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Il figlio della prof

By 22 Luglio 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a Tutti sono T! Voglio raccontarvi la mia storia che oltre a essere reale &egrave anche l’esperienza più eccitante che mi sia mai capitata.
Sono un ragazzo normale, di bell’aspetto e che non dispiace alle ragazze. Non il tipo che se ne porta a letto tre per volta ma che comunque ha una buona vita sessuale. La storia &egrave ambientata quando ero al secondo anno di università in cui ero single.
Ero andato a ballare nella discoteca della zona, non c’era nessuna festa particolare per cui c’era abbastanza gente ma non troppa da non riuscire a girarsi. Quella sera non guidavo io per cui decisi di farmi una bella ciucca così che quando entrai in discoteca ero già bello brillo.
Mi sono messo a ballare per un po’ prima di farmi un giro e scoprire che c’era pure Fra. Era un bel po’ che non la vedevo, in seconda superiore l’avevano bocciata e aveva cambiato scuola finendo dove insegna mia madre che aveva preso la sua classe in quarta. La guardo bene, &egrave diventata proprio una gran figa, alta almeno un metro e ottanta, culo che canta e una buona terza di seno, ha davvero un fisico perfetto. Di faccia anche &egrave migliorata, la sua faccia da cavallo si &egrave modellata facendola sembrare una gran vogliosa. Poi con la tinta bionda e il vestitino rosa salmone mi arrapa a bestia proprio.
Dopo averci fantasticato un po’ su mi nota e viene a salutarmi, la cosa mi fa strano perché non ci ho mai avuto troppo a che fare, comunque ben venga!
Mi fa capire a segni che voleva scambiare due parole fuori, allora andiamo fuori a fumarci una sigaretta. Mi cammina davanti e vedo che ha proprio un gran culo, devo fare attenzione a non far notare l’erezione che ho tra le gambe. Arrivati fuori parliamo del più e del meno, mi racconta che ha un fidanzato fantastico, che si amano, ecc. Poi però mi dice che la settimana dopo aveva un compito di economia, la materia di mia madre e che era obbligata a passarlo altrimenti l’avrebbero bocciata di nuovo. Non poteva proprio succedere di nuovo perché aveva già pagato le vacanze e suo padre l’avrebbe chiusa in casa a vita ecc. Mi chiede allora se potevo darle il compito in anticipo, in modo da prendere un bel voto, la cosa non mi sarebbe stata troppo difficile, so dove mia madre tiene i compiti e potevo benissimo fregarlo, fare una fotocopia e darglielo. Però si sa, l’alcool riesce a toglierci tutte le inibizioni (e meno male direi!). Le dico che era un bel rischio, che con mia madre le cose erano tese e non potevo correre il rischio senza niente in cambio.. Mi risponde che capisce benissimo e che era disposta a darmi dei soldi se volevo.
Che ingenua! Preso dall’alcool le dico che a me i soldi non servivano ma che una scopata con lei me la sarei fatta volentieri. Si mette a ridere! Pensa che scherzi! Quando vede però che rimango serio mi guarda attonita “Ma sei fuori?? Io sono fidanzata! Non gli faccio mica le corna come una puttana!” Le dico che ha tempo per pensarci, in fondo nessuno lo verrebbe a sapere e lei passerebbe l’anno senza problemi, comunque le lascio tempo due – tre giorni per pensarci, tanto ha il mio numero.
Il giorno dopo ripenso alla serata, mi chiedo se se la sia presa Fra per la mia proposta, sicuramente sapeva che da sobrio non le avrei detto niente del genere, potevo darle benissimo il compito comunque.
Fatto sta che il giorno dopo mi collego a Facebook e c’era anche lei on-line. Stavo decidendo se scusarmi quando &egrave lei a scrivermi
-Senti ho ripensato alla tua proposta.. In fondo &egrave solo una scopata, però mi devi promettere che Luca e nessun altro lo verrà mai a sapere.
Ero eccitatissimo, la troia ci &egrave stata! Le rispondo subito
-Ok va bene, però sappi che dovrai fare tutto quello che voglio.
Momento di pausa. -Si va bene.
-E vedi di essere eccitante, voglio che ti vesti da porca.
Ci mettiamo d’accordo per il giorno dopo a casa sua, i suoi sono al mare e il suo ragazzo studia a Milano per cui durante la settimana &egrave via.
