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Lancio sul divano la mia borsa dell’università, mentre tolgo anche la giacca. Sono appena rientrata a casa, sono da sola, e l’unica cosa che vorrei ora è un bagno rilassante. Mi siedo sul letto, slaccio le scarpe, sfilo via i jeans e osservo le mie mutandine rosa. Magari, prima’
Sollevo la mia maglietta, tenendola arrotolata sullo sterno, e libero i miei seni rotondi dal reggiseno, massaggiandoli piano. I capezzoli diventano subito turgidi, mentre avverto un certo calore al basso ventre.
Sfilo via le mutandine, allargo le gambe, poggiando i piedi al bordo del letto, e osservo il mio ciuffo di peli scuri che dovrei accorciare un po’. Lecco le dita della sinistra, e accarezzo le mie grandi labbra, divaricandole. Quella di toccarmi quando sono sola in casa sta diventando un’abitudine fissa, e la cosa non mi dispiace.
Mi accarezzo, socchiudo gli occhi e mentre infilo me mie dita umide dentro di me, mi lascio andare a ogni perversa fantasia sessuale, chiusa nella mia stan.. un momento, cazzo!
Spalanco gli occhi, fermandomi con un dito della sinistra nella fica, e con la mano destra sul capezzolo. E quelli che erano dei piccoli ansiti di piacere diventano un urlo.
Mio fratello è comparso davanti all’uscio della mia stanza, e mi stava guardando!
‘che cazzo fai!’ urlo, chiudendo di getto le gambe, mentre abbasso come posso la maglia sul seno
‘scusa! Non volevo spiarti.. ho sentito un rumore, e sono..’ si difende lui
‘dio che imbarazzo” ora che ho chiuso le gambe, sento i miei umori sulle cosce, mentre il mio corpo continua a reclamare quelle attenzioni negate improvvisamente. Anche i miei capezzoli fanno capolino premendo sul tessuto della maglia, e questo mi imbarazza ma.. mi tiene eccitata.
Mio fratello ha due anni meno di me, è all’ultimo anno del liceo. Fin da piccoli so che mi ha sempre spiata, mentre mi cambiavo. La cosa mi ha sempre incuriosita, e così facevo finta di non accorgermi.
Certo, è un po’ diverso dal vedermi intenta a masturbarmi’
Sembra mi abbia letto nel pensiero, dato che al mio imbarazzo risponde
Non so quale follia si sia impadronita di me, dato che rispondo ‘io però non ti ho mai visto” e quando mi accorgo che sul suo basso ventre c’è un inconfondibile rigonfiamento, incalzo ”e questo sarebbe un ottimo momento’
Sto per rendermi conto della cazzata che ho appena detto, vedendolo impallidire. Sto per rivestirmi, per dirgli che ho appena detto una stronzata, ma è troppo tardi.
Si è appena abbassato i pantaloni, e l’ha tirato fuori. In piena erezione. E io lo sto fissando.
‘sembra soddisfatto di ciò che hai visto..’ commento, maliziosa. Sono completamente andata.
‘beh.. sei molto carina” commenta lui, toccandosi
Mi alzo in piedi, e avanzo verso di lui ‘manterrai il segreto? Voi maschi siete soliti condividerle, certe storie”
‘ti pare che direi in giro di aver visto mia sorella nuda e di essermi toccato davanti a lei?’
‘beh, non solo” scopro nuovamente il mio seno, sollevando su la maglia, e mi inginocchio davanti a lui.
Non fa in tempo a parlare, sento solo un gemito, nel momento in cui le mie labbra si posano sulla sua cappella.
Lo bacio, lecco la punta e aspiro, poi lo infilo nella mia bocca e inizio a muoverla. Sento il suo piacere crescere, e con lui il mio. Mi tocco i seni, mi tocco tra le gambe, mentre non smetto di succhiarglielo. Scorro di lato per tutta la sua lunghezza, gli massaggio i testicoli, lo friziono.
Mi accarezza la testa, lo sento gemere sempre più forte, come sento i miei umori colare tra le mie dita. Poi mi afferra dalla coda, mentre il suo bacino si muove, infilandomelo in bocca. Vuole scoparmi la bocca!
