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Racconti Erotici Etero

Io e Lu

By 15 Agosto 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

IO & LU

I.

Io e Lu ci vedevamo spesso al bar, io andavo con il mio fidanzato e lei con il suo, prima di conoscerla di persona l’ho conosciuta tramite le parole del suo ragazzo che a quel tempo era il suo ex. Alla fine dell’estate si sono rivisti e dopo una salutare litigata e qualche giorno di tira e molla, sono tornati insieme.
Quella sera mentre lui ne parlava così al bar per sfogarsi cercavo d’immaginarla, questa figura dalla descrizione bellissima ma altrettanto dannata per i particolari della storia da lui raccontati. Non so perché mi rimase in testa quel nome e per tutta la notte e i giorni a venire pensavo ad intervalli regolari a quella ragazza, senza malizia, senza andare oltre ma la curiosità e l’ambiguità della chiacchierata di quella sera mi avevano incastrata, tutto quell’interesse così nato dal nulla mi lasciavano un po’ perplessa.
Alla fine smisi di pensarci e tutto riprese i ritmi di sempre, lavoro, casa due o tre volte alla settimana puntatina al bar, tutto tranquillo.
Quella sera appuntamento solito alle sette per l’aperitivo al bar, una chiacchiera un’altra la serata era frizzante giocherellando con il mio fidanzato già si capiva come buttava la serata, distrattamente butto una mano dietro sullo sgabello e incontro un’altra mano mi giro e vedo una ragazza in compagnia di ‘, mi è bastato un solo secondo per capire chi era, la descrizione che mi ero fatta nella testa era ora in carne ed ossa davanti a me, sembrava impossibile.
Ci presentiamo i soliti convenevoli e tutto rimane sul freddo non ero riuscita a stabilire con lei un filo per tutta la serata nonostante più di una volta l’avessi guardata di nascosto e continuavo a stupirmi di come nella mia fantasia quella figura era così uguale alla realtà, rimanevo impressionata.
La serata passò in fretta tornammo a casa poco dopo mezzanotte, che freddo che faceva mi chiusi in bagno cominciai a far scendere l’acqua avevo proprio bisogno di rilassarmi i muscoli con un bel bagno bollente ma un bagno senza la schiuma non è un vero bagno e allora giù con le bollicine profumate, toccare la schiuma con le dita mi ha sempre inebriato quella sensazione di scivoloso e morbido mi dava alla testa, scivolo nell’acqua calda, butto giù la testa per bagnarmi i capelli, vengo fuori, appoggio la testa, chiudo gli occhi. La mia lucidità comincia a vacillare si sta così bene e tutto il vapore contribuisce a facilitare la mia fantasia, faccio un respiro forte, mi passo una mano sul seno, lo carezzo mi solletico i capezzoli e sento salire dal basso ventre un desiderio calmo, piacevole non violento, sento la fica aprirsi e contrarsi, mi avvicino con la mano mi accarezzo le cosce, dentro l’acqua i brividi contrastano con l’acqua bollente, comincio ad avvertire il desiderio sempre più forte ,non apro gli occhi, con le mani prendo un po’ d’acqua e mi bagno il viso di nuovo mi adagio nell’acqua ancora calda, di nuovo la mano scivola sotto l’acqua parte dal ginocchio e sale verso le cosce, un bacio lieve sulle labbra, mi fa trasalire e capire che stavolta non sono sola, continua a baciarmi e mi mordicchia le labbra, la sua mano fa sue giù sulle cosce delicatamente soffia sulla schiuma ho un brivido, sale ancora di più mi apre le gambe, con le dita apre la mia fica che è bagnatissima inizia a frugare dentro di me, su e giù mi infila un dito, poi due comincia a fare dentro e fuori gioca con il mio clitoride, è durissimo, ci gira intorno, lo pizzica e io sono in preda al piacere, il vapore annebbia la vista e amplifica le sensazioni, riesco ad avere la forza di tirarmi su mi aggrappo al suo collo, mi fa uscire dall’acqua, mi porta davanti allo specchio, guarda la mia immagine riflessa e mi dice ‘sei bellissima’, da dietro mi tocca i seni,scende sulla pancia, la sua bocca non si stacca mai dal mio corpo, mi bacia il colle le orecchie, sono completamente bagnata e tra le gambe un desiderio ancora dirompente, passa una mano sui miei fianchi e con una gamba mi apre le cosce, si appoggia a me sento il suo cazzo durissimo ho un sussulto apro ancora di più le gambe lo voglio dentro, inizia a penetrarmi, mi tiene per i fianchi il ritmo è lento ma profondo, lo spinge fino in fondo poi torna indietro, ogni volta un piacere immenso, continua a scoparmi e con le mani mi tiene salda a se e io non posso più trattenere il violento piacere che sale da dentro, sento le gambe tremare e l’orgasmo invadermi corpo e mente, non ho voglia di fermarmi voglio regalargli quell’attimo magico, con un filo di voce gli dico quanto mi piace e quant’è bello il suo cazzo dentro di me, sento che di nuovo aumenta il ritmo e che il respiro diventa affannoso, mi tiene stretta a se mentre il liquido caldo scende dentro di me.
All’orecchio mi sussurra che per tutta la sera aveva notato quell’aria maliziosa in me e che mi aveva desiderato per tutto il tempo. Un sorriso illuminò il mio viso i addormentai contenta.
II.

