Skip to main content
OrgiaRacconti Erotici EteroTrio

Il trio perfetto!

By 15 Agosto 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Capitolo 1

Anna era un imprenditrice di una nota ditta farmaceutica. 25 anni appena compiuti. Alta, capelli alle spalle, biondo scuro, lunghe gambe, una 5′ di seno ed un culo scolpito dalla piscina. Uno degli sport che gli piaceva oltre al sesso. Anna amava il sesso. Era una donna a cui potevi levarle tutto ma non quello. Dopo una storia di 3 anni con un ragazzo finita male, si godeva la vita non aveva e soprattutto non voleva legarsi sentimentalmente a qualcuno.
Anche se quando rientrava a casa aveva ben 2 persone ad aspettarla ansiosamente e vogliosamente.

La prima era la sua migliore amica Eleonora 26 anni, mora, capelli lunghi, alta, magra, fisico modellato, un sedere tondo e sodo, per completare l’opera d’arte ‘ una 3 perfetta incorniciava tutto il suo stupendo corpo. Tutto questo era dovuto non solo a madre natura, ma anche dal suo lavoro. Lei lavorava come insegnate d’aerobica e proprietaria di una palestra poco distante casa. Anche Ele era libidinosa e sempre piena di strane voglie. A differenza di Anna lei stava per sposarsi però; non prima di scoprire che il suo lui preferiva gli uomini, tanto da non riuscire più a soddisfarla neanche sessualmente. Per Ele questa cosa non esisteva neanche, lei voleva scopare, voleva godere, godere sempre e soprattutto scopare sempre!

Ed infine non per ultimo c’era Lucas 27 anni di madre italiana e padre cubano, aveva il fisico ed i lineamenti di un perfetto cubano, scolpito ma non troppo, non troppo grosso ne troppo magro, occhi verdi, rasato e con una tartaruga che era seguita da uno stupendo serpente fra le gambe di 26 cm se non di più. Insomma l’uomo che una donna si scoperebbe dalla mattina alla sera. L’unico scopo della sua vita era quello di soddisfare tutte le donne che gli chiedevano di farlo, senza alcun problema. Istruttore di box e acqua gym lavorava nella palestra di Ele.

Era la casa del sesso. Quando Anna rientrava da lavoro stanca, aveva giusto il tempo di spogliarsi per casa entrare nella doccia sperando di avere un po’ di tregua e tempo per se stessa. Se riusciva in quest’impresa aveva un po’ di tempo sotto la doccia per rilassarsi. Se non era troppo stanca da ottima cuoca cucinava per i ragazzi, che rientravano quasi con gli stessi orari. Ma se era stanca andava a letto. Sapeva già che nel cuore della notte poi poteva essere svegliata dal cazzo voglioso di Lucas o dalla figa in fiamme di Ele, o da entrambi desiderosi di piacere.

C’era un equilibrio strano in quella casa. Ma per loro era un perfetto equilibrio di piacere, di godimento e di tutte le voglie possibili ed inimmaginabili. Non capitava mai di masturbarsi, perché se Anna o Ele avevano voglia di cazzo andavano nella camera da letto di Lucas. Cosi come viceversa se Lucas voleva scoparsi una bionda, una bruna o entrambe!

I vicini si lamentavano con loro delle urla di piacere ma Ele con il suo caratterino, un giorno sfacciata rispose: ” Signora provi lei a non gridare o godere con 26 cm di cazzo in figa o in culo! ” . Così come altre volte rispose: ” se suo marito non è capace di scoparla salga che le facciamo provare un po’ di piace! ”. Tutti sapevano cosa succedeva in quella casa, ma nessuno immaginava i modi che avevano e le fantasie a cui davano libero sfogo senza inibizioni ‘

Continua…
Capitolo 2’

Erano le 23 circa, rientrata tardi dall’ufficio Anna era stranita di non aver ancora trovato in casa i ragazzi.

Entrò in cucina e mise a scaldare una padella, e poi andò a spogliarsi. Si liberò di quella gonna stretta a tubo nera che tutto il giorno l’aveva impacciata e velocemente iniziò a sbottonare la camicia. Era affamata, non aveva voglia di cercare una maglietta nei vari cassetti. Dopo essersi fatta scivolare lungo le braccia verso dietro la camicia, si liberò del reggiseno. Quel coso fastidioso che tutto il giorno le aveva tenuto su le tette in bella vista davanti a quel suo dirigente, per far accettare al meglio un certo affare.

Si rimise la camicia senza reggiseno ed accese il condizionatore in camera. C’era troppo caldo e quel soffio d’aria fredda che le arrivò a dosso, quando ancora stava riabbottonando qualche bottone della camicia, sentì i capezzoli indurirsi e premere contro quel tessuto leggero bianco. Quasi dimenticava la padella sul fuoco, corse in cucina ed iniziò a cucinare, cosi com’era rimasta ‘

Il primo a tornare è Lucas. Buttò il borsone della palestra nel corridoio, adiacente alla sua stanza, e affamato anche lui si avviò verso la cucina. La visione di Anna piegata a 90′ con il suo favoloso sedere per cercare del pepe nero, gli provocò un brivido. Il perizoma nero, la visione parziale della fica, su quei tacchi alti e quella camicia più sbottonata che abbottonata gli far salir voglia. Sente il cazzo nelle mutande risvegliarsi. Anna non riesce proprio a trovarlo, ma quando si accorge degli occhi di Lucas la stanno guardando, appoggiato alla porta mentre si tocca il cazzo, le fa decidere di piegarsi ancora di più per mostrargli tutto. Lecca un dito e lo fa roteare per un po’ sul suo magnifico fiorellino rosa. Gli occhi di Lucas puntavano quel buco, voleva sfondarlo era già duro il suo amico e vedere Anna eccitata che giocava a strofinarsi un dito nel culo, lo eccitava da matti. Quando Anna si rialzò per non bruciare tutto è Lucas ad andare verso di lei.

