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Racconti Erotici Etero

La dea Samantha

By 6 Agosto 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

5 Agosto, giorno della festa di paese a Santa Marina’ Il programma prevede, dopo la consueta processione religiosa, musica in palco con un gruppo folk in azione, sorteggio a premi e fuochi d’artificio. La classica serata in cui tutto il paese si ritrova riversato per le strade, giovani e vecchi a parlare del più e del meno cercando di rilassarsi, e magari di fare qualche buona nuova conoscenza.
Dopo una giornata totalmente noiosa, Dario, 22 anni, 1,70, moro, fisico snello e asciutto, carino sommariamente, decise di uscire e recarsi alla festa alle 22,30 circa, malgrado non fosse quello ne il suo paese di appartenenza ne di residenza, e quella sera non aveva nessuno con cui uscire, ma si sa che uscendo qualcuno che si conosce prima o poi si incontra sempre. E fu così che passò mezz’ora chiacchierando con qualche conoscente incontrato per le strade passeggiando, per ultimo si intratteneva con Ivan, anch’egli ‘amico conoscente’ più che ‘amico’, più giovane di lui, 18 anni, ancora al liceo.
Ad un tratto con la coda dell’occhio Dario vede arrivare due ragazze, una alta al massimo 1,55 mora abbondante nelle forme, non grassa, piacente, ma ad attirare la sua attenzione fu la compagna, bionda naturale, capelli lisci a scalare, 1,70 circa, snella, o meglio ‘perfetta’, occhi azzurri, chiara di carnagione ma abbronzantissima, la luce dei lampioni rendeva la sua pelle di un colore bellissimo, era impossibile distoglierne lo sguardo, labbra esili e perfette, denti bianchissimi e bellissimi, un sorriso da favola, insomma aveva il viso delicato e bello di una dea.
A prima vista sembrava la classica brava ragazza tutta casa e chiesa, ma un’occhiata al suo abbigliamento e al suo atteggiarsi faceva capire cosa c’era sotto: portava un vestitino nero leggerissimo, mini spalline, ampia scollatura che finiva in sostanza appena al bordo del reggi anch’esso nero che sosteneva un seno di una bellezza unica, una terza al massimo; in basso l’abito finiva a V, cio&egrave arrivava appena sotto il ginocchio sulla gamba sinistra e tagliava invece 15cm sopra il ginocchio sulla gamba destra per poi riscendere, quindi la coscia destra era per metà scoperta e da li Dario si rese conto di non essersi sbagliato sul colore bellissimo della pelle della dea; ai piedi un paio di scarpette da cenerentola color argento con tacchi di 10cm che lasciavano quasi totalmente scoperti i piedi bellissimi della bionda, e che finivano con un laccetto in pelle legato in 2 giri al polpaccio, ma erano polpacci così sodi e curati che i lacci non scalfivano minimamente la pelle, sembravano fossero di marmo; camminava lentamente ancheggiando non troppo vistosamente ma con una sicurezza che la rendeva provocante fino all’inverosimile, sembrava richiamare i passanti dicendo ‘saltatemi addosso e voleremo in cielo!’. Al collo portava una graziosa collanina in argento con un ciondolo a forma di fiore, sembrava un giglio, e sulla pelle abbronzata svettava come il sole nel cielo.
La bionda non si accorse degli sguardi di Dario dal momento che chiacchierava allegramente sorridendo con l’amica, ma man mano che si avvicinava Dario distolse lo sguardo per non rischiare brutte figure, quindi immaginate la sorpresa quando lei salutò allegramente con un ‘Ciao Ivan, da quanto non ti vedo, come stai?’ il mio amico!
‘Ciao Samantha, tutto bene, tu come stai?’
‘Benissimo, mi godo la vita, nei momenti liberi dallo studio universitario, momenti che ovviamente mi ritaglio ogni giorno!’
‘Mi sembra giusto, bisogna godersi la vita, io spero almeno di finire il liceo senza che i miei mi uccidano!’
Lei rispose con una linguaccia dicendo ‘Ma dai, non ti uccideranno, comunque evidentemente non sei cambiato, quando eravamo vicini di casa tu avevi 6 anni ed eri una peste! Adesso ti saluto, continuo la passeggiata e mi godo la festa, salutami i tuoi, ciao’