Lo lascio fare, con una mano continuo a masturbarmi, mentre con l’altra scorro sul suo corpo, e godo nei suoi gemiti e nelle sue spinte.
Ci guardiamo negli occhi, mentre ora mi tiene la testa ferma anche con l’altra mano. Sono completamente in sua balia, mentre ora i suoi movimenti sono frenetici. Lo infila fino alla mia gola, tirandolo indietro fino alla punta umida. Della saliva mi cola dalle labbra, ma continuo a tenerle strette attorno al suo cazzo, e a succhiarlo mentre lui detta il ritmo.
Spinge ancora più veloce e frenetico, lo sento gemere forte, e un attimo dopo il suo fiotto caldo mi invade la gola. E quando cessano i suoi gemiti, lascia anche la mia testa. Lo faccio uscire lentamente dalle mie labbra, continuando a pulirlo e baciarlo. E metto in bella vista la mano con cui mi sono toccata, piena dei miei umori
‘sono pronta” sussurro, quasi aspettando che sia lui a decidere come prendermi.
Ma lui tira su i pantaloni. ‘devo andare’ mi risponde
‘cosa!? Ma io..’ esclamo, con un mix di emozioni dentro mi che mi sta devastando.
In tutta risposta lui mi bacia sulla fronte, e fugge via.
Resto accasciata sul pavimento, nuda. Ho il sapore del suo cazzo in bocca, e la sua sborra sulle labbra, mentre la mia fica reclama le sue attenzioni. Ma lui non mi ha voluta.
Forse la situazione lo ha shockato, forse è turbato dal fatto che sono sua sorella.
Pulisco il pavimento, e vado a farmi una doccia.
Mentre l’acqua scivola sul mio corpo, sulle mie labbra, non faccio che ripensare a ciò che ho fatto.
Mi sento sporca, anche se non c’è più traccia del suo odore su di me.
Ma non mi pento di ciò che ho fatto. Non mi importa che sia mio fratello
Io lo desidero. E farò sesso con lui. So già quando: stanotte.
Sono in camera mia, distesa sul letto. Indosso solo un paio di mutandine e una canotta. Nulla di insolito: dormo sempre seminuda, ed odio pigiami e camicie da notte.
Non faccio che pensare a oggi pomeriggio, e sono ormai pronta a fare quanto sto per fare.
I miei dormono, aspetto solo che il rumore della tv proveniente dalla stanza di mio fratello cessi. E quando ciò avviene scivolo giù dal letto, e a piedi nudi avanzo verso la sua stanza.
Ha ancora la lampada da lettura accesa, ed anche lui è sul letto, sotto un lenzuolo. Probabilmente stava per mettersi a dormire. Sembra sorpreso di vedermi.
‘hey” sussurro piano, mentre chiudo dietro di me la porta della sua stanza, e avanzo con fare sinuoso e felino verso il suo letto.
‘che c’è?’ mi chiede, anche lui piano
‘mi sentivo sola..’ sussurro, mentre salgo a gattoni sul letto,
Mi sento avvampare, al solo pensiero che sto desiderando mio fratello. Cazzo! Ma cosa sto facendo?
Più mi sento sporca per questo, e più mi eccito. Comincio già a sentire i miei capezzoli premere contro la canotta, libera dal reggiseno.
‘senti.. riguardo oggi..’ balbetta lui
‘shh” lo zittisco, con un sussurro, ‘..è il nostro segreto, no?’ gli chiedo
‘s-si’ ma cosa vuoi..’
‘voglio scopare con te’ e mi sorprendo dalla sensualità con cui l’ho detto. Dio, sono veramente impazzita?
‘sei mia sorella’
‘non mi sembra che la cosa ti abbia impedito di venirmi in bocca oggi’ non lo dico in tono accusatorio, ma compiaciuto, mentre carponi sul letto, di fianco a lui, accarezzo il suo corpo sopra il lenzuolo. Sento le sue gambe, le ginocchia, le cosce. Mi fermo volutamente prima di raggiungere il suo sesso, voglio sapere cosa mi risponde.
‘non avrei dovuto.. non..’
‘quindi.. non ti piaccio?’ lo interrompo, sdraiandomi al suo fianco, mentre continuo ad accarezzargli le gambe. E’ così imbarazzato, e la cosa non fa che eccitarmi di più. Volutamente premo il mio seno contro il suo braccio.