Inutile dire quanto mi sia segato, l’eccitazione era al massimo per l’attesa. Quando arrivò Martedì sera presi la macchina e mi diressi a casa sua. Per fare le cose ben fatte mi ero anche vestito bene, con tanto di profumo e camicia bianca, per poi cosa? in fondo era come andare a puttane.
Suonai e venne ad aprirmi. Leggins neri e top militare con i taccazzi lucidi. -Sono abbastanza porca così?
Come risposta le diedi una bella pacca sul culo e cominciai a palparglielo, da infarto, era perfetto e pensare che dopo sarebbe stato mio me lo faceva diventare di marmo.
-Piano piano, prima mi dai il compito.
-No hai capito male, prima fati tutto quello che ti dico poi te lo mando per e-mail, ho già la bozza pronta.
-E allora va bene! Come vuoi!
Arriviamo i camera da letto, un matrimoniale bello grande. E’ lei a farmi strada per cui appena arriviamo in camera la abbraccio da dietro facendole sentire il mio pene sul suo bel culo e massaggiandole il seno con dei capezzoli durissimi.
-Vedo che non ti spiace troppo la situazione allora.. Su comincia con la bocca.
Mi faccio togliere i pantaloni (senza mutande, tanto a che cazzo servivano?) mentre mi tolgo anche la camicia e rimango sdraiato sul letto. Le dico di rimanere ancora vestita mentre pompa perché &egrave troppo eccitante vista così. Il cazzo &egrave durissimo ed &egrave davvero una goduria vedere le sue labbra rossissime per il rossetto salire e scendere fino alle palle. Ci sa proprio fare con la bocca, prova a farmi venire subito ma la fermo e le faccio capire che la notte sarà lunga, mi guarda mentre pompa, si vede che &egrave allenata, chissà quante pompe fa a suo Luca! La faccio girare, voglio leccargliela per bagnarla bene prima di penetrarla, la faccio spogliare completamente, mamma mia che figa. Comincio mettendoci un dito ma sento che &egrave un lago, evidentemente &egrave eccitatissima della situazione.
-Ma senti qua che lago! allora non ti dispiace poi tanto il mio cazzo troietta!
Risponde solo a mugugni, la troia non riesce neanche più a staccare la bocca dal mio cazzo ormai. Le dico che &egrave una puttana, le insulto e le piace, come inizio a leccare viene subito. La sollevo di peso e glielo infilo nella figa, quasi non sento niente da quanto &egrave lubrificata, mentre la scopo le bacio e palpo quelle tette fantastiche, non troppo grandi come piacciono a me. I capezzoli sono di marmo, come inizio a mordicchiarli viene di nuovo.
-Dimmi che sei la mia troia Fra! Quel cornutone del tuo ragazzo ti fa godere così?? PUTTANA!
-SIIIII, no quel cornuto ce l’ha piccolo e non godo mai, vieni, VIENI! AAAAAAAA
Continua a venire, adesso però voglio venire io. La faccio mettere a pecora e inizio a lubrificarle il buchetto con i suoi umori. Adesso comincia a preoccuparsi, mi dice che lo ha già preso nel culo ma che devo fare piano perché il suo ragazzo ce l’ha molto più piccolo.
Mi faccio una bella risata mentre mi dice ste cose, punto la cappella e mi aggrappo alle tette mentre le dico di rimanere rilassata che tanto entro con calma. Appena si rilassa un secondo glielo metto dentro tutto in un colpo solo. Si mette ad urlare come una forsennata, devo averle fatto malissimo, penso che sono proprio un bastardo mentre me la rido. La cavalco con tutta la foga che ho, adesso ha ricominciato a godere anche lei. Sento che sto per venire, voglio metterle tutto il mio sperma nell’intestino poi però cambio idea.
-Girati TROIA.
Capisce subito, si gira e lo prende in bocca, le afferro la nuca e spingo, le vengo non in bocca ma in gola. Penso di non aver mai goduto così tanto e anche lei da abile pompinara qual’&egrave faticava a ingoiare tutto. Alla fine lo tolgo dalla bocca, prendo i capelli e mi pulisco il cazzo con i suoi biondi da puttana.
Prendo la smartphone e le mando la mail come promesso. Mi giro a guardarla. E’ tutta sporca del mio sperma ma mi guarda da vera arrapata. Poi mi dice:
-Grazie del compito allora, spero che questa non rimanga l’ultima volta che mi fai godere.
E mi fa l’occhiolino, che PUTTANA!

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