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Il degrado di Xara

By 7 Marzo 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Xara è una donna mora con gli occhi chiari con un bel seno, belle gambe, un viso che non passa inosservato, con labbra carnose e sempre desiderosa di nuove emozioni.
Ha 34 anni ed è la moglie del mio amico, Piero.
Lei insegna musica ai ragazzi. Lui viaggia spesso e Lei conduceva un vita molto riservata e Piero non sapeva se lei si fosse presa qualche soddisfazione con altri uomini.
Ero rimasto io l’unico confidente, per la nostra vecchia storia di amore e tradimenti e ancora a quel tempo lei mi raccontava le sue storie di sesso.
Una sera venne da me tutta sconvolta e mi raccontò che era in un guaio…
2. Cap

Tramite Internet aveva conosciuto un certo Bob si erano scambiate varie e-mail e, per farla breve, decisero di incontrarsi per conoscersi e bere un caffè. Probabilmente i 15 anni di matrimonio avevano “stancato” la puttana che era in lei latente e aveva voglia di provare “nuove sensazioni”, quindi dopo il caffè ci fu una passeggiata, dalla passeggiata andarono a casa sua, Pietro non c’era.
Raccontò: ‘ appena aprii la porta non ebbi il tempo di fiatare che mi ritrovai le sue labbra sulle mie e le sue mani sul mio corpo e allarmata in un primo momento cercai di fare resistenza, cercai di gridare ‘ noo..in casa..non l’ho mai tradito’…mi vergogno” e lui “Shh! Se ti fai sentire ci scopriranno; dai, divertiamoci un po’.” detto ciò ricominciò a baciarmi. Mentre la sua mano sinistra era indaffarata a penetrarmi nella vagina che iniziò a bagnarsi di umori oltre che di pipì e quella di destra incominciò a salire e andò ad appoggiarsi sul mio seno e incominciò a giocare anche con quello. Balbettavo “”Ma sei impazzito?!” e lui senza rispondere mi alzò la camicia e mi abbassò il reggiseno. Io stra-imbarazzata non riuscivo a muovermi; lui, invece, tutto contento incominciò a massaggiarmi il seno. “Mmh che meraviglia, così grande e sodo” Aah fai piano” “Scusa, ma sono meravigliose, vediamo che gusto hanno questi capezzoli” Mise la bocca su uno dei miei capezzoli e con la mano stimolava l’altro. Non sapevo cosa fare: ero eccitatissima dalla situazione e di certo non volevo che si fermasse là, ma se qualcuno ci avesse scoperto ne sarei morta ma la immediatezza della cosa mi eccitava, sai come sono sensibile, era davvero bravo e, presa dalla situazione, mi lasciai andare; allungai la mano e iniziai ad accarezzare il suo membro da sopra i pantaloni. “Ah, se continui così finirà male” “Ma voglio i cambiare la tua gentilezza” Ma ora finiamo ciò che abbiamo iniziato” Mi abbassò la maglietta, ma in compenso mi sollevò la gonna e infilò di nuovo la mano dentro. “Mio Dio, quanto sei bagnata; allora ti stai proprio divertendo”
“Aaaah!” ero bagnata di desiderio’Le sue dita mi percorsero le labbra e si inserirono fra esse; incominciò ad accarezzarmi la figa lentamente: era una vera tortura.
“Aaaaah, ti prego…” “Ti prego cosa?” “D-di più….mmmmh..”Mi inserì un dito dentro e incominciò a muoverlo dentro e fuori prima lentamente, poi sempre più velocemente. Intanto con il pollice giocava con il mio clitoride. Aaaah sì, così….aaaah””Ti piace, eh? Sei proprio una puttanella. Ti eccita sapere che chiunque potrebbe vederti così, vero?””No…smettila…sto per..non smettere’ven-go..” “Vuoi che smetta? Ma la tua figa non mi dice la stessa cosa” Detto ciò mi inserì un altro dito dentro e aumento la velocità delle dita. “Aaaaaaah””Vedi? Ormai sei in mio potere.” “Aaah, continua sto per….aaah” “Per? cosa vuoi?” “Fammi venire, ti prego mmmmh” “Ok, ti voglio accontentare” Le sue dita andarono sempre più veloce finché non sentii l’orgasmo impossessarsi di me.”AAAAAAAAAH!!” “Mmmh che meraviglia, chissà che sapore hai?” si mise le dita con cui mi aveva toccato in bocca “mmmh deliziosa, non vedo l’ora di gustarti sul serio” Dissi basta basta deve tornare Piero, ci ricomponemmo appena in tempo, e lui andò via , dicendo domani a questo indirizzo: e mi diede un biglietto di un locale.
3. Cap
Era sconvolta ma si disse se no ora quando, quell’esperienza aveva rinnovato la sua vita e si disse ‘ se non ora quando ?’ Lei era presa dall’avventura e il giorno dopo andò all’appuntamento. Lui la attesa davanti al locale, la baciò e la fece entrare. Il locale era affollato, semibuio . Al centro su una pista sopraelevata, una donna nuda, dall’aspetto giovanissimo e dalla figura esile, si esibiva in una lap dance. Splendida ragazza, coi capelli folti e neri, che le arrivavano alle natiche; una frangia che le disegnava un volto bellissimo dagli occhi grandi e scuri, naso piccolo e labbra carnose; seni piccoli e capezzoli scuri; ventre piatto, con una sottile peluria al centro del pube che le arriva fino all’apertura del sesso; natiche pronunciate, alte e toniche; cosce slanciate e ben muscolate, valorizzate dal tacco altissimo delle scarpe; tutti gli avventori del locale, saranno una sessantina, tra maschi, femmine e omo, sono abbagliati dalla sua bellezza e guardano con attenzione le movenze lascive e provocatorie che la giovane compie con la sua danza; altre ancora occupano i divanetti circostanti.
Tutti bevono e sorridono mentre con fare lascivo si baciano sulla bocca e si accarezzano nella parti intime con fare promiscuo; in particolare una giovane bionda, molto procace bacia i seni di un’altra ragazza e l’uomo vicino a loro le osserva e con una mano tra le cosce oscenamente spalancate della bionda la penetra con almeno tre dita. Nel sottofondo di musica, i vicini possono sentire i gemiti di piacere della donna che come in una preghiera strascicata chiede all’uomo di entrare con tutta la mano. Bob condusse Xara al bancone del bar dove le presentò un’amica, molto vistosa la presento come Licia…vide che dischiuse le labbra come per baciarla, ma subito si riprese e si ritrasse guardandosi attorno imbarazzata, scrutando se ci fossero persone conosciute, e non vide un uomo mascherato tra i molti, non pensava certo che potesse esserci un fotografo…. era nervosa ed eccitata allo stesso tempo; messa così, dato che era una donna molto attraente, e così infoiata ora lo era ancora di più, con le forme che riempivano la minigonna nera e la camicetta bianca, con un seno che strabordava dal decoltè, con i capelli folti e mossi tagliati all’altezza del collo, di sorrise con l’amica di Bob bellissima bruna, elegante, con un vestito lungo nero, senza maniche, con una profonda scollatura, e uno spacco fino al fianco che mostrava l’assenza di slip, un trucco leggero con dei brillantini sulle sopracciglia …sexy ‘La sala del bar era arredata con tanti sgabelli C’erano già alcuni avventori femmine e maschi che parlavano tra loro o si baciavano. Licia indicò a Xara uno degli sgabelli, la luce era soffusa, l’amica stava davanti, si parlarono , fecero conoscenza, fitte fitte con le bocche vicine. Ad un certo punto Licia si protese e la baciò sulla bocca. Lei quasi stupita rispose con la lingua.
Poi il barman chiese cosa volessero, Licia ‘ due dayquiri, grazie!’ e vide che poi lei si scambiò un altro bacio con l’amica e stava per dire qualcosa quando Bob le presentò un uomo elegante senza maschera, che le disse ‘ciao Xara bellissima! Che gioia vederti qui! come stai? ‘ Lei lo guardò sttanita e disse ‘ ci conosciamo?’ lui ‘ ma certo, si ricorda tre estati fa.. al Club med’si ricorda quelle notti ? e lei ‘ ma no.nno non so, non ricordo..’ e lui ‘ certo era buio..ero io ..ehm uno dei tre’che scopate” e così diecnedo le accarezzo il seno e si mise dietro di lei che aveva la gonna di pelle turata un po’ su per restare seduta , la guardò , le guardò le cosce che uscivano quasi tutte dalla mini, lasciando intravedere l’elastico delle calze, e poi disse ‘ che figa! mi fa morire!’ e si mise proprio dietro, baciandola sul collo, e palpandole i seni sopra la camicetta . Lei era imbarazzat’ cosa fa..no..io..non’! ma Licia sorrise le fece cenno con le mani, ‘scopalo’ e distolse gli occhi, mentre Bob le si avvicinò al bancone del bar, senza dirle nulla e la accarezzava sul seno. Xara era sorpresa ma eccitata dalle pesanti attenzioni dello sconosciuto, rivoltò gli occhi mentre quello le strizzava le poppe e proprio per aiutarlo a prenderli bene e sentirli, si sporse un pò in avanti trattenuta dalle mani di lui che le attorniavano il busto cosicchè la mini le si sollevò sul sedere, e la sua figa si espose agli occhi di tutti velata solo dal sottile filo dello slippino tanga. Lo sconosciuto approfittò della posizione, la figa della donna era proprio all’altezza del suo inguine quando lui estrasse il pisello, spostò il tanga e la toccò’tra le cosce, e sentì che era già ecciatata’ma lei, colta di sorpresa, si lasciò scappare un urlo, disse ‘ ohhh, e guardò Bob con aria interrogativa e di paura, disse,, ‘ bob..Bob, guarda cosa mi sta facendo’non voglio’.nooooo..non sono una troiaaa’..aiuto” , e si piegò in avanti verso Licia e Bob che la abbracciarono e Bob le disse ‘ non fare resistenza, lasciati andare, è una iniziazione’ e la tennero ferma mentre lo sconosciuto con forza la penetrò da dietro. Lei colta alla sprovvista urlò ancora, attirando l’attenzione dei presenti che guardavano ma Bob e Licia la aiutarono a resistere baciandola tutti e due, mente, lui pompava , lei era immobilizzata e sentiva il membro che la violava, strabuzzò gli occhi , iniziò a perdere il controllo, si bagnava e iniziava a godere, prima cercava di tirare fuori il fallo che la violava, ma poi gli toccava con la mano dietro il pisello cercando di assecondare i colpi di lui e così girò la faccia e lui la baciava con la lingua . Il barman guardava con indifferenza asciugando uno shaker, l’amica la teneva tra le braccia e quando lei smise di baciare lui che la stava scopando, iniziò a slinguarla lei, toccandosi tra le cosce aperte, Bob vicino all’amica guardava l’amplesso masturbandosi. Lei abbracciava l’ormai amica Licia con gli occhi chiusi godendo il cazzo che la penetrava sempre più forte e assecondava i colpi col bacino tanto che lo sgabello si inclinava pericolosamente. Un uomo senza farsi notare filmò la scena con l’I-phone. Licia si impossessò del cazzo di Bob alla sua destra e lo menava con delicatezza. Cinque o sei avventori e avventrici che stavano slinguandosi tra maschio e femmina e tre coppie di donne guardavano il gratuito spettacolo. Xara era ora piegata in due con il cazzo dello sconosciuto che usciva dai pantaloni insieme alle sue palle, dentro la figa, che andava e veniva con evidenti umori che le uscivano, abbracciata alle cosce aperte della appena conosciuta amica con la figa nuda completamente fuori dallo spacco dell’abito da sera, mentre Bob le baciava il collo e aveva tirato fuori un seno dall’elegante vestito e ne spremeva il capezzolo indurito. Poi raggiunse la figa nuda e la masturbava proprio davanti alla faccia di Xara finchè Licia si protese un po’ sullo sgabello e Xara riuscì a iniziare a leccarla, mentre era tenuta aperta dalle dita di Bob .Il complice di Bob filmò la scena dove si vedeva che l’amica con una mano sotto il mento sottrasse la sua figa a Xara, che ancora veniva pompata da dietro. Bob le si sostituì sullo sgabello offrendo il cazzo alla bocca avida di Xara che iniziò a succhiarlo mentre Licia gli si pose dietro e con due mani lo teneva racchiudendogli le palle fuori dallo smocking con le palme delle mani e facilitando il pompino. Intanto lo sconosciuto dietro era venuto nella figa di Xara e si staccò da lei, e il complice riprese zoomando la crema bianca che le colava dalla figa sullo sgabello nero e per terra, mentre lei restava sempre oscenamente esposta e chinata in avanti a succhiare il cazzo di Bob e filmò la camerierina in super miniabito che si accosciò a pulire con uno straccetto, mostrando le chiappe e la figa trattenuta da slip dorati a rete a tutti i presenti. Licia allora si inginocchiò dove aveva pulito la ragazza davanti al primo sconosciuto e fissandolo negli occhi, attenta a che la guardasse, e apri le labbra carnose per infilarci il cazzo ancora gocciolante, che poi ritirò fuori brillante di saliva per farvi scorrere la lingua da sotto in su. Poi riprese il cazzo in bocca e stavolta lo ingoiò del tutto, per poi ripetere un paio di volte l’operazione. E con quello lui ridivenne duro e grosso. Il complice con l’ I-phone filmava i due cazzi e riapparire dalle fauci voraci delle due donne fino a sparire tra le labbra, riempire loro la bocca, e i due falli succhiati e carezzati con quella lussuriosa dolcezza, presero a pulsare e le donne, sentendo le ondate di piacere che facevano nascere, aumentarono il ritmo sempre più, aiutandosi con le mani come mungitrici , finchè dai due membri iniziò a uscire il liquido e il filmato riprese le due donne che succhiavano tutto con un gemito soffocato che si perse nei rumori e gemiti del locale, poi Licia le si avvicinò e le aprì la bocca non la sua e prese da furia si slinguarono scambiandosi il cum che colava loro sul mento e sui vestiti. Bob si ricompose e salì verso Xara che lo guardava stralunata. Lei gli disse ‘cosa mi hai fatto fare! Non facevo pompini da quando avevo 18 anni’poi mai più, a mio marito non piace’ma quello sconosciuto’.ch è ? ‘ e Bob le disse ‘ non preoccuparti cara, hai iniziato una strada che ti darà tanto piacere, e ora sei proprio mia schiava ..’
