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Il mio nome è Romeo

By 17 Ottobre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Piacere, il mio nome &egrave Romeo. Sono un ragazzo normale, quasi anonimo se non fosse per il mio nome poco diffuso. Ho abbastanza anni da poter essere definito adulto, ma non tanti da essere definito saggio. Alcune persone che mi conoscono o che mi hanno conosciuto in passato mi hanno chiamato il ”filosofo”, dicevano e dicono che spesso il mio viso ha un espressione un po’ cupa, quasi come se mi portassi tutto il peso del mondo sulle spalle,come se stessi sempre a rimuginare e pensare su qualcosa di astratto; dentro di me non mi sento per niente cosi, però questo appellativo non mi dispiace. Sono cresciuto in una famiglia di buona cultura e ho vissuto in un paese abbastanza ricco e tranquillo, le persone qui però non sono tanto ”amiche”, per farvi capire le persone qui aspettano che tu cada per poter riderti in faccia e se questo non accade non disdegnano nel darti una piccola ”spinta”, quindi &egrave molto difficile trovare dei buoni amici li. Appena laureato sono scappato via dalla mia città un po’ per questo motivo, un po’ per trovare fortuna altrove. Adesso lavoro in un azienda ed io mi occupo di cose fin troppo noiose, ma per mia fortuna ho trovato degli ottimi colleghi che si inventano una stupidata al minuto per far passare le giornate di lavoro. La sera esco con i miei colleghi, appunto, GIANMARIA, ROSSANO e ELIO. Una birretta al bar, qualche commento sulle signorine che lo frequentano e via a casa. Vivo da solo e almeno per il momento cosi mi va bene. Qualche scappatella non me la perdo, roba di una notte e chi s’&egrave visto s’&egrave visto. A letto me la cavo abbastanza bene ma non ho mai pensato di andare oltre alle classiche posizioni sul letto. La mia fisionomia non &egrave nulla di eccezionale, non sono n&egrave bellissimo, n&egrave muscoloso, n&egrave alto, l’unico aspetto del mio fisico che subito colpisce sono i miei occhi blu scuro, a tutti piacciono. Sono alto 1,68 m, ho barba e capelli biondi e incolti, il fisico asciutto, insomma sono quel tipo di ragazzo che dal 90% delle ragazze viene etichettato carino e simpatico, ovvero l’equivalente di ragazzo che difficilmente sognano di portarsi a letto. In passato sono stato fidanzato una sola volta, ero giovane e lei &egrave stata il mio primo amore, si chiamava GLORIA, siamo stati insieme dal quarto anno di liceo fino al secondo di università, circa 4 anni, a lei ho dato il mio primo bacio, con lei ho scoperto l’universo del sesso. Aveva un corpo mozzafiato, era più bassa di me ma con una silhouette da capogiro, il seno era prorompente e soffice anche se soprattutto quando stavamo al liceo lei faceva di tutto per coprirlo, dei fianchi stretti e senza nemmeno un filo di grasso ma il suo punto di forza era il suo culo, di grandezza media ma di marmorea consistenza; ogni volta che lo stringevo tra le mie mani mi si drizzava il cazzo in un modo esagerato, in realtà anche adesso che ricordo solo quella scultura perfetta mi si drizza come allora. Io e Gloria eravamo nella stessa classe anche se lei fosse di quasi un anno più piccola di me perch&egrave aveva frequentato la primina. Io ero innamorata di lei già prima che questi caratteri sessuali cosi perfetti ”esplodessero” ma lei purtroppo non mi guardava nemmeno, forse colpa dei miei tanti brufoli da pubertà o forse perch&egrave a quei tempi lei era interessata a ragazzi più grandi, infatti io non sono stato il primo ragazzo di Gloria. Ci mettemmo insieme dopo che lei scopri che il suo ex-fidanzato GIACOMO l’aveva tradita in gita e io le diedi una spalla su cui piangere. Penso che lei con me voleva far un dispetto a Giacomo ma che alla fine si innamorò per le mille attenzioni che le davo, non le facevo mancare nulla ed ero sempre presente. I primi anni insieme passarono felici e candidi, infatti lei aveva deciso che non avremmo fatto sesso fino a quando non avesse raggiunto la maggiore età, io l’amavo e quindi rispettavo questa sua decisione ma nulla ci impediva di divertirci. Appena uno dei due rimaneva a casa da solo l’altro lo raggiungeva per delle grandi sessioni di preliminari, dato che di sesso non se ne parlava nemmeno per sogno. Come me lo succhiava lei nessuna mai c’&egrave più riuscita, la posizione che entrambi amavamo era la 69, lei sopra di me con la sua fichetta stretta e bagnata sul mio viso e con il mio cazzo nella sua bocca e tra le sue tette grandi, spesso lei mi arrivava con uno splendido getto di umori caldi in faccia e la cosa mi eccitava da morire a tal punto di arrivare un secondo dopo. Poi finalmente dopo quasi due anni di questi giochetti arrivò il giorno del suo diciottesimo. Le feci una sorpresa a mezzanotte, una cosa romantica, un mazzo di rose e una bottiglia di spumante per festeggiare anche con i suoi genitori, in quel momento non pensai proprio alla sua promessa, fu lei che in un suo lungo abbraccio mentre mi congedava per tornare a casa, mi sussurrò nell’orecchio che da quel giorno si sarebbe divertita da matti a sbattermi; ascoltato il messaggio e sentito i suoi capezzoli turgidi sul mio petto, il mio cazzo si irrigidì immediatamente e svettava prepotente nonostante i jeans, penso che la madre se ne fosse accorta da come mi guardava stranita. Scesi giù, mi sedetti in macchina e aspettai ben 5 minuti esatti prima che il mio cazzo perdesse vigore e che la mia testa fosse più lucida per guidare, mi si stampò un sorriso enorme sul viso e non riuscii a chiudere occhio una volta nel mio letto. Il week end dopo il compleanno di Gloria festeggiammo il suo diciottesimo con una festa in grande stile, come si portava dalle mie parti. Per l’occasione mi ero ”tirato a lucido”, indossavo un completo scuro ma non troppo classico, una camicia a fantasia bianca e azzurra e una cravatta scura con righe argento molto sottili, quasi non si vedevano tanto fossero sottili. Mi presentai con altre rose, un fascio di 17 rose rosse e una blu. Andai a casa sua perch&egrave lei voleva fare un album fotografico pre-festa, con i parenti e con me. Alle 19:30, quando andai a casa sua, lei ovviamente ancora non era pronta, la madre mi disse che potevo andare a salutarla in camera sua se Gloria fosse stata presentabile. Io apri poco la porta, senza farmi sentire, quasi a spiarla come un pervertito spia le ragazze in uno spogliatoio. La visione che mi si parò davanti fu paradisiaca. Era voltata di schiena e non si accorse di me, era in piedi con solo un perizoma nero e di piazzo addosso, i suoi capelli vaporosi e acconciati per la festa le coprivano le spalle e quella curva che disegnava la spina dorsale non mi era mai sembrata cosi sexy. Rimasi qualche minuto senza farmi vedere e poi decisi di entrare, lei subito mi chiuse la porta dietro di me per non farsi vedere dalla madre mezza svestita. Mi strinse forte e mi diede un bacio cosi appassionato nemmeno fossero stati diversi mesi che non ci vedevamo. I suoi capezzoli liberi erano cosi duri che temevo che mi bucassero la camicia e la cosa mi eccitava come un toro. Quando si staccò da me mi disse che mi stava aspettando, che voleva che la vedessi cosi prima della festa, che vedessi quanto stava bene con un perizoma che aveva sempre rifiutato di mettere e che la eccitava tanto vedere allo specchio l’immagine di quel pezzetto di stoffa che scompariva tra le sue natiche e soprattutto voleva che per il resto della serata tutte le volte che io posavo i miei occhi blu sul suo corpo la immaginassi proprio come adesso la stavo fissando.
Quel discorso mi lasciò di stucco; non la avevo mai sentita parlare cosi, non l’ avevo mai vista cosi eccitata e non capivo se la cosa fosse collegata all’euforia della festa o a qualche altra cosa. Ad ogni sua parola mi sentivo sempre più strano e sempre più eccitato. Dopo di che mi invitò ad aspettarla nel suo salotto insieme ai genitori, ai nonni e al fotografo.
Non ci fece attendere troppo, infatti dopo cinque minuti entrò nel salotto un po’ imbarazzata, con lo sguardo timido rivolto verso il basso; ancora ricordo quanto fosse bella quella sera.
Indossava un vestito rosso, uno da red carpet, elegante e al tempo stesso giovanile e provocante, con una scollatura a cuore che lasciava il seno scoperto e ben sollevato, subito mi accorsi che non indossava il reggiseno, aveva una discreta scollatura anche dietro la schiena e per risaltarla lei aveva spostato i suoi fluenti capelli scuri avanti sul lato sinistro, il vestito aderente si modellava perfettamente sul suo sedere che se non fosse stato per il perizoma che avevo visto prima avrei detto che nemmeno sotto indossava la biancheria, le sue gambe svettavano prorompenti da sotto al vestito che non era tanto corto, ma i tacchi vertiginosi, color oro, che indossò quella sera le slanciavano come non mai; tutti rimasero sbalorditi da tanta bellezza.
Tutti i presenti ebbero una reazione diversa, i nonni e il padre si commossero e non riuscirono a trattenere una lacrimuccia, la madre risplendette di luce nuova ed io? Io rimasi shoccato, impietrito come se avessi appena guardato fisso negli occhi medusa, e dissi tra me e me come fosse stato possibile per uno come me trovare una ragazza come Gloria. Anche il fotografo non riuscì a nascondere il suo stupore che trasalì senza riuscire a nasconderlo. Gloria da tutte queste reazioni arrossì e sembrava imbarazzata un po’, comportamento del tutto in contrasto con quello deciso che aveva avuto con me un paio di minuti prima.
Notai che indossava dei bellissimi orecchini, regalo dei nonni, e un anello che aveva avuto dal padre ma al collo non indossava nulla cosi decisi di darle subito il mio regalo, una collana in oro con un ciondolo a fiore con i petali che si intrecciavano l’uno all’altro, era perfetto per la serata e metteva ancora più in risalto le sue grandi tette.
Passammo un’ora a fare foto per l’album, una di quelle foto me la feci stampare anche io e ce l’ho ancora conservata, qualche volta la prendo e la guardo perdendomi in quel viso e quel corpo meraviglioso, la sua bella presenza sembra oscurare la mia nell’immagine.
Scendemmo tutti insieme verso le 20:45 circa, in macchina con me oltre a Gloria c’era la mamma, mentre nell’auto del padre c’erano i nonni e il fotografo che continuò tutta la sera il suo lavoro al locale. Arrivammo verso 21:30 al locale che era elegante con luci soffuse, la festa era a buffet con un dj che non smise mai di mettere buona musica, attorno alla pista da ballo vi erano molti divanetti bianchi dove chi non ballava si appoggiava. Quando arrivammo nessuno dei nostri compagni ancora non era presente, cosa che non mi stupì dato che ad ogni festa precedente nessuno si era mai presentato prima delle 22:00. Puntuali erano stati solo gli zii e gli amici di famiglia che riempirono di complimenti sia Gloria che me. Dopo poco la sala abbastanza grande iniziò a riempirsi, arrivarono quasi in blocco tutti gli invitati. Ci separammo un attimo, io ero con i miei amici a bere un prosecchino che parlavamo di scuola, di prof che ci aprivano in due e di come si avvicinava prepotente l’esame di maturità quando ad un certo punto vediamo entrare dalla porta del locale una bellissima ragazza, capelli neri labbra rossissime, che si notavano nonostante le luci soffuse, e delle gambe da urlo, alte e slanciate, un vestitino scuro corto e aderente. Come con un sesto senso o più semplicemente perch&egrave ci aveva notati prima di entrare nel locale, si sentì gli occhi arrapati di una decina di ragazzi addosso e si voltò verso di noi, prima di entrare in sala, con aria compiaciuta, con un sorrisetto da troia in viso e poi sparì dentro. Subito i ragazzi si scatenarono con commenti osceni, di cosa avrebbero voluto farle. Io non la vidi bene ma per un qualche motivo mi ricordava qualcuno, come se non fosse la prima volta che vidi quella ragazza eppure una cosi me la sarei ricordata di sicuro. Dopo un po mi si avvicino la madre di Gloria che mi venne a chiamare per presentarmi la sua prima figlia, solo in quel momento mi resi conto dove mi sembrava di aver visto quella ragazza, infatti nonostante le pettinature diverse, in viso quella ragazza era la copia esatta della madre di Gloria con 20 anni di meno.
