Skip to main content
Racconti Erotici Etero

Il liutaio

By 23 Gennaio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Faceva molto freddo, quel giorno, e la passeggiata che avevo deciso di fare si era rielata non troppo piacevole.. Così entrai in un bar. Forse soffrivo tanto anche per colpa del mio abbigliamento non troppo castigato, ma che fare.. A me piace vestirmi così. Se non ricordo male, quel pomeriggio avevo indossato una gonna color panna molto corta, collant trasparenti, e parigine ricamate in tinta con la mini.. Un paio di scarpe nere con il tacco molto alto, in vernice, ed un maglioncino nero aderente che sottolineava le mie forme.. Avevo coperto il tutto con un cappottino, sempre panna, ed una collanina di pietre dure che terminava dritta nella scollatura.
Entrando nel bar, come sempre mi accorsi di avere tutti gli occhi puntati su di me.. Tolsi il cappotto, sentendo il solito brivido di piacere lungo la schiena e.. Tra le gambe. Da quando ho cominciato a conoscere il sesso, non posso fare a meno di eccitarmi quando qualcuno mi guarda.. Chiunque egli sia. Mi sedetti e cominciai a guardare distrattamente il menu, quando un ragazzo mi raggiunse al tavolo..
‘Non ho potuto fare a meno di notarti, quando sei entrata.. Sei bellissima..’
‘Grazie, sei gentile.. Mi chiamo Angela e tu?’
‘Matteo.. Che posso offrirti?’
‘Un caff&egrave andrà benissimo..’
‘Ale, portaci due caff&egrave!’, gridò verso il barista.. Era un ragazzo davvero carino. Capelli castani, lunghi fino alle spalle, fisico proporzionato e sguardo profondo.. Aveva anche delle belle labbra.. Carnose.
‘Che fai nella vita, Angela?’
‘Studio antropologia.. E tu?’
‘Io sono un liutaio.. Non un granché come lavoro, ma a me piace abbastanza..’
‘Ma dai.. Interessante.. Raccontami..’
Chiacchierammo per circa un quarto d’ora, del più e del meno.. Matteo era molto attratto da me, e questo non faceva che eccitarmi sempre di più.. Mi guardava febbrile, percorrendo tutto il mio corpo senza sosta.. Immaginai i pensieri che stava facendo e mi sorpresi a desiderare che divenissero realtà.. Lo volevo. Continuavo a pensare che, in quelle condizioni, mi avrebbe fatta godere al massimo.. Leggevo la sua voglia in ogni movimento, in ogni parola, e decisi che l’avrei avuto ad ogni costo..
‘..sai, suono la chitarra da molto tempo..’
‘Davvero!? Quanto mi piacerebbe sentie come suoni..’ civettai..
‘Beh, se ti va.. Io abito qui sopra..’
‘Si, mi farebbe molto piacere..’ Dissi guardandolo negli occhi e cercando di trasmettergli le altre idee che mi affollavano la mente.. si alzò di scatto, lasciando alcune monete sul tavolo e facendo un cenno al barista.. Lo seguii nel portone a fianco e su per le scale, fino ad arrivae al terzo piano.. Inserì la chiave nella toppa e aprì la porta, poi si scostò per farmi entrare..
‘Accomodati..!’
‘Grazie.. Che casa carina..’ Tolsi ancora una volta il cappotto e lo appoggiai su una sedia..
‘Posso sedermi?’
‘Certo, io prendo la chitarra..’ Mi accomodai sul divano e lui fu di ritorno in un minuto, con la chitarra in mano.. Si sedette accanto a me e cominciò a suonare le prime note di un pezzo molto conosciuto di Ligabue..
‘Ehi, sei davvero bravo!’
‘Dici? Ma no.. Per me &egrave solo un hobby..’
‘E ne hai altri?’