4. Cap
Lei piangeva ‘no, io non voglio più fare queste cose, non sono da me, io sono una signora , non importa se ho avuto un momento leggero, poi mi avete violentata mi tenevate ‘!’rispose Xara sedendosi e guardando fissa in avanti. ‘ sei arrabbiata con me?’ le chiese ‘ ma mi pareva che ti piacesse..hai sbrodato fin per terra” ‘ Non è vero, io sono un donna seria , portami via di qua! Magari qualcuno mi riconosce e lo dice a mio marito!’ Bob la guardò sorridendo, e le disse ‘ senti cara,ormai sei dentro e ci resti. Devi fare quel che dico io , sempre da ora in poi, sai, quel ragazzo, – e fece cenno ad un anonimo piccolo uomo che lei non aveva notato, che rispose con un pollice in su- ha filmato te che te lo prendevi nella figa e ti agitavi , poi leccavi Licia tra le cosce e poi spompinavi me fino a berti il cum, e poi facevi il frullato con la bocca piena di Licia. Alla faccia della donna seria!’ ‘ chissà come reagirebbero nel tuo ambiente se vedessero su youporn quelle scene!’ Gli occhi di Xara fiammeggiarono mentre diceva ‘Ma sei pazzo o lo fai? Io ti denuncio ! Comunque ora tu cancelli tutto, hai capito?’ Xara era furibonda. ‘Bè, si ‘ rispose sorridendo bob ‘ ci penserò, non escludo di poterlo fare.’ ‘No, forse non hai capito, tu lo DEVI fare. Ora torni a casa e fai sparire ogni file.’ ‘Perché?’ fu la semplice domanda di bob Xara rimase interdetta ‘Come perché…’ ‘Si, perché dovrei cancellare tutto ‘ continuò bob – mi vuoi obbligare? Mi denunci?’ ‘Guarda che potrei anche farlo!’ ‘Si, forse potresti farlo. Certo, poi dovresti spiegare a tuo marito, a tua figlia e alla famiglia del futuro sposo di tua figlia cosa fa lei coi cazzi degli uomini” ‘no, sono fatti miei ‘ ‘Stai scherzando! Sei pazzo!’ rispose Xara dopo un attimo di silenzio. E Bob lo interpretò come un tentennamento, la minaccia aveva incrinato la sicurezza della donna, che cominciava a capire che era qualcosa di più di uno scherzo e giocò il tutto per tutto. Non poteva pensare che loro venissero a sapere che lei poteva essere una moglie troia a quel livello, poi se si fosse diffuso anche a persone esterne al loro giro poteva diventare un dramma e comunque danneggiare la loro immagine, di persone per bene, con un puttana in famiglia’coi social, con linkedin’
”No, non sono pazzo . Ora in realtà sono anche fatti miei. Certo.. magari non è un problema per te…’ e lasciò sospesa la frase, cercando di interpretare le reazioni della donna . ‘Cosa vuoi dire?’ Un lungo silenzio, Xara chinò la testa, poi senza alzare lo sguardo disse con un filo di voce ‘Che vuoi, dei soldi? Quanto cazzo vale la mia reputazione?’ Bob sorrise, stava vincendo su tutta la linea, anche lei stava realizzando di non avere spazi di trattativa, quello dei soldi era un tentativo disperato.
‘Anche i soldi non sono un problema, diciamo che da oggi sono il tuo agente, faremo a metà. Ma sai com’è il mondo dello spettacolo, divertente, vacuo…’ parlando appoggiò la mano sulla coscia della donna. Xara ebbe uno scatto, rannicchiandosi contro la parete del bar ‘Cosa fa? Io spiattello tutto alla polizia !’ ‘Senti cara, non mi pare proprio che tu possa permetterti di controricattarmi’è un filo meno vergognoso che un uomo solo cerchi di uscire a cena con una donna che gli piace e la porti in un privè, ma poi se la seria sposa si fa venire l’orgasmo con due cosi maschili di sconosciuti in bocca ‘- rispose Bob mentre la mano si insinuava tra le gambe ancora bagnate ‘ in questo momento sai benissimo che da quella clip dipende tutto. Per cui forse è meglio se cominci ad essere più socievole, non credi?’ ‘Bastardo’ disse a bassa voce, fissando il bancone con i due bicchieri dei dayquiri vuoti, davanti a lei.
5. Cap
Lui affondò completamente la sua mano tra le cosce mentre con l’altra tirò il mento della donna verso il suo viso. ‘ e sarà bene che mi parli più gentilmente, socia hai capito?’ ‘Ma che cazzo vuoi?’ urlò lei divincolandosi. ‘Non mi dire che non l’hai ancora capito..voglio te come schiava sessuale!’ il sorriso di lui a pochi centimetri dal viso gelò il sangue nelle vene a Xara . Si alzò e uscì dopo aver pagato, lasciandola sola, disse: ‘ prendo la macchina, esci fra tre minuti’. Nella via laterale aveva lasciato la sua Mini di seconda mano, gialla col tetto nero. La avviò e ripassò davanti, nella via senza traffico. Lei era lì , salì , era tesissima ‘Lui guidò verso una zona pressoché deserta a cinque minuti dal centro, fermò la macchina. Lei guardava fuori dalla sua parte quando sentì la mano di lui scendere guidata dalle dita che subito si insinuarono nell’apertura. A stento bob raggiunse il sesso di Xara con la mano completamente bloccata dalle sue cosce serrate , lei era immobile. ‘apri le cosce, schiava!’ disse spazientito. Xara lo guardò terrorizzata. Ora ti spogli e ti fai scopare, altrimenti… – lasciò la frase in sospeso per qualche secondo, fissando la ragazza ‘ …beh, è una tua libera scelta.’ Xara fissava il cruscotto davanti a se, tesa come una corda di violino. ‘Cancellerai tutto?’ chiese sottovoce. ‘Non ho detto questo ‘ rispose Bob ormai certo del risultato ‘ ma a casa tua nessuno lo saprà, mi pare già un buon risultato. Ma ora -Bob disse – sai, lo devi fare te lo ordino io, poi ‘ti piacerà” lei disse noo, mi avete messo in mezzo, maiali..non voglio’la baciò di nuovo toccandola in mezzo alle gambe, disse ‘ sei bagnata, ‘ce l’hai gonfia…insoddisfatta’ ora apriti, schiava ” lei alla fine cedette, si sentiva terrorizzata da quanto le stava accadendo, ma anche eccitata dalla situazione, divenne inerte. Lui si appoggiò a lei e non perse tempo iniziando ad infilarle le mani ovunque palpandola ma quello che più la fece andare fuori di testa sono i morsetti e i succhiotti che lui le faceva al suo collo. Baciata e leccata in quelle parti Xara perse subito il controllo e anche tutti i freni inibitori. Lui continuò a baciarle il collo, le mordeva i lobi delle orecchie e posizionandosi da dietro le infilò le mani nelle tette titillandole i capezzoli che diventarono subito durissimi con il respiro di lei che diventava affannoso per la crescente eccitazione e alzava gli occhi in su quando sentiva le mani di lui in qualche punto sensibile’poi lei mise le mani all’indietro tastandogli il pacco da sopra i pantaloni , allora lui le prese le tette, le tirò fuori dalla camicetta e le strizzava, titillando i capezzoli ed in preda ad un’eccitazione sempre più forte le mordeva il collo facendola eccitare tanto che lei si girò e gli cacciò la sua lingua in bocca baciandolo con grande passione. Poi gli sbottonò i pantaloni ed impugnò il suo cazzo ormai durissimo iniziando una lenta sega con la mano destra e carezzandogli le palle con la sinistra . Bob godeva vedendo la sua schiava sessuale che obbediva , e quando lui la spogliò, la fece girare e la mise nuda davanti a lui si eccitò tanto che non si trattenne, le aprì le gambe e la masturbò velocemente e poi la penetrò da dietro eiaculandole dentro.
6. Cap
Quando i gemiti di lei si attenuarono lui disse ‘Bravissima, adesso ancora qualche istruzione. Innanzi tutto da domani sera, quando verrò di nuovo a farvi visita, esigo, signora mia, di trovarti sempre con una gonna corta che risalti il suo bellissimo e desiderabile culo e le tue lunghe gambe. Ovviamente la gonna da sola non basta, ma la accompagnerà sistematicamente con delle scarpe a tacco alto, il più alto possibile, e delle calze, bianche o nere a sua scelta, che non siano collant, bensì autoreggenti, con relativo reggicalze. Sotto a volte tanga o meglio niente. Per quanto riguarda la parte superiore, Xara, indosserai soltanto camicette, possibilmente con una abbondante scollatura, che permetta la visione del seno. Mi pare di aver terminato le indicazioni , per il momento. Ah dimenticavo, voglio averti pronta a disposizione ad essere posseduta davanti e dietro in qualsiasi momento !’
Xara divenne pallida, ascoltando l’ultima indicazione dell’uomo perverso.
‘Ma come, proruppe, non vorrai per caso che io giri per casa, o addirittura per la città, senza biancheria intima !’
‘E’ proprio quello che ho detto, distinta signora, lei ha capito benissimo, e le consiglio di non farmelo ripetere due volte.’ rispose Bob, con un tono ed uno sguardo intrisi di una cattiveria ed una determinazione tali che non lasciavano spazio a nessuna replica..
Xara mi raccontò la nuova avventura ‘ Dopo poche settimane senza preavvisarla , Bob entrò nel suo studio dove lei teneva le lezioni di musica.
