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Racconti Erotici Etero

I racconti di Mauro

By 26 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Queste racconto del mio amico Mauro, di cui ho già lasciato una storia, &egrave diviso in due parti, una descritta da lui e l’altra dalla sua amica Roberta.

Domenica mattina di un week end senza programmi, “magro”.
Decido di andare in piscina, un po’ di movimento non guasta.
Entro e nella corsia del nuoto libero c’&egrave lai, quella splendida morettina sui quaranta che se la tira da matti ma ha un corpo che le perdoni qualsiasi cosa.
Entro in vasca e comincio a nuotare, su e giù con calma, ci incrociamo un po’ di volte finché, a causa delle pause che facciamo ogni tanto, mi ritrovo dietro di lei mentre fa una vasca a rana, sono ipnotizzato ed il mio sguardo si incolla tra le sue gambe che si aprono e si chiudono ritmicamente.
Faccio la vasca in apnea per non perdere lo spettacolo, sono talmente preso che mi sta iniziando un’erezione e non mi accorgo che la vasca &egrave finita, con il risultato che le finisco addosso.
Visto il posto c’&egrave poco da nascondere o dissimulare anche perché praticamente mi sono “appoggiato” al suo splendido culo.
Credevo di morire, mi sono venute in mente solo due opzioni: si mette ad urlare oppure mi becco due schiaffi.
Sono rosso come un peperone per l’imbarazzo e riesco solo a farfugliare un:
“Scusa.”
Lei invece si gira con un sorriso divertito e mi dice:
“Per farti perdonare mi dovrai offrire la colazione.”
“Ok.” rispondo, felice di non aver fatto una brutta figura irremediabile.
Intanto con una gamba va a sfiorarmi il cazzo, poi dice:
“ Io ho finito, vado a farmi la doccia, tu però devi aspettare un po’ prima di uscire.” e ridendo divertita nuovamente me lo tocca con la sua gamba.
Arrossisco di nuovo ma ormai il ghiaccio &egrave rotto e mi sto divertendo.
“Ok.”
Mi faccio la doccia in un tempo da guinness, e la aspetto all’ingresso dove c’&egrave anche il bar.
Esce dagli spogliatoi femminili, indossa una tuta sportiva bianca con delle sottili righe blu &egrave bellissime, capelli neri, lisci a caschetto, tipo Valentina per intenderci, su una spalla uno zainetto.
Mi dirigo verso di lei e mi volto verso il bar della piscina, le ho promesso la colazione, ma lei dice:
“No, non qui, non mi piace, dai seguimi, ah, scusa, io sono Roberta.”
“Mauro.” rispondo ho la salivazione azzerata.
Usciamo, e lei sale su una Porche Boxster nera, la seguo in un quartiere residenziale della città si ferma davanti ad una villetta molto elegante.
La guardo ma non capisco.
“Dai, scendi.”
“Ma qui non c’&egrave un bar.” replico.
“Si, ma c’&egrave casa mia.” risponde lei.
Sono in orbita.
Entriamo e lei mi fa accomodare in soggiorno:
“Mettiti comodo, io preparo qualcosa”
Mentre &egrave in cucina do un’occhiata in giro: casa bella, elegante, arredata con buon gusto, in un angolo un televisore al plasma ed un lettore Dvd, sul tavolino la custodia di un Dvd preso a noleggio, non resisto e lo apro.
&egrave un porno, lesbo !
Lei ritorna proprio in quel momento con un vassoio con sopra qualcosa che non focalizzo, ho fatto la seconda figuraccia nel giro di un’ora.
“Curiosone oltre che assatanato !”
Dice lei ridendo divertita.
Vorrei sparire, ma lei mi trae d’impaccio:
“Sono bisex e quando non posso raggiungere la mia ragazza a Roma ci noleggiamo lo stesso video e ci eccitiamo al telefono, perch&egrave ti stupisce?”
Non riesco quasi a parlare.
Contemporaneamente si abbassa per posare il vassoio sul tavolino e dalla tuta generosamente aperta le vedo i seni, stupendi, non grandissimi, con i capezzoli bene in evidenza, a quello sinistro porta un piccolo gioiellino con due pietre blu.
Non so come ma mi esce:
“Posso toccarlo.”
