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IO E PAPARINO

By 9 Gennaio 2016Dicembre 16th, 2019One Comment

Mi chiamo Caterina e sono una donna (bella a quanto dicono) che ha da poco superato la trentina. Mi avete già conosciuto perché sono stata la protagonista di altri due racconti, in cui c’erano alcune mie fantasie e alcune verità. Questa volta voglio fare una specie di confessione, voglio raccontarvi qualcosa di autobiografico, voglio che non sappiate dove finiscono miei desideri e dove si tramutano in realtà.
Fin da piccola sono sempre stata Cate per tutti”adoravo mamma e papà, ma soprattutto papà. Stavo bene con lui, quando mi faceva giocare avrei voluto non smettere mai e la sera aspettavo sempre impaziente il suo ritorno dal lavoro. Non ero una dormigliona e non volevo mai andare a letto’..volevo stare col mio papà’.. Vedevo che i miei genitori a volte si spazientivano per questa cosa e dopo mille promesse mi convincevano ad andare a letto. A volte dopo poco dormivo, a volte no”
Mi ricordo che una volta mi alzai e sentii dei lamenti provenire dalla loro camera matrimoniale” qualcuno stava forse male? Mi avvicinai piano al buio nel corridoio’..la porta la lasciavano sempre socchiusa per sentirmi se avessi chiamato e perciò mi misi ad origliare. Vidi una scena terribile’..papà era senza vestiti inginocchiato sul letto davanti a mamma nuda che era supina, con le gambe piegate, e le dava dei colpi con le reni e ad ogni colpo mamma si lamentava sempre di più e quasi gridava.”forse le faceva tanto male’..perch&egrave era così cattivo? Poi si allontanò da lei”.vidi che aveva una specie di bastone di carne tra le gambe, mentre mamma aveva un buchino come il mio, anzi molto più grande e tutto circondato da peli’.che strano..’io non li avevo.
Papà avanzò in ginocchio verso di lei, le mise il bastone sulla faccia e lei aprì la bocca e cominciò a succhiarlo muovendo la testa avanti e indietro. Non capivo se questo bastone fosse una specie di dolce e da dove venisse fuori’..dalla espressione di mamma doveva però essere molto buono. Doveva essere un dolce col ripieno, perché ad un certo punto secondo me mamma lo aveva schiacciato troppo ed era uscita tutta la crema’.che divertente”. come una pasta ripiena di panna che se le premi con le dita ti viene in faccia’..ed infatti mamma si era sporcata tutta la faccia di una specie di yogurt un po’ più liquido”..
Che buffi questi grandi”.si mettevano a mangiare i dolci a letto’..allora tornai di corsa nel mio pensando che mamma ora si sarebbe dovuta alzare per lavarsi”.
Non ci pensai più, ma ogni tanto tornai a vedere quando sentivo qualche piccolo rumore o lamento’. La scena era sempre divertente e c’era delle variazioni ogni volta”.
Allora ero piccola e non capivo”.più tardi e con l’aiuto del compagni di scuola capii’.oh se capii”.ed ero sempre ad origliare, ma con un altro spirito”.ora il bastone era un cazzo che adoravo’.la mia vita sarebbe stata dedicata al cazzo, ne avrei voluto tanto, ma tanto’.a cominciare da quello di mio padre che mi piaceva un casino’..invidiavo la mamma, quando vedevo che glielo succhiava, mentre lui sdraiato sotto di lei le leccava la fica”..vedevo che raggiungevano l’orgasmo quasi insieme”.spesso lui le veniva in bocca e allora lei si alzava di corsa per andare a sputare in bagno”.che stronza’..io l’avrei ingoiato”a volte le veniva nella fica e lei si incazzava”correva in bagno a lavarsi” ‘che ti viene in mente’.sei senza preservativo’.’
Io ero sempre lì a spiarli’..le prime volte non capivo’..mi veniva una specie di prurito alla fica, le mutandine mi si bagnavano sempre’.che schifo’mi toccavo ed ero tutta appiccicosa, ma mi piaceva quando mi toccavo”il primo orgasmo lo ebbi così, senza sapere che sarebbe successo. Mi ero quasi spaventata’..mi ero sentita tutta scombussolata, il cuore che mi batteva forte, le gambe che mi tremavano, pensavo di svenire’.era bello”senza pensarci mi ero leccata le dita che erano saporitissime e da quella volta mi misi a spiarli senza mutandine, così mi veniva più agevole masturbarmi.
Una volta li vidi anche litigare”stavano scopando alla pecorina (mi avevano spiegato che si diceva così quando l’uomo era dietro) quando mio padre nell’eccitazione posò l’uccello un po’ più in su della fica”lo vidi carezzare il buchetto posteriore che pure cedeva e si allargava”sembrava volerlo dentro’..e lui spinse un po’ e fece entrare appena la metà del glande”.mia madre subito cominciò ad inveire”
‘Quante volte ti ho detto che non voglio”che mi fai male”
‘Ma mi sembrava che ti fossi dilatata apposta per farmi entrare’.’
