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Racconti Erotici Etero

in tintoria

By 27 Dicembre 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

La vita di single non è il massimo quando si tratta di dover lavare gli indumenti , infatti proprio per questo quando si tratta di felpe e pantaloni mi rivolgo sempre a johanna , lei è una donna romena sui 45 anni che ha rilevato una tintoria gestita prima da una noiosissima vecchina che non perdeva occasione per lamentarsi dei problemi del mondo , di come la gioventù sia debosciata eccetera eccetera’
Johanna invece è una donna che in faccia è piuttosto bruttina con un naso a patata e qualche ruga di troppo ma con un fisico che è letteralmente da bomba sexy , soprattutto considerando l’età’due tette di quarta misura minimo inserite in camiciette troppo strette , jeans stretti allo spasimo che lasciavano ammirare e desiderare un bel culone capiente e secondo me molto voglioso.
Ammetto senza mezze misure , mi arrapa assai e non nego che è anche capitato che mi masturbassi pensando a lei in tintoria che si titilla la fica mentre mettendo a lavare i miei indumenti li annusa , oppure pensando che andando a ritirare roba che aveva rovinato lei mi chiedeva di perdonarla e io mi faccio fare un pompino per ricompensa’
Questo è sempre rimasto un sogno fino a quando un giorno non ho scoperto di come la vita ti può sorprendere in positivo trasformando in realtà un tuo desiderio fino a quel momento irrealizzabile’
Era un sabato mattina di gennaio, unico giorno che ahimè mi permetteva di portare a lavare i miei indumenti a causa degli orari impossibili del mio lavoro..arrivato davanti alla tintoria cercai di entrare aprendo la porta ma purtroppo era chiusa a chiave , e gia scazzato dell’ idea del riportare indietro la roba vedo johanna arrivare di corsa dicendomi trafelata di aspettarla
‘ero al bar a bere un caffè per scaldarmi, sai fa freddo in negozio senza riscaldamento..’
Entriamo , lei si toglie il giaccone che indossava e noto per l’ ennesima volta la sua carica sessuale..aveva una felpina rosa con la zip aperta a metà con un top giallo sotto che sembrava espoldere con quelle tette enormi che spingevano
Questa volta i jeans lasciavano spazio ad una gonna nera e ai piedi stivaletti bianchi
Soliti convenevoli su cosa gli ho portato e su quando andarli a ritirare , io sto per andare via quando vedo un vestito da sposa appeso vicino alla maxi lavatrice , e incuriosito gli domando di chi era..
‘è di una mia cugina che ha perso il marito sul lavoro e non vuole più il vestito , anzi se lo vuoi per la tua ragazza te lo regalo!’
Gli ricordo che sono single , al contrario di lei che so sposata e con un figlio che bazzica ogni tanto in negozio..
‘sposata lo sono ma solo per la legge , ci siamo allontanati da qualche mese e ognuno vive per conto suo’
Inizia a raccontarmi di come lui la trascurasse in ogni senso ,anche nel sesso’
‘scusami , ma sei una bella donna , che ti frega’ gli ricordo’
Lei tira un sospiro e mi dice che da tanto tempo non sente un uomo vicino a lei che la fa sentire donna , nel vero senso della parola’
Finito questo sfogo quasi imbarazzata mi saluta andando verso il retro negozio e io mi sento che è l’ occasione del secolo’in quel momento o mai più , dovevo buttarmi!
Supero il bancone e mi avvio verso di lei , che è impegnata a raccogliere indumenti da una bacinella , le accarezzo i suoi capelli neri einizio a baciarla sul collo’
‘ma che fai , sei matto?’
‘johanna , mi piaci e sono single come te”
Lei si gira sorridendomi e mi bacia in bocca con una foga incredibile , stringendomi la testa contro di lei , le sue tette che premevano contro il mio petto mi portarono subito ad una reazione nelle parti basse , cosa che lei notò subito’
‘hai voglia , eh!’
‘Certo , non sai come mi attiri”
Si spoglia mostrandomi il suo seno più grosso ancora di come lo immaginavo
Io sono in piedi lei siede su uno sgabello e inizia a toccarmi il pacco , mi tira giù la zip mi prende l’ uccello in mano e mi comincia a segare’
‘lascia che ti faccia venire , amore’ , la sua mano scivola lenta sul mio cazzo che si ingrossa piano piano scappellandosi per bene’io le infilo in bocca 2 dita e lei le succhia con forza facendomi eccitare di brutto , la alzo dalle braccia e le metto le mani sotto la gonna , trovo slip bagnate e le mie dite si infilano nella fregna come nel burro caldo , inizia ad emettere dei gemiti e vedo le sue pupille che si aprono a mille.
La spingo di schiena contro il muro , le tiro su la gonna e gli infilo la verga dentro la figa , gli dò colpi decisi e la stantuffo a ritmo facendomi accompagnare dalle sue gambe , lei tiene le mani in alto contro il muro , la cosa mi eccita alla follia , inizio a palparle le tette , a stringerle i capezzoli facendola mugolare’
Sento che aumenta il suo ansimare , il corpo inizia a vibrare e viene dicendo parole in romeno per me incomprensibili’la bacio in bocca e la faccio coricare per terra gli metto il mio cazzo fra le tette , voglio una spagnola da lei’
Inizio a strusciarmi sulle poppe, lei da donna esperta si di cazzo stringe forte le tette e mi lecca la punta dell’ uccello con la lingua facendomi impazzire , non resisto molto ho le palle che eslpodono e sborro con 4 5 fiotti violenti che la riempiono sul collo e gli arrivano sulle guance
Quel giorno non fece molto freddo in tintoria
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