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La gita scolastica, dove tutto iniziò

By 10 Novembre 2021No Comments

Questo racconto mi è stato richiesto da un lettore che mi ha fornito gli elementi di massima, ho poi sviluppato per conto mio ed è perciò frutto di fantasie. Ogni eventuale riscontro reale è perciò puramente casuale nei fatti e nei luoghi mentre i nomi sono quelli che il lettore mi ha fornito.
Per commenti e richieste nadiagang@libero.it

Ciao a tutti, mi chiamo Andrea, ho 50 anni, altezza 1,80 corporatura robusta ma non grasso, un uccello di normali dimensioni (siamo sui 18cm) e di lavoro faccio l’ingegnere informatico. Insieme a mia moglie Franca 47 anni un bel viso (ma non da porca) ed un fisico con seno e sedere appena abbondanti e delle splendide gambe che la portano ad una altezza di 1,70, viviamo a Milano ed abbiamo due figli di 19 e 17 anni.
Sessualmente siamo una coppia tranquilla, mia moglie si fa portare nelle fantasie restando però sempre all’interno della coppia. Lei non propone ma accetta praticamente tutto tanto che la nostra collezione di sex toys si è arricchita nel corso degli anni. Ora è composta da una decina di falli, da strap-on, da un paio di manette e da diversi gel lubrificanti che consentono penetrazioni facilitate.
Come vi dicevo mia moglie non propone ma una volta partita si scatena ed a me piace molto quando la penetro con due o più falli.
La mia ma anche la sua fantasia preferita è quella in cui ci appartiamo in auto dopo una cena e mentre siamo impegnati a stimolarci vicendevolmente in un luogo appartato, dei guardoni si avvicinano e siccome è estate e fa caldo i finestrini sono aperti e loro prima infilano le mani e poi porgono i loro cazzi a mia moglie che prima li mena e li succhia quindi scende dall’auto e mentre la riprendo si fa riempire in ogni buco per poi finire coperta di sborra da parte dei tre uomini che la hanno presa contemporaneamente.
Nulla di nuovo sotto il sole, ci sono diversi posti a Milano dove questa pratica si svolge ma noi non abbiamo mai avuto il coraggio di recarci e di lasciarci andare immaginando solo come sarebbe e simulando con falli alcuni dei quali di colore di dimensioni generose e che schizzano.
Tutto questo fino a che non ho fatto una scoperta che mi ha lasciato di stucco ed eccitato al tempo stesso.
Quello che vi racconto è quanto mi narrò Franca quando la misi di fronte al fatto che avevo scoperto qualcosa e che volevo capire cosa era successo. Mia moglie è una insegnante ed è molto apprezzata dai suoi studenti in quanto ha una grossa empatia verso i giovani. Nel corso degli anni ha spesso partecipato come insegnate alle gite scolastiche delle 4 e delle 5. Le gite delle classi superiori si svolgono su più giorni (3 o 4 di solito) e prevedono itinerari culturali lontani dal luogo dove è la scuola. Anni fa Franca era in procinto di partire per Roma dove sarebbe stata 4 giorni con una 5 classe. Era molto contenta ma al tempo stesso preoccupata in quanto la classe di cui si sarebbe dovuta occupare era molto vivace, c’erano almeno 3 coppie ufficiali e il suo timore era che approfittando della notte le coppie si sarebbero appartate. La prima sera mi telefonò e mi disse che avrebbe fatto tardi in quando due delle coppie si erano sistemate alternate, in pratica le due ragazze in una stanza ed i due ragazzi in un’altra anche se normalmente, almeno per quello che era dato di sapere a lei, in classe non erano fra i più affiatati. Subodorava quindi che l’accordo fosse finalizzato a far passare la notte insieme alle due coppie. Moralmente per lei non ci sarebbero stati problemi visto che i ragazzi erano tutti maggiorenni ma era sicura che qualcuno della scuola avrebbe avuto da dire quindi era rassegnata a dover dormire poco per fare un po’ da cerbero. Le prime due sere tutto bene e l’ultima notte fuori i ragazzi insistettero per andare in discoteca e Franca li accontentò, le avevano fatto una testa così già a scuola quindi ben sapeva cosa sarebbe successo e si era portata un completo adatto. Una minigonna non troppo corta che però metteva in risalto le sue belle gambe ed un paio di scarpe col tacco sottilissimo anche se alto “solo” 8cm. La sera passò tranquilla senza che nessuno dei ragazzi di ubriacasse o succedessero casini ed alle 2 tornarono fra i mugugni dei ragazzi che volevano restare ancora un po’. Franca fece un giro delle stanze per assicurarsi che i ragazzi fossero ognuno nella propria, ripromettendosi di fare un giro dopo per un ulteriore controllo. Terminato il primo giro, erano le 3, Franca scese alla reception dove c’era il portiere di notte un uomo di 30 anni di colore dal fisico imponente (quasi 2 metri ed oltre 100kg di peso) con il quale Franca aveva preso confidenza già nelle notti precedenti.
