Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Il chiarimento

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Un giorno che lei era al mare in Versilia dalla sua amica, le telefono per sapere come sta.

Ci siamo lasciati l’ultima volta senza esserci capiti, come capita spesso al telefono, ma stavolta lei era più incavolata del solito, per questo volevo sapere come stava. Male, mi aveva risposto, perché aveva i soliti dubbi sul nostro modo di rapportarci.

Allora bisognava parlarne a voce, per chiarirsi bene e propongo di andarla a trovare.

– Mettiti bene in testa che non faremo all’amore.’

mi aveva detto.

Per farle capire che volevo solo chiarire, le ho proposto di stare insieme tutto il giorno e di fare un giro alle Cinque Terre, le va bene.

Passo a prenderla, in macchina parliamo, e vedo che lei non ha capito bene quello che volevo dirle, le spiego, ma continua a non capire.

Arriviamo nel primo paese delle Cinque Terre, &egrave molto bello ma c’&egrave troppa gente per stare tranquilli a parlare, prendiamo da mangiare e ci avviamo in un sentiero che porta in alto su per le colline a terrazza.

Saliamo fino ad un punto dove oltre non &egrave possibile, c’&egrave dell’erbetta stupenda, degli scogli davanti e la vista sul mare splendida.

Sulla terrazza sottostante ci sarebbe anche dell’ombra, ma non si vede il mare.

Decidiamo di rimanere più in alto, dove &egrave più arioso, il posto sarebbe magnifico per fare l’amore, ma lei vuole assolutamente chiarire, io continuo a spiegarle cosa si deve fare per il nostro futuro. Lei ha i soliti dubbi.

Provo ad avvicinarmi a lei, le stringo le mani e l’accarezzo. Lei avrebbe voglia di far l’amore come me, anche perché &egrave tanto che non lo facciamo, ma c’&egrave qualcosa che la frena, che la mette in gabbia.

Io mi spoglio tutto perché il sole &egrave caldo e mi distendo nel plaid, a riparo dal sole dietro l’alto scoglio e mi metto a pensare, lei si toglie la maglia e la gonna e si mette a godersi quel po’ di vento che soffia.

Ad un certo punto, sentiamo delle voci, che si avvicinano sempre di più, ci affacciamo da un buchetto dello scoglio e vediamo che una coppia di giovani sale e si ferma nella piazzola sotto la nostra, &egrave abbastanza distante e poi visto il sole contro non si voltano a vedere verso di noi. Ci rimettiamo a pensare alle nostre cose.

I due sotto ridono e scherzano, ad un certo punto il silenzio totale di sotto, mi affaccio per vedere se se ne sono andati, invece ci sono e stanno facendo qualcosa di strano.

Chiamo lei vicino a me per farle vedere.

Si vede lui che baciala sua ragazza sul collo mentre con le mani le sbottona la camicia, e gliela sfila, sempre baciandola le sgancia il reggiseno e glielo toglie. La ragazza bene evidenzia le rotondità delle due tette, lui sempre baciandola intorno al collo gliele prende in mano e le avvicina con rotanti massaggi. La ragazza cerca lui, il suo attrezzo, lo massaggia fuori dai pantaloni, allora lui scende con le mani, fino a trovare la gonna con l’elastico, l’allarga con la mano, ed entra massaggiare la passeretta.

Io e lei ci guardiamo con un sorriso e con molta curiosità, non sappiamo cosa fare, se ritrarci o se continuare a guardare.

Nel frattempo i due si sono messi comodi, lui disteso, mentre lei con velocità gli sbottona i pantaloni, abbassa le mutande e tira fuori l’attrezzo, che inizia a massaggiare con velocità e veemenza. E’ chiaro che lo vuole fare venire subito così lui può reggere bene per dopo. Infatti poco dopo, lui con un urlo smorzato viene con degli schizzi lunghissimi.

A questa vista avvicino la mia mano nella patatina di lei, e noto, come prevedevo che &egrave tutta bagnata, allora comincio ad accarezzarla, lei &egrave che supina alza le anche affinché possa accarezzarla meglio.

La vista di quei due l’hanno eccitata al punto che si &egrave dimenticata delle lunghe discussioni, e dei suoi dubbi.

Quei due sotto nel frattempo hanno cambiato posizione, lei &egrave tutta distesa, lui gli lecca la passeretta con tanta capacità che lei mugola fortissimo.

Per far partecipare la mia lei, voglio imitare l’altro lui, la prendo la distendo ,le cavo le mutandine, lei vorrebbe capire meglio, ma cede subito alla voglia di farsela leccare. Così io con la mia lingua la coccolo tutta intorno al clitoide, non voglio farle provare subito piacere, voglio che lei lo desideri, la bacio tutta intorno, solo ogni tanto con la punta entro dentro, ma subito esco, lei gode di questi bacetti veloci.

-dai baciamela dentro- mi dice con decisione

ma io voglio ancora farla aspettare, in modo tale che quando vado all’attacco questo le darà ancora più piacere, ma vedo che lei quasi soffre, allora decido di baciarla tutta dentro, con l’aiuto di un dito che entra dentro, ed un altro che le stuzzica l’ano.

