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Racconti Erotici Etero

Giovanotto intraprendente

By 6 Ottobre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Lidia 45 anni, sposata da 20 anni con Roberto e madre di Michela una bella ragazza di 19 anni.
Non sono certo una super bellezza ma tutto sommato posso affermare che, nonostante l’età, mi sono mantenuta piuttosto bene.
Castana chiara coi capelli lunghi sulle spalle, occhi verdi , un metro e settanta, belle gambe nervose, fianchi un po’ larghi ma piacevoli alla vista, un bel sederotto ed infine il seno della 3^ dai grossi capezzoli rosei.
Un po’ di ciccetta ovviamente, ma nulla di spiacevole tant’&egrave vero che mio marito non ha mai perso interesse e parecchi uomini, per strada, mi lanciano occhiate di approvazione e più di uno ha anche tentato qualche avance, sempre piacevolmente apprezzata, ma fermamente respinta.
Mi piace vestire elegante ma anche sexy con gonne o vestiti corti, che mettono in mostra le gambe ed i piedi sempre calzati da scarpe dal tacco alto, e scollati.
Dicevo che anche mio marito continua a desiderarmi come i primi tempi per cui non ho mai avuto particolari desideri di trasgressione.
La fantasia non ci manca e, benché non si faccia sesso molto spesso, devo dire che &egrave comunque appagante e coinvolgente.
Questo per dire che quanto &egrave capitato &egrave stata una cosa assolutamente inaspettata.
Era parecchio tempo che avevo chiesto a mio marito di accompagnarmi al cinema a vedere un film, ma lui tergiversava adducendo mille scuse.
Si parlava proprio di questo un sabato sera , a tavola in presenza di Marco il fidanzato di nostra figlia, un bel giovanotto di 22 anni prossimo alla laurea.
‘Mi avevi promesso di portarmi al cinema questa sera!!’ dissi a mio marito che subito storse il naso.
‘Lidia’amore’.sai che &egrave un genere di film che odio!!’
‘In effetti mamma devo dare ragione a papà!!’ commentò Michela che col padre faceva spesso comunella.
‘Certo!!’ sbottai ‘Se non ci sono morti ammazzati o climi di terrore a voi non interessa nulla!!’
‘Ma &egrave un film mieloso!!’ rincarò mia figlia.
‘Se vuoi ti accompagno io’..non mi spiacerebbe vedere quel film!!’ propose a quel punto Marco che fino ad allora era rimasto in silenzio.
Fin da subito avevamo scelto di darci del tu per fugare ogni imbarazzo.
‘Finalmente un uomo serio!!’ esclamai ‘Accetto!!’
‘Andate”andate pure e divertitevi!!’ dissero quasi in coro padre e figlia con tono sarcastico.
Non sapevano, come non lo sapevamo noi, quanto sarebbe stato profetico il loro augurio.
Anche quella sera, complice il primo caldo primaverile, avevo deciso di indossare una gonna corta con uno spacco laterale ed una camicetta e come intimo un paio di slip ed un reggiseno a balconcino coordinati color perla ed un paio di autoreggenti color carne.
Non ho mai sopportato i collant e mio marito ha sempre molto apprezzato la mia decisione di indossare solo calze con reggicalze o autoreggenti.
Mi truccai con cura e, finalmente, mi presentai al mio cavaliere che mi attendeva in compagnia della sua fidanzata.
Lo vidi arrossire impercettibilmente mentre mi guardava insistentemente nella scollatura e provai un brivido di eccitazione.
Non ero una esibizionista ma mi piaceva che un giovane come Marco mi apprezzasse, anche se silenziosamente.
‘Allora noi andiamo!!’ dissi prendendo a braccetto Marco.
‘Guardali’..sembrano due fidanzatini!!’ canzonò Michela ‘Mi raccomando non fate tardi!!’ rincarò mio marito ed entrambi si misero a ridere.
‘Che stupidi!!’ mi sussurrò Marco poi continuò ‘E’ un vero piacere uscire con te’..sei stupenda!!’
