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La generosità di mia moglie

By 21 Ottobre 2017Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono un marito e un padre di quarantasette anni.
Ho una moglie bellissima di quarantasei anni: nel corso del mio matrimonio mi ero, ormai, abituato agli sguardi che molti uomini (e ragazzi) lanciavano alla mia amata moglie, contento del fatto che i miei colleghi di lavoro, i miei amici e gli amici di mio figlio mi invidiassero per avere una moglie così bella e, all’apparenza, fedele.
Mia moglie ama mantenersi in forma facendo palestra tre volte alla settimana, cercando di mantenere sodo quel culo che tanto mi fa palpare e penetrare; ha un gran bel seno sodo rifatto, ma non sembra assolutamente finto: anzi, amo giocare con quelle sue grandiosi tette proprio perché, alla vista e al tocco, sembrano due tette naturali.
Come dicevo, ero molto invidiato dagli uomini che conoscevo, ma non mi ero mai preoccupato perché mia moglie non mi aveva mai dato motivo di dubitare di lei, fin a quando non arrivò un giorno nel quale vidi mia moglie in una veste completamente diversa.

Sabato mattina chiesi al mio datore di lavoro di lasciarmi andare a casa in anticipo, visto che era il giorno del mio anniversario di matrimonio e volevo fare una sorpresa a mia moglie.
Uscito dal posto di lavoro, mi recai dal fioraio e acquistai un mazzo di rose, pronto a darle a mia moglie una volta arrivato a casa.
Giunto nel mio giardino, vidi la macchina del mio migliore amico. Strano, di solito mi chiamava sempre prima di presentarsi a casa mia, anche perché capitava che io e mia moglie uscissimo e ci ritirassimo tardi.
Mi recai alla porta di casa mia e bussai senza ottenere risposta: la macchina di mia moglie era in giardino, quindi doveva essere per forza in casa. Provando una strana sensazione, entrai a casa mia attraverso la porta nel garage che, per fortuna, era aperta. Appena varcai la soglia, sentii dei gemiti di goduria maschili provenire dalla mia camera da letto. Mi avvicinai alla porta socchiusa e quello che vidi mi lasciò interdetto: mia moglie era nuda, inginocchiata, davanti al mio migliore amico che le stava scopando la bocca.

“Oh, sì, continua a succhiarmelo così, troia… mmm… brava…”, le diceva mentre le scopava la bocca tenendo i capelli lunghi di mia moglie nella sua mano, per evitare che si incollassero al suo cazzo colante di sborra.

Non sapevo cosa provare.
Vedere mia moglie, madre di mio figlio, prenderlo in bocca dal mio migliore amico mi fece provare rabbia, ma anche eccitazione: il mio cazzo si rizzò all’istante e, guardando il tradimento di mia moglie, cominciai a palparmelo da sopra i pantaloni.
La pompa durò un bel po’: il mio migliore amico continuava a chiamare troia mia moglie mentre lei gli succhiava il cazzo con un’espressione che mai le avevo vista dipinta sul volto. Mentre gli succhiava e segava il cazzo contemporaneamente, si sgrillettava la figa, cominciando a gemere e ad aumentare il ritmo della pompa fino a quando il mio migliore amico non le sborrò in bocca. Con mio grande stupore, guardandolo negli occhi, ingoiò tutto il seme del mio migliore amico e, sempre con la bocca, gli ripulì il cazzo che si era afflosciato dopo la grande venuta nella bocca di mia moglie.

“Quanto desideravo succhiarti il cazzo!”, gli disse mia moglie con un tono di voce da porca che non mi aveva mai rivolto.
“Hai succhiato il cazzo del migliore amico di tuo marito il giorno del vostro anniversario… non ti facevo così troia”.
“Sai, avevo proprio bisogno di un po’ di succo” gli disse sorridendogli e palpandogli il cazzo.

Nel frattempo, io avevo tirato fuori il mio pisello ed ero venuto sulle rose che avevo comprato a mia moglie per il giorno del nostro anniversario.

“Ora devo andare, altrimenti quel cornuto di tuo marito potrebbe vedermi…”.
Alla faccia del mio migliore amico!
Mia moglie gli disse di non preoccuparsi e che, il giorno dopo, avrebbe trovato una scusa per farmi uscire di casa così avrebbero fatto molto di più.

