Skip to main content
Racconti Erotici Etero

incontro

By 12 Maggio 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Piove. Io amo la pioggia. Il sole m’infastidisce, mi fa venire mal di testa, disturba i miei occhi azzurri e la mia carnagione chiara. Le giornate nuvolose con il vento sono il massimo per me. E la pioggia battente di oggi mi fa sentire al settimo cielo. C’&egrave solo un’ inconveniente’la stradina di campagna che percorro quando esco da lavoro per andare in palestra &egrave un pantano totale. Bisogna andare pianissimo, le buche sono piene d’acqua ed &egrave un miracolo che io con la mia utilitaria non ci finisca affogata dentro! Ecco’ora che il tratto piu’ brutto &egrave passato posso accelerare o mi resta poco tempo per quando arrivo in palestra. I miei occhi in una frazione di secondo lo vedono. Ma non posso fare nulla. Entro a tutta velocità in una pozzanghera e l’onda che si alza travolge la persona che ero riuscita a scorgere ed evitare per miracolo. Fermo immediatamente la macchina, scendo e cio’ che vedo mi getta in uno stato di confusione totale’.ma non posso trattenermi e scoppio a ridere. Sei fermo vicino al ciglio della strada. L’ombrellino che in teoria dovrebbe proteggerti dalla pioggia &egrave inesistente, anche perché il vento l’ha girato, sei bagnato dalla pioggia, dagli schizzi sollevati dal passaggio della mia auto nella pozzanghera, gli occhiali sono pieni di fango, come il vestito e la tua 24 ore e il tuo viso &egrave’furente!
‘Le sembra il modo di guidare in una giornata simile?’
Io sono sotto l’acqua’non ho preso l’ombrello, mi sto inzuppando fin nel midollo e mentre rido continuo a dire:
‘Mi scusi’davvero non sono riuscita a frenare in tempo’mi scusi’
Tu ti avvicini, sei alto, hai un modo di camminare molto disinvolto nonostante tu sia fradicio e con il gesto piu’ galante del mondo mi copri con il tuo ombrellino:
‘si sta bagnando tutta’
La voce &egrave calda, lo sguardo sotto gli occhiali sporchi &egrave intenso e profondo.
‘Senta non ho capito cosa ci fa a piedi in qst zona, salga in macchina e la porto dove vuole’&egrave il minimo che posso fare per scusarmi. ‘
Il sorriso &egrave ancora più dolce della voce, mi ringrazi, sali sulla mia auto e mi racconti. Che eri in autostrada, che sei rimasto a piedi per un guasto, che hai chiamato il carro attrezzi che pero’ poi ti ha lasciato vicino al punto blu dell’autostrada senza darti la possibilità di cercare un altro mezzo, il cellulare ti si &egrave scaricato’.e io continuo a ridere. Cerco anche di scusarmi per il mio comportamento e ti dico:
‘Credevo di aver avuto una brutta mattinata io in ufficio ma accidenti lei batte tutti!’ e mentre parlo ti passo un fazzoletto sugli occhiali e sulla guancia per asciugarti un pochino’Sei un bell’uomo e la tua vicinanza &egrave molto forte. Hai qualcosa di magnetico. Ho smesso di ridere, mi hai preso il polso..lo stringi mentre mi domandi: ‘E lei dove andava così di fretta?’
Sospiro e ti dico: ‘Andavo appunto in palestra a fare un po’ di corsa e una sauna per scaricare la tensione di qst mattina’..hai le mani calde’mi sento turbata dalla tua vicinanza’
‘Dove posso portarla? Credo sia bene per lei cambiarsi e mettersi qualcosa di asciutto’
Mi dai il nome di un noto albergo: ‘Ok no si preoccupi in pochi minuti la porto a destinazione’ e tu ridendo mi rispondi’ Considerando la velocità con cui viaggia meglio che mi allacci la cintura’.
Mentre guido nel traffico cittadino mi parli un po’ di te, del tuo lavoro, di cosa fai nella mia città’sei simpatico, allegro, la tua voce calda &egrave una dolce compagnia’la stanchezza e la tensione della mattinata sono un ricordo, mi sto divertendo con te.. quando arriviamo davanti all’albergo mi spiace’forse te ne sei reso conto e mi dici:
‘Senta non vorrei sembrare innoportuno..ma vuole entrare’ beviamo un aperitivo insieme’del resto visto che mi ha accompagnato fin qui mi sembra il minimo” Mi sembra così naturale accettarela proposta di qst’uomo così gentile’ormai la palestra &egrave andata a farsi friggere e non ho altri impegni fino alle 16.30. per un attimo la mia famiglia si materializza all’interno dell’auto ma poi penso ‘E’ solo un aperitivo ‘ e sorridendo scendo con lui dalla macchina.