Entrando in sala vidi Gloria abbracciare fortissimo la sorella, mi avvicinai e quando si staccarono dalla ”morsa”, Gloria subito mi presentò alla sorella MICAELA, i suoi occhi verdi puntavano fissi i miei, quasi come se mi volesse mettere soggezione, mentre mi tendeva la mano e concluse con un sorrisetto ammiccante aggiungendo che avevo una bella stretta di mano, che dalla stretta di mano si potevano capire tante cose delle persone e che a lei piacevano tanto gli uomini con una stretta di mano giusta, ovvero ne tanto vigorosa ma nemmeno tanto flaccida. Gloria mi prese sotto braccio e ci allontanammo andando dalle nostre compagne di classe sedute su un divanetto; la serata continuò serena, mangiammo, bevemmo, ci divertimmo con i nostri amici, scherzai con gli zii di Gloria, insomma la festa era riuscita.
Quasi a fine serata dopo il taglio della torta e delle foto di rito, mentre la sala iniziò a sfollarsi, Micaela venne da me e Gloria chiedendo alla sorellina se potesse ballare con me, e Gloria non batté ciglio, adesso la musica era più soft e cosi Micaela mi buttò le sue braccia sul collo e iniziammo a ballare un lento, ovviamente non stando attaccati ma la cosa mi eccitava tantissimo. Parlavamo del più e del meno, di come avessi conosciuto e conquistato Gloria, di cosa mi piaceva di cosa piaceva a lei, nel frattempo io ebbi finalmente tempo per poter ammirare da vicino quella donna totalmente diversa dalla mia Gloria, i capelli erano più scuri, appunto neri, gli occhi di colore diverso e molto più espressivi, le labbra grandi, era più alta della sorella e pure di me , superava il metro e settanta e con i tacchi che aveva il mio viso era quasi sulla scollatura del vestito, le sue tette erano più piccole di quelle di Gloria ma avevano una forma perfetta e sembravano anche più sode, il fisico asciutto come quello della sorella e il culo a vista era identico a quello di Gloria, un’altra statua ”mitologica”; le somiglianze con Gloria, dunque, non erano molte, anche dal punto di vista dell’approccio meno impacciato con le persone e con gli uomini in particolare, di sicuro dovuto dai suoi 25 anni e dal fatto che era andata a vivere da sola subito dopo aver finito la scuola.
Si accorse sin da subito che non perdevo un attimo nel osservarla e la cosa non le dava fastidio, anzi le piaceva, lo vedevo nei suoi occhi che secondo dopo secondo brillavano sempre più maliziosamente, fino a quando poi mi sussurrò nell’orecchio queste esatte parole:” posso offrirti molto di più di questo misero ballo, devi solo volerlo”, sfiorò il mio orecchio con la lingua e improvvisamente il mio cazzo che era stato in tensione per tutto il tempo del ballo esplose in una delle sborrate più grandi della mia vita, scappai in bagno a pulirmi, mi sentii umiliato ma non tanto dalla sorella di Gloria, quanto dal fatto che non riuscii a controllare la mia grande venuta, eppure quella donna mi aveva fatto godere con un semplice tocco di lingua non riuscivo a pensare di cosa altro fosse capace.
Mentre mi pulivo sento bussare alla porta del bagno, era Gloria che mi aveva visto correre in bagno e si era preoccupata, le spiegai che non era nulla e che mi ero divertito tanto e che ero felice di aver potuto festeggiare una tappa cosi importante della sua vita con lei e la baciai cosi appassionatamente che sentii il suo eccitamento crescere insieme ai suoi capezzoli, alla fine lei concluse che non vedeva l’ora di fare l’amore con me. Dopo la festa non riuscivo a pensare a nulla se non a Gloria e Micaela. Mi ero andato a cacciare in una situazione veramente dura. Era anche vero che Micaela non l’avevo più vista, ne tantomeno pensavo di rivederla, almeno non a breve, ma avevo tanta voglia di contattarla su FB; fu lei ad aggiungermi ma non ci era mai stato nulla di più del semplice cliccare su ”accetta l’amicizia”. Passavo interi pomeriggi a segarmi sulle foto più provocanti della sorella della mia ragazza.
Per quanto riguardava Gloria, il suo comportamento a scuola cambiò; se prima cercava di ”nascondersi” sotto maglioni, adesso non le importava se si vedesse qualche centimetro di più di pelle, anzi a mio avviso quei centimetri in più a volte erano anche troppi. Di conseguenza anche gli occhi addosso dei ragazzi aumentarono e la cosa mi infastidiva. Ne parlai con Gloria che diceva di non essersene mai accorta ma che comunque potevano solo guardare mentre io potevo anche toccare; vero, ma fatto stava che da dopo la festa non riuscimmo a stare quasi mai da soli e pure se capitava la sfortuna voleva che Gloria avesse il ciclo, quindi ancora non si batteva chiodo dalle nostre parti. Infatti stando agli ultimi mesi dell’ultimo anno di liceo dovevamo pensare prima di tutto allo studio. Lei puntava a prendere la lode e iniziai a pensare che quelle scollature un po’ troppo vertiginose non erano per i miei compagni di classe ma forse per i prof maschi, pensiero che però non ha mai avuto riscontro anche se Gloria la lode la ha presa a fine anno.