‘si.. cioè.. sei mia sorella! Non possiamo’
‘però mi vuoi..’ il mio viso è così vicino al suo. Sto avvampando, ma voglio andare fino in fondo.
Non risponde. Continuo ad accarezzargli la gamba, e aggiungo, sussurrandogli nell’orecchio ‘mi hai sempre voluta. Lo so che mi spiavi quando mi cambiavo..’
‘come” eccolo avvampare ancora di più.
‘la cosa mi ha sempre eccitata, sai? Pensavo di non essere capace di andare oltre, ma oggi”
Gli resto accanto, gli bacio un orecchio ‘dai”
‘..e se ci scoprissero?’ chiede dopo qualche istante.
Sorrido. Ha ceduto. Gli accarezzo il pene al di sopra del lenzuolo, trovandolo duro. Non avevo dubbi
‘sarà il nostro segreto’ mentre continuo a baciarli l’orecchio.
‘Luisa dormono qui accanto, ci sentiranno’ si riferisce ai nostri genitori. La loro stanza è accanto a quella di mio fratello.
‘faremo piano” sussurro, continuando a toccarlo ‘..nessun rumore, e poi io torno nella mia stanza, ok?’
‘..ok..’ sussurra anche lui
‘finalmente..’ mi sento così euforica. E folle. Sposto il lenzuolo, e gli sfilo i boxer. Eccolo qui, così duro ed ereto, con quelle vene gonfie che lo percorrono e la peluria nera alla base. Me lo infilerei di nuovo in bocca per divorarlo e sentirlo godere, ma non ora. Adesso lo voglio dentro di me. Salgo a cavalcioni su di lui, facendolo sfregare contro le mie mutandine.
‘dovresti spogliarmi..’ gli suggerisco con un sussurro malizioso, come una donna esperta alle prese con un ragazzino alle prime armi.
Mi sfila via la canotta, e io non mi oppongo, liberando il mio seno. E sposto il bacino per aiutarlo a sfilarmi le mutandine.
‘ti piacciono?’ sussurro, sventolandogliele davanti, prima di lanciargliele addosso e fargli sentire il mio odore e i miei umori.
Mi accarezza i seni, li palpeggia e strizza i capezzoli. Espiro soddisfatta, reclinando la testa all’indietro, mentre sfrego il mio bacino contro il suo cazzo duro. Sono già bagnata, è tutto il giorno che non faccio che toccarmi pensando a questo momento.
‘prendimi..’ sussurro
‘aspetta..’ risponde, bloccandosi, ‘..non li ho più, li ho finiti”
Resto immobile anch’io, nuda e in bella vista davanti a lui. ‘i preservativi?’
Annuisce.
‘beh, facciamolo senza. L’avrai già fatto, no?’
Resta immobile, senza rispondermi
”mai fatto senza?’ sono perplessa, ma la cosa riesce a eccitarmi ulteriormente.
Mi chino in avanti, premendo i miei seni gonfi sul suo petto, mentre lo bacio sul collo ‘questo renderà la nostra prima volta ancora più speciale, non credi?’ aggiungo
Annuisce, mentre le sue mani afferrano i miei glutei. E io mi sento percorsa da un brivido di piacere. Torno a posizionarmi eretta col busto, e aggiungo ‘solo.. evita di venirmi dentro. Pensi di riuscirci?’
Annuisce, mentre abbandona il mio culo per tenere dritto il suo cazzo e guidarlo dentro di me.
Questa componente di rischio mi sta rendendo ancora più euforica ed eccitata. Mi era già capitato di farlo senza precauzioni, col mio ex. Ma lo facevamo da diverso tempo, eravamo in sintonia a letto. Con mio fratello, a parte oggi, non so com’è a letto. Non so che segnali potrebbe darmi, se riuscirà a controllarsi. Forse non dovremmo rischiare così tanto. Forse dovrei fermarmi.
Ma poi sento la punta del suo cazzo lambire le mie grandi labbra umide, e ogni domanda scompare. Muovo il bacino, accompagnandolo dentro di me.
Mi percorre un brivido, ho voglia, lo voglio subito. Muovo il bacino, per farlo entrare dentro di me, e il letto cigola
‘piano!’ sussurra lui, bloccandosi
‘dai.. ti voglio’ cerco di far piano, mentre muovo il bacino, avanti e indietro, lentamente. E’ per metà dentro di me.