‘Poi mi escono le emorroidi e sto male per una settimana’non capisci un cazzo’.ti ho detto no ed &egrave no’.’
Mio padre un po’ avvilito si era ammosciato e per quella sera niente spettacolo’..era finita lì”piano piano tornai in camera mia e mi misi a letto sotto le coperte’..ero eccitata e dovevo sfogarmi” allora immaginai come sarebbe potuta andare per potermi masturbare”immaginai mamma che si allargava le natiche inginocchiata con culo in alto e le spalle in basso.
‘Dai inculami’.mettimi nel culo il tuo bel cazzone saporito, che poi me lo ciuccio’
‘Si troia’..ti sfondo”ti sborro nel culo..’ e lo vedevo infilarlo piano, ma seguendo il ritmo”in pochi secondi arrivò fino alle palle”il cazzo era sparito’..non si vedeva più’mamma aveva cominciato a menarsi le fica con le dita’.proprio come stavo facendo io’..e lui andava veloce avanti e indietro nel suo culo, lei si martellava il clitoride e anche io”.poi lui disse ‘sborrooooo’.’ e rallentò il ritmo, ma vidi il cazzo pulsare, mentre l’ano di mamma lo stringeva e aveva una voce gutturale mentre diceva ‘che bello, sono una vacca, una zoccola, mi piace il cazzo nel culo”’.e il pene si afflosciò’.usci da sé e allora lei si voltò e sempre menandosi la fica lo prese in bocca, succhiò le ultime gocce di sperma e rimase con le bocca aperta mentre veniva travolta dall’orgasmo e anche io venivo con lei e dibattevo le gambe e mi mordevo le labbra per non urlare.
La voglia di cazzo si impossessò sempre di più della mia mente”..a scuola spiavo i miei compagni e li studiavo”..immaginavo chi avesse il cazzo più bello”.loro mi guardavano’..mi accorgevo di piacere anche perché ero l’unica che sosteneva il loro sguardo” Uno in particolare attirava la mia attenzione,era alto, bello,capelli neri, occhi profondi e scuri, molto strafottente, infatti veniva regolarmente buttato fuori dalla classe’.. Una volta che capitò, feci finta di sentirmi male e chiesi di uscire per andare in bagno’..lo trovai a bighellonare nel corridoio”.ci mettemmo a chiacchierare mentre mi dirigevo verso il bagno’.lui mi accompagnò fino alla porta’..non sapevo che fare’.il cuore mi batteva a mille’..era la mia grande occasione”avevo solo 14 anni’..senza pensarci gli presi la mano e lo trascinai nei bagni delle bimbe. Quando fummo dentro mi strinsi a lui e lo baciai, appiccicandomi col bacino al suo. Sentii subito la sua erezione possente ed istantanea’.lui mi strinse a sé mettendomi la mano dietro al culo e spingendomi in avanti’..l’avevo sentito il cazzo’.non c’era bisogno che insistesse. La sua mano scivolò sul davanti delle mie mutandine e si accorse che ero tutta bagnata’..visto che non lo allontanavo prese coraggio e infilò due dita sotto l’elastico. Io allargai le gambe per facilitargli l’operazione e lui mi toccò’.oddio’.mi ero toccata tanto, ma sentirlo fare da un maschio era eccitante, molto eccitante”.mi sfregai sulle sue dita rendendole più scivolose che mai e d era tanta l’eccitazione che venni in un paio di minuti”Poi allontanai le sue dita appiccicose e gli dissi ‘leccatele”’lui era titubante’forse era la prima volta anche per lui. Lo guardai fisso negli occhi e ripetei ‘leccatele’..’ e lui le fece. Le mise in bocca un po’ schifato e le succhiò. Io trovai il coraggio e gli abbassai i pantaloni della tuta’ora o mai più’.volevo un cazzo e lo presi’.bello, duro, il primo cazzo che avevo in mano”. Cominciai a menarlo come avevo visto fare a mia mamma e anche lui non resistette a lungo”.cominciò a schizzare un liquido bianco, denso e incolloso che mi colpì anche una guancia’.presi il coraggio e lo presi in bocca’..da lui volevo farmi sentire grande, una donna. Le ultime gocce mi andarono sulla lingua e le ingoiai’.mi passai la lingua sulle labbra e aprii la bocca per fargli vedere che non avevo più nulla e ancora lo succhiai”aveva un sapore forte e un odore nauseante di pipì, ma non mi importava’..non sapevo ancora che col tempo quell’odore mi avrebbe inebriata ed infoiata sempre di più e che avrei bevuto ettolitri di piscio”
Erano solo sette o otto minuti che eravamo lì, ma la cosa poteva essere pericolosa perché poteva scoprirci la bidella o qualcun altro. Uscimmo e io rientrai in classe. Nell’intervallo vedevo che lui parlottava con gli amici e loro mi guardavano ridacchiando”.non mi importava’..avevo toccato il mio primo cazzo’. ne avevo sentito il sapore’..ora non mi sarei più fermata’..
