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Io, fatto cornuto da Marina e Marco a capodanno

By 19 Febbraio 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Era capodanno del 2013, con un gruppo di amici avevamo deciso di partecipare ad un capodanno con cenone, dopo cena e hotel, il classico pacchetto di capodanno. Io ero molto amico di uno degli organizzatori ed il posto era molto bello, oltretutto lontano dalla nostra città e quindi ci sarebbero stati pochi visi conosciuti, l’ideale per cambiare aria per una sera! Eravamo un bel gruppetto, due coppie ( io e Marina, Paolo e Giulia), tre ragazze (sara e Chiara, sorelle, e Alessia) e tre ragazzi (marco, carlo e umberto).
Partimmo in orario come non era da nostra abitudine, nella mia macchina eravamo noi due coppie, gli altri non so bene come si organizzarono. Una volta arrivati in hotel ci vennero consegnate le stanze, per errore a Marco venne data una stanza singola e non ci fu soluzione… poco male, la sera di capodanno avere un bagno da non dover dividere mentre ci si prepara non guasta mai! Eravamo tutti alloggiati allo stesso piano, la stanza di marco era accanto alla nostra.
Arrivati in hotel dissi a Marina che visto l’orario avevamo il tempo per rilassarci un po’… sapeva a cosa mi riferivo, ed infatti da ninfomane qualche era mi sorrise e venne sotto di me in ginocchio, mi sbotton’ i jeans ed iniziò a farmi un gran pompino, per i quali era veramente portata! Finimmo sul letto a scopare dicendoci come sempre le peggiori porcate, fregandocene che dall’altra ci fosse la camera di Marco…
Per chi non avesse letto l’altro racconto si Marina (Io Marina ed i due vecchi al mare) o per chi non la ricordasse, ve la descrivo un po’ : una ragazza di 34 anni formosa, alta 170 circa, scura di carnagione, con una quarta di seno ed un bel culo pieno e sodo, una bella mediterranea diciamo…
Ci riposammo un po’ e dopodiché iniziammo a prepararci. Approfittando del fatto che Marina fosse in bagno mandai un sms a Marco dicendogli di passare in camera a darmi i documenti da portare alla reception, visto che ci consegnarono le stanze senza fare check in vista la troppa fila, dicendoci di tornare con calma dopo… aspettai qualche minuto e visto che non ricevetti risposta, portai giù quelli di tutti tranne i suoi; arrivato giù mi resi conto che la situazione coda non era per niente migliorata, e perdipi’ un paio di minuti dopo mi resi conto di aver dimenticato il cellulare in camera, ma rinunciai ad andare a prenderlo per non perdere il posto in fila.

Bussarono in camera, Marina chiese chi era, e alla risposta “Marco!” gli rispose di attendere un secondo… Marco si trov’ davanti lei in intimo, ci rimase quasi male ma lei gli disse “dai entra, cosa &egrave questa faccia non hai mai visto una in perizoma e reggiseno?” , allora entrò e chiuse la porta dietro di se.
“Ero passato per dare i documenti a Rick, ma forse &egrave già andato giù, ora tolgo il disturbo scusami!”
“ma non preoccuparti! Anzi aspetta, mi daresti un consiglio? Se chiedo a Rick per non perdere tempo mi direbbe che sto bene anche con il pigiama, mi dici come sto meglio? Mi serve un consiglio sincero”
“Ok va bene, però fai in fretta, mi darebbe fastidio se arrivasse ora, cio&egrave non stiamo facendo niente di male ma mi sento un po’ a disagio!”
Lei scoppiò a ridere e gli disse di smetterla di preoccuparsi.
Si infil’ delle calze autoreggenti, prese un vestito a tubino, lo indoss’ e mise i tacchi, si alzò in piedi e girando su se stessa disse “cosa dici, come mi sta?”
Il vestito aveva una scollatura che definire generosa era riduttivo, e Marco non trovò altre parole che “benissimo… ti sta benissimo…” con la faccia imbambolata, fissa su scollatura e curva del culo.
“Sei sicuro? Io in realtà volevo metterlo senza reggiseno, però non so come mi sta, ora vediamo” … si girò di spalle, abbass’ il vestito fino al busto, tolse il reggiseno e riportò su il vestito. Per quanto si fosse girata di spalle Marco aveva intravisto la curva del generoso seno, e non era rimasto indifferente… il suo pisello iniziava a chiedere aiuto.