Lei, seduta sul divano, stava tenendo una lezione a una ragazza di 19 anni Denise, che era seduta accanto a lei, e a due diciottenni, che erano invece seduti su due poltroncine sistemate innanzi alle donne, e quindi al divano. Il tavolino cosparso di fogli li divideva. Tutti avevano degli spartiti in mano, e si girarono di scatto a quella intrusione. ‘Buongiorno, scusate l’interruzione, avrei bisogno di parlare con lei, signora Tiziana.’ disse con un furbo sorriso Bob
Xara imbarazzata e spaventata, si scusò con i ragazzi ed uscì dal salone, seguendo Bob che si era velocemente avviato verso lo studio e appena entrati, Bob chiuse la porta disse ‘ ora , andiamo nella tua camera, ora’.
Appena entrati in camera, l’uomo scelse una gonna e la tirò alla donna, quindi posò un pacchetto sul letto. ‘ti ho portato anche un regalo! Adesso indossa questa gonna e quello che troverai nel pacchetto, e vestiti. D’ora in poi VOGLIO che tu sia SEMPRE vestita come una troia, hai capito, come una troia, o devo fartelo fare con altri metodi ? Non te lo voglio più ripetere, stai molto attenta, sennò quello che so di te, lo spargo ai quattro se mi fare incazzare ! Ti aspettiamo nel salone.’ Quindi si voltò ed uscì dalla stanza.
Rientrando nel salone, in attesa che Xara si cambiasse d’abito, Bob aveva una espressione sorridente, ormai certo che la donna fosse un suo potere. Si accomodò in una terza poltroncina che era posizionata di fronte al divano, in mezzo alle poltroncine dei due ragazzi e si mise a parlare coi ragazzi.
‘Credo proprio che oggi ascolterò la lezione con voi, vi va ragazzi ? Come vi chiamate ?’
‘Io Denise ‘ rispose velocissima la ragazzina di fronte a lui, che affascinata dal suo aspetto elegante e dal suo fisico scultoreo, aveva iniziato a fissarlo intensamente.
‘Io sono Philippe, molto piacere’ ‘ disse il ragazzino alla sua destra.
‘Io invece mi chiamo Robert, felice di conoscerti ‘ disse l’altro ragazzino. ‘Bene anche io mi presento, allora: io sono Bob e ho 37 anni, ormai. Voi mi sembrate molto giovani, quanti anni avete ?’
‘Io ne ho 19.’ rispose Denise. ‘Io 18.’ ‘E io invece 20.’ dissero i ragazzi. ‘Sapete, voglio dirvi che”.’ iniziò Bob ma si bloccò immediatamente, avendo visto Xara entrare nella stanza.
Appena videro lo sguardo di Bob spostarsi verso la porta, ed udendo un rumore di tacchi sul pavimento, anche i tre allievi si voltarono. Quello che videro li lasciò sicuramente allibiti, in quanto si scambiarono subito dopo delle occhiate interrogative. I due maschietti poi, che erano seduti ai lati di Bob che aveva visto tutto, si erano scambiati un sorrisino molto eloquente.
Xara infatti, aveva cambiato completamente aspetto, indossava una aderente minigonna in pelle nera (quella che Bob le aveva subdolamente imposto), oltretutto munita con un piccolo spacchetto laterale, che le lasciava scoperte praticamente tutte le gambe ed arrivava a stento a coprirle la fica.
Le gambe, bellissime e lunghissime, erano fasciate da velate calze nere, e terminavano in un paio di scarpe in vernice lucida nera, munite di un tacco a spillo vertiginoso colore acciaio. La parte del busto era coperta soltanto da una camicetta giallina a collo rotondo, della quale Xara aveva lasciato aperti almeno i quattro’cinque bottoni più in alto. Bob notò anche che Xara aveva già indossato il suo regalo, una cavigliera in oro, che lei portava appunto attorno alla caviglia destra.
La donna percorse con passo elegante, facendo ticchettare i passi, i quattro metri che la separavano dal divano, sotto gli occhi interessati e maliziosi dei due ragazzi diciassettenni, un po’ invidiosi della giovane Denise e assolutamente perversi di Bob
Arrivata al divano, la donna si accorse che dove avrebbe dovuto sedersi c’erano posati i suoi spartiti, quindi voltò le spalle ai tre uomini, mostrando loro il meraviglioso culetto, per spostarli. Dovette poi sedersi con la massima attenzione, a causa della minigonna, e riuscì in questo modo a non mostrare troppo le sue grazie.
‘Allora ragazzi, ricominciamo ‘ disse ‘ e vedo che abbiamo anche un ospite, oggi’
‘Se non le dispiace vorrei assistere anche io alla lezione, credo proprio che sarà una lezione INTERESSANTE’ rispose Bob calcando la voce proprio sul doppio senso dell’ultima parola, che venne immediatamente recepito da Philippe e Robert, che non trattennero dei risolini ironici.
Xara si sedette sul divano e ricominciò la lezione, cercando di carpire con le parole e con le spiegazioni l’attenzione degli allievi. Già dopo 5 minuti però, la signora fu costretta a cambiare posizione e, ovviamente senza rendersene conto, accavallò le lunghe gambe fasciate dalle calze nere, producendo un delizioso suono con la sfregatura delle cosce.
Immediatamente da entrambi i lati della minigonna spuntò il pizzo ricamato del reggicalze, ed addirittura era possibile scorgere anche, al di sopra del reggicalze, la bellissima pelle dei fianchi. Xara e Denise non si accorsero naturalmente del fatto, ma i tre uomini, che erano seduti esattamente di fronte a loro, poterono ammirare il meraviglioso spettacolo.
Da quel momento in poi l’attenzione dei due ragazzi fu attratta soltanto dai movimenti delle gambe della donna, nel tentativo di scorgere più possibile al di sotto della sua minigonna. I movimenti involontari si ripetevano, e la minigonna, che era assolutamente troppo stretta, si alzava inesorabilmente, creando dei turbamenti nei giovanetti, che erano facilmente visibili al centro dei loro pantaloni. I loro giovani, affamati ed inesperti cazzi scoppiavano ormai nelle mutande.
Bob iniziò a fissare in volto Xara con l’intenzione di farsi notare. Quando la signora e Denise finalmente alzarono gli occhi dagli spartiti che stavano guardando, Bob fissò eloquentemente le gambe scoperte, per lanciare un segnale di apprezzamento alla signora, quindi si produsse in un sorriso. Anche Denise aveva osservato la scena, ed aveva intuito probabilmente ciò che stava accadendo.
Xara allora capì il gioco perverso e si sentì rimescolare il sangue: ecco cosa voleva quel porco ! Voleva che lei si mettesse in quel modo per eccitare i due ragazzini, che facesse la troia per loro ! Lo stomaco le si chiuse e sentì girare la testa, diverse anime erano dentro di lei in tempesta.
Facendo finta di nulla, guardò di sottecchi i due ragazzi, e notò immediatamente che le stavano fissando le gambe senza vergogna, e senza nemmeno tentare di nasconderlo. Una eccitazione malsana le pervase il corpo e la mente, immaginando loro cazzi ventenni duri, dritti e vogliosi, e la testa le girò più violentemente, non capì più nulla, come se fosse in uno stato di ubriachezza totale. La magia di Bob aveva effetto’ Xara, dopo aver spostato il bacino un po’ in avanti con fare disinvolto, disaccavallò le gambe, lentissimamente e non le accavallò più, tenendo le ginocchia un poco scostate. Gli occhi degli uomini di fronte le si piantarono al centro,e lei pur non vedendolo, lo percepì fortissimamente. I due ragazzi e Bob dalla loro posizione, potevano distintamente vederle nuovamente il pizzo del reggicalze nero, questa volta nella parte interna delle cosce, la bianca parte superiore delle cosce e, ovviamente la fica bellissima che iniziava a brillare di voglia. I peli erano pochi e biondi, il che permetteva di scorgere benissimo le grandi labbra e la rosea carne al loro interno. Bob fu orgoglioso di vedere che non aveva indossato le mutandine, la stava facendo proprio diventare una depravata. ‘Allora, ragazzi, dicevo, a proposito di questo spartito”” Alzò la testa giusto in tempo per vedere i ragazzi che staccavano gli occhi sgranati dalla sua fregna per guardarla in viso, e notò che invece Bob con fare beffardo, continuava a guardarla in mezzo alle gambe e sorridere.
‘Dicevo, questo è quello che dovete studiare per la prossima volta.’ disse, tentando di riprendere il filo del discorso, ma ormai i suoi pensieri erano persi altrove. Sentiva un caldo atroce, un fuoco che le saliva direttamente dal basso ventre. Iniziò a sudare. Si mise leggermente di traverso sul divano, accavallò nuovamente le gambe, mostrando così nuovamente una abbondante porzione del reggicalze e, questa volta, data la posizione, anche una parte del sedere.
Era irrequieta, non riusciva più a stare immobile e, a quanto pareva, nemmeno i poveri ragazzi torturati riuscivano a controllarsi. Non ascoltavano assolutamente più la lezione, pensavano soltanto a guardarle le cosce. Le erezioni erano ormai maestose, e Xara si scoprì di nuovo a guardare in direzione dei loro cazzi.
Per fortuna loro non se ne accorsero, ma Bob la guardò e le schiacciò un occhiolino complice. Le caddero in terra i fogli e, dovette disaccavallare nuovamente le gambe per chinarsi a raccoglierli. Così facendo, con il viso rivolto verso gli uomini, non potè evitare che la camicetta si aprisse, mostrando la quasi interezza delle sue meravigliose e rotonde tette, Robert riuscì addirittura a vederle uno dei grossi e ormai duri capezzoli.
Raccolti i fogli, Xara si rese conto di essere accaldatissima, sicuramente anche per l’eccitazione dovuta alla situazione, e, spossata, si appoggiò completamente allo schienale del divano. Avendo però spostato il culo in avanti precedentemente offrì ancora di più la visione della fica, ormai lucidissima degli umori che ne colavano, a Bob e ai due poveri giovani allievi.
In quel momento suonò un orologio che era stato posato sul pianoforte, che indicava il termine della lezione. e Xara si alzò mettendo a posto alla bella e meglio la minigonna. Denise si allontanò per prendere alcuni libri e i due ragazzi si alzarono repentinamente e, voltandosi di scatto per non mostrare la loro erezione, dissero simultaneamente ‘vado al bagno’.
‘La signora Xara vi accompagna, vero signora ?’ disse Bob fissando in volto Tizy
La Xara annuì con il capo e si avviò per seguire, con le gambe ancora tremanti, i due ragazzini che conoscevano benissimo la strada verso la toilette. Nel passare vicino a Bob venne presa per un braccio dalBob che le sussurrò all’orecchio.
‘Vai, vai, accompagnali a toccarsi, mentre pensano alla tua fica bagnata !’
Robert e Philippe si fecero di lato intenzionalmente per farla passare e, camminando lungo il corridoio verso la toilette, la signora poteva sentire tutto l’umido che impregnava il suo fradicio sesso, ed il movimento delle cosce unito a quello che Bob le aveva sussurrato all’orecchio circa le intenzioni dei due allievi, ed al fatto che i due ora le stavano sicuramente fissando vogliosamente il culo, non faceva altro che accrescere la sua spaventosa eccitazione, facendola procedere quasi barcollando, con le gambe le tremavano incredibilmente. Bob restò solo con Denise che si esercitava al piano.
Il primo ad entrare in bagno fu Philippe, e la signora stette fuori insieme a Robert, che aspettava il suo turno.
Xara si appoggiò con il sedere al muro, nella speranza di poter mantenere un equilibrio stabile. Tentò di tenere le ginocchia e le gambe strette, nel tentativo di diminuire magari la propria eccitazione, ma il pensiero del suo allievo in piedi a sfogarsi davanti al cesso e gli umori che le colavano dal centro della sua femminilità non le davano tregua, ne poteva ormai sentire anche il profumo. Il respiro era affannoso, ed il seno sembrava esplodere all’infuori ogni volta che lei cercava di fornire aria ai polmoni. Si rese conto che Robert le teneva gli occhi piantati sul corpo, e si sforzò di guardare altrove.