Gli và ad appoggiare il suo cazzo contro il culo. Anna con una mano poggiata allo sportello e l’altra impegnata a girare ciò che stava cucinando, continuava a fare pressione su cazzo di Lucas con il sedere. Lei si bagnava, lo desiderava ma non diceva nulla a Lucas. E la mano di lui che va a scoparsi quella figa già tutta bagnata e vogliosa. Anna ha il tempo di spegnere il gas, che Lucas la gira e la alza per andarla a sbattere nel tavolo della cucina. Gli ultimi bottoni li strappa con foga del momento, la voleva completamente nuda, voleva prendere quel seno, leccarlo, giocarci con la sua bocca, per succhiarsi quei capezzoli duri e vogliosi.

Anna aveva abbassato la tuta di Lucas e le mutande, velocemente, voleva scopare, era arrapata, i modi di fare di Lucas le piacevano. Quando voleva qualcosa sapeva prendersela. Le piaceva il suo cazzo, ne era sempre attirata da quella bella asta lunga e corposa. Le piaceva il modo che Lucas aveva di scoparla, sapeva usarlo bene il suo serpente, ed era sempre pronto all’uso in qualsiasi ora ne sentisse il bisogno.

Lucas poggiò la cappella sul clitoride di Anna, lo bagnò un po’ nella figa tutta rasata e poi lo portò giù, sollevo Anna su di se è la impalò. Le urla di godimento di Anna erano forti, come era anche solito godere Lucas che stantuffava il cazzo dentro e fuori con movimenti prima lenti, e poi sempre più forti, la spaccava in due come voleva, su e giù sempre più in fondo.

Anna presa dalla voglia le continua a dire di fare:
” Non ti fermare Amore scopa la tua troia come solo tu sai fare ‘ dai fammi gridare ti prego ‘ voglio godere ‘ dammelo tutto ‘ Sbattilo ‘ Sbattilo dentro tutto ‘ ” Apriva le gambe sempre di più e poi le stringeva nella schiena di Lucas, mentre le sue mani poggiate sulle sue spalle lo cavalcavano e le davano il giusto ritmo di godimento.

Gli orgasmi che susseguono Anna tra urla e godimento di vero piacere, fanno impazzire contemporaneamente Lucas che esplode abbondantemente dentro di lei tutto il suo sperma. Crollano sul tavolo, per pochi secondi restarono l’uno dentro l’altro. Quando esce il cazzo Lucas prende la testa di Anna e gli ordina di leccarlo. Ad Anna piace il sapore di Lucas e non pensandoci due volte lo ubbidisce.

Ripulitasi anche lei. Arriva Ele stanca dalla palestra, decide di non mangiare giusto il tempo di prendere dell’acqua ed andare a dormire. Lasciando cenare entrambi nudi, visibilmente stanchi da una scopata appena conclusa.

A svegliarsi nel cuore della notte e proprio Ele. Era tutta bagnata ad aveva voglia di figa da leccare, colpa di un sogno erotico appena fatto. Scalza si alza ed attraversa il corridoio passando davanti la stanza di Lucas. Arriva e si mette a sedere nel letto di Anna, è li che dorme nuda con un cuscino tra le gambe ed uno sotto la testa che abbraccia beatamente. Posizionata su di un fianco Ele ha tutta la visione angelica della schiena, e del magnifico sedere di Anna. Si sfilò la canotta e nuda abbraccio Anna ‘

Continua’
Capitolo 3′

La mano vogliosa di Ele scivolava lungo la pancia di Anna, era decisa vogliosa ed impaziente. Sapeva di certo che anche se l’avesse svegliata da quel riposo beato, non le sarebbe dispiaciuto. Lecca la punta delle dita, lasciando un po’ di saliva e poi torna fra le gambe di Anna. Sente il clitoride ingrossarsi, le labbra scaldarsi e la figa bagnarsi, quando Anna dal piacere continua stringersi tra le gambe la mano che la sta scopando. Anna si stende a pancia in su, sul letto continuando a mantenere la mano di Ele che la stimolava. La bocca di Anna arrivava a baciare i capezzoli turgidi dell’eccitazione di Ele. Passò su di Anna a strofinare la sua figa bagnata ed eccitata tra le sue cosce. Le piaceva , la faceva impazzire essere svegliata così vogliosamente. Continuava a lasciarle i suoi umori su tutto il corpo. Bagnava le dita giù nella figa e poi le portava sulla sua bocca per fargliele leccare. La eccitava, sapeva come farla impazzire e soprattutto era l’unica donna, l’unica con cui riusciva a fare certe cose. Ele non provava attrazione fisica verso le donne, ma desiderava solo Anna.

Anna che la capiva, sapeva ascoltarla, sapeva incoraggiarla nelle esperienze della sua vita. Lei che c’era in qualsiasi momento. Quella donna che amava soddisfare di piacere e che riusciva a soddisfare anche lei. Anche per Anna era lo stesso. Ele era l’unica donna con cui era stata. Il loro era una sorte di legame consolidato nel tempo, che era riuscito ad unirle a tal punto. Prima che andassero a vivere insieme in una notte un po’ brilla, quando un bacio di sfida lanciato per un gioco tra uomini e donne fece capitare tra loro due quel loro primo bacio saffico.

Tante volte si erano viste nude, tante volte lo si erano depilate a vicenda. Ma da quel bacio tutto cambiò fino ad arrivare al rapporto che vivono oggi.
Ele che si era svegliata con la voglia di figa, con la voglia di leccarla continuava a scoparsi Anna. Era con la testa fra le gambe di quella donna, della sua donna. Con il pollice e l’indice gli spompinava delicatamente il clitoride, mentre forti scosse pervadevano il corpo di Anna che godeva e pregava l’amica di continuare. Le due dita non bastavano più, scivolavano troppo facilmente tanto da capire che non sentiva quasi più piacere. Era la mano completa escluso il pollice e la lingua a scoparsi quella grande figa aperta sotto gli occhi di Ele adesso.

In un momento più tranquillo Anna prese Ele per i capelli la bacia, le loro lingue si cercano, si leccano, si mordono e si assaporano. Anna presa dall’impeto della passione girò Ele di schiena e con mani aperte inizio a schiaffeggiarle il sedere. Voleva essere trattata da troia ed Anna lo sapeva. Ele ansimava di piacere il dolore la eccitava, prego Anna di scopargli anche il culo. Cosi iniziò come da richiesta a far roteare vorticosamente sul suo fiore rosellino la lingua, lascio un po’ di saliva e poi le infilò il dito medio su per l’intestino. Sentiva nel dito la morsa di Ele che provava dolore ma allo stesso tempo godeva. Lo stringeva e si scopava quel dito in culo come se fosse un cazzo duro.