Arrivati a maggio ci preparammo per le ultime interrogazioni, passammo tutti i pomeriggi a studiare insieme e finalmente riuscimmo a finire l’ultima interrogazione insieme introno al 10 maggio, non ricordo di preciso, e usciti da scuola presi la macchina per accompagnarla a casa, eravamo felici e lei presa dall’euforia iniziò a toccarsi, aveva una gonna che aveva sollevato per farmi vedere lo spettacolo, la mutanda bianca le si bagnò in pochi secondi rendendo la stoffa quasi trasparente, riuscivo a vedere ogni dettaglio di quella passera. Mi disse che le era dispiaciuto tanto che durante quei pomeriggi non avessimo potuto fare nulla e che per farsi perdonare mi avrebbe fatto un pompino che non avrei mai più dimenticato, e cosi fu. Subito mi dirigo verso il nostro luogo appartato ma lei mi disse che non voleva andare li, aggiunse che me lo avrebbe fatto mentre guidavo verso casa sua, per un attimo esitai ma quando la vidi che si chinava verso il mio cazzo la lasciai fare e mi diressi subito verso casa sua, prendendo però la via più lunga. Fece un po’ di fatica a liberare il mio cazzo dai pantaloncini ma quando vi riuscì lo impugnò alla base con tanta forza e si buttò sulla cappella come se volesse sradicarla dal mio corpo; iniziò con piccoli colpi di lingua per umidificare il membro, poi andò più in profondità ondeggiando con la testa su e giù, su e giù, infine diede un colpo netto, sentì un brivido che mi saliva dalla base del cazzo fino alla testa, la cappella si stava strofinando sotto al palato di Gloria, mai era riuscita a infilarlo tutto dentro, non che il mio cazzo fosse enorme, &egrave nella media circa 17 cm, eppure con tanta maestria questa volta, per la mia gioia e il mio stupore, ci era riuscita; dopo qualche secondo in apnea si alzò, le colava la saliva dalla bocca e mi disse se mi era piaciuta la novità, le risposi assolutamente si e compiaciuta si rigettò sul mio cazzo, diede altri 3 o 4 colpi profondi e iniziai a sentire la sborra che risaliva su, io la avvisai ma lei faceva finta di non sentire e alla fine con un altro colpo secco della mia capocchia sotto il suo palato le inondai la gola con fiotti di sborra calda che uscivano a ripetizione dal mio cazzo. Prima di arrivare, per mia fortuna , trovai un posto appartato per fermare un attimo l’auto, per paura di non perdere il controllo ed evitare un incidente. Quando, finalmente, finii di inondare la bocca di Gloria, lei si alzò, mi guardò negli occhi, spalancò la bocca per farmi vedere la mia sborra, la richiuse, ingoiò e la riaprii per mostrarmi che aveva bevuto tutto, non aveva sprecato nemmeno una goccia della mia sborra. Mi baciò subito, sentii lo strano gusto del mio sperma sulla sua lingua, all’inizio mi disgustò ma poi pensai che per farmi felice lei lo aveva addirittura bevuto e cosi mi lasciai trasportare da quello strano bacio, dopo di che in silenzio la accompagnai a casa, lei mi salutò e andò sopra.
Il pomeriggio mentre stavo studiando per l’esame Gloria mi mandò un sms dicendomi che in serata dovevo raggiungerla a casa perché le sorprese quel giorno non erano finite, io subito pensai che avesse casa libera. Appena giunta ora, presi i profilattici e corsi da lei, rimasi male quando ad aprirmi la porta fu il padre; andai in camera sua, lei aveva un pigiama leggero color rosa che non era per nulla la mise sexy che mi aspettavo, la baciai e mi sedetti vicino a lei, era visibilmente eccitata, prese il pc e mi fece vedere un centro benessere fuori città, subito lessi a caratteri cubitali ”PRENOTAZIONE EFFETTUATA”, mi voltai verso di lei che sorrideva a 32 denti e l’abbracciai. Mi spiegò che le sue amiche del volley le regalarono un week end in questo centro benessere con prenotazione libera e lei decise che quel week end sarebbe stato perfetto, dopo l’ultima interrogazione e prima di iniziare lo studio disperatissimo per la maturità. Le saltai praticamente addosso e la baciai ancora, infilai la mia mano sotto la maglia di pigiama e iniziai a massaggiare le tette e i capezzoli come piaceva a lei, poi strinsi forte un capezzolo e lei cacciò un urletto tra il senso di dolore e il senso di piacere smorzato solo perché non eravamo soli in casa; la serata si concluse addormentandoci assieme sul divano difronte ad un film in tv.
La mattina successiva, mi svegliai sentendo la madre di Gloria che preparava il caff&egrave, erano circa le 7:00. La raggiunsi in cucina, aveva una vestaglietta in seta nera con del pizzo trasparente sul seno, da sotto si intravedeva tutta la bontà di quelle belle tette, abbastanza sode per i 48 anni che portava benissimo, ne dimostrava sicuramente 5 o 6 di meno. Mi salutò e mi chiese se volevo il caff&egrave, che presi molto volentieri, disse che non voleva svegliarci e che aveva fatto meno rumore possibile, ma la tranquillizzai dicendole che a quell’ora di solito mi svegliavo da solo. Dopo il caff&egrave si accese una sigaretta, sedendosi sulla sedia in modo parecchio strano, con il piede destro sulla sedia e la gamba parallela al busto in modo tale da appoggiare la testa sul ginocchio a mo’ di cuscino, guardava fuori la finestra come se stesse riflettendo su chissà quali pensieri profondi, anche se secondo me era solo un modo di rilassarsi prima di iniziare a fare i suoi lavori in casa da casalinga; anche io cercai, con molte difficoltà, ad assaporarmi il panorama perché in quella posizione strana la vestaglietta si spalancava del tutto lasciandomi ammirare le mutandine della signora MARTA, mi aspettavo delle mutandone della nonna e invece era un arrapante brasiliana verde, si notava sia il ciuffetto ben curato che la forma delle labbra della passera; feci di tutto per non farmene accorgere. Quando la sigaretta si esaurì, si voltò verso di me e mi chiese se volessi fare colazione li, poi mi pregò di andare a svegliare Gloria. Andai in salotto e la svegliai piano piano con un abbraccio, lei andò in bagno e io tornai in cucina, trovai la signora Marta perfettamente piegata a novanta, mentre cercava qualcosa nel mobiletto sotto la cucina, mi sedetti senza far rumore gustandomi quelle chiappe meravigliose , senza nemmeno una smagliatura o un filo di grasso, solo con un po’ di cellulite dovuto sicuramente all’età. All’improvviso sentii uno schiaffetto dietro la nuca, mi si fermò il cuore pensando fosse il padre, che non sapevo fosse uscito presto per il lavoro, e sospirai quando vidi che si trattava di Gloria che però non aveva preso bene il mio fissare il culo della madre e sbottò dicendo alla madre che doveva mettersi qualcosa di più appropriato o almeno di chinarsi sulle ginocchia per non mostrare le sue grazie a chiunque, la madre mortificata e imbarazzata andò a cambiarsi e quando rimasi solo con Gloria lei mi fulminò con lo sguardo, chiedendomi se mi piacesse quello che avevo visto e insistette cosi tanto fino a quando dovetti ammetterlo. Non mi parlò per tutta la mattinata ed io tornai a casa mia.
