Skip to main content
Racconti Erotici Etero

In camporella

By 12 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Laura ed io siamo sposati da 20 anni, a parte raro qualche litigio, andiamo d’accordo e ci amiamo. Facciamo sesso due o tre volte per settimana, spesso a casa nostra nel classico letto, altre volte ci inventiamo delle situazioni particolari all’aperto,

in auto, in ‘camporella’, al cinema, nei parcheggi ecc’

Laura ha 43 anni, mora, bel corpo e bel viso, figa molto pelosa, un bosco perfettamente triangolare, piccole labbra rosee e clitoride sensibilissimo, il

classico ‘grilletto’ che, appena stimolato provoca un esplosione di desiderio.

Io ho 45 anni, corporatura normale, un po’ brizzolato, cazzo di lunghezza

leggermente superiore al normale, cappella imperiale, multi sborrata copiosissima,

impressionante, imbarazzante.

Abbiamo avuto rapporti saltuari con altre coppie, brevi scambi durante party estemporanei, Laura non disdegna rapporti bisex con le persone giuste, l’ultima

volta si &egrave fatta una splendida signora di quasi 60 anni, una donna dalla dirompente carica sessuale. Io sono stato a guardarle e poi le ho coperte di sborra mentre il

marito ci filmava, eravamo tutti mascherati. Il videoclip &egrave già in rete, non

&egrave difficile trovarlo, per ora non posso dirvi di più.

Domenica scorsa abbiamo deciso di andare al fiume, c’&egrave un casolare nascosto

in mezzo ai rovi, &egrave un posto dove spesso si trovano coppie esibizioniste, omosessuali

e guardoni inoffensivi. A Laura piace farsi guardare ma non vuole essere toccata da

estranei, salvo che siano persone sane, pulitissime e nell’ambiente giusto

Quel giorno indossava un completo scuro, gonna corta, calze autoreggenti nere,

niente mutandine, il tutto era molto comodo per potersi coprire e scoprire velocemente visto che l’aria era un po’ freschina, la primavera non &egrave ancora ai

massimi livelli di libidine termica; io portavo una giacca sportiva e dei jeans.

Cominciammo a baciarci, toccarci e poi io mi inginocchiai, le sollevai la gonna

e le leccai la passerona vogliosa, già bagnata dal momento in cui stavamo scendendo

dall’auto’ Successivamente Laura prese in bocca il mio uccello ed iniziò a spompinarlo con voluttà, continuò la sua performance anche quando, silenziosamente, comparvero due ragazzi sui 18-20 anni che, cazzi alla mano, si

masturbavano.

Laura li osservava, poi guardò me come per essere rassicurata, io assentii con un

movimento del capo. A questo punto uno dei due ragazzi si mise a spompinare l’amico, sembrava espertissimo, l’altro iniziò a mugulare.

Io presi Laura a pecorina, il mio cazzo era sparito in mezzo alla folta peluria,

le sue tette si muovevano ritmicamente, lei venne due volte consecutivamente

mentre il mio carico di sborra si avvicinava alla consueta ‘apoteosi’ pirotecnica.

Il ragazzo spompinato venne sul viso dell’amico, lo sperma colò anche sulla

sua camicia. I due si avvicinarono e mi chiesero di osservare Laura da vicino,

lei imperiosamente disse: ‘Guardare ma non toccare!’ I due mi fecero i complimenti

quando tolsi per un momento il mio cazzo dallo scrigno di Laura, la mia cappella

suscita sempre una certa ammirazione.

Subito si innescò una gara a chi spompinava meglio il suo partner, Laura voleva

fare la maestra a tutti i costi e pure i due ragazzi si impegnavano per non sfigurare.

Iniziò la gara: lo spompinato si impegnò per rendere il favore all’amico, prese in

bocca il suo cazzetto e si mise a lavorarlo per benino mentre noi li osservavamo.

Dopo qualche minuto il ragazzo venne, le scarse gocce del suo sperma finirono

sugli occhi del compagno.

Io, stimolato da Laura e dal senso di competizione (volevo dimostrare che un uomo

‘in età’ può sempre stupire), raggiungendo l’orgasmo, tolsi il cazzo dalla bocca di

mia moglie e lavai per benino i due malcapitati vicini che, presi in contropiede,

fecero un immediato balzo. Laura si mise a ridere, meglio loro che lei, il mio carico le avrebbe riempito la bocca se non fosse stato deviato.

I ragazzi, disorientati, sparirono quasi di corsa gridando a mia moglie: ‘Bella figa!

Bella troiona!’.

Noi ci mettemmo a ridere, avevamo dato una lezione di sesso e di vita a due sbarbatelli forse gay per caso e per il fatto di non avere avuto al momento la materia prima femminile.

Laura ed io tornammo all’auto, sul parabrezza c’era un foglio con un numero di cellulare, la cosa ci fece piacere e decidemmo di farci un pensierino.

Ci sentiremo presto per un’altra puntata, forza ragazzi, fatelo anche voi ‘strano’,

metteteci tutta la vostra fantasia, le belle scopate non si dimenticano mai!

Leave a Reply