‘Ti ringrazio!!’ risposi piacevolmente sorpresa dal complimento ‘Anche per me &egrave un piacere uscire con un bel giovanotto!!’ continuai stringendomi a lui mentre il mio seno si schiacciava sul suo braccio.
Non so che reazione avesse avuto al momento Marco ma sicuramente mi resi conto della mia, immediatamente mi si indurirono i capezzoli segno inequivocabile della mia eccitazione.
In macchina, mentre ci avviavamo verso la nostra destinazione, mi accorsi che Marco guardava insistentemente le mie gambe che nel salire si erano scoperte mostrando appena l’orlo delle autoreggenti.
Non mi coprii, come avrei fatto in altre circostanze ed anzi, muovendomi impercettibilmente, sollevai ulteriormente la gonna, mostrando sempre di più al mio giovane accompagnatore
Era una situazione molto trasgressiva, per la prima volta in vita mia mi sentivo eccitata da una situazione che non coinvolgesse anche mio marito.
Marco mi guardò negli occhi mentre eravamo fermi al semaforo e mi sorrise sornione.
Aveva intuito la mia manovra e ne era compiaciuto.
Giunti al centro commerciale dove c’era la multisala, ci mettemmo in fila alla biglietteria tenendoci stretti l’uno all’altra, come fossimo fidanzati.
‘Posso offrirti qualche cosa da bere?……manca ancora mezz’ora all’inizio del film!!’ mi chiese dopo aver fatto i biglietti.
‘Volentieri”.qualche cosa di fresco!!’
‘Che ne dici di un bicchiere di spumante!!’ disse Marco e, senza attendere la mia risposta, ordinò due flut di spumante fresco.
Bevvi con piacere guardandolo insistentemente negli occhi.
‘Sei una donna meravigliosa Lidia!!’ sentenziò mentre rispondeva al mio sguardo.
Mi stava corteggiando ed io lo stavo incoraggiando.
Ero eccitata sentivo i capezzoli duri e sensibili tendere la stoffa leggera del reggiseno e le mutandine già umide di ciprigno.
La sala era quasi vuota, segno che il film non era tra i più seguiti, ed i posti che ci aveva assegnato il computer erano comodi, centrali ma nelle file superiori, molto distanti dagli altri.
A pochi minuti dall’inizio dello spettacolo ci guardammo attorno scoprendoci isolati dal resto degli spettatori.
‘La cassiera deve aver pensato che volessimo avere un po’ di privacy!!’ mi disse Marco con un sussurro mentre mi si avvicinava.
‘Forse ha visto giusto!!’ gli risposi avvicinandomi a mia volta, stringendomi a lui.
Mi guardò in viso, quasi incredulo e poi si avvicinò con le labbra a sfiorare le mie.
Non mi scostai ed anzi le aprii per accogliere la sua lingua che si era affacciata titubante.
Il bacio che ne seguì fu intenso ed appassionato.
Baciava bene il ragazzo, pensai che mia figlia fosse fortunata.
Ma il bacio ci aveva messo addosso il fuoco e così iniziammo ad accarezzarci reciprocamente.
Sentii le sue mani che si insinuavano sotto il vestito ad accarezzarmi le cosce, raggiungendo presto la carne nuda al di sopra del pizzo delle autoreggenti.
Dal canto mio gli accarezzavo il pacco voluminoso.
Quando le sue dita raggiunsero il perizoma zuppo gemetti di piacere.
‘Mmmmmhhh”.siiiii!!’
Avevo spalancato le gambe e Marco non ebbe difficoltà ad inserire un dito nella mia figa bollente e completamente bagnata.
‘Sei un lago!!’ esclamò Marco tornando subito dopo a baciarmi con foga.
Con qualche difficoltà, usando una sola mano riuscii a slacciargli la patta ed infilare la mano nei suoi pantaloni.
Gli strinsi il cazzo attraverso la stoffa dei boxer.
