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Racconti Erotici Etero

il giocattoto erotico

By 20 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho sempre cercato di fare giochi nuovi con la mia ragazza e tutto quello che esce nei vari negozi di erotismo, io lo compro.
Un giorno ho trovato un gingillo che era un vibratore elettronico a distanza.
Praticamente la mia ragazza si metteva dentro la fica un piccolo vibratore e io con un telecomando potevo accenderlo e farlo vibrare quando volevo.
Appena arrivato a casa gli &egrave lo fatto mettere.
Visto l’effetto che le faceva, abbiamo deciso di usarlo subito la sera stessa a una cena con amici.
La faccio vestire sexy come piace a me, le faccio mettere un vestito corto, senza reggiseno, autoreggenti nere, niente altro, la faccio stare senza slip, mi piace l’idea che sia così alla mia merc&egrave.
Entriamo nel ristorante e ci mettiamo a sedere, lei davanti a me, aspetto dieci minuti poi quando vedo che lei &egrave intenta a chiacchierare con la sua amica, accendo per la prima volta il mio giocattolo, vedo una leggera sorpresa nei suoi occhi, i suoi movimenti cominciano a essere diversi, vedo che fa fatica a seguire i discorsi dell’amica, sento che l’amica le chiede se sta bene, lei fa cenno di si con la testa poi dice che deve andare in toilette, mi caccia un occhiataccia e si alza .
Probabilmente &egrave incazzata con me perch&egrave l’ho tenuto acceso per troppo tempo, mi alzo e con una scusa vado sulla sedia dove era seduta, appoggio una mano e sento che la stoffa &egrave bagnata, senza dire niente mi alzo e mi avvio nel bago, quando vedo che quello delle donne &egrave adiacente al mio, mi infilo veloce e poi chiudo a chiave la porta.
Lei &egrave li che si mette a posto il trucco allo specchio, il suo splendido culo spinge in fuori la stoffa del suo vestito.
Mi avvicino e da dietro le stringo i seni, lei mi guarda dallo specchio e mi dice;
“Tu sei pazzo…quel vibratore mi ha fatto quasi venire e adesso sei quì nel bagno delle donne”
Sento nella sua voce un tono che ben conosco, &egrave il tono di quando &egrave molto eccitata, le bacio il collo e con le mie gambe, apro le sue, poi, la faccio piegare verso lo specchio, con una mano le sollevo il vestito mettendo a nudo il suo corpo meraviglioso, lei con due dita fa per togliersi il giocattolo, io la fermo le metto in mano il telecomando e le dico;
“Accendilo quando vuoi, sarà come essere presa da due uomini”
Così dicendo prendo il sapone sul lavandino e lo passo sul suo piccolo buchino, poi, lo spalmo anche sul mio cazzo che durissimo, ho tirato fuori dai calzoni.
Lei capisce le mie intenzioni e prova a protestare, io le allargo al massimo le gambe e le apro le natiche, appoggio il mio cazzo al suo stretto buco e in quel momento sento il vibratore accendersi, un leggero ronzio che mi comunica come la mia ragazza &egrave pronta a farsi sodomizzare .
la punta del mio cazzo sente lo stretto che ben conosce, riconosco i suoi gemiti di piacere che si trasformano in piccoli gemiti di dolore quando mi spingo più dentro, le metto una mano sulla bocca per non farci sentire da fuori e poi mentre il vibratore le scalda la fica facendola godere, io mi spingo dentro il suo tunnel sino in fondo.
Sento le pareti del suo culo cedere, ma nello stesso tempo stringermi forte sulle vene: la guardo nello specchio, la vedo con il telecomando e vedo che ha gli occhi chiusi, i seni adesso liberi mi fanno vedere due capezzoli duri come due bottoni, le tengo forte le spalle mentre lei &egrave piegata sul lavandino.
le mie palle si appoggiano alle sue natiche facendo capire a entrambi che la delizia-tortura &egrave al massimo.
vedo la sua pelle sudata sotto il vestito, le prendo le gambe e alzandole da terra la costringo a spingersi col bacino verso di me.
In quella posizione, la mia penetrazione &egrave massima; vedo che si morde la lingua per non urlare e in quel momento sento il mio sperma riempirle il culo e sento i suoi gemiti che non capisco se di piacere o di dolore.
Ancora una volta la mia ragazza mi ha soddisfatto sino all’apice del possibile, ancora una volta stare dentro il sui stretto sedere mi ha fatto impazzire.
Vedo che spossata si toglie il vibratore elettrico e allora la faccio girare e la metto sul lavabo e comincio a leccarla furiosamente, mentre qualcuno bussa alla porta e sento la mia donna che dice;
“Cinque minuti e arrivo”
E lo dice con quella malizia che solo io che le sto succhiando il clitoride posso capire.
Mi impegno dentro quel dolce fiore per cercare di rispettare la signora che sta aspettando, d’altronde in cinque minuti si possono fare tante cose e fare venire tante persone…

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