Skip to main content
Racconti di DominazioneRacconti Erotici Etero

I miei giochi

By 19 Novembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

‘Amore spogliati’ dai” lo guardo languida’ sussurro al suo orecchio il mio comando mascherato sotto forma di supplica, di richiesta.
E’ disteso a fianco a me’ mi fissa e nel mentre si cala i pantaloni e gli slip’ li sfila’ poi lo aiuto a togliersi il maglione e la maglia intima.
‘Cosa vuoi farmi? Perché mi guardi così?’ ha riconosciuto quel luccichio nei miei occhi.
Molto di me e dei miei pensieri’ riesco a nasconderglieli ma quel luccichio’ lo vede’ lo riconosce come un richiamo.
‘Spogliati anche tu’ e allunga le mani verso la mia pancia per sollevarmi la maglia.
‘No’ lo fermo ‘no, oggi devi giocare con me’ oggi ti lego”
Vado nell’altra stanza e prendo un foulard dalla borsa’ un foulard rosso con striature bianche e blu’ è un colore che mi ispira particolarmente.
Ritorno sul letto, vi salgo.
‘Metti le mani dietro la schiena!’
‘Come?’
‘Si, hai capito bene, metti le mani dietro la schiena!’
Si solleva col busto, io mi sposto dietro di lui e gli lego i polsi stretti più che posso mentre lui si lamenta.
‘Non vorrai mica violentarmi???’ ride.
‘Sciocco! Certo che voglio! Cosa ti lego a fare altrimenti?’ e lo spingo sul letto.
Disteso a pancia in giù con le mani legate dietro la schiena’ la posizione lo fa stare scomodo e immobile, abbastanza da non potersi muovere.
‘Ora, amore’ ora guardami’ ti torturerò la mente e il corpo”.
Mi inginocchio sul letto. Sfilando la maglia lascio intravedere il reggiseno nero che a lui piace tanto finché non tolgo la maglietta del tutto… poi, poi mi alzo in piedi sul letto, cercando di mantenere l’equilibrio, e sfilo il jeans rimanendo solo in intimo.
‘Sei bella amore’ mi dice’ ma io non lo ascolto’ ho appena iniziato.
Mi metto in piedi sulla sua testa, a gambe larghe, e inizio a sfilare le mutandine’ sotto sento il suo fremito che fa muovere il letto e le sue incitazioni a sedermi con la figa sulla sua faccia.
Spogliandomi su di lui mi sento bagnare’ sento l’eccitazione fortissima e inizio a toccarmi.
Mi inginocchio con la figa quasi sul suo naso e inizio a massaggiarmi il clitoride’ lui si sporge, allunga la lingua per leccare ma non riesce e tenta invano di mordermi le cosce.
Io resto ferma su di lui a toccarmela e fantastico ad alta voce’ ‘Immagina’ gli dico ‘immagina amore’ tu legato qui, entra un uomo dall’altra stanza, nudo pure lui, con un cazzo enorme’ sai cosa mi fa, amore? Lo sai? Si stende sul letto a fianco a te e mi fa impalare sul suo cazzo’ mi scopa da animale mentre tu guardi inerme’ non potresti intervenire’ non potresti fare nulla, neanche menartelo!’.
I brividi di un lieve orgasmo mi scuotono.
Si innervosisce’ mi chiama troietta’ puttanella’ mi alzo dalla sua faccia e mi sbottono il reggiseno.
‘Dammi una tetta, dai’ fammela leccare” mi supplica.
‘Si, amore, si” mi avvicino col seno sulla sua faccia ma non abbastanza’ allunga il collo, alza la schiena per raggiungermi ma non riesce’ si arrabbia, si accascia sconsolato.
Io? Io rido, si’ rido di lui, della sua eccitazione’ lo stuzzico ancora perché diventi eccessivo’ feroce’ animalesco come non mai, animalesco come piace a me.
E non contenta mi striscio sull’asta del suo cazzo con la figa bagnata.
‘Ti piace amore? Ti piace la mia fighetta umida?’
‘Fermati’ per favore, fermati” sussurra implorante.
Io non gli do ascolto.
‘Togliti” mi ordina ‘togliti o te lo ficco dentro da farti male’ togliti o TI INCULO!’
Rido’ rido ancora mentre mi avvicino con la bocca al suo cazzo e accenno un pompino’.
E lui? Ma certo, lui non si placa mica’ tenta, tenta ancora’ alza il bacino verso la mia bocca e io mi sposto poco prima che le mie labbra possano toccarlo.
