto per tutto. Con le mani leggermente tremanti, le ha preso il piede in una mano e lo ha spostato in una posizione in cui avrebbe potuto infilare la scarpa. Ancora una volta lui ha sentito la sua eccitazione aumentare ed ha sollevato lo sguardo per vedere in volto Lina la quale lo guardava e non poteva non sapere cosa aveva lui fatto e contro cosa le sue dita dei piedi avevano premuto.
Molto eroticamente Lina si ha leccato le labbra mentre lui le calzava entrambe le scarpe fingendo di non sapere o di non aver visto ciò che lei aveva fatto.
Lina si è alzata e, guardando Marco, gli ha rivolto un sorriso abbagliante mentre lui si dava da fare a toccarle le gambe e la caviglia per avvolgere e legare i legacci.
Assicurate le scarpe al piede, Lina ha camminato lì nel negozio per provarle ed ha esagerato l’oscillazione dei suoi fianchi facendo grandi passi fingendo di provarle.
“Sono carine, ma mi piacerebbe provare l’altro paio” ha detto a Marco indicando l’altra scatola.
Marco diligentemente ha tolto delicatamente le scarpe per Lina e nel mentre Lina ha fatto la solita mossa: ha sollevato un piede e lo ha poggiato sulla coscia vicino all’inguine dell’uomo facendolo scorrere su e giù apparentemente inconsapevole di quello che stava facendo.
Le mani di Marco hanno accarezzato apertamente i piedi ed il suo cazzo stava gocciolando nei pantaloni mentre la sua mente girava chiedendosi cosa avrebbe fatto dopo quella donna così sexy.
Le scarpe che Lina ha indossato erano state prodotte da un famosissimo marchio. Si trattava di sandali in pelle di color verde metallizzato con cinturino sui piedi e legatura alla caviglia a cui si poteva applicare un fiocco per renderle più eleganti ed affascinanti. Il tacco era da dodici centimetri che slanciavano la figura oltre modo la figura di Lina.
Anche se la scelta era stata fatta ma non era stata detta, Lina ha sfruttato la situazione provando altre scarpe. In realtà non era il piacere di provare quelle scarpe che lei voleva, Lina desiderava mettere i suoi piedi tra le mani di Marco a cui ormai da un po’ di minuti dava dl Tu. Infatti di scarpe ne ha provato una dozzina e sempre Marco le ha accarezzato apertamente il piede e la caviglia.
Decidendo di fare una mossa più energica, Lina gli ha sorriso mentre lui le accarezzava il piede prima di metterle un altro paio di scarpe dicendole anche “Ti piacciono i miei piedi? Sono belli?”
Marco, sentendosi scoperto, ha deglutito ed ha risposto “Sì, sono carini”
“E ti piace toccarli?” ha insistito Lina.
Marco ha guardato negli occhi quella calda donna i cui occhi lo stavano fissando in un modo che aveva dimenticato da un po’ di tempo.
Le mani di Marco le accarezzavano apertamente il piede e la caviglia lasciando che le dita scivolassero su e giù per il suo polpaccio.
“Sì!” ha risposto con cautela l’uomo.
“Mi piace il tuo tocco, Marco. Mi fai sentire molto eccitata. Dimmi un po’, c’è un posto più privato dove puoi goderti i miei piedi?”
Il cazzo di Marco si è decisamente agitato nei suoi pantaloni mentre la ascoltava.
Lina si è detta “Mio Dio, questo ragazzo è incredibile! Che cosa vorrà farmi?” e si ha leccato le labbra diventate improvvisamente secche.
Lui alla domanda ha annuito e si è avvicinato alla porta d’ingresso del negozio per voltare un cartello esponendo la parte dove era scritto “chiuso”.
Sorridendo ha condotto Lina aveva i piedi i sandali ultra sexy verde metallizzato, che le facevano fare piccoli ma arrapanti passi, è stata condotta da lui nel retro del negozio dove c’erano un lettino e una sedia reclinabile.
“Per favore, siediti sulla sedia e ti farò felice massaggiandoti i piedi”
Lina si è sdraiata sulla sedia, ha aperto le cosce ed ha sollevato un piede per Marco il quale con le sue mani tremanti per l’eccitazione sessuale che riempiva il suo corpo, le ha preso il piede tra le mani e lo ha massaggiato delicatamente. Le sue mani si sono mosse lentamente sul quel piede e se ne sono anche allontanate per andare fino alla caviglia e poi al polpaccio.
“Ummmm. Che bello, Marco! Vedo che ti piace molto massaggiare i miei piedi!”
Marco, sentendosi più sicuro di dove stesse andando, le sorrise. “Sì, signorina. Sono molto bravo a fare un massaggio.”
E cos’altro vuoi fare? si chiese Lina,
Lina gli sorrise molto maliziosamente ed il tono della voce era di una femmina che vuole fare qualcosa di particolare in cui i due siano complici.
Marco non se l’è sentita di darle una risposta essendo rimasto senza parole.