La sua idea era di far passare un’ora con un caffè chiacchierando e poi fare un ultimo giro prima di dormire 2/3 ore. Arthur, così si chiamava il portiere, si offrì di preparale il caffè con la macchinetta che aveva di fianco al bancone ed i due iniziarono a parlare. L’uomo cominciò a farle i complimenti in particolare apprezzando le gambe ma non tralasciando neppure un paio di battute sul seno di Franca che per la sera in discoteca aveva indossato anche una maglietta molto attillata. Pur senza renderla una pin up, la mise risultava comunque sexy (me la ricordavo bene perché quando uscivamo a cena ed era particolarmente ispirata la metteva per me (raramente se c’erano altri a cena con noi). Mentre chiacchieravano assolutamente indisturbati (Arthur aveva detto che con il rientro dei ragazzi tutti i clienti erano nelle loro stanze) il portiere di notte si avvicinò e posò la mano sul ginocchio di Franca sfiorandolo appena. A Franca l’uomo piaceva, pensò alle molte volte che con me aveva simulato di farsi scopare da altri uomini con la mia approvazione e non tolse la mano né fece alcun gesto per dissuadere l’uomo. Non era ancora completamente sicura che ci sarebbe stata ma il brivido che quella mano le faceva provare era molto eccitante. Intanto Arthur continuava con i complimenti e con la salita della mano. Finalmente arrivò alle mutande e Franca nel frattempo si era bagnata ed aveva preso una decisione basata sul fatto che era l’ultima sera, che il portiere avrebbe smontato alle 6, che in quell’albergo non ci sarebbe mai più tornata e che nessuno avrebbe saputo nulla. Nel momento in cui Arthur si insinuò sotto lo slip di Franca e trovò la sua passera umida, l’uomo accelerò baciandola in bocca ed usando l’altra mano per attirarla a sé. Franca ricambiò il bacio profondo. In un attimo i due furono nello stanzino dietro la portineria lasciando la porta socchiusa per sentire eventuali chiamate. Nella stanzetta c’era un divano ed una tv che i portieri erano soliti guardare le notti in cui erano soli a presidiare l’ingresso dell’albergo. Arthur fece sedere Franca sul divano, si inginocchiò davanti a lei, le sollevò la gonna e scostando le mutandine cominciò a leccarla. Franca cominciò a gemere per il piacere e dopo un paio di minuti voleva ricambiare il piacere ricevute e disse ad Arthur di fermarsi cosa che l’uomo fece subito alzandosi in piedi. Franca aveva il membro dell’uomo ad altezza del viso e sotto i pantaloni si intravvedeva un membro di notevoli dimensioni. Mia moglie slacciò i pantaloni ed abbassò i boxer del ragazzo e scopri un pene dalle dimensioni ragguardevoli, era grosso come uno dei dildo che erano presenti nella nostra collezione ma era pulsante. Cominciò a leccarlo dalle palle risalendo per il fusto fino ad arrivare alla cappella che a fatica riuscì ad inghiottire cominciando un su e giù sempre più veloce. “Ora lo voglio dentro” disse fianca mettendosi alla pecorina, entrambi gli organi sessuali erano abbondantemente lubrificati così Arthur appoggiò il suo cazzo alla figa di mia moglie spingendo piano piano il membro si fece strada provocando grossi brividi di piacere a Franca. L’uomo cominciò a pomparla di buona lena emettendo anche esso dei grugniti di piacere. Franca ebbe un orgasmo quindi si ritrasse. L’uomo la guardò un poco disturbato, Franca gli disse che non voleva che venisse dentro la vagina gli offrì il culo. Il suo buco, che avevo violato più volte con dildi anche di grosse dimensioni, era molto elastico e bastò che lui ci sputasse sopra e per infilare prima uno poi due quindi tre dita ed infine appoggiò la cappella che con un colpo secco entrò quasi subito. Franca sentì un leggero bruciore ma al tempo stesso una forte eccitazione, Arthur cominciò a pomparla con foga tanto che anche Franca ebbe un orgasmo coincidente con la grossa sborrata che l’uomo le riversò nel culo. Come se non fosse successo nulla Franca andò in bagno per tapparsi il buco del culo da cui sarebbe uscito tutto lo sperma, si diresse verso le camere e fece il giro di controllo prima di andare in camera a lavarsi.