Gloria, ancora arrabbiata con me, non si fece sentire per il resto della giornata e allora decisi la mattina successiva di andare a porgere ancora le mie scuse. Alla porta mi aprì la mamma, questa volta indossava una tuta comoda per la casa, sembrava ancora imbarazzata per l’episodio del giorno prima e anche io non riuscivo a parlare senza balbettare. Mi disse che aveva mandato la figlia a fare delle compere e che se volevo potevo aspettarla li. Nel frattempo mi preparò un caff&egrave e si sedette difronte a me. Ebbi l’impressione che cercava il mio sguardo ma che io timidamente evitavo, allora fu lei a rompere il ghiaccio e chiedermi come stesse andando lo studio, cosi iniziammo a parlare. Mi invitò a pranzare li e io acconsentii, tanto avrei potuto studiare con Gloria nel pomeriggio. Gloria tardava, era passato ormai mezz’ora, la madre la chiamò preoccupata, lei dissi che sarebbe arrivata entro ora di pranzo perché aveva incontrato delle amiche che erano in giro con la macchina e che era andata al centro commerciale con loro. In pratica per un paio di ore sarei rimasto da solo in casa con la signora Marta; per non rimanere con le mani in mano chiesi alla signora Marta se avessi potuto aiutarla i qualche modo. Mi fece spolverare la libreria in salotto e passare l’aspirapolvere per la casa, mi ritrovai in camera sua e passai l’aspirapolvere anche sotto il suo letto dove aprii per sbaglio uno scatolo pieno di riviste porno, qualche vibratore e un cazzo di gomma lungo 30 o 40 cm, rimasi sbalordito da tale scoperta. Rimisi tutto a posto dopo essermi accertato che la mamma di Gloria non mi avesse visto e feci finta di nulla per il resto della mattinata.
Per ora di pranzo arrivò Gloria che mi salutò con la stessa euforia di quando mi mostrò la prenotazione alla spa, mangiammo e poi subito sotto con lo studio. Tornai a casa eccitatissimo per ciò che avevo scoperto e soprattutto perché il giorno dopo sarei andato alla spa con Gloria per un week end di fuoco.
Il mattino successivo eccitatissimo mi presentai a casa di Gloria per le 09:30, come al solito lei non era pronta e mi fece salire su. Mi aprì il padre, che si era da poco svegliato. Lo seguii in cucina dove la moglie stava preparando il caff&egrave, anche questa volta la madre di Gloria indossava della lingerie, ma molto più sexy della volta precedente: un babydoll viola trasparente tanto da mostrare i capezzoli della signora Marta e un perizoma dello stesso colore, in effetti mi si parava davanti la signora Marta quasi del tutto nuda. La sua visione mi eccitò ancora di più e pensai che la giornata era iniziata nel migliore dei modi. La madre di Gloria mi versò il caff&egrave con le sue tette praticamente a due centimetri dal mio naso, io cercavo di non guardare per paura del marito ma quell’odore di seni pronti da essere morsi e leccati mi stava inebriando. Dopo aver versato il caff&egrave a me e al marito la signora Marta si andò a cambiare, probabilmente per non farsi vedere ancora una volta cosi dalla figlia. Appena uscì dalla stanza, il marito che stava sorseggiando il caff&egrave, iniziò una risata un po’ macabra cosi alzai lo sguardo verso di lui e mi disse che mi ero fatto rosso paonazzo con le poppe della moglie in faccia ed era per quel motivo che rideva, in quel momento volevo scomparire ma ebbi la forza di parlare e negare l’evidenza, anche se il signor Fabio non mi credette. Il signor Fabio mi chiese se fosse la prima volta che io e Gloria andavamo a dormire fuori e io gli risposi di si; poi iniziò un discorso sul fatto che oramai eravamo grandi, potevamo fare quello che volevamo, che a lui non importasse se la figlia non volesse rimanere vergine fino al matrimonio ma l’unica cosa che non voleva era un nipote per casa. Mi sentivo imbarazzatissimo e il mio viso era incandescente, infatti il signor Fabio ricominciò a ridere dicendo che era lo stesso rosso paonazzo di quando la moglie mi aveva messo le tette in faccia pochi minuti prima. Non vedevo l’ora di andare via e pregavo che Gloria sarebbe venuta a salvarmi da quella situazione entro pochi secondi. In cucina entrò di nuovo la signora Marta dicendomi che Gloria era finalmente pronta. Cosi la segui in camera di Gloria, mi diede un bacio sulla guancia e io presi la sua borsa, salutammo i genitori e partimmo in direzione della spa. Gloria sembrava molto entusiasta ed eccitata e mentre guidavo mi tartassava con i mille trattamenti di benessere che avrebbe voluto fare in questi due giorni. Per le 11:00 circa arrivammo alla spa, ci registrammo e pagammo in anticipo il pacchetto tutto compreso. Ci diedero le chiavi della stanza e salimmo. Gloria andò in bagno per mettersi il costume, io invece mi spogliai nudo e la attesi sul letto. Quando mi vide cosi sul letto sorrise ma mi disse che ci sarebbe stata tutta la notte per fare l’amore e si diresse verso la porta; mi stavo per mettere il costume quando Gloria mi si avvicinò, feci per darle un bacio ma lei fece una cosa che non aveva mai fatto prima, mise il suo indice sulle mie labbra evitando di baciarmi, mi spinse sul letto con violenza, si abbassò le mutandine, vidi la sua figa del tutto rasata, non aveva nemmeno un pelo era meravigliosa quella visione, mi si arrampicò addosso, ero pronto a metterle il mio cazzo duro su per la sua passera, ma lei continuò a salire su fino a mettere la figa all’altezza del mio viso, bloccò con le gambe le mie braccia, mi gocciolò un po’ dei suoi umori sulle labbra prima di appoggiarla sulla mia bocca facendo sentire tutto il suo peso sul mio viso, iniziai a leccare, mordere e baciare quelle ”labbra” che cacciavano umori su umori, ad ogni mia leccata lei urlava di piacere, mi prese per i capelli e strusciava la figa per tutto il mio viso, sembrava stesse cavalcando un cavallo impazzito da quanto si muovesse fino a quando non mi arrivò in faccia con un copioso getto di ”acqua” calda. Si alzò si rimise il costume e si diresse verso la