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IN VACANZA CON GLI AMICI

By 20 Agosto 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Eravamo in campagna con un gruppo di amici, tre coppie e due single. La mattina appena si era arrivati si parlava scherzosamente sui single del gruppo, noi accoppiati ci scambiavamo effusioni amorose in continuazione e le ragazze ironizzavano. Martina la mia fidanzata “dai ragazzi non ve la prendete a male, magari lo potete fare fra di voi” Sofia la fidanzata si Gianni “dai quindi siamo 4 coppie?” Valeria moglie di Carlo “non li vedi sono due cavalieri… incrociano le spade!” Gianni poi con sguardo da rimprovero ” vedete di non sfottere troppo …” In effetti noi fidanzati sapevamo cose che le nostre compagne nemmeno immaginavano. Noi 5 boys giocavamo sempre a calcetto insieme e dopo le partite nelle docce sfottevamo Rocco e Danilo, li chiamavamo Pilone e Pitone, se il primo aveva l’uccello lungo quasi il doppio dei nostri forse un 24 o 25 cm, l’altro era da guinness, non potrei dimenticare una volta che giocammo con una squadra femminile e tra le palpatine varie ci infoiammo come i pazzi e nelle docce arrapati rimanemmo allibiti dalle sue dimensioni, era impressionante, altro che il siluro di Rocco questo pareva la bottiglia di acqua lete da 1,5 lt che terminava con una testa pari ad un pugno di Mike Tyson. Mente le ragazze preparavano la cucina noi boys andammo a prendere da bere il buon vinello paesano. Gianni si vantava di aver finalmente violato il secondo canale di Sofia mentre Gianni si infervorava nei confronti di Rocco e Danilo “potessi avere qualche cm in più, sopratutto quando Valeria mi chiede di spingere, ma cazzo spingo se sono arrivato alle palle e per poco non ci faccio entrare anche quelle” Rocco “se vuoi?” Io (Marco) “dai non scherzare che la cosa è seria, Martina credo che finga” Danilo “non a tutte piace prenderlo dietro” io “ma che dietro e dietro, una volta che ciò provato le ho prese pure e mi ha fatto stare a stecchetto per quasi un mese” Gianni “seh con Sofia è stata na faticata ENTRA FAI PIANO FERMA VAI BASTA MI FA MALE OK PUOI ANDARE. Si a fare in culo … mi sono innervosito e glielo spinto tutto. GRANDISSIMO STRONZO PEZZO DI MERDA. Il tempo di un paio di spinte e le sono venuto sulla schiena”