Dopo i saluti le due ragazze si allontanarono, e Dario chiese subito al suo amico informazioni sulla bionda, lui disse che erano vicine di casa da piccoli, lei ha 24 anni, studia lingue; avrebbe voluto ucciderlo solo perché non l’ha presentata, ma non ci aveva pensato minimamente.
Dopo averlo salutato, trascorse la serata passeggiando qua e la sperando di ritrovarla; ad un certo punto, mezzanotte circa, la vide ferma vicino ad una parete che assisteva allo spettacolo in palco, restò a fissarla per qualche minuto, era davvero una dea, solo dopo si accorse che anche lei aveva iniziato a fissare Dario, evidentemente aveva sentito il suo sguardo su di lei, gli sorrise brevemente, si voltò e si sposto in un angolo più buio e deserto da dove continuava ad assistere allo spettacolo. Dario allora si prese di coraggio e con fare noncurante le si accostò, e con voce tremante iniziò a farfugliare qualche parola:
‘Bella serata vero? Specie se si incontrano ragazze con un sorriso come il tuo’
Lei si voltò e sorrise ‘Si bella serata, il mio sorriso diventa ancora più bello penso quando qualcuno se ne accorge, quindi devo ringraziarti per il complimento. Io sono Samantha, mi dispiace che Ivan non ci abbia presentati, siete amici?’
‘Io sono Dario, in realtà non siamo amici intimi, forse per questo non ha pensato di presentarci’
‘Capisco, ma magari &egrave stato un bene. Esattamente cosa intendi per amici intimi?’ disse con una punta d’ironia e con l’immancabile sorriso.
‘Tranquilla non sono Gay, intendo semplicemente un amico con cui passi molto tempo, parli di tutto, fai di tutto, e con lui non esiste nessuna di queste 3 condizioni’
Lo guardò fisso negli occhi ‘Ora &egrave più chiaro, ma dimmi, a te basterebbe una sola di queste 3 condizioni, diciamo la terza, per essere intimi’ in particolare essere intimi con me? Pensi che il mio sorriso possa supplire alle altre 2?’
Dario era al settimo cielo, avrebbe voluto sbattere la testa dall’incredulità, aveva capito che non era una prostituta, ma neanche una santarellina, era una donna amante’ amante e basta.
La fissò e rispose con audacia ‘Si, credo che con te potrei fare di tutto, anzi non potrei desiderare nient’altro di più bello! Fammi capire però, vorresti scopare sul palcoscenico?’
‘Ah ah ah, lo sapevo, vuoi fare il porco, o forse lo sei realmente, ma non così veloce: mettiti qui davanti a me a mezzo metro rivolto verso il palco, per favore”
Le ultime 2 parole le disse con massima sensualità a 1cm dalle labbra del giovane con gli occhi fissi nei suoi.
Dario eseguì, la senti armeggiare per qualche secondo, poi lei lo fece voltare verso di lei, gli prese la mano e gli diede il suo perizoma nero di pizzo dicendo ‘Adesso non ho niente sotto, o meglio ciò che resta &egrave tutto per te stasera, sfogherò le mie voglie su di te, e tu su di me, ci vediamo tra 5 minuti nel cortile dietro al municipio, &egrave totalmente deserto”
Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò con fare noncurante.