Lei, senza parole si apre a tuta e dice:
“E’ un regalo di Daniela, la mia ragazza, io a lei l’ho regalato con i rubini.”
Avvicino la mano per toccare quel bottoncino di carne rosea e turgida poi invece, in modo automatico, mi sporgo verso di lei e glielo lecco.
Le sfugge un gemito.
A quel punto la abbraccio e la bacio, la sua bocca &egrave dolce come miele e la sua lingua si muove in maniera fantastica, mi appoggio al suo corpo per farle sentire tutta la mia eccitazione, lei non &egrave da meno e spinge il bacino verso di me.
Mi risiedo sul divano, ho il suo pube all’altezza della mia faccia, comincio ad abbassarle i pantaloni della tuta, sotto ha solo un indumento che definire perizoma &egrave ottimistico, &egrave una sola unica fettuccia elastica con un piccolo triangolo trasparente sul davanti, mezzo clitoride &egrave praticamente allo scoperto.
La guardo e lei, sempre con quel sorriso che diventa sempre più malizioso dice:
“Così mi stimolo costantemente, &egrave molto piacevole!!!”
E’ un invito irrinunciabile.
La mi bocca si incolla a quel minuscolo indumento praticamente già zuppo della sua eccitazione mentre Roberta inizia a gemere.
Mi prende per mano e andiamo verso la sua camera, mi stende sul letto e si posiziona dietro la mia testa iniziando a baciarmi, lentamente, con passione, sensualità pura, inizia a scendere quando arriva ai miei capezzoli che inizia a mordicchiare io ho in bocca i suoi.
Piacere, puro piacere.
Lei ansima e con lentezza esasperante scende ancora, quando prende in bocca il mio uccello ho il suo clitoride tra le labbra, bevo avidamente e succhio, lei struscia il suo sesso sul mio viso lasciandomi fradicio.
La blocco con le braccia ed inizio al leccarle il suo buchetto, dolce amaro, un sapore fantastico, il suo respiro accelera, accelera, si fa quasi un rantolo finché si abbandona al suo primo orgasmo.
Sono dentro la sua bocca, la sua lingua sembra avvolgere il mio cazzo che si avvicina sempre di più al punto di non ritorno, ma Roberta la sa lunga e si interrompe al momento giusto, alza e si siede a cavalcioni facendomi entrare nella sua fica allagata sempre dandomi le spalle.
Si gira, si lecca voluttuosamente due dita a poi, sempre guardandomi se le infila nell’ano.
Sto per scoppiare, &egrave uno spettacolo fantastico, quella splendida donna, conosciuta da poco più di due ore mi sta scopando mentre si masturba il culo.
Continua a cavalcarmi lentamente in una piacevolissima tortura e di nuovo quando capisce che sto per venire si ferma, tira fuori le dita dal suo buchetto e me le porge da leccare.
Immagino che se il piacere ha un sapore non può essere che quello, succhio avidamente le dita di Roberta che riprende a cavalcarmi, questa volta con ritmo sempre più veloce e, quando si rende contro che sto per venire si solleva sulle gambe in modo che il contatto sia solo tra il mio cazzo e la sua fica ed in quella posizione vengo,
Vengo senza nessun freno mentre lei emette un unico lungo gemito e la sento contrarsi quasi violentemente attorno al mio sesso più e più volte finché perdo la cognizione di me…
Quando ci riprendiamo si sdraia al mio fianco e dice:
“Questa &egrave la colazione che intendevo mi offrissi.”
Poi mi racconta che il pomeriggio dovrà partire per Londra, dove ha un appuntamento di lavoro già l’indomani mattina, &egrave un città che non conosce ed &egrave un po’ in apprensione.
Immediatamente mi viene in mente Laura e la sua ragazza Ingrid, due splendide creature che ho conosciuto in rete.
Chiamo Londra e Laura con voce un po’ assonnata (dopo una notte di sesso non so) mi risponde quasi subito.
Le spiego di Roberta e lei, incuriosita, accetta di buon grado.
Lascio a Roberta il numero di Laura strappandole la promessa di rincontrarci dopo le due settimane che passerà in Inghilterra.
Ci salutiamo con un lunghissimo bacio, poi, lei, sulla porta ridendo mi dà una toccatina lì e dice:
“Ora si &egrave un po’ calmato il tuo amico, mi pare.”