Chi dimenticherà mai quella serata, tutti un po’ più che brilli sui lettini sdraio a bordo piscina a parlare di situazioni sconce della nostra vita. Danilo fremeva di buttarsi in piscina perché troppo eccitato dai racconti. Tra le ragazze “si facciamo il bagno in piscina!”-“si però i costumi?”-“ma quali costumi, viva la natura!!!” e così Sofia in un battibaleno correva svestendosi per poi tuffarsi nuda, seguita a catena da Valeria che si tirava la mia Martina. Per pochi istanti nella penombra della luna potemmo ammirare il fondoschiena nudi delle ragazze, Danilo voleva seguirle ma aspettava che noi fidanzati facessimo la prima mossa ma Gianni quasi addormentato “no dai ragazzi andate voi, noi già tutto il giorno che le ascoltiamo” Carlo, anche lui lì lì per addormentarsi “su da bravi andate voi”, io non parlai feci finta di russare. Rocco e Danilo in poco si denudarono e si tuffarono anche loro. Senti prima un ronzio delle ragazze che sicuramente erano impressionate dalle loro dimensioni ed ora stavano commentando ciò che avevano appena visto. Cominciarono poi a schizzarsi l’acqua e a scherzare. Non so quanto ma dopo i giochi le ragazze maliziosamente ci dettero un’occhiata per constatare che noi fossimo partiti nel mondo dei sogni per tirare i ragazzi ai bordi piscina credo afferrandoli per gli uccelloni, infatti Valeria tirava a se Rocco per poi fargli una sega subacquea identica cosa un po’ più in la accadeva a Danilo conteso da Sofia e la mia Martina. Poco ci volle per vedere prima Valeria poi soprattutto Sofia con l’espressione di coloro che vengono penetrate da degli affari spropositati. Sebbene la mia posizione non mi permettesse una comoda visione del tutto non potei non notare la passione con cui venivano scopate le ragazze, Rocco con Vale che cercava di infilargli quanta più lingua da compensare quella che la sfondava, mentre Danilo slinguava con la mia Martina sditalinandola da dietro e stantuffando il suo enorme arnese tra le gambe di Sofia. Sembrava quasi posseduta da chissà quale entità sovrannaturale, testa quasi rivolta al cielo con la bocca spalancata. Martina ripresa forse un po’ di lucidità si distaccò per guadagnare la sponda opposta, dopo poco fu raggiunta. Le mani tenevano il bordo ma il bacino lontano le faceva assumere una posizione oscena, Danilo “dove scappi, che fai la gelosa?” Martina “certo se le tue attenzioni sono tutte per ahhhhhhhhhhh” le tante acca sono per evidenziare la mancanza di fiato che aveva in quel momento, un’enorme pene la stava penetrando, sebbene lentamente il volume era quello che era. Ben presto il ritmo aumentò, la mia dolce Martina si stava facendo scopare, letteralmente sfondare la fessa. Le troie si fecero sfondare per bene finché non le vidi fuori dall’acqua accovacciate ai piedi dei due stalloni succhiando alternativamente i loro trapani e di lì a poco essere innaffiate. Continua …