In quel periodo mia madre mi disse qualcosa del sesso e degli uomini”sapeva che le ragazze ora la davano via abbastanza presto, e mi raccomandò di usare sempre precauzioni, quando avrei trovato un uomo purtroppo (disse proprio così’.putroppo) avrei dovuto subire un po’ di schifezze che agli uomini piacevano tanto, ma avrei dovuto cercare sempre di non concedere troppo e di farlo a piccole dosi. Sempre il preservativo, la pillola era meglio di no, aveva troppi effetti collaterali’..sarei costretta a farlo con la bocca’..era il modo per ottenere qualsiasi cosa”ma purtroppo c’era il loro seme che usciva fuori ed ogni tanto si doveva accontentarli e riceverlo nella bocca’.non bisognava abituarli però” Io mi bagnavo all’idea di una bella sborrata in bocca che avrei ingoiato volentieri, ma facevo finta di ascoltarla attentamente. Si raccomandò che assolutamente mai avrei dovuto permettere che lo mettessero dietro’.era una cosa immonda, schifosa, dove usciva la cacca”non era igienico, era disgustoso, immorale e poi mi avrebbe fatto malissimo, avrei patito dolore per lungo tempo a sedermi e andare in bagno”’la cosa un po’ mi impressionò’.ma al momento non ci pensai’.. Chissà cosa avrebbe detto se avesse saputo quanto mi sarebbe piaciuto farmi pisciare in bocca e ricambiare”..
Andai al liceo”ebbi numerosi flirt’.cose senza importanza, ma che mi portarono dosi di cazzo in quantità industriale”assaggiavo tutti quelli che potevo’..li provavo tutti. Mi ero innamorata per un breve periodo di un ragazzo e con lui avevo perso le verginità”delle raccomandazioni di mia madre mi ricordavo solo di prendere precauzioni e di non dare mai il culo. Ma mi piaceva essere trapanata nella fica, facevo sempre mettere il preservativo e poi lo distruggevo quel cazzo, da tanto furiosamente lo cavalcavo e mi facevo montare”.li facevo sborrare presto’.ero una furia’e spesso venivano quando non ero ancora arrivata io”.li costringevo a stare dentro fino a che non mi fossi dato piacere con la mia mano”poi sfilavo il preservativo, leccavo il cazzo ancora ricoperto di sborra, lo facevo indurire ed ero pronta per un altro orgasmo”.peccato che spesso non fossero pronti loro”..uno che non mi avesse soddisfatta almeno due volte non lo rivedevo più’.c’erano tanti modi, avrei gradito venire in bocca mentre mi leccavano, ma i maschietti in genere non lo sapevano fare oppure gli faceva un po’ schifo” Tanti avevano tentato di fottermi il culo, ma io non l’avevo mai permesso, mia madre era riuscita a farmi venire un po’ di complesso. Le mie amiche invece avevano l’ossessione di rimanere vergini e non avevano il minimo problema a dare bocca e culo pur di riuscirci. Ma a me non fregava un cazzo della verginità’volevo essere scopata nella fica”. Una volta si ruppe il preservativo’..avevo sentito che gli schizzi bollenti di sborra erano diversi questa volta’.sfido’..dopo avevo la fica che grondava’.stetti in ansia fino alla mestruazioni e poi quando vennero tirai un sospiro di sollievo. Avrei preso la pillola d’ora in poi’mi piaceva troppo essere schizzata e riempita dentro la vagina”
A casa andavo sempre a spiare i miei”.vedevo un rituale un po’ stanco che si ripeteva sempre uguale”solo mi eccitava il cazzo di mio padre’.lo adoravo’me lo sognavo la notte”.immmaginavo di fare le cose più innominabili con lui’..a lui avrei dato anche il culo’.solo a lui’pur di avere quel cazzo. E poi l’avrei anche succhiato dopo che me lo aveva messo nel culo’.anche se fosse stato sporco di merda”mi eccitava’mi faceva diventare porca”..glielo avrei succhiato in tutte le situazioni’mentre pisciava’.mentre me la faceva in bocca”avrei voluto pisciargli addosso io, innaffiargli il cazzo e poi ciucciarlo pieno del mio piscio’.farglielo assaggiare baciandolo”.come mai ero così zoccola, così maiala’.da chi avevo preso? Certo non da mamma’..allora era lui il porco”e mamma non riusciva a soddisfarlo completamente”.oh come avrei voluto farlo io’.sarei stata indimenticabile, altro che mamma che si vedeva che faceva solo il minimo sindacale a letto”oh papà papà’.prova a scopare la tua bambina. Mi vergognavo di questi pensieri, ma era la febbre del desiderio del suo cazzo che mi bruciava’..