porta, senza mai voltarsi verso di me, e con tono autoritario mi disse che mi avrebbe aspettato nella sala massaggi. Io rimasi sconvolto da questo suo comportamento che mi lasciò del tutto basito ma al tempo stesso non ricordo un eccitazione cosi forte, tanto che il mio cazzo e le mie palle mi facevano male, come in quella situazione, mi era piaciuto come la mia Gloria mi aveva usato solo per raggiungere il suo orgasmo. Mi rialzai dal letto, mi sciacquai la faccia e scesi per raggiungere Gloria. Aveva già iniziato il massaggio e quasi non si accorse che entrai, un ragazzo alto, straniero e ben piazzato le stava facendo il massaggio. Non aveva più il reggiseno del costume ma alla fine era girata di schiena quindi non si poteva vedere nulla. Mi posizionai anche io sul mio lettino e subito una bella ragazza asiatica con capelli nerissimi e sottilissimi entrò in sala e iniziò il mio massaggio. Mi rilassai tantissimo, le sue mani erano soffici ma al tempo stesso facevano abbastanza pressione sui punti giusti. Il massaggio di Gloria finì prima del mio e lasciò la sala prima di me, la massaggiatrice mi fece girare, e con un italiano improvvisato mi disse che il mio ”coso” era felice del suo massaggio, in effetti non me ne ero nemmeno accorto ma il mio cazzo, nonostante il costume e l’asciugamano, svettava e si faceva notare, probabilmente ancora per l’episodio di prima. La ragazza di nome LII NAN mi rassicurò dicendomi che era normale e che le succedeva con quasi tutte le persone che fanno i massaggi con lei, anche donne, e cosi continua il massaggio; non so se lo facesse apposta o no ma quando arrivava al basso ventre a volte sentivo le sue mani o le sue braccia che impattavano contro il mio cazzo. Quando il massaggio finì e scesi dal lettino risucii finalmente ad osservare Lii Nan e mi accorsi che era stupenda, aveva degli occhi neri e la pelle bianca, un nasino piccolo e un sorriso che mi mozzava il fiato, un corpo sottile con delle belle gambe lunghe, un culo sodo e delle tette che a mio avviso sembravano da urlo, era cosi sexy che il mio cazzo svettava di nuvo e la ragazza se ne accorse, si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò qualcosa nella sua lingua e poi mise la sua mano sul mio pacco, stringendo la capocchia nel suo pugno; subito lasciò il mio cazzo e mi diede un bacio sulla guancia e con il suo solito italiano imperfetto mi invitò a fare altri massaggi con lei, magari da soli la prossima volta aggiunse. Una volta fuori dalla sala iniziai a cercare Gloria ma non riuscivo a trovarla. Quando dopo 10 minuti di ricerca riuscii a trovarla mi disse che era nella sauna delle donne. Mi chiese se volevo andare con lei al bagno turco che però era in comune e cosi quando entrammo ci trovammo difronte un gruppetto di persone, vi erano 3 donne e 4 uomini, le donne potevano avere tra i 40 e i 50 anni, tra gli uomini c’era solo un ragazzo di 30-35 anni e poi gli altri più anziani. Le donne erano tutte in topless mentre gli uomini si notava che sotto all’asciugamano non avevano nulla. Dopo pochi minuti il bagno turco si sfollò e rimanemmo solo io, la mia ragazza e una delle donne. Gloria a quel punto decise di liberare le sue tette, la donna si accorse subito di quel movimento e fece un complimento a Gloria sui suoi seni belli tondi e sodi, anche Gloria fece altrettanto ed iniziarono a chiacchierare in quel luogo scuro e caldo, il nome della donna era ROMINA, era li sola perché il marito era fuori per lavoro, anche se lei si confessò dicendo che il marito era da qualche parte a fottere con la sua giovane amante. La donna si avvicinò a Gloria e iniziarono a parlare più a bassa voce, anche se io le sentii parlare del massaggiatore, ridacchiando. Allora con gesto di stizza tossii, come per ricordare alle due donne che ero presente anche io nella stessa stanza e che non mi piaceva che la mia ragazza parlasse cosi maliziosamente di un altro uomo, alch&egrave Romina chiese chi fossi a Gloria e lei le rispose che ero il suo ragazzo. La donna allora si alzò e si avvicinò a me, si sedette al mio fianco e poi chiese a Gloria se potesse. Gloria acconsentii con un cenno del capo, come se fossi una bambola di suo possesso, la cosa mi atterrì perché ancora una volta mi sentivo umiliato dalla mia ragazza ma al tempo stesso eccitato. Romina iniziò toccandomi il petto e l’addome, io non riuscivo a muovermi e guardai Gloria che non sembrava per niente preoccupata ne gelosa, anzi quasi eccitata. La donna aveva 52 anni ma nonostante l’età aveva un fisico molto curato, si vedeva che per rimanere giovane faceva palestra, le sue tette erano grandi e un po’ scese, dato dall’età della signora ma il culo era molto sodo. Dopo essersi accertata che lo spettacolo stava piacendo alla mia ragazza si tolse sia l’asciugamano che le mutande da dosso e si sedette su di me dandomi le spalle e rivolgendosi verso Gloria che era difronte a noi. Io non riuscivo a capire nulla. Vidi Gloria che era al culmine dell’eccitazione avvicinarsi a noi e mentre Romina continuava il suo sexy balletto su di me Gloria le toccava le tette, allungai anche io a quel punto le mani per toccarle ma Gloria me lo impedì, pietrificandomi con lo sguardo, capii che io dovevo solo guardare quella scena senza entrare a farne parte e fu allora che le bocche delle due donne si intrecciarono per un bacio saffico del tutto inaspettato. Alla visione di una scena cosi pornografica non riuscì a trattenermi e il mio cazzo che era praticamente stato in tensione per tutto il tempo da quando eravamo arrivati alla spa si libererò di tutto lo sperma che conteneva, Romina se ne accorse, scostò Gloria mi tolse con forza il costume e si mise a quatto zampe difronte al mio cazzo quasi esausto e se lo infilò fino alla gola, lo pulì dal mio sperma e poi continuò a baciare Gloria. Dopo quell’ultimo bacio e dopo esserci risistemati, uscimmo dal bagno turco, salutammo Romina dandoci appuntamento a cena.