Appena il ragazzo distolse lo sguardo, fu il suo turno per osservare, e si rese conto di non poter fare a meno di fissare il centro dei suoi pantaloni, l’erezione era fortissima, evidente e, probabilmente, anche dolorosa.
Chiuse gli occhi, sperando di vivere uno strano sogno, ma, quando li riaprì, stava ancora fissando la forma del cazzo costretto all’interno dei blue jeans del diciottenne .
Alzò lo sguardo, e si rese conto che Robert la stava guardando in viso. Appena gli occhi si incontrarono, Robert abbassò lo sguardo verso le tette sporgenti e le gambe della donna, quindi sporse impercettibilmente il bacino in avanti, quasi in segno di offerta.
Xara fissò il pavimento, la situazione le stava completamente sfuggendo di mano, quando udì il rumore dello sciacquone e Philippe uscì dalla toilette, rosso in volto.
Si salvò per miracolo, fossero passati ancora alcuni minuti Xara avrebbe sicuramente perso il controllo dei suoi sensi ed avrebbe commesso qualche sciocchezza.
Robert le diede una ultima occhiata e si infilò in bagno di corsa a sfogare le proprie voglie. Trascorsero tre quarti d’ora prima che la donna ed i due ragazzi facessero ritorno al salone del piano.
Trovarono Denise in un angolo che piangeva con i vestiti in disordine, la guardarono, lei si scherniva, Bob era seduto dall’alta parte…Xara disse ‘ cosa le hai fatto ? ‘ e Denise rossa in volto disse ‘ nulla nulla, sono stata io, lo volevo baciare…scusi signora, si alzò e corse via tenendosi una mano sotto la gonna…Rimasero tutti in silenzio, i due ragazzi stavano un po’ i disparte, il gonfiore dai loro pantaloni era sparito, alla fine Xara disse ai ragazzi, ‘ è meglio che andiate, per oggi basta..fate esercizi a casa, mi raccomando…’ e disse che la prossima lezione sarebbe stata dopo dieci giorni.’Grazie, signora Xara è stata proprio una lezione”..bellissima !’Le disse Robert. Andarono via e parlavano tra loro a bassa voce, la signora pensò che parlassero di lei.
La Xara chiuse l’uscio alle spalle dei ragazzini, e sentì immediatamente le mani di Bob iniziareTrascorsero tre quarti d’ora prima che la donna ed i due ragazzi facessero ritorno al salone del piano.
Trovarono Denise in un angolo che piangeva con i vestiti in disordine, la guardarono, lei si scherniva, Bob era seduto dall’alta parte…Xara disse ‘ cosa le hai fatto ? ‘ e Denise rossa in volto disse ‘ nulla nulla, sono stata io, lo volevo baciare…scusi signora, si alzò e corse via tenendosi una mano sotto la gonna…Rimasero tutti in silenzio, i due ragazzi stavano un po’ i disparte, il gonfiore dai loro pantaloni era sparito, alla fine Xara disse ai ragazzi, ‘ è meglio che andiate, per oggi basta..fate esercizi a casa, mi raccomando…’ e disse che la prossima lezione sarebbe stata dopo dieci giorni.’Grazie, signora Xara è stata proprio una lezione”..bellissima !’Le disse Robert. Andarono via e parlavano tra loro a bassa voce, la signora pensò che parlassero di lei.
La Xara chiuse l’uscio alle spalle dei ragazzini, e sentì immediatamente le mani di Bob iniziareTrascorsero tre quarti d’ora prima che la donna ed i due ragazzi facessero ritorno al salone del piano.
Trovarono Denise in un angolo che piangeva con i vestiti in disordine, la guardarono, lei si scherniva, Bob era seduto dall’alta parte…Xara disse ‘ cosa le hai fatto ? ‘ e Denise rossa in volto disse ‘ nulla nulla, sono stata io, lo volevo baciare…scusi signora, si alzò e corse via tenendosi una mano sotto la gonna…Rimasero tutti in silenzio, i due ragazzi stavano un po’ i disparte, il gonfiore dai loro pantaloni era sparito, alla fine Xara disse ai ragazzi, ‘ è meglio che andiate, per oggi basta..fate esercizi a casa, mi raccomando…’ e disse che la prossima lezione sarebbe stata dopo dieci giorni.’Grazie, signora Xara è stata proprio una lezione”..bellissima !’Le disse Robert. Andarono via e parlavano tra loro a bassa voce, la signora pensò che parlassero di lei.
La Xara chiuse l’uscio alle spalle dei ragazzini, e sentì immediatamente le mani di Bob iniziare
ad accarezzarle il collo e le spalle da dietro. il tremore alle gambe era ormai continuo, le sembrò quasi di crollare a terra, e dovette appoggiarsi con entrambe le mani alla porta chiusa, nella posizione che di solito assume chi viene perquisito da dietro. I suoi umori continuavano a colarle dalla vagina, inumidendole addirittura le cosce, un calore assurdo la possedeva completamente, la testa le girava ormai inarrestabile, il respiro era sempre più affannoso ed i capezzoli erano talmente duri da provocarle quasi dolore.
Bob continuò nell’abile e lento massaggio del collo e delle spalle della donna, quindi, improvvisamente, le mani passarono sul davanti e chiusero a coppa i magnifici seni offerti, non protetti da alcun reggiseno. Le mani si muovevano in senso rotatorio, quindi , con la punta delle dita, accarezzavano lievemente i capezzoli inturgiditi.
La donna chiuse gli occhi e, senza spostare le mani dalla porta, mosse lievemente lo stupendo culo fasciato dalla minigonna verso il ragazzo, nella speranza forse inconscia ed involontaria di incontrare la durezza del meraviglioso cazzo. Quando si rese conto di ciò, Bob staccò senza preavviso le mani dalle dure tette e lasciò la donna appoggiata in quella posizione senza più toccarla e attaccò : ‘Te l’avevo detto che tu eri una troia nel tuo intimo, ed io tirerò fuori la ninfomane che è in te. Ti e piaciuto sconvolgere quei ragazzini, vero ? Lo sai cosa hanno fatto, due minuti fa ? Hanno stretto i loro cazzi nelle mani e si sono masturbati pensando alle tue belle cosce, non sei contenta ?’ le disse , Xara quasi tremava a queste parole, la voglia ormai l’aveva completamente ubriacata, e non era più in grado di rispondere in maniera sensata.
‘Io’..io’..non so cosa mi stia succedendo’.non so’.’ ma poi, ancora ad occhi serrati, sentì Bob mormorarle all’orecchio.
‘Il gioco è finito, Signora Xara ho altri impegni, per oggi; riprenderemo un’altra volta, quando ne avrò voglia.’
Venne gentilmente scostata dall’uomo e questi uscì senza aggiungere altro, lasciandola sola ed ancora tremante di fronte alla porta richiusa.
Dopo aver chiuso a chiave la porta, si appoggiò con le spalle al muro, allargò le gambe ed iniziò a far scivolare verso l’alto la minigonna. Poi, tenendo la minigonna alzata con i denti, passò i palmi delle mani sulle calze all’interno delle cosce, partendo dalle ginocchia e risalendo lentamente verso il centro del piacere.
Arrivate vicino alla meta, le sue mani incontrarono il bordo delle calze con i gancetti del reggicalze, quindi l’umido degli umori che fin lì erano colati, poi proseguirono verso l’alto e finalmente le dita arrivarono ad operare sulla fica affamata. Due dita della mano destra aprirono lentamente le grandi labbra, mentre due dell’altra mano si infilarono all’interno, una martoriando il clitoride e l’altra muovendosi nel profondo. L’orgasmo atteso da minuti arrivò immediatamente e lei non urlò tutto il suo piacere soltanto perché in bocca stringeva ancora la sua minigonna nera. Era completamente sconvolta da quello che stava accadendo. Seduta sul divano, rifletteva sulle ultime vicende e cercava di rimettere in ordine le cose.
L’intromissione del suo amante durante la lezione di piano. Aveva provocato turbamenti sessuali a livelli per lei non immaginabili, addirittura la sua fica aveva iniziato a colare davanti a tre suoi giovanissimi allievi, ed aveva terminato la giornata masturbandosi, stringendo la propria minigonna tra i denti. Ma dove stava arrivando ? Che tipo di donna stava diventando, se non riusciva più a comandare i propri istinti ? E se un giorno le fosse piaciuto quello che stava accadendo, se avesse avuto voglia di farsi violentare o di essere schiava sessuale di qualcuno ? Nonostante trovasse la cosa aberrante, queste domande le ronzavano nel cervello, spaventandola, ma, contemporaneamente, dando una nuova luce alla sua vita.

Xara mi raccontò la nuova avventura sessuale cui era stata costretta. Bob le aveva ordinato di vestirsi elegante per fare un servizio fotografico e di vestirsi con un intimo ricercato, un body reggicalze leggero aperto sotto e slip trasparenti. Lei obbedì a malincuore, si vestì e si profumò, ma pensava che sarebbe stato un compito non tremendo e quando Bob arrivò con il taxi sotto casa Xara era già fuori ad aspettarlo con un cappottino grigio e un paio di stivali neri con tacco alto.
Xara entrò nel taxi senza salutare Bob che indicò all’autista una via in cui si entrava in un piccolo parcheggio. La zona era abbastanza buia, c’è un auto parcheggiata, in fondo al parcheggio. La fece scendere e pagò il taxista che ripartì con faccia dubbiosa.
La condusse verso l’auto parcheggiata che fece un segnale coi fari.
Poi scesero due complici. Lei tremava quando si accorse che i due si erano avvicinati .
Sono due uomini sulla quarantina, ben vestiti e non sembrano pericolosi, ma, lei è ferma appoggiata al cofano dell’auto con le mani dietro la schiena, Bob le si avvicinò ulteriormente e le posò una mano sulla spalla sinistra, l’altra mano le accarezzava le cosce, vicino al gancetto del reggicalze. Lei disse ‘ noo..lasciami stare’cosa vuoi che faccia?’ E lui ‘ stai tranquilla, sarai una modella, ti farò delle foto artistiche, e poi le venderemo , e se diventerai brava faremo anche della clips” Lei mugolò..non, non puoi chiedermelo, qui, all’aperto..!’ ma lui le si appoggiò e la costrinse ad appoggiarsi all’auto mentre la baciava.
I due sconosciuti guardavano di fronte alla luce dei fari che le inquadrano il grembo, lui sollevò la gonna e le accarezzò l’interno delle cosce risalendo verso le mutandine per scostarle e un po’ e scoprirla comunque umida di voglia. Le disse, ‘vedi, la troia che è in te sta già prendendo il sopravvento’vedrai, urla pure, qui non sente nessuno’io fotograferò . ‘
Lei sussultò mentre le dita penetrarono tra le labbra della sua fica. Xara iniziò ad ansimare ma guardava a destra e sinistra, imbarazzata dalla presenza degli spettatori.
Bob la lasciò, tra i due e si allontanò estrasse la macchina fotografica e le giro attorno scattando foto, le disse ‘ siediti sul cofano , tieniti su la gonna e apri le gambe !’ Uno dei due sconosciuti si avvicinò e le accarezzò il braccio, poi il collo, un’altra foto. Lo lei sembra fremere, non per la paura e il freddo. Ma sentì che la situazione la faceva colare tra le cosce, aveva già bagnato le sottili mutandine. Bob la guardava bene, aveva gli occhi socchiusi e il respiro affannoso come una bestia intimorita.
L’altro sconosciuto le mise una mano nel vestito e le accarezzò il seno. Un’altra foto. L’altro le si mette accanto dall’altra parte. Un’altra foto. Le bacia il collo, entrambi le accarezzano il seno. Un’altra foto. Lei reclina la testa, mentre le infilano le mano dentro le coppe della guepiere, mettendole a nudo le tettine, uno dei due continua baciarla sul collo. Un’altra foto. Uno dei due si china a baciarle il seno, l’altro scende con la mano verso le mutandine. Il Flash ci mette troppo a ricaricarsi, ma Bob scatta ugualmente.
Lei sussulta mentre la mano dello sconosciuto le scivola dentro le mutandine, un ulteriore sussulto fa capire che le dita dell’uomo sono penetrate nella sua fica. Un’altra foto. Quello che le sta leccando le tette si è sbottonato i pantaloni, le prende la mano e se la guida sul cazzo. Un’altra foto. Lei ansima, maneggiando il cazzo dello sconosciuto, mentre l’altro la sditalinava producendo un rumore acquoso . Un’altra foto. Anche l’altro si sbottona e lascia cadere i pantaloni a terra, prendendole la mano libera. Lei muove aritmicamente le mani sui due cazzi, mentre i due insieme si curano della sua fica, palpandola energicamente. Un’altra foto. Bob disse ‘ Che troia! quanto sei brava, fallo vedere anche a loro come sei!-
Xara lo guardò, lui la spinse con decisione ad accosciarsi, le mette il cazzo davanti alle labbra, lei si scosta il ciuffo di capelli e succhia il suo cazzo, di ragguardevole dimensione. Un’altra foto, due, tre, ma anche l’altro vuole la sua parte: -Succhia un po’ anche il mio bellezza! Lei lo accontenta. Bob speriamo che le batterie della macchina fotografica non lo piantino in asso mentre Xara spompinava a turno gli sconosciuti.
Bob vedeva la sua lingua che guizzava sul grosso cazzo dello sconosciuto alla sua sinistra, andando ogni tanto a stuzzicare con rapidi colpi anche i testicoli. Conosceva bene questa sua tecnica,la tirano di nuovo su, le sfilano le mutandine fradice e la fanno voltare, lei posa le mani sul cofano, mentre il primo le fa allargare le gambe e comincia a scoparla. Lei geme, lui ansima, l’altro accanto a loro le accarezza le tette, aspettando il proprio turno. Bob si spostò di lato per cambiare inquadratura alle foto. Lo sconosciuto la teneva per i laccetti reggicalze dalle guepiere, mentre affonda i suoi colpi sempre più forte infine tre si strapparono, la calze le scendevano lasciando le gambe bianche e nude. Dopo un po’ si scambiano, ma la portano verso una panchina, facendola sdraiare sopra una coperta che uno prese dalla macchina verde.
Lei diceva ‘ noo sono una signora’una donna per bene ‘non sono troia ..poi cosa dicono’Piero mi lascia’dai Bob..aiutami ..nooo..ohhh’ohhh..’ ma iniziava a godere, il fresco dell’aria sulla sua intimità infiammata la eccitava’lui le calò il reggiseno e il vestito scucito sullo stomaco le tette svettarono nell’aria, lui le baciava alternatamente.
Lei aveva le braccia dietro, poi lui spinse ancora giù gli slip restarono sugli stivali neri, nella caviglie, consentendole di aprire le cosce, il body si alzava liberando il pube appena un pò peloso’
Lui ne approfittò iniziando a masturbarla forte mentre lei gridava ‘noonooo ..basta’mi piace..ma nonnnvogliooo..nooo..ohhhh’ e lui tirandomi dai capelli mi girava la testa e continuava a infilarmi la lingua dentro e io più sentivo quella lingua e più mi bagnavo e la figa le si allagava bagnandogli la mano, poi non ce la fece più, lo abbraccio, si girò su un fianco, tenendo le cosce large con la mano di lui che sentiva il liquido che usciva, gli impugnò il cazzo sopra i Jeans, lo mosse , lui con la mano libera si aprì la patta, non aveva slip, liberò il membro, coi pantaloni a mezzo sedere, le fu sopra con le gambe sulle mutandine, tanto che la bloccava, lui la penetrò facilmente nella vagina grondante mentre lei e si lamentava, con quel palo nella pancia e ansimava, il seno andava su e già, girò gli occhi in su era vinta,. Le calze erano sporche di liquidi, lei se le strappo via mentre lui le entrò fino all’utero e iniziò a scoparla mentre l’altro le portò il grosso cazzo vicino alla bocca e glielo spinse tra le labbra.
Bob ora filmava . La scopano a ritmo forsennato, sia in fica che in bocca, lei mugola e urla come una matta. Hanno una resistenza notevole, Bob rischia di venire solo a guardarli.
Si scambiano di nuovo, ma dopo un po’ lui, quello con il cazzo più grosso, la fa mettere a pecorina, inginocchiata sulla panchina. Ricomincia a scoparla, l’altro le tiene la testa con due mani guidando il pompino.
Bob filmava, abbastanza vicino per riprendere che il tipo stava spingendo il pollice dentro la donna, mentre la scopava.
Lo spinse ben a fondo ritmicamente per un po’, poi si interrompe, e si abbassa verso le sue chiappe: -La bella troia è ben aperta, ma non vogliamo rischiare di farle del male, vero? Vediamo di farla aprire bene, così godrà come una vera vacca!- e si infila a leccarla tra le cosce . Lei freme e mugola, urla ‘ nooooo’basta basta’vengo.. ti vengo in bocca..ahhhhhhh ‘ e venne spruzzando lui che si tirò su, puntò il suo grosso cazzo e la penetrò a fondo senza difficoltà la figa già in orgasmo. Lei sussultò, emise un grido lancinante ‘ahhhhhh’..è grosso”nooo’!’ Bob filmava il cazzo sprofondare per intero dentro Xara, sentiva il rumore dei suoi testicoli che sbattevano sulla sua fica fradicia di umori. La sbatteva a lungo, e poi con un verso a metà tra un grugnito e un mezzo grido lo vedo fremere E anche lei fremeva si contraeva inarcando la schiena, capiva che le stava sborrando dentro , con quattro o cinque violenti scossoni finali mentre lei urlava ‘ dioooomiooo’mi viene nella panciaaa’.noooo..nonnnn..vengo vengoooo.’
E fu presa da un tremito irrefrenabile ma non appena lui si rialzò, il suo amico fece il giro della panchina rapidamente la girò con la schiena, le allargò brutalmente le gambe e la inculò a ritmo lento, poi aumentare. Lei urlò di nuovo ‘ ahhhhh lo sento dentro’mi schiaccia devo farla’.’ e il rumore del suo cazzo che sguazza in su e in giù dentro al suo grembo si mescolava a i gridi di lei, che adesso ha finalmente la bocca libera. “Aaaaah, ti prego…” “Ti prego cosa?” “D-di più….mmmmh..” l’altro le inserì un dito nella figa e incominciò a muoverlo dentro e fuori prima lentamente, poi sempre più velocemente e con il pollice giocava con il clitoride. Aaaah sì, così….aaaah””Ti piace, eh? Sei proprio una puttanona. Ti eccita sapere che chiunque potrebbe vederti così, vero?””No…smettila…sto per..non smettere’ven-go..” “Vuoi che smetta? Ma la tua figa non mi dice la stessa cosa” Detto ciò mi inserì un altro dito dentro e aumento la velocità delle dita. “Aaaaaaah””Vedi? Ormai sei in mio potere.” “Aaah, continua sto per….aaah” “Per? cosa vuoi?” “Fammi venire, ti prego mmmmh” “Ok, ti voglio accontentare” Le sue dita andarono sempre più veloce finché non sentì l’orgasmo impossessarsi di lei.”AAAAAAAAAH!!”. Xara ora era seminuda, con solo gli stivali, con le calze rotte, la guepierre sulla pancia , le tette fuori sdraiata sul cofano della macchina a completa disposizione degli sconosciuti e lottando per gestire la situazione aveva impugnato il membro di uno dei due e lo stava masturbando. Ma i suoi occhi incominciarono a lacrimare, sicuramente i primi schizzi di sborra erano andati di traverso nella sua gola, e così quel cazzo possente incominciò ad inondare il viso e i capelli A poco a poco si abbandonò e dal rumore che gli addominali dell’uomo facevano ad ogni affondo, sbattendo sul suo inguine capii che era fradicia nonostante la situazione. Bob li vide venire assieme dopo un paio di colpi che sembrarono alzarla da terra, quando il secondo le sborrò in corpo, poi si ritirò passandola all’amico che la girò maliziosamente perché lui filmare la sborrata
che le colava dalla figa. Quello che l’aveva appena innaffiata con glielo mise in bocca, ma la situazione era talmente scabrosa che le venne di nuovo subito sulle labbra un’altra volta, aggiungendo altro nettare all’impiastro che le colava dalle cosce, lei si trovò la bocca piena e ingoiò tutto e lui, venendo, con la dita era entrato fino in fondo alla fica e la spingeva, facendole inarcare la schiena per penetrarle più a fondo possibile e le premeva il clitoride gonfio con il pollice finchè lei venne di nuovo gemendo ‘ mmhhhmhhh ‘.. sbrodolllooo vengo di nuovooo’non riesco’a tenerla”urla e un getto di urina le parte quando lui si ritrae e a differenza dell’amico lui le sborra sulla pancia , imbrattandole la guepierre e divertendosi poi a spalmarle lo sperma con il proprio cazzo, mentre lei ansima, contrae più volte il ventre come se non potesse più smettere di godere mentre si spalmava cercando di pulirsi con le mani.
Bob lasciò passare qualche minuto e riprese a filamare Xara con cui avevo fatto l’amore in macchina poche ora prima sdraiata sul cofano della macchina con un rivolo bianco che le usciva tra le cosce e dalla bocca e ora lo guardava con uno sguardo allucinato, sconvolta da se stessa, come per chiedere aiuto…ma Bob, che era ormai al limite dell’esplosione, fecero appena a tempo ad avvicinarsi a lei, prima di esplodere in una serie di schizzi incontrollati sul suo viso e sul corpo seminudo. Gli sconosciuti ridevano, mentre si rivestivano, dicendogli ‘Bravo! Hai completato l’opera! La tua schiava è la troia più porca del mondo, ciao a presto.
Si rivestirono e si incamminano verso la propria auto, mettono in moto, si affiancano a noi, lei ancora seminuda, appoggiata alla panchina con le gambe larghe colanti , le calze ai polpacci, la guepierre arrotolata sulla pancia, le tette colanti seme maschile, la faccia ed i capelli sporchi della stessa materia, che si stava asciugando alla meno peggio con dei fazzolettini.
Bob la lasciò fare e poi la fece coprire col cappotto e la accompagnò fuori dal parcheggio. Le disse ‘ ciao, chiama un taxi ‘modella’ti vengo a trovare tra qualche giorno’ e si incamminò lasciandola sola.
Lei prese il telefono dalla borsetta ma il taxi che li aveva accompagnati giunse prima che potesse chiamare. Le si avvicinò e disse ‘ senti bella, ho visto cosa sai fare, mi ero nascosto, se mi fai un pompino ti porto a casa gratis..’
Lei tentennò, frugò nella borsetta, non aveva soldi,non aveva il portafoglio’disse ‘ guardi che sono una signora’la posso pagare a casa’ ‘ e lui gran bella signora, ho visto come si è fatta farcire da due tizi, ha più sborra nella pancia di un cannolo’dai..non me la meni, salga” ‘Allora?’ incalzò lui lei era sconvolta, pensò tanto cosa ho da perdere’sono sempre io, anche se’troia, allora
‘Ci sto’ disse lei a malincuore, rimanendo quasi sorpresa dalle sue stessa parole. ‘Bene, adesso cerchiamo un posto tranquillo’ disse l’uomo.
La macchina si diresse verso la periferia della città, intanto l’uomo lanciava occhiate nello specchietto per guardare meglio la donna, anche dopo quello che le avevano fatto restava bella, con i capelli neri mossi, occhi verdi, un viso molto bello, non riusciva a capire che tipo di fisico avesse sotto il cappottino grigio e anche Xara cercò di capire meglio quale fosse l’aspetto fisico dell’uomo, capelli ricci neri, barba lunga, sembrava avere qualche chilo di troppo.