La donna ha sollevato una gamba ed ha fatto scivolare lentamente il suo piede rivestito dalla calza del collant sulla guancia, accarezzandolo dolcemente, prima di fargli scorrere le punte dei piedi sulla bocca. Gli occhi erano fissi su quelli di lei per capire cosa facesse.
Per la gioia di Lina, Marco ha colto l’allusione, e lui ha preso il piede in mano e lo ha baciato esattamente come si ad un feticcio.
Una scossa di euforia sessuale ha percorso il corpo di Lina mentre guardava Marco il quale le leccava e le baciava il piede. Si sentiva in fiamme quando lui ha aperto la bocca e succhiato le dita dei piedi.
Era così strano che lui le succhiasse le dita dei piedi attraverso il nylon dei collant. Quel lavorio dava una sensazione di suprema gioia sessuale che ha riempito il suo corpo. Sollevando l’altro piede verso le labbra di Marco, lo ha fatto scivolare con aria decisa sulla guancia di lui stuzzicandolo con le dita dei piedi.
Marco teneva entrambi i piedi tra le mani, baciandoli e leccandoli alternativamente, succhiando anche i piedi e le dita.
” Marco, vuoi che mi tolga i collant?
Marco ha deglutito ed annuito restando ipnotizzato dalla vista delle gambe che si allungavano sotto la gonna.
“So che ti metto in imbarazzo. Tu mi aiuteresti?”
Quelle parole hanno sconvolto la mente di Marco. La saliva ha riempito la bocca mentre si sporgeva in avanti quando le sue mani tremanti hanno tirato il bordo dei collant di Lina. La sua faccia era a pochi centimetri dalla pancia di Lina e dalla zona dove lui avrebbe volentieri messo il naso. L’impulso di baciarla lì era insostenibile.
Anche Lina era in preda al desiderio a causa del succhiare e leccare le dita dei piedi da parte di Marco che così l’aveva portata a un punto di ebollizione sessuale. Inoltre la faccia di Marco così vicina alla sua figa, era veramente troppo.
Quando Marco le ha tirato la calzamaglia giù lungo i fianchi, lei gli ha messo le mani sulla testa e lui ha portato la bocca all’inguine della donna.
” Marco, ti prego! Ho veramente il bisogno di un massaggio di tipo un po’ diverso. Tu me lo faresti?” gli detto con voce morbida, bassa, roca e sensuale.
Non c’è stata necessità di spiegare quale tipo di massaggio volesse Lina. Le sue mani erano poggiate dietro la testa di Marco il cui viso era già sepolto nell’inguine per innescare la fuori uscita di tutta l’energia sessuale repressa che si era accumulata nel corpo di entrambe. Intanto le mani di Marco hanno spinto i collant lungo le cosce e poi fino ai piedi senza preoccuparsi di rimuoverli completamente.
Lina ormai nuda nella parte del corpo che a loro due interessava, si ha fatto mettere la testa tra le sue cosce scoperte con la bocca premuta contro la figa coperta dalle sue minuscole mutandine e lui ha succhiato la figa attraverso il tessuto e con le mani ha accarezzato il sedere.
Un sospiro è sfuggito dalle labbra di Lina quando ha sentito Marco baciare e succhiare la figa seppur coperta delle mutandine e per lei è stato così bello, dannatamente bello.
Lina ha accarezzato le guance di Marco con le dita ed ha aperto le cosce per dare accesso completo al suo sesso.
Marco si è sentito in paradiso.
Dopo aver baciato e succhiato di fretta l’ottima figa della donna matura seppur attraverso le mutandine di Lina, Marco con lunghi movimenti della lingua ha leccato la tenera pelle che circondava la figa e le sue labbra l’hanno baciata dolcemente.
“Dio, Marco. Mi farai venire solo succhiandomi le mutandine. Togliti il cazzo dai pantaloni ed infilalo sotto le mutandine prima che mi faccia uscire di testa!”
Marco non lo ha fatto in quel momento ma ha provveduto a levare il collant dalle gambe della donna e le ha sfilato anche le mutandine lungo le gambe e mettendole sul lettino. Non appena questi indumenti sono stati tolti di mezzo, ha messo di nuovo il viso tra le cosce ed ha appoggiato la bocca sulle labbra della figa.
Lina si contorceva mentre Marco le baciava e leccava le grandi labbra andando a titillare il grilletto. Poi lei ha sentito un grande piacere quando lui ha infilato la lingua tra nella vagina calda, bagnata ed eccitata.
Lina ha messo le mani dietro la testa di lui affinché non si staccasse e contemporaneamente ha sollevato i fianchi spingendo con forza la sua figa contro la bocca di Marco.
“Sìììì, Marco! Scopami la figa con la lingua!” gli ha detto mentre alzava e abbassava i fianchi scopandogli la faccia bagnandola con gli umori della figa.
Il cazzo di Marco pulsava e perdeva liquido ma restava nei suoi pantaloni quando ha sentito la voce di Lina che gli diceva esattamente come voleva essere leccata e toccata.