Quella notte fu una rivelazione per me e per quello che sarebbe poi successo nei giorni seguenti quelle visioni furono per me traumatizzanti non immaginavo che potessero accadere nel nostro gruppo. Quello che vedevo su video porno era una realtà che sembrava distante da me anni luce, quello che sentivo in giro non pensavo che accadesse veramente. Sofia e Valeria erano amiche per me e non pensavo fossero così troie, per Martina non mi rendevo conto ancora e come se non avessi ancora messo a fuoco le corna che mi avesse messo. Il giorno seguente, comunque, ripresi dalla sbornia e dalle corna il disagio si percepiva nell’aria la mia Martina e insolitamente più premurosa del solito, per dei sensi di colpa(?), le altre con ammiccamenti e labbra tra i denti aumentavano l’imbarazzo nei “poveri” due protagonisti dell’orgia della sera precedente. Gianni e Carlo inconsapevoli procedevano con la colazione. Ci dividemmo i compiti per la mattinata, io con Martina e Sofia dovevamo pensare alla spesa, Gianni e Carlo a recuperare notizie attività come sagre ed escursioni, Valeria rimaneva a riordinare camere e cucina mentre Danilo e Rocco pensavano al giardino e pulire il barbecue. Al market mi ero accorto con Sofia che forse non era stata un’ottima idea ad essere andati a fare provviste a piedi così mi rimandarono a casa per prenderla assicurandomi che avrebbero fatto con molta calma e quindi di non fare corse inutili. Giunto a casa, dopo aver fatto tappa all’edicola, fui meravigliato di come il giardino fosse deserto, pian piano però cominciai a sentire un’ocheggiare insolito, con circospezione mi avvicinai alla camera dove sembravano provenire le voci, la porta era semi aperta e di nascosto potetti assistere ad uno spettacolino erotico. Valeria correva saltellando per la camera completamente nuda e i due la rincorrevano. “Ma il tuo maritino lo sa quanto sei affamata si cazzo?”-“mi dispiace per il caro amico ma noi con le mazze così non possiamo stare”-“quindi vedi come devi fare”. Per non tirarla per le lunghe dopo poco lei era per terra a succhiare i due piselloni finché rocco non la trascinò sul letto con la bocca piena e Danilo in un solo colpo le sfondava la fessa. “Aaaaaah cazzo così me la sfondi, cazzo quanto ce lo hai grosso!”. Poi dopo una decina di minuti di vero e proprio pompaggio Danilo si sfilò lasciando una caverna e Valeria che salì su Rocco cavalcandolo come un vera cavallerizza. Poi pochi minuti e qualcosa che non mi era chiaro stava per accadere Rocco pendendo per la nuca Valeria le infilò la lingua in bocca facendosela stendere su di se, Danilo si sputò sulla mano per inumidire il suo enorme cazzo e “cazzo! (pensai)” glielo puntò sull’ano, una mano sulla spalla ed oplà quella gigantesca capocchia era entrata, si senti un lungo e soffocato lamento “uuuuuuuuuuuuuuh!”. L’altra mano era su un fianco con paio di spinte o forse tre il mostro era tutto nel culo di Valeria. Il tempo forse di farla abituare alle dimensioni e cominciarono a pomparla e farla godere di brutto. Aveva due cazzi in corpo e credetemi vedere quelle dilatazioni era sconvolgente, sembravano ben allenati e seguire il metodo giusto per sfondarla definitivamente. Avevano cominciato a pomparla, uno dentro l’altro fuori, per un po’, insieme dentro fuori, fuori dentro, poi quello sopra fermo piantato nel culo mentre quello sotto le scopava la fessa con un ritmo forsennato per poi fermarsi tutto dentro e dare il via all’altro che usciva lentamente per poi fiondarsi dentro con una intensità spaventosa. Vennero insieme tutti e tre, Valeria corse nel bagno tenendosi le mani sui due buchi per non colare tutto lo sperma che le avevano riversato dentro, spero per lei che prenda la pillola… Sconvolto presi la macchina e mi recai a prendere le altre due zoccole. Nel pomeriggio lo trascorremmo al mare, le donna ad inciuciare come al solito e noi maschietti a vantare scopate impossibili, Gianni si bullava con Danilo e Rocco sulle prestazioni della sua Valeria “quella va pazza per la mia mazza, voi a farvi le seghe e noi a scopare, se volete ve la faccio ammirare di nascosto quando va a cambiarsi o magari se fate i bravi vi lascio annusare qualche perizomino dopo che l’ho fatta bagnare tutta” ed io pensavo “povero coglione”…

Passarono un paio di giorni nell’apparente tranquillità, ci divertivamo sulla spiaggia tra partite di pallone e nuotate, le ragazze pensavano alla cura del corpo e all’abbronzatura. Noi ragazzi poi ci divertivamo a far loro tanti scherzi. Tutte le sere si beveva e si mangiava in un posto diverso. Una mattina si organizzò una gita sulla costa dove vi erano alcune spiaggette accessibili solo dal mare e una grotta naturale. Ero ancora tutto frastornato dalla bevuta della sera precedente e non me la sentii di andare, Martina voleva rimanere ma Sofia le disse che sarebbe rimasta lei che aveva nausea. Dopo una mezz’ora Sofi mi portò un’aspirina ma non la presi, parlammo un po’ e le confessai che sapevo cosa stavano combinando, stava quasi per piangere poi si sdraiò accanto a me, mise la testa sul mio petto e si accoccolò confessando i suoi problemi di coppia, d’un tratto mi sentii sfiorare la patta non so perché rigonfia. Mi sentii come bloccato, era lei che prese l’iniziativa cacciandomi fuori il cazzo segandolo, poi pian piano scese con la bocca e mi fece uno dei migliori pompini della mia vita, non pensavo ancora a Martina, come se fosse un segno di rivalsa, Sofi leccava che era una meraviglia, prese in bocca anche i testicoli massaggiandoli con grande dovizia. Presi ed infilare le mano nel leggero pigiama, era senza intimo così, trovai subito il suo frutto umido, infilai prima una poi due dita, prima dolcemente poi sempre più intensamente. Bastò poco che ci ritrovammo nudi a scopare come degli assatanati, me stavo chiavando senza ritegno tanto che mentre la stavo sbattendo a pecorina glielo sfilai dalla fica e lo spinsi forte dentro al culo facendola strillare dal dolore e dal piacere.