Dopo 15 minuti di viaggio arrivano ad capannone abbandonato.
‘Qui andrà benissimo’ sentenziò l’uomo fermando l’auto. Scese dall’auto e salì sul sedile posteriore. ‘Possiamo cominciare’ disse accarezzando il volto della donna. Intanto lui si era sbottonato i pantaloni e aveva tirato fuori il pene, lei si accovacciò su di lui e cominciò e stuzzicarlo con la lingua. Poi si fermò, alzò la testa e lo guardò negli occhi e poi cominciò a masturbarlo lentamente per poi aumentare la velocità sempre di più. ‘Voglio un pompino, non una sega’ disse lui brusco fermandole la mano. Allora lei ricominciò ad usare la bocca; lo leccò per tutta la sua lunghezza più volte e se lo mise in bocca e cominciò a muovere sempre più velocemente la testa. A Paolo l’operato di Xara piaceva e i gemiti lo confermavano. Lei dopo un po’ decise di cambiare invece di spingersi il pene dell’uomo in fondo alla gola lo indirizzo contro la guancia sinistra; in modo che il glande si strusciava contro la parete interna della guancia. Continuarono così ancora per un po’ quando il taxista decise che era giunto il momento di far scattare la sua trappola.
‘Fermati’ disse ‘Che c’è? Non ti piace?’ disse lei sorpresa perché consapevole delle sue doti e delle reazioni dell’uomo. ‘No, no, sei bravissima. Ma credo che possa bastare devi darmela. ‘Ma che dici, l’accordo era di un pompino, niente di più’ ‘Diciamo che l’accordo è appena cambiato. Vedi quella” indicò la telecamera sul cruscotto , ha ripreso tutta la scena e se non vuoi che finisca su internet adesso io e te scopiamo’ Lei era ammutolita cercava di pensare a una scappatoia ma non le veniva in mente niente.
Lei non avendo scelta si sedette sul sedile e alzò la gonna già provata allargando le gambe, sotto era nuda, le calze le aveva buttate con la guepierre rotta e sporca. Sentendosi indifesa disse ‘Bastardo. Chi mi assicura che non metterai lo stesso il video su internet?’
‘Nessuno, ma ti do la mia parola che non lo farò’ Lei vinta non poté far meno che accettare quello che stava per succedere e lasciò che l’uomo le allargasse brutalmente le gambe, rimase alcuni attimi a fissare la vagina di lei, che perdeva ancora i liquidi dei due sconosciuti, completamente rasata tranne che per una stretta striscia sul monte di venere. Cominciò ad accarezzare con un dito le grandi labbra, poi strinse il clitoride tra pollice e indice e Xara sussultò e lo guardò impaurita delle sue reazioni, era ancora eccitata anche ora’era sorpresa. Lui le prese la mano, disse ‘dai, almeno guardalo’ ..e si abbasso la lampo, abbassò l’elastico degli slip..estrasse un bel coso già gonfio..e baciò Xara che già ansimava e poi gli muoveva il pisello con violenza, poi lui si girò per scoparla, ma lei non voleva che glielo mettesse dentro, disse ‘ la figa mi fa male’mi hanno sfondato..’ . ma Paolo le sorrise e non resistette più, “Adesso ti scopo” disse e mi infilò il suo cazzo duro nella figa aperta e bagnata con un colpo secco penetrò completamente in lei, la sua vagina era così colante che Paolo non incontrò nessuna resistenza. Lui la penetrò e cominciò a pomparla e disse ‘Allora come ci si sente a fare la puttana ?’ Lei non rispose, chiuse gli occhi cercando di non pensare e cominciò ad ansimare.Visto che non otteneva risposta, lui continuò: ‘Sai come puttana non sei neanche tanto cara, un passaggio , ma sono convinto che è solo perché era la prima volta, d’ora in poi se qualcun altro ti farà questa proposta accetterai molto meno’ Ancora silenzio. Indispettito le tirava dai capelli e le diede due schiaffi sul sedere, chiamandola troia e la sbatteva forte, ma visto che non otteneva risposta smise di parlare e si concentrò sulla scopata aumentando la velocità che andò avanti ancora per 10 minuti. Lei soffriva era usurata non aveva la forza di gridare .. pensava..’ sono una troia violentata da un taxista ‘ soffriva . e sentiva il rumore dei liquidi misti allo sperma degli sconosciuti ‘ma di nuovo sentiva un morbosa eccitazione salire ‘si sentiva una puttana, quella sera aveva avuto cinque orgasmi , e, mentre lui la tirava dai capelli e le dava schiaffi sul sedere, la chiamava troia e la sbatteva forte e la masturbava e poi si è asciugava la mano bagnata sulla sua faccia venne di nuovo spargendo liquidi dalla sua fichetta bagnata . Lui non avevo resistito ed aveva eiaculato in mano a lei ma poi le spalancò le natiche al massimo e la inculò tenendole infilato 3 dita nella fica e la masturbava . Xara si immobilizzò spalancando gli occhi , il taxista sentì attorno al pene le morbide strette del suo culo, e lei che . . . urlava: – Oh adesso . . . adesso . . . ohhh o . . . dentro . . . ti voglio dentro . . . tutto . . . tuttooooo . . . Ahhhh . . . . ahhhh e con quel palo nella pancia ansimava e lui tenendomi dai capelli in quella posizione le faceva male, fisicamente stava soffrendo, aveva la pelle d’oca cercava di stringere le gambe ma lui mi teneva tra le dita sempre il clitoride e io pure a gambe strette schizzava, era sconquassata, disfatta, avevo la pelle d’oca, e lui le diceva : – brava, siii è cosi che devi godere come le puttane -.’si si si siiiii”e di colpo le strinse con le dita il clitoride, a quel punto lei ebbe un orgasmo così forte che per la prima volta in vita sua non riusciva più a fermarsi e schizzava liquidi fuori dalla fica a getto e le gambe le si contraevano, e l’orgasmo la squassò in modo cosi forte e veloce che si sentivano i liquidi, e di colpo , anche il taxista si è svuotò nel suo sedere e rimase un pò dentro di lei mentre godeva gridava: ‘puttana’puttana’puttanaaa’ e quando stava per venire uscì da lei e indirizzò il suo pene verso il viso di Xara e con la mano diede gli ultimi colpi che li servivano per venire. Lei ancora con gli occhi chiusi si accorse di quanto lui stesse facendo solo quando il primo fiotto di sperma caldo le arrivò sul viso. A quel punto aprì gli occhi sorpresa, un secondo fitto le finì in bocca che era aperta per protestare e tutto gocciolò sul sedile. E quando lo tolse fuori le disse : – guarda come cazzo mi hai sporcato il sedile ora pulisci troia dai ora lecca tutto’e le tenne la tesa con le mani costringendola a leccare la sua crema, e quando lui finì lei era tentata di sputare lo sperma che aveva in bocca in faccia a lui per ripicca, ma non lo fece aprì lo sportello e sputò e poi si accasciò distrutta , non aveva più fazzoletti per pulirsi, si toccò il buco non le dita e se lo sentivo apertissimo mentre lui tornò al posto del guidatore ‘Mi ripeti, l’indirizzo’ e partì. Guardò nello specchietto e vide che lei piangeva mentre lui non riusciva a smettere di sorridere.
Scese e scappò in casa senza voltarsi, sentendo i liquidi che colavano tra le cosce dentro gli stivali.
Fece la doccia, si pulì per un’ora poi si cosparse di pomata e si addormentò.
. Quando Xara e i ragazzi uscirono, Denise, con la sua gonnellina bianca e la camicetta rosa stava esercitandosi a suonare. Bob sialzò dal divanetto dove era seduto e le andò dietro, fingendo di avvicinarsi per ascoltarla, le mise le mani sulle spalle, iniziò ad accarezzarle le spalle, poi scese sulle braccia e di lì al seno destro. Lei cercava di concentrarsi sul suono ma perdeva colpi sulle note, il respiro le si fece affannoso, l’uomo era bello, non le era mai capitato un uomo adulto, solo brufolosi ragazzini che venivano appena lei li toccava, lui emanava sesso, si sentiva attratta. Denise era vergine, quel giorno aveva anche dolore mestruale, non voleva certo cedere all’istinto, con uno sconosciuto, gli scostò la mano, Lui disse ‘perché fai così? Non ti piaccio” e lei , imbarazzata..no non è questo’.maa ..io..non so’..’ . Lui scese a baciarle il collo, le mani le caddero sulle cosce, sentiva la vagina bagnarsi, smise di suonare, poi si girò, lui la baciò sulla bocca, lei fece uscire la lingua..lui le disse, sei bellissima’mi hai fatto impazzire ‘., cercò di abbracciarla, lei si ritraeva, lui l’abbracciò le strinse il seno, le pizzicò il capezzolo indurito, poi scese con la mano, sotto la gonna, si infilò negli slip , sentì il pannolino, ci passò sotto, trovò la nicchia umida sussurrò ‘ ora me la devi dare..’ lei disse ‘noo .. signore, sa che sono debole, ma lei è’ l’amante della signora Xara, che è anche sposata’. Non devo’poi ingenuamente..sono vergine ‘e poi ..oggi sono ehm’ho le cose… .non posso’mi vergogno” Le vennero le lacrime ” lui con voce mellifua disse ‘ meglio, sei liquida, ti farà meno male’vedrai’diventerai anche tu un troia come Xara!’ Lei, sconvolta, fece per scappare ma lui la afferrò per il vestito, si strappòun pò, le usci un seno sotto il reggiseno’lei implorò: ‘ per pietà’mi lasci..non voglio!’ ma per il contraccolpo caddero tutti e due a terra. Lui le estrasse il seno dalla coppa e lo succhiò, lei si divincolava, ma il sesso era un istinto toppo forte per lei ‘La gonna saliva mentre le sue gambe non trovavano appigli si erano allargate fino a mostrare le calze tenute su dal reggicalze verginale, lui ne approfittò per metterle una mano tra le gambe. Lei le chiuse ansimando ‘noo lasciami..’ ma il seno succhiato le faceva irrorare la vagina’ La mano di lui entrò sotto le mutandine, scostò il pannolino le entrò nella fighetta’poi spostò tutto a lato dell’inguine, lei pregava di lasciarla , ma sempre meno convinta ‘ noo’daii’ lasciami’ho il pannolino” Ma lui grugnendo ‘mi piaci troppo..mi hai stregato con quella musica.. ti scopo anche mestruata..’ e infilò una mano nelle mutandine, impugnò il pannolino che sporgeva appiccicato e tirò con forza, lo slip scese a metà cosca imprigionando le gambe, lui trovò la fighetta umida di umori, infilò il pollice, sempre succhiando il capezzolo esposto e baciandole il collo, succhittandolo come un vampiro’ Lei diceva ‘ noo sono vergine’non sono troia ..poi cosa dicono’il mio ragazzo mi lascia’la prego, signore..b….nooo.. ohhh’ohhh..’ ‘.ma non si rendeva conto che iniziava a godere, il fresco dell’aria sulla sua intimità infiammata la eccitava’i succhi interni si erano risvegliati…lui le calò il reggiseno e il vestito scucito sullo stomaco le tette svettarono nell’aria, lui le baciava alternatamente. Lei aveva le braccia dietro, poi lui spinse ancora giù gli slip restarono nella caviglie consentendole di aprire le cosce, perse il pannolino, il body si alzava liberando il pube appena un pò peloso’Lui ne approfittò iniziando a masturbarla forte mentre lei gridava ‘noonooo ..basta’mi piace..ma nonnnvogliooo..nooo.. ohhhh’ e lui tirandola dai capelli le girava la testa e continuava a infilarle la lingua dentro e lei più sentiva quella lingua e più si bagnavo e la figa le si allagava perdendo sangue bagnandogli la mano, poi non ce la fece più, lo abbracciò, si girò su un fianco, tenendo le cosce large con la mano di lui che sentiva il liquido che usciva, gli impugnò il cazzo sopra i Jeans, lo mosse , lui con la mano libera si aprì la patta, non aveva slip, liberò il membro, coi pantaloni a mezzo sedere, le fu sopra con le gambe sulle mutandine, tanto che la bloccava, lui la penetrò piano, facilmente nella vagina grondante e poi con un colpo la deflorò…le entrò in fondo..Lei urlò ‘ Aahhhhh dio mio….’mi ha sverginataaa’nooo’non volevooo. ‘.non volevo Così..così’senza amore..è un peccato..m l’hanno detto a scuola…..e piangeva” , ma lui incurante e anzi eccitato dal male che le faceva, senza darle tregua, continuò , la fece appoggiare al pianoforte ‘ lei era rimasta col vestito arrotolato sullo stomaco e gli slip scostati e basta, ansimava e lui tenendola dai capelli in quella posizione la masturbava con tre dita ‘
Lei sentiva le 3 dita che le aprivano la fighetta ormai violata e le giravano dentro, si sentiva una puttana, una donna che aveva imparato a detestare e si vergognava ‘Soffriva anche se godeva ma fisicamente stavo soffrendo, lo faceva in un modo talmente forte che si sentiva il rumore dei suoi umori che colavano’lui gridava: ‘ lo sapevo ‘sei una puttana’puttana’puttanaaa’ poi lui si asciugò la mano bagnata sulla sua faccia, lei si stava vergognando a morte, ma’ sbrodolava, le uscivano gocce lattee dai capezzoli, era sudatissima, dal caldo e dall’eccitazione, era bagnata anche se era una situazione umiliante, per una ragazza, era senza fiato. Finì per terra, sul tappeto, appoggiata ai gomiti, con le gambe larghe , cercava di scapprgli come una gatta, e perdeva gocce sul tappeto, cercava di frenare l’emorragia con una mano, lui si avvicinò e le scostò la mano e le infilò il cazzo nella fica, ma poi lo estrasse tutto bagnato, lo puntò e glielo infilò nell’intimo, cominciando a darle dei colpi tremendi, tirandola a sé per i capelli e facendole inarcare il busto, e con il seno che ballava avanti e indietro sotto i suoi colpi ma mentre lei e si lamentava, con quel palo nella pancia e ansimava, il seno andava su e giù, girò gli occhi in su, vinta. Il suo membro era enorme, lei era sconvolta disse senza pensare, ‘ noo non mi venga dentro’non sono protetta..’ lui disse ‘ma cosa dici, scema, se sei in mestruo’scema e la pompò, lei nelle sue condizioni non sentiva bene il cazzo, dovette masturbarsi il clitoride mentre lui spingeva ma quando la toccò in fondo venne insieme a lui con un urlo. Poi di nuovo glielo mise nella fica e le dava schiaffi sul sedere, e inventò un gioco erotico ‘vero che ti piace essere scopata con le tue cose? ‘ diceva ‘ puzzi di più di fica ..vuoi venire vero? Vero ?’ dillo..dillo’.