‘hhhhh’ espiro, mentre godo a sentirlo penetrarmi e continuo a muovermi. ‘dai, spingi’
Le sue mani sono sul mio seno, mentre sento il mio ventre in fiamme. Eppure, lo sento poco partecipe, come se si stia trattenendo
‘hey.. che c’è..’ gli sussurro, senza smettere di muovermi
‘ho paura’
Mi chino su di lui, premendo il mio seno caldo sul suo petto, mentre continuo a tenerlo dentro di me ‘e di cosa?’
‘il letto, fa rumore.. e poi.. di venirti dentro’
Muovo sinuosa il mio bacino, facendolo entrare ulteriormente, mentre affondo i denti sulla sua spalla per trattenere un gemito. ‘ti voglio così tanto.. vuoi stare sopra tu?’
‘no.. va bene così.. ma fai piano’
Mugolo, continuando a ondeggiare. E’ così duro e sono così eccitata. ‘dai.. così..’
‘piano!’ sussurra lui, dato che i miei movimenti fanno cigolare il letto
Mi risollevo con il bacino, puntello i talloni sul materasso, e tiro indietro la schiena, appoggiando i miei glutei alle sue ginocchia.
La diversa inclinazione lo fa spalancare la bocca di piacere, e anch’io sto godendo.
Mi mordo le labbra colma di sensualità, e accarezzo il mio seno mentre spingo e sento il mio bacino a contatto con il suo. Mi sento percorsa da fremiti, tutta questa trasgressione mi fa sentire ubriaca, mi gira la testa e desidero sempre più il piacere di un orgasmo vicino.
Il mio bacino trema mentre spingo frenetica. Lo guardo, in estasi come me, nel silenzio più assoluto che rende il solo nostro respiro più amplificato.
Ma d’un tratto sgrana gli occhi, facendomi uscire mentre sussurra con un filo di voce ‘vengo..’
Non faccio nemmeno in tempo a chinarmi e prenderlo in bocca, sta già schizzando sul suo ventre e sul mio.
Appena in tempo. Poteva avvertirmi un attimo prima, cazzo!
Mi infilo un dito, sono completamente bagnata, ma non riesco a capire se sia uscito in tempo o no. Sospiro, e d’un tratto mi sento sopraffatta dall’imbarazzo
‘dovrei andare..’ mormoro
Non mi risponde, non mi chiede di restare. Cazzo! Ora vorrei solo che mi abbracciasse, ma preferisco andare. Ormai non mi riconosco più.
Raccolgo canotta e mutandine, e ancora nuda raggiungo la mia stanza e chiudo la porta.
Mi stendo sul letto, ancora con l’affanno. Raccolgo con le dita la parte di sperma finita sul mio ventre, e le ripulisco con la lingua.
Ancora non riesco a crederci di aver scopato con mio fratello, senza precauzioni, e mentre i miei dormono.
Infilo mutandine e canotta, e cerco di rilassarmi e dormire.
Ma c’è un pensiero che non mi abbandona: scoperemo ancora, e sarà indimenticabile.
il giorno dopo, la vita riprende come se nulla fosse. Lui a scuola, io in facoltà. Ma solo all’apparenza.
Mi sono alzata di buon mattino, per prendere il treno. Torno a casa solo per il weekend, quindi spero di avere il tempo di riprendermi. Ma mi sbaglio’
La nostra nottata è un chiodo fisso, non riesco a concentrarmi, mentre la voce del prof risuona lontana e le mie dita scorrono pigre a prendere appunti. Prendo il telefono, e digito un messaggio. Per mio fratello.
‘come va?’
Passa qualche minuto, interminabile, e il display si illumina.
‘in che senso?’ mi chiede nel messaggio.
‘io non faccio che pensare a ieri. A noi due’
‘anch’io”
Vorrei dirgli che l’unica cosa che voglio è essere sbattuta con foga, urlare e godere come mai ho goduto, ma mi limito ad un ‘che pensi?’
E la sua risposta mi fa avvampare ‘sarà anche sbagliato, ma mi è piaciuto’
Scrivo e cancello quattro volte questo messaggio, ma alla fine, lo invio: ‘lo rifaresti?’