Io e Gloria risalimmo in camera per farci una doccia insieme. Sotto la doccia le chiesi cosa fosse successo nel bagno turco, perché nonostante fossi stato presente e partecipe in parte, comunque non avevo capito nulla. Lei mi rispose che trovava inspiegabilmente sexy quella donna e che per questo week end non avrebbe tirato nessun freno alla sua fantasia e avrebbe fatto tutto quello che le andava di fare, allora io scherzando le chiesi se valeva anche per il massaggiatore e lei con un sorrisetto malizioso mi guardò negli occhi e mi disse che se ne avrebbe avuto voglia e possibilità forse avrebbe fatto qualcosa anche con lui durante quei due giorni, io ancora basito non parlai e lei mi baciò stingendomi a lei e al suo seno.
Il mio week end di fuoco con la mia ragazza si stava trasformando in qualcosa di indefinibile e di inaspettato. Mangiammo un panino in camera e dormimmo per qualche ora. Verso le 16:00 scendemmo insieme ancora nella sala massaggio per fare una seduta di pressoterapia con delle pietre clade e scure. Ci rilassammo tanto. Il pomeriggio proseguì tranquillo con un percorso tra piscine calde e fredde e un cocktail. Risalimmo in stanza e ci preparammo per la cena. Io mi vestì con un jeans e una camicia blu scuro, Gloria mise un vestitino nero abbastanza corto e una scollatura vistosa con dei tacchi vertiginosi, risultava molto elegante forse anche troppo. Quando scendemmo in sala mi accorsi subito delle occhiate degli altri uomini a partire dai camerieri che ci servivano a tavolo che la mia Gloria attirava. Uomini di tutte le età la squadravano dalla testa ai piedi soffermando il loro sguardo sulle tette e le gambe.
Prima di iniziare a servire ai tavoli scese Romina, anche lei aveva messo un vestito rosso molto corto e con le tette praticamente più fuori che dentro alla scollatura. Cercava il nostro tavolo e quando mi vide, da lontano mi fece segno di stare in silenzio dato che Gloria era girata di spalle e voleva farle una sorpresa. Le arrivò da dietro e le baciò la guancia, Gloria non si stupì di questo gesto e la invitò a sedersi con noi e Romina cosi fece. Tra un piatto ed un altro le due donne parlavano senza mai fermarsi di cose senza senso e io mi chiedevo come potessero mai due donne di due generazioni totalmente diverse avere così tanti argomenti su cui parlare ridere e scherzare. La serata mi sembrava non finire mai anche se dopo meno di un’ora eravamo già fuori dalla sala da pranzo. Ci spostammo in giardino su di una panchina abbastanza isolata dove nessuno ci poteva ne vedere ne sentire, fu Romina a condurci li con la scusa di poter fumare una sigaretta senza che le altre persone potessero averne fastidio. Qui i discorsi che a cena mi sembravano essere senza senso si tramutarono in scottanti confessioni e desideri molto spinti. La donna ci spiegò che spesso veniva in quel luogo per rilassarsi e per evitare di pensare alle sue corna e che a sua volta se ne aveva l’occasione riusciva anche a cornificare suo marito. Si era passata tutto il personale dell’albergo aggiungendo particolari sempre più scottanti ai suoi racconti. Gloria era sempre più eccitata, la vidi mettere le mani sotto al suo vestito e iniziare a massaggiare la sua passera lentamente. La cosa piaceva molto a Romina che a sua volta allargava sempre di più le gambe e spostava il vestito sempre più su, quasi si vedeva l’intimo. Anche io in verità ero molto eccitato e fantasticavo di mettere fuori il mio uccello e farmelo succhiare dalle due donne. Poi ad un certo punto dopo quasi un ‘ora una domanda della signora fece cambiare del tutto la serata. Chiese a Gloria di raccontarle qualche inedito sconcio che aveva vissuto in prima persona. Gloria dallo stato di eccitazione cadde in uno di angoscia perché essendo lei vergine non aveva grandi storie da raccontare e con lo sguardo verso il basso quasi balbettò dicendo che lei era vergine. Forse pensava che quella donna che le era molto simpatica per il suo modo di ragionare molto malizioso la giudicasse in modo ”negativo” sul fatto che lei fosse vergine, invece a Romina le si illuminarono gli occhi. Subito capì che noi eravamo li quel week end per fare il grande passo e propose a Gloria di poter partecipare a quell’ evento. Io sgranai gli occhi, mai mi sarei immaginato di trovare una donna cosi invadente. Io volevo parlare e oppormi a quella assurda proposta ma stetti in silenzio perch&egrave ancora una volta mi sentivo messo in disparte dalle due donne e aspettavo che Gloria proferisse parola. Non tardò a rispondere Gloria declinando l’offerta con molta gentilezza, Romina si dispiacque mentre io mi sentivo sollevato. Al che Romina si alza dalla panchina e si getta sulle gambe di Gloria, divaricando le sue, lascia scivolare via le spalline del vestito mostrando i suoi enormi seni ancora una volta alla mia ragazza, la baciò appassionatamente infilandole la lingua in gola, poi si alzò, il vestito le cadde in terra e le disse che quando voleva sarebbe stata disponibile in qualsiasi momento, si voltò e andò via verso la piscina dell’ hotel lasciando il vestito a terra. Io rimasi sbigottito ma Gloria rimase di sasso. Per il resto della serata mi sembrava assente.
A ora tarda tornammo in camera, io ero eccitato ma sentivo Gloria ancora distante. Cercai di prendere l’iniziativa buttandola sul letto e cercando di risvegliare il suo fuoco baciandole il collo e cosi anche Gloria iniziò a essere partecipe. Ormai non pensavo più a nulla se non a denudare la mia ragazza: facilmente le tolsi il vestito da dosso, lei rimase con solo un perizoma nero. Mi diressi a quei chiodi dei suoi capezzoli che appena sentirono il calore della mia lingua si drizzarono solenni. Lei mi tolse la camicia, poi il pantalone. Insieme ci sfilammo le mutande e ritornammo subito a baciarci. Fu un attimo, una cosa naturale e dolce. La sua vagina seppur vergine accolse il mio cazzo in un secondo che scivolò velocemente lubrificato da quel lago di umori. Non ne vado fiero ma io dopo nemmeno 5 minuti dovetti estrarre il mio cazzo da Gloria per evitare ”incidenti” e venni copiosamente su tutta la sua pancia ma in quel momento ero al settimo cielo e nemmeno me ne accorsi di essere stato cosi veloce. La baciai sereno e senza dire nulla lei si girò dall’altro lato e si addormentò e io feci lo stesso. Ricordo di non aver mai dormito cosi bene in tutta la mia vita.