S “cazzo perché voi uomini siete così stronzi, quando vedete un buco del culo vi infoiate e non guardate più in faccia a nessuno, ora dai sfondamelo a dovere castiga la tua puttana, sai anche Marina presto la troverai col sederino aperto” a quelle parole cominciai per davvero a darci dentro, le mani sui fianchi mi davano il giusto ritmo della galoppata, che botte che le davo. “Hai visto che proboscide che ha Danilo, quando mi scopava in piscina mi sentivo aprire in due proprio come ha fatto poi dopo che ha preso la tua dolce Martina, l’hai sentita più larga lurido porco?” faceva di tutto per eccitarmi di più “sai che la tua cara amica Valeria fa il filo a Gianni?”, con voce roca resa dalla forte penetrazione anale “quella puttana, rotta in culo, mi vuole fottere il ragazzo? E domani vedrà chi la vince”. Non resistetti più, lo sfilai dal sederino e le chiusi la bocca col mio uccello riempiendogliela di un mare di sperma. Ci ripulimmo e facemmo una doccia, tra noi era nata una certa complicità. Il gruppo ritornò di lì a poco, tutti stanchi e taciturni, mangiammo bevemmo fino a tardi la sera poi ci dividemmo per quella nottata in due gruppi, maschi da una parte e femmine da un’altra comunque non fummo noi molto loquaci e ci addormentammo tutti.

La mattina mi svegliai per ultimo e quando uscii dal bagno Valeria mi informò che Gianni aveva accompagnato Rocco e Danilo alla stazione, strana la cosa, chiesi di Martina e mi fu risposto che era andata con Sofia in paese. Fu proprio una strana giornata, al ritorno delle ragazze Martina mi dette un bacio leggero di lato alle labbra poi mi informò che si sarebbe andata a riposare, Sofia tutta tesa “lo sapevo che finiva male, che stronzi!” ancora intontito non comprendevo il senso di quelle parole “io te lo avevo detto!” Valeria poi mi prese per mano “basta non ti preoccupare che poi passa ora andiamo a mare almeno noi due.” Valeria mi coccolò tutto il pomeriggio poi tornati a casa ci organizzammo per mangiare, Gianni e Carlo andarono poi al porto con un peschereccio per tutta la nottata per non so che pescare ed accompagnarono Sofi da alcuni suoi parenti. Valeria “che ci vuoi fare, significa che staremo un po’ a parlare noi tre”. Vedevo Martina ancora triste e taciturna all’improvviso “Marco ti ho tradito!” scoppiò a piangere e si gettò tra le mie braccia, pensava che l’abbracciassi, volevo confessarle del mio tradimento, la presi per le lunghe “lo so dell’altra sera in piscina” lei continuava a piangere poi non so come Valeria dirottò il discorso su altro portando con se la bottiglia di limoncello che presto finimmo, le due presero a fare le maliziose ed il gioco si scaldò, io per terra con le spalle al divano, Martina ancora appoggiata al mio petto si stava avvicinando alle labbra di Valeria. Si scambiarono baci voluttuosi mentre con le mani mi massaggiavano il pacco, lo presero in mano poi Martina mi baciò e condusse lei stesso la testa di Valeria sul mio uccello. Un altro fantastico pompino, poi Valeria  mi salì sopra scopandosi da sola il mio randello. La puledra sapeva come cavalcarmi poi la scostai misi Martina a piegata sul divano le penetrai in figa, era molto calda, bagnata, viscida e molto più larga del solito, non sentivo i suoi normali lamenti di piacere così provai, non so se per accertarmi di qualcosa o per il solito tentativo, ad entrare dove mai mi era stato consentito, pensavo ad una sua minima reazione ma, anche qui scivolai dentro senza problemi, la sentivo che piange ma non poteva sentir dolore. Oh cazzo il culo della mia dolce Martina, lo tolsi presi Valeria e la misi accanto nella stessa posizione e glielo puntai al culo, sapevo cosa ci fosse entrato nei giorni precedenti, entrai molto meno facilmente …