Probabilmente anche lui sta facendo lo stesso, perché passano più di 10 minuti prima che arrivi una risposta.
E questa mi fa saltare il cuore in gola, oltre ad una piacevole sensazione di calore al basso ventre. ‘si..’
Sento l’eccitazione crescere in me, a partire dai capezzoli che premono contro le coppe del reggiseno. Tengo le gambe strette, sfregando le cosce l’una contro l’altra alla ricerca di un disperato piacere.
Ricomincio a digitare e invio ‘mi stai facendo eccitare, sai?’ continuando a tenere le gambe strette e muovendo appena il bacino contro il sedile. Per fortuna oggi sono da sola e mi sono seduta in fondo.
‘anche tu..’
‘davvero?’ lo incalzo, quasi sperando in qualcosa di più
‘si. Ti sto pensando e ce l’ho duro’
Ecco. Ho completamente perso la testa. Stringo le gambe, premo il petto contro il tavolo, fingendo di prendere appunti. Sento un’incontrollabile eccitazione, sento di non poter resistere più.
‘voglio vederlo.’ E prima di ricevere una qualunque risposta che non soddisfi, incalzo ‘..ora’
‘sai che sono in classe’ mi fa quasi sorridere che in questa situazione lui sia il razionale e io quella completamente fuori di testa.
‘vai in bagno no?’
‘solo se lo fai anche tu’
‘ci sto andando di corsa’ gli rispondo. Forse sono stata un po’ esagerata, ma mi sto effettivamente fiondando come se non potessi più trattenerla. Cosa che per certi versi è vera.
Trafelata raggiungo il bagno, mi chiudo dentro e riprendo il telefono in mano. ‘ci sono.. aspetto di vederlo’
Mi sto già sbottonando i jeans, quando ricevo il messaggio. Con la foto del suo cazzo in tiro.
La fisso, mentre mi ritorna alla mente la scena di me stessa intenta a succhiarlo, e il momento in cui l’ho sentito dentro di me. Mi strizzo un seno, e soffoco a stenti un gemito. Oltre alla foto, il suo messaggio ‘e io aspetto te’
Non mi faccio pregare. Abbasso jeans e mutandine fino alle caviglie, e mi metto seduta sulla tavoletta. Divarico bene le gambe, sorprendendomi a trovarmi più bagnata di quanto pensassi.
Con la destra imposto la fotocamera, e almeno ho un briciolo di lucidità a togliere suoneria e flash, mentre punto lo schermo verso le mie parti intime. Le grandi labbra sono allargate, mentre i miei umori macchiano la mia peluria scura.
Scatto la foto e la invio. Mentre aspetto una risposta, sollevo la mia maglia, e sposto le coppe del reggiseno. Finalmente. I capezzoli chiari svettano dritti e sensibili. Li stuzzico tra pollice e indice, ricavandone piacevoli brividi. E il display del telefono si illumina.
‘è bellissima. Vorrei leccartela..’
‘e io vorrei tu lo facessi. Ti stai toccando?’ con una mano scrivo, con l’altra scivolo lungo il ventre giù, fino a raggiungere il clitoride. Allargo le grandi labbra, con le dita raccolgo i miei umori e inizio a toccarmi.
‘si.. ti voglio’
Le mie dita si muovono frenetiche, entrano dentro di me mentre la mia mente fantastica. Non rispondo, lascio il telefono per usare entrambe le mani. Premo col palmo sul basso ventre, mentre indice e medio dell’atra si muovono. Ho il respiro affannato, mi mordo le labbra per evitare di gemere, il mio bacino ondeggia da solo.
Chiudo gli occhi, mi contraggo mentre i fremiti dell’orgasmo mi travolgono. Trattengo il fiato e tremo, nonostante una piacevole sensazione di calore invada tutto il mio corpo.
Pulisco le mie dita, e cerco di darmi un aspetto decente per rientrare in aula.