”Leccamela adesso troia, che io ti scopo il culo invece”erano le parole di Anna. Si tornò ad abbassare sul letto con Ele su di lei al contrario. Un 69 nel cuore della notte.

”Continua così troia, sai che sei solo mia ‘ Oooo così”’ Spasmi violenti tra dita, lingue e mani fecero esplodere di piacere entrambi in breve tempo. Dopo essersi ripulite a vicenda e riassaporate con un bacio, crollarono abbracciate.

Continua’
Capitolo 4′

Un’altra cosa era certa in quella casa. La superiorità numerica e la passionalità predominanti di Anna ed Ele che erano perennemente vogliose. Quel fine settimana erano liberi finalmente da tutti gli impegni. La palestra chiusa, l’ufficio di Anna che non le da impegni. Era un altro il genere l’impegno che puntualmente li aspettava. Soddisfare le proprie voglie, scoparsi, essere dominati, spompinati e inculati per poi riaffrontare una settimana che magari non poteva essere così impegnativa, per gli impegni lavorativi.

Le ragazze sapevano quella mattina che Lucas non doveva andare a lavoro. E dopo essersi svegliate, essersi scambiate baci profondi con le loro lingue erano già eccitate. Anna questa volta era fra le gambe di Ele, con la lingua leccava tutti i suoi gli umori, che dal piacere continuavano a riprodursi e riscaldare quella figa. Non si accorsero però del rumore della porta di Lucas che era sveglio, attraversa il corridoio per andare in bagno. Giusto il tempo di uscire dal bagno ed andare in cucina per accendere la macchina del caffè, che gemiti di piacere rompono il silenzio della casa. Sente un brivido che parte da dentro le sue mutande, sa cosa lo aspetta o meglio sa cosa le ragazze sicuramente stanno facendo.

Apre la porta leggermente socchiusa. è proprio Anna piegata sul letto con il suo culo in mostra ai piedi del letto per leccare tra le gambe di Ele. Lei che continua ad ansimare ed impazzire. Lucas si avvicina lascia cadere le mutande per terra e si sdraia vicino Ele. Le prende la mano e gliela porta sul suo cazzo. Inizia a scappellarlo su e giù, su e giù ed ancore su e giù, in poco tempo il cazzo è in tiro. Pronte a scoparle in qualsiasi modo avrebbero chiesto.

è Anna che vuole godere, lo fa capire a Lucas con un lungo sguardo ammiccante. Lucas si alzò dal letto, in piedi impetuoso davanti alle sue donne, con il suo cazzo tutto duro va a mettersi alle spalle di Anna. Inizia a leccarle il culo, continua a leccarle il buco del culo, bagna la mano nella figa tutta umida e riporta accuratamente un po’ gli umori verso il sedere, poi sbatte un po’ il suo cazzo durissimo. Qualche istante dopo va a far sentire tra il culo di Anna la durezza e il calore. Brividi infiniti di Anna, che continua a bagnarsi. Lucas inizia a scoparla per bagnarsi un po’ il cazzo e far impazzire Anna, che dal godimento a smesso di leccare Ele.

Ele è lì invece eccitata dalla situazione, inizia a leccarle i capezzoli a toccarle le tette a farla godere quando Lucas la spingeva verso di lei scopandosela con la mano sul clitoride. Questo ritmo continuò per un po’, fin quando Lucas voglioso di scoparle il culo, la piega di più una volta alzata. Sputò un po’ di saliva per prenderle il culo. Quel culo che nei giorni scorsi si era dovuto negare per i dolori che aveva Anna da una precedente violenta scopata. Il cazzo di Lucas era grosso, oltre ad essere lungo. E quando le ragazze venivano dominate da lui, era si un piace ma anche un grandissimo dolore.

Adesso non osava scoparla come la volta scorsa, direttamente con il suo cazzo. Sa che non è dilatata ed il buco di Anna è troppo stretto per il suo cazzo. La scopa con un dito i sussulti di Anna lo inducono ad impazzire a non poter resiste più vuole quel culo. Lo vuole sfondare, vuole far godere come una troia, quella donna che ha paura del suo maestoso cazzo durissimo. Lo poggiò e con un colpo secco le sfondò tutto. L’urlo di dolore di Anna avrà sicuramente svegliato i vicini. è lui a tornare indietro e rifare lo stesso movimento, mentre il cazzo ormai scopa violentemente quel culo. Anna esplode con un urlo fortissimo, un orgasmo che Ele aveva visto ed aveva fatto venire anche lei, che non riusciva più a non toccarsi di fronte a quei due che scopavano in quel modo. Lucas riversò tutto nel culo di Anna. Lei sentì accogliere nell’ intestino il tutto il piacere perverso di Lucas caldissimo.

Crollarono nel letto tutti e tre. Ele a destra, Lucas al centro ed Anna a sinistra. Ele non era ancora soddisfatta e guardando Anna con uno sguardo di sfida, iniziò a baciare e leccare le labbra di Lucas. Anna fece lo stesso, iniziarono a baciare Lucas. Davanti gli occhi di lui, si baciavano, escludendolo per qualche istante. Le loro lingue si intrecciavano e poi si riavvicinavano lasciandosi andare alle follie dell’eros.

Il cazzo di Lucas era di nuovo in erezione, allora da quel bacio in tre Anna ed Ele iniziarono a baciargli il petto e far scendere le mani per andar ad arpionare l’asta di quel cazzo. Erano ben 2 mani differenti. Ben presto anche le loro bocche erano lì. Una si soffermava giù, gli leccava le palle e le manipolava in modo da farlo impazzire. L’altra invece era concentrata sulla cappella di quel cazzo meraviglioso. Lucas controllava il movimento della testa di Anna per i capelli, li tirava e li lasciava per scoparsi quella bocca, quella bocca che gli stava dando un piacere assurdo. Quando i respiri di Lucas si fecero troppo vogliosi, Anna si spostò e lascio campo libero ad Ele. Che andò ad impalarsi su quel cazzo durissimo. Lo lasciò scivolare dentro il suo ventre tutto, fino in fondo. I movimenti rotatori del suo bacino, l’uscire ed entrare di quel cazzo che si stava scopando con tutto il piacere. Lucas sapeva che Ele non prendeva nessun anticoncezionale a differenza di Anna.