Lui era come un pazzo si eccitava con questa volgarità”dillo’ e la poveretta titubante iniziò a dire ‘ si’mi ppp’iac..eee ‘fa-lo’con le..c..cose’! e di colpo sentì il cazzo ancora più duro, lui la prese dai fianchi e spingeva più forte, le dava schiaffi forti sui fianchi e disse ‘ ancora ..dillo’.’ mentre con una mano le strizzava un seno e con l’altra le dava schiaffi sull’altro ‘lei aperta e inerme, col coso sempre più duro dentro, balbettò..’ si ..puzzo..di ‘fi-ca..mi pu-zza ..sono bagnata..mi scoppia’non riesco a tenermi puzzo’fammi ve-nire–..ti pre-go’ohhh..’ Ma io era troppo vergognosa e non venne in quel momento’Allora lui disse ‘ che troia sei se non godi’?’ e la tratteneva coricata in giù e schiaffeggiandole il sedere, po le aprì un po’ le natiche e la infilzò’e lei urlava ‘-AHHHHHHHHHHHHH, PIANO’. PIANO’. Faccia I PIANO, COSI MI FA MALE , PIANOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!! ma lui esplose e godette tutto dentro di lei che ebbe alla fine un altro orgasmo lancinante che la fece tremare e perdere il controllo godeva e si contorceva, sbrodolava e schizzava sbattendo avanti e indietro le gambe, e agitando le tette che uscivano da sotto il corpo di chi la stava sventrando a colpi di cazzo mentre con l’altra mano le strizzava il capezzolo’Poi lui si alzò e lei rimase in un angolo, tentò di sorreggersi con le gambe ma queste sembravano si fossero staccate dal corpo e non ubbidivano ai comandi. Un fiume stava colando lungo l’interno delle sue cosce , gli slip non lo fermavano, ma l’idea la eccitava e la faceva vergognare da morire, esposta nuda vinta ‘Lui le gettò un tovagliolo, le disse rimettiti in sesto che Xara sta tornado coi ragazzi, altro che vergine, non potevo credere che una ragazzina potesse essere così ! Ma attenta, non lo dirò a tutti! Sarà un nostro piccolo segreto, e se farai quello che ti dirò non ti sputtanerò’e vedrai che vorrai ancora fare sesso…non lo dico a Xara, ci sarà tempo !’ Lei si asciugò come potè e si rannicchiò al muro tirandosi su il vestito e tenendosi le ginocchia, col tovagliolo negli slip stretto tra le gambe che assorbiva il flusso.

Così la trovarono Xara e i ragazzi.
Quando Xara disse a Bob ‘ cosa le hai fatto ?’ lei scappò via
Denise dopo la deflorazione in casa di Xara andò a casa sconvolta, cercò di non farsi vedere da nessuno, per fortuna era in casa solo la cameriera Maggie che era sua amica e con cui a volt aveva flirtato e si erano masturbate insieme.
Maggie vide che era strappata nel vestito sporca e sconvolta.
Si chiuse nel bagno . Maggie andò su e cercò di parlarle, ma sentì che lei piangeva . Le disse ‘ cosa è successo? ‘ sapeva che era andata dalla signora Xara a lezione di musica, m apoi?
Lei non apriva. Passò un’ora, poi Maggue tornò preoccupata. Bussò. Bussò ancora e lui disse ‘chi è?’, ‘sono Maggie , signorina’, lei disse vieni, lei entrò e rimase immobile davanti a lei mentre i suoi occhi gustavano ogni particolare del suo corpo. Denise era nuda, aveva fatto la doccia, si vedevano tracce di sangue sul piatto, piangeva ancora. La abbracciò e baciò, le disse ‘ cosa succede, signorina?’ vide nel cesto le mutandine che lei si era tolte e le prese e aspirò quel profumo di seme maschile misto a donna in calore. Si accarezzò la figa sopra gli slip e Denise la guardava sotto la vestaglietta da cameriera sapendo che la mutandina che si stava scurendo al centro perché lei si stava bagnando e mentre accarezzava in modo malizioso il suo sesso ben visibile in trasparenza. Sentimenti diversi le scivolavano addosso, da un certo punto di vista la cosa la turbava, ma non poteva resistere a quell’attrazione che ormai per lei stava diventando una droga. Di solito la stuzzicava e si facevi spiare in situazioni sempre più scabrose gratificava il suo esibizionismo di giovane ragazza e la voglia di essere desiderata. Ora lei non riusciva a distogliere lo sguardo dalla mano di Maggie che percorreva il solco, si avvicinò e l’abbracciò, le sussurrò ‘ un umo mi ha sverginata..mi ha violentata..ma io ho goduto…sono colpevole io…’
Era ipnotizzata nel vedere quanto fosse forte il suo desiderio per il suo corpo e come sarebbe stato bello che Maggie la leccasse coem facevano spesso la sera, con le mani nel suo suo grembo, avanti e indietro’ la nuova situazione di ragzza non più vergine la indusse a passare le dita lungo l’interno delle cosce fino ad arrivare a sentire quanto si stava bagnando.
Disse ‘ guarda Maggi, le mi dita entrano tutte, perdo ancora sangue, ma tu puoi entrare…’ ma toccandosi le colava il sangue lungo le gambe e si raccoglieva per terra .
La consapevolezza che comunque quel disastro lo avrebbe dovuto pulire lei, diede a maggie una scossa tra le cosce che dovette calmare con il pollice e l’indice che nervosamente iniziarono a lavorare sul suo clitoride con un gemito.
Denise disse ‘ scusa, mi scappa”e si mi sedette sul water , con il sesso gonfio e fradicio di umori ben esposto, introdusse le dita nella sua vulva e pensando al cazzo di Bob e le mosse velocemente tanto da produrre un rumore come di ruscello, sentendo il quale si produsse un intenso orgasmo, e sapeva che lei la guardava , sospirò con grandi aspirazioni ed espirazioni e il suo corpo fu scosso da tremiti e convulsioni quando raggiunse l’orgasmo.
Maggie la vide inarcare la schiena e con schizzi copiosi sporcare l senza nessun riguardo, pareva non finire mai. Voleva che maggie facesse qualcosa, allargò bene mettendo il busto indietro in modo che lei vedesse sotto cosa succedeva, e socchiuse gli occhi, lasciando che un rivolo di urina iniziasse a zampillare . Disse “O mio dio scusa maggie…” e le due ragazze se ritrovarono fermi in una bolla di tempo e sensazioni che ci si cristallizzarono addosso, Maggie imbambolato con la mano nella figa e il clitoride in semi erezione, che sgocciolava coperto solo dalle mutandine bagnate e la sua padroncina aperta, indifesa, nuda e vulnerabile, esposta in modo osceno mentre non smetteva di perdere liquidi davanti a lei.
Poi Denise , si alzò si asciugò tra le gambe con la carta, come se lei non ci fosse stata, poi si alzò e l’abbracciò rassettandole la vestaglietta e passandole di fianco accarezzò la sottile stoffa con la sua pelle nuda. Maggie percepiva il suo imbarazzo e la sua eccitazione, quello che avevo fatto era pericoloso osceno e perverso, ma lei si sentiva viva ed eccitata come non le era mai capitato prima.
Rompendo il ghiaccio Maggie sorridendo disse ” Signorina, le lascio queste per dopo, le prese delle mutandine pulite e prese quelle sporche , queste le metto nel cesto della biancheria sporca…ora si può fare una doccia intanto io vado a sistemare la sua camera, lascerò la porta accostata, così se desidera potrai guardarmi mentre lo faccio…”
Rimase con in pugno le mutandine tutte gocciolanti di lei, e sentì sotto le dita la viscosa consistenza del seme maschile, ci intinse le dita e mentre uscì dalla stanza non potè fare a meno di sfregarseli tra le cosce.
Mentre sistemava le lenzuola sentiva gli occhi di Denis fissarla, sicuramente la vestaglietta mentre si muoveva le regalava scorci del suo seno, forse anche la vista di quei capezzoli che le si erano induriti all’idea di sapere che la stesse spiando nuda.
Maggie si misi a carponi, dando le spalle Denise di proposito mentre le mie mani si muovevano energiche sul pavimento chiaro, su cui risaltavano le macchie che lei aveva perso entrando ferita.