Ma non prima di inviare un ultimo messaggio ‘sono venuta pensandoti. Non deludermi’ Per qualche giorno le cose sono andate tra noi come se nulla fosse. Quindi essere lontana durante il weekend ha dato il suo beneficio, dopotutto. Non ho pianificato nulla per questo weekend, quando tornerò a casa, non gli ho chiesto nulla. E poi voglio che sia lui a propormi di fare sesso. E lo sa, dato che la risposta al mio messaggio l’altro giorno è stata ‘ti farò venire scopandoti’, quindi scommetto che anche lui non vede l’ora di avere l’occasione di farlo con me.
E’ sabato mattina, sono sul treno con un libro sulle gambe e osservo distrattamente il paesaggio che scorre lungo il finestrino. E mi sorprendo a controllare il display del telefono con fare quasi autistico.
Sto aspettando che mi scriva. E ogni minuto che passa sono tentata a fare la prima mossa. E puntualmente desisto.
Forse sto esagerando, dopotutto l’abbiamo fatto, mi sono persino toccata parlandogli tramite sms. Forse dovrei smetterla e comportarmi da persona normale. Come mi salta in mente di farmi mio fratello?
Ma ogni mio dubbio sembra scomparire in un attimo nel momento in cui leggo il suo messaggio.
Una sola parola, diretta e senza preamboli, che però mi permette di capire tutto: ‘tardi?’
‘non più di 10 minuti’ e d’improvviso l’unica cosa che desidero è essere a casa, sola con lui. E sembra sia l’unica cosa che desidera anche il mio corpo, a giudicare da quella sensazione di calore che d’improvviso mi avvolge. E questi 10 minuti mi sembrano i più lunghi della mia vita. Così lo incalzo, chiedendogli ‘hai voglia?’
Prima ancora che si spenga il display, arriva la sua risposta ‘..mamma potrebbe tornare presto’
Ecco il solito timido razionale. Mi fa tenerezza, a volte. ‘non posso aspettare stanotte’
‘..allora sbrigati’ mi risponde lui
‘tu però non mi hai risposto’
‘vuoi proprio sentirtelo dire? Si, ti voglio. Fai in fretta’
Come se dipendesse da me. Sono su un treno cazzo. Ma almeno so che in questa follia è con me. Gli rispondo con un paio di baci e mi preparo a scendere.
Entro praticamente trafelata in casa e raggiungo camera mia, per lasciare la mia borsa.
MI sento abbracciare d’improvviso alle spalle, mentre due mani risalgono dalla pancia sul mio seno.
‘ehy.. come siamo impetuosi’ gli sussurro piacevolmente sorpresa, mentre sfrego il mio collo contro il suo
‘dobbiamo fare in fretta..’ prosegue lui, senza smettere di palparmi
‘immagino tu sia già pronto’ mentre muovo i fianchi, portando i glutei a sfregare contro il rigonfiamento che già si comincia a sentire dai suoi pantaloni. ‘devo esserti mancata molto.. piaciuta la mia foto?’ gli domando, mentre a malincuore cerco di staccarmi per mettermi frontale a lui
‘molto..’ mentre è di nuovo all’assalto su di me, le sue mani sollevano la mia maglia, scoprendo il mio reggiseno nero, sul quale si fionda con le labbra.
Sposto le coppe, liberando i miei capezzoli già turgidi. Li strizza, li prende tra le labbra, li lecca. Mi scappa un profondo gemito ed il piacere mi fa quasi girare la testa.
Arretro fino a sedermi sul letto, con mio fratello ancora attaccato al mio seno. Sbottono i pantaloni, sollevo appena il bacino e faccio scendere jeans e mutandine fino alle caviglie. Lui si inginocchia, scende verso il basso con le labbra, bacia il mio ventre, e raggiunge i miei peli.
Sento la sua lingua farsi strada tra le grandi labbra che già si stando divaricando, e quando raggiunge il mio clitoride ho un brivido che mi strappa un altro gemito. Piego la schiena all’indietro, stendendomi sul letto, mentre a gambe divaricate lo lascio fare.
La sua lingua mi esplora, raccoglie i miei umori che già iniziano a colare, e quella sensazione di perverso piacere si impadronisce. Gemo più forte, stringo forte il lenzuolo con una mano, mentre con l’altra accarezzo il mio seno.
La sua lingua non si ferma, e mentre tortura il clitoride infila un dito in me, strappandomi gemiti più forti
‘voglio averti dentro di me’ riesco a dire tra un gemito e l’altro.