E’ stata una bellissima domenica mattina, ma adesso, che sto per atterrare a Londra comincio a pensare già all’appuntamento di domani, devo risolvere un problema con un fornitore che la mia collega ha lasciato in sospeso quando si &egrave sposata la scorsa settimana.
Prendo un taxi e mi faccio portare in albergo, in centro, ceno e, dopo una doccia veloce, mi stendo sul letto. Sono stanca e voglio essere riposata per domani.
Decido però di chiamare comunque Laura la ragazza della quale Mauro mi ha lasciato il numero.
Risponde una voce fresca, giovane, mi presento e ci scambiamo le solite frasi di rito, poi le chiedo se uno dei prossimi giorni mi farebbe da Cicerone per la città visto che devo rimanere qui per un paio di settimane.
Laura accetta, ci vedremo domani sera.
La giornata passa veloce, l’appuntamento con Laura &egrave alle 21.00 quindi ho tempo di preparami, io di solito seguo il mercato francese ma Londra &egrave Londra e non voglio fare la figura della provinciale.
Quindi gonna sopra il ginocchio, autoreggenti d’ordinanza, maglia leggera senza maniche a collo alto e giacca, ovviamente tacchi, molto alti.
Aspetto nella hall dell’albergo, mentre sto sfogliando una rivista entrano due splendide ragazze, l’icona lesbo per definizione, una mora, mediterranea, splendida, l’altra bionda, nordica altrettanto stupenda.
Alla reception chiedono qualcosa e la ragazza che sta dietro il bancone mi indica molto discretamente.
Le due ragazze vengono verso di me la mora &egrave in jeans, maglia chiara attillata a collo alto, un seno da paura, giacca di pelle nera, morbida che sembra tessuto, la bionda invece &egrave in gonna, corta, con uno spacco laterale che fa intravedere il pizzo delle autoreggenti, camicia senza reggiseno e giacca.
La mora mi chiede:
“Roberta?”
Mi alzo le vado incontro replicando:
“Laura, immagino”
Quando i suoi occhi si fissano nei miei ho come un sussulto. Immediatamente prendo coscienza del mio microzoma ( io chiamo così quei perizomi microscopici che mi piace indossare) che mi sta massaggiando il clitoride, la fettuccia elastica che si sta strusciando sul mio buchetto,sta iniziando a inumidirsi.
Ci salutiamo, baciandoci sulle guance anche se vorrei assaggiare le sue labbra, poi mi presenta l’angelo biondo:
“Lei &egrave Ingrid, il mio amore”
Le guardo un po’ interdetta.
“Non preoccuparti, Mauro mi ha chiamata nel pomeriggio e mi ha detto tutto di te, quindi niente falsi pudori tra noi ok?”
Mi piace questa ragazza, decisa, limpida, peccato che sia già impegnata.
Ci avviamo ad un taxi che ci scarica di fronte ad un locale,sulle prime mi sembra un club lesbo, in un angolo ci sono due ragazze orientali che si stanno baciando.
Ma non &egrave così, ci sono anche dei maschietti.
Ci sediamo ad un tavolo che ha un divanetto a semicerchio, le due ragazze mi mettono in mezzo ed appena sedute cercano, contemporaneamente, il contatto tra le loro e le mie gambe ho i brividi.
Tentiamo di attivare un conversazione normale ma dopo poco il discorso si trasferisce solo ed esclusivamente sul sesso,mi sto eccitando anche perché loro due continuano a sfiorarmi, a toccarmi ed ogni loro tocco per me &egrave un brivido di eccitazione.
Comincia a fare caldo, in tutti i sensi, e mi tolgo la giacca, i miei capezzoli sembrano voler bucare il tessuto tanto sono duri e la cosa non sfugge alle due donne che se li gustano con gli occhi.
Il tono della conversazione si fa sempre più torrido e, ad un certo punto, Laura ed Ingrid si sporgono di fronte a me e si baciano.
Le loro bocche sono a pochi centimetri dalla mia,come faccio a non mettermi in mezzo non so, anche perché in quella posizione ho i loro seni premuti contro le mie braccia.
Si staccano e Laura, toccandomi il capezzolo col piercing con un dito, mi dice:
“Ce lo fai vedere? Mauro mi ha raccontato tutto.”