L’eccitazione, l’attesa, i baci, le carezze, le circondano tutte dentro la testa, lei non ce la fa più, prende la sua camicetta la mette in bocca, stringe i denti per non farsi sentire e viene, forte forte, tanto che tutta la sua patatita vibra con ardore.

Sono entusiasta che il ghiaccio si sia rotto.

Riguardiamo la coppia sotto di noi, che nel frattempo hanno iniziato a fare l’amore, l’attrezzo del tipo &egrave tornato velocemente eretto, e dopo averle accarezzato ancora la passeretta glielo ha messo dentro distendendosi di fianco e con movimenti fortissimi ha iniziato il rapporto, ma la posizione non soddisfa entrambi allora lui la gira e la fa mettere a quattro zampe e la prende da dietro, iniziando a muoversi con una velocità potente. La sua donna inizia ad emettere dei muguli di piacere fortissimi, con inviti a continuare sempre più forte.

La mia lei &egrave eccitata da questa vista, decido allora di continuare ad imitare la coppia, la prendo la faccio girare e con il mio leoncino entro nella posizione ‘a pecorina’ per fortuna l’erba &egrave alta e comoda. Io allora le stringo e l’accarezzo le tette, lei sa benissimo che io adoro in qualsiasi posizione facciamo accarezzargliela durante l’amore, ma capisce che volendo imitare la coppia di sotto, questa volta non lo faccio, allora per provare ancor più piacere lei si piega in avanti e con una mano si tocca la patatina da fuori.

Lei mi dice che sta per venire di nuovo, ma non sa come fare per l’urlo, mentre me lo dice, si sente l’altra donna che sta godendo con un intensità stratosferica, allora io le dico di lasciarsi andare fregandosene, in fondo quando urla lei gode di più. Così avviene, e questa volta con qualche cosa in più che le &egrave piaciuto: aver sentito l’altra donna venire.

L’altra coppia sentendo d’alto delle urla di godimento, allarmata si &egrave voltata verso di noi, faccio caso ad un loro senso d’imbarazzo, la donna si copre, lui le parla, capisco dai loro gesti che si dicono che ormai sono stati visti ed imitati tanto vale continuare. Lei guarda in alto con sospetto mentre lui la prende e l’accarezza, lei si distende, ma guarda in alto, mentre lui gliela lecca per riscaldarla un po’, quel tanto che la donna si eccita DI NUOVO , a questo punto lui si distende e fa venire lei a cavalcioli ma con le spalle a lui ricominciano a muoversi.

Allora anche io senza indugiare prendo lei nella stessa posizione, che insieme non abbiamo mai fatto, perché preferiamo guardarci in faccia quando facciamo l’amore, ma ormai stavolta imitiamo l’altra coppia e tutte le nostre regole saltano.

L’altra ragazza mugula forte, allora io invito la mia lei a fare altrettanto per far sentire che anche noi stiamo ‘lavorando’, la cosa sembra che faccia piacere anche all’altra coppia, che dopo un orgasmo di lei, cambia, non posizione, ma buchetto, allora anche io decido di imitarli, faccio uscire il mio leoncino, dopo che anche lei &egrave rivenuta altre tre volte, la faccio distendere di schiena verso di me finché con i gomiti si appoggia nell’erba, a questo punto tento di far entrare il leoncino nell’ano, questa posizione dovrebbe favorire la cosa, tanto che basta poco affinché questo entri.

Questa nuova posizione le piace da morire, forse perché la penetrazione &egrave molto forte, lei lo sente in modo così diverso che basta poco per il primo, secondo terzo orgasmo. Lei si muove bene come se fosse a cavalcioni davanti, e si muove con veemenza, le piace proprio questa posizione, i suoi movimenti mi fanno abbandonare anche a me e vengo. Ma stavolta decido di farmi sentire anche io dall’altra coppia, tanto che poco dopo sento che viene anche l’altro lui.

Ci rilassiamo un po’, riparandoci bene all’ombra, si sentono dal basso altri movimenti, guardiamo e notiamo che i due si stanno rivestendo e dopo prendono la via del ritorno per il paese. Visto che &egrave tardi, decidiamo anche noi di ritornare in paese e prendiamo la via in discesa, solo che arrivati alle prime case, un intuito mi fa girare a destra per una stradina che porta al paese da un ‘altra parte. Il perché ho voluto cambiare strada glielo spiego quando arriviamo nella piazzetta in centro dove nei tavolini del bar troviamo seduti i due tipi voltati verso la discesa della nostra stradina. Erano seduti in attesa di vedere chi fosse l’altra coppia misteriosa, solo che noi eravamo scesi da un’altra parte, ci siamo seduti anche noi vicino a loro, che ci hanno guardato senza alcun sospetto, in quanto loro aspettano altri due dalla stradina. Consumiamo due gelati giganteschi, e sentiamo loro commenti su quando sarebbero scesi quei due tipi misteriosi. Noi abbiamo finito i gelati, entriamo dentro al bar per pagare, alla cassa chiedo se i gelati degli altri due &egrave stato pagato, mi dicono di no.

Allora pago anche per loro e scrivo su un biglietto che chiedo al cameriere di consegnare a loro dopo dieci minuti.

Sul biglietto ho scritto la seguente frase:

– perché il vostro amore a fatto riunire il nostro –

Leave a Reply