Si distacca da me e si alza in piedi, mentre io sono ancora scossa dai brividi. Lo voglio, si.
Mi rimetto seduta, lo vedo intento ad armeggiare coi pantaloni, e quando lo tira fuori, è veramente già pronto. Faccio per togliermi del tutto pantaloni e mutandine, ma mi blocca: ‘tienili, nel caso dobbiamo rivestirci al volo’
Sorrido ‘se non ci fossi tu, a quest’ora ci avrebbero già sgamati’
Lascio a lui decidere la posizione. Mi mette carponi a terra, e lui in ginocchio dietro di me. ‘va bene senza?’ chiede, titubante
‘ci hai preso gusto, vero?’ gli sorrido, guardandolo con la coda dell’occhio ‘cerca solo di avvisarmi un po’ prima’ quindi lo lascio fare, abbandonandomi completamente a lui
Sento le sue dita accarezzare le labbra umide, prima che il suo cazzo s’insinui tra le mie pareti, provocandomi un brivido e un gemito di piacere che non mi sforzo di trattenere.
Mi tiene dai fianchi, guida il ritmo e spinge, mentre tra mugolii e gemiti mi godo ogni suo affondo.
Muovo anch’io il bacino, mentre quella sensazione di calore si diffonde in me, ed amplifico il piacere che proviamo.
Le sue spinte aumentano di ritmo, lo sento sbattere frenetico contro di me, mentre si avvinghia al mio seno e preme il petto contro di me.
I miei gemiti diventano urla, mentre il mio bacino trema per l’orgasmo che sto provando.
Non si ferma, continua a prendermi, ma il mio telefono squilla. Cazzo!
‘è mamma..’ gli dico trafelata
‘rispondi’ mentre resta avvinghiato a me. Dentro di me.
Mi sforzo di regolarizzare il respiro, e avvicino il telefono all’orecchio ‘mamma..?’
‘sei a casa tesoro? Volevo avvisarti che arrivo tardi, non aspettatemi per pranzo’
‘va.. bene..’ mi sforzo di rispondere, trattenendo i gemiti che mio fratello mi sta provocando
‘va tutto bene? Sei strana..’
‘si.. sto bene..’ dio che imbarazzo. Sono al telefono con mia madre mentre mio fratello mi sta scopando. Mi invento la prima balla ‘..sono.. a correre’
‘ah ok! A dopo tesoro’
A malapena la saluto e chiudo il telefono, per tornare a dedicarmi a mio fratello. Mi piego in avanti, e lo lascio uscire da me.
‘va tutto bene? Che ha detto?’ mi chiede.
Mi giro verso di lui e mi alzo in piedi. ‘benissimo.. non tornerà per pranzo’ e finalmente sfilo via pantaloni e mutandine.
E or sono io a prendere il controllo, devo sfogare il mio piacere che sta per esplodere.
Lo faccio distendere supino per terra, e salgo a cavalcioni su di lui.
Lo guido dentro di me sempre più bagnata, e appoggiandomi al suo petto con le mani, inizio a spingere come una forsennata.
Il mio bacino ondeggia frenetico, le mie pareti un fuoco che divampa, mentre lo faccio uscire quasi del tutto e affondo decisa ed energica fino a far combaciare il nostro bacino. Ogni mia spinta mi strappa un gemito, mentre lo guardo sotto di me a godere.
Ondeggio più forte, mi piego su di lui mentre mi sento attraversata dai brividi. Urlo e tremo mentre la sensazione di calore dell’orgasmo mi travolge e mi fa sentire ubriaca.
Faccio per continuare, ma mi interrompe ‘sto per venire..’
Lo sfilo da me, arretro e mi chino con le labbra su di lui, infilandolo in bocca mentre gli massaggio i testicoli. E un attimo dopo ho un fiotto caldo in bocca, che aspiro fino all’ultima goccia.
Ci guardiamo un po’ imbarazzati mentre ci rivestiamo. Ma stavolta anziché fuggire, sono di nuovo io a farmi avanti
‘mi piace scopare con te’
‘..anche a me’ ammette lui
‘quindi.. dovremmo rifarlo’ rispondo io, terminando di abbassare la maglia
‘meglio quando siamo soli’
‘si.. ti impegni decisamente di più quando siamo soli’

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