La guardo con aria interrogativa…
“Dai, non qui, che hai capito…andiamo a casa nostra, &egrave qui vicino”
Non più di cinque minuti a piedi a siamo a casa loro.
Laura si dirige verso quella che presumo essere la zona notte mentre Ingrid mi dice:
“Accomodati, torno tra un attimo”
Mi guardo intorno ma sono ormai in balia dell’eccitazione.
Quando Ingrid ritorna e quasi mi prende un colpo!
Indossa solo calze e scarpe con un tacco esagerato, lucido, sembra d’acciaio, ha un corpo stupendo ed &egrave completamente depilata, come piace a me, tiene con una mano due fili di palline di legno, curioso, non le avevo mai viste.
Nell’altra qualcosa di nero che non riconosco.
“Vieni qui” la sua voce &egrave calma ma ferma.
Sono ipnotizzata dalla sua visione, all’ombelico anche lei ha un piercing, vorrei prenderlo tra le labbra,ma automaticamente eseguo il suo ordine, quella cosa nera &egrave una mascherina di quelle per dormire, me la posiziona, sono al buio.
Sento che inizia a spogliarmi, mi sfiora con i suoi seni nudi, il brivido dei suoi capezzoli sulla mia pelle.
Resto solo con le autoreggenti ed il microzoma.
Con due dita mi prende il capezzolo con il piercing.
“Cammina con me”
Quella dolce trazione mi provoca una scossa di piacere dritta al cervello ed alla fica che si contrae sempre più intensamente, ho la sensazione che i miei umori tra un po’ coleranno lungo le cosce.
Non capisco in quale direzione andiamo ma ad u tratto si ferma senza però mollarmi il capezzolo che, anzi, stringe un po’ di più dandomi scosse di piacere dritte al cervello.
Inaspettatamente ho il primo orgasmo, cosa mai successa dopo così poco.
Improvvisamente riappare la luce, mi ha tolto la mascherina e, in un attimo, dopo aver riabituato gli occhi alla luce, davanti a me ho una visione che mi fa piegare le ginocchia:
Laura, anche lei calze e scarpe solamente, &egrave bocconi sul letto, le gambe divaricate, il suo sesso ostentato in una posa quasi oscena, il culo splendido spinto in alto!
Anche lei &egrave totalmente depilata, stupenda.
Gira la testa e mi guarda, sorride, ma Ingrid non mi dà tregua.
“Inginocchiati tra le sue gambe e leccale l’ano, solo quello, non osare toccare o leccare nessun’altra parte del suo corpo”
Eseguo l’ordine, Laura ha un sapore indimenticabile, sotto i colpi della mia lingua i suoi muscoli si rilassano e si contraggono ritmicamente, non ce la faccio più, sento il profumo della sua fica sempre più intenso.
A quel punto Ingrid mi sfila il microzoma, mi giro a guardarla e vedo che lo odora con voluttà e, subito dopo, comincia a massaggiare con un dito il mio buchetto e vengo per la secondo volta con un gemito strozzato.
Quando mi riprendo Ingrid sta infilando uno dei due fili di palline nel culo di Laura che geme e si dimena.
Lo spettacolo &egrave da paura, piacere sublimato!
Quando tutte e sei le sferette sono dentro Laura, Ingrid assume la sua stessa posizione e mi dice:
“Ora ripeti tutto su di me!…e mi raccomando, solo l’ano, nient’altro”
Sulla mia lingua si mischiano i sapori delle due donne.
Quando anche quello di Ingrid &egrave ben lubrificata Laura le spinge le palline nel culo.
Sono accovacciata sul letto, sto colando, macchierò le lenzuola, ma che razza di pensiero stupido!
Le due donne si mettono a sessantanove e si lanciano in un forsennato leccare e succhiare.
Laura, che &egrave sotto Ingrid, prende l’anello delle palline che esce dal culo della bionda e me lo porge:
“Tiragliele fuori, molto lentamente.”
Comincio ad estrarre quel giocattolo dal culo di Ingrid che inizia a venire, ad ogni sfera che esce mi fermo per leccarle il buchetto che si contrae e si rilascia con un ritmo al limite del parossismo..
Il sapore che sento sulla lingua &egrave una cosa unica, il sapore del piacere di una donna..
Mentre lecco quella delizia sono combattuta: la lingua di Laura &egrave a pochi millimetri dalla mia, impegnata sulla fica di Ingrid.