La mattina successiva era il giorno del ritorno e Franca era stanca per aver poco dormito e strana tanto che i ragazzi le chiesero più volte se stesse bene. Quando il bus di ritorno da Roma arrivò nel piazzale dove genitori e pure io la stavamo aspettando, dopo i saluti di rito e l’arrivederci al giorno dopo a scuola, Franca salì in auto taciturna ed anche io fui stupito e le chiesi se andava tutto bene, lei mi rispose che era solo stanca, andammo a casa cenammo. I nostri figli erano via in settimana bianca con la scuola così lei si infilò a letto senza dover andare a dare il bacio della buonanotte. Quando entrai nel letto mi si avvicinò cercandomi sessualmente. La cosa mi stupì perché solo in rare circostanze in tanti anni di matrimonio aveva preso lei l’iniziativa. La scopata fu molto selvaggia e con l’aiuto del solo dildo grosso e nero che volle in tutti i buchi simulando di farmi cornuto davanti ai miei occhi. Devo dire che la cosa mi eccitò molto, come scrivevo prima non era la prima volta che fingevamo questa situazione ma stavolta Franca non era solo partecipe ma mi insultava pesantemente godendosi appieno il cazzone. Fece anche una cosa che non aveva mai fatto, Uscì dal letto e si recò tutta nuda in soggiorno (lei che per cambiarsi va di solito in bagno), appoggiò il cazzone nero (che ha una ventosa) sul ripiano del mobile del soggiorno, cominciò a succhiarlo come una vera pornostar e quindi guardandomi in faccia si calò col culo prendendolo fino in fondo ed al tempo stesso coprendomi di insulti, una frase mi colpì perché non la aveva mai detta: “cornutone guarda come mi sbatte bene questo cazzone nero, dimmi che ti piace vedermi sbattuta da un altro, quando verrà sulle mie tette me le dovrai pulire se vuoi venire anche tu”. Ero eccitatissimo e le diedi corda anche perché dentro di me vederla così porca era una cosa che desideravo da tempo. Quindi col ditino mi fece segno di avvicinarmi e di inginocchiarmi, “leccami la passera mentre questo bel cazzone nero mi sfonda il culo” cosa che feci subito con lei che spingeva la mia testa verso il suo sesso e faceva in modo che la mia lingua leccasse anche il fusto del grosso cazzo finto. Venne urlando di piacere, estrasse il cazzo dal culo e mi disse “se vuoi godere prima fammi vedere come succhi questo bel cazzone nero”. La mia eccitazione era tale che non opposi alcuna resistenza, ingoiai e succhiai il cazzone sporco di residui di Franca ma la cosa anziché schifarmi mi eccitava ancora di più. Un paio di minuti di quel trattamento poi Franca mi fece accomodare sul divano, mise le sue belle tettone intorno al mio cazzo leccandolo e strofinandolo fino a che non le venni in faccia e sul seno dicendole quanto era porca e vacca. Di solito quando era già venuta e la insultavo si irrigidiva invece questa volta prese gli insulti come i migliori complimenti che le potessi fare quindi giacemmo entrambi stravolti. Dopo 5 minuti Franca si diresse verso la doccia e mi disse se volevo farla con lei cosa che accettai e nella doccia facemmo l’amore e non solo scopammo sotto l’acqua calda.
Una volta che ci fummo asciugati tornammo a letto e le dissi che dovevamo parlare, mi rispose che avevo ragione e mi raccontò cosa era successo la notte precedente. Quello che successe poi ve lo racconterò in un’altra storia.

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