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Racconti Erotici Etero

Istinto primordiale

By 10 Settembre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

Ore e ore di telefonate…. Cosi e’ iniziata tra me e Gianluca. Sono qui ora in attesa del suo arrivo. Il cuore batte veloce, il respiro sembra venir meno, ripenso alla nostra prima conversazione, tutto sembra lontano…eppure non e’ cosi.
Lunghissimi momenti trascorsi insieme, sognando, scherzando, immaginando un ipotetico incontro tra noi due. E ogni volta interrompere la conversazione con un familiare senso di eccitazione.
Cercare di reprimere l’istinto primordiale, tentare di allontanare quel momento di smarrimento. Le sue parole sussurrate nel mio orecchio tramite il microfono del cellulare “Non sei solo sesso…”. Ed ogni volta la mia solita risposta per cercare di rendere il tutto meno emozionante “Infatti sono tante scopate…”.
Essere cosciente del fremito nel petto, ma tentare di scappare. Non me lo ha mai permesso. Ogni mio tentativo fallito di trasformare il tutto in volgarita’… la sensazione che in questo frangente non ho alcun potere. Gia mi sento sua, nel corpo, nell’anima, nella mente.
Cerco di carpire quali possano essere i suoi pensieri in questo momento. Sara’ teso? Emozionato? Eccitato? O forse semplicemente e’ un misto di tutte queste sensazioni? Vorrei poter leggere la sua anima, vorrei poter essere dentro di lui…
Sono qui ora, seduta in questo bar del centro, in attesa del suo arrivo. No, non e’ lui in ritardo, sono io in tremendo anticipo.
Le mani hanno un leggero tremolio e faccio fatica ad accendere l’ennesima sigaretta. Il desiderio aumento ogni secondo che passa, ogni lunghissimo secondo che sembra non avere fine. Ordino il secondo caffe’….mancano dieci minuti. Un’eternita’. La mente inizia nuovamente a viaggiare verso piccoli stralci di conversazione, forse per tentare di ingannare il tempo oppure perche’ ormai e’ diventata una costante dei miei pensieri.
La sua voce assonnata alle due di notte, il brivido che mi da quando ascolto le sue parole, a volte tenere a volte audaci. L’ultima nostra conversazione. Il confessarsi di non riuscire piu’ ad aspettare. Il sapere che vedersi significa toccarsi, tastarsi, baciarsi, essere sua….completamente.
Eccolo li. Lo vedo sorridermi da lontano. Il sorriso piu’ bello che i miei occhi abbiano mai visto. Le mani ora tremano letteralmente. Lo stomaco tenta di ribellarsi all’ultimo caffe’ con una stretta quasi dolorosa.
Le sue braccia intorno al mio corpo. Il suo petto che preme contro i miei seni. I suoi occhi verdi incollati ai miei. Non abbiamo bisogno di parole, troppe ce ne sono gia’ state. Ora siamo solo fisicita’, due corpi che si bramano, due desideri che si incastrano alla perfezzione.
Solo piccoli gesti d’intesa. Si e’ il momento di andare. Quel momento tanto atteso, di cui tanto abbiamo parlato. lo stiamo finalmente vivendo.
Siamo in ascensore, finalmente lontani da occhi indiscreti. La foga in noi sta crescendo. Mi attira a se. Le sue mani prima delicate intorno alle mie spalle ora frugano disperate in ogni direzione del mio corpo. Le nostre labbra incollate non vogliono perdere neanche un istante del sapore dei nostri baci.
Siamo nell’appartamento. Ci stiamo strappando velocemente i vestiti di dosso. Ora e’ il suo petto nudo che sento. Poso il mio naso sul suo collo, voglio inebriarmi,ubriacarmi del suo odoro. Sento le sue mani afferrare i miei seni. Si stacca da me per osservarmi, per guardare tutta la mia nudita’. S’inchina leggermente, sento le sue labbra afferrare con voglia, ma delicatezza, un capezzolo ormai turgido. Avverto in me la voglia crescere.
Inizia a succhiare i miei capezzoli, prima uno poi l’altro, sembra non esserne mai sazio. La sua lingua fa increspare la mia aureola. Sento i capezzoli indolenzirsi per quando sono duri.
Gocce calde del mio succo colano lentamente sulle mie cosce. La mano di lui inizia ad esplorare la mia figa ormai bollente. Entra in me con le sue dita. Pochi gesti per farmi raggiungere il primo e tanto desiderato orgasmo. Tira fuori le dita bagnate e le mette difronte le nostre labbra. Istintivamente le nostre lingue iniziano a leccare il mio piacere. E poi di nuovo un lungo bacio. Le lingue che si intrecciano nelle nostre bocche mentre le mani non hanno un attimo di tregua.
Mi stacco da lui. MI inginocchio d’avanti al suo cazzo duro. Lo guardo negli occhi e lo prendo tutto in bocca. Il suo sapore mi manda in estastasi. Inizio a pomparlo delicatamente, mentre le sue mani fra i miei capelli mi spingono la testa giu’, fino a farmi sentire la sua cappella gonfia sbattere addosso alla mia gola.
Ora sono stesa sul letto. Mi alza le gambe e le poggia sulle sue spalle. Inizia a tormentare il mio clicoride con piccoli colpi di lingua. Sento un altro orgasmo esplodere in me. Metto le mani sulla sua testa e la spingo brutalmento verso la mia figa ormai gocciolante.
Si tira su. Sento la sua cappella premere contro la fessura ormai copletamente dilatata. Spingo in avanti per incitarlo. Mi sta penetrando. E’ qualcosa di fantastico. Sento il suo respiro farsi piu veloce. Mi stringe i fianchi e aumenta il ritmo. E’ tutto dentro di me, sono totalmente sua. Spinte vogliose, ma sempre delicate, fanno andeggiare il mio corpo.
Lo sento sta per venire. Lo tolgo da dentro di me. Lo faccio stendere sul letto. E senza mai staccare i miei occhi dai suoi, inizio a succhiarglielo, a leccarglielo, sino a sentire il suo schizzo caldo, la dolce colata di sborra sulla mia lingua, sul mio viso…e quelle parole quasi urlate nel suo orgasmo…..”Ti amo”….

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