Si tratteneva dal piacere fin quando gli spasmi violenti e le contrazioni del ventre dell’orgasmo che stava per arrivare non fece esplodere Ele, lui continuava a trattenersi invece. Aveva un ottima resistenza sotto sforzo l’aveva da sempre saputo dimostrare. Velocemente dopo essere venuta si sfilò il cazzo da dentro la figa ed andò ad accoglierlo nella sua bocca ‘ pochi secondi e Lucas inondò tutta la bocca del suo sperma. Mentre il cazzo continua a pompare quel viscoso liquido, Ele aspettava che il cazzo si ammosciasse per ripulirlo per bene.
Anna era di nuovo vogliosa, una veniva soddisfatta ed all’altra tornava la voglia. Era un continuo scoparsi, il desiderio di Lucas ed Ele era appena soddisfatto. Ma Anna no!

Purtroppo o per fortuna quella mattina fu interrotta da una sirena dei pompieri che si era parcheggiata proprio sotto il loro palazzo. Era l’appartamento sopra il loro ‘

Continua… Capitolo 5’

Le urla della signora del piano di sopra ‘ fecero capire ai ragazzi che quella signora e quella del piano sopra, sapevano urlare quando volevano. Loro che si lamentavano dei loro orgasmi!

I ragazzi corsero a vestirsi. Lucas indossò solo le mutande. Anna un toppino tortissimo e le mutandine. Ele la canotta con il suo tanga. L’unica che corse nella sua stanza a cercare un paio di pantaloncini fu lei infatti. Lucas ed Anna impauriti aprirono la porta d’ingresso. Videro un pompiere in divisa nera a fasce gialle fosforescenti che si affrettava a salire le scale.

” Ragazzi state tranquilli, la signora è rimasta chiusa in bagno e la stiamo soccorrendo ” un occhiata veloce ricambiata da quel pompiere squadrato dagli occhi di Anna. Sale rapidamente le scale e dopo pochi secondi riscende. Il pompiere non voleva sfondare la porta d’ingresso avendo visto che il bagno della signora era raggiungibile dalla terrazza della loro casa.

”Ragazzi ci dispiace ma per limitare i danni alla signora, dobbiamo intervenire attraverso casa vostra”.

I ragazzi annuiscono, a far strada al pompiere è Anna. Si sentiva eccitata dal pericolo e poi quel pompiere aveva quasi lo stesso fisico di Lucas se non più palestrato e i capelli lunghi ma non troppo, occhi verdi , alto 190 sicuro. Chissà se anche il cazzo è come quello di Lucas ‘ I pensieri di Anna risvegliarono quella voglia che la fa continuare ad eccitare guardando ogni movimento di quell’uomo.
Quel uomo che saliva una scala, visibilmente pesante tanto da gonfiargli il petto e le braccia.

Quel uomo che le diceva di stare tranquilla e che avrebbero fatto in fretta per non disturbare. Lei che era solo agitata a livello ormonale. Riescono facilmente ad arrivare all’appartamento della signora ed aprire la porta. Lucas tranquillo era tornato a letto. Così come Ele era andata a farsi la doccia. L’unica a rimanere a disposizione era Anna.

Anna capisce che stavano per completare il soccorso. Tra un po’ l’avrebbe salutata con un sorriso ed ignaro delle sue voglie avrebbe continuato la sua giornata lavorativa. Presto il sogno o l’illusione di essere scopata da quell’uomo in divisa sarebbe andata in fumo.

” Posso offrirle qualcosa signore? Con questo caldo ‘ ” è la voce di Anna che si fa coraggio.

Con voce possente ”volentieri, comunque io sono Marco ”

”Anna, un po’ di caffè freddo? ”

” Si grazie, gradirei un bicchiere d’acqua prima. ” Ne approfitta per guardare il corpo di Anna, che si va a prendere dell’acqua fresca in frigo ed una coca per lei.

Giusto il tempo del caffè e riceve una chiamata del collega che era rimasto sotto. La ringrazia, e si lascia accompagnare da Anna alla porta. Rimasto dietro per fissarle il culo volentieri.
”Io devo andare è stato un piacere, anche se avrei preferito che la chiamata fosse partita da te ‘ ” Sono le parole di Marco che ha appena varcato la porta.

Anna resta di stucco. ” ah si? è perché mai ” risponde cosi con gli occhi puntati su quell’uomo, poggiata alla porta di casa che stava per chiudere. Marco si avvicina al suo orecchio. Anna ha un lungo brivido che le attraversa la schiena nel sentire quelle parole sussurrate con una voce sensualissima.

”Hai delle mutandine rosse, e quando ti sei eccitata nel vedermi a lavoro forse, le hai bagnate tantissimo. Tanto da non riuscire a farti staccare gli occhi di dosso. Tralasciando il tuo seno ‘ ”
Anna è sbigottita, non aveva fatto caso che quel pompiere l’avesse squadrata in questo modo durante il suo turno di lavoro o meglio durante un soccorso.

” Visto che sei stato cosi bravo a notare queste cose, che ne dici di tornare quando non sei in servizio? Non mi dire che il tuo cazzo non si è infiammato nel notare queste cose ‘ ” Anche Marco era rimasto di stupito. Era vero l’aveva eccitato quella donna e con un ” ci penserò ”si avviò a scendere le scale ‘

” Chi pensa troppo ha controllare il vero piacere della vita è un uomo finito !! ” Le ultime parole di Anna. Uno sguardo come per dire a perderci sei tu! Non di certo io, le fecero chiudere la porta e rientrare in casa’
Capitolo 6

Ele uscì dalla doccia, con un asciugamano in testa a mo’ di turbante. Sono gli occhi di Anna a catturare l’andamento di quel corpo sinuoso, leggero, fresco, sensuale che si aggirava per casa nuda. Va a chiudersi in stanza è Anna a seguirla con la sua coca in mano.

Non era sorpresa. Ele pensò che avesse voglia di continuare ciò che i pompieri avevano interrotto, quando toccava nuovamente a lei provare piacere per la seconda volta. Anna le chiede se si notasse cosi tanto se fosse bagnata guardandosi allo specchio. Si vedeva eccome, una macchina rossa intensa spiccava fra il rosso asciutto delle mutandine. Così le raccontò cosa era appena successo con il pompiere.