Una volta li sentii parlottare nel letto’.
‘Dai non ti preoccupare’.a questa età può capitare una volta”succede anche ai giovani” diceva mamma. Capii che per la prima volta non aveva avuto l’erezione e quella stronza invece di buttarsi sul cazzo e fare qualcosa di eccitante che lui non poteva aspettarsi, lo aveva consolato con queste due parole e si era messa a dormire” Lui rimase lì sveglio’lo sentivo rigirarsi nel letto e schiarirsi la gola’..andai a letto anche io, ma non riuscivo a prendere sonno”pensavo sempre a lui e al suo cazzo che avrei saputo rianimare’.
Poi sentii che si alzava e andava in bagno”ci mise un pò e quando non lo vidi uscire subito, mi alzai e mi misi fuori dalla porta del bagno con l’orecchio appoggiato per sentire cosa faceva’.sentii un flebile lamento e fu più forte di me”.mi chinai e guardai dal buco della serratura”il water era davanti a me e lui stava leggermente piegato in avanti con una mano appoggiata alle piastrelle del muro e se lo stava menando”.era durissimo, di pietra, era solo la stronza di mia madre che non sapeva eccitarlo’.la mano andava avanti e indietro e lo scappellava mentre si segava’.. aveva gli occhi chiusi e chissà a quali porcherie stava pensando per masturbarsi”.le gambe mi tremavano’.le cosce erano umide degli umori che mi uscivano dalla fica”misi due dita dentro e ci masturbavamo insieme’..come avrei voluto entrare e prendere quel cazzo in bocca e farmi sborrare tutta”erano anni che ci pensavo’.ma no’. ci stavamo masturbando insieme a quattro metri di distanza separati da una porta chiusa”’io venni mordendomi le labbra a sangue per non urlare e vidi che lui schizzava dentro il cesso, trattenendo a stento un mugulìo”.quando ebbe finito si strinse il cazzo per fare cadere le ultime gocce, ci strofinò la mano sopra per pulire la cappella e poi vidi che si leccava il palmo della mano sporco di sborra”.probabilmente pensava a una donna che lo facesse per lui”
Era troppo’.tornai a letto di corsa col cuore che mi batteva a mille e sotto le coperte mi masturbai ancora e ancora, fino a quando non caddi addormentata.
Gli anni passavano, ero ormai all’università”gli amori si succedevano rapidamente e cambiavano continuamente’ogni volta mi sembrava quello giusto, ma poi puntuale arrivava la delusione’..io ero sempre più porca e arrapata e riuscivo sorprendere i maschietti”..volevo essere sempre sborrata in vagina contrariamente a tutte le altre”.leccavo il cazzo e le palle senza che me lo chiedessero’.in genere le ragazze si facevano un po’ pregare’..leccavo il culo e mi piaceva anche quello e volevo che lo leccassero anche a me”.se uno faceva un po’ di storie a leccare i miei buchi densi di umori, non faceva per me” ne avevo iniziati molti al pissing, che prima non avevano mai provato, e mi esaltava farmi pisciare addosso, nella fica, sulle tette, in bocca e la bevevo con gusto’.ovviamente pretendevo che facessero altrettanto, ma i maiali, che pure avevano goduto sborrandomi addosso e pisciandomi per lavarmi, a volte al momento di ricambiare non erano tanto convinti. E ne trovai anche di strani”’uno per esempio si eccitava solo con le scarpe col tacco’.se ero scalza non gli veniva nemmeno duro’..e poi mi sborrava sulle scarpe e sui piedi. Mi levava le scarpe e poi succhiava le dita dei piedi ricoperte dalla sua sborra e voleva che lo segassi mentre lo faceva’.. Un altro era sempre fissato a sborrare sui piedi, ma voleva che portassi i collant”.li ho trovati tutti io quelli strani? E che dire di quello che si eccitava a farsi fare le seghe col mio piede? Ero diventata specialista’.mi erano venuta le dita dei piedi prensili come quelle delle scimmie’afferravo il cazzo e lo mettevo tra l’indice e l’alluce e lo menavo oppure lo stringevo con i due piedi. Era divertante, ma io avevo sempre in testa il cazzo di papà’non potevo dimenticare che lo avevo visto masturbarsi quando non era riuscito a scopare mia madre’..aveva cercato altri stimoli nella sua fantasia’.chissà cosa desiderava’.io sarei stata sempre pronta a dargli tutto’..