Turno di mattina ‘ che palle’, sveglia presto preparati in fretta e furia e fuori a lavorare.
Comincia svelta la mattina, mille cose da fare da sistemare, attenzione che tutto sia in ordine, sono così presa che quasi mi spavento quando una voce da dietro mi fa ‘ciao’.buongiorno!’, mi giro ed ecco di nuovo davanti a me la personificazione della mia fantasia, cercando di non far notare la sorpresa risaluto cordiale, uno scambio di parole ma devo lavorare non posso fermarmi, senza pensarci le do il mio numero e le propongo di andare a farci un giro un giorno di questi, magari un po’ di shopping, ‘scusa ma adesso devo proprio scappare’ mi congedo.
Non riesco a fare a meno di pensare che è veramente bellissima, di una femminilità travolgente.
Continuo a lavorare ma ormai la concentrazione è andata, faccio tutto in automatico ma in testa sempre e solo una domanda ‘ è possibile che una donna mi stia turbando? E’ possibile che stia pensando ad una donna?’.
Finisco di lavorare, mi aspettano due giorni liberi, non vedevo l’ora ne avevo proprio bisogno, comincio a pensare a tutto quello che vorrei fare, shopping, pattinare, leggere, dedicarmi un po’ di cure, quasi quasi lo scrivo e mano a mano lo spunto. Mi dirigo verso casa, che disastro c’è tutto da fare, mi infilo la tuta e comincio a darmi da fare, mi avvicino al telefono per vedere se qualcuno mi ha chiamato, come lo prendo in mano inizia a suonare, numero sconosciuto, vuoi vedere che è lei? Rispondo, ‘ciao sono Lù, che fai? Sai mi sono svegliata adesso, ti va se andiamo a farci un giro ci prendiamo un caffè?’. Mi coglie di sorpresa, sono le sei e mezza di sera che razza di orario è per svegliarsi, senza pensarci più di tanto le dico che va bene e che ci vediamo tra una mezz’ora al bar.
Sto uscendo di casa e la mia figura nello specchio attira la mia attenzione, perché tanta cura, tutta quell’attenzione nel prepararmi, sono bellissima mi dico, lascio questo pensiero e mi dirigo verso il bar. Entro era già la e dietro di lei i nostri rispettivi fidanzati, chissa perché mi aspettavo di stare sola con lei, ci beviamo un caffè poi devo andare in bagno lei i segue con gli occhi e mi dice vengo a rimettermi il rossetto.
Chiudo la porta e mi guardo nello specchio, la vedo riflessa che mi sta osservando, i suoi occhi verdi incorniciati da quei lunghi capelli neri mi mettono un po’ in agitazione, anche lei è imbarazzata, guardandomi mi dice ‘ E’ che sei molto bella, non mi è facile non guardarti’ i suoi occhi scendono sul mio seno messo in risalto da una cannottierina scollatissima, mi cala la spallina e la sua mano nel cercare di tirarla su mi sfiora un seno, il mio stomaco improvvisamente è vuoto, ci guardiamo i miei capezzoli sono visibilmente duri alzo gli occhi e solo riesco a dire ‘anche tu sei bellissima’. Mi sorride usciamo dal bagno tutto fuori procedeva senza aver fatto minimamente caso a quella breve nostra assenza il barista parlava con il mio ragazzo e Lù si era allontanata per parlare al cellulare.