La vestaglia le si era alzata fino alle reni, e mostrava il suo sedere a Denise, completamente nudo coi glutei bianchi da normanna, e si bloccò in quella posizione, smise persino di fiatare e spinse in fuori le natiche divaricando le gambe per fagli vedere anche il resto, la vulva gonfia e gocciolante. Immaginò la mano di Denise che si muoveva freneticamente dentro di lei e si sentì terribilmente eccitata, percependo il suo desiderio palpitante darle fuoco alla carne, si alzò fissando Denise immobile dietro la porta. Ora Maggie
aveva bisogno di provare qualcosa di forte ed osceno, una cosa che l’ avrebbe costretta a venire ancora con lei. La cintura della vestaglia ormai penzolava lungo i suoi fianchi ed i seni turgidi si offrivano alal vista della sua padroncina , sentì un gemito provenire dal bagno, passò la lingua sulle sue labbra e sorrise. “C’è quasi quasi signorina Denise ?’ ancora pochi colpi…” Lei le rispose con un singhiozzo strozzato, rientrò nel bagno le andò vicino e accarezzò la vulva di Denise coi pelini chiari con studiata lentezza trovò il clitoride ma era talmente bagnata che ldita le scivolarono dentro senza alcuna fatica. Denise controluce si appoggiò a lei con il fiato corto tenendosi in mano la vulva colante, e rivelandole il suo corpo ancora bagnato dopo la doccia. Maggie si inginocchiò a leccare gli umori di lei . Poi la baciò e le Disse, non pianga più, solo tra noi l’amore è docle…Disse ‘ a presto, signorina’ e tornò in cucina sentendo i suoi fluidi che le colavano tra le cosce.
Denise dopo la deflorazione in casa di Xara andò a casa sconvolta, ed ebbe uno strano pomeriggio con la cameriera Maggie che era sua amica . Con quella scena erotica si erano riconciliate e lei aveva capito che solo il sesso con le donne è piacevole e carino, mentre quello con gli uomini brutale e doloroso, anche se il corpo reagisce anche a certe violenze in modo strano.
Cedendo ad un uomo era stata deflorata e ferita nell’intimo con dolore e poco piacere. Si sentiva peccatrice, pensava di aver tentato lei Bob e si riteneva colpevole di avere ceduto alle sue violenza perchè il suo corpo l’aveva tradita iniziando inspiegabilmente e voleva espiare, voleva il perdono di qualcuno, per poi giurarsi che mai più avrebbe peccato con un uomo.
Si fece accompagnare da maggie, perchè si sentiva più sicura.
Entrarono nella chiesa, c’erano solo quattro persone, tre donne e un uomo, e due stavano pregando e due attendevano di confessarsi. Era un pomeriggio calmo, lui era nel confessionale, giornata calda di giugno aspetto nel banco che i 2 presenti si confessassero. Poi fecero la penitenza e vanno via, la chiesa era deserta. Perfetto .
Maggie le disse vai e mettiti in ginocchio al confessionale, scosta la tenda, non dalla parte del parlatoio traforato, direttamente di faccia.
Lei fece così e si trovo davanti ad un bellissimo prete di circa 40anni. Le sorrise , disse , di cosa ti penti cara?, dopo il segno della croce.. Xara incominciò..o, ‘Don, ho peccato varie volte, ho perso messe, Sono stata egoista , ‘.’
Lui disse ‘cara, confessati, raccontami, di preciso’.
Allora lei inventò, ‘ho un amore ma la tradisco, non so , è la natura, ma’ sa padre, so che devo gestire i miei impulsi, non so come trattenermi , spesso mi tocco, non so se è grave, ma mi è capitata una cosa… ero a lezione di musica a casa della mia professoressa Xara quando entrò un individuo di cui lei era forse innamorata, non so perchè lei è sposata con un altro, ma lei di lui aveva paura, ed era cambiata da quando l’aveva conosciuto…quel giovedì lui era entrato e si era seduto, c’erano due ragazzi, facevamo lezione in tre, suonando a turno. L’uomo, che si chiamava Bob ha fatto diventare strana la professoressa. Si agitava, era diventat non so, sembrava eccitata, accaldata, mostrava le gambe, i ragazzi si agitavano… poi la signora Xara e i ragazzi sono usciti , io .. io mi sono messa a suonare il piano, quell’uomo mi guardava, stava a sentire , poi si è alzato dal divanetto dove era seduto e mi è venuto dietro, ha iniziato ad accarezzarmi le spalle, poi le braccia e di lì il seno..
Io cercavo di concentrarmi sul suono ma mi sentiva attratta. Quando lui scese a baciarmi il collo, smisi di suonare, poi si girò, lui mi baciò sulla bocca, ‘ma quando la mano, sotto la gonna, si infilò negli slip , cercai di sottrarmi a lui, ero vergine, quel giorno avevo anche dolore mestruale, non voleva certo cedere all’istinto, ma ero imbarazzata..no non è questo’.maa ..io..non so’..’ feci per scappare ma lui lmi afferrò per il vestito, implorai ‘ per pietà’mi lasci..non voglio!’ ma per il contraccolpo cademmo a terra. Mi succhiò un seno .La gonna saliva ..non trovavo appigli le gambe si erano lui ne approfittò per mettermi una mano tra le gambe, entrò sotto le mutandine, impugnò il pannolino che sporgeva appiccicato e tirò con forza, lo slip scese a metà cosca imprigionando le gambe, Io urlavo Lei diceva ‘ noo sono vergine’non sono troia ..poi cosa dicono’il mio ragazzo mi lascia’la prego, signore..b….nooo..ohhh’ohhh..’
ma iniziavo a godere, il fresco dell’aria mi eccitava’avevo le braccia dietro, poi lui spinse ancora giù gli slip restarono nella caviglie Lui ne approfittò iniziando a masturbarmi forte .
Gridavo ‘noonooo ..basta’nonnnvogliooo..nooo..ohhhh’ ma lui continuava a infilarmi lalingua in bocca poi mi venne fu sopra con le gambe sulle mutandine, tanto che mi bloccava, lui la penetrò piano, facilmente nella vagina grondante e poi con un colpo mi ha deflorato, mi faceva male ma volevo che stesse dentro, giunsi a masturbarmi il clitoride mentre lui spingeva ma quando la toccò in fondo venni. Poi non so più, non ricordo, ma ricordo che poi il violento mi venne in bocca e fui costretta a ingoiare il liquido salino
E poi e mi ha scopata ancora, Io non avevo più forza, e a quel punto ho avuto un orgasmo e per la prima volta in vita mia ho avuto una fuoriuscita e non riuscivo più a fermarmi, mi schizzavano liquidi fuori dalla fica a getto e le gambe mi si piegavano ‘.non avevo mai provato una cosa simile ‘. ma lui mi teneva tra le dita sempre il clitoride e io pure a gambe strette schizzavo..sconquassata, disfatta, avevo la pelle d’oca, e lui mi ha detto: ‘ brava, siii è cosi che devi godere come le puttane’ e io ‘si si si siiiii”’
Ma basta..abbi pietààà ! Ma con il bacino, assecondavo il ritmo delle sue dita rudi che strapazzavano la mia figa, se ci fossi riuscita, l’avrei pregato d’infilarci tutto il braccio’ venni come un fiume in piena.’Sono rimasta lì tutta sporca e sangionate, poi la signora Xara è tornata coi ragazzi, e io sono scappata a casa…Ora mi vergogno da morire, ‘lui me l’ha detto disse sei la donna più ninfomane del mondo, aveva ragione .E stata colpa mia, ‘mi sono prestata , mi può perdonare padre?
Il prete si agitava sulla sedia, guardava le tette di lei penitente sotto l’abitino nero.
Disse ‘ certo, ti sei comportata male, e hai già avuto il tuo castigo, hai perso la verginità, non hai tutte le colpe…certo se fossi meno bella…ma non è colpa tua..ti perdono, farai un penitenza, che consisterà nel purificarti .
‘Cosa devo fare? Chiese ‘ Denise.
E lui , dato che quei tuoi istinti diabolici dipendono dagli umori insani che hai nel corpo, per penitenza cercherai di emendare gli umori da te, assorbendoli con qualcosa che mi li porterai.
‘come? Cosa? ‘ ora ti faccio vedere, vieni vicino.
Lei si alzò e gli andò vicino, lui stava in ginocchio, le allargò le gambe e le entrò con la mano sotto le mutandine. Dice, aspetta, ho io lo strumento. Lei è già eccitata ,si apre tutta, lui non si muove, gli dice ‘si mi punisca padre, ..infili il dito’, glielo prese, mi allargò le gambe, muoveva il bacino, si eccitava davvero, lui iniziava ad accarezzare, pensò ‘ lo devo sbrigarmi, magari arriva qualche altro penitente ‘
Lui le fec togliere le mutandine e le appallotolò tamponado i succhi che le uscivano. Lei disse ‘godo ad espiare !! mi tocchi, ancora ancora,’ la mano del prete a conchiglia massaggiava la fica, le labbra mi si gonfiano, mi tiro già il reggiseno e lui toccava le tette con l’altra mano.
Poi estrasse gli slip fradici e se li portò al naso, aspirò, disse ‘ vedi questi tuoi umori maligni che hanno intriso le mutandine…ora li bruciamo..’ ma intanto si vedeva che si agitava perchè il suo cazzo si era ingigantito. Lei non resistette e si alzò e tirò su la gonna del tutto entro a metà nel confessionale dove lui è seduto, mi mise a cavallo, guidò il membro dentro la sua fica bagnata,’il prete la sente dice ‘ eh ragazza, ..lei è è indemoniata”
Lui ha una faccia assorta, ma il suo coso è enorme, la riempie fino al collo dell’utero, Denise sente un po’ di male per la recente perdita della verginità, ma eccitante, muove il bacino con movimento circolare, lui è impazzito, le morde i seni, le lecca i capezzoli, dentro sente tutto pieno anche in larghezza, lui si muove su e giù facendo leva sui talloni, sente l’odore del legno del confessionale, le ricorda la scuola di suore quand’erao piccola e andava dentro con le compagne a masturbarci vicendevolmente.
Il prete le infila le mutande in bocca e le stringe i fianchi la preme giù e spinge su con una forza inaudita, lei sta per e venire lui diventa ancora più grande, lei non può urlare ma lui sussurra insieme piano ‘ohh ohhh’ io dico ‘ dai godo ! godoo, toccami dentro, mi tocchi l’utero, lui è paonazzo, spinge, lei è tutta aperta , sussurra dalla bocca tappata ‘ vai vai, vengooo, la figa mi scoppia.. scoppio! ‘ lui dice ‘dio dio dio ”Adesso sente che inizia a pulsare, animale vivo dentro di lei, si sente piena stringe tutti i muscoli, apre e chiude le cosce, allarga e stringe la figa gonfia.
Lui assume una espressione di estasi, il suoi coso pulsa e poi la brucia dentro con un fiotto abbondantissimo che inizia a scendere dalla figa, ma lui rimane duro e continua a andare sue e giù, io vengo come una cagna, sborro tutta, lui insiste anche se è già venuto. Apprezzo lo sforzo, ora ha brividi, io mi contraggo a scatti, scuoto la testa, il velo mi cade, lui viene di nuovo anche senza eiaculare se non un fiottino liquido, lei vengo la terza volta, dice ‘ohhh così mi piacela penitenza..’. Restano incollati, coi sessi tutti bagnati, i pantaloni neri saranno da lavare bene, con tutto quel bianco intorno alla bottega. Il legno del confessionale ha un buon odore, lei ricorda i primi orgasmi con le amiche, restano un po’ così, lui mi bacia castamente sulla bocca, le dice ti rimetto i peccati, torna quando hai altri liquidi da fare uscire, ti benedico. si scavalla da lui, perdendo un sacco di liquido, prendo il velo per terra e mi pulisco, glielo lascio, lì magari in seguito lui dal odorerà e ripenserà a questo bel rapporto. Si ricompone il seno morso a sangue dentro il reggiseno, tira giù la mini, le gira un pò la testa, chiude lo sportello, tira la tenda lo lascio fermo con gli occhi chiusi che sussurra ancora ‘dio dio dio perdonaci’.
Maggie accoglie Denise che esce barcollando dal confessionale, si tiene tra l egambe per non perdere liquidi Le dice, che penitenza! Dice che siamo piene di liquidi del demonio..lui mi ha aiutato a spurgarmi, brucerà tutto ..Mi hai dato gioia, Gesù non ha mai detto che bisogna solo soffrire. Simpatico!
Maggi domani vai a confessarti anche tu, gli devi raccontare di noi.

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