E venne anche il grande amore”..lui aveva una mansarda dove viveva studiava ed era diventata la nostra garconniere”scopavamo per ore,la mascella mi doleva, la sborra grondava, lui mi ricopriva di sperma, poi andavo nella doccia per pulirmi e ci pisciavamo addosso beatamente”.quante bottiglie di acqua bevevamo per farne di più”.poi una mia compagna di università mi disse casualmente di essere stata con lui’.non sapeva che stavamo insieme. Fu un duro colpo, ma maturai la mia vendetta. Presi uno studente che mi stava dietro da tempo e feci la civetta con lui, al punto tale che finimmo a letto e al solito chiesi di riempirmi la fica e per due volte volli essere sborrata in vagina’come prima volta non poteva negarmi nulla’.. Andai a trovare il mio fidanzato senza lavarmi, senza pisciare, con la sborra ancora tutta dentro”’avevo tenuto le gambe strette per non farla uscire. Gli feci capire che volevo fare l’amore, ma gli dissi che volevo essere leccata fino a venire”.mi sdraiai e lui cominciò a leccarmi, a succhiarmi il clitoride e fu molto bravo’mi fece venire in pochi minuti. Quando venni mi alzai e misi lui sotto di me, continuando a strofinargli il mio sesso sulla faccia con la fica aperta’.. Appena mi misi in verticale non riuscii più a trattenere la sborra’.già se ne era leccata in grande quantità credendo che fossero i miei umori, ma ora gli si riversò in bocca tutta quella che avevo ancora”non riusciva a capire che succedeva quando non contenta gli pisciai in faccia con forza, mescolando ancora piscio e sborra e facendolo annaspare dalla violenza del getto”.mentre era ancora confuso mi alzai e me ne andai”non mi ha visto più.
E intanto mio padre era sempre presente nei miei pensieri”..il suo cazzo continuava ad ossessionarmi”ero fuori casa per frequentare l’università, ma malgrado tutti i piselli che mi ripassavo, era il suo a cui pensavo sempre”..il suo che mia madre non apprezzava fino in fondo. Io sarei stata disposta dargli tutto quello che voleva, a fare con lui le peggiori porcherie, che sono il sale della vita’..paparino, non sai quanto può essere troia la tua bambina”.se solo tu potessi sfogarti con me”.ti farei dimenticare tutte le tue fantasie e non saresti costretto a farti le seghe in bagno’.chissà quante altre volte era successo.
E poi incontrai un altro ragazzo”scopate a go go, fidanzamento, matrimonio addirittura”..e poi il primo bambino’e poi il secondo”la mia vita sessuale procedeva in modo soddisfacente, non travolgente, ma non era male”.le scopate nella fica (le mie preferite) non mi mancavano, il cazzo in bocca nemmeno, (anche se non ero proprio una specialista del pompino con ingoio), con mio marito spesso erano cavalcate selvagge, passionali scopate, godute memorabili, ma da un po’ era subentrata un po’ di’.come dire’..non dico noia, ma di assuefazione. Mi mancava un po’ l’estro, la fantasie, un po’ di porcate insomma”Il culo no, non glielo avevo dato”.lui aveva fatto capire che l’avrebbe gradito, ma al mio rifiuto non aveva più insistito. Dovevo decidermi prima o poi’..non potevo mica morire vergine” di culo si intende. Tutte le amiche lo davano volentieri, dicevano che i mariti si eccitavano di più all’idea e diventavano più maiali’..ecco quello che mi mancava’un porco, un vero porco con cui potermi esprimere al meglio”.chi ce l’aveva il coraggio di dire a mio marito che avrei desiderato pisciargli addosso, farmi pisciare in bocca, farmi sborrare sulle tette e poi essere lavata col piscio”.doveva partire da lui una cosa così”.&egrave l’uomo il maiale e la donna lo asseconda per dovere coniugale”’se la porca &egrave lei la definiscono subito zoccola”.già..’ma come fare per spingerlo a tanto? Lui sembrava pienamente soddisfatto, ero io che volevo di più”’
Una estate che mio marito era via per lavoro all’estero per un paio di settimane, chiesi ai nonni se gli faceva piacere avere come ospite la figlia ed i nipotini”ovviamente la risposta era sì’.erano entusiasti’.i miei abitavano al mare e con l’occasione avrei potuto un po’ far sfogare i figli al sole e in acqua’..chissà se la sera sarebbero stati abbastanza stanchi da andare a letto subito e farmi stare in pace.
Arrivammo la mattina, la nonna preparò il pranzetto per noi e dopo mangiato propose di portare i bimbi al mare. ‘Mamma, mi faresti un regalone”’io potrei riposarmi un po’ senza quelle deliziose pesti tra i piedi’..’.