Era un gran bel cazzo grosso e durissimo ed ancora una volta pensai che mia figlia era una donna fortunata, ma ora quel bel pezzo di carne era nelle mie mani.
Mentre Marco continuava a masturbarmi inserendo ormai due dita nella vagina mentre col pollice titillava il clito, riuscii ad estrarre il suo cazzo ed iniziai una lenta sega.
Arrivammo così alla fine del primo tempo, accorgendoci che del film non avevamo visto praticamente nulla.
‘Andiamo via”portami da qualche parte!!’ gli sussurrai eccitata come una ragazzina.
‘Vieni!!’ mi disse prendendomi per mano.
Fortunatamente non incontrammo nessuna auto della polizia sulla nostra strada, perché penso che Marco abbia violato un numero impressionante di articoli del codice della strada, visto che meno di quindici minuti dopo eravamo nella sua casa, che ci spogliavamo a vicenda con frenesia.
In un attimo restai con le sole autoreggenti e le scarpe, accucciata ai suoi piedi e col suo bel cazzo ben piantato nella mia bocca.
‘Mmmhhhh”succhiami’.siii”che bocca’.siiiii’..tutto’tutto in gola!!’
Mi incitava mentre con una mano sulla testa mi accarezzava i capelli senza forzare il ritmo del pompino.
Avevo già potuto intuire le dimensioni notevoli del suo uccello ma averlo in bocca mi diede l’esatta percezione della sua grossezza.
Faticavo ad accoglierlo completamente in bocca ma mi piaceva la sensazione di pienezza e già lo immaginavo allargarmi la figa.
Lo succhiai a lungo, accarezzandogli lo scroto peloso, cercando di ingoiarne il più possibile pensando di portarlo all’orgasmo in breve tempo.
Raramente mio marito resisteva più di cinque minuti alla mia abile bocca ma, nonostante i mugolii di godimento e gli incitamenti più o meno volgari a continuare, il bel Marco non dava nessun segno di cedimento.
I miei sforzi però non furono vani e poco dopo lo sentii fremere mentre il cazzo si ingrossava ulteriormente finché un fiotto abbondantissimo di sborra raggiunse il mio palato, subito seguito da altri in rapida successione.
Iniziai a deglutire, ingoiando quel nettare, senza mai smettere di pomparlo, finché si fu completamente svuotato nella mia bocca.
‘Mamma che bocca!!’ esclamò ‘nessuna mi aveva succhiato così!!’
Ero lusingata ma a questo punto non mi bastavano le parole e volevo essere scopata.
‘Adesso scopami’..ho voglia di te!!’ gli dissi andando a sdraiarmi sul divano del salotto a gambe spalancate.
Non si fece ripetere l’invito ma invece di infilarmi il cazzo si inginocchiò tra le mie cosce incollando la bocca al mio clitoride.
Iniziò a leccarmi con perizia senza tralasciare un centimetro della mia figa già enormemente eccitata, portandomi subito all’orgasmo.
‘Siiii’.vengo’.vengooo’.mmmhhh’continua siiiiii!!’
‘Scopami’.scopami ti prego’.voglio il tuo cazzo!!’ lo implorai.
Questa volta mi accontentò puntando la cappella all’entrata della vagina spingendo lentamente il suo bastone rovente dentro di me.
Venni immediatamente e poi accompagnai la scopata interminabile con un numero imprecisato di orgasmi.
Mi scopò a lungo, cambiando spesso posizione ed ovviamente non mancò di prendermi anche dietro scopandomi il culo.
La tensione erotica che subito si era stabilita quella sera era sfociata nella scopata più intensa e sconvolgente della mia vita.
Rientrammo a casa tardi ma ne mio marito ne mia figlia fossero minimamente preoccupati del ritardo, li trovammo ognuno nel suo letto che dormivano beati, lo salutai baciandolo un’ultima volta.
‘Non succederà mai più!!’ gli dissi senza convinzione prima che se ne andasse.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com

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