Ele era gelosa. Che a scoparsi lei fosse Lucas le stava bene. Aveva la certezza che Anna non provava attrazione fisica per nessun un’altra donna. Ma il fatto che quel pompiere l’avesse fatta bagnare in quel modo le dava i nervi. Anna conosceva bene Ele. Per farsi perdonare corre a baciare quelle gocce che scendono dai capelli bagnati sul suo corpo. Ele la sbatte nel letto, le sfila le mutandine bagnate. Le da una leccata veloce quando si accorge che Anna aveva finito quella coca in bottiglia. Stende la mano verso il comodino, lecca il collo della bottiglia sotto gli occhi incuriositi di Anna. Facendo rimanere un po’ di saliva sopra il collo della coca le allarga le gambe ed inizia a scoparla con la bottiglia.

Anna è stesa sul letto non credeva in quella reazione da parte di Ele. Non riusciva a pensare, perché quella bottiglia fresca, non solo le dava piacere ma continuava a produrre uno strano rumore quando la scopava. Godeva della lingua che leccava i suoi umori di Ele… godeva e stringeva sempre più le gambe verso quella bottiglia che scivolava dentro di lei. Ele la penetrava , ogni tanto le passava quel collo di bottiglia sul clitoride che continuava a farla impazzire ‘ ” ti farà godere come lo sto facendo io, il cazzo di quel pompiere? ”

E quando lei rispondeva con un si detto dall’impeto, dal godimento; Ele le sbatteva dentro sempre di più, sempre più forte, quella bottiglia ‘ Allora la scena si ripeteva ” ti farà godere di più di cosi? ”

Ed Anna mentre continuava ad impazzire le rispondeva di si. Non riusciva più a parlare era presa dal piacere, era prossima all’orgasmo. Ele lo capì ”allora troia, vuoi capirlo che a scoparti devo essere solo io? Che questa figa è solo mia? ” smettendo di scoparla per un attimo’

Anna non voleva che smettesse proprio in quel momento. Si alzò dal letto, la prese per i capelli la tirò e poi la baciò.

”Sei la mia troia, sai che sono tua, tutte le volte che vuoi ‘ ma adesso scopami come stavi facendo!” Ele rassicurata da quelle parole, la sbatté nuovamente nel letto, facendola esplodere in un orgasmo che la fece gridare più della signora del piano sopra per essere salvata.

Ele dice: ” Esco a fare la spesa, non fare troppo la troia con Lucas. Voglio scoparmelo quando torno, però devo prima comprare una cosa. Avvisalo ”
Anna la sente, ancora stordita dall’orgasmo appena raggiunto crolla. Le fa un cenno e si mette comoda nel letto per addormentarsi ‘

Continua… Capitolo 7*

”Anna svegliati, un ragazzo cerca te ‘ Io vado al mare con degli amici! Ele mi ha chiamato dice d’aver incontrato un amico e va a pranzo fuori ‘ ” Lucas irrompe nella stanza di Ele dove si era addormentata. Apre gli occhi e dopo pochi secondi capisce che si trattava di Marco. Era ancora nuda, ma tranquillamente dice ” Lascialo salire è il pompiere che voglio farmi.”

Lucas lascia la porta aperta d’ingresso ed esce, scontra per le scale Marco che accenna un sorriso e le dice che Anna lo sta aspettando.

Marco salì le scale arrivò, varcò la porta d’ingresso chiedendo il permesso. Nessuno rispose, conosce l’appartamento bene o male. Si diresse verso la cucina, sentì il rumore della doccia. Allora capì che Anna è proprio sotto la doccia. Iniziò a pensarla nuda che si palpava le tette, che lascia scivolare le mani lungo il suo corpo insaponato, che l’acqua le scorreva addosso. Sentì anche un sussulto tra i jeans. Ma non voleva fare la figura di quello che era subito eccitato. Decise di uscire fuori a fumare una sigaretta.

Anna uscì in terrazza, a coprirla è solo un asciugamano. I capelli legati all’insù non sono bagnati. Non aveva fatto lo sciampo. Marco non si aspettava che Anna si presentasse così. Un po’ imbarazzato chiede ad Anna se stesse uscendo anche lei. Anna ci pensa un attimo e gli risponde con un no, ma fuori fa troppo caldo e di comune accordo decidono di entrare.

” Posso offrirti di nuovo qualcosa?” Sorride Anna

” Quello per cui sono tornato ‘ ” Marco afferra Anna la sbatte contro il muro del corridoio e la alza su di se, lasciando cadere l’asciugamano.

Le labbra di Marco avevano un buon sapore. Sapeva baciare bene, sapeva fare sentire una donna desiderata dai suoi sguardi. Era proprio cosi che si era sentita Anna quando incrociava lo sguardo di quel uomo. I baci provocatori sul collo, mani che la tenevano sbattuta al muro, i morsi e le parole che Marco le sussurrava la facevano eccitare.

” Allora sei venuto a provare il vero piacere ” Anna immaginava che sarebbe venuto. Era pur sempre un uomo a cui aveva già mostrato la sua figa eccitata.

” Sono venuto a scopare una donna in calore ” la mette giù e si allontana da lei. ” Sempre se lo sei ”.
Anna va in camera sua, c’è il letto ancora sfatto, fazzolettini, un vibratore a vista, una scatola di preservativi e vestiti sparsi qua e là.

”Mi sembra una casa o meglio una stanza molto tranquilla questa”

Anna ride è risponde ” è la stanza del piacere ‘ o la casa delle perdizioni, definiscila un po’ tu come ti piace ”

Marco ride e toglie le scarpe, poi si butta sul letto di schiena e continua a guardare Anna nuda che toglie qualcosa di torno.

” Potresti anche farmi capire il perché dovevo tornare ‘ ” Marco sfida Anna, lascia cadere i vestiti che aveva raccolto per mettersi in piedi sul letto. Per guardarlo dal basso.

” Te lo faccio capire subito ” apre le gambe e mantenendo l’equilibrio cammina sul letto con Marco al centro, va verso la sua testa ed inizia a toccarsi la figa mettendo un dito dentro. Si abbassa un po’ e fa leccare le dita a Marco, e poi si rialza.