Il giorno dopo ovvero domenica mattina mi svegliai verso le 10:00, volevo il bis ma Gloria non era in stanza. Al ch&egrave scesi nella sala mensa pensando che Gloria fosse li a fare colazione ma il nostro cameriere mi aveva detto che lei era scesa e aveva già fatto colazione da sola. Cosi dopo colazione mi feci un giro per l’albergo, per il giardino, tornai anche in stanza ma ancora una volta Gloria era scomparsa. Andai allora in piscina ma di Gloria nemmeno l’ombra, però vidi Romina che prendeva il sole in topless e mi avvicinai per sapere se avesse visto la mia ragazza. Ma neanche Romina aveva visto Gloria, ovviamente mi chiese come fosse andata la notte e io le risposi in maniera un po vaga, non mi andava che quella donna si intromettesse nelle nostre faccende intime, però poi mi disse di provare a cercarla nella zona massaggi. Ancora non ero andato nella zona massaggi e decisi di andare a controllare li. Appena entrato mi para davanti la bellissima massaggiatrice asiatica che mi sorride, mi si avvicina e mi dice che era libera il pomeriggio e che voleva fare una seduta di massaggio insieme e da soli proprio come la mia ragazza stava facendo in quel momento con Ahmed. Avevo finalmente trovato Gloria, stava facendo un massaggio e allora dissi a Lii Nan che ci avrei fatto un pensiero, cosi lei mi leccò il lobo dell’orecchio e andò via. Mentre Lii Nan mi leccava il lobo chiusi gli occhi e non mi resi conto che dalla sala massaggi affianco a me uscii Gloria che aveva assistito dalla finestrella della porta alla scena e stranamente mi sorrise. Non ero certo che avesse visto anche perché mi sarei aspettato come minimo un pugno in faccia come sua reazione, cosi feci finta di nulla e le chiesi se voleva risalire in stanza con me, lei mi disse di seguirla e quasi corse davanti a me. Io non potei che seguirla. Si diresse alle piscine più precisamente verso Romina che nel frattempo era ancora stesa in topless. Appena ci vede Romina mi fa:” hai visto? era dove ti ho detto io?” quasi ridacchiando. Gloria le disse di coprirsi e di andare in camera nostra tutti e tre. Io la guardai sbigottito e dissi: ”veramente fai Gloria?” e lei quasi assalendomi: ” si! Io voglio farlo! D ‘altra parte non mi sembra che ieri sera ti fosse dispiaciuto quando Romina ce lo ha proposto, anzi non hai proprio parlato!” e io: ”se non ho parlato era perché non mi aspettavo una cosa cosi improvvisa e diretta ma comunque non mi dispiacerebbe sperimentare una menage a trois” sorridendo, e allora Gloria disse: ” chi ti ha detto che faremo una cosa a tre, se vuoi puoi assistere altrimenti rimani fuori la stanza! Non sei stato in grado di accontentare me, figurati anche una donna focosa come Romina”. Io rimasi ancora più sbigottito, mi cadde il mondo in testa. Mi sentivo umiliato e Romina mi guardava compiaciuta. Non parlai e segui le donne in camera nostra. Subito si diedero da fare, sembrava che non aspettassero altro. Se Gloria non mi avesse cosi umiliato quello spettacolo sarebbe stato strepitoso ma non mi sentivo dell’umore adatto, ero li ma come se non ci fossi. Dopo una buona mezz’ora Romina in un momento di pausa da quell’incastro saffico mi chiese di spogliarmi e Gloria mi urlò di farlo e io lo feci. Romina mi disse di guardarla mentre leccava le tette della mia Gloria che ansimava e anche se mi sentivo sporco e umiliato la vista di quello spettacolo comunque mi faceva eccitare e il mio cazzo si innalzò. Romina allora chiese a Gloria perché non le fosse piaciuto considerando che lei si aspettava un cazzetto piccolo e lei le spiegò che ero durato solo 5 minuti e che lei non aveva goduto per niente e che io non me ne ero nemmeno accorto. In effetti ribadisco che non me ne fossi accorto per nulla. Allora Romina infilò tre dita nella passera di Gloria e bruscamente le agitava al suo interno e le chiedeva se stesse godendo e Gloria ansimava sempre di più e Romina aumentava sempre più l’intensità, nel frattempo Romina mi ordinò di avvicinare il mio viso alla vagina di Gloria. Dopo pochi minuti vidi Gloria che si contraeva come se avesse dei violenti spasmi e appena Romina tolse la mano dalla passera di Gloria un violento spruzzo di umori mi inondò il viso. Gloria sembrava appagata come non mai. La donna matura mi avvicinò la sua mano umidiccia alla bocca e mi ordinò di pulirla, poi mi prese per i capelli e disse di leccarle il suo buco del culo e io cosi feci. Poi mi fece stendere sul letto e si sedette sul mio viso dandomi sempre il suo ano. In quella posizione lei usava la mia lingua per farsi penetrare l’ano, infatti sentivo la mia lingua addentrarsi sempre più in quel buco e al tempo stesso mi segava mentre Gloria si gustava la scena con un sorrisetto appagato sulle labbra. Le mani di Romina ma soprattutto il peso del suo corpo sul mio viso mi fecero arrivare in un lampo e Romina mentre raccoglieva il mio sperma nelle sue mani disse a Gloria che soffrivo davvero di eiaculazione precoce e le disse che un rimedio era quello di farmi bere il mio sperma. Io inorridito cercavo di liberarmi da quella situazione e Gloria invece di aiutarmi mi attaccò le mani al letto con le cinture degli accappatoi e con le sue mani mi spalancò la bocca, Romina mi versò lo sperma in gola e Gloria mi richiuse la bocca e ridendo fragorosamente mi ordinò di ingoiare, io cercai di sputare tutto fuori ma anche Romina si aggiunse a Gloria nel tenermi la bocca chiusa e allora con le lacrime che mi scendevano buttai giù il mio stesso sperma. Una cosa veramente disgustosa.

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