Lo so che non dovrei, sono pazzamente innamorate, ma non resisto e vado a leccargliela.
Laura mi guarda male e ritorno subito al buchetto della svedese.
Quando tutte le sfere sono uscite, Ingrid &egrave esausta, sarà venuta tre o quattro volte, ho perso il conto ma il suo sapore ormai &egrave dentro il mio cervello.
A questo punto il gioco cambia di ruolo.
Ingrid passa sotto e Laura sopra, mi rimetto in posizione e comincio a tirarle le palline.
Il suo sapore &egrave forse più marcato di quello di Ingrid, più intenso, mi inebria, sto perdendo la cognizione di me stessa.
Alla terza sferetta Laura mi blocca, si sporge verso il mobile a fianco del letto e magicamente compare un terzo filo di palline trasparenti, forse di plexiglas.
“E queste sono per te!”
Automaticamente mi giro e spingo il culo in alto, sono due le lingue su di me! Quasi subito entra la prima sfera, poi via via le altre.
Non le avevo mai provate nel culo, &egrave un sensazione unica le sento entrare, muoversi.
Quando le ho tutte dentro Ingrid mi intima:
“Ora vai in cucina a prendermi un bicchiere d’acqua”
E’ solo un pretesto per farmi provare quello che &egrave piacere puro, intenso, quasi animale.
Camminare con quel giocattolo nel culo &egrave una cosa che ti fa perdere ogni ritegno, c’&egrave solo il piacere, un unico, grande, impellente bisogno di godere!!
Sono solo un unico infinito orgasmo!
Non trovo né i bicchieri né l’acqua ma torno sul letto dove, adesso, voglio godere, solo godere, con quelle due splendide donne.
Mi metto di nuovo a culo in aria e senza mezzi termini dico alle due:
“Fatemi godere, subito!”
Laura &egrave la prima a reagire e, con voce roca, replica:
“Non hai ancora finito con me..”
Mi porge il suo splendido culo ancora con il giocattolo in posizione.
Ricomincio a leccare ed a tirare e, quando l’ultima sfera esce, Laura si lascia andare in un orgasmo che la fa sussultare per un tempo infinito.
Ingrid, dopo aver ammirato la sua donna mentre godeva, si infila sotto di me, prende in bocca il mio clitoride gonfio oltre l’inverosimile ed inizia a succhiare.
Laura invece inizia a tirare la cordicella che mi esce dall’ano..
Vorrei contare le palline che escono ed i colpi di lingua che le accompagnano ma gli orgasmi mi travolgono ed il cervello si annebbia, le due amanti sono inflessibili volevo godere?
E loro mi stanno accontentando, oserei dire senza pietà!
Alla fine sono esausta, stravolta, svuotata.
Ci rilassiamo tutte e tre abbracciate, gli aromi dei nostri corpi riempiono la stanza, Ligabue direbbe “l’odore del sesso che hai addosso”
Laura mi si avvicina, credo sia attratta dalle mie labbra, ma ama troppo Ingrid per tradirla, ha già fatto uno strappo prima, e mi stampa un bacio sul culo.
Poi ridendo dice:
“Dovremo ringraziare Mauro”
Mentre Ingrid, con l’ingenuità di una bambina se ne esce con:
“ Mauro ? Who is Mauro ?”

Dedicato a Laura, Splendida Donna in tutti i sensi, ed al suo Amore, Ingrid.

Siamo già in volo sulla Manica, i miei quindici giorni londinesi sono volati, ed ho un po’ di rimpianto.
Soprattutto per le due stupende donne che ho lasciato.
Ieri sera, ultima serata insieme &egrave stata una di quelle che non si dimenticano.

Ingrid e Laura mi hanno detto che sarebbe stata una cena elegante per cui ho indossato il mio vestito da sera, lungo, nero, spacco generoso laterale e schiena nuda, calze nere, tacchi quasi fetish, sotto solo il microzoma.
In taxi sono talmente eccitata che gioco un po’ con i capezzoli, stando ben attenta a non farmi vedere.
Alle nove suono dai due Angeli, viene ad aprire Laura.
Indossa solo una giacca kimono aperta, la vista dei suoi seni, malgrado mi ci sia un po’ abituata mi fa bollire il sangue, vorrei prenderla li, sulla soglia.