‘Beh.. Mi piace il cinema.. Giocare a calcio..’
‘E il sesso?’
‘Eh?’
‘Ti piace il sesso..?’
‘Si.. Adoro il sesso.. E le donne.. Come te..’
‘E sei fidanzato?’
‘Eh.. Si..’
‘Dici che la tua fidanzata si arrabbierebbe se sapesse che sono qui?’
‘Non credo lo saprà..’ A quel punto spostò una mano sulla mia coscia e mi baciò, infilando prepotentemente la lingua nella mia bocca..’ Mentre mi baciava, la mano mi palpava la gamba e la natica, stringendo la mia pelle, quasi a voler penetrare le calze.. Ero eccitatissima da quella situazione, così inaspettata, intrigante.. Proibita. Con un gesto veloce mi spostai a cavalcioni su di lui, e la gonna si ammucchiò sui fianchi.. Immediatamente sentii la pressione del suo membro tra le cosce e ne fui sbalordita.. Doveva essere enorme..! Cominciai a muovermi su di lui, sfregando i seni sul suo petto, e allungando la lingua nella sua bocca.. Le sue mani correvano dal mio sedere, alle cosce, alla vita, senza mai fermarsi.. Ad un certo punto le infilò sotto il maglioncino, togliendomelo con un gesto rapido. Per un attimo si fermò a contemplare il mio seno, strizzato in un balconcino nero, di pizzo trasparente..
‘Ti piacciono?’
‘Si, sono pazzesche.. Hai delle tette fantastiche..’
‘Allora guardale bene..’ Sganciai il reggiseno da dietro e lo lanciai via, liberando anche i capezzoli, che quasi mi facevano male per quanto erano turgidi..
‘Che tette, non mi sembra vero.. Ma da dove sei uscita?’
‘Dimmelo ancora, dimmi quanto ti piacciono..’
‘Sono incredibili, enormi.. Mmh, che belle, dure.. Fammele leccare tutte..’
Cominciò a palparmi il seno, succhiando i capezzoli, e leccandolo avidamente.. Mi toccavo anch’io, ormai eccitatissima nel sentire i suoi dent e la lingua sulla pelle.. Intnto continuavo a muovermi sul suo membro, che sembrava pulsare nei pantaloni.. Ad un certo punto si fermò, e mi fece sdraiare sul divano.. Prese i collant in mezzo alle gambe e li squarciò, lasciando una bella apertura in corrispondenza del mio sesso, già completamente fradicio.. Spostò le mutandine e mi penetrò con due dita..
‘Mmh.. Quanto sei bagnata..’
‘Si, non resisto più..’
‘Allora ti scopo.. E poi ci divertiamo con più calma.. Ma adesso voglio chiavarti..’
‘Si, prendimi, scopami, dimmelo ancora..!’
‘Certo, bella maialona, ti scopo.. Vieni qui..’
Si abbassò pantaloni e boxer, liberando un enorme cazo, durissimo, con la cappella lucida, percorso da vene pulsanti.. Si sedette e con un gesto mi impalai su di lui, con ancora addosso le calze spostate e il perizoma fradicio, ammucchiato da un lato.. Cominciai a muovermi su e giù, soffrendo per le dimensioni di quel cazzo, ma godendo come poche volte mi era successo..
‘Dai, maiala, così.. Muoviti, che mi fai godere.. Ti piace?
‘Si.. Si.. si!!’
Le mie tettone rimbalzavano su e giù e lui non perdeva occasione per leccarle.. Intanto mi palpava il sedere con forza e mi penetrava entrando nella mia fighetta dilatata fino alle palle.. Stavo impazzendo di piacere, continuavo a cavalcarlo sempre più velocemente, fino a che non esplosi in un orgasmo fantastico, urlando.. Allora lui tirò fuori l’asta, e venne a sua volta, schizzandomi tutto il suo sperma caldo sulla pancia.. Mi accasciai esausta su di lui, assaporando quello che fu solo l’inizio di un lungo pomeriggio..