‘Ma certo Cate’ rispose lei, ‘ma dì a tuo padre se mi accompagna e poi mi viene a prendere verso le 19′.so che lui non si ferma, detesta stare al mare, ma almeno così mi evita di ammattire per trovare un parcheggio’. Io ebbi un tuffo al cuore’.sarei rimasta sola con mio padre”.quasi non mi era mai successo.
Come avevo detto andai a letto per rilassarmi, nuda su quel letto bollente in un pomeriggio afoso di fine luglio e sarà stato il pranzo, la stanchezza, o la calura, mi assopii”.dopo meno di un’ora sentii chiudere la porta di casa e i passi di mio padre”di certo era di ritorno dopo aver accompagnato tutti al mare. Lo sentii che si metteva in libertà, che armeggiava un po’ non so a che e poi andò in bagno e aprì l’acqua della vasca”.si voleva certo fare una doccia per rinfrescarsi”.nel bagno non c’era la cabina doccia, ma ancora la vasca con la doccia, come si dice, al telefono.
Era la mia grande occasione”ora o mai più”.con una agitazione e un batticuore incredibile mi alzai e così nuda come ero mi avvicinai alla porta del bagno’..sentivo scorrere l’acqua nella vasca’..aprii di colpo”mio padre era nudo dentro la vasca e si apprestava a sciacquarsi”.quando aprii la porta la doccia quasi gli scivolò di mano dalla sorpresa e istintivamente si voltò per non farsi vedere il sesso’..
‘Cate, sto facendo la doccia, non vedi?’
‘Scusa papà, ma mi scappava la pipì”.non potevo aspettare”
Con una faccia tosta incredibile entrai, chiusi la porta dietro di me e scavalcai il parapetto della vasca sistemandosi in piedi davanti a lui’.il petto mi si sollevava dall’emozione e così mettevo ancora di più in risalto seni che a detta di tutti erano molto belli”’ti posso insaponare?’ chiesi’ ‘ma non ti scappava pipì?’.’Dopo’.’
Senza aspettare la risposta presi ad insaponargli la schiena, le spalle, il collo, il torace ancora possente, le gambe, lasciando per ultima la zona del bacino’..poi mi occupai anche di quella, insaponai il sedere e il buco del culo, poi lo scroto, l’asta del cazzo, il glande scappellandolo”.lui non sapeva cosa fare, era imbarazzatissimo, ma il cazzo contnuava a crescere’diventava sempre più duro man mano che insaponavo. Non contenta lo sciacquai per bene’ero entusiasta’.quel cazzo sognato per decenni era ora nella mie mani, alla mia merc&egrave. L’imbarazzo cresceva, ma di pari passo cresceva anche il cazzo, che era ormai teso come un arco quando sta per scoccare la freccia. Lo sciacquai teneramente, tenendolo in mano”finalmente’da quanti anni aspettavo di toccarlo. Lo toccai e lo baciai’.lui non si ritrasse”lo baciai e lo leccai’.cominciai a fare scorrere la punta della lingua su e giù lungo l’asta”leccai il glande’..la punta era viscida’.goccioline di piacere cominciavano a fuoriuscire”con la punta della lingua le portai alla bocca e le ingoiai”cominciai ad introdurre tutto il glande nella bocca, poi lo spinsi fuori e mi leccai le labbra e lo guardai, poi lo ripresi in bocca e ne ingoiai un po’ di più”non lo facevo più uscire’..mi sforzavo di aprire le mascelle per farne entrare di più’.le guance erano gonfie, gli occhi mi lacrimavano dallo sforzo, la saliva mi usciva copiosa dalla bocca mentre il cazzo arrivava in fondo’..lui sentì che toccava il fondo delle gola e disse qualcosa tra sé e sé’..era in estasi e lo si capiva dall’espressione”..mamma l’aveva fatta una cosa del genere?”