Lei però, al solito, si sporge in avanti e, senza toccarmi, mi bacia la base del collo, appoggiando appena la lingua umida e calda, i brividi di piacere corrono lungo la schiena e i capezzoli mi si rizzano istantaneamente.
Il suo profumo mi inebria, perdo quasi la cognizione di me stessa, desidero quella donna sopra ogni cosa…
“ Vai in soggiorno, sul divano c’&egrave tutto quello che devi indossare, puoi tenere le calze; noi arriviamo subito.”
Si gira e si dirige verso la zona notte, ho lo sguardo incollato alle sue gambe, stupende da percorrere in tutta la loro infinita lunghezza e sensualità.
In soggiorno, sul divano, c’&egrave solo un grembiulino da cameriera e, ovviamente, le “mie” palline, quelle trasparenti.
Ed io che immaginavo una cena in qualche ristorante chic.
Invece capisco subito che c’&egrave lo zampino di Ingrid, quell’angelo biondo ha iniziato a giocare con me, divertendosi nei ruoli di dominatrice.
E’ un gioco che mi fa impazzire, adoro il suo imporsi su di me, mi fa sentire una sua preda.
Faccio scivolare a terra il vestito da sera, tolgo l’intimo che &egrave già inumidito e mi metto bocconi sul divano per mettere le palline in posizione. Laura in questo &egrave stata la mia maestra, mi ha insegnato ad usarle al meglio e ormai sono un giocattolo indispensabile.
Mi lubrifico le dita nella fica già bagnata e con i miei umori bagno per bene l’ano, poi lecco le palline ed inizio ad infilarle, quando la prima entra non trattengo un gemito.
“E brava la maialina….”
Ingrid in piedi sulla porta, nuda, mi sta filmando con una piccola telecamera.
Quella situazione mi manda in orbita, inizio a muovere il culo e ad allargare oscenamente le gambe, voglio che lei mi frughi in ogni più intima piega.
Quando tutte e sei le sfere sono entrate mi alzo ed indosso il grembiulino.
Nel frattempo Ingrid &egrave scomparsa ma dopo poco torna assieme a Laura. Si cingono i fianchi con un braccio, sono vestite da sera, le donne più belle che ho incontrato, e sono qui, con me !
“Ora ci puoi servire la cena.”
Mi dice Ingrid mentre Laura, passandomi vicino sussurra:
“Ho cucinato io, devi solo servire.”
La tavola &egrave apparecchiata con tovaglia bianca e piatti di vetro nero, due candele rosse, una bottiglia di vino bianco alsaziano nel secchiello del ghiaccio.
Laura ha cucinato un risotto allo zafferano, il contrasto cromatico del giallo solare sui piatti neri &egrave bellissimo, le due amanti si siedono ed iniziano ad imboccarsi a vicenda.
Non una parola, solo sguardi languidi, sfioramenti, carezze, Laura poi, ogni tanto, pulisce le labbra di Ingrid con la lingua, io sto colando, vorrei essere i piatti, il riso, le sedie dove sono sedute, non ce la faccio più !
Ingrid mi obbliga a versarle continuamente del vino, solo mezzo dito alla volta costringendomi a muovermi facendo così lavorare le palline.
Non resisto più, ma appena accenno a toccarmi il clitoride gonfio di desiderio, Ingrid mi intima:
“No, non te ne ho dato il permesso, ancora.”
La breve cena si conclude in un’atmosfera carica di erotismo.
A quel punto Ingrid, alla sua maniera, mi prende il capezzolo sinistro, quello con il piercing, con due dita e mi obbliga a seguirla in camera da letto.
“Toglitelo” mi dice, indicando il grembiulino.
Laura osserva la scena toccandosi i seni.
“Ora stenditi sul letto, supina”
E’ sempre Ingrid a condurre la danza ed io completamente nelle sue mani la assecondo, senza un fiato.
Adesso sono sul letto lei mi fa mettere braccia e gambe a formare una X e, con quattro foulard di seta nera, mi lega al letto immobilizzandomi.
A quel punto le due donne si spogliano, entrambe hanno indossato i vestiti a pelle, i loro corpi nudi, le loro fiche accuratamente depilate mi creano spasmi di piacere, solo a vederle !