Io mi sentivo abbastanza turbata ma perlomeno adesso sapevo di non essere la sola. Entra di nuovo nel bar si avvicina al mio fidanzato e gli dice ‘ ti dispiace se te la rubo un’oretta devo andare a comprare una cosa e tanto voi a fare shopping vi annoiate’..’Non so bene se avessi voglia di andare e di trovarmi di nuovo sola con lei ma le cose andavano così di corsa che senza neanche accorgermene eravamo per strada a passo svelto verso i negozi del centro, era già buio e faceva freddo camminavamo veloce, trovarmela davanti a due millimetri dalla bocca che mi chiede di baciarla mi lascio senza fiato, la baciai sulle labbra durò alcuni istanti ma mi sentivo scossa da una miriade di scosse che percorrevano tutto il mio corpo congiungendosi tutte nel basso ventre e i muscoli non stavano fermi e la fica cominciava a colare e la sua bocca che premeva sempre di più sulla mia., in un attimo mi ritrovai a seguirla sulle scale del suo appartamento, apri la porta non ci furono molte parole, non faceva neanche più freddo, continuammo a baciarci ma sempre più avidamente, il suo collo le sue spalle i suoi capelli mi facevano impazzire, fummo presto libere dai vestiti, il suo seno era fantastico sotto quel completino rosa scuro, ebbi il desiderio di toccarla, avvicinai la mano e sentii battere forte il suo cuore, le scostai il pizzo e le toccai il seno prima sfiorandolo poi lo presi tutto nelle mani era così sodo cominciai a giocare con i capezzoli ad ogni tocco diventavano più duri le vennero i brividi continuava a guardarmi cademmo sul divano mi accarezzava il collo le sue mani erano così delicate, disegnò con le mani i contorni del mio corpo, la mia fica era già completamente fradicia quando con un dito mi scosto le mutandine cercando di avvicinarsi un po’ di più, inizio ad accarezzarmi i lati della fica, sempre più intimamente confessandomi quanto avesse pensato a me e che non credeva possibile che una donna potesse scatenargli questo, dal mio sguardo capì che anche per me era lo stesso, in quell’istante mi pizzico il clitoride e mi chiedeva se mi piacesse in quel momento non potei resistere feci forza e la sdraiai sotto di me le tolsi le mutandine rimanendo a guardare la perfezione di quel corpo avvicinai la bocca e iniziai a leccarla,era bagnatissima, la penetrai con la lingua, la sentivo ansimare, presi a mordicchiarla e sentivo che stava per impazzire di piacere senti i suoi umori invadermi la bocca mi eccitai ancora di più la vedevo la soddisfatta continuò a baciarmi mi portò sopra di lei, con le mani mi sfiorava la schiena e con il ginocchio solleticava la mia fica, ero ancora eccitatissima, avevo ancora voglia di lei non volevo farla andare via, ci guardammo mi stesi di fianco a lei una mano comincio a carezzarmi il seno con la mano forte sentivo il suo tatto forte l’altra intanto scendeva verso di me, stavolta glielo lasciai fare, comincio a carezzarmi sempre più intimamente infilò un dito e facendo su e giù mi mandava alle stelle il mio clitoride pulsava mi mordeva il seno e con le mani stava facendo di me quello che voleva ero così eccitata che quasi mi faceva male, aumento il ritmo e con le unghie mi pizzico il clitoride sempre più avidamente a quel punto persi il controllo l’orgasmo arrivo in un secondo e fù violento, la sua aria soddisfatta e la mia si unirono a sguardi di complicità il suo sapore ormai ce lo avevo dentro.
Tornammo indietro facendo finta di non aver trovato nulla che valeva la pena di comprare, ci guardarono increduli, ci strizzammo l’occhio e niente fu mai più come prima.

MIA

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