In fretta e furia, raccolsi le rose piene della mia sborra e mi recai in giardino, fingendo di essere appena uscito dalla macchina (le rose le lasciai lì).
Quello che credevo essere il mio migliore amico aprì la porta di ingresso e mi abbracciò, dandomi gli auguri per il ventesimo anno di matrimonio passato insieme a mia moglie.

“Come mai eri in casa mia?” gli dissi con un tono indifferente.
“Tua moglie mi ha chiamato perché c’era un problema con le tubature. Sai, prima facevo l’idraulico e tua moglie mi ha chiamato per approfittarne!” mi disse ridendo.
“Già, vuoi che ti paghi per il disturbo?”
“Oh, no, non ti preoccupare. Nessun disturbo”.

Dopo averlo salutato, entrai in casa e venni accolto calorosamente da mia moglie che mi abbracciò e mi baciò con quella bocca che, poco prima, aveva assaggiato il cazzo del mio migliore amico.

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Il giorno dopo dissi a mia moglie che sarei andato a passare la mattinata a fare delle commissioni. Appena uscii dalla stanza, sentii mia moglie chiamare il mio migliore amico.

“Sì, tra poco va via. Appena ti faccio uno squillo, inizia a partire. Non vedo l’ora di succhiartelo”.

Lasciai casa mia e parcheggiai la macchina il più lontano possibile, in modo che il mio migliore amico e mia moglie non potessero sospettare di nulla. Rientrai in garage e aspettai l’arrivo del mio migliore amico.
Quando lo sentii arrivare, mi avvicinai alla seconda porta di ingresso e iniziai a spiare: mia moglie lo accolse in intimo e lo fece entrare tenedo una mano sui pantaloni e cominciandolo a baciare.

“Quel cornuto di tuo marito non ti soddisfa, eh?”.
“Lo conosci, pensa sempre al lavoro. Io ho bisogno di attenzioni”.

Detto questo, il mio migliore amico tolse l’initmo a mia moglie e cominciò a leccarla tutta: passava dalle tette che succhiava, palpava e leccava fino ad arrivare alla figa pelosetta che sgrillettava e leccava facendola gemere dal piacere. Lei ricambiò spogliandolo e facendolo sedere sul mio divano sul quale avevo passato tanti bei momenti insieme a lei e a mio figlio a guardare film in tv. Ora mia moglie glielo stava succhiando inginocchiata in mezzo alle sue gambe, lo segava sia con le mani che con le tette fino a farsi schizzare una gran quantità di sborra sul viso.

“Vorrei che quel cornuto di tuo marito ti vedesse con la mia sborra in faccia”, le disse mentre strusciava il suo cazzo sul viso.
“Mmmm, a me interessa solo il cazzo del suo migliore amico”.

Mia moglie prese il cazzo floscio del mio migliore amico, se lo passò sul viso per raccogliere tutta la sua sborra e poi lo riprese in bocca per ingoiarla. Ritornò a succhiarglielo fino a farlo indurire di nuovo.

“Lo voglio! Sbattilo nella figa della moglie del tuo migliore amico!”.

Il mio migliore amico non se lo fece ripetere due volte e cominciò a scoparla a pecorina sul divano facendole provare un piacere che non aveva mai provato con me, a giudicare dai gemiti che emetteva.

“Sì, scopami tutta, continua così!”.
“Tuo marito non ti fa godere, eh, troia?”.
“No, tu invece sì! Continua a spingere”.
“Ma che cazz…?!”.

Il mio migliore amico si era appena accorto che un ragazzo li stava spiando attraverso la finestra.

“Cazzo, &egrave il mio giardiniere e ci ha visti!”.

Mia moglie si accorse che era il nostro giovane giardiniere che, come ogni domenica, veniva a tosare l’erba del giardino. Il nostro giardiniere aveva la stessa età di mio figlio (ventiquattro anni) e faceva dei lavoretti per pagarsi l’università.
Mia moglie si staccò dal cazzo del mio migliore amico e si coprì il corpo con l’asciugamano mentre il mio migliore amico teneva la sua mano sul cazzo, cercando di nascondere l’erezione. Aprì la porta di ingresso e lo fece entrare.

“Signora, come può fare questo a suo marito?” disse il mio giardiniere appena varcò la soglia.

Mia moglie cercò di giustificarsi fino a quando il mio migliore amico non intervenne e gli disse che, se non mi avesse detto nulla, magari mia moglie poteva fargli le stesse cose che aveva visto fare a lui. Credevo che mia moglie si sarebbe opposta, invece lo prese per la cintura dei pantaloni ed insieme al mio migliore amico andarono nella mia camera da letto, seguiti da me a loro insaputa.