Questa dovrebbe essere la ricostruzione di quella folle mattinata trascorsa al mare in gita dalla mia Martina, sino a qualche giorno prima pudica e riservata. La certezza che fosse in gruppo e quindi lontana da situazioni incresciose mi tranquillizzava o meglio mi non mi faceva pensare a ciò che poi lei stessa scatenò. Arrivati al porticciolo il gruppo era indeciso sul corso sub e la visita alle grotte e spiagge naturali nascoste sulla costa. Accadde ciò che non mi sarei mai aspettato, Gianni e Carlo i due coglioni, più di me, andarono al corso sub gli altri trovarono un orasi nascosta dal mare, un’insenatura, una bianchissima spiaggetta nascosta dagli scogli.
Ora la persona narrante sarà Valeria
– C’era una spiagge tutta nascosta tra gli scogli e feci due più due, via il pezzo di sopra.
Rocco “brava Vale tette al vento” – Martina “cazzo fai?” – ho detto due più due ed oplà via anche il tanga – M “no Vale che stronzata fai?” – Danilo “brava Vale la natura chiama” e loro due risposero togliendosi i costumi. Tra scherzi ed inseguimenti mi ricordo il salire e scendere sul cazzo di Rocco che da sotto mi stava facendo il culo mentre succhiavo quello di Danilo.
Il racconto viene ripreso da Martina
– Ero infuriata loro che scopavano ed io in acqua a rompermi, sebbene mi sentissi agitata, un attimo di distrazione e degli spruzzi d’acqua mi raggiunsero, Danilo mi cerco di tirarmi sott’acqua, poi mi prese le braccia bloccandomele con le sue stando dietro di me.
D “La smetti di fare la verginella ingenuotta tenendoti questo costume?” – Io “che stronzi che siete, non avete proprio rispetto per noi donne, pensate solo che siamo buchi da riempire”
Con una mano mi scostò il costume e mi risenti dopo poco quell’enormità infilarsi nella mia vagina e mi sentii posseduta nell’animo.
Riprende Valeria
– Rocco mi stava a fare il culo come un dannato ma sentivo che anche Danilo e Martina stavano facendo qualcosa poi mi sono sentita leccare la passerina pensando a Danilo che invece era dietro Martina che la martellava, così mi bloccai e quella zozza leccava dal mio clito fin giù alle palle di Rocco. Dopo un po’ di Sali e scendi di quella lingua le ho spruzzato in faccia tutto il mio piacere, poi me lo sono sfilato dal culo e cosa fa la troia lo prende in bocca a Rocco. Fica – bocca, bocca – fica per un po’ fino a che Danilo non viene a scopare me perché la troia stava cavalcando Rocco. Sembrava che stessimo girando un film porno, uno forte però. Danilo era geloso della passera di Martina, le andò dietro e lo mise dentro insieme a quello di Rocco, io non ci potevo credere, ero allucinata e solo le grida di Marti mi fecero rinsavire. Le stavano squartando la dica, da non credere, quei due cazzi enormi insieme nello stesso buco. Danilo era proprio infoiato tanto da sfilarlo e piantarlo in un colpo solo ne culo. Le grida ora erano confuse, era un prolungato no mischiato un grido di dolore.

Le lacrime oramai scendevano a fiumi nell’acqua. Comunque caro mio abbiamo scopato proprio tanto. Un paio di ore di riposo, con noi ragazze a rinfrescarci l’intimità a mare che poi ci risiamo messi a scopare ancora tanto che il buchetto anale vergine della tua Martina ora era una voragine e i due stalloni non si sono fatti mancare di entrarci assieme. Per questo caro mio abituati ad una Martina tanto troia quanto sfondata..

WBM

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