Il municipio &egrave 50metri dietro la chiesa, bastava fare il giro. Dario si fermò prima ad un furgoncino per comprare una bottiglietta di acqua frizzante e si recò all’appuntamento. Il cortile era deserto, l’unica luce peraltro era quella della luna, e in lontananza si sentiva il frastuono della festa, che sarebbe durato almeno per un paio d’ore ancora.
Lei era già li, che nell’attesa giocava con il cellulare, ma lo posò subito in borsetta e gli andò incontro, e arrivata al contatto lo baciò con estrema dolcezza sulle labbra ringraziandolo
‘Grazie per aver comprato l’acqua, avevo proprio sete, sei stato dolcissimo’
‘Figurati, l’ho presa frizzante per stuzzicarti il palato, e magari anche qualcos’altro”
Lei sorrise maliziosa mentre versava l’acqua in un bicchiere ‘Hai fatto benissimo, senza contare che io bevo sia prima che dopo aver fatto sesso, ma generalmente ‘dopo’ la mia bevanda preferita non &egrave acqua”
Detto questo, posò l’acqua e iniziò a strusciarsi addosso a Dario, entrambi iniziavano ad eccitarsi, lei era lenta e languida da far impazzire, lo solleticava con le labbra e con il respiro, e iniziava a lavorare di lingua in punti più sensibili come il collo, il petto, dopo aver sbottonato la camicia, poi sbottonò i jeans e li abbassò appena per poter accarezzare da sopra le mutande l’arnese del giovane. Quindi si staccò un attimo, si allontanò di un metro, allargò le spalline e fece scivolare a terra il vestito, lo raccolse e lo poggiò sulla borsetta. Adesso era totalmente nuda, con indosso soltanto le scarpe, il reggi e la collanina d’argento, Dario le si avvicinò e la baciò con passione, liberandola dall’ultimo indumento, e con sua meraviglia si accorse che nonostante sembrasse che il reggi tenesse su il seno in modo innaturale, in realtà una volta levato il seno non si mosse di un millimetro, si reggeva perfettamente da solo, era sodo come il marmo come tutto il resto del corpo; la fece girare lentamente, la osservò tutta, il culetto era di una perfezione unica.
Non voleva sporcarla, il cortile non era pulito, scelse una posizione che lo evitasse, la fece avvicinare al muro e piegare a 90 gradi poggiando le mani alla parete, le divaricò le gambe e inizio a lavorare magnificamente di lingua sulla fica perfettamente rasata, l’odore di sesso iniziava a rapire entrambi e rendeva le leccate sempre più profonde, inserì un dito e Samy iniziò a mugolare, la lingua si alternava con la penetrazione, e la penetrazione raddoppiò perché con la mano sinistra iniziò a penetrarla anche dietro, le dite pian piano diventarono 2, poi 3 poi 4 sia davanti che dietro, l’interno coscia diventò lucido degli umori rendendo la pelle ancora più bella, ancora più sensuale se fosse possibile, le lacrime di goduria di Samy divennero copiose ed esplodevano in un urlo al momento dell’orgasmo, e dopo il terzo Samy si reggeva a fatica in piedi. La fece alzare, la baciò nuovamente asciugandole le lacrime
‘Devi sapere che piango di piacere solo quando qualcuno mi lecca la fica come hai fatto tu, adesso puoi farmi quello che vuoi, non aspetto altro”
Dario sorrise, le strizzò i capezzoli con le labbra, si tolse la camicia e la distese sulla panca di cemento, fece distendere dolcemente Samy con la schiena sulla camicia, liberò il cazzo di 18cm con un buon diametro e la penetrò in un sol colpo senza nessuna delicatezza stavolta
‘Siiiiiiiiii, vieni porco, dammelo tutto in una volta sola, stasera sono solo la tua troia, basta smancerie, fammi male’