Mia moglie cominciò a spogliare il giardiniere che aveva la stessa età di nostro figlio e lo fece inginocchiare sul nostro letto. Il mio migliore amico si mise dietro di lei e cominciò a scoparle la figa mentre mia moglie, a pecora, prendeva in bocca il cazzo del nostro giardiniere.

“Oh sì, ho sempre desiderato un pompino da te…”, le disse il mio giardiniere in preda ai gemiti di goduria.
“Ho sempre visto come mi ammiravi… oh sì… e ora posso prendere questo bel cazzo giovane in bocca”.

Mentre se lo faceva succhiare da mia moglie, il nostro giardiniere notò sul comodino la foto di famiglia che ci eravamo scattati un mese fa, prima che mio figlio andasse all’estero per continuare gli studi.

“Troia, stai succhiando il cazzo di un ragazzo che ha l’età di tuo figlio”, le disse il mio giardiniere sbattendoglielo in bocca.
“Che… mmmm… cazzo me ne fotte! Lo voglio in bocca, oh sì…”.

Il mio migliore amico, ormai, aveva raggiunto il punto di non ritorno e sborrò sulla sua schiena. Dopo averle strusciato il cazzo sulla figa, si accomodò sulla sedia e si godette il pompino che mia moglie stava facendo al nostro giardiniere.
Avevano cambiato posizione di pompino: lui era in piedi e lei inginocchiata a gustarselo tutto mentre si faceva palpare le tette.

“Che ne dici di chiamare quel cornuto di tuo marito mentre me lo stai succhiando?”.

Mia moglie non se lo fece ripetere due volte e, allungando il braccio, prese il telefono dal comodino e compose il mio numero mentre lo teneva ancora in bocca. Io attivai la vibrazione e scesi giù in garage per evitare che si sentisse il ritorno.

“Amore, come mai mi hai chiamato?”.
“Mmm… amore mio… mmm… volevo chiederti di andare un attimo… mmm”.
A causa del cazzo che aveva in bocca, non riuscivo a capire le sue parole.
“Amore, non ti capisco…”.
“Saranno… mm… problemi di linea, ora devo attaccare, ciao”.
Mi attaccò il telefono in faccia.

Ritornato sopra, vidi che mia moglie stava ancora ciucciando il cazzo del nostro giardiniere.

“Quel cornuto di tuo marito non si &egrave accorto di nulla”, disse ridendo insieme al mio migliore amico.
“Ora scopami, dai!”.
“Sì, però mentre ti scopo devi chiamare tuo figlio”.

Pensavo che si sarebbe opposta, invece si posizionò a pecorina sul letto e cominciò a farsi penetrare mentre aspettava che nostro figlio rispondesse alla chiamata.

“Tesoro… mmm… mi manchi tanto, quando ritorni a casa? Mmm… la setti… oh… settimana prossima. Ti aspetto, allora! Sì, ti voglio… mmm… bene…”.

Dopo aver riattaccato, il nostro giardiniere le disse che era una porca e che l’aveva fatto arrapare ancora di più, quindi meritava un premio: la fece stendere sul letto e, stando inginocchiato accanto al suo corpo sodo, le sborrò in bocca mentre le palpava le tette. Lei alzò la testa per ripulirgli il cazzo con la bocca dalle ultime gocce.

“Devo diventare amico di tuo figlio, così posso metterglielo in bocca a sua madre quando voglio”, le disse il mio giardiniere mentre mia moglie teneva la sua cappella in bocca.
“Mmm… voglio solo i vostri cazzi. Il tuo e quello del migliore amico di mio marito”.
Loro l’accontentarono di nuovo permettendole di succhiare i loro cazzi e le loro palle, fino a quando mia moglie non si stancò e li mandò a casa.

“Ora dovete andare, mio marito potrebbe tornare da un momento all’altro. Vi chiamo io appena avrò momenti liberi”.

Chiese al mio giardiniere il suo numero di telefono e se lo segnò sulla rubrica. Prima di lasciarli andare, palpò i loro cazzi e gli disse che non vedeva l’ora di rivederli di nuovo.

Quando rientrai a casa, mia moglie mi accolse a braccia aperte.

“Quanto mi sei mancato! Lo sai che nostro figlio torna la prossima settimana? Sai, stavo pensando di preparare…”.

Ascoltai mia moglie dire quello che voleva, ma non potevo fare altro che immaginarla fare la porca con il nostro giardiniere e il mio migliore amico.

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