Lui ha chiuso gli occhi ed ha lasciato che la sua mente si concentrasse su come far muovere la lingua all’interno di quella figa calda e sulla sensazione delle mani di Lina sulla sua testa appoggiata sopra di essa.
Era così bello essere tra le cosce di quella bellezza ed anche seppellire la sua lingua dentro di lei, guidandola avanti e indietro, sentendo l’attrazione della figa con le pareti che afferravano e rilasciavano la lingua mentre la usava per scoparle la figa.
Gli occhi di Lina si sono spalancati quando lei ha visto Marco piegarle le gambe ed avvicinare le cosce alle sue guance. In quei momenti un flusso di miele bianco è uscito falla figa e Lina si è resa conto di ciò che stavano facendo.
Marco le ha leccato insistentemente il clito volendo farla venire con la bocca.
I tremori di un imminente orgasmo si sono dispersi al resto del corpo partendo dalla figa.
” Ora leccami il clito, Marco. Voglio venire” gli ha detto spingendo la testa ancora di più verso di lei dirigendola e guidandola.
Marco era più che felice di obbedire.
Lui amava scopare e ancor di più succhiare la figa. Non c’era niente di più bello come la fretta di sentire l’orgasmo di una donna quando la sua bocca era intorno al clitoride.
La lingua di Marco lo ha titillato lentamente fino a quando non si è verificata l’eruzione dalla figa.
Lina non si era mai sentita così sensuale in vita sua. Ha cominciato a venire inarcando la schiena e sollevando i fianchi, con le mani ha tenuto la testa di Marco affinché la bocca e la figa fossero un tutt’uno e si rompesse la diga del suo orgasmo riempiendo la bocca dell’uomo.
Lina era al parossismo dell’eccitazione quando Marco ha usato la sua talentuosa lingua per farla venire. La sua bocca ha lavorato intorno al clitoride che veniva succhiando delicatamente accarezzando lo incessantemente e non ha terminato quando lei è venuta ma ha proseguito prolungando l’orgasmo molto più a lungo di quanto Lina avesse mai provato prima.
Lei era tra le nuvole ed ha lasciato che le sue cosce si aprissero, esauste, ed un sottile velo di sudore le copriva la pancia. Con gli occhi chiusi, si è crogiolata nella sensazione di appagamento sessuale, poi i suoi occhi si sono spalancati quando ha sentito che Marco ha fatto scivolare la bocca dal suo clitoride alla sua figa ancora gocciolante per proseguire alla rosetta posteriore per giocare tra le sensibili grinze. Lui è però tornato sulle grandi labbra per succhiarle ancora una volta con gioia mettendo nella bocca i fluidi vaginali e respirare gli ormoni femminili.
Lina ha socchiuso gli occhi ed ha da gatta ancora in calore gli ha detto “Marco, sei così affettuoso, così tenero. È stato molto bello avermi succhiato in quel modo. Ummmm. Leccami ancora dentro e prenditi tutto di me”
Marco non riusciva a dimenticare quanto fosse erotica e sexy Lina. Lei sapeva cosa voleva e gli è piaciuto come lo ha guidato a fare come lei desiderava.
Marco le ha accarezzato le cosce con le mani mentre succhiava la figa tenendo con la lingua dentro per leccare le pareti vaginali morbide, calde e bagnate.
Lina gli ha chiesto ancora una volta di essere leccata e lui non ha fatto difficoltà a farlo andando a titillare ancora una volta il clitoride. “Di nuovo, Marco. Fammi venire di nuovo!”
Ma il bussare con le nocche delle dita li ha distratti e Marco, visto che era Francesca, ha detto “Un attimo, stiamo provando. Arrivo subito!”
La scena che si è presentata a Francesca quando è entrata nel negozio indicava palesemente che i due avevano fatto sesso ma ha fatto finta di niente. Lina ha acquistato dei sandali a tacco da 10 che ha subito indossato. Ha salutato Marco con affetto. Lui è stato salutato anche da Francesca che ha sentito il profumo degli ormoni vaginali di Lina ma non ha detto niente anche per questo fatto.
Rientrata a casa la ragazza ha chiesto a Lina “Hai fatto sesso con Marco, vero? Ti è piaciuto?”
“Oh, sì! È così bravo che se non fossi arrivata tu avremmo scopato. Aveva il cazzo così grosso!”
Ne sono seguite risate, racconti di particolari di quella sessione di sesso tra le due donne ed infine Francesca le ha consigliato “Torna da lui e ‘compra altre scarpe’ vedrai che scoperai da gran signora!”
Seguendo il consiglio Lina è tornata in quel negozio più volte. La volta seguente si è sdraiata sul lettino e, dopo essere stata succhiata e leccata fino a raggiungere molti orgasmi, si è lasciata scopare da Marco scoprendo che poteva venire non solo due volte, ma più volte.
Era paradisiaco sentire il cazzo duro e caldo di Marco dentro di lei e quando è esploso lo sperma ha capito di essere veramente in paradiso.

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