Marco questa volta aveva la visione completa di quella figa e continua a guardare su, tra quelle gambe, come era eccitata bagnata con le labbra belle gonfie. La mano di Marco si palpava il cazzo. Quando Anna si accorse che Marco si stava toccando con un piede gli spostò la mano. Tornò indietro e gli si sedette sulle gambe.

” Tranquillo faccio io vediamo quando resisti ‘ ” Le mani di Anna erano curiose, vogliose e soprattutto veloci. Aveva già sbottonato i jeans di Marco e tirato fuori il cazzo da quelle mutande nere. Un cazzo di qualche cm più piccolo di Lucas,ma bellissimo da scopare. Non resiste a non sentire il sapore o meglio non prenderlo in bocca ‘ inizia a baciarlo lentamente sa che la sta guardando, ma sta anche godendo.

Allunga la lingua verso la cappella, la lecca e poi la succhia, scende di qualche centimetro gli lecca le palle gonfie e lisce, e poi torna sulla cappella. Il piacere di Marco lo si sente, si lascia andare a lunghi respiri e gemiti di piacere.

Anna si alza su di lui. Strofina un po’ sulla figa la cappella e poi tenendolo con una mano si sfonda di quel cazzo centimetro dopo centimetro. Il movimento del bacino su e giù sempre più in fondo sempre più dentro sempre più velocemente ‘ Urla di godimento da parte di entrambi rimbombano in quella stanza. Marco la scopava tenendola per i fianchi e lei si lasciava andare di peso quando doveva riaccoglierlo tutto dentro.

Quando l’orgasmo di Anna si fa sempre più forte Marco inizia a dire ” Fermati’ ”

Anna non lo stava neanche a sentire immaginava che fosse per il preservativo. Immaginava che Marco non riusciva più a resistere a quell’andamento e dovesse sborrare dentro di lei. Continuava a cavalcare quel cazzo come una pazza. Chiedendone sempre più. Fin quando, sempre più infondo tra urla di piacere. Le parole faticose di Marco ribadivano.
”Fermati ti prego fermati’ ooooohhhhh’.. siiiiiii” Fermati ti prego’. ” Nulla da fare Marco non era ascoltato. Anna devastata dall’orgasmo continua a scoparsi il cazzo, mentre Marco scoppia di piacere dentro di lei ‘ Anna sente quello sperma corposo dentro di se. Quando esce ed inizia a leccarlo per ripulirlo chiese a Marco ”perché mi chiedevi di smettere? Prendo la pillola tranquillo ”’

Marco non risponde, sposta Anna, e si riveste.
” Dove vai? abbiamo appena iniziato ‘ ”

” Vado a casa, ho mia moglie che mi aspetta tra un po’ di giorni darà alla luce un bambino ‘ Grazie era da tempo che non mi sentivo desiderato così ‘ ” estrae dalla tasca sinistra la fede e la indossa.
Anna non crede hai suoi occhi, un uomo sposato e per giunta padre tra pochi giorni era stato il suo giocattolo. Quasi si sentiva in colpa. Ma alla fine una scopata è pur sembre una scopata. Vorrà dire che sua moglie dovrà star più attenta al suo pompiere tutto fuoco.

” Pensi d’aver bisogno ancora di me? ” dice Anna, quando Marco è già per le scale.

” Tu saresti l’inizio della mia vita all’inferno per pochi minuti di paradiso ‘ Ricordatelo! ”

Continua… Capitolo 8*

Lucas era al mare con gli amici. Il suo fisico la sua bellezza e il suo cazzo in un costumino bianco di certo non lo facevano passare inosservato. Affittò una canoa per qualche ora di nuoto. Il mare era una tavola ed allontanatosi dalla spiaggia e dai suoi amici parti all’esplorazione. 30 minuti di nuoto abbondanti lo avevano portato in un isolotto apparentemente isolato. La spiaggia bianca, un mare cristallino ed un sole cocente gli diedero l’idea di riposarsi qualche istante sdraiato sulla spiaggia.

Poco dopo un gommone con 2 donne ed un comandante accostò in quella spiaggia.
Una voce femminile ” Possiamo o è un isola privata? ”

Lucas sorridente ” Magari fossi il proprietario di quest’isolotto! No signora sto solo riposando dopo un giro in canoa! ”

La signora girandosi verso il pilota le conferma la posizione e le fa cenno di voler pranzare lì.

”Vuole unirsi a noi per il pranzo, ho notato che con se non ha neanche dell’acqua ”’

Lucas si alza si dirige verso la signora con un vestito di lino bianco al ginocchio, con i suoi capelli lunghi biondi ed un grande capello lascia intravedere il suo seno sotto, senza il sopra del costume ed i capezzoli spiccavano all’occhio bene. Una donna di 40 anni circa portati benissimo.

” Volentieri, come potrei dirle di no? io sono Lucas, piacere ”

” Piacere mio, io sono Patrizia e lei è mia nipote Laura ”

Dopo aver aiutato a scaricare delle ceste Lucas si siede sulla sabbia. Laura si spoglia completamente lasciando sulla sabbia i pantaloncini ed un toppino, incurante della presenza di Lucas. Completamente nuda con un fisico modellato si immerge nell’acqua. Non ha seno, ma il suo culo è tondo è sodo. è una ragazza di 22 anni circa mora ed affascinante. La fissa mentre la donna continuava a parlare con lui.

” Ti eccita vederla nuda? ”

” Non lo si può non essere ‘ ” Ribadisce Lucas.

Con gli occhi fissi sulla ragazza non si accorge che la donna si spogliava proprio di fianco a lui, come qualche secondo prima aveva fatto la nipote. A distoglie lo sguardo dalla ragazza è Patrizia che le ha appena messo la mano tra le gambe in cerca del suo serpente.

Lo arpiona tra il costume e si lascia andare ad un’ apprezzamento ” Complimenti ‘ che ne dici di fare come noi? ”

Lucas sicuro di se è delle sue doti fisiche, sempre stimate e commentate in ottimi modi dalle sue donne, si alzò e si sfilò il costume.
Patrizia era sotto di lui. Luca lo prende in mano e lo massaggia è eccitato da quella situazione.