“Cosa dici, me lo posso ancora permettere questo vestito senza reggiseno?”
Marco le rispose secco “direi proprio di si, con quelle…. ehm, con quel seno”
Marina “con quelle… ? Dai cosa stavi dicendo? Sono curiosa”
Marco “non mettermi in crisi, mi stava sfuggendo e mi sono trattenuto”
Marina “e dai, siamo grandi e vaccinati non si scandalizza nessuno! O perlomeno, non io!”
Marco “e va bene, dicevo… con quelle mammellone che hai te lo puoi permettere eccome!”
Marina si mise a ridere “a più tardi!” , Marco si alzò dalla sedia e fece per uscire, lei si inchin’ e tolse il vestito dandogli le spalle e lo chiamò “Marco, grazie del consiglio!” , lui si girò e la vide a 90 gradi che faceva per togliersi le scarpe, con il perizoma tutto infilato nel culo, che lo guardava sorridendo…
Che troia, lo aveva chiamato per ringraziarlo solo per farso vedere piegata a 90. Lui arrivò in camera con un erezione spaventosa, e solo il disturbo di Carlo che bussava alla sua porta e che voleva il gel gli impedì di portare a termine la sega che stava dedicando a Marina. Tornai in camera dopo un po’ e trovai il msg di Marco che mi chiedeva se poteva passare a portarmi il documento. Lo aveva mandato prima di passare in camera, chiesi a Marina e mi disse che effettivamente era passato ma visto che io non c’ero era andato via subito… bugiarda…
Ci preparammo e notai che la sua generosa scollatura era priva di reggiseno sotto il vestito, glie lo feci notare e mi disse che il reggiseno che aveva portato per quel vestito le stava piccolo e le avrebbe fatto strabordare le tette dal vestito (le classiche cazzate delle donne alle quali non possiamo controbattere) . Uscimmo dalla stanza, ci trovammo giù con gli altri ed andammo al ristorante. Facemmo l’aperitivo che precedeva la cena, io guardavo Marina e mi faceva un sesso incredibile, quelle tettone che sembrava volessero uscire da un momento all’altro, quel culo tondo fasciato in quel vestito, le gambe fasciate in quelle calze… insomma, era una bomba sexy, ed in più i tacchi la slanciavano ancora di più, lei alta già 170 senza tacchi… catturava gli sguardi non solo miei, ma anche di camerieri e altri ospiti… ci fecero accomodare al nostro tavolo, era un locale con luci un po’ soffuse quindi non illuminato a giorno, veramente una bella atmosfera. Io mi sedetti capotavola (mi &egrave sempre piaciuto come posto) , alla mia sinistra Marina ed alla mia destra Paolo. Alla destra di Paolo c’era Giulia, accanto a Marina si era seduto… Marco… e poi così via tutti gli altri.
&egrave giusto spendere due righe per descrivere Marco: un ragazzone di un metro e ottantacinque, un po’ in carne ma non troppo, capelli neri e barba un po’ incolta. Insomma, ne bello ne brutto, ma un omone per intenderci.
Iniziammo a mangiare e a bere, ridevamo e scherzavamo, e notavo che ogni tanto l’occhio di Marco cadeva nella scollatura di Marina… ma era scontato! Dopotutto anche l’occhio di Paolo, che era davanti a lei, ci cascava spesso, nonostante la vicinanza di Giulia. L’alcool abbassava i livelli di attenzione e quindi l’occhio cadeva in tentazione.
Durante la cena Sara (la più grande delle due sorelle) ,con una fissazione per il seno grande nonostante fosse più che etero, le fece un paio di volte delle battute “oggi sembrano ancora più grandi del solito!” oppure “dopo te le tocco, anche se non mi dai il permesso!” scatenando le risate generali della nostra tavolata, e anche qualche brusio nella tavolata vicina, composta da soli maschi. Ad un certo punto, approfittando delle luci basse e della tovaglia, mi avvicinai a Marina e le infilai una mano sotto il vestito dicendole “ce l’ho duro tutta la sera, ho voglia di sbatterti” ma mi feci prendere troppo dalla situazione ed il vestito salì oltre il bordo dell’autoreggente, e Marco vide tutto… ci ricomponemmo e la cena andò avanti. Per tutta la cena ci fu molto contatto fisico tra Marco e Marina, le classiche toccate sul braccio ad una battuta e cose simili, ma non ci feci caso… A mezzanotte eravamo tutti abbastanza alticci, scattarono brinsidi ed auguri, e ci fu una scena ad alto contenuto erotico:

Marina si sporse verso sinistra per fare gli auguri a Sara (risultando quindi sopra Marco) e dopo aver scambiato due baci Sara le infil’ le mani nella scollatura, lei si tirò indietro ed una tettona saltò praticamente fuori dal vestito,e Marina perse l’equilibrio finendo sopra Marco. Fu questione di un secondo ma tutta la nostra tavolata ed anche qualcuno vicino vide perfettamente il seno di Marina.
Sara ci rimase malissimo, le chiese scusa e Marina le disse di non preoccuparsi, certo anche lei non era felicissima di aver mostrato le tette ad una platea… la serata proseguì e scendemmo nella sala dove avevamo fatto l’aperitivo, che era stata trasformata in discoteca. Nella mia mente ogni tanto ripassava la scena di Marina che con un seno fuori casca sopra Marco; chissà se lui l’aveva toccata, sicuramente l’aveva vista benissimo, ce l’aveva praticamente in faccia. Raccolsi le quote di tutti e raggiunsi il mio amico organizzatore per saldare, avvisai Marina e le dissi che mi sarei dovuto fermare a brindare con lui e che ci avrei messo almeno mezz’ora… mi allontanai e li lasciai tutti li vicini al bancone a ballare ed ordinare da bere. Marina si avvicin’ a Sara, un po’ per sdrammatizzare e un po’ perch&egrave fondamentalmente &egrave una porca le disse “dai toccale, lo so che muori dalla voglia!!” Si misero tutti a ridere, compresa Sara, che però non selo fece ripetere e le toccò ed accarezz’ volentieri “sono bellissime, e non hai nemmeno reggiseno!” chi era vicino a loro non so perse questa scena erotica, e poi la frase di Sara eccitava probabilmente ancora di più! Presero da bere e gli altri si spostarono un po’, Marina rimase li con Sara Marco e Carlo. A Marina provarono ad attaccare bottone in due, ma lei dopo un paio di battute fece d’occhio a Marco che interven’ portandola via… si spostarono da un lato del bancone, Sara e Carlo erano spariti, e Marina esord’ andandogli sotto il viso “ti &egrave venuto più’ duro stasera in camera o poco fa quando praticamente avevi le mie tette in faccia?” e con il ginocchio andò a tastargli il pacco..
“Mi &egrave venuto duro in tutti e due i momenti… mi sta venendo duro anche ora”
“L’ho sentito…” e così facendo si avvicin’ ancora di più e glie lo strinse con la mano… “perch&egrave non mi accompagni fuori a fumare?”
Marco chiaramente non disse di no, uscirono fuori e si spostarono in un punto nascosto dietro il fabbricato, lei lo spinse sul muro e lo baci’ tenendogli sempre il cazzo stretto fuori dai pantaloni…
Marco “ma non dovevi fumare?!” disse ridacchiando, “certo, ma non ho parlato di sigarette” e così facendo si abbass’ e gli slacciò i pantaloni, tirò giù i boxer e saltò fuori il pisellone di Marco quasi in completa erezione, “eh, complimenti! Si sentiva che era un signor cazzo…” iniziò a segarlo e leccarlo, gli succhi’ i coglioni, poi lo prese in bocca, poco a poco sempre più in fondo, era una grandissima succhiacazzi e sapeva ingoiarlo bene, nonostante quello di Marco fosse di un diametro e di una lunghezza importanti… “oooh si, sei una puttana, succhiamelo tutto” lei continuava ad infilarselo fino in gola, poi dopo un po’ si alzò, tolse il perizoma ed appoggiandosi al muro con le mani gli disse “adesso scopami cazzone!” .
Marco non se lo fece ripetere, e con un solo colpo glie lo infil’ dentro, “ahhh si cazzo mi sfondi, siii infilamelo tutto!” E nel frattempo le tolse fuori le mammellone, la scopava strizzandogliele, “sei una vacca, sei qua che ti fai scopare con le tette al vento con il tuo fidanzato dentro che magari ti sta cercando, sei una troia! Una troia tettona!” Andarono avanti un paio di minuti, poi per paura di essere scoperti Marina si inginocchiò di nuovo, glie lo prese in bocca e lo spompin’ fino a farsi sborrare in bocca… lo guardò ed ingoi’ tutto, si pul’ le labbra e lzo baci’… si rivestirono e si incamminarono verso il locale. Rientrando passarono vicino a due ragazzi e li sentirono parlottare “te l’avevo detto che era lei quella che si stava facendo scopare, vedi che &egrave la tettona della cena!” e l’amico “si cazzo, che porca… che maiala!”
Loro due si misero a ridere ed entrarono nel locale…

CONTINUA
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