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Racconti Erotici Etero

io, te, un’albergo e….

By 8 Luglio 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

Una giornata di primavera, una stanza dai toni pastello, con un elegante letto a baldacchino di legno scuro. Io e il mio amico L. siamo arrivati attorno alle 18 perché stasera c’&egrave una prima a teatro che volevo vedere da mesi. Sono stata io la prima a fare la doccia. Una volta uscita dal bagno, avvolta in un accappatoio di spugna candida, lui mi ha sorriso e ha preso il mio posto sotto la doccia. Mi sono vestita ascoltando l’acqua scorrere, un vestito nero scollato, vita impero, con la gonna al ginocchio, scarpe di vernice nera, con 7cm di tacco,leggermente a punta, con un grazioso fiocco, calze autoreggenti e perizoma neri.
Esco sul piccolo terrazzo a fumare, il sapore del tabacco mi brucia la lingua, espiro lentamente, aspiro di nuovo, ascoltando il leggero crepitio della cartina che brucia nel silenzio del tardo pomeriggio. Lui &egrave dietro di me, osserva il mio corpo, le mie dita che tengono delicatamente la sigaretta. Si avvicina senza far rumore ‘quanto sei bella’,mi sussurra piano. Sorrido compiaciuta e lo ringrazio. Inaspettatamente, le sue mani si posano sui miei fianchi, così grandi e forti eppure incredibilmente delicate. Giro la testa e lui mi fissa, con uno sguardo talmente caldo che sento un brivido percorrermi la schiena e scendere sempre di più’ mi volto perché quell’ occhiata mi imbarazza. Mi sposta i capelli e mi bacia il collo. Un bacio lungo, lento, sensuale’ Sento che il clitoride inizia a pulsare, mi mette un braccio attorno alla vita, mentre l’altra mano mi palpa il sedere, lo accarezza. Sono confusa da quelle sue attenzioni, vorrei dirgi di fermarsi, ma dentro di me una voce grida di non smettere, così continuo a fumare in silenzio.
La sua mano mi solleva la gonna da dietro,apro appena le gambe, lui continua ad accarezzarmi, poi mi passa due dita tra le cosce, cerco per un attimo di liberarmi dalla sua stretta , cerco di dire qualcosa, ma lui mi blocca ‘ssssssh’ finisci la tua sigaretta” non riesco a dirgli di fermarsi.
Mi toglie il braccio dalla vita e mi sfila il perizoma, porta le mani sotto la mia gonna, mi accarezza le labbra, poi con una mano mi tocca il clitoride, immediatamente sento i capezzoli premere contro al vestito e le labbra inumidirsi. Chiudo gli occhi.
‘aspetta, dai, cosa.. cosa stiamo facendo’..’ mi fa tacere con un bacio. Lo voglio da morire, ma &egrave così sbagliato’ dannatamente sbagliato, siamo solo amici! ‘Ho sbagliato io ad accettare la stanza matrimoniale, ma le singole erano piene e’ io” la sua mano tra le mie gambe fa sciogliere i miei pensieri. La mia incapacità di oppormi lo diverte. Mi incoraggia a parlare ‘e?’ mi chiede. ‘e io’ io non volevo.. non pensavo che’ insomma’ noi’siamo amici’non dobbiamo” le mie parole sono rotte dall’eccitazione. Poi ad un tratto la sua mano si ferma, si stacca da me. ‘vuoi che smetta?’ i suoi grandi occhi neri mi fissano ‘io” ricomincia a toccarmi, mi sfugge un mugolio di piacere ‘allora vuoi che continui?’ mi vergogno di me, della mia figa bagnata, della sigaretta ormai spenta che tengo tra le dita come un pretesto, mi vergogno della voglia di essere toccata e scopata. Lui stacca nuovamente la mano da me, il mio bacino lo segue ‘non smettere’, sussurro.
‘girati’ mi dice e prendendomi per le spalle mi fa ruotare verso il balcone. ‘ora affacciati’. Eseguo, inclinando la schiena e poggiando i gomiti al bordo del balcone. Lui si inginocchia per terra dietro di me, mi solleva la gonna arrotolandola fino alla mia schiena e si ferma. ‘che bella figa che hai” sono imbarazzata, ma le sue parole mi eccitano. Con entrambe le mani mi palpa il sedere, poi mi tiene ferme le gambe e inizia a leccarmela. ‘mmm’ che buona questa fighetta tutta bagnata’ sento il clitoride che quasi scoppia, sto impazzendo dalla voglia
Mi penetra lentamente con un dito, lo fa ruotare dentro me. Mi sento quasi svenire. Vede che il mio equilibrio vacilla, mi morde il sedere, continua a toccarmi come se dovesse impastarlo, mi sculaccia e nel frattempo la sua lingua continua a scivolare su di me’
Alcuni ragazzi per strada vedono la mia espressione, chiara come il sole e iniziano ad urlare ‘uuuh!! Vai bellaaaaa!!’ ‘vieni qui mora!’ lui mi penetra con un dito, si alza e fa il gesto di pulirsi la bocca verso i ragazzi che ridono, io mi sto irritando, ma lui mi infila dentro un altro dito e l’eccitazione mi prende tutta. Quei ragazzi ridono, ci incitano’. ‘facciamoli divertire un po”.’ Dice lui. Poi mi prende per i fianchi e mi costringe a stare di spalle alla strada. Mi fa salire su una specie di gradino, mettendo in bella vista il mio sedere. ‘dai piantala!’ ‘eddai che lo so che ti eccita’ quei ragazzi che ti guardano, che ti vogliono scopare’ quattro cazzi in tiro per te!’ dice mentre mi accarezza, osservato dai quattro.’mmmm’ smettila”cerco di oppormi, ma si capisce che ha ragione, sono eccitatissima. Mi sento tutta bagnata’ facendo forza sulla mia schiena mi obbliga a piegarmi, offrendo la visuale completa ai ragazzi che impazziscono ‘li senti?’ ‘sì” ‘e ti eccita?’ ‘.. sì’ mmm sìììì!’ mi fa aprire un po’ le gambe, entra con due dita, poi mostra la mano al pubblico e mi infila quattro dita fino alle nocche. Grido e i quattro gridano con me.. ‘sìì, vai bella!’ ‘fatti scopare!’ ‘anche da noi se ti va!’ le sue dita mi aprono tutta, mi fanno male, ma ne voglio ancora, sempre di più!!! ‘mmm sì,scopami!’ lui mi da un colpo secco con le dita, mettendomele ancora più in fondo, mi fa sobbalzare e gridare ‘cos’hai detto?’ ‘scopami ti prego!’ mi prende una mano e se la poggia sul pacco, duro e grosso ‘lo vuoi? Vuoi essere scopata?’ ‘oh, sì, sì ti prego scopami!! Scopami tutta! sono tua!’ faccio per aprirgli i pantaloni, ma lui mi ferma. Toglie la mano dalla mia figa, mi gira di nuovo verso il cortile interno, il mio viso eccitato incanta quei ragazzi, lui mi prende per i capelli e gli grida ‘che dite, me la scopo?’ i ragazzi assentono in coro. ‘portami di là, in camera e scopami’ ti prego’ ‘ma così i nostri amici si perdono lo spettacolo’ e noi sappiamo bene che l’amicizia conta’ e non vogliamo amici tristi’

come continuereste? ax3vy@email.it

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