Si mettono anche a loro sul letto ed iniziano a fare l’amore, senza ritegno, sopra di me, i loro copri si appoggiano, seni, gambe braccia, lingue umide, sessi bagnati, tutto su di me ed io, in completa trance, mi avvicino sempre di più all’orgasmo.
Ma Laura la sa lunga e quando capisce che sto per godere si ferma e ferma anche Ingrid, bloccando così il fiume che sta per sgorgare dalla mia fica gonfia di desiderio.
In un attimo di lucidità mi accorgo che in un angolo della stanza c’&egrave un treppiede fotografico con sopra la mini telecamere che Ingrid, prima, aveva in mano, la lucina rossa &egrave accesa, stanno filmando tutto.
Questa situazione mi eccita ancora di più.
Ma, ad un certo punto, le due ragazze si fermano si e mi guardano, sorridono e, Ingrid si mette con la sua fica sopra la mia bocca.
Finalmente, posso affondare la mia lingua in quel fiore rosso colmo di miele e di piacere.
Credo sia il loro regalo di addio, ma di migliore non potevano farmene.
Mentre la lecco lei continua a baciare appassionatamente Laura che intento si accarezza il clitoride, turgido oltre ogni misura.
Ingrid però, ad un certo punto, si sposta e Laura ne prende la posizione, ora posso leccare la sua finalmente !
Il sapore di Laura &egrave molto più intenso di quello di Ingrid come più accelerate sono le contrazioni che sento dalla sua passera.
Ingrid intanto ha preso un piccolo vibratore di quelli a forma di cilindretto e me lo sta appoggiando al piercing.
Sento le vibrazioni arrivare fino al cervello tanto sono eccitata !
Mi lascio andare in un orgasmo senza fine, quando mi riprendo sono liberata dai foulard, bocconi e sento le loro lingue sull’ano, ora inizieranno a tirare le palline ed io inizierò a venire, di nuovo, perdutamente.
E così &egrave….
Mi ci vuole un po’ per riprendermi…
Ma ecco che Ingrid da un cassetto prende la mascherina, quella nera, per dormire, e me la cala sugli occhi,all’improvviso il buio.
Nel silenzio, percepiscono le due donne immobili, poi labbra, calde e morbide sulle mie, una lingua si insinua nella mia bocca…
Ho desiderato baciarle fin dall’inizio ma non mi era mai stato concesso, ora, ultima sera insieme, hanno deciso di farlo, ma per proteggere il loro amore, non vogliono che veda chi &egrave a baciarmi.
Il secondo bacio, se serve, &egrave ancora più intenso, più caldo, più morbido, più femminile.
Qualcuna, a questo punto, inizia a masturbarmi, sempre più intensamente, mollo tutti i freni e lascio che tutto il piacere sgorghi in un orgasmo che ricorderò per sempre.
Dopo esserci riprese con calma, e con un po’ di commozione, ci salutiamo, domani ho il volo presto.
Arrivata in albergo mi accorgo di aver lasciato il mio microzoma sul divano delle ragazze…pazienza, lo terranno come ricordo.
La mattina scendo per regolare il conto dell’albergo e la ragazza della reception mi porge un pacchettino:
“Lo ha portato un fattorino. ”
lo metto in valigia, sono in ritardo,mi avranno restituito il microzoma, penso carino da parte loro.

Atterriamo a Treviso, formalità e ritiro bagagli, poi di corsa a casa, ho voglia di un bagno caldo.
In accappatoio inizio a disfare la valigia e mi viene subito tra le mani il pacchetto dell’albergo.
Lo scarto certa di recuperare il mio intimo.
Esce una scatolina di cartone, la apro, ci due fili di palline di legno con un biglietto.
“Erano le nostre, ora sono le tue.
Ingrid e Laura”
Le odoro e mi sembra di sentire il loro profumo.
Sotto però c’&egrave un cd, anzi, un Dvd, mi precipito al lettore lo inserisco, schiaccio play in preda alla curiosità più assoluta.
Sul plasma mi vedo legata al letto. Ingrid e Laura fanno l’amore sopra di me, &egrave una scena splendida, mi sto bagnando.
Ora voglio proprio vedere chi, in sequenza, mi ha baciata.
Ma al momento cruciale il filmato si interrompe.
Non saprò mai quale era in bacio di Laura e quale quello di Ingrid.
Ma &egrave giusto così.

Dedicato ad Ingrid.

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