.. Lo feci uscire dalla bocca, le labbra quasi mi bruciavano me ne era valsa la pena. Lo presi in mano e lo sollevai’..feci scivolare la lingua di sotto fino alle palle e le presi in bocca, prima una e poi l’altra’.conitnuai a leccare e proseguii col perineo, fino a che arrivai al buco del culo. Tenevo sempre il cazzo in mano e lentamente presi a muovere la mano in su e in giù’..mentre con lingua leccavo tutto attorno alla zona scura e grinzosa dell’ano. Poi mi concentrai al centro e vidi l’ano contrarsi sotto i colpi della mia lingua mentre la mano continuava la sega lenta ma regolare. Man mano si rilassava’.al porco piaceva e alla maiala ancora di più”ero sempre sotto di lui e quando l’ano gocciolò, cominciai a carezzarlo con un dito che scivolava in mezzo a tutta quella saliva vischiosa”..lui era rilassato’..il culo sporgente in fuori’.e il mio dito lo penetrò all’improvviso’.lui rimase immobile per qualche momento, colto di sorpresa, ma poi se ne stette lì con le mani sulle ginocchia piegate mentre col dito in culo gli massaggiavo la prostata e con l’altra mano lo segavo”.non volevo farlo venire’.era più di vent’anni che sognavo la sua sborra in vagina e non me la volevo perdere’
Mi alzai’gli diedi la schiena”alzai una gamba e la poggiai sull’orlo laterale della vasca, mi piegai in avanti e misi le mani sul bordo di testa della vasca stessa, così ero con le gambe allargate, la fica allargata, il culetto con la natiche tonde a mandolino bene in vista, il solco e il buchetto pure, sembravo una vera vacca”.sentii il cazzo che si strusciava contro il mio sedere”era vicino alla fica’..’avanti’.non ti preoccupare’prendo la pillola”.. era eccitatissimo’mancava poco che grugnisse come un maiale”.’porco’ pensavo’.’ti ha mai fatto godere così la stronza di tua moglie? Mica ti si ammoscia ora’. E me lo mise dentro’ero al settimo cielo’.dopo più di venti anni il mio grande desiderio si realizzava’..come era bello’.un cazzo sublime’..mi dava colpi regolare e decisi in fondo alla vagina..’era come un martello pneumatico instancabile’cominciai a massaggiarmi il clitoride mentre mi sfondava”.ah papà’.chiedimi anche il culo e te lo do ‘.&egrave ancora vergine, ma per te qualsiasi cosa”.sentii che il cazzo si gonfiava dentro di me’.stava per esplodere’.. accelerai anche io il ritmo delle dita nelle fica”’e godetti”urlai nell’orgasmo che sopraggiungeva ad ondate e istintivamente strinsi i muscoli della vagina’.. Come lo feci fu come un’esplosione”uno schizzo bollente mi colpì l’utero’.seguito da un altro e poi da un altro”ero piena di sborra’.a gambe allargate come ero cominciò a colarmi fuori e a scivolare lungo l’asta del cazzo fino a gocciolare dalle palle sul pavimento della vasca”..io subito mi inginocchiai e ciucciai quelle gocce che cadevano, leccai l’asta sporca, le palle piene di sborra, raccoglievo tutta quello che poteva e la ingoiavo”’.’Non ho mai provato nulla di simile’ sussurrò lui’..e ci credo, pensai io, mica hai una porca doc in casa, hai solo mamma”
Mi alzai, mi sedetti sul bidet e cominciai a lavarmi per fare uscire ogni residuo di sborra’.anche lui uscì dalla vasca e venne accanto al bidet per pisciare nel water, ormai la confidenza era estrema, non c’era bisogno di fare i riservati”.avevo il cazzo che pisciava all’altezza degli occhi, era più forte di me’mi girai e lo presi in bocca mentre pisciava”.lui mi vide assaporare il suo piscio, sorridere, mandarlo in giù, poi aprivo la bocca e lo facevo scivolare ai lati delle labbra quando la bocca era piena e poi ancora lo mandavo giù fino a che non smise di farla”questa volta mi prese la testa e la spinse verso il suo cazzo, aprii la bocca e mi arrivò fino in fondo al palato’..mi chiavò in bocca selvaggiamente, tenendomi per la testa e le orecchie e muovendo le anche fino a che non fui gratificata da uno schizzo caldo nella gola”’alla sua età lo avevo fatto sborrare due volte di fila”.. Mi carezzò e mi sorrise e questo fu il più bel ringraziamento, poi si mise l’accappatoio e se ne andò”.io ero rimasta con la bocca sporca di sborra’.mi diedi una sciacquata, ripulii il bagno per terra e nella vasca e tornai a letto per rilassarmi un po””.il cuore mi batteva forte’pensavo ancora alle sue mani che muovevano la mia testa invece di muovere il cazzo che avevo in bocca”’e non ci crederete, al pensiero mi masturbai e venni un’altra volta.
Andò più tardi a prendere i bambini e la moglie e poi cenammo come niente fosse, conversazione dopo cena, un po’ di televisione e poi a letto.