” ti dispiace se faccio io? ” Patrizia vogliosa, avvicinò la bocca sul cazzo, non riesce a prenderlo perché per lei è troppo largo. Quando Lucas affonda leggermente un colpo ,il cazzo le è subito in gola; quasi a soffocarla. E lì con le mani sulla testa di quella signora che gli fa un pompino davanti sua nipote, che vista la situazione si affretta ad uscire dall’acqua ‘

”Zia sei per caso in difficoltà? Posso aiutarti?” quando Lucas sente queste parole impazzisce, la lingua e l’esperienza del pompino di quella donna si sentiva, ma aveva difficoltà con le grandi misure ‘
” Lascia fare me ‘ ” Lucas sente la punta della lingua che dalla cappella scende giù per l’asta, fino alle palle, a succhiarle a tenerle per mano, quando lei accuratamente va ad insalivare la cappella per riaccoglierlo in bocca. Lei ha una grande bocca, Lucas affonda di più in lei, anche se le arriva alle tonsille la ragazza non mostra cenni di cedimento. Patrizia mentre la nipote spompina quello sconosciuto. Si scopa la figa in fiamme, prima con un dito e poi con quasi tutta la mano. Le sue urla di piacere sono un ottima melodia per il pompino della nipote.

La ragazza è bravissima. Lavora di mano di bocca, sa come succhiare un cazzo ‘ ed in poco tempo si fa schizzare tutto in faccia. Le bordate di sborra le macchiano il viso, ma lei continua a leccarlo fin quando non si ammoscia. La zia va a leccarle lo sperma dal viso ed assaggia, gustando ciò che in parte era anche merito suo.

Patrizia ordina a Lucas di leccarla. Si fiondò tra quelle gambe, leccando a tutta lingua, gli umori di quella donna. Tenne tra le labbra il clitoride lo succhiò, lo stuzzicò con la punta della lingua. La nipote non voleva aspettare e si posiziona sul corpo della zia, per un 69. Orgasmi a non finire inondavano quelle fighe. Una leccata solo da parte della zia, l’altra leccata e scopata dalle mani di Lucas e Laura.

Il cazzo di Lucas era nuovamente duro quando agli spasmi violenti della zia annunciavano l’orgasmo ‘ prese il cazzo in una mano e lo infilò dentro inaspettatamente. Sua nipote si era rigirata dando il culo a Lucas che scopando con la zia, sbatteva anche contro il sedere di Laura ‘ lo sculacciava e scopava la zia, quando l’orgasmo fortissimo di Lucas arriva, esce con il cazzo da quella figa andando a sborrare tutto il culo di Laura.

Questa volta a pulirlo e la zia, non ne perde un goccio e dopo aver lavorato di tette, riesce a farlo tornare in erezione. Vuole il culo di Laura adesso ‘

Vuole sfondarlo ma la ragazza non l’ha mai preso in culo e Lucas deve abbandonare questa voglia accontentandosi della sua fighetta depilata ‘

Lucas pranza con loro e prima che i suoi amici lo dessero per disperso. Si rimise in canoa ed abbandonando quell’isoletta.
Capitolo 9

Era stata una giornata strana ed intensa. Ma c’era ancora qualcuno che nel proprio letto non riusciva a dormire. Una mano scivolava lentamente fra le gambe. Spostava quelle mutandine dolcemente. Si toccava per cercare piacere. Per provare quel brivido che ti fa toccare le stelle. Quel piacere che solo una scopata o una masturbazione riesce a darti. La mano si muoveva lenta, si faceva coraggiosa quando il piacere si avvertiva in modo più intenso. Ele pensava a come aveva scopato Anna questa mattina, quando la sua rabbia aveva preso il sopravvento. Quando quella bottiglia l’aveva scopata, ma soprattutto a quelle parole.

”sai che sono tua, tutte le volte che vuoi ‘ ” quelle parole la stordivano, pensava a come Anna le avesse pronunciate nell’arrivo del suo orgasmo, quando la pregava ancora di essere scopata, di essere leccata da quella lingua che non smetteva di darle piacere. A quelle parole che le aveva detto per rabbia, giurando di scoparsi Lucas appena tornata.

Ele pensando a quella scena iniziava a bagnarsi, mentre le dita stuzzicavano il clitoride gonfio e voglioso continuava a godere. Pochi minuti per decidere di alzarsi dal letto ed andare in camera di Lucas. Si proprio Lucas, Ele scopava con lui solo in compagnia di Anna. Ma lei non andava di sua spontanea volontà da Lucas. Pensava ad Anna, sola nel letto l’avrebbe voluta svegliare, ma la rabbia e la delusione di quella giornata la spingevano a cercar di far ingelosire Anna con Lucas.

Aprì la porta lentamente, sfilò le mutandine ed abbraccio Lucas. Per un attimo rimase stranito della presenza di Ele, poi sfinito ricambiò l’abbraccio, continuando a dormire. Ele arpiona con una mano il cazzo di Lucas iniziando a sbatterlo violentemente.

Lucas solo così, capì le intenzioni di Ele. Nessun bacio, nessuna tipo di passione, solo sesso fra quei due. Quando il cazzo di Lucas fu svegliato da quella mano in poco tempo si indurì. Ele aprì le gambe, mettendosi su di lui. Era strano, un silenzio che portava ad avere sempre più voglia.

Lucas la sollevò, Ele riuscì a mettere dentro inizialmente solo la cappella, poi lasciandolo scivolare lentamente sempre più dentro quel cazzo lo accolse tutto. Il primo orgasmo di Ele non tardò ad arrivare. L’andamento di Lucas era violento continua a scoparla e sbatterle dentro tutto il suo maestoso pene.

Le urla di Ele uscivano libere da quella bocca senza pensare era presa dal piacere, continuava ad avere forti vibrazioni dentro di sé. E per farsi sentire da Anna continuava a gridare sempre più forte ‘ continuava a spaccarsi dentro tutto quel cazzo fin quando svenne sul petto di Lucas.

Lucas dovette alzarla velocemente dal suo cazzo, per non sborrarle dentro. Un fiume di sperma schizzò fuori inondando però il corpo di Ele. Si alzò, un po’ stupito da quella scopata cosi veloce, andò a farsi una doccia lasciando Ele svenuta sul suo letto e poi andò a dormire nel letto di Ele per restare un po’ solo.