Certo all’ingresso l’impressione che facciamo non &egrave delle migliori, infatti si girano tutti a guardarci : io sono zuppa come un pulcino, tu oltre ad essere bagnato sei anche sporco di fango . dopo qualche spiegazione al portiere decidiamo di farci mandare gli aperitivi in camera’del resto ormai sembriamo due vecchi amici, siamo passati a darci del tu, ridiamo continuamente, mi hai preso il braccio per andare verso l’ascensore e io mi sono lasciata guidare senza togliere la mano dalla tua. Non so perché. Mi dai un senso di calore e sicurezza. Da quando siamo insieme non riesco a pensare ad altro che non sia stare con te il più a lungo possibile. Sarà la voce, sara’ il modo gentile e deciso, la simpatia’sarà che sei anche un bell’ uomo’ma ogni volta che mi sfiori sento un leggero brivido di eccitazione. Mentre siamo in ascensore mi sto rendendo conto che ti desidero dal momento in cui ti ho visto scendendo dalla macchina. E questo mi spaventa, perché non mi era mai successo di desiderare uno sconosciuto in questo modo. Mi giro a guardarti, sorrido e quasi mi avessi letto nel pensiero, senza darmi il tempo di realizzare mi spingi piano contro la parete dell’ascensore e comincia a baciarmi. Un bacio dolcissimo, lento, la tua lingua sa di buono, cerca molto dolcemente la mia. Ma nel momento in cui io sospiro per il piacere di questo bacio, improvvisamente cambi. La tua lingua nella mia bocca diventa piu’ frenetica, le mani sul mio corpo si muovono di piu’., vanno sotto la camicetta, mi stringono il seno. Io mi sto eccitando in una maniera folle, non riesco a pensare ad altro che non sia scopare con te. Arriviamo al piano e senza staccarci usciamo dall’ascensore, nel corridoio cerchiamo la stanza ma continuiamo a toccarci , riesci ad aprire la porta e quando siamo dentro io mi giro per chiuderla. Sento le tue mani che mi spingono contro la porta che ho appena chiuso, mi vieni contro con il tuo corpo: ‘mi vuoi vero? Mi desideri da impazzire’ora ti do quello che vuoi’
io non rispondo, le mani che sento salire sotto la gonna assorbono tutta la mia attenzione.. sento le tue dita scostare il mio perizoma, le sento prima sfregare il mio clitoride e poi infilarsi nella mia figa bagnata’.sto gemendo mentre mi dici : ‘Ma che bella cagnetta in calore che ho trovato oggi..senti com’&egrave bagnata’ e mentre le dita diventano due sento il rumore di una zip che si abbassa’sento il tuo cazzo che mi preme contro duro, allargo leggermente le gambe per facilitarti e ti sento che mi penetri. Hai un cazzo piuttosto grosso, lo sento che mi riempie completamente, sono bagnata ed eccitata, sto godendo per questa tua lenta penetrazione. Ti muovi molto piano’lo fai quasi uscire tutto per poi rinfilarlo completamente fino alle palle. ‘Scopami forte’ti prego’forte’ Ora ti muovi piu’ velocemente e sempre con una forza incredibile. Il tuo cazzo &egrave ancora piu’ duro, io non riesco piu’ a trattenermi e vengo sento i mie umori che mi bagnano le gambe sto godendo da impazzire’anche tu sei arrivato al limite &egrave una scopata breve ma intensa, mi stai stringendo i seni mentre il movimento aumenta sempre di più’ finch&egrave sento la mano che mi prende per i capelli e tirandomeli esci dalla mia figa , mi fai abbassare davanti a te e mi sborri sul viso. Ho la bocca leggermente aperta sento gli schizzi sulle labbra, sul viso, sui capelli”Bevilo troia, puliscilo” e senza farmelo ripetere lo prendo in bocca e mentre ti sento godere ancora lo pulisco piano con la lingua’lo succhio dolcemente ma tu non mi lasci i capelli che continui a tirare fino a farmi male’.poi mentre il suo cazzo &egrave ancora nella mia bocca sento che lentamente lasci la presa’mi sfiori il viso con la mano mentre mi guardi ora nuovamente con una dolcezza incredibile e mi dici: ‘Vieni’.direi che abbiamo bisogno di una doccia tutti e due’.

‘avremo la nostra porta ‘.
Un bacio
F.

Leave a Reply