Di notte mi sembrò di udire un rumore proveniente dalla stanza dei bambini”mi alzai, misi una maglietta lunga per coprirmi perché col caldo dormo nuda, e andai presso la stanza dove dormivano’..falso allarme’tutto tranquillo’.forse si erano lamentati nel sonno’. Ad un certo punto sussultai’.mi ero sentita toccare dietro’..due mani mi avevano afferrato i seni sotto alla t-shirt, un cazzo duro era si appoggiava alle mie gambe”.era lui’..ancora in tiro’.mi sembrava impossibile’.quanto era che non faceva sesso vero quest’uomo’.. Ero già bagnata all’inverosimile”non indossavo nulla sotto la maglietta’..ero rimasta appoggiata allo stipite della porta nel corridoio”allargai le gambe e subito quel cazzo che adoravo si insinuò facilmente nella mia fica, scivolando nel lago umido che era subito diventata’..mi piegai in avanti per favorire al massimo l’introduzione e subito cominciò una sequenza di colpi di reni che mi sfondavano’.non dovevamo fare rumore, ma ansimavo e anche lui quasi grugniva’.era un maiale che sfondava la sua troia, una stallone che cavalcava la sua giumenta’..oh mamma cosa ti sei persa in questi anni”come fai a non accontentare ogni giorno questo cazzo’
Quando sentii un’altra volta quegli schizzi caldi con le mani dietro gli presi il bacino per stringerlo ancora di più contro di me, per farlo penetrare più in fondo nella vagina’..non lo vedevo’.gli davo la schiena, ma lui mi stringeva i seni mentre ancora mi dava colpi di cazzo’.non c’era più nulla, la sborra mi colava lungo le cosce, ma lui ancora mi sbatteva come un forsennato”lo fermai, lo feci uscire e lo portai nel bagno. Lo feci sedere sul water e mi sedetti a sua volta su di lui impalandomi’..non ero venuta e volevo godere’..menandomi la fica cominciai a cavalcarlo prima che inevitabilmente l’erezione scomparisse e godetti in meno di un minuto”.un’orgasmo dopo l’altro mentre non smettevo di toccarmi violentemente. Cominciai anche a squirtare o a pisciare mentre lo avevo ancora nella fica, come mi alzavo gli pisciavo sul cazzo e poi lo rimettevo dentro”lo feci violentemente’era seduto sulla punta del water e scivolò anche a terra per la mia irruenza’.io quasi non me accorsi e continuai con i getti di piscio’ne avevo ancora quando sentii la sua bocca sulla fica’..mi leccava mentre io pisciavo’..gliela facevo in faccia e in bocca”il piscio era misto alla sua sborra, ma lui leccava beato, forse era il sogno che non aveva mai potuto esaudire, la fantasia che mamma gli negava”.ah come leccava bene”la sua lingua era impastata di piscio e sperma e mi faceva godere, mi succhiava il clitoride come mai nessuno aveva fatto”..vedevo che gli era tornato duro”.venni nuovamente, gli sborrai in bocca’..volevo urlare dalla gioia, ma non potevo’..se mamma si fosse svegliata”.
Finalmente ci calmammo’..aveva il cazzo che grondava del mio piscio”glielo ripulii con la bocca”gustai il mio piscio e il suo cazzo insieme”.pensavo già alla prossima volta”papà la tua bambina ti darà l’unica cosa che ha ancora di vergine’.ti darò il mio culetto’.me lo sfonderai e io godrò per questo’per te tutto papà’.tutto’.alla faccia di mamma”
Mi diede un bacio sulle labbra, si ripulì un po’ e se ne andò”il bagno era uno sfacelo”dovevo ripulire tutto in silenzio e lo feci. Quando ebbi finito aprii le porta e vidi per terra una bella quantità di sborra’.cazzo era quella che mi era uscita dalla fica quando lui aveva mi aveva scopato’.meno male che la avevo vista, pensa se se ne fosse accorta mamma, con la sua manìa della pulizia la avrebbe vista subito’.
Tornai a letto visibilmente agitata”il cuore ancora mi batteva forte”pensavo a mio marito’.con lui era passione coniugale, amore coniugale’..io volevo rendere libera la porca che era in me’.non mi volevo accontentare, volevo sesso sfrenato ”.non il sesso tranquillo tra coniugi”.ero confusa, ma felice”.
Mi addormentai serena”’.mi svegliai per un trambusto che sentivo’.che succedeva”i bambini entrarono in camera, venne anche mia madre’..’pigrona’dormi ancora’.non ti sei riposata abbastanza? Vieni che prepariamo la cena”.tornavano dal mare”ma che succedeva? Doveva essere mattina”’ma non era possibile’.avevo sognato? Noooo, non ditemi che avevo sognato”eppure doveva essere così’.e come mai mi sentivo così appagata sessualmente? Mi alzai ancora assonnata e di là incontrai mio padre…’Buonasera’..ci siamo svegliati? Cavolo, hai dormito tutto il pomeriggio”.ti sentivo lamentare, hai fatto brutti sogni?’
Brutti sogni, diceva lui”il sogno era bellissimo’.sentivo ancora il suo cazzo dentro di me, lo avevo succhiato, menato’.me lo ricordavo perfettamente”e io lo guardavo e lui mi guardava’..non mi guardava come un padre, ma come un uomo in calore guarda una troia, ma allora’..che avesse fatto lo stesso sogno anche lui? Da come mi guardava sembrava di sì”..avevamo sognato entrambi o era davvero successo?…………

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