Anna aveva sentito tutto, stranamente si sentiva nervosa, gelosa da quello che era appena successo. Era arrabbiata, tanto da decidere di non rivolgerle più parola e di far in modo che la presenza di Ele in quella casa per lei non avesse alcun senso’

Continua’
Capitolo 10

La vita in casa procedeva, fra vari impegni ed i loro lavori. Anna rientrava come sua consuetudine prima di Ele o Lucas. Ma le cose erano cambiate si era come spezzato quell’equilibro che si era consolidato nel tempo. Anna ed Ele non riuscivano a trovare un punto d’incontro, silenzi ambigui e battutine pungenti non riuscivano a far trovare un punto d’incontro per risolvere il tutto, e tornare a quel trio. Anna si concedeva alle voglie di Lucas. Lucas non prendeva posizione perché anche Ele ormai aveva preso gusto di quegli incontri notturni.

Quegli incontri che ormai diventavano gare a chi gridasse più forte o a chi sfinisse più Lucas, in modo tale da non riuscire a soddisfare le voglie della seconda che si fosse presentata al cospetto del cazzo di Lucas.

Ele era consapevole che una piccola parola o un gesto nei confronti di Anna avrebbe cambiato la situazione, ma per orgoglio continuava solo a desiderare quel gesto senza lasciarsi andare per prima.

Gli orgasmi di Ele ogni qual volta Lucas la inculava, la sfondava o la leccava erano un colpo al cuore per Anna. Lo stesso per Ele quando Anna dormiva o si recava nella stanza di Lucas per le sue di voglie. Era tutto cambiato ma nessuno delle due aveva il coraggio di ammetterlo ‘

Era un fine settimana come un altro, mentre Lucas faceva la doccia. Anna era appena rientrata a casa, quando la voglia di far compagnia a Lucas sotto l’acqua la spinse a lasciar cadere giù i vestiti velocemente e dirigersi verso il bagno.

Le spalle statuarie di Lucas che si insaponava le davano la schiena, mentre le mani si accarezzavano il corpo accompagnando il bagno schiuma sui suoi muscoli delle braccia, sulle cosce e su i suoi pettorali. Anna scioglie i capelli entra nella doccia, li bagna, continuando a bagnarsi. L’acqua fresca le provoca un brivido. I capezzoli erano turgidi quando Lucas se ne accorge sbatte Anna contro il muro, con le mani coglie tutto il seno portandolo nelle sue mani, la sua bocca stringe strettamente un capezzolo, lo mordicchia, lo lecca e suo ‘ e la sua bocca vogliosa che affonda su quel seno lo fa capire ad Anna. I baci vogliosi di Lucas. Le loro lingue che si intrecciano, si cercano, si desiderano, i baci sul collo di Luca, le sue mani, la sua voglia e il suo cazzo portano Anna ad uscire dalla doccia per portare Lucas sul letto.

Quando lei si stende sul letto lui, non aspetta altro che indirizzargli il suo maestoso cazzo dritto nella figa per iniziare a scoparla. Le gambe alte aperte come a spaccarsi da sola di Anna, tenuta dalle caviglie dalle mani di Lucas. Ogni colpo accoglie tutto il cazzo di Lucas con estrema violenza, le urla di piacere e di dolore nello scoparla in qual modo non potevano non essere sentite da Ele che aveva appena varcato la porta di casa.

” Lucas fai piano mi sfondi così ‘ Ooooooohhh siiii cosiii ” Anna.

” Ma quale piano voglio sfondarti tutta ‘ sei la mia troia! Siiiiiii ” Era Lucas che non riusciva a controllare la violenza e la passione con cui scopava la figa di Anna.

Quando Ele sentì quelle parole furiosa, incazzata nera si recò dritta nella stanza di Anna. La porta era socchiusa, afferra la maniglia della porta pronta ad entrare. Resta ancora un attimo a fissare quella scena che si intravede dalla fessura della porta, quella scena vista tante volte. Questa era diversa. Era diversa per le sensazioni che le trasmetteva nel vedere Anna, la donna che desiderava solo sua, scopata da Lucas.

Lucas la scopava violentemente sbattendo contro il suo bacino rumorosamente, il suo cazzo stantuffava quella figa con movimenti secchi, decisi, vogliosi che erano come se spaccassero in due Anna tutte le volte che il cazzo di Lucas rientrava, affondando nuovamente in quella figa completamente bagnata ed eccitata. Le mani di Anna arpionavano la schiena di Lucas, lo tirava sempre più a se, come se ogni colpo non le bastasse più, ne voleva sempre di più. Cosi come Lucas continuava a soddisfare quella sua richiesta.

Quando Ele prende coraggio per entrare, le urla dell’orgasmo di entrambi si innalzano. Ele entrò nella stanza quasi con le lacrime agli occhi, pieni di rabbia, incrocia subito lo sguardo di Anna che muore di piacere, preda da quell’orgasmo non riesce a restare con gli occhi aperti e li socchiude. Lucas viene dentro Anna anche lui fissando Ele ‘
Quella scena è come se fosse stata bloccata. Sia Anna che Lucas fissano Ele, sfiniti da quella scopata. Lucas da un leggero bacio sulle labbra di Anna esce da dentro di lei e se ne va chiudendo la porta ‘ Lo sguardo di Anna non si è ancora staccato da quello di Ele.

Ele si chinò, inginocchiandosi verso le gambe aperte di Anna. Quella figa tutta bagnata, scopata e sborrata Lucas fu baciata. Lentamente sotto lo sguardo vigile di Anna, dolcemente la leccava. La lingua di Ele ripulisce la figa. Si stende sopra di lei, le strappa un bacio con gli umori di quella scopata appena conclusa e si lasciano andare in un abbraccio infinito’

”Questa era la tua ultima scopata da sola con Lucas, d’ora in poi lo farai solo in mia presenza ”
Ele sussurra dolcemente all’orecchio di Anna.

” Giuro di farlo solo per dare piacere anche a te ‘

”Troia mi sei mancata ‘ ”

” Smetti di chiamarmi troia ‘ ”

” Hai ragione Amore anche perché io ‘ Ti Amo ‘ ”

Leave a Reply