‘Povero amore!’ gli dico sorridente.
‘Mmmm’ si, povero’ si’ capirai che torture” mi risponde seccato.
‘Capirai che torture??? Ti faccio vedere io!’ la sua affermazione mi fa andare su tutte le furie.
Lo tiro a me nervosamente’ ‘Voltati’ gli ordino ‘voltati che ti torturo il culo’ ti ficco un po’ di dita dentro e vediamo cosa mi rispondi!’.
Lo giro scompostamente e lui, nel mio impeto d’ira, trova il modo di slegarsi’.
Ora?
Bè’ ora non comando più io, no.
Si distende su di me, mi immobilizza e si lecca un dito’ mi allarga le natiche e lo infila nel buco più stretto’ mi divincolo stizzita o meglio’ provo invano!
E’ eccitato e arrabbiato’ non mi permette di oppormi.
‘Prenderò il tuo culo oggi’ non ti chiederò alcun permesso’ lo prenderò e basta!’ e lo fa!
Mi solleva dai fianchi e mi schiaccia col seno sul letto’ mi allarga più che può con le dita e prepara il suo cazzo a penetrarmi’ se lo unge coi miei umori e punta la cappella’ la infila dentro piano, sento il glande che striscia all’entrata e poi tutta l’asta’ lo sento quasi toccarmi lo stomaco.
Inizia a pompare’ tiene una mano sul mio fianco’ l’altra sul clitoride massaggiandolo’ spinge piano nella strettoia’ è infoiato, mi vuole scopare forte e allora con le mani mi tiene larghe le natiche e si spinge dentro più che può mentre io gemo’ non posso fare altrimenti’ sento solo l’eccitazione e il piacere della carne che sfrega’.
Mi sculaccia’ mi rimprovera per averlo torturato così’ si vendica sfogandosi sul mio corpo finchè non sembra essersi placato.
Voi ci credereste? Io si, ma non fu così.
Mi mette il suo cazzo in faccia ‘Prendilo’ mi dice ‘prendilo, forza! Succhialo, fammi vedere quanto sei troia’.
Lo prendo, si, bello com’è’ lo succhio forte, lo mordo avida, affamata, mentre lui mi incita a continuare, mi dice di si’ dice che sono brava’ che sono una brava mangiacazzi e geme fortissimo, come mai lo avevo sentito.
Ad un certo punto mi ferma, mi volta, mi allarga le gambe e mi prende, senza preavviso alcuno.
Lo sento sbattere dentro tutto in un colpo, mi sfuggono varie urla’ ora può davvero sfogarsi, spinge tanto da farmelo sentire nello stomaco e lo fa con forza, stringendomi dalla vita con le braccia affinché io non possa allontanarmi o sfuggirgli.
‘Era questo che volevi, eh? Volevi che io diventassi animale?’
‘Si!’ gli rispondo ‘si!!! Continua!’.
‘La mia ragazza è davvero una puttanella’ se non la scopo da bestia fino a farle bruciare la figa non gode!’ e ride spingendo ancora, parla sussultando.
‘Voltati’ mi ordina ‘voltati e cavalcami!’.
Lo faccio, gli salgo addosso e mi impalo. Inizio a roteare lenta, poi accelero il ritmo.
Lui non resiste, non riesce a stare fermo e spinge dal basso trattenendomi per i fianchi’ vuole infilarmi dentro anche le palle’ me lo urla mentre riprende il suo ritmo furioso.
Sento le sue dita artigliate alle mie cosce e il suo sesso caldissimo e pulsante che mi scuote’ anche io sono ormai tutta un fremito… ho di nuovo i brividi e sento un orgasmo fortissimo, come mai provato prima.
Un piacere devastante che si spande dal mio sesso come un’onda, pervadendomi il corpo’ sento brividi ovunque’ gambe, braccia, testa’ mi scendono due lacrime’ in un istante sono morta e rinata.
Cado sul letto devastata dal piacere.
Ora sono io ad implorarlo di fermarsi.
Mi accarezza le spalle, il sedere nudo’ ride di me, spera che mi sia bastato’ dice che così imparo a fare la spavalda.
Lo guardo negli occhi, distrutta ma eccitata.
‘Non penserai mica che io ne abbia abbastanza, amore?’ gli dico.
Si stupisce.
Ormai lo sa’ con me non ha tregua’ è una continua lotta a chi resiste di più’ a chi gode di più.
E neanche dopo gli diedi tregua, no.
Ma il resto’ quello non ve lo dico, immaginatelo, ma sappiate’ furono altre 2 ore di fuoco.
Bisous!

Leave a Reply