(continua)

scrivetemi in tanti, sono tornata e vorrei ritrovare tutti i miei vecchi contatti..
angelasegreto84@yahoo.com
Dopo pochi minuti mi fece sdraiare sul divano.. Con delicatezza mi liberò dei vestiti che ancora avevo addosso, ormai fradici del suo sperma e dei miei umori.. Poi cominciò a massaggiare la mia fighetta, ancora sensibilissima e completamente bagnata.. Chiusi gli occhi abbandonandomi a quel nuovo godimento, ma dopo qualche secondo mi disse di avere pazienza e se ne andò dalla stanza. Non potevo aspettare, dunque sostituii subito la sua mano con la mia, e presi a masturbarmi con forza, senza aprire gli occhi.. Affondavo due dita dentro, ritmicamente, mentre con un altro giocavo con il mio clitoride, durissimo, e gonfio.. Lunghi brividi mi percorrevano tutto il corpo, e stavo per godere ancora, quando lui arrivò..
‘Non aprire gli occhi.. Dimmi soltanto se ti piace..’
‘Che cos’&egrave?.. E’.. freddissimo..’
‘Brava.. Un cazzo di ghiaccio per la mia puttanella.. Vediamo se riesce a raffreddare i tuoi bollenti spiriti..’
Lo spinse dentro di me e sentii una sensazione stranissima.. Il freddo del ghiaccio si spandeva lungo le pareti del mio sesso, e quella durezza mi faceva godere da impazzire.. Non avevo mai provato qualcosa di simile.. poco dopo aumentò il ritmo e cominciò a scoparmi con quello che, appresi dopo, era un profilattico pieno d’acqua ghiacciata. Raggiunsi l’orgasmo in poco tempo, anche perché contemporaneamente il mio amante aveva cominciato a succhiare e mordicchiare il mio sesso, aperto da quello strano giocattolo. Quando mi sentì urlare di piacere lo estrasse in fretta, penetrandomi con la lingua, per bere tutto il mio succo..
‘Mmh.. Come sei fresca, Angela.. Ti &egrave piaciuto?’
‘Si.. Da morire..’
‘Adesso però dovresti fare qualcosa per me..’
Gli sorrisi, alzandomi, e lo liberai dei vestiti che aveva addosso.. Poi mi accucciai ai suoi piedi e presi in mano la sua asta, di nuovo perfettamente eretta: con la lingua ne inumidii la punta, per poi cominciare a leccarla, massaggiando i testicoli gonfi.. Intanto lo guardavo negli occhi, per leggere tutto il suo godimento.. Continuai così per qualche minuto, poi imboccai tutto il cazzo e iniziai a succhiare, spingendolo tutto in gola e tirandolo fuori, lentamente..
‘Brava.. Brava pompinara.. Chissà quanti ne hai succhiati..’
‘Secondo te?’ E lo ripresi in bocca..
‘Secondo me dei aver fatto tanta pratica.. Mmh.. Si.. Così..’
‘Così..?’ E aumentai il ritmo..
‘No, così no.. Mi fai venire.. E adesso voglio scoparti..’
‘Mmh.. Si..’ Lo lasciai scivolare fuori dalle labbra e lo strinsi tra i seni, masturbandolo così..
‘ come mi scoperesti..’
‘In tutti i modi..’
‘Io vorrei che mi scopassi come faresti con una puttana..’
‘Ma certo.. Tu sei una gran puttana e ti scopo come meriti.. Vorrei che ti vedessi, con un cazzo tra quelle tettone..’
‘Piacerebbe tanto anche a me..’
‘Vieni allora..’
Mi condusse in una stanza da letto: sulla parete uno specchio enorme restituiva l’immagine del matrimoniale che vi troneggiava al centro.. Si sedette sul bordo e io mi inginocchiai davanti a lui, riprendendo la posizione di prima. Mi guardai nello specchio: ero tutta nuda, tra le gambe di uno sconosciuto, con il suo cazzo strizzato tra le tette.. Avevo sul viso l’espressione eccitata di una porcellina in calore, e vedermi mi eccitò ancora di più. Quanto a lui, fissava la scena e gemeva di piacere, toccandomi i seni e strizzando i capezzoli durissimi. Ad un certo punto mi fece alzare, e piegare a 90 gradi appoggiandomi al letto. Spinse il suo arnese nella mia fighetta con un colpo solo e prese a sbattermi con un ritmo quasi insostenibile..
‘Era questo che volevi, bella troia?’
‘Ah.. Si.. Si..!’
Lo incitai perché mi faceva male, ma godevo tanto, e volevo abituarmi a quella velocità.. Mi scopò così per un po’, poi lo tirò fuori e si sedette sul letto, rivolto verso lo specchio..
‘Adesso fai tu..’
Allora montai sopra di lui, dandogli la schiena, e mi impalai sul suo arnese a smorzacandela.. presi a muovermi su e giù, guadando nello specchio: il suo cazzo enorme scompariva sotto di me, per poi uscire quasi completamente quando mi sollevavo.. I miei seni erano rossi, da quanto li aveva stretti prima in mano, tutto il mio corpo portava i segni del sesso.. Come sempre guardarmi mi eccitò tanto, e aumentai il ritmo della cavalcata.. Lui mi toccava il culo, penetrandolo con le dita, e aumentando il mio godimento..
‘Si.. si.. Mi piace così..’
‘Ti piace dove sto toccando..?’
‘Si, da morire..’
‘Vorresti essere scopata anche lì?’
‘Oh.. Si..Si..’ L’idea mi portò definitivamente all’orgasmo e cominciai ad urlare tutto il mio piacere.. Quando mi calmai, sentii uscire l’asta dalla mia fighetta, e ne percepii il calore sul buchino.. Era tutta piena dei miei umori, e scivolò facilmente all’interno del mio sfintere dilatato dalle dita.. Sentii il piacere salire fino al ventre e mi lasciai andare contro il suo corpo, muovendomi lentamente.. Il mio sesso era rimasto oscenamente aperto e sovrastava l’immagine del cazzo che entrava e usciva dal mio buchino ormai larghissimo. Chiusi gli occhi e mi concentrai sul piacere che quella penetrazione mi stava dando. Continuai a muovermi su e giù, finché sentii i suoi gemiti aumentare e compresi che stava per venire.. Velocizzai il ritmo, poi mi sollevai.. Volevo sentire i suoi schizzi tutti sul mio sesso: aprii gli occhi proprio nel momento in cui il primo fiotto colpì la mia fighetta.. l’immagine fu talmente eccitante che venni ancora, insieme a lui, senza perdermi nemmeno un secondo di quella scena indimenticabile..

angelasegreto84@yahoo.com

Leave a Reply