Siamo in vacanza, in barca, mio marito Gio, io e una coppia di amici. Lei si chiama Mari e lui Willy, lui è anche il padrone della barca e lo skipper; io, forte di una patente nautica, gli faccio da secondo ma senza di lui non saprei cavarmela.
Non è il primo anno che facciamo le vacanze assieme, il quarto con lui e il secondo con Mari, lo scorso anno new entry nel quartetto.
La coppia Willy ‘ Mari è la nostra coppia di riferimento per gli scambi: a me piace molto lui e a lei molto mio marito, ci troviamo sovente anche in città, ma le vacanze in barca sono l’occasione migliore per vivere intensamente i nostri rapporti.
Willy e mio marito sono etero, io bisessuale e Mari, con le mie cure dello scorso inverno, ha capito che anche con me poteva trovare piacere.
Lei è bruna, abbastanza alta, formosa, con un seno abbastanza stanco ma bello, un sedere che si fa guardare, il viso è un poco volgare ( Gio dice che ha la bocca da pompini ) ma piacevolissimo.
Lui, un bel tipo atletico, agile come un gatto, molto ben dotato, con un arnese che usa molto bene e un culetto nervoso che è un amore.
Dunque si va in vacanza! La meta di quest’anno è Formentera e contiamo di arrivarci in barca.
La prima notte è volata via senza follie; stanchi e comunque impegnati a navigare e ad assuefarci alla barca, al suo rollio e beccheggio, ai suoi spazi, alla difficoltà di vivere in quattro in pochi metri quadrati. Abbiamo sostato al mattino già in Francia, abbiamo fatto più volte il bagno e preso il sole in una caletta deserta ovviamente nudi. Siamo tutti naturisti e in navigazione stiamo quasi sempre nudi per godere del mare e del sole e, diciamolo pure, dei nostri corpi.
La sera siamo partiti per la traversata verso la Spagna. Sino a mezzanotte ho portato io la barca: niente di speciale, pilota automatico quasi sempre attivo e grande attenzione all’incrocio con le navi che entravano e uscivano da Marsiglia. Altre due barche ci affiancavano a debita distanza: una traversata così è meglio farla in compagnia. Willy, che mi avrebbe dato il cambio, si era addormentato sul ponte .. Mari alle 23 era scesa a dormire e a mezzanotte siamo scesi anche io e Gio cedendo il cambio a Willy. Gio l’ho spedito nella nostra cabina e io mi sono addormentata sul tavolaccio del salone .. tre ore di sonno prima del cambio.
Alle 3 mi sento sfiorare .. Willy voleva il cambio. Mi sono alzata, ho messo la tuta impermeabile e una felpa (di notte in mare fa un freddo cane) e sono risalita seguita da Willy, ben decisa ad approfittare della situazione e l’idea del suo viso all’altezza del mio sedere dolcemente dondolante sulla scala mi ha fatto aumentare la voglia. E lui non ha perso tempo: appena messa al timone ha cominciato a infilarmi le mani nei pantaloni e nel costume che avevo sotto. Me lo aspettavo con una certa voglia; ho divaricato leggermente le gambe perché potesse lavorarmi con maestria la figa .. poi mi è venuta voglia del suo cazzo, mi sono voltata e ho preso in bocca quello che già era libero da pantaloni e mutande, duro e allettante. Mi sono fatta scopare la bocca e poi gli ho fatto un pompino da manuale, tenendolo in tiro finché ho potuto, ma ben presto mi è esploso in bocca e ho cominciato a succhiare e ingoiare fino a farlo gemere; non una goccia gli è rimasta e nulla è andato perso . Voleva che venissi anche io ma l’ho mandato di sotto a riposare dicendogli, ridendo, che se si svegliava Mari avrebbe fatto un magra figura con quel pisello appagato.
Rimasta sola ho abbassato i pantaloni e ho cominciato a toccarmi la figa decisamente bagnata, in piedi attaccata al timone, le gambe larghe ben appoggiate al ponte. Un ditalino lento, senza fretta, giocando col clito, infilando 2 dita dentro, fino in fondo, o penetrandomi dolcemente il buchino per poi tornare alla patata. E’ stato un orgasmo lungo, intenso, subito seguito da un altro; ho continuato a sfiorarmi e gli orgasmi sono stati molti, la mano vischiosa dei miei umori, l’ho leccata e succhiata godendo del suo sapore
Alle 6 lui è tornato in coperta per il cambio, ma ormai non avrei più dormito. Il sole si era alzato da una ventina di minuti e mi ero tolta il sopra della tuta impermeabile e la felpa; mi sono tolta il resto e mi sono lavata con l’acqua di mare. Mi sono asciugata e sono scesa in cabina trovando Gio addormentato, nudo, con nell’aria un odore di sesso impressionante. Mi sono cambiata il costume senza svegliarlo e sono tornata nel salone dove ho trovato Mari che stava preparando il caffè, solo una canotta, col bel culetto e la figa in mostra. Ci siamo scambiate il bacio del buon giorno poi mi dice con aria maliziosa:
“Questa notte me lo hai restituito spolpato. Peccato che mi fossi svegliata con la voglia, così appena si è addormentato sono andata a prendere il tuo posto con Gio, una grande cavalcata .. ti secca?”.
“No, siamo qui per divertirci e ci eravamo già dette che mettevamo in comune i nostri maschietti” “Bene … siamo in vacanza .. facciamoli felici e facciamo felici le nostre patate”
Mi ha baciata, la lingua in bocca, le mani hanno accarezzato i nostri corpi vogliosi l’una dell’altra, nell’attesa che il caffè nella moka passasse, lentamente.
Ci sono altre storie se siete interessati
Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono