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Il pegno

By 27 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Ho conosciuto Luciana otto anni fa per motivi di lavoro, insieme ad i miei colleghi alloggiavamo presso l’hotel del padre, lei faceva l’ochetta con tutti ed una sera anche con me, si parlava di bellezza e lei si rammarico che fossi sposato altrimenti già mi sarebbe saltata addosso, un’altra volta mi invito a ballare e premeve le sue belle tette, una quarta reale, contro il mio petto ma io per rispetto del padre che mi trattava da signore e per quel strano senso dell’onore che abbiamo noi siciliani non l’ho mai toccata. Rischiai una volta di cedere quando al ritorno da lavoro, mi accorsi prima di fare la doccia che mancavano gli asciugamani, scesi alla reception per prenderli, c’era lei che si scuso ed insieme andammo a prenderli, sono al quarto piano vicino la tua stanza disse mentre salivamo in ascensore, era vestita con una maglietta bianca ed un pantalone di tuta da ginnastica grigio molto aderente, continuo’ dicendo che veniva dalla palestra che tutti le dicevano che aveva un bel culo ma che lei si vergognava a mostrarlo con abiti attillati, io la invitai a farmi giudicare e lei sempre con quel sorriso da ebete si girò e si piegò per farmelo ammirare, mi diventò dura, arrivati al quarto piano dopo avere preso gli asciugamani mi volle accompagnare in camera, io le cingevo i fianchi e sfioravo la natica, ma tra che ero sudato e che si era fatto tardi per la cena ringraziai della cortesia e feci la figura del finocchio.
Ci siamo però tenuti in contatto anche dopo la fine del mio soggiorno presso il suo hotel e su whatsapp mette come foto del profilo un primo piano con quel sorriso da oca tutto all’ombra, scherzando gli ordino di cambiare foto con una total body ed ecco cosa ci siamo detti:
Io.Luciana Lucy metti una foto illuminata e soprattutto total body
Lei. Ok (una serie di faccine con linguacce e poi bacini)

due giorni dopo

Io. Ancora questa foto tieni?cambiala.! Se no ti faccio pagare pegno.
Lei. Ok ahhaha e poi soliti bacini

Dopo un giorno
Io. Credo di aver capito preferisci pagare pegno ahi ahi ahia
Lei. Risate e bacini
Io. Ora mi studio la punizione
Lei. Va bene occhietti strizzati
Io. Sto valutando due tre punizioni da infliggerti per la mancata sostituzione della foto
Lei. Ok pensaci bene caro e giù con bacini e strizzate
Io. Ho deciso che il pegno dovrai pagarlo a me quindi appena mi organizzo ti vengo a trovare. Preparati psicologicamente.
Lei. Ok quando vuoi faccine felici ammiccanti e bacini.

Mi organizzo con una buona scusa con mia moglie per andare fuori sede e dopo un paio di giorni, vado a riscuotere il pegno.
La chiamo e mi da appuntamento in un bar di periferia che conoscevo anche io, mi viene incontro sorridente &egrave migliorata rispetto agli anni scorsi più femminile, meglio così penso, ci diamo i classici baci sulle guance ma io attacco, dopo tutti questi anni mi saluti così, lei si blocca, arrossisce sorride e mi bacia in bocca, a me viene duro, la stringo a me e le ficco la lingua in bocca e con le mani le tocco il sedere che sobbalza al mio tocco.
Prendiamo il caff&egrave con calma, le racconto che mi piaceva ma non trovavo giusto farmi la figlia di una persona che mi trattava come un amico, che il suo culo era diventato più bello ect ect, poi le dico che io sono venuto a riscuotere un pegno, lei contenta mi dice che possiamo andare da lei nella sua casa di campagna e che immagina cosa faremo.
Arriviamo, la bacio di nuovo ma con tenerezza mentre le palpo le tette, saliamo in casa, tipica casa di campagna con un arredamento di mobili usati e con un mix di stili di varie epoche, la sculaccio e le ordino di spogliarsi, lo fa sorridendo sempre, non sa cosa invece io le farò, dice che muore dalla voglia di scopare e godere ed io la stoppo.
Tu non devi godere, il tuo pegno &egrave dare piacere a me, dopo se sarò soddisfatto ti scopero e ti faro godere lo giuro ma prima devi pagare il pegno.
Lei mi guarda sbalordita, si copre la fica pelosa e castana come i capelli e dice, io pensavo che mi volessi, ed io subito certo che ti voglio cara , tu dovrai farmi venire senza godere, il pegno consiste nella tua bocca larga e nel tuo culo, ti do la possibilità di scegliere dove prendere la sborra, avanti la vuoi ingoiare o preferisci un clistere sparato nell’ano? Pensaci ed intanto in ginocchio e suca la minchia!
Come stordita ubbidiente inizio a ciucciare, mi feci leccare le palle e poi mi spogliai anch’io e ci trasferimmo sul letto, continuo il pompino mentre le ficcavo il medio nel culo, era bagnatissima, le diedi due schiaffi sulla fregna e ficcai questa volta due dita in culo, urlò perché non era lubrificata, le spinsi la testa sul cazzo fino ad arrivare in gola, la stavo fottendo in bocca, la staccai e le ordinai di portare un po d’olio d’oliva se non voleva farsi spaccare il culo, non c’&egrave l’ho lunga ma &egrave abbastanza grossa, porto l’olio la lubrificai sempre con rudezza, gli misi di nuovo la minchia in bocca per insalivarla la feci piegare in avanti col culo inarcato e la inculai tutto un colpo, mi pregava di fare piano che si faceva male ed estrassi la minchia di botto, strinse le chiappe, lo aveva preso in culo poche volte mi disse, ed io allora volli essere cavaliere la inculai lentamente per poi uscire quasi tutto , lo feci piu’ volte fino a quando avvertii che l’ano si era dilatato ed allora iniziai a stantuffare, ora gridava di piacere, no non doveva, le strinsi il clitoride, urlò, usciii e le piazzai il cazzo in gola insultandola che doveva solo stare zitta e sucare.
Mentre spompinava sbavando le richiesi di scegliere bocca o culo?
Naturalmente con la bocca piena non riusciva a parlare, questa cosa mi fece impazzire di piacere, la girai e messomi sopra la inculai a fondo, ormai era larga, quattro colpi ben assestati e le riempii il culo si sborra calda, la volevi nel culo lo sperma vero? Le chiesi? Non contento usci col cazzo sporco di sborra me lo feci pulire con la lingua tenendola per i capelli e le feci ingoiare tutto pure un po di sborra che le usciva dal culo presa con le dita. L’effetto del clistere non tardo e corse in bagno a cacare, la seguii, pisciai nella doccia, lei dopo avere fatto il bid&egrave torno a letto col trucco sfatto ed eccitata mi chiese di farla godere, ed io vedendola col trucco sfatto e sottomessa le allargai le cosce e mi buttai a leccarle la fica si gonfia ma appena lavata ogni tanto davo pure un colpo di lingua sul buchetto dove mi ero svuotato le palle, non tardò a venire, nel frattempo mi era tornata dura, entrai in lei ormai bagnatissima e godette dopo pochi colpi, praticamente un orgasmo unico, dopo un po di scopare in varie posizioni, non sapendo se prendeva la pillola le venni sulle tette, restammo a farci le coccole fino a sera, una doccia insieme con nuova penetrazione anale sotto l’acqua e ci salutammo.
Appena ripartito mi arriva un nuovo msg su wathsapp:
Quando vuoi sono tua puoi di nuovo fottermi il culo e la bocca, ma facendomi godere. E le solite faccine
E si tornero tornerò.

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