Iniziò una scopata furiosa che Dario accennava a diminuire solo quando si accorgeva che il suo peso poteva, nonostante la camicia posta sul cemento, ferire la pelle bellissima e scultorea della sua bionda; la fica si riempì di umori e rendeva bellissima la penetrazione, e il ‘ciaf ciaf’ aumentava l’eccitazione di entrambi, il corpo esile di lei dava a Dario la sensazione di distruggerla con il suo bel cazzo ma la bionda invece non faceva altro che incitarlo mentre godeva come una disperata del cazzo
‘Si, si, si più forte bastardo, più forte, fammi sentire che maschio sei, non ci vedo più, vengo vengo vengoooooooo”
Uscì da lei e assistette allo spettacolo della fica che come una fontana spruzzava liquidi in abbondanza, tanto che alla fine dell’orgasmo Samy era tutta bagnata di sudore e di liquidi vaginali; Dario attese che il suo respiro tornasse regolare, la annusava da testa a piedi cogliendo il suo odore, poi risalì alla testa, gli mise il cazzo bocca
‘Inizia ad assaggiare adesso, fallo tornare un po’ duro, se sei capace’
‘ricorda che studio lingue, certo che sono capace”
Samy eseguì e iniziò un pompino da favola alternando l’ingoio con leccate da urlo alla cappella e alle vene che percorrevano l’asta, per poi fermarsi sulle palle che il giovane teneva accuratamente depilate, ma non fece finire il pompino, aveva altri progetti, le fece piegare la gambe fino a toccare il ventre con le ginocchia, a gambe divaricate, si insalivò il cazzo e la penetrò fino a metà nel culo
‘Ahhhhhhhhh, porco bastardo, volevi spaccarmi, ma sono la tua troia, quindi &egrave giusto che tu lo faccia, non fermarti porco’
Il ritmo che teneva nel culo era ancora più alto della penetrazione precedente e infatti Dario venne quasi subito allagando il culo di Samy, che per la sollecitazione anale venne in sincronia
‘si porco mi hai fatto godere di nuovo, sei grandeeee!’
‘ma non finisce qui, ora vedrai’
Il pene non accennò ad afflosciarsi e Dario continuò a cavalcare analmente la bionda da sballo che urlava come una forsennata
‘si porco porco, usami, spaccami il culo, sei solo un cazzo fumante, scopami scopami fino al cuore’
Dario non se lo faceva ripetere, e ci dava dentro come un indemoniato e iniziò anche a schiaffeggiarle il culo e ogni tanto a massaggiarle il clitoride, Samy era un lago in ogni sua parte del corpo, non urlava più, ansimava come fosse in un’altra dimensione, poi arrivò l’ennesimo orgasmo
‘Siiiiiiiiii vengo di nuovo, cazzo cazzo che bello!!’
Dopo poco era la volta di Dario, ma adesso voleva venirle in bocca
‘Apri la bocca e finisci il lavoro adesso, &egrave il turno di bere qualcos’altro, non deludermi’
Samy continuò il pompino precedente con gran foga e accolse tutto lo sperma del giovane in bocca
‘Siiiiiiiiiiii che troia che sei, prendi e bevilo tutto troiona dagli occhi azzurri’
Aprì la bocca e fece vedere tutto lo sperma sulla lingua, dopo di che la chiuse e ingoiò in un sol fiato, riaprendola vuota e sorridente per aver appagato il suo stallone.
Dario le si posò addosso delicatamente e la coccolò baciandola dappertutto
‘Non ho mai incontrato una ragazza come te, sei unica, non svanire stasera’
‘Non posso prometterti nulla, magari alla prossima festa vedremo’ non dimenticare che prima o poi dovrai ridarmi il mio perizoma”

Dario si alzò, la tirò su proprio mentre in cielo esplodevano i fuochi d’artificio, la tenne abbracciata a se quei pochi minuti, poi la aiutò a rivestirsi, si mise la camicia piena zuppa fradicia di umori e sborra e accompagnò la bellissima Samy alla macchina, la salutò con un bacio sulle labbra e sulle grandi labbra, e la vide andar via alla luce della luna’

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