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Racconti Erotici Etero

Il segreto di Luca (2°parte)

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Ma quella sera al suo rientro non ebbi il coraggio, e mi dimenticai di quelle immagini quando facemmo sesso nella vasca da bagno e poi esausti ci addormentammo sul letto senza fare il bis perché luca era rientrato tardi dal lavoro.

La mattina sentii le sue labbra baciare le mie, erano le 7 e lui stava uscendo, io rimasi in dormi veglia, e la mia mente elaborò l’immagine di luca messo a pecorina con la bambola che sembrava viva che lo inculava, e luca con gli occhi all’insù e quasi con la bava alla bocca per il piacere. Quando mi svegliai del tutto mi accorsi di avere la mano infilata sotto il pigiama e sopra gli slip e stretta dalle mie cosce. Ancora un No! Non &egrave possibile che io mi ecciti al pensiero di quelle scene. No! Non potevo andare da luca e chiedergli, scusa sei bisex, mi avrebbe sicuramente chiesto cosa mi aveva spinto a pensarlo; dovevo fare in modo che le cose avvenissero naturalmente.

Quindi quella sera indossai un baby doll nero e aspettai il suo ritorno, che non tardò.

Appena mi vide, mi accorsi subito della sua eccitazione e iniziammo a baciarci e a esplorarci, lo spogliai mentre lui mi baciava il seno e mi mordeva i capezzoli; arrivammo sul letto e lui rimase solo con i boxer mentre io ero già completamente nuda; gli sfilai anche i boxer e gli presi in mano l’uccello mentre lui si succhiò le dita e me le affondò nella mia passerina. Io cambiai la mano che gli stava menando il membro e con l’altra dapprima lo abbracciai poi feci scendere la mano sempre più in basso fino al sedere, e iniziai a stringergli le natiche; sentivo che si stava arrapando sempre di più, visto che mi stava scopando la fica con le dita sempre con maggiore velocità.

Chiusi gli occhi presi un bel respiro, mi succhiai il dito medio, e iniziai a penetrarlo nel culo, lui si irrigidì tutto, era sorpreso ma eccitatissimo, sentivo la sua cappella pulsare e gonfiarsi. All’inizio il mio dito era statico, poi iniziai a muoverlo sempre più velocemente avanti e indietro;

‘fallo anche tu’, gli dissi e lui non si fece attendere nemmeno un secondo, mi penetrò nel buchino con l’indice dell’altra mano, dandomi un inaspettato piacere; stava andando tutto bene, provavamo piacere entrambi; ma lui si fermò si avvicinò al mio orecchio e:

‘Vuoi conoscere un modo nuovo per godere e farmi godere?’

Io sospettavo, ma non ero certa del significato di quella domanda, ma annuii.

Si staccò da me e si diresse verso l’armadio e tirò fuori da sotto lo scomparto delle sue scarpe una scatola, che riconobbi subito. Infatti tirò fuori la cintura fallica, e il gel; io mi sdraiai come lui fece distendere la bambola nel video e presi la cintura e me la misi. Lui si sdraiò sopra di me e mi infilò il suo cazzo di marmo dentro la bocca, e dallo specchio dell’armadio rimasto aperto, vidi luca prendere in mano il fallo e iniziare a menarlo mentre con la lingua mi lubrificava la fica. Era una cosa che mi aveva sconvolta vederlo nel video, ma adesso che lo stava facendo con me, la mia eccitazione era molto alterata, e non avevo alcuna intenzione di chiedermi il perché.

Non potevo godere a pieno senza vedere cosa stesse facendo luca, che mentre mi scopava la bocca con veemenza, menava il fallo di gomma e mi leccava la fica, succhiava quel cazzo finto e mi scopava la passerina con due dita. Io lo portai ad una eccitazione ancora maggiore quando mentre lo spompinavo, gli allargai le natiche e lo sodomizzai con due dita; stavo facendo più o meno quello che faceva lui con me e quella parte aggiunta di me.

Poi si sollevò e prese il gel, lo spalmo sul fallo, e su una mia mano, mi guardo come una troia guarda il suo cliente e si girò mettendosi a pecorina. Io dopo attimi di titubanza, feci un altro bel respiro e iniziai a lubrificargli il buco del culo con le dita impiastricciate di gel, e puntai il cazzo finto e luccicante, sul suo sfintere e premetti in avanti aprendoglielo.

Forse esagero, ma mi sentivo quasi un uomo, sentivo il potere di fare e disfare sessualmente una persona, mentre affondavo il lucente fallo dentro la carne di luca, che ansimava come una puttana menandosi il cazzo con ferocia; mi aggrappavo ai suoi fianchi e facevo scorrere la mazza di plastica dentro e fuori il suo culo, e vedere quel buco dilatato mi eccitava e potevo sentire i miei umori scendere sulle cosce.

Fui lui a farmi capire che dovevo fermarmi e si girò verso di me e mi tolse la cintura, e come per telepatia sapevamo che stavamo seguendo a grandi linee la successione dei fotogrammi di quel video; quindi sapevo che ora mi avrebbe esplorato per la prima volta il di dietro.

Anche quella volta staccò il fallo dalla cintura e mi mise in piedi a 90′ spalmandomi il gel dentro le mie parti anali; si sedette ed io di spalle mi abbassai lentamente sopra di lui; iniziai a sentire la sua enorme cappella che si faceva strada dentro il mio sfintere, provocandomi, con mia sorpresa, solo un lievissimo fastidio. Dopo 2, 3 su &egrave giù senza mai affondare troppo, mi calai completamente facendomelo entrare tutto, trattenei il respiro e poi espirai con un gemito da gatta in calore; da quel momento non sentivo altro che piacere, un piacere diverso ma intenso, andavo su e giù come se mi stesse spaccando la fica, fica che senza vederlo mi riempì con il fallo di gomma, stantuffandomelo con veemenza. Mi sentivo piena, lui mi sospirava che sentiva quel cazzo di gomma sbattere contro il suo membro, diviso solo da un sottile lembo della mia carne. Potevo godere immensamente perché anche la mia passera era notevolmente sollecitata, come anche i seni che luca palpava con la mano che gli era rimasta libera.

Oramai non riuscivo più a controllare le mie sensazioni e mugolavo e gemevo come una ninfomane, finché lanciai un ‘si’ liberatorio di avvenuto orgasmo, lungo intenso esplosivo.

Mi libero da quei due bastoni, e si alzò sbattendo il cazzo sulle mie guance e spingendolo con animalesca foga dentro la mia bocca; io ancora persa nel mio piacere, lo presi tutto e spinsi fino a farmelo arrivare in gola con le palle che premevano sulle mie labbra; quando sentii un getto caldo attraversarmi la gola, tirai fuori il suo cazzo e altri getti mi colpirono in volto, e lui come con la bambola strofinò attraverso il suo sesso, lo sperma sul mio viso.

Da quel giorno io e luca non abbiamo quasi mai bisogno di parlare. Io so che lui ama solo le donne e ama farsi sodomizzare solo da loro, cio&egrave da me. E lui sa che anche se adoro sentirmi scopata da due cazzi contemporaneamente, l’unico cazzo pulsante, che voglio &egrave il suo.

A meno che i segreti di luca non siano più di uno!

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